Giochiamo d anticipo contro il. cancro. guida al vaccino anti-hpv. Associazione Italiana di Oncologia Medica

Documenti analoghi
Epidemiologia dell infezione da HPV e del carcinoma della cervice

LA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV)

LA VACCINAZIONE HPV: la modalità di offerta e i volumi di attività

Infezioni sessualmente trasmissibili

INFORMAZIONI SULLA VACCINAZIONE ANTI- PAPILLOMA VIRUS (HPV)

CANCRO E VERRUCHE GENITALI Proteggiti prima del tuo primo rapporto sessuale!

CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA:

il rapporto sessuale è la via preminente di contagio sono guaribili (eccetto AIDS ed epatite C) se vengono riconosciute il più presto possibile

Cosa è l HPV. E un VIRUS Costituito da un nucleo centrale (core) di DNA rivestito da un involucro di natura proteica

INFEZIONE DA HPV E CARCINOMA DELLA CERVICE UTERINA.

Prevenzione delle infezioni da HPV e del tumore del collo dell utero

AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE

INFEZIONE DA HPV e VACCINAZIONE ANTI HPV. Indagine condotta su un campione di 938 Medici di Medicina Generale

HPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)

I 15 punti delle patologie HPV correlate

Universitàdegli Studi di Ferrara Corso di Laurea in Ostetricia A.A. 2016/ Come si cura l infezione da HPV?

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

LA PREVENZIONE DELL HPV IN PAZIENTI CON INFEZIONE DA HIV: SPERIMENTAZIONE CLINICA ALL OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ.

Il ginecologo e la gestione del partner maschile

LA VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMAVIRUS UMANO (HPV) S.S. Pediatria Territoriale Servizio di Medicina Scolastica

Cause di Sterilità. Fattore Femminile 14% 33% 18% Fattore Maschile 35% Fattore Misto. Infertilità Inspiegata

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nell Azienda ULSS 1 Dolomiti Distretto di Belluno

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

Human Papillomavirus (HPV) è un virus a DNA appartenente alla famiglia dei Papovaviridae.

Vaccinazione anti-hpv

LA COMUNICAZIONE NEL PASSAGGIO DAL PROGETTO PILOTA ALLO SCREENING CON TEST HPV COME TEST PRIMARIO

Infezione da HPV Il Carcinoma della Cervice Uterina Pap test

Comunicazione Sociale. Prevenzione HPV

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

FALLO SICURO, FAI I TEST!

INFORMARE, TUTELARE, PREVENIRE

Sistema di sorveglianza Passi

IL PROGRAMMA DI SCREENING REGIONALE PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLLO DELL'UTERO

Campagna informativa e comunicativa sugli screening oncologici SORRIDI ALLA VITA FAI PREVENZIONE

L UVOS e la mission della funzione DIREZIONE INTEGRATA DELLA PREVENZIONE

La vaccinazione contro il papillomavirus

Vaccinazione per prevenire il cancro del collo dell'utero: risposte alle principali domande

HPV papillomavirus umani

Osservatorio Epidemiologico. Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero PASSI

HPV: Risposte a domande frequenti (Stato: febbraio 2015)

Il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute

CAMPAGNA DI VACCINAZIONE CONTRO IL PAPILLOMA VIRUS (HPV) PIÙ PROTETTA CON IL VACCINO

ASP Vibo Valentia Ufficio Scolastico Provinciale VACCINAZIONE ANTI-PAPILLOMAVIRUS DELLE DODICENNI

Prevenire i tumori del collo uterino INFORMAZIONI PER TUTTE LE DONNE

L'integrazione delle competenze nelle strategie di prevenzione: il ruolo del medico di Medicina Generale. Filippo Anelli

Strategia per l offerta attiva della vaccinazione anti-papilloma virus umano-hpv in Piemonte

Call Center

Call Center Prevenzione: la nostra buona. abitudine

PREVENZIONE SECONDARIA

Quadro epidemiologico del tumore invasivo della cervice uterina

Asl Provincia di Milano 1. Programma di prevenzione del carcinoma della cervice uterina, due strumenti efficaci:

non solo Pap test il vaccino contro il Papillomavirus un opportunità in più per la prevenzione del tumore del collo dell' utero COSA CHIEDERSI...

