POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE



Documenti analoghi
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Comune di San Martino Buon Albergo

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio

MANDATO INTERNAL AUDIT

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Linee guida per le Scuole 2.0

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LOMBARDIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

REGOLAMENTO SULLE LINEE DI INDIRIZZO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO

Partecipare all organizzazione di convegni ed eventi

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

L esperienza dell Università di Bologna

LA FORMAZIONE COME STRUMENTO ELETTIVO PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA, DELLA DIFFUSIONE DELLE CONOSCENZE

Piano delle Performance

C I T T À D I M A G L I E Provincia di Lecce REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE DELL AMMINISTRAZIONE LOCALE

COMUNE di MOTTA VISCONTI. Regolamento sulla formazione del personale

Programma ICO Interventi Coordinati per l Occupazione

INDICE 1.SCOPO 2.CAMPO DI APPLICAZIONE 3.RESPONSABILITÀ 4.DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5.INDICATORI DI PROCESSO 6.RIFERIMENTI 7.

Protocollo D Intesa. Tra. L Ufficio Scolastico Regionale Per L Umbria. Il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia

AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

TECNICO NELLA GESTIONE E SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE

PROTOCOLLO D INTESA TRA. L UNIONE ITALIANA dei CIECHI e degli IPOVEDENTI ONLUS. Imera Agrigento; rappresentata legalmente dal Sig.

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

IL RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NELLA PREDISPOSIZIONE DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO. Vanna Monducci 6 settembre 2013

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione

COMUNE DI CIVITAVECCHIA

Presentazione Formazione Professionale

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

La scelta del profilo da raggiungere presuppone da parte del partecipante:

1 PIANO D ISTITUTO PER LA FORMAZIONE E L AGGIORNAMENTO A.S. 2012/2013

Regolamento per l'istituzione ed il funzionamento dei corsi di perfezionamento, di aggiornamento professionale e formazione permanente

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 12

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Cantiere formativo territoriale Associazione Intercomunali delle Valli delle Dolomiti friulane verso l Unione

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (art. 10 del D.Lgs. n.

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GRILLINI

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

MANAGEMENT DELLA SICUREZZA E GOVERNANCE PUBBLICA - MASGOP

1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

GESTIONE DELLA FORMAZIONE E

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Protocollo di Intesa

I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 39/ 15 DEL

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel Fax comune@comune.robassomero.to.it -

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

Transcript:

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale ricco di qualità morali, tecniche e professionali si riconosca nell organizzazione ed operi in maniera efficace ed efficiente. Il Contratto di comparto definisce il quadro di riferimento della formazione continua che viene assunta come valore consolidato e metodo diffuso e condiviso atto a supportare le scelte strategiche delle Amministrazioni ed affermare una nuova cultura gestionale. La formazione è altresì riconosciuta di rilevanza fondamentale nel quadro di una politica di sviluppo delle risorse umane improntata a dare motivazione, soddisfazione nel lavoro e riconoscimento agli apporti individuali al fine dell acquisizione e della condivisione degli obiettivi prioritari di rinnovamento e trasformazione degli apparati pubblici. Il dirigente è responsabile della gestione delle risorse umane e quindi della formazione del personale dipendente, elemento determinante, oltre che per il coinvolgimento dello stesso, anche per la sua progressione professionale e economica. La formazione è oggetto di contrattazione e concertazione. 2. Scopo della Politica Scopo della presente politica è dotare l A.M. di un proprio progetto organico e permanente di formazione che, nel rispetto e in applicazione della normativa vigente, sia in grado di soddisfare le esigenze specifiche di Forza Armata, assicurando da un lato il diritto alla formazione del dipendente in funzione della sua professionalità, della progressione economica nonché delle sue potenzialità, dall altro il suo coinvolgimento, anche in termini ideali di appartenenza, al fine del raggiungimento degli obiettivi.

