Profilassi immunitaria



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Profilassi immunitaria Dott.ssa Pamela Di Giovanni Profilassi immunitaria passiva Sieroprofilassi Possono essere divisi in 3 categorie: antibatterici antivirali antitossici I primi sono stati completamente abbandonati, mentre quello antirabbico è l unico siero antivirale tuttora utilizzato 1

Profilassi immunitaria passiva Sieroprofilassi Più utilizzati sono i sieri antitossici, tra cui ricordiamo quelli antibotulinico, anticarbonchioso ed antitetanico Il motivo principale della loro desuetudine è nel rischio, sempre presente, di reazioni allergiche pericolose, tra cui la più temibile è lo shock anafilattico Via di somministrazione I.M o E.V. Profilassi immunitaria passiva Immunoglobuline umane Si dividono in: normali specifiche o iperimmuni Le prime contengono una varietà molto ampia di anticorpi che sono il risultato di pregresse vaccinazioni e di infezioni naturalmente molto diffuse nella popolazione (ad es. morbillo, epatite A, ecc.) 2

Profilassi immunitaria passiva Immunoglobuline umane Le seconde si ottengono dal sangue di soggetti che sono stati ripetutamente immunizzati con un dato antigene e hanno acquisito un alta concentrazione di anticorpo specifico (es. anti-epatite B, ecc.) Via di somministrazione I.M o E.V. Vaccini La scienza dei vaccini è stata creata nel 1796 da Edward Jenner con la dimostrazione che si poteva prevenire il vaiolo umano, utilizzando un virus del vaiolo meno virulento (quello del vaiolo bovino) 3

Vaccini Sono costituiti da agenti infettivi patogeni che hanno perso il loro potere patogeno e conservato le loro proprietà immunogene Metodi classici per la preparazione di un vaccino Vi sono fondamentalmente due metodiche per preparare un vaccino: l attenuazione l inattivazione 4

Attenuazione Per ottenere l attenuazione inizialmente sono stati usati il calore, l ossigenazione, gli agenti chimici e l invecchiamento; successivamente sono stati usati il passaggio sull animale e sull uovo embrionato di pollo, la crescita alle basse temperature. Per alcuni virus (influenza e rotavirus) sono state usate anche metodiche di riarrangiamento genico con virus caratterizzati da un comportamento attenuato Inattivazione Già alla fine del XIX secolo è stato dimostrato che l agente infettivo intero può essere ucciso senza che esso perda l immunogenicità. Negli anni 20 le tossine del Corynebacterium diphtheriae e del Clostridium tetani sono state inattivate dalla formalina (anatossine) e hanno mantenuto la loro capacità antigenica 5

Vaccini Costituzione dei vaccini: microrganismi vivi ed attenuati microrganismi uccisi componenti microbiche purificate prodotti con nuove tecnologie Vaccini a microrganismi vivi ed attenuati La maggior parte dei vaccini diretti contro le malattie virali è costituita da virus vivi attenuati Questo tipo di vaccini è quello che, in genere, conferisce uno stato di immunità più solido e duraturo 6

Vaccini a microrganismi vivi ed attenuati Di questo gruppo fanno parte: Vaccini batterici: antitubercolare (BCG) antitifico (Ty 21A) Vaccini virali: antimorbillo antiparotite antirosolia antipolio tipo Sabin Vaccini a microrganismi uccisi Sono incapaci di replicarsi nel ricevente, hanno scarsi effetti collaterali, possono essere ben purificati, ma hanno una limitazione legata alla loro capacità di indurre una immunità di breve durata e pertanto necessitano di somministrazioni di richiamo 7

Vaccini a microrganismi uccisi Vengono utilizzati, in genere, quando non si riesca a garantire una attenuazione stabile e permanente della virulenza di un microrganismo Di questo gruppo fanno parte: Vaccini batterici: antipertosse antitifico (vecchio vaccino) anticolerico Vaccini virali: anti Epatite A antinfluenzale antipolio tipo Salk Vaccini a componenti microbiche purificate Sono vaccini nella cui preparazione sono stati utilizzati componenti naturali dei microrganismi o sostanze da essi prodotte (tossine) o proteine ottenute sinteticamente 8

Vaccini a componenti microbiche purificate Vaccini ottenuti da componenti naturali Allo scopo di utilizzare solo i componenti utili per l immunizzazione e di eliminare i componenti indesiderabili sono stati compiuti numerosi tentativi di estrazioni fisico-chimiche batteriche Vaccini a componenti microbiche purificate Vaccini ottenuti da componenti naturali Di questo gruppo fanno parte: vaccino contenente le nucleo-proteine del vibrione colerico vaccino contenente i complessi glicolipidici di Salmonelle e Shigelle vaccino contenente i polisaccaridi capsulari di pneumococchi, meningococchi, Haemophilus influenzae tipo B 9

