POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale ricco di qualità morali, tecniche e professionali si riconosca nell organizzazione ed operi in maniera efficace ed efficiente. Il Contratto di comparto definisce il quadro di riferimento della formazione continua che viene assunta come valore consolidato e metodo diffuso e condiviso atto a supportare le scelte strategiche delle Amministrazioni ed affermare una nuova cultura gestionale. La formazione è altresì riconosciuta di rilevanza fondamentale nel quadro di una politica di sviluppo delle risorse umane improntata a dare motivazione, soddisfazione nel lavoro e riconoscimento agli apporti individuali al fine dell acquisizione e della condivisione degli obiettivi prioritari di rinnovamento e trasformazione degli apparati pubblici. Il dirigente è responsabile della gestione delle risorse umane e quindi della formazione del personale dipendente, elemento determinante, oltre che per il coinvolgimento dello stesso, anche per la sua progressione professionale e economica. La formazione è oggetto di contrattazione e concertazione. 2. Scopo della Politica Scopo della presente politica è dotare l A.M. di un proprio progetto organico e permanente di formazione che, nel rispetto e in applicazione della normativa vigente, sia in grado di soddisfare le esigenze specifiche di Forza Armata, assicurando da un lato il diritto alla formazione del dipendente in funzione della sua professionalità, della progressione economica nonché delle sue potenzialità, dall altro il suo coinvolgimento, anche in termini ideali di appartenenza, al fine del raggiungimento degli obiettivi.
3. I Responsabili Le articolazioni della Forza Armata che hanno specifiche competenze nella formazione sono: - STATO MAGGIORE AERONAUTICA 1 Reparto: definisce e propone al CSMA la politica complessiva di Forza Armata. Il Capo Ufficio Personale Civile dello SMA 1 Reparto: cura l adeguamento delle direttive, nonché l armonizzazione con le altre politiche del personale; supervisiona il processo di formazione in tutte le sue fasi: individuazione del fabbisogno formativo, elaborazione delle linee guida secondo le priorità di legge e gli obiettivi di Forza Armata, previsione, gestione e assegnazione delle risorse finanziarie, monitoraggio e valutazione qualitativa in termini di efficienza, efficacia e gradimento; organizza e gestisce cicli periodici di formazione volti a far acquisire le conoscenze necessarie per la gestione del personale civile e delle relazioni sindacali; cura la formazione del personale addetto agli Uffici/strutture della formazione; assicura il rispetto delle Direttive del Dipartimento per la funzione Pubblica; gestisce la Banca dati relativa alla formazione del personale civile e dei formatori dell A.M.; - COMANDI DI VERTICE: sovrintendono ed assicurano l attuazione della politica di formazione da parte degli Enti dipendenti; elaborano il piano di formazione annuale e pluriennale da rendersi a SMA con l individuazione delle risorse finanziari necessarie; forniscono elementi per la misurazione dell efficacia della politica di formazione, tenendo aggiornata la Banca dati; collaborano con lo SMA nella realizzazione di iniziative di formazione decentrate sul territorio;
- I COMANDANTI di tutti i livelli: in relazione alle direttive di Forza Armata, elaborano una strategia di formazione pluriennale; definiscono il fabbisogno formativo ed elaborano il piano di formazione annuale da rendersi all Alto Comando di appartenenza con la definizione dell esigenza e delle risorse finanziarie necessarie; forniscono elementi per la misurazione dell efficacia della politica di formazione, tenendo aggiornata la Banca dati; collaborano con lo SMA e gli Alti Comandi nella realizzazione di iniziative di formazione decentrate sul territorio; - OGNI RESPONSABILE: per la parte di competenza, si rapporta con le Rappresentanze del personale nei casi e nei modi previsti dal C.C.N.L.I.. In ogni caso ciascun dipendente è responsabile della capitalizzazione del proprio credito formativo e della sua condivisione in funzione del proprio ruolo e delle esigenze dell Organizzazione. 4. Attuazione della politica Perché possa raggiungere il suo obiettivo primario di assicurare il massimo della professionalità e del coinvolgimento del personale, la politica di formazione deve essere programmata soddisfacendo dei requisiti essenziali: - valorizzare il patrimonio professionale presente; - assicurare il supporto conoscitivo al fine di garantire l operatività dei servizi migliorandone la qualità e l efficienza; - garantire l aggiornamento professionale in relazione ai mutamenti tecnologici e normativi; - favorire la crescita professionale e lo sviluppo delle potenzialità in funzione dell affidamento di incarichi diversi e della costituzione di figure professionali polivalenti; - incentivare comportamenti innovativi finalizzati a sostenere i processi di cambiamento organizzativi; - sviluppare una formazione a carattere europeo e internazionale;
