COMUNE DI CASARILE STUDIO PER LA DETERMINAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE RELAZIONE



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COMUNE DI CASARILE STUDIO PER LA DETERMINAZIONE DEL RETICOLO IDRICO MINORE L.R. n. 1 del 05.01.2000 D.G.R. n. 7/7868 del 25.01.2002 D.G.R. n. 7/13950 del 01.08.2003 D.G.R. n. 7/20552 del 11.02.2005 D.G.R. n. 8/8127 del 01.10.2008 L.R. n. 31 del 05.12.2008 APRILE 2011

1. PREMESSA... 3 2. INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDROGRAFICO... 5 2.1 METODO DELLO STUDIO... 5 2.2 RETICOLO IDRICO PRINCIPALE DI COMPETENZA REGIONALE... 7 2.3 RETICOLO DI COMPETENZA DEL CONSORZIO DI BONIFICA EST TICINO VILLORESI... 9 2.4 CANALI ARTIFICIALI PRIVATI PER LA DERIVAZIONE, LA CONDOTTA E L USO IN CONCESSIONE DI ACQUE PUBBLICHE... 10 3. DELIMITAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO E DI TUTELA... 14 2

1. PREMESSA La presente relazione attiene all Studio per l individuazione del reticolo idrografico minore per il Comune di Casarile, redatto in attuazione del trasferimento di competenze in materia di polizia idraulica dalla Regione ai Comuni in attuazione del disposto dell art. 3 comma 114 della L.R. 05.01.2000 n. 1 e seguendo le direttive contenute nella D.G.R. 25.01.2002 n. 7/7868 modificata con D.G.R. 01.08.2003 n. 7/13950. Per l individuazione del reticolo idrografico si è pertanto fatto riferimento alle modalità contenute nella citata D.G.R. 25 gennaio 2002 n. 7/7868, come emendata dalla T.S.A.P. n. 91 del 23.06.2004. Con la finalità di illustrare gli esiti dell indagine cartografica, integrata con le risultanze del rilievo in situ, è stata prodotta una cartografia con l Individuazione delle aste idriche presenti sul territorio comunale (Tavola n. 1) che rappresenta il censimento di tutti i corsi d acqua presenti sul territorio, suddivisi in base ai documenti cartografici sui quali sono riportati. In una seconda fase si è proceduto alla comprensione dello schema organizzativo del territorio, integrando i risultati dall indagine cartografica con incontri con i soggetti gestori delle reti idriche e con un approfondita serie di sopralluoghi in situ. Le risultanze di tale seconda fase sono riportate nella Tavola n. 3 Individuazione dello schema organizzativo della rete idrografica sul territorio in riferimento ai cavi principali della rete di drenaggio. Successivamente si è proceduto all individuazione dei soggetti competenti su ciascuna asta idrica ed alla delimitazione, delle relative fasce di rispetto, di tutela o di competenza. Sul terzo elaborato, costituito dall Individuazione del reticolo idrografico, delle relative fasce di rispetto nonché delle altre aste idriche sottoposte a tutela (Tavola 2), è rappresentato il reticolo idrico suddiviso in base ai criteri espressi nell Allegato B della D.G.R. 1 agosto 2003 N. 7/13950 (Reticolo idrico principale, Reticolo di bonifica, Canali privati esclusi dall ambito di applicazione del Regolamento) e sono individuate le relative fasce di rispetto, all interno delle quali si applica la normativa allegata. Le fasce così individuate hanno una triplice funzione: 1) evitare che nuovi edifici vengano realizzati a ridosso dei corsi d acqua, laddove, in occasione di eventi di piena di carattere eccezionale, i fenomeni erosivi e gli episodi di esondazione sono più probabili; 2) consentire l accesso ai corsi d acqua per i necessari interventi di pulizia e di manutenzione; 3) lasciare lungo il reticolo idrico e le altre aste idriche assoggettate a tutela uno spazio con significato ambientale -paesistico, in accordo con l obiettivo del P.A.I. di assicurare il progressivo miglioramento non solo delle condizioni di sicurezza, ma anche della qualità ambientale e paesistica del territorio. Sono state inoltre predisposte le Norme generali di tutela dei corsi d'acqua e il regolamento dell attività di polizia idraulica sul reticolo idrico minore di competenza comunale, che comprendono le norme di tutela dei corsi d acqua e quelle per le fasce di rispetto. Tale documento consente all Amministrazione Comunale di effettuare le attività di Polizia Idraulica sui corsi d'acqua del reticolo minore di propria competenza, ovvero le attività di controllo degli 3

