Analisi sulle previsioni di lavoratori extracomunitari in Friuli Venezia Giulia per il 2007



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Analisi sulle previsioni di lavoratori extracomunitari in Friuli Venezia Giulia per il 2007 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale

Indice L immigrazione in Friuli Venezia Giulia pag. 3 I fabbisogni professionali in Friuli Venezia Giulia pag. 10 Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 2

L immigrazione in Friuli Venezia Giulia Qualsiasi considerazione relativa all analisi del fabbisogno regionale di immigrati non può non partire considerando quella che è stata l evoluzione del fenomeno migratorio in Friuli Venezia Giulia nel corso del tempo. Tutto questo ha lo scopo di comprendere come non siamo di fronte a necessità di carattere temporaneo, ma a esigenze strutturali collegate alle caratteristiche del nostro sistema economico e sociale. Il bisogno di innestare sul tessuto della nostra popolazione quote di popolazione proveniente dall estero deriva infatti da una pluralità di fattori attualmente compresenti tra i quali si possono citare, a titolo di esempio: - i bottlenecks del nostro mercato del lavoro, che presenta eccedenze di manodopera giovanile ad elevata qualificazione non disponibile ad impieghi nell ambito della attività del settore manifatturiero o comunque a lavori che attualmente godono di bassa considerazione dal punto di vista sociale (e non si tratta necessariamente di attività classificabili come a bassa qualificazione, basti pensare alle carenze strutturali di operai specializzati); - il calo demografico della popolazione autoctona, con un saldo complessivo che è sostenuto e mantenuto positivo da molti anni dagli esiti del saldo migratorio che compensa l andamento negativo del saldo naturale; - la crescita del peso percentuale degli anziani, derivante dai bassi tassi di natalità e dal contemporaneo e costante aumento della vita media, che determina fabbisogni crescenti e impellenti di servizi di cura e di assistenza rivolti a questa componente della popolazione. A tutto ciò potremmo anche aggiungere come, in questo momento, nella sfida sul terreno del progresso e della globalizzazione un ruolo di rilievo viene assunto da quei paesi e quei territori che si sono dimostrati maggiormente aperti nell accogliere al proprio interno soggetti e lavoratori ad elevata qualificazione: essi sono spesso capaci di apportare quegli importanti elementi di innovazione che derivano dall intreccio tra un livello elevato di competenze e le nuove sensibilità derivanti dall incontro con culture e sistemi di organizzazione sociale differenti. Quest ultima esigenza è probabilmente ancora poco sentita o compresa dal sistema economico e sociale della regione (e in generale dal nostro sistema paese che attualmente si segnala più per la costante emorragia di cervelli che per le capacità di attrazione in questo campo), ma è destinata a divenire un elemento di non trascurabile importanza sul quale si giocherà, almeno in parte, la capacità di rinnovamento e il recupero di competitività del territorio locale e nazionale. Non si tratta di contribuire al saccheggio delle forze migliori provenienti dai paesi in via di sviluppo andando a determinare i ben noti fenomeni di brain drain e brain waste che contribuiscono ad aumentare le distanze tra paesi sviluppati e paesi più poveri, ma piuttosto di lavorare nell ottica della cooperazione, favorendo flussi e circuiti virtuosi in entrata e in uscita che possano apportare contemporaneamente benefici al sistema locale e ai paesi di provenienza di questi soggetti. L analisi relativa al quadro generale del fenomeno migratorio in Friuli Venezia Giulia parte prendendo in considerazione l andamento delle residenze di cittadini stranieri reso possibile dai dati delle Anagrafi Comunali (Figura 1). La disponibilità di una serie storica relativa agli ultimi dieci anni (1995-2005) ci aiuta a comprendere meglio le dimensioni e la crescita di un dato che nel periodo considerato non conosce nessuna battuta d arresto anche in presenza di un sistema normativo e di regolazione dei flussi in entrata che non rende molto semplice l ingresso regolare di lavoratori provenienti da paesi extracomunitari. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 3

Figura 1: Trend degli stranieri residenti in Friuli Venezia Giulia dal 1995 al 2005 70.000 60.000 65.338 50.000 51.805 59.188 40.000 43.559 30.000 20.000 18.048 10.000 19.826 21.441 23.827 27.362 32.290 37.000 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Fonte: ns elaborazione su dati delle Anagrafi Comunali Dalle 18.048 presenze del 1995 giungiamo ai 65.338 residenti stranieri del 2005: nell arco di un decennio la popolazione straniera presente stabilmente sul territorio regionale si è dunque praticamente quadruplicata: è questo un dato che di per sé testimonia l importanza e il carattere strutturale del fenomeno. Aggiungiamo come il dato delle residenze anagrafiche è da sempre uno degli indicatori migliori a disposizione dal momento che fotografa la componente più stabile dell immigrazione, più ancora dei permessi di soggiorno che ci forniscono indicazioni sul territorio in cui vengono rilasciati ma non coincidono con quelle che poi sono le successive scelte dei soggetti in termini di residenza. Si può osservare come, al di là della crescita continua, l andamento delle presenze in valori assoluti negli ultimi anni si caratterizza per quote molto elevate di nuovi ingressi e anche nel 2005, pur non toccando i livelli record del 2003 (+ 8.246 presenze rispetto al 2002) e del 2004 (+ 7.383 presenze rispetto all anno precedente), fa segnare comunque una crescita di 6.150 unità dello stock complessivo. Si può a buon diritto affermare che da un certo punto di vista il dato relativo all ultimo anno, comunque di forte crescita, appare ancora più significativo di quelli apparentemente più consistenti degli anni immediatamente precedenti, dal momento che i valori di questi ultimi sono influenzati e riflettono in misura consistente gli effetti della regolarizzazione del novembre 2002. Il provvedimento citato, di poco successivo all entrata in vigore della legge Bossi-Fini, ebbe tra i suoi risultati quello dell emersione di componenti dell immigrazione di fatto già presenti sul nostro territorio, basti pensare alla comparsa ai primi posti delle statistiche relative alla presenza degli immigrati dell Ucraina, nazionalità presente prima del 2002 con quote assolutamente marginali di residenti, il cui flusso è legato principalmente all arrivo di donne che si immettono su quel segmento del mercato legato al lavoro di cura e di assistenza degli anziani non autosufficienti. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 4