Vaccini a componenti microbiche purificate Vaccini ottenuti da componenti naturali vaccini a virus frazionati (split) dell influenza, costituiti da virioni frazionati con trattamenti chimici necessari per allontanare i componenti lipidici associati a fenomeni di reattogenicità vaccini a subunità dell influenza costituiti dalle due proteine di superficie vaccini acellulari contro la pertosse ottenuti isolando particolari Ag dai terreni di coltura Vaccini a componenti microbiche purificate Vaccini preparati con prodotti batterici (tossine) Sono utilizzati per la prevenzione di quelle patologie, come la difterite ed il tetano, il cui meccanismo di insorgenza è legato alla produzione di esotossine da parte da parte dei microrganismi responsabili 10

Vaccini a componenti microbiche purificate Vaccini preparati con prodotti batterici (tossine) Essi utilizzano le cosiddette anatossine che si preparano secondo la classica tecnica di Ramon che consiste nell aggiungere formolo alla tossina che viene, poi, mantenuta a 38-40 C per un mese Vaccini a componenti microbiche purificate Vaccini costituiti da proteine ottenute sinteticamente Appartengono all ultima generazione di vaccini, per la cui preparazione ci si avvale di tecniche sofisticate di ingegneria genetica tra cui quella del DNA ricombinante Un esempio di vaccino ottenuto con la tecnica del DNA ricombinante è quello contro l epatite B ottenuto clonando il gene dell antigene HBsAg nel lievito Saccharomyces cerevisiae 11

Vaccini a componenti microbiche purificate Vaccini costituiti da proteine ottenute sinteticamente Per la loro realizzazione è necessario: identificare la proteina antigenica purificare e definire la sequenza aminoacidica identificare il gene ed inserirlo nel plasmide vettore inserire il vettore nella cellula ospite avere la crescita della cellula ospite purificare la proteina prodotta Costituenti dei vaccini Fanno parte dei vaccini: principi attivi (antigeni immunizzanti) principi inerti (conservanti, stabilizzanti, antibiotici, liquido di sospensione, adiuvanti) 12

Conservanti, stabilizzanti, antibiotici Per prevenire la crescita batterica o per stabilizzare l antigene sono spesso necessarie quantità molto piccole di conservanti (un tempo molto utilizzati i mercuriali), stabilizzanti (albumina), antibiotici (kanamicina, neomicina, streptomicina) Liquido di sospensione Nella maggior parte dei casi è costituito da soluzione fisiologica sterile o acqua distillata sterile, ma può anche essere costituito da un terreno di coltura Può contenere proteine o altre sostanze derivate dal sistema biologico nel quale il vaccino è prodotto 13

Adiuvanti Sono sostanze che aiutano gli antigeni a sviluppare una risposta immune precoce, intensa e di lunga durata Alcuni degli effetti collaterali dei vaccini sono ascrivibili agli adiuvanti: ad es. le reazioni locali possono essere dovute a formazioni deposito nel sito di iniezione (composti minerali, emulsioni oleose, liposomi, microsfere polimeriche biodegradabili) Efficacia dei vaccini I principali effetti della vaccinazione sono: Stimolazione delle difese specifiche e protezione del vaccinato dalla corrispondente malattia (effetto diretto) Riduzione della possibilità che il vaccinato colonizzi e diffonda alle persone, con cui viene in contatto, i microrganismi patogeni verso cui era stato immunizzato (effetto indiretto) 14

Cosomministrazioni La ricerca in campo vaccinale ha portato a un numero di vaccini a disposizione sempre maggiore Per ovviare a questa situazione sono state seguite due vie: La combinazione dei vaccini, cioè la presenza nella stessa fiala di vaccini diversi (vaccini combinati) La somministrazione simultanea, nella stessa seduta vaccinale, di vaccini diversi con siringhe diverse, in sedi diverse (cosomministrazioni) Sono obbligatorie per legge nel nostro Paese le seguenti vaccinazioni: antidifterica antitetanica anti-epatite B antipoliomielite 15

Sono raccomandate per tutti i nuovi nati per legge nel nostro Paese le seguenti vaccinazioni: contro la pertosse contro il morbillo contro la rosolia contro la parotite contro l Haemophilus influenzae tipo b Sono raccomandate per particolari gruppi a rischio per legge nel nostro Paese le seguenti vaccinazioni: contro l influenza contro il meningococco contro lo pneumococco contro la rabbia contro l epatite B e l epatite A contro l HPV 16