interventi di gestione e trasformazione del demanio idrico e del suolo in fregio ai corpi idrici, e di individuare le procedure da seguire e i riferimenti normativi sui corsi d'acqua e i canali artificiali di competenza di altri Enti. Si allega nel testo: Elenco dei principali corsi d acqua e dei canali artificiali presenti sul territorio comunale di Casarile. Si allegano fuori testo: Norme Generali di Tutela dei corsi d'acqua e Regolamento dell attività di polizia idraulica sul reticolo idrico minore di competenza comunale Tavola 01: Individuazione delle aste idriche presenti sul territorio comunale Scala 1:5 000; Tavola 02: Individuazione del reticolo idrografico, delle relative fasce di rispetto nonché delle altre idriche soggette a tutela Scala 1:5 000; Tavola 03: Individuazione dello schema organizzativo della rete idrografica sul territorio in riferimento ai cavi principali della rete di drenaggio Scala 1:5'000. 4

2. INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDROGRAFICO 2.1 METODO DELLO STUDIO Le delibere attuative della L.R. 1/2000 (D.G.R. n. 7/7868 del 25.01.2002, D.G.R. n. 7/13950 del 01.08.2003 come corrette ed emendate dalla sentenza T.S.A.P. 23.06.2004 e D.G.R. n. 8/8127 del 01.10.2008) prevedono per la definizione del reticolo idrografico minore di competenza comunale un criterio per differenza : il reticolo idrografico principale viene infatti definito per via esplicita, attraverso l emissione di elenchi, l ultimo dei quali (che annulla i precedenti) è contenuto in allegato alla D.G.R. n. 8/8127 del 01.10.2008; il reticolo idrografico di competenza dei consorzi di bonifica (comprendente corsi d acqua del reticolo minore e corsi d acqua del reticolo principale) viene anch esso definito esplicitamente attraverso l emissione di elenchi: l elenco vigente, emendato anch esso a seguito di un ulteriore sentenza del T.S.A.P., è quello allegato alla D.G.R. n. 7/20552 del 11.02.2005. La L.R. 24.03.2004 n. 5 chiarisce come il trasferimento di competenze di cui all art. 3 comma 114 della L.R. 05.01.2000 n. 1 faccia riferimento ai soli corsi d acqua indicati come demaniali in base alle normative vigenti, od ancora, che siano stati oggetto di sistemazione idraulica con finanziamento pubblico. Nel novero delle rimanenti aste idriche presenti sul territorio comunale sono pertanto ricompresi il reticolo minore di competenza comunale e quello facente capo a canali artificiali privati per l'esercizio di concessione di acqua pubblica. La determinazione della demanialità o meno di un asta idrica non è in generale agevole, così come risulta parimenti complessa la distinzione dei corsi d'acqua di competenza dei diversi Enti (Comune, Consorzi privati e Consorzi di Bonifica), sia per l'oggettiva complessità della rete idrografica, ove spesso sono confuse per motivi di carattere morfologico sulle stesse aste idriche le funzioni di colo, di bonifica e irrigue, sia per una certa problematica alla base del disposto di legge stesso, modificato progressivamente in sede legislativa e giudiziaria. Il criterio base per l'individuazione del reticolo idrografico comunque quello per differenza, contenuto all'interno dell' Allegato B della D.G.R. 1 agosto 2003 N. 7/13950. Sono stati acquisiti pertanto acquisiti in primo luogo i dati riportati nelle carte catastali N.C.T.R.: in merito va evidenziato come il Comune di Casarile sia attualmente in possesso di una recente base catastale georeferenziata in coordinate Gauss Boaga in fogli chiusi, che sostituisce i vecchi fogli aperti del Cessato Catasto. Successivamente sono stati individuati i corsi d acqua riportati sulla cartografia ufficiale (Carta Tecnica Regionale e tavolette I.G.M.). Tutte le informazioni ricavate dall indagine cartografica sono state riportate sul rilievo aerofotogrammetrico del territorio comunale dell anno 2002. Infine è stato effettuato un controllo sul terreno che ha indotto ad integrare il reticolo con alcuni corsi d acqua presenti sul terreno e non rappresentati in cartografia e, d altra parte, a segnalare alcuni tratti di corsi d acqua non più esistenti. Le informazioni ricavate sulla base dell analisi delle fonti cartografiche disponibili, e integrate 5

