Caratterizzazione dell origine geografica della mozzarella di bufala mediante Risonanza Magnetica Nucleare

Documenti analoghi
Caratterizzazione dell origine geografica della mozzarella di bufala mediante spettroscopia NMR (dal progetto IZS AM 0409)

Studio sull origine geografica e valutazione della contaminazione da metalli pesanti ed Arsenico nella mozzarella di bufala (IZS AM 06/12 RC)

Consorzio per la Tutela del Formaggio MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA

DIAGNOSTICA CHIMICA PER LA AUTENTICITA ALIMENTARE. BIOTEC AGRO C.R. Enea - Trisaia

Machine Learning: apprendimento, generalizzazione e stima dell errore di generalizzazione

Paolo Oliveri SPETTROSCOPIA NIR E CHEMIOMETRIA Genova 15, febbraio 2008

Progetto Tecnoqual- Azione 2

CAPITOLATO D ONERI - ALLEGATO A DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI PUNTI DI VENDITA DI GIOCO IPPICO

FILIERA MELA. Ottimizzazione della gestione dei frutti in fase di post-raccolta a garanzia della prossima denominazione IGP.

Dr. Francesco Beccari. Diessechem Srl, Via Meucci 61/b, Milano

METODI DI CLASSIFICAZIONE. Federico Marini

Alchil esteri e tracciabilità: una sfida per la qualità e per l origine

Zone sismiche e pericolosità in Italia

Enti di area vasta. Fase I OFFERTA DI MOBILITA. Dati aggiornati al 10 marzo 2016 ore Sezione 1 Partecipazione... 2

Analisi della varianza

3 CONGRESSO NAZIONALE SULL'ALLEVAMENTO DEL BUFALO

La rete degli IIZZSS e la Sicurezza Alimentare

CONVEGNO. Teramo, 23 maggio 2013

Metodi analitici on-line con strumentazione infrarossa per la determinazione rapida ed economica di analiti in latte ovino

Bollettino Epidemiologico n. 107 Servizio Epidemiologia e Prevenzione FAX

ELABORAZIONE STATISTICA DEI DATI NMR NEL PRIMO CONFRONTO INTERLABORATORIO RETELAB

Alberi Decisionali Per l analisi del mancato rinnovo all abbonamento di una rivista

Regione Veneto - Molluschi bivalvi vivi:


CARATTERIZZAZIONE CHIMICO-FISICA E MICROBIOLOGICA DEL PARMIGIANO-REGGIANO DI 12 MESI

Caratteristiche qualitative CNR Centro Studi Latte-Milano. del latte crudo IL LATTE. Roberta Lodi 1

Analisi del traffico sulla direttrice S.Vittore (A1) Termoli (A24) con diramazione per Foggia. scala regionale

La mozzarella di bufala campana dop senza lattosio. Caseificio Coop. La Contadina di Grazzanise

Gestione delle schede di sicurezza (SDS) adottate dall IZSAM. Salvatore Milone Teramo, 8 Aprile 2016

MONITOR SUD. Aggiornamento dati Al 30 Giugno 2015

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 27 DEL 19 GIUGNO 2006

Riconoscimento e recupero dell informazione per bioinformatica

ENVIRONMENTAL QUALITY CRITERIA IN ANIMAL FOOD PRODUCING SYSTEMS: A MATTER OF FOOD SAFETY AND FOOD SECURITY

Individuazione del personale degli enti di area vasta destinatarie delle procedure di mobilità

«Soluzioni innovative e trasferimento di conoscenza per lo sviluppo dei materiali e dei processi»

MONITOR SUD. Aggiornamento dati Al 31 Gennaio 2014

Chimica Analitica II

Analisi della varianza

6. Partial Least Squares (PLS)

Regione Provincia Classe di concorso Contingente

Convegno Nazionale SIAN FOCUS SU INTERVENTI EFFICACI E SOSTENIBILI DI PREVENZIONE NUTRIZIONALE NELLA RETE DELLA COMUNITÀ

Province a rischio. Province a rischio

Luisa Mannina. Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Chimica e Tecnologie del Farmaco, Facoltà di Farmacia e Medicina

INTRODUZIONE. A.I.V.I. dicembre 2009 n.6

"Diossine e PCB in alimenti e mangimi

CICLOMOTORI RUBATI CICLOMOTORI RINVENUTI REGIONI PROVINCIE

Valle D'Aosta Aosta Totale

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. obiettivi. I disegni sperimentali e il controllo

Sicurezza alimentare e qualità dei prodotti. Expo 2015

Stima della qualità dei classificatori per l analisi dei dati biomolecolari

LA CARATTERIZZAZIONE ANALITICA

Per altri motivi. Da altri Comuni. Dall'estero

Metodi per la caratterizzazione dello zafferano

Tecnica NIRS: possibili applicazioni per una caratterizzazione rapida dei digestati

VARIETÀ. zona geografica A B C D

Gli infortuni dei lavoratori interinali nel Rapporto INAIL Una prima analisi dei dati a cura dell Osservatorio Centro Studi.