Tabella 1: Stranieri residenti in Friuli Venezia Giulia al 31.12.2005 R e s id e n ti s tra n ie ri 2 0 0 5 V a ria z. % ris p e tto a l 2 0 0 4 D is trib u z. % p e r p ro v in c ia % fe m m in e % s u to ta le p o p o la z. P ro v in c ia d i U d in e 2 4. 1 6 2 1 1, 4 3 7, 0 4 9, 8 4, 6 P ro v in c ia d i P o rd e n o n e 2 2. 0 1 4 1 1, 5 3 3, 7 4 8, 4 7, 3 P ro v in c ia d i G o riz ia 6. 7 5 6 8, 9 1 0, 3 4 0, 7 4, 8 P ro v in c ia d i T rie s te 1 2. 4 0 6 7, 5 1 9, 0 4 8, 3 5, 2 R e g io n e F riu li V e n e z ia G iu lia 6 5. 3 3 8 1 0, 4 1 0 0, 0 4 8, 1 5, 4 Fonte: ns elaborazione su dati delle Anagrafi Comunali La Tabella 1, sempre relativa ai dati provenienti dalle Anagrafi Comunali, ci fornisce un quadro di dettaglio sulle presenze di stranieri nei diversi aggregati provinciali. A livello regionale la crescita dei residenti stranieri nel corso del 2005 rispetto all anno precedente è del 10,4% e l incidenza sulla popolazione totale raggiunge il 5,4% (era del 4,9% nel 2004); vi è un buon equilibrio tra uomini e donne, rappresentando queste ultime il 48,1% del totale degli stranieri (anche se la distribuzione all interno delle diverse nazionalità non è così equilibrata ed è determinata dalla diversità qualitativa o dalla storia più o meno recente dei flussi da alcuni paesi). Osservando i valori provinciali emergono alcune peculiarità: sebbene Udine e Pordenone presentino una variazione percentuale rispetto al 2004 praticamente identica (11,4% Udine e 11,5% Pordenone), comunque superiore rispetto a quello delle province orientali di Gorizia e Trieste, a Pordenone l incidenza sulla popolazione raggiunge il 7,3% contro il 4,6% registrato dal territorio udinese. Sul dato della provincia di Udine in maniera del tutto evidente influisce la presenza di un area montana molto vasta con basse capacità di attrazione dovute alla rarefazione delle attività produttive (e quindi alle più scarse opportunità in termini occupazionali, non solo per la popolazione straniera ma in generale anche per la popolazione autoctona); nonostante ciò i valori raggiunti dalla popolazione straniera anche in queste aree periferiche non sono da considerarsi marginali. La distribuzione percentuale dei cittadini stranieri residenti nei singoli territori provinciali è legata naturalmente alle caratteristiche dimensionali dei diversi territori, la percentuale femminile invece riflette la diversa distribuzione delle singole nazionalità sul territorio. Va rimarcato come nel 2005 per la prima volta tutti e quattro gli aggregati provinciali superano il 40% per quanto concerne il peso della componente femminile sul totale della popolazione immigrata, con Udine che sfiora ormai il 50% e Trieste e Pordenone che si attestano su valori di poco inferiori; tuttavia il territorio Goriziano con il 40,7% si discosta ancora in misura sensibile dagli andamenti generali della regione (pari al 48,1%) e delle altre tre province. La diversità dei valori del territorio goriziano è frutto in buona parte dell effetto combinato di due flussi legati l uno alla storia passata e alla posizione geografica della provincia addossata al confine con la Slovenia, l altro al recente insediamento della comunità bengalese nell area di Monfalcone. Il flusso dalla Slovenia vede una prevalenza di immigrazione maschile e quindi spesso non di trasferimento di nuclei familiari completi per la facilità di rientro nelle località di provenienza distanti solo pochi chilometri, mentre quello legato alla comunità bengalese si caratterizza come un immigrazione ancora molto giovane con una componente maschile che fa da apripista e con una presenza di donne, minori e nuclei familiari completi ancora limitata (anche se in crescita). Il dato relativo agli sloveni, che le statistiche relative al 2005 fanno vedere come unica nazionalità in calo a livello regionale, è oltre modo significativo perché dimostra una volta di più come i timori di un invasione incontrollata da parte di cittadini provenienti dai nuovi paesi UE si siano rivelati assolutamente infondati: una riprova di questo fatto sta nel basso utilizzo delle quote che a livello nazionale sono state riservate ai cittadini Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 5

provenienti da tali paesi e che sono rimaste in buona parte inutilizzate, con flussi di una certa consistenza che hanno riguardato solo lavoratori provenienti dalla Polonia. Il termine del periodo di moratoria che ha riguardato la circolazione dei lavoratori provenienti dai nuovi paesi UE, anche in considerazione di quanto ora esposto, non dovrebbe quindi determinare mutamenti sensibili delle provenienze da queste aree geografiche anche in considerazione del progressivo assottigliarsi dei differenziali salariali e dal contemporaneo sviluppo economico che insieme rendono meno convenienti gli spostamenti verso altri paesi. Figura 2: Incidenza percentuale degli stranieri residenti sulla popolazione totale per comune al 31.12.2005 per comune in Friuli Venezia Giulia Percentuale di stranieri residenti sulla popolazione residente totale Dati al 31.12.2005 (tra parentesi frequenza dei comuni) 7,50% e oltre di stranieri (20) da 5,00% a 7,49% (32) da 2,50 a 4,99% (85) fino a 2,49% (82) Fonte: ns elaborazione su dati delle Anagrafi Comunali La Figura 2 ci aiuta a comprendere meglio l incidenza e il peso della popolazione immigrata rispetto alla popolazione totale nelle diverse aree della nostra regione. Vediamo come su 20 comuni all interno dei quali la popolazione immigrata raggiunge o supera il 7,5% della popolazione totale ben 13 sono situati in Provincia di Pordenone. In alcuni casi si tratta di comuni situati nell area del distretto del Mobile come Brugnera, Prata di Pordenone, Pasiano di Pordenone, Pravisdomini all interno dei quali l attrazione del fattore lavoro è indubbiamente determinante così come avviene in altri comuni ad alta presenza industriale come Chions o Pordenone (dove il fattore centro urbano e la presenza dei servizi si sommano alla presenza di attività produttive e quindi di opportunità lavorative). In altri casi come quelli di Frisanco, Vajont, Vivaro o Arba probabilmente più Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 6

ancora che la presenza di attività produttive in grado di assorbire quote consistenti di manodopera proveniente dall estero pesa probabilmente la maggiore facilità di reperire un alloggio a prezzi più convenienti con una relativa differenziazione tra luogo di residenza e luogo di lavoro (in questo caso rappresentato molto probabilmente dal comune di Maniago). Anche lo Spilimberghese, con Spilimbergo e Pinzano che raggiungono un incidenza superiore al 7,5%, si dimostra una zona ad alta attrattiva per l effetto combinato di opportunità di lavoro in ambito industriale e anche agricolo, data la vicinanza con l area di produzione delle barbatelle di San Giorgio della Richinvelda che da diverso tempo offre opportunità occupazionali a quote crescenti di manodopera proveniente dall estero. Nell area di Spilimbergo l elevata incidenza della popolazione immigrata è anche spiegabile attraverso l effetto aggiuntivo del fattore etnico dal momento che da alcuni anni è venuta a concentrarsi in tale area la comunità del Burkina Faso con un fenomeno di insediamento in aree ristrette che richiama per certi versi quello della comunità del Bangladesh nel monfalconese o della comunità ghanese in altri comuni della regione. In provincia di Udine oltre al capoluogo superano il 7,5% di incidenza San Giovanni al Natisone, Visco, Taipana, Pulfero e Lignano Sabbiadoro. Mentre nel primi due casi l elevato numero di residenti è spiegato dal fattore lavoro essendo San Giovanni uno dei centri principali del Distretto della Sedia e Visco un comune molto vicino a tale area, per Pulfero e Taipana la spiegazione ha probabilmente altra natura. Si tratta di due comuni appartenenti all area di confine all interno dei quali la presenza degli immigrati è riconducibile in parte certamente a componenti legate al lavoro di cura e di assistenza di popolazione anziana e in parte a motivi di ecologia sociale con una parte di popolazione immigrata che viene ad occupare spazi progressivamente abbandonati dalla popolazione autoctona (in entrambi i comuni è molto consistente la comunità bosniaca che durante il conflitto a metà degli anni Novanta era stata ospite delle caserme e dei centri di accoglienza del cividalese e che anche nel periodo successivo è comunque rimasta a risiedere nelle aree di primo insediamento). Per quanto concerne Lignano Sabbiadoro la presenza straniera è spiegata dalle opportunità lavorative nell ambito del settore turistico che registra da diversi anni fabbisogni elevati di manodopera proveniente dall estero in virtù del netto calo di interesse della popolazione locale, in particolare di quella giovanile, nei confronti di tutta una serie di professionalità connesse con le attività del settore alberghiero e della ristorazione. In provincia di Gorizia la soglia del 7,5% di incidenza è superata da Monfalcone, da tempo uno dei comuni a più alta pressione migratoria della regione: qui l elevata incidenza della presenza straniera è connessa con le opportunità offerte dalla cantieristica e dal suo indotto e contemporaneamente anche con la già citata e peculiare concentrazione della comunità bengalese. La distribuzione percentuale per macroaree geografiche di provenienza degli stranieri residenti nella regione Friuli Venezia Giulia ci permette di rilevare un dato che dimostra la peculiarità e la diversità dei flussi migratori rispetto a quelli che sono gli andamenti nazionali. Il contesto regionale si caratterizza infatti per una forte incidenza dei migranti provenienti dai paesi dell Europa Centro-Orientale che nel 2005 risultano essere il 59,1% del totale dei residenti. Il fatto si spiega con la posizione geografica che fa della regione il principale punto di transito (e molto spesso anche di fermata) per coloro che provengono da questi paesi e dall altro con i legami storici da sempre molto forti con i paesi dell Area Balcanica ed in particolare con tutta l area della Ex Yugoslavia. Per contro invece la presenza africana appare molto più ridotta anche rispetto ad altre regioni vicine come il Veneto: non è un caso che l incidenza dei residenti africani sia maggiore sul territorio della provincia di Pordenone che per contiguità geografica, ma anche per caratteristiche dell apparato economico, appare come l area più simile al Veneto. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 7