sulla base delle evidenze del rilievo in situ, sono state poi confrontate con gli elenchi delle acque pubbliche. Tale confronto ha evidenziato che all interno del territorio comunale di Casarile esista un solo corpo idrico classificato come pubblico ai sensi del R.D. 11.12.1933 n.1775, ovvero il Colatore Navigliaccio riportato al n. 8 dell Elenco principale. Sulla tavola Individuazione delle aste idriche presenti sul territorio comunale (Tavola 01) sono stati indicati con differente colore: le aste idriche esistenti in fatto, presenti sul N.C.T.R. e sul rilievo aerofotogrammetrico del territorio comunale; le aste idriche esistenti in fatto, presenti sul N.C.T.R. ma non sul rilievo aerofotogrammetrico del territorio comunale; le aste idriche esistenti in fatto, presenti sul rilievo aerofotogrammetrico del territorio comunale ma non sul N.C.T.R.; le aste idriche esistenti in fatto, non presenti sul N.C.T.R. né sul rilievo aerofotogrammetrico del territorio comunale; le aste idriche riportate su una o più fonti cartografiche ufficiali, ma non esistenti in fatto. In base all indagine cartografica si è provveduto poi a compiere una ulteriore serie di sopralluoghi in situ, finalizzati a determinare lo schema organizzativo del territorio, essenzialmente procedendo all ispezione dei nodi idraulici principali per comprenderne il funzionamento. Tali sopralluoghi sono stati completati con le informazioni fornite da parte del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi in merito ai canali di propria gestione ed alle rogge madri da cui si derivano i canali non gestiti dal Consorzio che innervano il Comune di Casarile e da parte dei Consorzi operanti sul territorio in merito ai percorsi dei canali di propria competenza. Le attività di sopralluogo in campo e di confronto con gli Enti hanno portato alla redazione della Tavola 03, Individuazione dello schema organizzativo della rete idrografica sul territorio in riferimento ai cavi principali della rete di drenaggio, ove sono rappresentati i corsi d acqua ed i canali interessanti il Comune di Casarile con colorazione diversa in funzione della roggia madre di origine. Una volta nota la geografia delle aste idriche presenti sul territorio comunale, il problema successivo è stato quello di identificare l'ente competente per ciascuna di esse. L identificazione dei corsi d acqua appartenenti al reticolo idrografico principale di competenza regionale è stata agevole, in base agli elenci di cui alla citata D.G.R. 8/9127 del 2008: l unico corso d acqua interessante il Comune di Casarile appartenente al reticolo idrografico principale di competenza regionale è il Colatore Navigliaccio. L'identificazione dei corsi d'acqua di competenza del Consorzio di Bonifica è stata effettuata incrociando gli elenchi di cui alla D.G.R. n. 7/20552 del 2005 con le informazioni fornite dal Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi : l unico corso d acqua attualmente gestito dal Consorzio è il Naviglio di Pavia, peraltro appartenente altresì al reticolo idrografico principale. L'identificazione dei canali artificiali privati di competenza di Consorzi titolari di concessioni per l'utilizzo di acqua pubblica è stata svolta, ove possibile, sulla base delle indicazioni fornite dai Consorzi stessi, in alternativa identificando, in base alle risultanze dei sopralluoghi, l'andamento dei reticoli irrigui partendo dalle opere di presa sulle adduttrici principali. I corsi d'acqua del reticolo minore di competenza comunale dovrebbe infine essere 6

individuato per differenza tra quanto non ricompreso nel reticolo principale rispetto a quanto di competenza dei Consorzi di Bonifica e a quanto di competenza dei Consorzi titolari di concessione di utilizzo dell'acqua pubblica In realtà in territorio comunale di Casarile non si sono riscontrati corsi d acqua classificabili come reticolo minore : non sono infatti presenti, con l eccezione del Colatore Navigliaccio (di competenza regionale), colatori naturali, fontanili o risorgive; l intero territorio comunale risulta innervato da reti artificiali private, facenti capo essenzialmente al Naviglio Grande (per il territorio posto in sponda destra rispetto al Naviglio di Pavia) e al Naviglio di Pavia (per il territorio posto in sponda sinistra rispetto al Naviglio di Pavia stesso). Sulle tavole Individuazione del reticolo idrico, delle relative fasce di rispetto nonché delle altre aste idriche soggette a tutela (Tavola 2) sono stati indicati, distinguendo i tratti a cielo aperto e i tratti coperti, i corsi d'acqua appartenenti al reticolo principale, quelli appartenenti al reticolo di bonifica, nonché i canali privati per la derivazione, la condotta e l uso in concessione di acqua pubblica. I rami particolarmente significativi, per motivi idraulici, ambientali o paesistici, del reticolo irriguo privato sono indicati nella tavola 2 con uno specifico segno grafico, cui corrisponde l applicazione di una specifica norma di tutela di tipo urbanistico, tesa alla conservazione e alla protezione di tali aste, ancorché non comprese all interno del reticolo idrografico minore come indicato nella L.R. 1/2000 come modificata dalla L.R. 5/2004. 2.2 RETICOLO IDRICO PRINCIPALE DI COMPETENZA REGIONALE Tra i corsi d acqua presenti nel Comune di Casarile la D.G.R. 1 ottobre 2008 N. 8/8127 riporta come appartenenti al reticolo idrico principale: il Colatore Navigliaccio o Colatore o roggia Ticinello Occidentale, indicato con il numero d ordine MI002; il Naviglio di Pavia, indicato con il numero d ordine MI027; Di tali corsi d acqua il secondo rientra nel novero dei canali su cui è competente il Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, in base all elenco allegato alla D.G.R. 11.02.2005 n. 7/20552; ne consegue che l unico corso d acqua di competenza regionale interessante il Comune di Casarile è il Colatore Navigliaccio o Colatore o roggia Ticinello Occidentale. Il Colatore Navigliaccio fa parte di un complesso sistema di rogge e colatori, facente capo al Colatore Ticinello. Tale colatore deriva dal Naviglio Grande, al confine tra i Comuni di Abbiategrasso e Albairate; dopo un primo tratto in direzione Nord Sud devia il proprio tracciato proseguendo in direzione Ovest Est fino all abitato di Binasco, raccogliendo lungo il suo percorso i coli di tutto il sistema di Rogge che si derivano dal Naviglio Grande, tra Abbiategrasso e Binasco, nonché le acque meteoriche affluenti al bacino, a sud del Naviglio stesso. Il Colatore Ticinello, pertanto, svolge funzione promiscua: di trasporto delle acque pubbliche, date in concessione per uso irriguo e derivatesi da una serie di bocche, poste prevalentemente in sponda destra, e di convogliamento e smaltimento di portate meteoriche. Il Colatore Navigliaccio o Naviglio Vecchio si deriva in Comune di Binasco, attraverso una bocca di presa (la Bocca Falcone) dal Colatore Ticinello, che da qui prosegue il relativo 7