Ministero della Salute

all ingresso del Parco Nazionale del Cilento

5. Monitoraggio Fase 2: i programmi

Tabella 3 Piano di prevenzione per gli effetti delle ondate di calore nelle città italiane

La stabilità degli estratti ad uso negli integratori alimentari: un approccio sperimentale

Modelli di sorveglianza in Sanità Animale: l esperienza di un attività di collaborazione internazionale. Maria Luisa Danzetta - COVEPI

Da anni sulle tavole del mondo

Argomenti della lezione:

Statistica per le ricerche di mercato

Comunicazioni inviate dai contribuenti al 30 Giugno 2007

FASI - Federazione Italiana Arrampicata Sportiva - 01 Dati provinciali assoluti 2001

FIPT - Federazione Italiana Palla Tamburello - 09 Dati provinciali assoluti 2001

FID - Federazione Italiana Dama - 05 Dati provinciali assoluti 1999

FITAV - Federazione Italiana Tiro a Volo - 41 Dati provinciali assoluti 2001

FISI - Federazione Italiana Sport Invernali - 35 Dati provinciali assoluti 2001

Comunicazioni inviate dai contribuenti al 31 Maggio 2007

Bimestri Anno 1 Anno 2 Anno 3

VENERDI 3 OTTOBRE POTENZA, CAMPUS MACCHIA ROMANA

FILIERA UVA. Analisi del processo di vinificazione attraverso sistemi innovativi (obiettivo 3.4).

Ministero della Salute. Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti

Imprenditoria Giovanile tra 2011 e 2017: uno studio delle principali caratteristiche delle imprese

Distribuzione per provincia, regione e ordine scuola del contingente di nomine per l'a.s. 2007/08 Personale docente ed educativo

Classificazione bio-molecolare di tessuti e geni come problema di apprendimento automatico e validazione dei risultati

Inps, 200 posti per la pratica retribuita presso l Avvocatura

IL TdP IN AMBITO DELLA SANITA PUBBLICA VETERINARIA E DELL IGIENE DEGLI ALIMENTI E NUTRIZIONE ATTIVITA E BISOGNI FORMATIVI

Scuola secondaria. Scuola elementare di I grado

I modelli lineari generalizzati per la tariffazione nel ramo RCA: applicazione

Fondo per il finanziamento dei dipartimenti universitari di eccellenza

La Registrazione oncologica in Italia Meridionale: stato, criticità e prospettive

La situazione fitosanitaria in Campania

L A B C di R. Stefano Leonardi c Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Parma Parma, 9 febbraio 2010

Proposte di nomina FASE B ( al 2 Settembre)

Valutazione rapida del grado di maturità tecnologica e fenolica del nebbiolo di Valtellina mediante spettroscopia FT-NIR *

MONITOR SUD. Aggiornamento dati Al 31 Marzo 2017

La mozzarella di bufala senza lattosio: caseificio Costanzo a Lusciano

DITRIBUZIONE SU TERRITORIO ADERENTI AL FONDO PENSIONE FON.TE.

Qualità degli alimenti

Statistica per le ricerche di mercato

PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA

Elementi di informatica musicale Conservatorio G. Tartini a.a Sintesi del suono. Sintesi del suono

APPENDICE 1 DETTAGLIO PRODUZIONE E RD DEI RIFIUTI URBANI

Referenti Territoriali Filatelia

FIPSAS - Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subaquee - 26 Dati provinciali assoluti 2001

L ALLEVAMENTO OVINO E CAPRINO IN UMBRIA (Aggiornato al 31 dicembre 2015)

Transcript:

Ricerca finanziata dal Ministero della Salute Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti Caratterizzazione dell origine geografica della mozzarella di bufala mediante Risonanza Magnetica Nucleare Salvatore Milone Reparto Bromatologia e Residui

MOZZARELLA DI BUFALA La mozzarella di bufala è un prodotto di derivazione del latte tipicamente italiano, le cui caratteristiche organolettiche sono legate alla provenienza, alla qualità delle materie prime e alle tecniche produttive utilizzate. In particolare, la Mozzarella di Bufala Campana, prodotto molto apprezzato dai consumatori, è ottenuta esclusivamente da latte di bufala prodotto in definite aree del Sud Italia. Il Regolamento (CE) N. 1107/96 ha attribuito alla Mozzarella di Bufala Campana il marchio DOP. Il disciplinare di produzione definisce le zone di provenienza e trasformazione del latte e le modalità di lavorazione del formaggio.