Andamento della vaccinazione HPV in Italia alla luce del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale

La vaccinazione come prevenzione primaria delle patologie correlate all infezione da HPV

Prevenzione: abitudine. la nostra buona. Call Center

Infermieristica basata sulle prove di efficacia

TUMORE DELLA CERVICE IN ITALIA

Gli screening oncologici nella provincia di Reggio Emilia. Reggio Emilia, aprile 2016

PROGETTO DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL CARCINOMA DELLA MAMMELLA

E SE MI CHIAMANO DOPO IL PAP TEST?

L ERBA DEL VICINO... GLI SCREENING ONCOLOGICI NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Marino Migazzi Dipartimento di Prevenzione APSS Trento

Intervista al Prof. Giuseppe Fumo Docente a contratto presso la Facoltà di Medicina dell Università degli Studi di Roma La Sapienza

Prot. n.(prc/08/30289)

Il prelievo per il test HPV di screening. Materiale allestito da: Anna Iossa*, Francesca Carozzi*

CAMPAGNA per l EDUCAZIONE alla SESSUALITÀ e la PREVENZIONE di HIV/AIDS ed altre MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI

Lo screening per il. cervicocarcinoma; in Italia, nel Veneto, nell Ulss 21. Dr Paolo Bulgarelli

programmi di prevenzione individuale

I Papillomavirus sono tutti uguali?

PAPOVAVIRUS POLIOMA PAPILLOMA VIRUS VACUOLANTE DELLA SCIMMIA 40 (SV40) Vecchia classificazione

EVOLUZIONE E STATO DELL ARTE DELL OFFERTA VACCINALE: 10 ANNI DI VACCINAZIONE CONTRO L HPV

Ca endometrio - incidenza

1. PAP TEST E TEST HPV

LA PREVENZIONE DEL TUMORE DEL COLLO DELL UTERO: LO SCREENING

BREVE CISTI SEBACEE SCROTALI

Criteri di classificazione

Screening HPV-DNA, cosa cambia per l Anatomia Patologica

MiPSA. Minimally Invasive Pelvic Surgery Association

nell'azienda ULSS 16 Padova: anno 2013

Prevenzione e solidarietà nella comunità di lavoro: l'impegno congiunto AVIS MIUR

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Lo stato dell arte sulla vaccinazione HPV nella popolazione target

LA PREVENZIONE DI GENERE IN PROVINCIA DI FERRARA: IL CARCINOMA DEL COLON-RETTO

Innanzitutto procurarsi il flacone apposito in farmacia. A casa, raccogliere in un contenitore pulito e asciutto, un campione di feci.

Per una Medicina Condivisa. Dott.ssa Elena Fachinat 2 aprile 2011

PINK IS GOOD. Con la ricerca possiamo fare molto contro i tumori femminili.

DONNE E CARCINOMA OVARICO

Lo screening cervicale.

Tumori: ovaio; da oggi alleanza oncologi-ginecologi Tumori: ovaio; da oggi alleanza oncologi-ginecologi 80% arriva tardi a diagnosi; documento per

CHI HA PAURA DEL PAPILLOMAVIRUS? Com è cambiato l atteggiamento dei genitori italiani sulla vaccinazione anti-hpv

Articolo pubblicato dal sito IN SALUTE NEWS.IT. Dall Home Page: Estrazione: 16/09/2015 Ore: N.D. Categoria: Primo Piano. Più

Arruolamento di coppie Criteri di inclusione per il partner sieropositivo

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nella popolazione dell ASL Roma C I dati del Sistema di Sorveglianza PASSI

HPV: dall epidemiologia alla prevenzione

Ma si può morire di Crepacuore solamente per una forte emozione?


