La stesura di un manuale di rintracciabilità secondo la norma UNI EN ISO 22005:2008

Documenti analoghi
Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari secondo la norma UNI EN ISO 22005

Dal campo all'etichetta: le confetture

Dal campo all etichetta, esercizi di filiera corta: Castagne fresche

Tracciabilità e Rintracciabilità a garanzia della qualita` e sicurezza dei prodotti alimentari

La certificazione dei prodotti biologici: la qualifica dei fornitori

Tenuta legale dei sistemi produttivi agro-alimentari

2.2 Fasi della filiera olivicola

RINTRACCIABILITA NEL SETTORE ALIMENTARE. Isabella d Adda Milano, 30 Ottobre CERTIQUALITY Via. G. Giardino, 4 - MILANO

La certificazione dei prodotti biologici

WÜA TzÜA WÉÇtàÉ YxÜÜâvv

MANUALE SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO QUALITA E AMBIENTE

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008

AZIENDA ULSS 20 Servizio Igiene degli Alimenti di Origine Animale Dott. Riccardo MURARI

Il vino finalmente diventa biologico. Le norme di riferimento

Manuale Qualità. INCPLAST Group srl

SCHEMA. Mandato CEN M/120 Prodotti metallici per impieghi strutturali e loro accessori.

Certificazione dei prodotti biologici: la trasformazione

Rintracciabilita. Definisce una procedura che permette di ricostruire il percorso di un alimento Cosa si intende per filiera:

2. DESCRIZIONE DELL ATTIVITA ESERCITATA

L AUDIT COME STRUMENTO DI CONTROLLO DELLA FILIERA ALIMENTARE

L IMPORTANZA DEL CONTROLLO DI FILIERA NEL LATTE ALIMENTARE

UNI EN ISO 22005:2007 Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari

[RAGIONE SOCIALE AZIENDA] [Manuale Qualità]

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015

PRODOTTI DI QUALITA. REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N del 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N.

FUNGHI DELLA URBANI TARTUFI srl FUNGHI PORCINI INTERI CONGELATI. (Boletus edulis e relativo gruppo) Fungo porcino intero congelato 500 g F60068UT

GESTIONE DELLE NON CONFORMITA

Autocontrollo H.A.C.C.P. manuali. Corso SAB-Dott.ssa Stefania Marzona

Guida per la predisposizione del Disciplinare di Produzione ai fini della certificazione volontaria dei prodotti agroalimentari 1

Legno e Sughero: Food Contact. Legno e Sughero a contatto con gli alimenti

MANUALE SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO QUALITA AMBIENTE E SICUREZZA

ATTIVITA DI DEPOSITO ALL INGROSSO

WÜA TzÜA WÉÇtàÉ YxÜÜâvv

CORSO DI FORMAZIONE PER OPERATORI DEL SETTORE ITTICO. La filiera

COME PREPARARSI ALLE VISITE DI CONTROLLO ED ISPEZIONE SEMINARIO FORMATIVO

RINTRACCIABILITÀ DI FILIERA E GESTIONE SISTEMA INTEGRATO QUALITA /AMBIENTE/SICUREZZA

I contenuti e i vantaggi della certificazione ISO in relazione agli obblighi del Dlgs 102/2014

Il Sistema Gestione Ambientale secondo UNI EN ISO 14001:2004

introduzione Sandro Storelli CNA Padova, 4 maggio 2016

NORME PER LA RINTRACCIABILITÁ DI FILIERA AGROALIMENTARE

REQUISITI LEGALI E CONFORMITÀ

Corso di Formazione: I Controlli Ufficiali per i Materiali e Oggetti a contatto con gli alimenti

BANDO FORMAZIONE CONTINUA ANNO 2015/16 IV^ FINESTRA

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

GMP nella produzione dei cosmetici

SICUREZZA ALIMENTARE: MANUALE DI CORRETTA PRASSI OPERATIVA. Area Sicurezza Alimentare e Produttiva

Ver. 2 8 maggio È rilevante ma non viene affrontato 1

Test Nazionale di Tracciabilità - SINTESI Novembre Test Nazionale di Tracciabilità - SINTESI Novembre

PIANO DI GESTIONE: DICHIARAZIONE E DESCRIZIONE DEGLI IMPEGNI E DELLE MISURE CONCRETE ADOTTATE PER IL RISPETTO DEL DISCIPLINARE:

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

SICUREZZA QUALITA AMBIENTE PUNTI DI FORZA DEL SISTEMA AGROINDUSTRIALE FARCHIONI CERTIFICAZIONI DI TERZA PARTE

Fondamenti di Impianti e Logistica: Generalità

Stefano Santamato DNV GL

SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE ORIENTATI AL PRODOTTO (POEMS): UN MODELLO PER LE IMPRESE DEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE

Olio Extravergine di Oliva, una sintesi del quadro legislativo e del nuovo sistema sanzionatorio

STRUMENTI PER COMPETERE: IL DISCIPLINARE TECNICO CERTIFICATO LINEE GUIDA

Syllabus start rev. 1.04

IL SISTEMA BIOLOGICO

Corso per Tecnico Frantoiano: Contenuti e Competenze acquisite

Progettazione stampi per la pressofusione

PRODOTTI DI QUALITA REGIME DI QUALITA RICONOSCIUTO DALLA REGIONE PUGLIA CON DGR N DEL 09/12/2015 AI SENSI DEL REG. (CE) N.

Certificazione dei prodotti cosmetici

AGEMAS Integrazione di Agenda 21 ed EMAS in un area con un rilevante valore ecologico. Seminario informativo

SEZIONE 2 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE OPERATIVA. SI NO NA non conformità/varie DOCUMENTAZIONE DISPONIBLE

Redatto in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2008. Sezioni Rev. Data NOTE SINTETICHE 0. Sommario RGQ D.

Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale

PROCEDURA INSERIMENTO-ELIMINAZIONE-MODIFICA ANAGRAFICA PRODOTTI DEL DATABASE AZIENDALE

NORME TECNICHE PER IL METODO DI PRODUZIONE BIOLOGICO

Integratori alimentari: applicazioni delle normative vigenti dalla progettazione al prodotto finito.

SICUREZZA e QUALITÀ. Relatore: Giovanni Scotti - - Certification Coordinator per SGS Italia S.p.A.

Il legno a contatto con gli alimenti. Programma e analisi a cura dell Istituto Superiore di Sanità

TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI

REGIONE EMILIA-ROMAGNA LEGGE REGIONALE 28/99 QUALITÀ CONTROLLATA

L autocontrollo e la possibilità di semplificazione, per ridurre i costi e migliorare la competitività. Clelia Lombardi

Dal campo all etichetta: Olio extravergine di oliva

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE CON IL MARCHIO PSV PLASTICA SECONDA VITA Legge 28/2012 PER SACCHETTI PER ASPORTO MERCI RIUTILIZZABILI

RT-27 Prescrizioni per l'accreditamento degli organizzatori delle prove valutative interlaboratorio

DALLA CHIMICA VERDE AL COSMETICO BIOLOGICO

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ALIMENTI

NORMATIVA DEL SISTEMA DEI FORNITORI DI PRODOTTI PER L INFRASTRUTTURA

Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

LA GESTIONE DELL INFORMAZIONE E DEI SERVIZI DI SUPPORTO

PROCEDURA PROGETTAZIONE FORMATIVA

Esperto in biotecnologie dei prodotti alimentari

Valentina Tolaini ENEA Roma 2 Febbraio 2015

Il coniglio biologico

C.so Garibaldi, n Roma (RM) Tel Fax Procedure del sistema di gestione qualità

Etichettatura e rintracciabilità dei prodotti alimentari Atti del Convegno

IL CONTROLLO UFFICIALE OPERATO DALLE AUTORITÀ COMPETENTI LOCALI: L ESEMPIO DEL S.I.A.N. DELL A.S.L. DI NOVARA

Impegni e obiettivi ambientali

COMUNICAZIONE DI INIZIO ATTIVITA TEMPORANEA O STAGIONALE DI FRANTOIO. Al Comune di. Il/La sottoscritto/a

DISCIPLINARE TECNICO DI PRODUZIONE DELL OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA MONOVARIETALE CORATINA

LA NORMA UNI EN E LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO A MARCHIO IIP UNI

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3.