tracciato in direzione Est. Lungo tutto il suo percorso, fino sostanzialmente all immissione terminale nel Fiume Ticino nella città di Pavia, il Navigliaccio presenta un tracciato rettilineo, in direzione Nord Sud, in fregio al lato occidentale della Strada Statale n. 35 dei Giovi. Lungo il relativo tracciato, in direzione Sud, il Colatore Navigliaccio attraversa i territori comunali di Binasco, Casarile, Rognano, Vellezzo Bellini, Certosa di Pavia, Borgarello e Pavia, dove si immette nel Fiume Ticino. Lungo tale percorso, il Colatore Navigliaccio raccoglie, in sponda destra, i coli di alcune Rogge, che derivano dal sistema facente capo al Colatore Ticinello: la Roggia Bareggia, in Comune di Binasco; la Roggia Bareggia, in Comune di Casarile; la Roggia Barcheggiana, in Comune di Vellezzo Bellini; la Roggia Mischia, in Comune di Vellezzo Bellini; la Roggia Cravenza, in Comune di Pavia; la Roggia Naviglietto in Comune di Pavia. Nello stesso tratto, il Colatore Navigliaccio raccoglie, inoltre, gli scarichi delle reti di drenaggio delle aree urbane attraversate, che recapitano in esso mediante manufatti di troppo pieno: parte del Comune di Binasco; il Comune di Casarile; la frazione Giovenzana di Vellezzo Bellini; parte del Comune di Certosa di Pavia; parte del Comune di Pavia. Il Colatore Navigliaccio non presenta punti di derivazione, da cui si diramino delle ulteriori rogge, per cui svolge esclusivamente una funzione di colatore del bacino attraversato. Nel suo tracciato all interno del Comune di Casarile, il Colatore Navigliaccio presenta un tracciato rettilineo, con una larghezza media della sezione d alveo nell ordine di 10 metri. L alveo entro il quale scorre il colatore è in larga misura artificiale: la sponda sinistra è costituita dal muro di sostegno della S.S. n. 35 dei Giovi ; la sponda destra alternaa tratti arginati con muri in c.a., tratti inerbiti e tratti con difese di vario genere. Lungo l asta fluviale, in territorio di Casarile sono presenti 3 ponti principali, a servizio di altrettante strade comunali che si inoltrano nel centro abitato a partire dalla S.S. n. 35. Il Colatore Navigliaccio presenta una serie di aspetti di criticità idraulica, legati essenzialmente alla funzione di colo delle acque di bacini di tipo urbano che esso si trova suo malgrado a svolgere; a causa di tale criticità l intera asta del colatore, insieme a quella del Ticinello, è stata oggetto di un progetto preliminare di sistemazione a cura della Regione Lombardia, redatto nell anno 1999 da parte dello Studio Paoletti ed associati ( Progetto Preliminare di sistemazione idraulica del Colatore Ticinello e del Navigliaccio in Provincia di Milano e Pavia, Regione Lombardia 1999). Lo Studio contiene una valutazione delle portate di piena decennali del Colatore lungo diverse sezioni, sulla base di una serie di ipotesi semplificative. Il Comune di Casarile, partendo dai risultati del Progetto Preliminare e sulla base delle 8