Patologia canale anale. Funzione. Esame obbiettivo: esplorazione. Anamnesi. Incontinenza. Prolasso rettale. Continenza Regolazione evacuazione

Gli Screening e le Disuguaglianze

Epidemiologia e prevenzione dei tumori colorettali e urogenitali

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti

Tempo di screening e benessere

Transcript:

Giochiamo d anticipo contro il cancro Associazione Italiana di Oncologia Medica FONDAZIONE guida al vaccino anti-hpv 1

Cosa sono i Papillomavirus? I papilloma virus umani (HPV, dall inglese Human Papilloma Virus) sono virus a Dna che si trasmettono prevalentemente per via sessuale e che si replicano nelle cellule dell epidermide. Ne esistono oltre 120 varianti, che si differenziano a seconda del tessuto che colpiscono e per gravità degli effetti. Circa 40 tipi interessano la cervice uterina, la vagina, la vulva, l ano, il pene e l orofaringe, e alcuni fra questi sono definiti HPV ad alto rischio: sono, infatti, collegati all insorgenza di vari tipi di tumori e infezioni. Per questi motivi è importante conoscere i Papillomavirus e aderire ai programmi di screening, che consentono di individuare l infezione ed eventuali lesioni precancerose, e soprattutto ai piani vaccinali, i più efficaci strumenti di prevenzione primaria contro l azione dannosa del virus. Questa guida promossa dall Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) vuole essere uno strumento di approfondimento e supporto sulla vaccinazione anti-hpv, da utilizzare anche nel confronto con il medico. HPV a basso rischio 2 HPV 6 HPV 11

Quali sono i virus pericolosi? I virus HPV maggiormente responsabili delle patologie HPV correlate maligne e benigne sono quattro, etichettati con numeri: 6, 11, 16 e 18. I primi due (detti a basso rischio), causano il 90% dei condilomi: infezioni contagiose e molto dolorose, che interessano gli organi genitali e altre mucose (come nel caso della papillomatosi respiratoria ricorrente che interessa il cavo orale). I condilomi uro-genitali possono accompagnarsi a molti sintomi clinici: dolore, bruciore, prurito, sanguinamento in entrambi i sessi. Nel maschio, inoltre, quando il virus è presente nel liquido seminale, è in grado di legarsi agli spermatozoi, determinando una significativa riduzione della motilità e rivelandosi così una possibile causa di infertilità. Tutte condizioni che generano anche forte stress con conseguenze psicologiche negative personali e nel rapporto di coppia. I tipi 16 e 18, invece, sono responsabili di circa il 70% di tutti i tumori del collo dell utero e non solo: possono causare anche il cancro a vulva, vagina e ad altre parti del corpo come ano e pene e tumori del distretto testa-collo. HPV ad alto rischio Come avviene il contagio? L infezione da HPV si trasmette soprattutto attraverso rapporti sessuali (vaginali o anali) non protetti con partner portatori. Il rischio di contrarre il virus quindi cresce con l aumentare del numero dei partner (tuttavia, anche il profilattico non protegge completamente dalla possibilità di infezione). Anche altri tipi di rapporti sessuali (orali o manuali) possono essere vie di trasmissione, pur se molto più raramente. L infezione è molto più frequente di quanto non si pensi: si stima, infatti, che oltre il 75% delle donne sessualmente attive si infetti nel corso della vita con un virus HPV, con un picco nelle giovani fino a 25 anni di età. La maggior parte delle infezioni da HPV è transitoria, perché il virus viene eliminato dal sistema immunitario prima di sviluppare un effetto patogeno. In caso di infezione persistente, il tempo che intercorre tra l infezione e l insorgere di lesioni precancerose è di circa cinque anni, mentre la latenza per lo sviluppo di un tumore, come quello alla cervice, può essere anche di 20-30 anni. HPV 16 HPV 18 3

