1^ Giornata di Corso Decreto Legislativo 118/2011 Dr. Piersante Fabio
EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO La disciplina dell armonizzazione dei sistemi contabili e deibilancidelleregioniedeglientilocalinelquadrodel federalismo fiscale ha un suo percorso ed una sua evoluzione iniziata con il cardine irrinunciabile della riforma della contabilità pubblica (Legge 196/2009) e della riforma sul federalismo fiscale prevista dalla legge n. 42/2009.
Fonte normativa ARCONET http://www.rgs.mef.gov.it/versione-i/e-governme1/arconet/
Legge n 42 del 5 Maggio 2009 L Art. 2, comma 1, Legge n. 42/2009, del quale si rammenta il contenuto: «al fine di armonizzare i sistemi contabili e gli schemi di bilancio dei medesimi Enti» PREVEDE nell ottica dei principi enunciati nell art. 1 della Legge 196/2009 e nell affermazione dei medesimi Enti un raggio d azione e di coinvolgimento nell armonizzazione rivolto anche agli Enti Locali (Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni) indicandone inoltre «i relativi termini di presentazione e approvazione, in funzione delle esigenze di programmazione, gestione e rendicontazione della finanza pubblica».
D.Lgs. 118/23.06.2011 E il primo passo sostanziale nell armonizzazione dei sistemi contabili rispetto ai diversi decreti emanati in materia di federalismo fiscale. Infatti in esso sono contenute le Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi.
SCOPI L armonizzazione contabile degli enti territoriali (Arconet) è il processo di riforma degli ordinamenti contabili diretto a: 1. Consentire il controllo dei conti pubblici nazionali e di verificare la loro rispondenza alle condizioni dell articolo 104 del Trattato UE. 2. Rendere i bilanci delle amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili e aggregabili. 3. Completare la riforma della contabilità pubblica (rif.: legge n. 196/2009) e la riforma federale prevista dalla legge n. 42/2009.
In attesa dell entrata in vigore della nuova normativa l art. 36 del D.Lgs. 118/2011 prevedeva una fase di sperimentazione al fine di verificarne la propria rispondenza dal punto di vista dell assetto contabile contabile alle esigenze conoscitive della finanza pubblica.atalfinefùemanatoildecreto: DPCM del 28.12.2011 Sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi, di cui all articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 Il quale definì i principi applicati: All. 1 - Principio generale competenza finanziaria All. 2 - Principio applicato contabilità finanziaria All. 3 - Principio applicato contabilità economica patrimoniale All. 4 - Principio applicato bilancio consolidato
e gli schemi approvati: All. 5 - Piano conti Regioni All. 6 - Piano conti enti locali All. 7 - Bilancio di previsione (di previsione e di CASSA) All. 8 - Rendiconto All. 9 - Tassonomia enti non sanitari All. 10 - Tassonomia enti sanitari All. 11 - Bilancio consolidato
Nell anno 2013, proprio quando si attendeva l entrata in vigore della nuova disciplina dal 1 Gennaio 2014, come enunciato nel D.Lgs. 118/2011, il legislatore è intervenuto a livello normativo con il: D.L. 102 del 31.08.2013 convertito in Legge 124/2013 L art. 9 ha esteso di un ulteriore anno la Sperimentazione. Furono definiti per l anno 2014 i criteri della sperimentazione. Furono aggiornati i principi, ad es. allegato 12: programmazione (es. DUP). Bilancio di Previsione Finanziario su orizzonte Triennale (annuale e pluriennale unificati). Fondo crediti dubbia e difficile esazione. Premialità. Scadenze approvazioni bilanci e rendiconti. Decreto n. 126 del 28.10.2013 Disposizioni per enti strutturalmente deficitari. Ripianamento eventuale disavanzo (da riaccertamento e FSC).
Nell anno in corso gli interventi legislativi hanno avuto il loro inizio il 31 Gennaio 2014 con: Il Consiglio dei Ministri che ha approvato in via preliminare, il decreto legislativo correttivo e integrativo del d.lgs. n. 118 del 2011, riguardante le disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi. Tale decreto legislativo completa, per gli enti territoriali, il grande processo di riforma degli ordinamenti contabili pubblici avviato nel 2009 e diretto a rendere i bilanci delle amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili e aggregabili. Il 3 aprile 2014, in Conferenza Unificata, è stata sancita l Intesa concernente il decreto legislativo correttivo e integrativo del d.lgs. n. 118 del 2011, riguardante le disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 31 gennaio u.s.
