CONVEGNO OASI 2016 Il Rapporto OASI 2016

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Transcript:

CONVEGNO OASI 2016 Il Rapporto OASI 2016 Le trasformazioni delle unità operative Team multidisciplinari ed équipe itineranti Anna Prenestini M. Del Vecchio, F. Lega CERGAS e SDA Bocconi Milano, 14.11.2016

Il modello tradizionale: il paradigma dell acuzie Luoghi fisici e setting Sapere Organizzazioni e unità operative Problemi di salute e patologie Unità Operative come setting definito e autarchico che possiede tutte le risorse necessarie per rispondere ai bisogni acuti

La crisi delle logiche organizzative tradizionali RAGIONI CLINICO- ORGANIZZATIVE Protocolli e linee guida codificano e standardizzano i comportamenti clinici, senza necessità di gerarchia Multipatologia e cronicità richiedono una risposta che trascende le singole UO (approcci olistici e collaborazione tra saperi) I percorsi si svolgono in diversi setting e luoghi fisici RAZIONALITA ECONOMICHE E PRODUTTIVE Frammentazione non più sostenibile Piattaforme produttive sottratte al governo delle UO e dei professionisti (sale operatorie, degenze, ecc.) INDEBOLIMENTO DOMINANZA MEDICA Nuove professioni emergenti

Dinamiche di rottura Quali dinamiche di rottura delle organizzazioni tradizionali e delle UO si stanno producendo? Come si stanno introducendo le nuove logiche di trasformazione delle UO e come coesistono con la tradizionale organizzazione? UNITA MULTIDISCIPLINARI ÈQUIPE MEDICHE ITINERANTI

Le Unit Multidisciplinari Aggregazioni e meccanismi organizzativi che fanno convergere più specialità e specialisti per la risoluzione del problema di salute del paziente Sul piano organizzativo: articolazioni organizzative funzionali e trasversali all organizzazione per dipartimenti/uo gestionali Si occupano del coordinamento delle attività cliniche su percorsi per specifiche patologie o per classi di utenti

Le Unit Multidisciplinari: i casi analizzati AOU CAREGGI FIRENZE Entità funzionale multidisciplinare che, in afferenza al DAI prevalente, riunisce e coordina le competenze di diversi specialisti coinvolti nella gestione di uno specifico percorso assistenziale complesso Ad oggi istituite 15 UM: Patologie tumorali Patologie complesse Tecnologie/tecniche specifiche Setting assistenziali ASST PAPA GIOVANNI XXIII Cellule fondamentali delle Aree Strategiche Trasversali (AST), ossia dei dipartimenti funzionali: Cancer center Trapianti Ospedale della mamma e del bambino Emergenza-Urgenza Ad oggi istituite 5 UM: Patologie tumorali

Le Unit Multidisciplinari: stato dell arte CARATTERISTICHE Formalizzazione coordinatori e, nel caso Careggi, anche dei progetti attuativi Forte impulso alla creazione di Unit parte dall esperienza dei Gruppi Oncologici Multidisciplinari, da cui faticano a distinguersi Diverso grado di comunicazione verso l esterno dell esistenza della UM CRITICITA Scarso utilizzo di sistemi e strumenti manageriali: Cruscotti di performance Matrici compitiresponsabilità Budget Ambiguità nel riconoscimento del ruolo del coordinatore del team, in un contesto di limitata valorizzazione: Indennità o incarichi Posizione non definita nei percorsi di carriera

Le équipe itineranti Creazione di meccanismi di movimento delle UO sui diversi nodi della rete ospedaliera (e territoriale Case della Salute) Rottura del legame tra luogo univoco (setting stanziale dell UO in ospedale) e sapere Risposta alla richiesta di assicurare soglie minime di intervento per struttura complessa e la concentrazione dei saperi Distribuzione dei servizi a più elevata specializzazione anche a livello locale

Le équipe itineranti: i casi analizzati AUSL REGGIO EMILIA 5 stabilimenti ospedalieri (1 per distretto territoriale) e AO presente nella città di RE Diverse esperienze, anche interaziendali, di équipe itineranti tra i nodi della rete ospedaliera a partire dalla fine anni 90: Oculistica Endoscopia digestiva Urologia Breast Unit interaziendale ASST OVEST MILANESE Rete ospedaliera con 2 hub legati ciascuno a 2 spoke Diverse équipe coinvolte: Chirurgie, concentrata attività ad alta complessità negli hub e spostata la bassa complessità negli spoke Neurologia, spostamento dei professionisti in base alle subspecializzazioni Diminuzione liste d attesa Miglioramento standard di servizio Aumento produttività

Le équipe itineranti: lo stato dell arte CARATTERISTICHE Soluzioni organizzative differenti e flessibili per ciascuna UO in relazione a: Motivazioni alla base dello spostamento dei professionisti Obiettivi da conseguire Caratteristiche intrinseche della disciplina CRITICITA Soluzioni contrattuali e integrative della remunerazione per i professionisti in rotazione definite ad hoc dalle aziende, in mancanza di riferimenti generali di sistema Reti ospedaliere riconsiderano il ruolo degli spoke, garantendo elevata qualità anche in periferia attraverso la rotazione dei professionisti

Conclusioni Oggi le organizzazioni sono necessariamente pluridimensionali, in quanto coesistono: Unità organizzative specialistiche che garantiscono la concentrazione del sapere (e la distribuzione dei servizi) Team multisciplinari che favoriscono l orientamento ai bisogni complessi dei pazienti e l adozione di responsabilità per linee di attività Condizioni necessarie: cambiamento culturale ripensamento complessivo dei ruoli e delle responsabilità delle nuove articolazioni organizzative, oltre a dotarle di strumenti manageriali riconfigurazione dei percorsi di carriera e dei contratti ridefinizione dei processi produttivi sanitari e delle operations

GRAZIE anna.prenestini@unibocconi.it