Hpv e cancro: un matrimonio da evitare 4 L HPV può causare il cancro in diverse parti del corpo come collo dell utero, vulva, vagina, pene, ano, bocca e faringe. È pericoloso, quindi, sia per le donne che per gli uomini. Proprio un terzo del totale delle infezioni si registra nel sesso maschile. Si è calcolato che un uomo ha un rischio 5 volte superiore rispetto alla donna di infettarsi, e spesso non è consapevole di essere portatore del virus. Infatti, se la donna dispone di esami utili (come ad esempio il pap test o l HPV DNA Test) per verificare la presenza del virus e delle sue conseguenze, per l uomo non esistono al momento programmi di screening adeguati ed il trattamento delle lesioni è purtroppo tardivo. un uomo ha un rischio di infezione da HPV 5 volte superiore a quello di una donna

Tumore al collo dell utero L HPV è la causa principale del tumore al collo dell utero nella donna. Non esiste la possibilità di insorgenza di questo tipo di cancro senza la presenza e l azione trasformante di alcune forme di virus ad alto rischio oncologico come i tipi 16 (a cui vengono attribuiti circa il 60-65% di tutti i casi di questa patologia) e 18 (responsabile del 10% dei casi). Per fortuna, da tempo, esistono efficaci strumenti di prevenzione e diagnosi precoce come il Pap-test, l HPV DNA Test e la colposcopia, attraverso cui è possibile riconoscere le lesioni precancerose per poterle efficacemente trattare prima che la malattia si sviluppi. Questo è il motivo per cui mentre l infezione da HPV è estremamente diffusa in tutto mondo, il cancro della cervice può considerarsi una malattia a diffusione limitata. Rispetto ad altre neoplasie, questa forma di cancro ha il vantaggio di essere prevenibile e ben curabile se rilevata precocemente. Infatti in Europa si sono ridotti i casi di cancro del collo dell utero a circa 35.000 casi l anno, rispetto al resto del mondo dove i programmi di screening sono ancora carenti con circa 300.000 casi l anno. I principali fattori che possono determinare lo sviluppo del tumore sono: Elevato numero di partner sessuali, con conseguente aumento della probabilità di contrarre l HPV Basso livello socio-economico Multiparità (aver avuto più di un figlio) Fumo di sigaretta Uso continuativo per lunghi periodi di estroprogestinici Come si manifesta la malattia? L insorgenza di questa neoplasia non è solitamente un evento improvviso: spesso è caratterizzata da un evoluzione lenta, da progressive modificazioni della mucosa di rivestimento del collo che da normale si altera fino ad arrivare al cancro. Il sanguinamento vaginale è il sintomo più importante: può essere post-coitale, o intermestruale o del tutto inaspettato (come in menopausa). In caso di malattia avanzata può essere presente dolore pelvico (irradiato agli arti inferiori), accompagnato da secrezioni maleodoranti. I programmi di screening per una diagnosi precoce La diagnosi precoce è fondamentale ed è possibile grazie ad alcune procedure: il Pap-test e l HPV Dna test: esami delle cellule che desquamano dal collo dell utero finalizzato alla ricerca di cellule anomale (Pap-test) o del Dna dell HPV (HPV DNA test) la colposcopia: visione ad ingrandimento del collo dell utero con individuazione dell area più sospetta dove praticare una biopsia (asportazione di un frammento di collo dell utero da analizzare con l esame istologico) terapia delle lesioni pre-cancerose identificate mediante Pap-test e biopsia. 5