per giungere alle ultime novità introdotte dal: D.Lgs. 126 del 10.08.2014 (G.U. 199 del 28.08.2014) 1. Entrata in vigore del provvedimento 12 Settembre 2014. 2. Entrata in vigore per tutti gli enti locali del nuovo ordinamento contabile al 1 Gennaio 2015. 3. Definisce le regole di applicazione contabile degli Enti in Sperimentazione fino al 31 Dicembre 2014 a partire dal 1 Gennaio 2015. 4. Definisce le regole di applicazione contabile degli Enti non sperimentatori a partire dal 1 Gennaio 2015. 5. Approva i principi contabili ed i nuovi schemi di bilancio.
Gli allegati al D.Lgs118/2011 coordinati con il decreto correttivo approvato con il D.Lgs126 del 10.08.2014 (G.U. N 199 del 28 Agosto 2014) sono: Allegato n. 1: principi contabili generali Allegato n. 4/1: principio applicato della programmazione Allegato n. 4/2: principio applicato della contabilità finanziaria Allegato n. 4/3: principio applicato della contabilità economico patrimoniale Allegato n. 4/4: principio applicato del bilancio consolidato Allegato n. 5: Allegati alla delibera di riaccertamento straordinaria dei residui Allegato n. 6: Piano dei conti integrato Allegato n. 7: Codifica della transazione elementare Allegato n. 8: Allegati alle variazioni di bilancio per il tesoriere Allegato n. 9: Schema di bilancio di previsione Allegato n. 10: Schema del Rendiconto della gestione Allegato n. 11: Schema del bilancio consolidato Allegato n. 12: Allegati al bilancio gestionale Allegato n. 13: Elenco delle entrate per titoli, tipologie e categorie; Allegato n. 14-parte prima: Elenco delle spese per missioni, programmi, titoli e macroaggregati; Allegato n. 14-parte seconda: Glossario delle missioni e dei programmi Allegato n. 15 al D.Lgs 118/: Tassonomia enti non sanitari in contabilità civilistica Allegato n. 16: Tassonomia enti sanitari Allegato n. 17: Conto del tesoriere.
Si tratta di una riforma di portata storica, dai molteplici aspetti positivi, tra i quali:. consentire di conoscere i debiti effettivi degli enti territoriali;. fare pulizia nei bilanci degli enti territoriali riducendo in maniera consistente la mole dei residui;. l introduzione del bilancio consolidato, con le proprie articolazioni organizzative, i propri enti strumentali e le proprie società controllate e partecipate;. l adozione della contabilità economico patrimoniale, anticipando l orientamento comunitario in materia di sistemi contabili pubblici. L avvio a regime costituisce una tappa fondamentale nel percorso di risanamento della finanza pubblica e favorirà il coordinamento della stessa, il consolidamento dei conti delle Amministrazioni Pubbliche anche ai fini del rispetto delle regole comunitarie, le attività connesse alla revisione della spesa pubblica e alla determinazione dei fabbisogni e dei costi standard.
Nell articolazione del quadro normativo sull armonizzazione contabile la Halley ha come obiettivo quello di predisporre gli applicativi gestionali che siano in grado di rispondere in modo efficace e pratico alle molteplici esigenze gestionali. Infatti, l incontro di oggi è volto ad analizzare le funzionalità da eseguirsi per il passaggio, dal punto di vista informatico, al nuovo ordinamento contabile, in particolare: Come eseguire la codifica dei capitoli secondo la nuova struttura del Bilancio
La nuova struttura del BILANCIO 118/2011 è così articolata: Entrate Titoli rappresentano la fonte di provenienza (passeranno, come numerazione, dagli attuali 6 a 9) Tipologie individuano la natura delle entrate Categorie dettagliano l oggetto dell entrata con separata indicazione delle entrate non ricorrenti Capitoli/Articoli Missioni Spese rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici Programmi rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell ambito delle missioni Titoli rappresentano gli aggregati economici (passeranno, come numerazione, dagli attuali 4 a 7) Macroaggregati rappresentano la natura economica della spesa Capitoli/Articoli
ENTRATE Il nuovo codice è formato da 10 caratteri numerici T. 22. 33. 44. 555 Per i titoli I e II: Per i titoli da III a VI: T Titolo T Titolo 22 Tipologia 2^ livello 33 Tipologia 3^ livello 44 Categoria 4^ livello 555 5^ livello (non obbligatorio) 22 Tipologia 2^ livello 33 Categoria 3^ livello 44 4^ livello 555 5^ livello (non obbligatorio) Nei capitoli la codifica è obbligatoria fino al 4^ livello per tutti i titoli. Nel bilancio di previsione invece è prevista solo la stampa del codice fino alla Categoria.