ipotesi semplificative ivi contenute, ha provveduto alla valutazione delle portate di piena del Colatore Navigliaccio anche a fronte di eventi ventennali e centennali, nell ambito della pratica per la valutazione di compatibilità idraulica dell intervento di consolidamento spondale in corrispondenza della nuova pista ciclabile. I risultati del calcolo delle onde di piena sono riportati in tabella. Tempo di ritorno Portata di piena 10 anni 8.20 m³/s 20 anni 12.33 m³/s Fonte Progetto Preliminare di sistemazione idraulica del Colatore Ticinello e del Navigliaccio in Provincia di Milano e Pavia, Regione Lombardia 1999 Valutazione di compatibilità idraulica dell intervento di consolidamento spondale lungo il Colatore Navigliaccio in corrispondenza della nuova pista ciclabile, Comune di Casarile 2007 100 anni 15.14 m³/s Valutazione di compatibilità idraulica dell intervento di consolidamento spondale lungo il Colatore Navigliaccio in corrispondenza della nuova pista ciclabile, Comune di Casarile 2007 Tabella 2.1 Portate di piena del Colatore Navigliaccio in corrispondenza della sezione di Casarile 2.3 RETICOLO DI COMPETENZA DEL CONSORZIO DI BONIFICA EST TICINO VILLORESI Il territorio comunale di Casarile rientra integralmente all interno del territorio del comprensorio di bonifica n. 4 assegnato al Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi. Attualmente il Consorzio di Bonifica in Comune di Casarile gestisce solo il Naviglio di Pavia (o Naviglio Pavese), che alimenta una serie di prese irrigue sulle quali sono competenti una serie di consorzi irrigui privati. Come già evidenziato all interno del paragrafo precedente, il Naviglio di Pavia risulta inoltre ricompreso all interno del novero dei corsi d acqua appartenenti al reticolo idrografico principale, essendo riportato con il numero d ordine MI027 all interno dell elenco di cui alla D.G.R. n. 8/8127 del 01.10.2008. Il Naviglio Pavese ha l'incile in Comune di Milano alla darsena di Porta Ticinese, da dove si dirige in direzione SSW, proseguendo praticamente rettilineo fino a Binasco, ove piega in direzione SSE e poi direttamente in direzione Sud, lungo il lato orientale della S.S. 35 dei Giovi, sino alla città di Pavia. Il Naviglio di Pavia attraversa quindi la città omonima, costeggiandone l'antico margine orientale fino a sfociare nel Ticino nella darsena di viale Venezia. Lo sviluppo complessivo del Naviglio di Pavia, escluso il bacino o mandracchio alla confluenza in Ticino, è di metri 33'103. Il Naviglio è fornito di strada alzaia su entrambe le sponde. Da Milano ad Annone serve per alzaia in sponda sinistra la banchina della S.S. n.35 dei Giovi, che corre in fregio al Naviglio; da Annone a Porta Milano di Pavia, e cioè per 26 chilometri, la Strada Statale si distacca dal 9