Figura 3: distribuzione percentuale per area geografica di provenienza dei residenti stranieri in Friuli Venezia Giulia a fine 2005 70,0 60,0 59,1 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 0,7 America Sett. 5,1 7,5 America Africa Sett. e Centromerid. Medioriente 10,8 Africa Centromerid. Europa Centrorient. 8,8 7,7 UE Asia Centrorient. Fonte: ns elaborazione su dati delle Anagrafi Comunali Il fatto che il fenomeno dell immigrazione nella nostra regione sia sempre più a carattere familiare e sia quindi relativa a progettualità di vita di lungo periodo e non riguardi solo singoli individui è spiegato dai dati relativi alla presenza degli studenti stranieri. Se il totale complessivo a livello regionale ha ormai superato le 10.500 unità nella distribuzione per ordine scolastico si può notare come la consistenza maggiore sia quella raggiunta dal dato relativo alla scuola primaria, pari 3.383 studenti stranieri (il 36,5% del totale degli studenti stranieri). Al secondo posto per valori assoluti ritroviamo la scuola secondaria di primo grado con 2.398 studenti (22,8% del totale stranieri) e con numeri di pochissimo inferiori la scuola secondaria di secondo grado (2.289 studenti e 21,8% del totale). Nella scuola dell infanzia gli iscritti stranieri durante l anno scolastico 2005/2006 risultavano essere 1.985 (il 18,9% degli studenti stranieri). Di assoluto rilevo sono ormai l incidenza sul totale degli studenti iscritti e soprattutto le variazioni percentuali rispetto all anno scolastico 2004/2005. Per quanto concerne l incidenza si va dal 5,1% della scuola secondaria di secondo grado all 8,3% della scuola secondaria di primo grado: quest ultima presenta valori comparabili da questo punto di vista con la scuola primaria all interno della quale l incidenza ha raggiunto l 8,0%. Anche nella scuola dell infanzia si raggiungono percentuali significative con il 6,7% complessivo. Le variazioni rispetto al 2004/2005 testimoniano l elevata velocità di crescita dei valori: nel caso della scuola secondaria di secondo grado l aumento rispetto all anno precedente è del 35,2%, mentre per gli altri ordini scolastici si va dal 13,6% di crescita nella scuola primaria, al 15,4% della scuola dell infanzia e al 16,4% della scuola secondaria di primo grado. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 8

Tabella 2: studenti stranieri iscritti per ordine di scuola, a.s. 2005/2006 studenti stranieri iscritti a.s. 2005/2006 distribuz. % per ordine scuola incid. % su tot studenti var % rispetto a.s. 2004/2005 SCUOLA DELL'INFANZIA 1.985 18,9 6,7 15,4 SCUOLA PRIMARIA 3.833 36,5 8,0 13,6 SCUOLA SEC. I GRADO 2.398 22,8 8,3 16,4 SCUOLA SEC. II GRADO 2.289 21,8 5,1 35,2 Totale Friuli Venezia Giulia 10.505 100,0 6,9 18,7 Fonte: ns elaborazione su dati MIUR Un altro indicatore di inserimento sociale, che testimonia il livello di accesso ai servizi, è offerto dal dato relativo alle iscrizioni al Servizio Sanitario Nazionale. Il dato più recente relativo al 2005 è pari a 73.351 tessere attive con una variazione del 13,4% rispetto al 2004 (e un incidenza del 6,1% sul totale della popolazione). L A.S.S.6 - Friuli Occidentale, coincidente con il territorio della Provincia di Pordenone, oltre ad essere quella con il maggior numero di tessere attive al 31 dicembre 2005 è anche quella che segna la crescita maggiore rispetto al 2004, pari al 15,5% e con un incidenza rispetto alla popolazione totale dell 8,1%. Al polo opposto ritroviamo i dati dell A.S.S. 3 Alto Friuli all interno della quale l incidenza del dato rispetto alla popolazione totale è pari al 2,8%, a testimonianza di come il territorio montano pur essendo anch esso interessato da flussi migratori in crescita non conosca ancora i livelli di incidenza che caratterizzano le altre aree del territorio regionale. Il livello più basso di crescita è invece quello segnato dall A.S.S. 5 Bassa Friulana dove l aumento rispetto al 2004 è pari all 8,3% Tabella 3: stranieri iscritti al SSN per azienda sanitaria, dati al 31.12.2005 Stranieri iscritti SSN 2004 Stranieri iscritti SSN 2005 Var % 2004-2005 Incid. % su tot popolaz. 2005 A.S.S. 1- TRIESTINA 11.875 13.133 10,6 5,5 A.S.S. 2 - ISONTINA 7.325 8.203 12,0 5,8 A.S.S. 3 - ALTO FRIULI 1.897 2.103 10,9 2,8 A.S.S. 4 - MEDIO FRIULI 17.903 20.577 14,9 6,0 A.S.S. 5 - BASSA FRIULANA 4.734 5.129 8,3 4,7 A.S.S. 6 - FRIULI OCCIDENTALE 20.966 24.206 15,5 8,1 Totale Friuli Venezia Giulia 64.700 73.351 13,4 6,1 Fonte: ns. elaborazione su dati dell Agenzia Regionale della Sanità Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 9

