Brevetti Software Come abbiamo sconfitto i brevettatori di software Andrea Scrimieri a.scrimieri@xnet solutions.it Storia di una legge che poteva potrà diventare realtà Parma, 26 Novembre 2005
Disclaimer Le società e le persone citate in questo testo (purtroppo) hanno agito nella piena legalità. Non ci sono stati abusi, ma si sono limitate a sfruttare una possibilità che il sistema legale offriva loro. Il presente documento ha lo scopo di delineare quale sia la legislazione attuale in alcuni paesi e la sua possibile evoluzione. Il documento esprime per larga parte pareri personali, condivisibili o meno. I casi citati sono puramente esemplificativi e comunque documentabili. Il presente documento è rilasciato secondo la "Licenza per la documentazione libera GNU v.1.1". La parte non modificabile consiste nell'intero documento.
Cosa è un brevetto? Una prima forma di brevetto risale all'epoca medioevale come modo per aumentare le entrate nelle casse dei re e accordare favori. Il primo brevetto è stato ufficialmente riconosciuto nel 1443 nella Repubblica di Venezia Nel 1769 James Watt brevetta la macchina a vapore Durante la rivoluzione americana e francese qualche rivoluzionario afferma la necessità di proteggere la proprietà intellettuale come diritto naturale e i brevetti come strumento per favorire il progresso. Tuttavia altri sono fermamente convinti del contrario.
Cosa è un brevetto? Il brevetto è uno strumento giuridico in grado di conferire l'esclusività sullo sfruttamento dei diritti d'uso di una particolare invenzione. Nasce dall'esigenza di tutelare e incentivare la ricerca e lo sviluppo favorendo in questo modo il progresso. I brevetti sono quindi un vantaggio per le aziende e per l'intera comunità.
Caratteristiche di un brevetto Un'invenzione per essere brevettata deve introdurre un'innovazione. Nei paesi in cui è regolamentato un brevetto ha valore legale per un periodo di circa 20 anni. Per poter aver valore l'invenzione deve essere depositata presso l'ufficio brevetti assieme alla relativa documentazione in modo tale da poterne attestare l'originalità.
Perché i brevetti? Nel XIX secolo l'utilizzo del segreto industriale non era sufficiente a tutelare una propria invenzione. Le innovazioni erano prettamente meccaniche, facilmente disassemblabili. Il brevetto è quindi una forma di tutela in grado di evitare che qualcuno si appropri indebitamente del frutto della ricerca di qualcun altro. L'investimento è così tutelato per la durata del brevetto
Vantaggi dei brevetti Un brevetto tutela chiunque lo possegga, sia esso un piccolo inventore che un'azienda a livello mondiale. Rispetto al segreto industriale il brevetto è in grado di tutelare un piccolo inventore. Non ha senso smontare un'invenzione per capirne il funzionamento. Le caratteristiche (progetti, prototipi, ecc.) di un'innovazione sotto brevetto sono disponibili per chiunque.
Contraddizioni Purtroppo è stato dimostrato come il sistema dei brevetti non si è rivelato sufficiente per attribuire la paternità a un'invenzione. I costi per la registrazione di un brevetto avvantaggiano la grandi aziende a discapito dei piccoli inventori. Spesso gli uffici brevetti non prestano le necessarie attenzioni. Un brevetto immobilizza di fatto l'evoluzione di un'invenzione.
Brevetti software Il mercato delle nuove tecnologie è quello maggiormente in espansione e a rapidissima evoluzione. I (pochi) colossi dell'informatica stanno chiedendo a gran voce la brevettabilità anche per il software. I brevetti software negli Stati Uniti sono una realtà da oltre 20 anni. In Europa la brevettabilità del software è proibita (Articolo 52 della Convenzione di Monaco, 1973)
Brevetti software in Europa La legislazione della comunità Europea ha proibito più volte la brevettabilità del software. Tecnicamente costringerebbe a fornire i sorgenti. Il software è un'opera d'ingegno e come tale regolamentata dal diritto d'autore (copyright) Quindi c'è già una regolamentazione che tutela chi produce software. Il software non è altro che un insieme di algoritmi.
Brevettare gli algoritmi? Indipendente dal linguaggio di programmazione usato un software è riconducibile a una serie di algoritmi, molto più semplici. Brevettare il software equivale a dire brevettare degli algoritmi Un algoritmo non è altro che un procedimento logico, un'idea. Qualsiasi idea che sia formalmente descrivibile è in grado di essere realizzata tramite software. Brevetterebbe di fatto delle idee.
Brevetti a favore dello sviluppo? Il mondo dell'informatica è un settore a rapidissimo sviluppo e ad elevata obsolescenza. Un'innovazione di appena cinque anni fa non è più significativa per lo sviluppo e per l'avanzamento tecnologico. I brevetti con l'attuale regolamentazione durano per un periodo di 20 anni. Economicamente un software è sfruttabile per un periodo di 2 3 anni. Per registrare un brevetto si impiegano 1 2 anni.
Algoritmi e software Ogni tipo di software è composto da un insieme di algoritmi. Questi algoritmi sono frutto di centinaia di idee già note che non portano innovazione. Il programmatore non fa altro che associare queste idee. Di per sé non è un inventore. Se fosse possibile brevettare un algoritmo un'azienda avrebbe l'esclusività sul suo utilizzo all'interno di software. Il settore informatico si immobilizzerebbe.
E negli Stati Uniti? Gli Stati Uniti hanno regolamentato la registrazione di brevetti software. Il problema di documentare la realizzazione dell'invenzione è stato brillantemente risolto brevettando non la soluzione ma il problema. E' quindi pratica diffusissima brevettare non l'invenzione, ma lo scopo che ha portato alla sua realizzazione, bloccando ogni possibile soluzione. Questo ha portato a una serie di assurdi tragicomici.