Naviglio ed una vera e propria alzaia, della larghezza non mai minore di m. 2.00 corre sulla sponda del canale, mentre sull'altra sponda lo segue una strada carreggiabile della larghezza non mai minore di 5,0 m; fra Porta Milano e lo sbocco in Ticino, o con tratte di apposita alzaia, o con strade carrabili correnti in fregio, il canale è pure accompagnato da strada su ambedue le sponde. Fino circa alla metà del XX secolo fu intensamente utilizzato per la navigazione mercantile: di tale attività di navigazione restano oggi i reliquati di 14 sostegni, destinati a esaurire attraverso una serie di salti il dislivello esistente tra l incile e la foce, complessivamente pari a circa 56.73 metri di cui 4.52 sono consumati nella pendenza del canale e 52,21 metri dai salti. Uno di tali salti è localizzato all interno del territorio comunale di Casarile, nei pressi del ponte della Strada Comunale Casarile Baselica. Il Naviglio di Pavia viene oggi utilizzato esclusivamente come canale irriguo, anche se si tenta di ripristinare un servizio di navigazione di diporto ed è tratto fondamentale per l'auspicata idrovia Locarno Venezia. Lungo il Naviglio, su ambedue le sponde, è presente una serie di bocche, che alimentano una fitta rete di rogge che innervano il territorio circostante. Con specifico riferimento al territorio comunale di Casarile, le bocche che interessano il territorio comunale, procedendo da monte verso valle, sono le seguenti: la bocca Malaspina, in sponda sinistra ed in Comune di Binasco, che alimenta la Roggia omonima; la bocca Marozzi, in sponda sinistra, che alimenta la Roggia omonima; la bocca Scaccabarozzi, in sponda sinistra, che alimenta il Cavo Borghesi; la bocca Maroggi, in sponda destra, oggi presumibilmente dismessa, che alimentava un comprensorio posto in sponda destra rispetto al Naviglio, mediante un canale soprapassante il Navigliaccio in ponte canale; la bocca Ferrara, in sponda sinistra, che alimenta la Roggia Scaccabarozzi; la bocca Taverna, in sponda sinistra, che alimenta la Roggia omonima. Da segnalare come l attuale configurazione delle bocche di presa sia successiva all interramento dell originaria bocca di presa della Roggia Scaccabarozzi in Comune di Binasco, che ha imposto la modifica dell originario sistema di alimentazione. 2.4 CANALI ARTIFICIALI PRIVATI PER LA DERIVAZIONE, LA CONDOTTA E L USO IN CONCESSIONE DI ACQUE PUBBLICHE Il reticolo idrografico di Casarile, data la natura pianeggiante e ad uso agricolo del territorio comunale, risulta caratterizzato principalmente dalla presenza di una fitta rete canali artificiali ad uso irriguo. Il territorio di Casarile risulta diviso in due parti dal Naviglio di Pavia: la parte a Ovest di quest ultimo risulta innervato dalle ultime propaggini di canali derivati dal Naviglio di Pavia; la parte a Est del Naviglio di Pavia risulta per la pressoché totalità innervata dai canali derivati dal Naviglio stesso, attraverso le bocche di presa poste a cavallo del confine comunale tra Binasco e Casarile e elencate nel paragrafo 2.3. Fatta eccezione per il Colatore Navigliaccio e il Naviglio di Pavia, il corso d acqua più 10

importante interessante il Comune di Casarile è sicuramente la Roggia Bareggia. La Roggia Bareggia si origina da fontanile in Comune di Gaggiano; essa procede in direzione Sud sottopassando il Naviglio Grande in Comune di Gaggiano ed il Colatore Navigliaccio in Comune di Binasco: attraverso ambedue tali manufatti avviene uno scambio di portate con i due corsi d acqua sottopassati. In Comune di Binasco viene alimentata attraverso un fontanile e poi si porta in territorio di Casarile, ove descrive un ampio arco sul lato occidentale del centro abitato. A sud del centro abitato, al confine tra Casarile, Rognano e Giussago, la Roggia Bareggia attraversa con botte a sifone il Colatore Navigliaccio ed il Naviglio di Pavia, portandosi poi sulla sponda orientale di quest ultimo e procedendo verso Sud parallelamente ad esso. L ingresso al manufatto di attraversamento è regolato attraverso un sistema di paratoie e una soglia di sfioro con scarico nel Colatore Navigliaccio. In Comune di Casarile la Roggia Bareggia svolge essenzialmente la funzione di colatore, raccogliendo le acque di colo del sistema della Roggia Trivulzia (Roggia Bareggina e Roggia Trivulzia). Come la totalità dei canali interessanti il Comune di Casarile, la Roggia Bareggia presenta un alveo in terra, con sponde inerbite e nel complesso abbastanza sgombre di vegetazione; le pendenze dell alveo sono modeste, in considerazione del fatto che il terreno è pressoché pianeggiante. La parte occidentale del territorio comunale è innervata da alcune derivate del sistema di rogge derivantesi dal sistema che fa capo al Naviglio Grande e ai fontanili posti a Nord di esso nell area del Comune di Gaggiano. Tali rogge entrano in territorio comunale di Casarile da Nord Ovest in direzione Sud Est, proveniendo dai Comuni di Vernate e Rognano. Le rogge attraversano l Autostrada A1 con manufatti a sifone di dimensioni ragguardevoli ed innervano poi il territorio compreso tra l autostrada stessa e la Roggia Bareggia. Procedendo da Nord verso Sud si riscontrano in primo luogo le derivazioni della Roggia Trivulzia (o Triulzia): tale Roggia si deriva dal Naviglio Grande in Comune di Gaggiano ed entra in Casarile dopo aver attraversato da Nord a Sud i Comuni di Gaggiano, Noviglio, Rosate, Vernate e aver lambito il Comune di Binasco. In tempi relativamente recenti, il tracciato originario della Roggia Trivulzia, che procedeva in direzione Sud a segnare il confine comunale tra Vernate e Casarile, nel tratto ove il Comune di Casarile si estende a Ovest dell autostrada A1, è stato tombato e deviato: il ramo principale della Roggia Trivulzia oggi attraversa l autostrada circa 300 metri a sud del confine con Binasco; l originario attraversamento, posto circa a 400 metri a sud di quello attuale è ancora in esercizio, ma raccoglie solo i coli dell autostrada. Attraversata l autostrada, la Roggia Trivulzia si divide in più rami che irrigano la parte nordoccidentale del territorio comunale di Casarile; i coli della Roggia Trivulzia vengono scaricati nella Roggia Bareggia all altezza della Cascina Melone. Un ramo della Roggia Trivulzia (catastalmente indicato come Cavetto Passerino) si dirige in direzione Sud, attraversa la Roggia Villarasca e si porta in Comune di Rognano, presso la frazione, appunto di Villarasca. La Roggia Trivulzia è caratterizzata da alvei in terra, con sponde prive di vegetazione e in ottime condizioni di manutenzione. La presenza di argini solidi ed in buone condizioni è 11