I fabbisogni professionali in Friuli Venezia Giulia Una volta completato il quadro di insieme e dato conto di quella che è stata l evoluzione del fenomeno migratorio negli ultimi anni con una fotografia di dettaglio sulle caratteristiche assunte dall insediamento degli stranieri nel corso dell ultimo anno, bisogna ora passare ad un ragionamento di prospettiva per comprendere e cercare di offrire una stima abbastanza realistica di quelli che saranno i fabbisogni professionali espressi dal territorio nel prossimo futuro. A tale scopo le indagini condotte dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere rappresentano una buona base di partenza, almeno per quanto concerne la stima dei fabbisogni provenienti dal mondo delle imprese (ai quali bisognerà poi sommare quelli espressi dalle famiglie per quanto concerne il lavoro domestico e quello di cura e di assistenza). La Tabella 4 e la Tabella 5 ci fanno vedere quale è stata l evoluzione delle previsioni di assunzione a partire dal 1999 (rispettivamente per quanto concerne il personale extracomunitario e per quanto concerne le previsioni di assunzione totali). Osserviamo come nel 2006 a prima vista il dato a nostra disposizione per quanto concerne le previsioni di assunzione di manodopera extracomunitaria, pari a 4.590 unità, testimonierebbe una certa frenata delle richieste che pur rimanendo di una qualche consistenza non raggiungono i valori degli anni precedenti. La riduzione percentuale sarebbe più elevata sul territorio udinese, mentre nel goriziano i valori della diminuzione appaiono sensibilmente più contenuti rispetto agli andamenti complessivi della regione. Per Gorizia si può notare come sia l unico territorio che nel dato complessivo (Tabella 5) faccia segnare un avanzamento sia pure minimo rispetto al 2005, mentre da questo punto di vista è il territorio di Trieste quello che fa segnare una flessione maggiore del dato complessivo relativo alle previsioni di assunzione. Queste riduzioni di cifre vanno però rilette alla luce di alcune considerazioni che potrebbero meglio far comprendere il risultato relativo al 2006 dell indagine campionaria condotta da Unioncamere. Innanzi tutto va precisato come per ciò che attiene le previsioni di assunzione di personale extracomunitario il 2005 ha costituito un anno record per quel che riguarda i dati della nostra regione, in testa alle graduatorie nazionali per quanto concerne le indicazioni di fabbisogni professionali da soddisfare con personale proveniente dall estero (con tutte le province collocate tra le prime 10 in Italia rispetto a questo indicatore): una flessione del dato nel 2006 era quindi abbastanza prevedibile. Nel corso del 2005 certi settori produttivi hanno dovuto scontare alcuni problemi di ristrutturazione che sono in fase di conclusione come testimoniato dagli indicatori economici che attualmente indicherebbero una fase di ripresa. Essendo stata condotta la raccolta dei dati relativi al 2006 all inizio dell anno essa probabilmente sconta la tipologia di occhiali indossata dalle imprese oggetto della rilevazione: lo sguardo probabilmente ha tenuto conto più della situazione del periodo immediatamente precedente, consigliando una notevole prudenza nell indicazione relativa a nuove assunzioni, piuttosto che basarsi su segnali di risveglio del sistema produttivo ritenuti ancora troppo timidi. In questo quadro si inscrive anche la diminuzione più contenuta del dato complessivo relativo alle previsioni di assunzione (-4,2% rispetto al 2005) rispetto a quello relativo alla sola componente immigrata extracomunitaria (-34,1%). E molto probabile che in una fase ancora incerta le imprese abbiano ritenuto spesso di poter reperire manodopera all interno di componente locale che in un periodo di maggiore difficoltà e di minori opportunità probabilmente viene considerata come più disponibile verso certe occupazioni per le quali da diversi anni il mercato del lavoro locale sconta deficit molto elevati per via della scarsa considerazione sociale goduta da tutta una serie di attività professionali, in primis quelle legate al lavoro manuale. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 10

Tabella 4: Assunzioni previste di personale extracomunitario dal 1999 1 al 2006, valori assoluti e variazioni percentuali 1999 1 2001 2002 2003 2004 2005 2006 var % 2005-2006 var % 1999-2006 UDINE 2.596 2.272 2.334 3.045 2.896 3.250 1.950-40,0-24,9 PORDENONE 1.990 1.879 1.607 1.822 1.717 1.580 1.080-31,6-45,7 GORIZIA 697 354 518 516 624 650 550-15,4-21,1 T RIEST E 881 598 675 1.089 1.157 1.480 1.010-31,8 14,7 T otale FVG 6.163 5.103 5.134 6.472 6.394 6.960 4.590-34,1-25,5 Fonte: ns elaborazione su dati del SI Excelsior Tabella 5: Assunzioni previste di personale totale (italiano ed extracomunitario), valori assoluti e variazioni percentuali 1999 1 2001 2002 2003 2004 2005 2006 var % 2005-2006 var % 1999-2006 UDINE 7.459 8.144 7.463 7.694 7.794 7.610 7.380-3,0-1,1 PORDENONE 5.250 6.006 5.057 4.540 4.968 4.160 4.010-3,6-23,6 GORIZIA 1.952 2.253 1.955 1.637 1.845 1.670 1.680 0,6-13,9 T RIEST E 2.916 3.375 3.296 3.132 3.448 3.660 3.310-9,6 13,5 T otale FVG 17.577 19.778 17.771 17.003 18.055 17.100 16.380-4,2-6,8 Fonte: ns elaborazione su dati del SI Excelsior Tabella 6: Incidenza percentuale delle assunzioni di extracomunitari sul totale dal 1999 al 2006 1 9 9 9 1 2 0 0 1 2 0 0 2 2 0 0 3 2 0 0 4 2 0 0 5 2 0 0 6 U D IN E 3 4,8 2 7,9 3 1,3 3 9,6 3 7,2 4 2,7 2 6,4 P O R D EN O N E 3 7,9 3 1,3 3 1,8 4 0,1 3 4,6 3 8,0 2 6,9 G O R I ZIA 3 5,7 1 5,7 2 6,5 3 1,5 3 3,8 3 8,9 3 2,7 T R I ES T E 3 0,2 1 7,7 2 0,5 3 4,8 3 3,6 4 0,4 3 0,5 T o ta le F V G 3 5,1 2 5,8 2 8,9 3 8,1 3 5,4 4 0,7 2 8,0 Fonte: ns elaborazione su dati del SI Excelsior La Tabella 6 ci fa vedere come relativamente all incidenza delle previsioni di assunzione sul totale il dato generale è ritornato più o meno in linea con i valori toccati nel 2002, dopo i valori record raggiunti nel 2005 (anche se guardando agli aggregati provinciali rispetto al 2002 le punte di maggiore incidenza sono quelle toccate da Gorizia e Trieste, mentre nel 2002 erano Udine e Pordenone a segnare i valori più elevati. 1 Per stimare il fabbisogno per l anno 1999 (base per il calcolo della variazione percentuale) si è tenuto conto che il 75% delle indicazioni di assunzione previste dalle imprese nel biennio 1999-2000 è attribuibile al primo dei due anni considerati. Per le rilevazioni successive la previsione di assunzioni si effettua su una singola annualità. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 11