3. I Responsabili Le articolazioni della Forza Armata che hanno specifiche competenze nella formazione sono: - STATO MAGGIORE AERONAUTICA 1 Reparto: definisce e propone al CSMA la politica complessiva di Forza Armata. Il Capo Ufficio Personale Civile dello SMA 1 Reparto: cura l adeguamento delle direttive, nonché l armonizzazione con le altre politiche del personale; supervisiona il processo di formazione in tutte le sue fasi: individuazione del fabbisogno formativo, elaborazione delle linee guida secondo le priorità di legge e gli obiettivi di Forza Armata, previsione, gestione e assegnazione delle risorse finanziarie, monitoraggio e valutazione qualitativa in termini di efficienza, efficacia e gradimento; organizza e gestisce cicli periodici di formazione volti a far acquisire le conoscenze necessarie per la gestione del personale civile e delle relazioni sindacali; cura la formazione del personale addetto agli Uffici/strutture della formazione; assicura il rispetto delle Direttive del Dipartimento per la funzione Pubblica; gestisce la Banca dati relativa alla formazione del personale civile e dei formatori dell A.M.; - COMANDI DI VERTICE: sovrintendono ed assicurano l attuazione della politica di formazione da parte degli Enti dipendenti; elaborano il piano di formazione annuale e pluriennale da rendersi a SMA con l individuazione delle risorse finanziari necessarie; forniscono elementi per la misurazione dell efficacia della politica di formazione, tenendo aggiornata la Banca dati; collaborano con lo SMA nella realizzazione di iniziative di formazione decentrate sul territorio;

- I COMANDANTI di tutti i livelli: in relazione alle direttive di Forza Armata, elaborano una strategia di formazione pluriennale; definiscono il fabbisogno formativo ed elaborano il piano di formazione annuale da rendersi all Alto Comando di appartenenza con la definizione dell esigenza e delle risorse finanziarie necessarie; forniscono elementi per la misurazione dell efficacia della politica di formazione, tenendo aggiornata la Banca dati; collaborano con lo SMA e gli Alti Comandi nella realizzazione di iniziative di formazione decentrate sul territorio; - OGNI RESPONSABILE: per la parte di competenza, si rapporta con le Rappresentanze del personale nei casi e nei modi previsti dal C.C.N.L.I.. In ogni caso ciascun dipendente è responsabile della capitalizzazione del proprio credito formativo e della sua condivisione in funzione del proprio ruolo e delle esigenze dell Organizzazione. 4. Attuazione della politica Perché possa raggiungere il suo obiettivo primario di assicurare il massimo della professionalità e del coinvolgimento del personale, la politica di formazione deve essere programmata soddisfacendo dei requisiti essenziali: - valorizzare il patrimonio professionale presente; - assicurare il supporto conoscitivo al fine di garantire l operatività dei servizi migliorandone la qualità e l efficienza; - garantire l aggiornamento professionale in relazione ai mutamenti tecnologici e normativi; - favorire la crescita professionale e lo sviluppo delle potenzialità in funzione dell affidamento di incarichi diversi e della costituzione di figure professionali polivalenti; - incentivare comportamenti innovativi finalizzati a sostenere i processi di cambiamento organizzativi; - sviluppare una formazione a carattere europeo e internazionale;

- essere adeguata alle esigenze del singolo e del suo ruolo; - essere motivante, in grado di stimolare richiesta di ulteriore formazione; - essere fruibile, in quanto decentrata sul territorio, in orario di servizio, a distanza in modalità e-learning o teleconferenza, rispettosa delle pari opportunità; - essere concreta, in quanto rivelante nella risposta quotidiana alle esigenze; - essere valida in termini di efficienza/efficacia. 5. Sviluppo delle attività Per concretizzare la politica della formazione come sopra delineata, si svilupperà il seguente progetto formativo: - nella linea organizzativa gerarchica, nel vincolo e nel rispetto delle Direttive del Dipartimento per la Funzione Pubblica, saranno costituiti ed opereranno articolazioni per la formazione con personale appositamente e adeguatamente formato, costantemente aggiornato; - sarà costituita ed implementata, a cura di detti Uffici/Strutture, la Banca dati della formazione e dei formatori, presupposti indispensabili per rendere operativa e qualitativamente valida la politica della formazione; - la programmazione complessiva dell A.M. affiancherà ai programmi generali contrattati a livello di Amministrazione Difesa, programmi particolari per esigenze specifiche non individuate a livello generale, valorizzando al massimo le risorse economiche assegnate con riguardo anche alle possibilità di finanziamento offerte dalle disposizioni comunitarie; - la capacità formativa sarà potenziata incrementando le risorse finanziarie e creando spazi autonomi di formazione, sfruttando la propria capacità di autoformazione e le strutture scolastiche e alloggiative a disposizione, proponendo ove necessario modifiche legislative o regolamentari; collaborando anche in ambito Interforze o con altri Soggetti Pubblici o Comunitari; - l attività di formazione dovrà rispettare parametri di riferimento di