probabilmente da ricollegare anche al tipo di coltura prevalente in Comune di Casarile, ovvero il riso: gli argini hanno funzione di partizionare e garantire il tirante d acqua necessario alle colture e giocoforza debbono essere conservati in buone condizioni. La parte sudoccidentale del territorio comunale è innervato dalle derivazioni della Roggia Rebecchina, derivata della Roggia Gambarina (originata da fontanile in Comune di Gaggiano) dai coli del Cavo Sisti, a sua volta derivato da fontanile in Comune di Rosate Il territorio di Casarile è innervato da una serie di derivazioni della Roggia Gambarina, che attraversano separatamente l autostrada A1 con botti a sifone. Anche in questo caso, come per la Roggia Trivulzia e per le altre rogge interessanti il territorio comunale, le canalizzazioni sono in terra, con argini privi di vegetazione e caratterizzate da pendenze estremamente limitate. A completamento del sistema idrografico ad Ovest del Naviglio di Pavia, si segnala l esistenza di altre due rogge, la Roggia Lunera o Lonera e la Roggia Mezzabarba. La Roggia Lunera, originariamente derivata dal Ticinello in Comune di Binasco, risulta oggi interrotta all altezza del confine comunale tra Casarile e Binasco, immediatamente ad Est del depuratore intercomunale. L alveo della Roggia inizia pertanto in Comune di Casarile e viene alimentato dai coli irrigui dei terreni circostanti e, lungo il suo percorso da Nord a Sud nel territorio di Casarile, dai coli del sistema della Roggia Trivulzia (Cavetto Passerino) e della Roggia Rebecchina (Cavo Villarasca). La Roggia Mezzabarba si deriva dal Colatore Ticinello in Comune di Binasco; essa segue un percorso Nord - Sud all interno del centro abitato di Casarile. All altezza del nuovo centro sportivo essa piega in direzione Est e viene tombata per circa 200 metri, fino al serbatoio comunale. Circa 150 metri a Est del serbatoio, essa piega nuovamente in direzione Sud, portandosi parallela al Colatore Navigliaccio, che attraversa, insieme al Naviglio di Pavia, immediatamente a Sud del cimitero, portandosi sulla sinistra orografica del Naviglio stesso. Ivi riceve l immissione dei coli della Roggia Taverna e prosegue il suo cammino in direzione Sud, parallelamente al Naviglio di Pavia, fino al confine comunale con Gaggiano, ove piega in direzione Est, a delimitare proprio il confine stesso. La Roggia Mezzabarba è l unica roggia che attraversa il centro abitato e, in tale tratto, corre in larga misura in alvei artificiali, impermeabilizzati e delimitati sulle due sponde dalle recinzioni dei fabbricati circostanti. Per quanto concerne il sistema delle rogge che innervano la parte del territorio comunale a Est del Naviglio di Pavia, esso è pressoché in misura integrale costituito dalle derivate dalle cinque bocche poste in sponda sinistra del Naviglio stesso all altezza del confine comunale tra Casarile e Binasco, vale a dire: la Roggia Malaspina, derivata dalla bocca omonima, che attraversa in direzione Est Ovest il territorio ad Est del Naviglio di Pavia, portandosi in Comune di Giussago senza originare derivazioni; il Cavetto Marozzi, derivato dalla bocca omonima che si porta in direzione Est a delimitare il confine comunale con Binasco, ove entra senza originare derivazioni; il Cavo Borghesi, derivato dalla bocca Scaccabarozzi, che irriga con le sue derivazioni tutta 12

l area a Est del territorio posto ad Est del Naviglio di Pavia; la Roggia Scaccabarozzi, derivata dalla bocca Ferrara, che irriga con le sue derivazioni tutta l area a Sud-Est del territorio posto ad Est del Naviglio di Pavia, portandosi poi in Comune di Giussago presso la frazione Scaccabarozzi per l appunto. la roggia Taverna, alimentata dalla bocca omonima, che irriga con le sue derivazioni tutta l area a Nord-Est del territorio posto ad Est del Naviglio di Pavia, nell area compresa tra le derivazioni del Cavo Borghesi ed il confine comunale con Binasco e Lacchiarella. Le canalizzazioni di tali rogge presentano tutte caratteristiche simili e non differenti da quelle già descritte, con alvei in terra non vegetati e pendenze molto limitate; da segnalare che il sistema delle rogge risulta fortemente complesso, con una serie di manufatti idraulici di sovrappasso e sottopasso, per la pressoché totalità funzionanti da botti a sifone. Lungo il confine comunale orientale del territorio comunale si segnala la presenza di altri due cavi, il Cavo Mandrugno, originato da fontanile in Comune di Noviglio, e la Roggia Matrignana, originata da fontanile in Comune di Zibido San Giacomo. 13