A questo proposito va comunque ricordato che le oscillazioni di Trieste e Gorizia risentono delle ridotte dimensioni territoriali e quindi anche spostamenti non elevatissimi in valori assoluti possono determinare variazioni consistenti dei dati percentuali). Scendendo nel dettaglio dei settori presi in considerazione dall indagine Excelsior (Tabella 7) vediamo come anche nel corso del 2006 sia per quanto riguarda i valori assoluti, pari a 2.180 unità, sia per quanto concerne l incidenza sul totale delle assunzioni (31,3%) è il comparto dei servizi che evidenzia i numeri più consistenti, anche se contemporaneamente è quello che fa segnare la maggiore flessione in termini percentuali rispetto al 2005 (-39,8%). Tabella 7: Assunzioni previste per il 2006 (e variaz. rispetto ai tre anni precedenti) in totale e relativamente al personale proveniente da paesi extracomunitari per settore di attività Regione Friuli Venezia Giulia totale assunzioni 2006 N max extrac. assunti (v.a.) Variaz. % num max extracom % extracom su totale assunzioni 2005 2004 2003 2005-2006 2003-2006 Industrie alimentari 520 200 38,5 90 158 111 122,2 80,2 Ind. tessili, abbigliam. e calzature 240 80 33,3 40 39 95 100,0-15,8 Industrie del legno e del mobile 1.020 300 29,4 390 490 502-23,1-40,2 Ind. carta, stampa, editoria 160 40 25,0 10 57 33 300,0 21,2 Altre ind. manifatt. prodotti per la casa 40 - - 10 7 8-100,0-100,0 Ind. macchine elettriche ed elettron. 500 150 30,0 100 104 196 50,0-23,5 Ind. meccaniche e mezzi di trasporto 930 190 20,4 290 329 327-34,5-41,9 Estrazione di minerali 40 10 25,0 20 9 15-50,0-33,3 Industrie dei metalli 1.150 340 29,6 710 477 499-52,1-31,9 Industrie dei minerali non metalliferi 230 50 21,7 130 110 120-61,5-58,3 Industrie petrolifere e chimiche 130 - - 60 29 33-100,0-100,0 Ind. materie plastiche e della gomma 130 40 30,8 70 64 61-42,9-34,4 Produzione di energia, gas e acqua 60 - - 10 14 22-100,0-100,0 Totale Industria 5.150 1.400 27,2 1.930 1.887 2.022-27,5-30,8 Costruzioni 1.690 510 30,2 660 812 833-22,7-38,8 Commercio al dettaglio 1.710 260 15,2 550 183 281-52,7-7,5 Commercio e riparaz. autov. motocicli 320 60 18,8 100 83 100-40,0-40,0 Commercio all'ingrosso 570 210 36,8 120 147 52 75,0 303,8 Totale Commercio 2.600 530 20,4 770 413 433-31,2 22,4 Alberghi, ristoranti e servizi turistici 1.750 480 27,4 770 669 617-37,7-22,2 Informatica e telecomunicazioni 310 20 6,5 60 101 65-66,7-69,2 Servizi avanzati 400 70 17,5 80 94 440-12,5-84,1 Trasporti e attività postali 830 150 18,1 330 347 167-54,5-10,2 Credito e assicurazioni 510 20 3,9 60 136 28-66,7-28,6 Servizi operativi 1.320 770 58,3 1.220 1.219 1.045-36,9-26,3 Istruzione e servizi formativi privati 80 10 12,5 20 - - -50,0 - Sanità e servizi sanitari privati 980 400 40,8 700 418 378-42,9 5,8 Altri servizi alle persone 690 260 37,7 360 298 387-27,8-32,8 Studi professionali 90 - - 20-56 -100,0-100,0 Totale Servizi 6.960 2.180 31,3 3.620 3.282 3.183-39,8-31,5 Totale economia 16.400 4.620 28,2 6.980 6.394 6.471-33,8-28,6 Fonte: ns elaborazione su dati del SI Excelsior I settori che manifestano i maggiori fabbisogni in termini di personale extracomunitario sono i Servizi operativi alle imprese, Alberghi, Ristoranti e servizi turistici, Sanità e servizi sanitari privati. Nell ambito dei Servizi operativi alle imprese va sottolineato come l incidenza delle previsioni relative all assunzione di cittadini extracomunitari costituiscano il 58,3% delle previsioni totali. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 12

Nell ambito dell industria nel corso del 2006 Excelsior segnala 1.400 previsioni di assunzione relative a extracomunitari con l industria dei metalli che fa segnare il valore più alto in termini assoluti (340 assunzioni previste), seguita dal legno e mobile (300 assunzioni) e dalle industrie alimentari (200 assunzioni). Curioso il dato del tessile che, pur essendo uno dei settori più in crisi, presenta un fabbisogno di lavoratori extracomunitari che è comunque pari al 33,3% del totale delle previsioni di assunzione, a riprova delle difficoltà di reperimento di talune figure professionali anche in ambiti all interno dei quali il mercato del lavoro locale dà segni di forte arretramento. Nell ambito del settore alimentare il 2006 rappresenta un anno di crescita elevata dal momento che il numero previsto di assunzioni di lavoratori extracomunitari non era mai stato così elevato (la punta massima era stata di 158 unità nel 2004): rispetto al 2005 la crescita è del 122,2%. Nelle costruzioni il fabbisogno di manodopera proveniente dall estero è stimato in oltre il 30% del totale delle assunzioni previste anche per il 2006 (pari 510 unità), mentre più contenuto in termini percentuali è il fabbisogno espresso dal commercio con il 20,4% delle assunzioni totali: in quest ultimo caso il valore relativamente contenuto è determinato dalla discesa di assunzioni nell ambito del commercio al dettaglio (-52,7% rispetto al 2005), mentre il commercio all ingrosso fa invece segnare una crescita dell incidenza (+75%). In generale va sottolineato come il dato generale evidenzi una volta di più l apporto essenziale dei lavoratori immigrati per gli equilibri del mercato del lavoro del Friuli Venezia Giulia, dal momento che le previsioni di assunzione indicano come più di un lavoratore su quattro tra quelli indicati dalle imprese si prevede provenga da un paese extracomunitario. In questa analisi va anche precisato come le assunzioni indicate dal Sistema Informativo Excelsior riguardino posizioni di lavoro stabili (sono quindi escluse dalla rilevazione i rapporti di lavoro di breve e brevissima durata). La Tabella 8 riassume in dati in parte già presentati attraverso la Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. evidenziando in ordine decrescente i settori che maggiormente contribuiscono ad assorbire manodopera proveniente da paesi extracomunitari. I Servizi Operativi alle imprese da soli coprono da soli il 16,8% del totale, seguiti dalle costruzioni (11,1%), dagli alberghi e ristoranti (10,5%) e dalla sanità e servizi sanitari (8,7%). Rispetto al 2005 tra i primi dieci settori per numero di assunzioni di extracomunitari previste va rimarcata l assenza della meccanica e del settore trasporti. Tabella 8: Assunzioni previste per il 2006 di personale proveniente da paesi extracomunitari per i primi 10 settori di attività Regione Friuli Venezia Giulia Numero max di extracom assunti (v.a.) Incidenza % sul totale assunz 1. Servizi operativi 770 16,8 2. Costruzioni 510 11,1 3. Alberghi, ristoranti e servizi turistici 480 10,5 4. Sanità e servizi sanitari privati 400 8,7 5. Industrie dei metalli 340 7,4 6. Industrie del legno e del mobile 300 6,5 7. Commercio al dettaglio 260 5,7 8. Altri servizi alle persone 260 5,7 9. Commercio all'ingrosso 210 4,6 10. Industrie alimentari 200 4,4 Fonte: ns elaborazione su dati del SI Excelsior Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 13