ENTRATE Dettaglio Titoli E/U codice descrizione E 1 Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa E E E E E E 2 Trasferimenti correnti 3 Entrate extratributarie 4 Entrate in conto capitale 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie 6 Accensione Prestiti 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere E 9 Entrate per conto terzi e partite di giro Osservare che, come da Piano dei Conti Finanziario ufficiale, tra i titoli di Entrata manca il titolo 8 (per cui si passa dal 7 al 9 che è l ultimo).
SPESE Il nuovo codice è formato da 14 caratteri numerici MM. PP. T. 22. 33. 44. 555 M Missione P Programma T Titolo (1^ livello) 22 2^ livello 33 3^ livello 44 4^ livello 555 5^ livello Macroaggregati
SPESE Dettaglio Titoli E/U codice descrizione U 1 Spese correnti U 2 Spese in conto capitale U 3 Spese per incremento attività finanziarie U 4 Rimborso di Prestiti U 5 Chiusura Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere U 7 Uscite per conto terzi e partite di giro Osservare che, come da Piano dei Conti Finanziario ufficiale, tra i titoli di Uscita manca il titolo 6 (per cui si passa dal 5 al 7 che è l ultimo).
La Soluzione Halley Offrire delle funzioni ed automatismi per: Operare una pulizia preliminare dei capitoli non più in uso da anni. Riclassificare agevolmente i capitoli. Garantire una gestione parallela delle normative Tuel 267/2000 e D.Lgs. 118/2011. PRIMA DI PROCEDERE CON L ESECUZIONE DELLE OPERAZIONI DI PASSAGGIO ALLA NUOVA CONTABILITA SI RACCOMANDA DI ACCERTARSI CHE SIANO STATE EFFETTUATE LE COPIE DI SICUREZZA DELLA FINANZIARIA ALMENO FINO AL GIORNO PRECEDENTE E DI CONSERVARLE SOLO SE SI RISCONTRANO DELLE ANOMALIE DURANTE IL NORMALE LAVORO QUOTIDIANO.
La riclassificazione del bilancio potrà essere eseguita o nella gestione corrente o nel bilancio di previsione. Se si sta lavorando al bilancio di previsione, quindi si sta lavorando in STATO PROVVISORIO, si consiglia di inserire i nuovi codici dalla funzione 5/3 Bilancio di previsione/pluriennale. Se si è approvato il bilancio di previsione, e quindi si sta lavorando in STATO DEFINITIVO, è necessario inserire la nuova codifica dalla funzione 3/2/1 Gestione voci di bilancio. COME VEDREMO NEL DETTAGLIO DEI CAPITOLI DI BILANCIO AVREMO LA VISUALIZZAZIONE PARALLELA DEL CODICE MECCANOGRAFICO SIA IN TERMINI DI TUEL 267/2000 E SIA IN TERMINI DL 118/2011.
Sebbene non previsto dalla nuova struttura di bilancio, nei capitoli di Entrata è stata mantenuta la possibilità di inserire la MISSIONE ed il PROGRAMMA: questo per consentire la stesura del Documento Unico di Programmazione degli Enti Locali (DUP Punto 8 dell Allegato 12 => Principio applicato della Programmazione 2014 Allegato 4/1) alla cui base sta appunto la ripartizione per Missione (cioè ex programma o meglio Funzioni e servizi): se ne consiglia quindi la gestione anche per le entrate laddove sia corrispondente ad una specifica Missione e Programma.
Al termine o durante la riclassificazione sarà possibile eseguire delle STAMPE DI CONTROLLO per verificare lo stato della codifica. Se si è lavorato sul bilancio di previsione eseguire la funzione PREVISIONE E PLURIENNALE/Stampe della previsione e scegliere l opzione CONTROLLO CODIFICA CAPITOLI. Chi ha lavorato sulla competenza invece può accedere alla funzione CONTO DI BILANCIO E RENDICONTO/Stampa conto di bilancio scelta CONTROLLO CODIFICA CAPITOLI. Tramite questa funzione è possibile stampare l elenco di tutti capitoli per i quali è già stata eseguita la riclassificazione oppure l elenco di quelli ancora da riclassificare visualizzando la vecchia e la nuova codifica. ORA PASSIAMO AL LAVORO PRATICO!