3. DELIMITAZIONE DELLE FASCE DI RISPETTO E DI TUTELA A tutela dei corpi idrici del reticolo idrico principale del territorio di Casarile sono state istituite fasce di rispetto all interno delle quali alcune attività ed opere sono vietate e/o soggette ad autorizzazione. In analogia con quanto fatto per il reticolo idrico principale, anche sui rami principali delle reti artificiali private destinate al convogliamento di acque in concessione vengono definite delle fasce di tutela. Ancorché, nell applicazione, le norme sull alveo e sulle fasce relative alle aste private di significativa importanza idraulica, paesistica od ambientale e quelle relative al reticolo idrografico principale siano le medesime, esse sono concettualmente differenti: le norme sul reticolo idrico principale sono norme di polizia idraulica, direttamente derivanti dai disposti del R.D. 523/1904; le norme sulle aste idriche artificiali private di significativa importanza idraulica, paesistica od ambientale sono norme di tipo urbanistico, individuate in base al titolo discrezionale riconosciuto ai Comuni di imporre limiti sul proprio territorio più restrittivi di quelli previsti dalle norme legislative vigenti in materia di tutela dei corsi d'acqua. L istituzione delle fasce di rispetto e di tutela risulta indispensabile per garantire l accessibilità dell alveo ai fini della sua manutenzione, fruizione e riqualificazione ambientale. L elevato grado di tutela è determinato dal ruolo di naturale zona di espansione delle acque durante eventi esondativi, nonché dalla possibilità che l instaurarsi di fenomeni erosivi lungo le sponde e l alveo del corso d acqua provochino situazioni di rischio. Inoltre la fascia consente di lasciare lungo il reticolo idrico uno spazio con significato ambientale e paesaggistico, in accordo con l obiettivo del PAI (Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po) di assicurare il progressivo miglioramento non solo delle condizioni di sicurezza, ma anche della qualità ambientale e paesaggistica del territorio. Questa fascia è istituita per i corsi d acqua appartenenti al reticolo idrico principale e per quelli appartenenti al reticolo idrografico minore presenti nel territorio di Casarile, così come riportati nella carta del reticolo idrico. Le fasce individuate sulle aste idriche di competenza del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi (il Naviglio di Pavia) hanno un significato decisamente diverso dalle precedenti, in quanto non istituiscono una tutela, ma attribuiscono la competenza al Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi (inserito all allegato alla D.G.R. 7/20552 del 11.02.2005) e demandano alla specifiche normative le attività vietate e/o soggette ad autorizzazione. Il Consorzio potrà indicare, di volta in volta, le distanze da mantenere rispetto al corso d acqua artificiale in funzione dell intervento richiesto e della tipologia del corso d acqua. Nella cartografia le diverse ampiezze delle fasce di rispetto sono individuate con segni grafici convenzionali, i quali rappresentano solo approssimativamente, nella scala della carta, la fascia stessa, dovendosi individuare le distanze minime da rispettare con misure dirette in sito. Di conseguenza l esatta delimitazione delle fasce di rispetto, così come individuate nella carta del reticolo idrografico, dovrà essere riportata per ogni singolo intervento soggetto ad autorizzazione nelle planimetrie ottenute da rilievi topografici di dettaglio dell area oggetto 14

dell intervento. Tenuto conto delle oggettive difficoltà d accesso in talune aree private, nella definizione dell estensione e ubicazione delle aree soggette a tutela si dovrà tenere conto in via prioritaria delle norme fissate nel presente elaborato tecnico normativo, verificando nei rilievi di dettaglio l esatta ubicazione degli elementi idrografici. Si precisa che le predette distanze di rispetto vanno misurate trasversalmente al corso d acqua a partire dal piede esterno dell argine o dal ciglio superiore della sponda. Nei casi di assenza di argini e di ciglio spondale non definito, le distanze vanno prese dalla linea di massima espansione della piena avente tempo di ritorno di 100 anni. Nel caso di canali coperti, l ampiezza della fascia è misurata a partire dal limite esterno delle murature perimetrali dei manufatti. 15