Iscrizione nel Registro delle denominazioni di origine protette (aggiornato al 24 maggio 2013) N Denominazione Cat. Tipologia Regione Provincia 133 Mozzarella di Bufala Campana D.O.P. Formaggi Campania, Lazio, Molise, Puglia Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Frosinone, Latina, Roma, Foggia, Isernia

OBIETTIVO Messa a punto di metodi di analisi basati sulla spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) per avviare lo sviluppo di un modello per la caratterizzazione della mozzarella di bufala in grado in futuro di verificare la provenienza di campioni incogniti.

IL METODO Caseifici con allevamenti propri Caseifici situati in zone interne ed esterne all area DOP Tecnica di analisi in soluzione: 1 H HR NMR Tecniche di analisi statistica multivariata Unsupervised (outliers) Supervised (modello) 1.50 1.00 0.50 0.00-0.50-1.00-1.50-2.50 0.00 2.50 P

IL PIANO DI CAMPIONAMENTO Caserta Campobasso Teramo I campionamento Estate 2009 II campionamento Primavera 2010 III campionamento Inverno 2011 12 Totale caseifici 1 1 1 numero di campioni prelevati 10 10 10 caseifici 4 1 1 numero di campioni prelevati 40 10 10 caseifici 7 1 0 numero di campioni prelevati 66 9 0 caseifici 7 2 1 numero di campioni prelevati 116 29 20

IL PIANO DI CAMPIONAMENTO Zone definite nel disciplinare di produzione Campionamento effettuato nella zona del Casertano, in provincia di Campobasso e Teramo negli anni 2009 2012.

IL METODO DI ANALISI omogeneizzazione aliquota di omogeneizzato + standard interno in D 2 O agitazione filtrazione centrifugazione

LO SPETTROMETRO NMR NMR Bruker AVANCE III 400 Ultrashield con probe BBI z (Broadband Inverse Probe z gradient) operante a 400,13 MHz sulla frequenza del protone. Sistema dotato di autocampionatore (B ACS 60).

SPETTRO 1 H HR NMR DI UN ESTRATTO DI MOZZARELLA Lattato Formiato Zona dei protoni aromatici Citrato Succinato Acetato etanolo Piruvato Una zona degli amminoacidi Zone dei carboidrati Spettro 1 H HR NMR* in D 2 O con presaturazione sul segnale residuo dell acqua (noesygppr1d) *TopSpin 3.0, Bruker

ANALISI STATISTICA MULTIVARIATA: LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) Preprocessamento dei dati spettrali* selezione delle regioni rumore spettrale normalizzazione PQN bucketing Selezione delle variabili (ANOVA)** Costruzione del modello di classificazione** Validazione interna del modello** submodello cross validation * R. Lamanna, home made tnmr 1.0.3 software available from the author under GNU license. ** R. Lamanna, home made statnmr 0.1 software available from the author under GNU license.

ANALISI STATISTICA MULTIVARIATA: LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) Normalizzazione degli spettri: Importante per l eliminazione di variabili sperimentali indesiderate e di bias. LDA effettuata: senza normalizzazione con normalizzazione all integrale con l algoritmo di normalizzazione PQN (Probabilistic Quotient Normalisation).

VALIDAZIONE DEL MODELLO DI CLASSIFICAZIONE Per poter visualizzare le prestazioni del modello ottenuto, è stato utilizzato un processo di validazione in cui 1/3 del numero totale di campioni viene selezionato casualmente e eliminato dal modello. I campioni rimanenti vengono utilizzati per generare un sub modello, attraverso il quale i campioni eliminati, e quindi non assegnati a nessuna classe, vengono predetti. Esempi di errori di predizione Le linee, che separano le classi, sono le separation boundaries e rappresentano le zone in cui un campione ha la probabilità del 50% di essere predetto correttamente nella propria classe.

VALIDAZIONE DEL MODELLO DI CLASSIFICAZIONE CROSS VALIDATION Per passare da un modello visivo al calcolo numerico della performance del modello ottenuto si è utilizzata una cross validation interna (K fold). L approccio consiste nell assegnare casualmente i campioni a un training set e a un test set. Quest ultimo contiene circa 1/k dei campioni (k fold = 10 per classe). Tale divisione permette di avere un numero di campioni sufficiente nel training set e rappresentativo nel test set. Tale processo è ripetuto k volte variando così la popolazione delle classi in modo da assicurare che tutti i campioni abbiano la possibilità di essere inclusi nella valutazione del set almeno una volta.