6 Il Pap-test Il suo nome deriva dal cognome del medico (Georgios Papanicolaou) che lo inventò e lo propose alla classe medica negli anni Quaranta. Consiste in un prelievo di cellule dal collo dell utero e dal canale cervicale. Le cellule vengono poi fissate su un vetrino ed esaminate in laboratorio. Il prelievo delle cellule della parte più esterna del collo uterino avviene con la donna in posizione ginecologica, tramite una piccola spatola di legno (spatola di Ayre), mentre quelle intracervicali vengono prelevate con uno spazzolino morbido o una specie di cottonfioc. Dura un attimo, ma può salvare una vita. Su 100 Pap-test eseguiti vi possono essere un 20-30% di risposte falsamente negative ed un 5-15% di erroneamente positive. Andrebbe eseguito regolarmente ogni 1-3 anni a partire dai 25 anni o dall inizio dell attività sessuale, ed è consigliato fino ai 65 anni. La colposcopia È un esame che, mediante un sistema di ingrandimento ottico e di applicazione di alcune sostanze, ha lo scopo di individuare aree sospette da sottoporre a biopsia. Deve essere sempre eseguita in caso di Pap-test anomalo. Può essere eseguita in qualsiasi momento nell intervallo tra due mestruazioni. La colposcopia va fatta in tutte le donne che hanno un Pap-test alterato. Va inoltre eseguita annualmente nelle donne che sono state trattate per lesioni precancerose. Per il collo dell utero, l abbinamento delle due metodiche (Pap-test e colposcopia) migliora l accuratezza degli accertamenti che sfiora, in tal caso, il 100%!!! L HPV DNA test È un test diagnostico che consente di dimostrare la presenza dell HPV sulla cervice uterina e nell ambiente vaginale. In molti casi, il test consente di individuare il Dna del Papilloma Virus e definirne il genotipo. Con questo esame quindi è possibile individuare le donne potenzialmente a rischio di cancro del collo dell utero. L esecuzione del test è semplice, poco invasiva e ben tollerata; essa prevede, come per il Pap-test, l applicazione di speculum vaginale ed il prelievo di materiale in corrispondenza della cervice uterina con una spazzola cervicale che sarà poi esaminato.

Il tumore alla vagina e alla vulva Vulva e vagina possono essere colpite da diversi tipi di cancro. Il più comune è il tipo squamoso (7 tumori vaginali su 10 e la maggior parte di quelli vulvari si presentano in questa forma). In Europa si rilevano ogni anno 2.000 nuovi casi di cancro vaginale e vulvare. Si tratta di tumori del tutto asintomatici nelle prime fasi o che spesso danno origine a sintomi aspecifici attribuibili anche ad altre patologie, non oncologiche. Nel caso di sintomi sospetti è meglio comunque rivolgersi al proprio medico o al ginecologo. Più dell 80% delle donne con tumore invasivo della vagina mostra sanguinamento (spesso dopo un rapporto sessuale) o perdite vaginali anomale, dolore durante i rapporti e, nei casi più avanzati, anche fastidio quando si urina, costipazione e dolore pelvico continuo. Per il tumore della vulva i sintomi sono un po diversi anche a seconda della tipologia del tumore. È indispensabile recarsi dal ginecologo in presenza di prurito vulvare, bruciore, scarsa elasticità della regione vulvare, comparsa di secrezioni maleodoranti o perdite ematiche non associate al ciclo mestruale. Spesso, le pazienti tendono a trascurare e a minimizzare i sintomi, e per questo motivo la diagnosi è in genere formulata quando la malattia è già avanzata. Il vaccino contro l HPV e controlli ginecologici periodici possono rivelarsi decisivi nella prevenzione di questo tipo di tumori. Il tumore del pene Tutte le cellule che costituiscono il pene possono trasformarsi e dare origine a un tumore. La forma più comune di cancro al pene (circa il 95% dei casi) è il carcinoma spino cellulare, che trae origine dal rivestimento epidermico del glande e dalla parte interna del prepuzio. Il rimanente 5% dei tumori del pene è rappresentato da sarcomi, melanomi, carcinomi basocellulari e linfomi. Nei Paesi Occidentali colpisce circa 1 maschio ogni 100mila. Data la rarità del tumore del pene, al momento non esistono strategie precise ed efficaci per prevenirne la formazione. Sicuramente una buona igiene degli organi genitali e controlli urologici regolari sono fondamentali per la prevenzione. È importante anche evitare i fattori di rischio già noti: attenzione, quindi, al fumo di sigaretta e ai comportamenti sessuali che aumentano il rischio di contrarre infezioni da HPV o HIV. Circa la metà dei tumori del pene è, infatti, associata a infezione da HPV. La vita sessuale con più partner senza protezioni adeguate, l età precoce del primo rapporto sessuale o una storia di condilomi possono predisporre allo sviluppo della malattia. 7