Tabella 9: Assunzioni previste per il 2006 di personale proveniente da paesi extracomunitari per gruppo professionale, prime dieci posizioni R e g io n e F riuli V e n e z ia G iu lia N u m e ro m a x d i e x tra c o m a s s u n ti ( v.a.) I n c id e n z a % s u l to ta le e x tra c o m Incid e n z a % s u l to ta le a s s u n z 1. A d d e tti a lle p u liz ie e a i s e rv iz i d i la v a n d e ria 1.01 0 2 2,0 6 8,7 2. A d d e tti a i s e rv iz i d o m e s tic i e d e lla ris to ra z io n e 5 00 1 0,9 3 1,6 3. A d d e tti a lle v e n d ite : co m m e s s i e d im o s tra to ri 4 30 9,4 2 3,4 4. M o d e llis ti s ta m p i in m e ta llo,s a ld a to ri,la tto n ie ri,la m ie ris ti,ca rp e n t. 3 30 7,2 5 4,1 5. A ltri o pe ra to ri d e ll a s s is te n z a 2 30 5,0 3 3,8 6. A d d e tti a ll'e d iliz ia 2 00 4,4 3 7,0 7. A s s e m b la to ri 1 90 4,1 3 5,8 8. C o n d u c e n ti d i v e ic o li a m o to re 1 40 3,1 2 8,6 9. M a n o v a li n e l s e tto re tra s p o rti e a d d e tti a l c a ric o /s c a rico d e lle m e rci 1 40 3,1 2 1,2 1 0. A d d e tti a lle rifinitu re d e g li e d ific i e a ffin i 1 20 2,6 2 0,3 Fonte: ns elaborazione su dati del SI Excelsior Se dai settori passiamo all analisi per gruppi professionali (Tabella 9) riusciamo a comprendere meglio quali siano gli ambiti di impiego all interno dei quali le imprese locali ritengono più frequentemente rivolgere la propria ricerca guardando alla componente dei lavoratori extracomunitari. Al primo posto ritroviamo innanzi tutto gli addetti alle pulizie e ai servizi di lavanderia con oltre 1.000 assunzioni previste: oltre ai valori assoluti di grosso rilievo si può notare come esse rappresentino il 22% delle assunzioni relative a cittadini extracomunitari e il 68,7% delle assunzioni totali previste per questo segmento professionale. Al secondo posto di questa graduatoria ritroviamo gli addetti ai servizi domestici e della ristorazione con 500 assunzioni previste (il 10,9% del totale degli extracomunitari) e un incidenza sul totale di questo gruppo professionale pari al 31,6%. Di poco inferiori in valori assoluti sono le assunzioni di commessi e dimostratori, con un incidenza del 23,4% sul totale del gruppo professionale. La ricerca di modellisti di stampi in metallo, saldatori, lattonieri, lamieristi e carpentieri si rivolge ormai più frequentemente sul mercato estero se è vero che più della metà (54,1%) delle assunzioni previste nel corso del 2006 sono relative a personale che si prevede sarà costituito da cittadini extracomunitari. Più di un assunzione su tre di operatori dell assistenza, addetti all edilizia e assemblatori, che in valori assoluti occupano le posizioni dalla quinta alla settima di questa graduatoria, sarà anch essa relativa a cittadini extracomunitari, così come più di una assunzione su quattro per quanto concerne i conducenti di veicoli a motore. Un po più basse, ma sempre comunque significative sono le cifre relative a manovali nel settore trasporti e agli addetti alle rifiniture degli edifici che si trovano al nono e al decimo posto per numero di assunzioni previste. In generale si può osservare come siamo di fronte a tutta una serie di professionalità per le quali oramai da diversi anni le imprese e gli esperti dei rispettivi settori segnalano forti deficit sul mercato del lavoro locale; si tratta infatti di opportunità che non vengono prese in grossa considerazione dai lavoratori autoctoni ed in particolare dai giovani ad alto livello di scolarità che si affacciano alla ricerca di lavoro preferendo magari occupazioni anche più precarie dal punto di vista contrattuale ma aventi un diverso grado di riconoscimento sociale e professionale. I numeri relativi alla rilevazione 2006 risultano inoltre probabilmente anche più contenuti sulla base delle considerazioni svolte in precedenza e relative al particolare momento in cui è stata condotta la rilevazione per l anno in corso. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 14

La Tabella 10 scende ancora più nel dettaglio dei gruppi professionali e introduce anche due nuovi elementi, rilevati da Excelsior, che si riveleranno di fondamentale importanza per tentare di elaborare previsioni abbastanza attendibili su quelli che saranno i fabbisogni espressi dal sistema economico locale per il 2007 per quanto concerne le necessità di nuovi ingressi di lavoratori dall estero indispensabili per coprire le richieste del mercato del lavoro regionale. I due elementi presi in considerazione sono la difficoltà di reperimento e l assenza di esperienza specifica. La Tabella 10 riferisce questi dati al personale extracomunitario, mentre in seguito con la Tabella 11 essi verranno riferiti al totale delle assunzioni previste e al settore economico. Se per quanto concerne dirigenti e direttori non sono previste assunzioni di cittadini extracomunitari, per le professioni scientifiche e ad elevata specializzazione solo l 8,2% delle previsioni di assunzione è riferito a tale componente e di queste nell 80% dei casi si prevede una grossa difficoltà di reperimento. L ambito più consistente è quello rappresentato dagli specialisti informatici anche se comunque siamo di fronte a valori assoluti molto bassi. Nell ambito delle professioni tecniche la percentuale riferita agli extracomunitari è pari al 4,4% (70 unità) e di queste nel 43% dei casi si prevedono difficoltà di reperimento. Molto contenuti anche i valori riferibili alle professioni esecutive relative all amministrazione alla gestione, gruppo professionale dove solo l 8,7% delle previsioni riguarda personale extracomunitario: in questo caso non si prevedono difficoltà di reperimento (0,8%). Le esigenze più frequenti sono relative ad Addetti alla segreteria e operatori Office e ad Addetti alle informazioni ai clienti. Un panorama diverso si offre nel momento in cui andiamo ad analizzare l ambito delle professioni relative alle vendite e ai servizi per le famiglie. Qui i valori assoluti sono molto consistenti essendo pari a 1.190 previsioni di assunzione riferibili a personale extracomunitario, anche se con una difficoltà di reperimento relativamente bassa (27,4%). Per il 44,5% di tali assunzioni non viene richiesta ai candidati un esperienza specifica. Gli ambiti professionali in cui si concentrano i maggiori fabbisogni da parte delle imprese sono quelli degli Addetti ai servizi domestici e della ristorazione, degli Addetti alle vendite e quelli riferiti ad Altri operatori dell assistenza. Il numero generale molto basso di lavoratori nell ambito dell agricoltura, di cui nessuna assunzione riferita ad extracomunitari, si spiega con il fatto che da questa tabella sono esclusi i lavoratori stagionali le cui richieste sono invece molto consistenti. Tra gli operai specializzati ben 1.100 assunzioni vanno riferite a lavoratori stranieri (il 35,4% del totale): in questo ambito le difficoltà di reperimento appaiono molto elevate (il 58,2% dei casi), mentre nel 29,1% dei casi si prevede l assunzione di personale extracomunitario senza esperienza. Tra gli ambiti professionali all interno dei quali i fabbisogni appaiono più consistenti ritroviamo quelli riferiti a Modellisti di stampi in metallo, saldatori, lattonieri, lamieristi, carpentieri, Addetti all edilizia, Addetti alle rifiniture degli edifici e affini, Meccanici e riparatori di macchinari. All interno del macrogruppo Conduttori di impianti, operatori macchine e operai addetti al montaggio industriale il 26,8% delle previsioni è riferito a cittadini immigrati extracomunitari (680 unità su 2.540), di cui quasi il 40% con difficoltà di reperimento. Il 55,9% delle previsioni è riferito a personale senza esperienza pregressa specifica. Gli ambiti professionali più importanti sono rappresentati da Assemblatori, Conducenti di veicoli a motore e Addetti agli impianti per la lavorazione dei metalli. L ultimo macrogruppo preso in considerazione è quello del personale non qualificato: qui oltre la metà delle previsioni di assunzione (50,5%) è riferito a lavoratori extracomunitari (1.380 unità su 2.730). Ben 1.010 di tali assunzioni sono riferite ad Addetti alle pulizie e ai servizi di lavanderia (il 68,7% delle assunzioni totali rivolte a tali professionalità), mentre 140 sono invece rivolte a Manovali nel settore trasporti e ad Addetti al carico/scarico delle merci e 90 a Netturbini e affini (il 75% del totale di questo segmento). Per queste assunzioni si prevede una bassa difficoltà di reperimento (il 13,8% dei casi) e anche per quanto concerne l esperienza pregressa specifica non ci sono richieste molto elevate dal momento che nel 64,5% dei casi essa non è ritenuta una componente indispensabile. Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 15