Cosa dicono i grandi L'avvocato Fritz Teufel, legale addetto al settore brevetti di IBM, ha fatto rendere noto più volte che non esiterà a trascinare in tribunale i progetti Open Source che abusano della loro tecnologia, forzandoli cosi' a chiudere e a diventare proprietari. Di fatto il mercato dello sviluppo software non è immobilizzato perché le società che negli Stati Uniti detengono i brevetti non hanno agito legalmente contro chi li viola Quanto durerà questo?
Attendere prego
Vi presento un brevetto software
Concorrenza e brevetti Tutti questi fattori rendono di fatto i brevetti software controproducenti per il progresso e lo sviluppo. Inoltre chi brevetta qualcosa ha i pieni diritti sullo sfruttamento. Questo implica che nessuno è obbligato a concedere il suo utilizzo a qualcuno. Questo rende possibili e legali pratiche anticoncorrenziali. Blocca completamente il Software Libero, l'open
Brevetti e software libero Alcuni colossi mondiali vedono nel software libero una minaccia da combattere. Poiché le tecniche di marketing tradizionali non sono in grado di contrastare il fenomeno del software libero, una possibile soluzione per frenarlo risiede proprio nello spingere l'adozione dei brevetti software. Gli sviluppatori di software libero non riuscirebbero a scrivere software senza infrangere brevetti dei quali neanche conoscono l'esistenza e non avrebbero i mezzi per brevettare software.
Controsenso Un brevetto stimolerebbe il progresso perché costringerebbe le aziende a trovare una soluzione alternativa e a investire nella ricerca per evitare di pagare royalties. Purtroppo però viene brevettato il problema e non la soluzione, rendendo impossibile la ricerca di una nuova soluzione (o per assurdo di un nuovo identico problema) Cade così la necessità stessa che ha portato alla ideazione del sistema dei brevetti.
Stati Uniti, un modello che funziona? A questo punto è lecito chiedersi quali sono stati i frutti dell'esperienza americana con i brevetti software. Allo stato attuale ci sono una serie di brevetti, che mancano del principio di innovazione proprio di questa istituzione. Proliferano le litigation company società il cui unico scopo è quello di brevettare, per citare quindi in tribunale società che fanno software. I brevetti sono in mano ai grandi colossi (costa).
Cosa si profila in Europa? Per fortuna i brevetti software non sono (ancora) legali in Europa. Nonostante questo presso l'epo (European Software Patent), un'organizzazione privata, sono già stati registrati oltre 30.000 brevetti software!!! La stragrande maggioranza di questi brevetti sono di proprietà di società extraeuropee. La presenza di brevetti software rappresenterebbe una forte possibilità di colonizzazione del mercato europeo. Questo bloccherebbe lo sviluppo delle aziende europee che producono software.
Le proposte in Europa Anche in Europa da qualche anno gruppi politici trasversali stanno spingendo per i brevetti software. Anche la BSA ha fatto forti pressioni. A seguito di una mobilitazione si è riusciti a rimandare più volte l'approvazione della proposta di legge che avrebbe introdotto i brevetti software anche in Europa. Allo stato attuale la proposta non parla di brevetti software ma di invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici.
Invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici Si tratta di un testo decisamente cambiato rispetto alla proposta originale. Grazie a una serie di emendamenti, la brevettabilità riguarderà probabilmente soltanto le invenzioni destinate a un ambito industriale in grado di dare un significativo contributo al progresso. E' un modo per consentire ad esempio la brevettabilità del software di dispositivi embedded o industriali che fanno uso di software. Per quanto si debbano definire ancora alcuni aspetti si tratta di un significativo miglioramento.
Una questione di informazione A seguito della mobilitazione da parte di volontari che han capito fin da subito i rischi dei brevetti software, oltre 2.000.000 di imprese in Europa si sono dichiarate contrarie ai brevetti software. La proposta di legge nel Parlamento Europeo anche se formulata da Arlene McCarthy (PSE) ha avuto i maggiori sostenitori nell'ala destra. La sensazione che si è avuta è che ci sia stata una certa disinformazione tra gli Europarlamentari, E' mancata una consulenza superpartes in grado di chiarire in maniera univoca la proposta di legge.
Cosa è successo fino ad ora Una proposta di brevetti software è arrivata più volte. E' stata respinta ed emendata una prima volta nel 2003 dal Parlamento Europeo Nel 2004 la presidenza Irlandese ignora quanto deciso dal Parlamento Europeo e presenta un testo diverso al Consiglio dei Ministri, riproponendo i brevetti software sul modello americano, in piena violazione di ogni principio democratico...
Sviluppi futuri Prendendo atto che è stato raggiunto un risultato che va probabilmente al di là di ogni più rosea previsione della vigilia, ci sono ancora molte cose da decidere. Dovrà essere poi recepita dai vari governi. Uno dei maggiori problemi è stato quello della scarsa informazione, a causa del quasi totale silenzio dei media. E' indispensabile continuare la campagna di informazione. Bisogna far sentire la propria voce, è una legge che non è ancora stata approvata!
Vittoria? Nel Luglio di quest'anno il Parlamento Europeo boccia definitivamente la legge sulla brevettabilità del software. Il voto è quasi unanime. Si è giunti a questo traguardo solo per mezzo di una forte campagna di sensibilizzazione, lavoro di lobby. Ma è davvero una vittoria?
Riferimenti http://swpat.ffii.org http://www.softwarelibero.org http://swpat.xsec.it http://petition.eurolinux.org