Il tumore dell ano Questo tipo di cancro è piuttosto raro. L incidenza annuale (il numero di nuovi casi in un anno) è di circa 1-3 nuovi casi ogni 100mila persone. L infezione da HPV non è l unico fattore di rischio per il tumore dell ano: hanno un maggior rischio di ammalarsi anche i fumatori, le persone con un numero elevato di partner sessuali nel corso della vita, quelle con un sistema immunitario particolarmente debole (dopo trapianto di organo o a causa dell infezione da HIV), con una storia clinica di lesioni benigne frequenti all ano e al retto (verruche, ascessi, emorroidi) e quelle con precedenti diagnosi di altri tumori (cervice, vulva, vagina, pene). In alcuni casi il tumore dell ano è del tutto asintomatico per un lungo periodo e il primo sintomo è il sanguinamento rettale. Le perdite di sangue sono in genere di piccola entità e sono a volte accompagnate da prurito e/o dolore nella regione anale, cambiamento nel diametro delle feci, alternanza di diarrea e stipsi, perdite anomale dall ano e linfonodi ingrossati a livello della regione anale e inguinale. Questi sintomi non sono necessariamente legati a un tumore: anche per emorroidi o ragadi, per esempio, i sintomi sono gli stessi. Rivolgersi al proprio medico è l unico modo per chiarire ogni dubbio. I tumori testa-collo I tumori del distretto testa-collo raccolgono un gruppo di neoplasie di varie sedi anatomiche (lingua, bocca, faringe, laringe, tonsille, gola, ecc.) di cui ogni anno, si stimano nel nostro Paese circa 9.200 nuove diagnosi. Il 75% di questi tumori sono causati dall abuso di alcol e tabacco e dall infezione del virus HPV-16 contratta attraverso rapporti sessuali (soprattutto di tipo orale) senza protezioni. Proprio per questo, nella maggior parte dei casi ad essere colpiti sono persone giovani. Evitare i comportamenti a rischio, vaccinarsi contro i papillomavirus e una diagnosi precoce possono giocare un ruolo determinante nel vincere la battaglia contro questi tipi di tumore, che è possibile riconoscere in tempo con una visita specialistica. 8

Prevenire è meglio che curare Contro l HPV disponiamo oggi di un arma decisamente importante, che permette di giocare d anticipo: la vaccinazione! Rappresenta uno strumento di prevenzione primaria contro i tumori, l unica strategia veramente efficace per non entrare in contatto con il virus. 9

