ENTROPIA E PROBABILITA RELAZIONE DI BOLTZMANN

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ENTROPIA E PROBABILITA RELAZIONE DI BOLTZMANN La grandezza microscopica associata all entropia è la probabilità dei diversi modi di ordinare le molecole del sistema. L evoluzione spontanea di un sistema isolato verso stati di maggior entropia corrisponde alla tendenza di un qualunque sistema, in assenza di perturbazioni esterne, a portarsi nello stato che ha la maggiore probabilità termodinamica. 1. Espansione libera Un gas che occupa inizialmente solo una parte di un contenitore, una volta libero di espandersi va ad occupare pressoché omogeneamente tutto il volume disponibile. Come descrivere questo fatto da un punto di vista microscopico? Un microstato del gas è caratterizzato dal fatto di sapere, per ciascuna molecola, se si trova nella parte sinistra del contenitore o in quella di destra. Un macrostato (o configurazione) può essere definito dal numero di molecole che si trovano a sinistra e di quelle che sono a destra. Fissato un certo microstato, ad esso corrisponde un dato (unico) macrostato. Ad ogni macrostato corrispondono diversi microstati. Si chiama molteplicità (indicata con w) il numero di microstati che appartengono ad un dato macrostato.

GAS IN UN CONTENITORE SUDDIVISO IN DUE PARTI Macrostato Sinistra Destra Molteplicità Probabilità 1 4 0 1 1/16 2 3 1 4 4/16 3 2 2 6 6/16 4 1 3 4 4/16 5 0 4 1 1/16 16 1

Non essendoci ragioni a priori per cui qualcuno dei microstati sia privilegiato, ci si deve aspettare che il sistema passi mediamente lo stesso tempo in ciascuno di essi. Quindi: la probabilità di trovare il sistema in un particolare macrostato è proporzionale alla molteplicità di quel macrostato. In particolare la probabilità di trovare il sistema nell i-esimo macrostato vale: P i wi w T Nel caso considerato i vari macrostati hanno una probabilità data nella precedente tabella. Il macrostato 3, cui corrisponde una distribuzione più uniforme delle molecole su tutto il volume del recipiente, ha una maggiore molteplicità e quindi una maggiore probabilità. Aumentando il numero di molecole, si procede con l aiuto del calcolo combinatorio. Con 100 molecole si hanno in totale w T = 2 100 = 1.3 10 30 microstati possibili, di cui ben 10 29 microstati corrispondono a distribuzioni di fatto uniformi tra le due metà dei recipienti (mentre continua ad essere w = 1 la molteplicità del macrostato caratterizzato da una parte del recipiente completamente vuota).

Per un numero di molecole dell ordine del numero di Avogadro (10 24 ) praticamente tutti i microstati corrispondono a macrostati di sostanziale equisuddivisione delle molecole tra le due metà del contenitore. In conclusione: il gas riempie gradualmente tutto il volume a sua disposizione per un fatto probabilistico, dal momento che gran parte dei possibili microstati corrisponde a questa configurazione macroscopica. Il macrostato cui è associato il maggior numero di microstati viene chiamato stato di equilibrio. D altra parte lo stato di equilibrio in cui il sistema viene a trovarsi alla fine di ogni trasformazione spontanea è caratterizzato dal massimo valore dell entropia. Si può quindi stabilire un parallelismo tra la molteplicità w di un certo stato del sistema e l entropia S di quel sistema in quel dato stato. Secondo la relazione di Boltzmann si ha infatti : S k ln w (24) dove k è la già incontrata costante di Boltzmann.

2. Conduzione del calore Due corpi a temperatura T 1 e T 2, una volta posti a contatto termico, si portano alla stessa temperatura di equilibrio T e. Occorre considerare la distribuzione delle molecole, non più rispetto alla posizione, ma rispetto al modulo della velocità. Esaminiamo due diversi macrostati del sistema costituito dall unione dei due corpi. Macrostato A (subito dopo il contatto termico): tutte le molecole veloci da una parte del sistema, tutte quelle lente dall altra. Macrostato B (all equilibrio): molecole veloci e molecole lente uniformemente distribuite nel sistema dei due corpi uniti. Il macrostato A è caratterizzato da una bassa molteplicità e quindi da bassa probabilità mentre il macrostato B è molto più probabile (w A << w B ). Quindi il sistema evolve da uno stato di bassa probabilità ad uno di probabilità molto più alta. 3. Agitazione del caffè in una tazzina Roteando un cucchiaino, agitiamo il caffè in una tazza. Una volta rimosso il cucchiaino, la rotazione del caffè, dopo un po, cessa. Stavolta occorre considerare la distribuzione delle molecole rispetto alla direzione del vettore velocità.

Esaminiamo due diversi macrostati del sistema. Macrostato A (stato iniziale): il caffè è macroscopicamente in moto di rotazione e le sue molecole hanno un moto prevalentemente orientato secondo la direzione di rotazione. Macrostato B (stato finale): il sistema è macroscopicamente in quiete e le molecole sono animate dal moto di agitazione termica con direzioni completamente casuali. Evidentemente: w A << w B Anche in questo caso il sistema evolve da uno stato di bassa probabilità ad uno di probabilità molto più alta. In questo esempio lo stato finale B, che, per la (24), ha la più alta entropia, è certamente più disordinato a causa dei moti di natura puramente casuale che caratterizzano le molecole del sistema. Al contrario lo stato iniziale A, che, per la (24), ha la più bassa entropia, è chiaramente più ordinato in quanto le molecole hanno un moto d insieme con una direzione privilegiata (quella di rotazione). Si può quindi concludere che: l entropia è una misura dello stato di disordine del sistema.