Tabella 10: Assunzioni previste per il 2006 in totale e relativamente al personale proveniente da paesi extracomunitari, per grandi gruppi professionali, difficoltà di reperimento e assenza di esperienza specifica Regione Friuli Venezia Giulia Totale assunzioni v.a. Numero max extracomunitari assunti % su tot assunzioni di cui con difficoltà di reperimento di cui senza esperienza specifica Dirigenti e direttori 50 - - - - Fisici, chimici e assimilati 30 - - - - Specialisti informatici 210 20 9,5 100,0 - Architetti, ingegneri e specialisti affini 150 10 6,7 100,0 100,0 Specialisti scienze della salute (eccetto assistenza infermieristica) 40 - - - - Insegnanti della scuola materna, elementare e assimilati 10 - - - - Specialisti aziendali 100 - - - - Archivisti, bibliotecari e specialisti gestione beni culturali 30 10 33,3 100,0 - Specialisti delle scienze sociali e affini 10 - - - - Scrittori e artisti creativi o dello spettacolo 30 10 33,3 - - Totale professioni intelettuali, scientifiche e di elevata specializz. 610 50 8,2 80,0 20,0 Tecnici delle scienze fisiche e di ingegneria 320 10 3,1 100,0 - Tecnici informatici e affini 90 - - - - Operatori di apparecchiature ottiche ed elettroniche 10 - - - - Controllori e tecnici navali e del traffico aereo 10 - - - - Tecnici delle scienze biologiche, alimentari e affini 10 - - - - Tecnici paramedici (eccetto assistenza infermieristica) 10 - - - - Infermieri professionali ed ostetriche 20 20 100,0 100,0 50,0 Assistenti didattici: scuola materna, asili nido e affini 30 20 66,7 - - Insegnanti di sostegno specializzati 40 - - - - Istruttori tecnici e altri insegnanti specializzati 20 - - - - Tecnici finanziari e delle vendite 590 10 1,7 - - Tecnici amministrativi 440 10 2,3 - - Specialisti del settore artistico, dello spettacolo e dello sport 10 - - - - Totale professioni tecniche 1.600 70 4,4 43,0 28,6 Addetti alla segreteria e operatori Office 470 40 8,5-25,0 Impiegati addetti alla gestione dei dati numerici 220 10 4,5 100,0 - Impiegati addetti alla registrazione dei materiali ed ai trasporti 150 20 13,3-50,0 Impiegati d'ufficio (NAC) 10 - - - - Operatori di cassa, di sportello e affini 300 10 3,3 - - Addetti alle informazioni ai clienti 230 40 17,4 - - Totale professioni esecutive relative all'amministrazione e alla gestione 1.380 120 8,7 0,8 25,0 Addetti all assistenza ai passeggeri e affini 60 - - - - Addetti ai servizi domestici e della ristorazione 1.580 500 31,6 36,0 42,0 Altri operatori dell assistenza 680 230 33,8 43,5 4,3 Altri addetti ai servizi personali 180 30 16,7-66,7 Addetti ai servizi di sicurezza personale 10 - - - - Addetti alle vendite: commessi e dimostratori 1.840 430 23,4 11,6 69,8 Totale professioni relative alle vendite e ai servizi alle famiglie 4.350 1.190 27,4 27,7 44,5 segue nella pagina successiva Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 16

segue dalla pagina precedente Numero max extracomunitari assunti Regione Friuli Venezia Giulia Totale assunzioni v.a. % su tot assunzioni di cui con difficoltà di reperimento di cui senza esperienza specifica Giardinieri e coltivatori 40 - - - - Silvicoltori e affini 10 - - - - Totale lavoratori specializzati nell'agricoltura e nella pesca 50 - - - - Addetti alle miniere, artificieri,addetti al taglio e incisione pietra 20 10 50,0 100,0 100,0 Addetti all'edilizia 540 200 37,0 75,0 25,0 Addetti alle rifiniture degli edifici e affini 590 120 20,3 66,7 16,7 Decoratori, addetti alla pulizia delle strutture edili e affini 90 60 66,7 100,0 16,7 Modellisti stampi in metallo,saldatori,lattonieri,lamieristi,carpent. 610 330 54,1 36,4 21,2 Fabbri, addetti costruzione utensili e prodotti metallici e affini 190 50 26,3 60,0 60,0 Meccanici e riparatori di macchinari 370 100 27,0 60,0 - Installatori e manutentori apparecch.elettromeccaniche ed elettroniche 80 20 25,0 50,0 - Addetti lavorazioni di precisione dei metalli e di materiali affini 110 20 18,2 50,0 50,0 Addetti alla lavorazione della ceramica, del vetro e affini 20 10 50,0 100,0 100,0 Addetti lavorazioni artigianali: legno, tessile, pelletteria e affini 30 10 33,3 100,0 - Addetti alla stampa e affini 40 - - - - Addetti alla lavorazione alimentare 110 60 54,5 66,7 100,0 Addetti trattamento del legno, falegnami, ebanisti, costruttori mobili 200 70 35,0 71,4 71,4 Addetti al settore tessile, abbigliamento e affini 100 40 40,0 50,0 50,0 Addetti alla lavorazione delle pelli, calzolai e affini 10 - - - - Totale operai specializzati 3.110 1.100 35,4 58,2 29,1 Addetti agli impianti per la lavorazione dei metalli 210 80 38,1 62,5 75,0 Addetti agli impianti per la produzione di vetro, ceramica e laterizi 20 - - - - Addetti impianti per la lavorazione del legno e per produzione carta 40 20 50,0-100,0 Addetti agli impianti di lavorazione dei prodotti chimici 30 - - - - Addetti macchine produzione di oggetti in metallo e prodotti minerali 330 50 15,2 20,0 60,0 Addetti a macchinari per la produzione di prodotti chimici 40 30 75,0-100,0 Addetti macchine per la lavorazione di prodotti in gomma e in plastica 80 20 25,0 50,0 100,0 Addetti alle macchine per la lavorazione in serie di prodotti in legno 200 50 25,0 40,0 80,0 Addetti macchine per la stampa, legatoria e lavorazione cartotecnica 10 - - - - Addetti macchine per lavorazione di prodotti tessili, di pelletteria 30 20 66,7 50,0 - Addetti alle macchine per le lavorazioni alimentari e affini 80 20 25,0 50,0 50,0 Assemblatori 530 190 35,8 52,6 52,6 Altri addetti alle macchine e assemblatori 150 60 40,0-100,0 Macchinisti ferroviari ed affini 130 - - - - Conducenti di veicoli a motore 490 140 28,6 35,7 7,1 Conduttori di macchine agricole ed altri impianti mobili 140 - - - - Equipaggi di bordo delle navi e affini 30 - - - - Totale condutt. impianti, operatori macch. operai mont. ind. 2.540 680 26,8 39,7 55,9 Addetti alle pulizie e ai servizi di lavanderia 1.470 1.010 68,7 12,9 64,4 Fattorini, portabagagli, portieri e affini 120 20 16,7-100,0 Netturbini e affini 120 90 75,0-100,0 Manovali nel settore minerario e delle costruzioni 110 80 72,7 37,5 25,0 Manovali industriali 250 40 16,0 50,0 75,0 Manovali nel settore trasporti e addetti al carico/scarico delle merci 660 140 21,2 14,3 57,1 Totale personale non qualificato 2.730 1.380 50,5 13,8 64,5 TOTA LE 16.420 4.590 28,0 32,9 48,0 Fonte: ns elaborazione su dati del SI Excelsior Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 17