- essere adeguata alle esigenze del singolo e del suo ruolo; - essere motivante, in grado di stimolare richiesta di ulteriore formazione; - essere fruibile, in quanto decentrata sul territorio, in orario di servizio, a distanza in modalità e-learning o teleconferenza, rispettosa delle pari opportunità; - essere concreta, in quanto rivelante nella risposta quotidiana alle esigenze; - essere valida in termini di efficienza/efficacia. 5. Sviluppo delle attività Per concretizzare la politica della formazione come sopra delineata, si svilupperà il seguente progetto formativo: - nella linea organizzativa gerarchica, nel vincolo e nel rispetto delle Direttive del Dipartimento per la Funzione Pubblica, saranno costituiti ed opereranno articolazioni per la formazione con personale appositamente e adeguatamente formato, costantemente aggiornato; - sarà costituita ed implementata, a cura di detti Uffici/Strutture, la Banca dati della formazione e dei formatori, presupposti indispensabili per rendere operativa e qualitativamente valida la politica della formazione; - la programmazione complessiva dell A.M. affiancherà ai programmi generali contrattati a livello di Amministrazione Difesa, programmi particolari per esigenze specifiche non individuate a livello generale, valorizzando al massimo le risorse economiche assegnate con riguardo anche alle possibilità di finanziamento offerte dalle disposizioni comunitarie; - la capacità formativa sarà potenziata incrementando le risorse finanziarie e creando spazi autonomi di formazione, sfruttando la propria capacità di autoformazione e le strutture scolastiche e alloggiative a disposizione, proponendo ove necessario modifiche legislative o regolamentari; collaborando anche in ambito Interforze o con altri Soggetti Pubblici o Comunitari; - l attività di formazione dovrà rispettare parametri di riferimento di
carattere: tecnico amministrativi; di massima partecipazione; di contenuto formativo. 6. Attori della formazione L attività dovrà, soprattutto, avere come parametro principale di riferimento i destinatari della formazione ed i soggetti formatori: a. Destinatari L attività formativa non può prescindere dall esame delle caratteristiche personali dei destinatari e della loro classificazione professionale contrattuale da cui discende il ruolo che il dipendente può, di volta in volta, essere chiamato a svolgere nell ambito dell Organizzazione (polivalenza di funzioni-flessibilità di impiego): - Prima Area (ausiliaria) La formazione di tali dipendenti dovrà essere finalizzata alla acquisizione di conoscenze tecnologiche, tecniche e pratiche, funzionali all acquisizione di maggiore autonomia operativa sia in vista dello sviluppo di progressione economica sia in funzione del pieno coinvolgimento partecipato del dipendente stesso nell Organizzazione e negli obiettivi dell Organizzazione; - Seconda Area (esecutiva/specialistica) La formazione dovrà promuovere da un lato le conoscenze teoriche/tecniche e pratiche con particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche e delle tecniche di lavorazione dei materiali nonché delle relative normative di riferimento, dall altro, stimolare la capacità di analisi, di coordinamento, di autoformazione e condivisione allo scopo di avere un individuo attivo e propositivo di professionalità ampia; - Terza Area (direttiva/alta specializzazione) La formazione deve seguire due direttrici, l una di leadership e management con l obiettivo di creare individui capaci di progettare,
organizzare, dirigere e gestire al meglio le risorse umane e strumentali, l altra, partendo dalle esigenze di impiego, volta ad approfondire ed aggiornare le conoscenze normative e tecniche sia specifiche che di carattere generale fino ad avere un professionista in grado di assumere i ruoli che necessitano alla Forza Armata. b. Docenti e formatori L attività di formazione è demandata istituzionalmente alla Scuola di formazione e perfezionamento del Personale Civile della Difesa sulla base dei programmi elaborati secondo le linee di indirizzo generale contrattate con le OO.SS.. Istituti e Scuole di Forza Armata o Interforze nonché ogni altra struttura con capacità addestrative in ambito Difesa e Istituti e Scuole Pubbliche nazionali o internazionali sono altri soggetti formatori cui può farsi riferimento per l azione formativa anche in un ottica di scambio di esperienze culturali ed istituzionali. Limitatamente ad esigenze di formazione specifiche o indifferibili che non possono essere soddisfatte dai soggetti formatori di cui sopra, si potrà fare ricorso a Soggetti Pubblici e Privati specializzati nel settore, riconosciuti dalla CONSIP. Deve essere cura dell A.M. individuare, incentivare, valorizzare anche attraverso appositi corsi di formazione, proprio personale avente i requisiti di legge o professionali e forti motivazioni istituzionali, quale docente sia per l attività dei vari Soggetti Formatori della Difesa sia per le iniziative autonome di F.A..
7. Misurazione dell efficacia La formazione è un processo articolato che richiede il supporto ed il monitoraggio in ciascuna fase e per tutta la sua durata, la verifica finale di qualità ed efficacia sia in termini di soddisfazione del singolo sia in termini di raggiungimento degli obiettivi di Forza Armata, in poche parole la misurazione del cambiamento prodotto dalla formazione. Agli indicatori previsti dalla Direttiva generale per l attività amministrativa del Dipartimento per la Funzione Pubblica, saranno affiancati indicatori specifici funzionali alla situazione formativa da analizzare. In termini generali, comunque, l efficacia deve misurare: a. la soddisfazione del singolo intesa sia come valutazione espressa quale partecipante, sia nel rinnovo di richiesta di partecipazione, sia nella espressione di volontà di formazione (feed-back); b. il grado di apprendimento, la capacità, i risultati (prove d esame); c. la crescita professionale; d. l impatto organizzativo e il miglioramento della qualità della prestazione/servizio; e. il grado di coinvolgimento negli obiettivi e di affezione alla F.A.. POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 7 ORIGINALE (r.b.)