SISTEMA QUALITA. Pagina 1 di 8. GESTIONE DELLE REGISTRAZIONI DELLA QUALITA. Rev. Data Descrizione revisione Redatto Verificato Approvato

MODULO 1 INTRODUZIONE AL SISTEMA INTEGRATO

UNI EN PEST MANAGEMENT SERVICES

PROCEDURA PROGETTAZIONE FORMATIVA

Aspetti normativi sui gas additivi alimentari. Beniamina Danese THE LINDE GROUP

Syllabus Start rev. 1.03

Transcript:

La stesura di un manuale di rintracciabilità secondo la norma UNI EN ISO 22005:2008 Categories : Anno 2017, N. 250-15 febbraio 2017 Parte II Progettazione di Donato Ferrucci La fase di progettazione Definite le fondamenta del sistema organizzativo, in termini di principi, obiettivi, indicatori ed elementi, si tratta ora di progettarne l architettura, in conformità alla UNI EN ISO 22005:2008. La progettazione, momento di tipo strategico, è definita al punto 5 della norma e distinta in 9 momenti: a) obiettivi; b) requisiti normativi e di politica rilevanti per la rintracciabilità; c) prodotti e/o ingredienti; d) posizione della filiera; e) flusso dei materiali; f) requisiti relativi alle informazioni; g) procedure; h) documentazione;

i) coordinamento della filiera. Proviamo ad analizzare i singoli passaggi partendo dall assunto che obiettivi e accessori (indicatori ed elementi tracciati), siano già stati definiti in conformità a quanto previsto al punto 5.2 della ISO 22005 (nota 1). Requisiti normativi applicabili e di politica (5.3 ISO 22005) L azienda deve identificare tutte le norme che impattano sull attività. In particolare, i requisiti cogenti di attivazione/gestione inerenti: la struttura; l organizzazione; il prodotto; la comunicazione. Pertanto l intero stato normativo deve essere elencato, archiviato e aggiornato. Nel caso di uno stabilimento di produzione di olio extravergine di oliva, per esempio, si rende necessario collezionare le norme inerenti: lo stabilimento di produzione (requisiti strutturali); la gestione della produzione (Regg. (CE) 852/2007 e 178/2002); le caratteristiche del prodotto ( (CEE) 2568/91) le regole di comunicazione ( (UE) 29/2012 e 1169/2011). Inoltre è richiesta la definizione formale della politica aziendale, rispetto alla tematica della rintracciabilità e della sicurezza alimentare. Si tratta di una dichiarazione di intenti da condividere con il personale al fine di rendere partecipi tutti i soggetti potenzialmente coinvolti nel progetto. Definizione dei prodotti ed ingredienti (5.4 ISO 22005) Si elencano i prodotti/ingredienti per i quali gli obiettivi del sistema di rintracciabilità sono applicabili. Questi, possono essere classificati in rilevanti o accessori. I primi sono quelli che a pieno titolo entrano nel sistema, per significatività rispetto agli obiettivi (es. le materie prime di una composta di ortaggi). A questi, si applica la rintracciabilità dei flussi materiali, delle responsabilità e dei controlli. I secondi, invece, per scarsa rilevanza in termini di impatto sul prodotto (es. imballaggi secondari) o per quantità utilizzate (additivi o coadiuvanti tecnologici), sono oggetto di sola tracciabilità del requisito di responsabilità legale (chi è il fornitore). E in questo momento che si definisce il campo di applicazione del sistema (ampiezza e profondità),

1. dove inizia e dove termina, 2. quanti elementi comprende. La definizione del campo e degli elementi tracciati concorre a perimetrare il contesto operativo (nota 1). Progettazione e definizione delle procedure (5.5 e 5.6 ISO 22005) Si definisce il flusso delle informazioni, per dinamica, tipologia e qualità. Sono inoltre da strutturare le procedure che formalizzano le tematiche basilari del sistema. In particolare occorre definire gli aspetti di seguito riportati. 1. La posizione nella filiera (5.5.1 ISO 22005) Consiste nel dichiarare la funzione dell azienda in termini di contributo alla realizzazione dell alimento. Avendo cura di identificare i soggetti immediatamente a valle e monte (clienti e fornitori diretti). 2. Il flusso di materiali (5.5.2 ISO 22005) In questo punto, abbastanza articolato e di dettaglio, l azienda definisce: 1. l unità minima rintracciabile (UMR). Intesa come il più piccolo componente che il sistema è in grado di gestire (es. la confezione di grammatura variabile destinata al consumatore finale); 2. il lotto, definito come insieme di unità che è stato prodotto, trasformato o confezionato in circostanze simili (ISO 22005:2008 pt. 3.3); 3. la gestione di questi due elementi. In particolare le dinamiche di identificazione e flusso. Per una descrizione adeguata dei flussi di materiali, in termini di movimento e trasformazione fisica, è fondamentale un analisi accurata dei processi produttivi aziendali, distinguendo le diverse fasi. Rimane sempre un ottimo strumento operativo il diagramma di flusso, da perfezionare in seguito, con un quadro sinottico esplicativo, di cui tratteremo nel prossimo articolo. Sempre in questo momento, in conseguenza dell analisi dei processi, si identificano i punti di criticità, ovvero i momenti in cui il rischio di perdita della traccia relativa ad uno specifico requisito diventa rilevante. 3. Requisiti delle informazioni (5.5.3 ISO 22005) Si specificano le modalità con cui vengono tracciati gli elementi e le informazioni correlate alle singole fasi. Ad esempio, per la produzione di olio si potrebbe avere la seguente descrizione:

la molitura avviene presso i locali dell azienda e segue in linea generale le fasi di: frangitura/gramolatura/separazione centrifuga/filtrazione. Registrazioni: Scheda molitura Supporto: Cartaceo/Informatico Dati registrati: Data conferimento olive, data molitura, conferente, quantità olive molite, quantità olio prodotto, temperatura di lavorazione, Origine, tipologia di prodotto (Bio, DOP). Identificazione: Etichetta su contenitori Requisiti relativi alla documentazione (5.7 ISO 22005) L azienda deve definire quali sono i documenti per ottenere gli obiettivi richiesti dal sistema. La gestione della documentazione fa riferimento alla norma ISO 22000:2005 (Sistemi di Gestione per la Sicurezza Alimentare). In particolare, ISO 22000:2005, 4.2.2, per la gestione del controllo dei documenti, ISO 22000:2005, 4.2.3, per la gestione del controllo delle registrazioni, ISO 22000:2005, per gli obiettivi identificati dal sistema di rintracciabilità. In ogni caso, la documentazione deve includere almeno: - una descrizione delle fasi pertinenti nella filiera; - una descrizione delle responsabilità per la gestione dei dati di rintracciabilità; - informazioni scritte o registrate che documentino: le attività di rintracciabilità, il processo di produzione, i flussi, i risultati delle revisioni, i risultati delle verifiche e degli audit della rintracciabilità; - documentazione riguardante l azione intrapresa per gestire la non conformità relativamente al sistema; - la durata di conservazione dei documenti. Coordinamento delle filiere agroalimentari (5.8 ISO 22005) Il punto norma interessa i casi di rintracciabilità di filiera, dove i soggetti coinvolti sono molteplici. Infatti, se un organizzazione fa parte di un sistema di rintracciabilità multi-aziendale, gli elementi del sistema devono essere coordinati mediante i collegamenti nella filiera. In sintesi, occorre specificare la lunghezza della filiera alla quale si intende applicare il sistema di

rintracciabilità ( da dove far partire e dove far terminare ). Si passa da una visione di sito ad una visione di filiera con il conseguente coinvolgimento di diversi attori. Andranno quindi definite: - tutte le tipologie di Organizzazioni coinvolte, compreso il capofila, che concorrono alla formazione, stoccaggio, distribuzione e commercializzazione dei prodotti/ingredienti oggetto di tracciabilità; - eventuali dettagli organizzativi tra i soggetti interessati. Nota (1): Si veda l articolo N. 249-1 febbraio 2017 - La stesura di un manuale di rintracciabilità secondo la norma UNI EN ISO 22005:2008. Parte I - Introduzione. www.rivistadiagraria.org Esempio di diagramma di flusso con identificati alcuni punti critici per il sistema di rintracciabilità.

Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Rivista di Agraria.org Riferimenti Bibliografici e normativi: - Norma UNI EN ISO 9000:2005 - Sistemi di Gestione per la Qualità. Fondamenti e terminologia. - Norma UNI EN ISO 22005:2008 - Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari. Principi generali e requisiti di base per progettazione di sistemi e attuazione. - RT 17 Rev. 00 del 21/04/2015 - Prescrizioni per l accreditamento degli Organismi di Certificazione operanti le certificazioni a fronte della norma UNI EN ISO 22005 Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari - Principi generali e requisiti di base per sistemi di progettazione e di attuazione. Donato Ferrucci, Dottore agronomo libero professionista, riveste attualmente l incarico di Responsabile di Bioagricert Lazio e di Cultore della materia presso la cattedra di Gestione e Comunicazione d Impresa Facoltà di Scienze della Comunicazione, Università degli Studi della Tuscia. E-mail: donatoferrucci@alice.it