Il vaccino preventivo Dopo decenni di ricerca, sono stati messi a punto tre vaccini contro i Papillomavirus altamente efficaci, ben tollerabili e sicuri: Un vaccino bivalente, efficace verso i tipi di Papillomavirus 16 e 18, indicati nella prevenzione di lesioni precancerose, della vulva e della vagina e del cancro del collo dell utero nelle femmine dai 9 anni di età. Un vaccino quadrivalente, utile verso i tipi di Papillomavirus 6, 11, 16 e 18, indicato in entrambi i sessi dai 9 anni di età per la prevenzione del cancro del collo dell utero e dell ano e delle lesioni genitali precancerose del collo dell utero, della vagina, della vulva e dell ano ed anche dei condilomi ano-genitali. Un vaccino nonavalente verso i ceppi di Papillomavirus 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52, 58, non disponibile in Italia al momento della stesura di questo opuscolo informativo (dicembre 2015). Come funziona Il vaccino per il Papillomavirus contiene particelle microscopiche molto simili alla capsula del virus, ma del tutto innocue. Con la vaccinazione queste particelle entrano nel corpo (non c è però la parte attiva del virus e quindi non ci sono pericoli di infezione) e il nostro sistema immunitario diventa così in grado di riconoscere il virus ed eliminarlo prima che questo si diffonda. La somministrazione avviene per via intramuscolare, nel braccio: a seconda dell età, la vaccinazione completa consiste nella somministrazione di due o tre dosi di vaccino e, al momento, non sono necessari ulteriori richiami. La vaccinazione a due dosi può essere eseguita soltanto in età adolescenziale fino a 14 anni per il vaccino HPV bivalente e fino a 13 anni per il vaccino HPV quadrivalente, oltre si dovrà ricorrere alle tre dosi. Il vaccino anti HPV è estremamente sicuro: è stato sperimentato negli anni su più di 25.000 adolescenti e donne, dimostrando un ottima tollerabilità. E la sua sicurezza è stata valutata in numerosi studi dopo l immissione in commercio, che hanno coinvolto oltre 200.000 persone! 10

La campagna di vaccinazione in Italia L Italia è stato il primo Paese in Europa a stabilire la gratuità della vaccinazione anti-hpv e ad assicurarne, contestualmente, la commercializzazione e la rimborsabilità nell ambito di un programma nazionale. Tutte le regioni hanno avviato i piani di vaccinazione contro l infezione da HPV entro la fine del 2008. Questa viene offerta attivamente e gratuitamente alle dodicenni tramite i servizi vaccinali del Servizio Sanitario Nazionale in tutte le Regioni. Alcune hanno allargato l offerta attiva dell immunizzazione anche a ragazze di altre fasce di età. Emilia- Romagna e Friuli Venezia Giulia offrono il vaccino anche alle persone (sia maschi che femmine) HIV positivi. Il vaccino quadrivalente si è, infatti, mostrato molto efficace per la prevenzione primaria anche nel maschio. Per questo motivo dopo l introduzione del vaccino nel 2008, l European Medicines Agency (EMA) nel 2011 ha dato parere positivo all estensione delle immunizzazioni anche nei maschi dai 9 anni di età. Ad oggi Liguria, Puglia, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Calabria, Molise e in Sardegna le ASL di Sassari e Olbia hanno esteso l offerta gratuita e attiva ai maschi nel dodicesimo anno di vita. Un provvedimento importante che dovrà essere esteso anche nel resto del territorio per portare a una riduzione significativa del numero di uomini e donne infettati e portatori del virus. 11

Associazione Italiana di Oncologia Medica Via Nöe 23, 20133 Milano tel. +39 02 70630279 fax +39 02 2360018 aiom@aiom.it www.aiom.it FONDAZIONE Via Nöe 23, 20133 Milano tel. +39 02 70630279 fax +39 02 2360018 fondazioneaiom@fondazioneaiom.it www.aiom.it L AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) è la Società scientifica che raggruppa gli oncologi medici italiani. È presieduta dal prof. Carmine Pinto. Il presidente eletto è la dott.ssa Stefania Gori. Ha lo scopo di promuovere il progresso clinico, sperimentale e socio-assistenziale, di favorire i rapporti tra gli oncologi medici, i medici di medicina generale e gli specialisti di altre discipline, di stabilire relazioni scientifiche e con organismi istituzionali nazionali, regionali, locali, compresi il Ministero della Salute, le Regioni, le Aziende Sanitarie e ogni altro organismo e istituzione sanitaria pubblica. L AIOM si pone l obiettivo di migliorare il livello di conoscenza sulle patologie oncologiche e soprattutto di prevenzione primaria e secondaria. A questo proposito realizza e attua specifici progetti e attività rivolti direttamente ai cittadini. Realizzazione via Malta 12/b, 25124 Brescia intermedia@intermedianews.it www.medinews.it www.intermedianews.it Campagna resa possibile grazie a un contributo incondizionato di