30 campioni LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) I CAMPIONAMENTO ESTATE 2009 Cross validation con 7 variabili selezionate da ANOVA Media (%) 99 SD (%) 1.704 MAX (%) 100 MIN (%) 97

59 campioni LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) II CAMPIONAMENTO PRIMAVERA 2010 Cross validation con 10 variabili selezionate da ANOVA Media (%) 99 SD (%) 1.414 MAX (%) 100 MIN (%) 96

73 campioni LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) III CAMPIONAMENTO INVERNO 2011 12 Linear discriminant Linear discriminant Sample ID Cross validation con 23 variabili selezionate da ANOVA Sample ID Media (%) 99 SD (%) 1.084 MAX (%) 100 MIN (%) 97

Obiettivo dello studio: Il modello di classificazione per origine geografica

162 campioni LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) CASERTA,CAMPOBASSO,TERAMO Cross validation con 45 variabili selezionate da ANOVA Media (%) 99 SD (%) 0,846 MAX (%) 100 MIN (%) 97

LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) CASERTA,CAMPOBASSO,TERAMO Sovrapposizione degli spettri medi delle tre classi con tutte le variabili presenti e riduzione di queste al numero minimo per le quali è possibile ottenere una predizione stabile del 100% (45 variabili).

Ampliamento dello studio: modelli LDA a due classi stagionalità confronti PLS DA

Ampliamento dello studio: modelli LDA a due classi

162 campioni LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) CASERTA VS ALL Linear discriminant Linear discriminant Sample ID Sample ID Cross validation con 41 variabili selezionate da ANOVA Media (%) 99 SD (%) 1.137 MAX (%) 100 MIN (%) 97

162 campioni LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) CAMPOBASSO VS ALL Linear discriminant Linear discriminant Sample ID Cross validation con 60 variabili selezionate da ANOVA Sample ID Media (%) 98 SD (%) 1.418 MAX (%) 100 MIN (%) 95

162 campioni LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) TERAMO VS ALL Linear discriminant Linear discriminant Sample ID Cross validation con 14 variabili selezionate da ANOVA Sample ID Media (%) 99 SD (%) 0.834 MAX (%) 100 MIN (%) 98

Ampliamento dello studio: stagionalità

162 campioni LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) STAGIONALITA Cross validation con 38 variabili selezionate da ANOVA Media (%) 98 SD (%) 2.113 MAX (%) 100 MIN (%) 93

30 campioni LINEAR DISCRIMINANT ANALYSIS (LDA) UN CASEIFICIO DIVERSE STAGIONI 45 variabili selezionate da ANOVA

Ampliamento dello studio: confronti

I campionamento 7 variabili Sovrapposizione degli spettri medi delle tre classi con tutte le variabili presenti e riduzione di queste al numero minimo per le quali è possibile ottenere una predizione stabile del 100%. II campionamento 10 variabili III campionamento 23 variabili

Caserta vs all 41 variabili 162 campioni Campobasso vs all 60 variabili Teramo vs all 14 variabili

Origine Geografica (45 variabili) Stessi 162 spettri Stagionalità (38 variabili)

Un caseificio 30 spettri (45 variabili) Stagionalità Totale 162 spettri (38 variabili)

Ampliamento dello studio: PLS DA

PARTIAL LEAST SQUARES DISCRIMINANT ANALYSIS PLS-DA* Preprocessamento dei dati spettrali selezione delle regioni integrazione e scalatura bucketing Selezione delle componenti PLS Costruzione del modello di classificazione Validazione interna del modello cross validation submodelli e predizione *AMIX Statistics version 3.9.12, Bruker

PARTIAL LEAST SQUARES DISCRIMINANT ANALYSIS PLS-DA* Origine geografica 162 campioni Cross validation con 52 variabili latenti: assegnazioni corrette assegnazioni errate campioni correttamente assegnati (%) 161 1 99.4 Q 2 = y i- ŷ i )2 y i- ȳ) 2 =0.92

CONCLUSIONI Questo lavoro effettuato con l utilizzo della tecnica NMR in combinazione con l analisi statistica multivariata, mostra la possibilità di differenziare i campioni di mozzarella di bufala oggetto di studio in funzione dell origine geografica.

Elenco dei collaboratori Dr. Giampiero Scortichini, Responsabile Scientifico Dr.ssa Alessandra Micozzi, Chimico Dr.ssa Arianna Stramenga, Chimico Dr. Salvatore Milone, Chimico

Ringraziamenti Si ringraziano: Personale Bruker BioSpin Dr. Raffaele Lamanna (ENEA Trisaia) Dr. Vincenzo D Andrea (ASL Caserta) Dr. Lucio Marino (IZSAM Campobasso) I proprietari dei caseifici

Grazie per l attenzione Per contatti: g.scortichini@izs.it a.micozzi@izs.it s.milone@izs.it