carattere: tecnico amministrativi; di massima partecipazione; di contenuto formativo. 6. Attori della formazione L attività dovrà, soprattutto, avere come parametro principale di riferimento i destinatari della formazione ed i soggetti formatori: a. Destinatari L attività formativa non può prescindere dall esame delle caratteristiche personali dei destinatari e della loro classificazione professionale contrattuale da cui discende il ruolo che il dipendente può, di volta in volta, essere chiamato a svolgere nell ambito dell Organizzazione (polivalenza di funzioni-flessibilità di impiego): - Prima Area (ausiliaria) La formazione di tali dipendenti dovrà essere finalizzata alla acquisizione di conoscenze tecnologiche, tecniche e pratiche, funzionali all acquisizione di maggiore autonomia operativa sia in vista dello sviluppo di progressione economica sia in funzione del pieno coinvolgimento partecipato del dipendente stesso nell Organizzazione e negli obiettivi dell Organizzazione; - Seconda Area (esecutiva/specialistica) La formazione dovrà promuovere da un lato le conoscenze teoriche/tecniche e pratiche con particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche e delle tecniche di lavorazione dei materiali nonché delle relative normative di riferimento, dall altro, stimolare la capacità di analisi, di coordinamento, di autoformazione e condivisione allo scopo di avere un individuo attivo e propositivo di professionalità ampia; - Terza Area (direttiva/alta specializzazione) La formazione deve seguire due direttrici, l una di leadership e management con l obiettivo di creare individui capaci di progettare,

organizzare, dirigere e gestire al meglio le risorse umane e strumentali, l altra, partendo dalle esigenze di impiego, volta ad approfondire ed aggiornare le conoscenze normative e tecniche sia specifiche che di carattere generale fino ad avere un professionista in grado di assumere i ruoli che necessitano alla Forza Armata. b. Docenti e formatori L attività di formazione è demandata istituzionalmente alla Scuola di formazione e perfezionamento del Personale Civile della Difesa sulla base dei programmi elaborati secondo le linee di indirizzo generale contrattate con le OO.SS.. Istituti e Scuole di Forza Armata o Interforze nonché ogni altra struttura con capacità addestrative in ambito Difesa e Istituti e Scuole Pubbliche nazionali o internazionali sono altri soggetti formatori cui può farsi riferimento per l azione formativa anche in un ottica di scambio di esperienze culturali ed istituzionali. Limitatamente ad esigenze di formazione specifiche o indifferibili che non possono essere soddisfatte dai soggetti formatori di cui sopra, si potrà fare ricorso a Soggetti Pubblici e Privati specializzati nel settore, riconosciuti dalla CONSIP. Deve essere cura dell A.M. individuare, incentivare, valorizzare anche attraverso appositi corsi di formazione, proprio personale avente i requisiti di legge o professionali e forti motivazioni istituzionali, quale docente sia per l attività dei vari Soggetti Formatori della Difesa sia per le iniziative autonome di F.A..

7. Misurazione dell efficacia La formazione è un processo articolato che richiede il supporto ed il monitoraggio in ciascuna fase e per tutta la sua durata, la verifica finale di qualità ed efficacia sia in termini di soddisfazione del singolo sia in termini di raggiungimento degli obiettivi di Forza Armata, in poche parole la misurazione del cambiamento prodotto dalla formazione. Agli indicatori previsti dalla Direttiva generale per l attività amministrativa del Dipartimento per la Funzione Pubblica, saranno affiancati indicatori specifici funzionali alla situazione formativa da analizzare. In termini generali, comunque, l efficacia deve misurare: a. la soddisfazione del singolo intesa sia come valutazione espressa quale partecipante, sia nel rinnovo di richiesta di partecipazione, sia nella espressione di volontà di formazione (feed-back); b. il grado di apprendimento, la capacità, i risultati (prove d esame); c. la crescita professionale; d. l impatto organizzativo e il miglioramento della qualità della prestazione/servizio; e. il grado di coinvolgimento negli obiettivi e di affezione alla F.A.. POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 7 ORIGINALE (r.b.)