Calendario vaccinale Controindicazioni Vi sono alcune situazioni che possono controindicare l esecuzione della vaccinazione. La conoscenza di esse indicherà se la somministrazione debba essere rimandata o evitata Esistono infatti: controindicazioni temporanee controindicazioni definitive 17

Controindicazioni temporanee Si tratta di situazioni temporanee che escludono la vaccinazione solo per il periodo di tempo in cui sono presenti: malattie acute con febbre di grado elevato vaccinazioni con virus viventi se nei 30 giorni precedenti è stato somministrato un altro vaccino a virus viventi terapia in corso con farmaci che agiscono sul sistema immunitario o con cortisonici ad alte dosi Controindicazioni definitive È opportuno che non vengano somministrati vaccini quando il soggetto: ha manifestato gravi reazioni a precedenti vaccinazioni è affetto da malattie neurologiche in evoluzione è affetto da malattie congenite del sistema immunitario è allergico alle proteine dell uovo (se il vaccino ne contiene) è allergico ad alcuni antibiotici quali streptomicina e neomicina (se il vaccino ne contiene) 18

False controindicazioni Le seguenti malattie non costituiscono controindicazione alla vaccinazione: affezioni minori, quali infezioni delle vie aeree superiori o diarroiche con febbre in soggetti in buone condizioni generali trattamento in corso con antibiotici, con corticosteroidi a basso dosaggio o per applicazione locale False controindicazioni dermatosi, eczema o infezioni cutanee localizzate malattie neurologiche non evolutive sindrome di Down antecedenti di ittero neonatale incubazione di una malattia 19

Precauzioni Alcune situazioni non rappresentano vere e proprie controindicazioni ma, piuttosto, richiedono l adozione di alcune precauzioni nella somministrazione del vaccino (quali la pronta disponibilità di antinfiammatori o antipiretici) Precauzioni I genitori devono, quindi, segnalare al medico vaccinatore: reazioni febbrili importanti ad una precedente dose dello stesso vaccino episodi di irritabilità (quali il pianto persistente ed inconsolabile) che si siano manifestati in seguito a precedenti vaccinazioni 20

Precauzioni presenza, nella storia della famiglia e del bambino stesso, di convulsioni febbrili somministrazione recente di immunoglobuline La sicurezza dei vaccini Si basa su alcuni parametri fondamentali: i vaccini vengono autorizzati dal Ministero della salute solo dopo aver superato gli studi di efficacia, di sicurezza e di tollerabilità i vaccini vengono prodotti in officine farmaceutiche, autorizzate ed ispezionate periodicamente, e preparati e controllati secondo metodiche di fabbricazione validate a livello internazionale 21

La sicurezza dei vaccini i vaccini sono sottoposti a controllo di stato prima dell immissione in commercio ed a controlli successivi ogni qual volta sia necessario i vaccini devono essere somministrati da personale qualificato nel rispetto delle norme di buona pratica e dopo un attenta valutazione delle eventuali controindicazioni definitive o temporanee Effetti indesiderati dei vaccini I vaccini pur se correttamente preparati, controllati e somministrati, come tutti i farmaci, possono essere responsabili di effetti indesiderati Si possono avere: reazioni locali lievi reazioni locali gravi reazioni generalizzate 22

Reazioni locali lievi Compaiono dopo 12-24 ore dalla somministrazione del vaccino, con frequenza variabile e hanno risoluzione spontanea rapida Sono rappresentate da: dolore eritema edema impotenza funzionale Reazioni locali gravi Sono rare e compaiono dopo un intervallo di tempo variabile dalla vaccinazione Sono rappresentate da: eritema ed edema esteso contratture muscolari ascessi batterici o sterili nella sede di inoculazione emorragie intramuscolari lesioni del tronco nervoso 23

Reazioni generalizzate Lievi: sono ad insorgenza da poche ore a 7-10 giorni dalla somministrazione e hanno frequenza 5-20% Sono rappresentate da: febbre >38 <39 C esantemi cefalea, vomito, diarrea linfoadenopatia irritabilità Modeste/gravi: sono rare Sono rappresentate da: febbre >39 C convulsioni Reazioni generalizzate pianto persistente per più di 3 ore 24

Gravi: sono rarissime Sono rappresentate da: collasso Reazioni generalizzate shock anafilattico (reazioni di ipersensibilità ai costituenti vaccinici) encefalite, mielite, meningite 25