Tabella 11: Assunzioni totali previste dalle imprese per il 2006 con difficoltà di reperimento e assenza di esperienza specifica per settore di attività Regione Friuli Venezia Giulia Numero assunzioni totali Prima ipotesi di cui con difficoltà di reperimento Seconda Ipotesi di cui senza esperienza specifica v.a. v.a. % v.a. % Industrie alimentari 520 110 21,2 260 50,0 Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature 240 50 20,8 120 50,0 Industrie del legno e del mobile 1.030 390 37,9 420 40,8 Industrie della carta, della stampa ed editoria 160 40 25,0 100 62,5 Altre industrie manifatturiere di prodotti per la casa 40 20 50,0 20 50,0 Industrie delle macchine elettriche ed elettroniche 500 160 32,0 280 56,0 Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto 930 330 35,5 270 29,0 Estrazione di minerali 30 10 33,3 20 66,7 Industrie dei metalli 1.140 520 45,6 550 48,2 Industrie dei minerali non metalliferi 230 50 21,7 140 60,9 Industrie petrolifere e chimiche 130 40 30,8 70 53,8 Industrie delle materie plastiche e della gomma 120 30 25,0 80 66,7 Produzione di energia, gas e acqua 60 10 16,7 20 33,3 Costruzioni 1.690 710 42,0 370 21,9 Commercio al dettaglio 1.710 340 19,9 910 53,2 Commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli 330 120 36,4 90 27,3 Commercio all'ingrosso 580 130 22,4 310 53,4 Alberghi, ristoranti e servizi turistici 1.750 630 36,0 570 32,6 Informatica e telecomunicazioni 310 50 16,1 130 41,9 Servizi avanzati 400 70 17,5 170 42,5 T rasporti e attività postali 830 180 21,7 440 53,0 Credito e assicurazioni 510 70 13,7 270 52,9 Servizi operativi 1.320 240 18,2 730 55,3 Istruzione e servizi formativi privati 80 10 12,5 20 25,0 Sanità e servizi sanitari privati 970 560 57,7 200 20,6 Altri servizi alle persone 690 100 14,5 480 69,6 Studi professionali 90 - - - - TOTALE 16.390 4.970 30,3 7.040 43,0 Fonte: ns elaborazione su dati del SI Excelsior La Tabella 11, come già anticipato, prende in considerazione il totale delle assunzioni previste all interno delle imprese della regione per il 2006 ridistribuite nei singoli settori economici e analizzate sulla base della difficoltà eventualmente prevista nel reperimento di manodopera e sull eventuale assenza di esperienza specifica del personale interessato dalle assunzioni. Il dato generale indica come per 4.970 assunzioni su 16.390 (il 30,3% del totale) si prevedono difficoltà di reperimento sul mercato del lavoro locale e come per 7.040 delle stesse assunzioni (il 43% del totale) non è prevista un esperienza specifica tra i requisiti richiesti. Il settore che segnala le maggiori difficoltà di reperimento delle risorse umane necessarie è quello della Sanità e Altri servizi sanitari privati (il 57,7% del totale). Molto elevate anche le difficoltà segnalate dall Industria dei metalli (45,6% del totale delle assunzioni previste) e delle Costruzioni (42%). In più di un assunzione su tre si segnalano difficoltà di reperimento della manodopera anche nell Industria del legno e del mobile, nel Commercio e riparazioni di autoveicoli, negli Alberghi e ristoranti, nelle Industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto. Per quanto concerne le richieste che si prevede verranno soddisfatte da personale senza esperienza specifica, i settori in cui si segnala un incidenza maggiore di personale con questa caratteristica (cioè oltre il 50% del totale, tralasciando quelli marginali per valori assoluti) sono: Servizi alle persone, Industrie delle materie plastiche, Industrie della carta, Industrie dei minerali non metalliferi, Industrie delle macchine elettriche ed Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 18

elettroniche, Servizi operativi alle imprese, Industrie chimiche, Commercio al dettaglio, Trasporti, Credito e assicurazioni. Tabella 12: Personale Stagionale: riepilogo dei fabbisogni, quote in dotazione, domande pervenute e autorizzate in Friuli Venezia Giulia dal 1999 al 2006 A nno Fabbisogni Quote in dotazione Domande pervenute Domande autorizzate 1999 1.400 1.279 0 430 2000 740 1.000 784 746 2001 1.218 1.268 1.161 1.161 2002 1.700 1.650 1.686 1.686 2003 2.700 2.700 2.460 2.188 2004 2.700 1.580 1.873 1.603 2005 2.200 1.710 1.674 1.416 2006 2.000 2.800 1.345 1.237 Fonte: Direzione Centrale Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Se fino ad ora l analisi della Fonte Excelsior ci ha permesso un ragionamento sulle assunzioni riferite a personale stabile, una riflessione aggiuntiva va compiuta per quanto concerne i fabbisogni relativi a personale stagionale. A questo proposito di grossa utilità risultano i dati forniti dalla Direzione Centrale Lavoro, Formazione, Università e Ricerca (Tabella 12). Tali dati ci permettono di confrontare i fabbisogni indicati dalla regione Friuli Venezia Giulia negli anni precedenti comparandoli con le quote fornite in dotazione dal Ministero e con le domande pervenute e successivamente autorizzate una volta accertata la correttezza della domanda e la presenza dei requisiti richiesti dalle procedure di legge. Si può notare una certa forbice tra i fabbisogni espressi dalla regione e le domande pervenute che solo nel 2005 e in precedenza nel 2002 superano le quote concesse dal Ministero. A prima vista si potrebbe pensare a richieste che superano spesso i reali fabbisogni del sistema impresa e dei settori maggiormente interessati (in particolare l agricoltura e il turismo). In realtà probabilmente il fabbisogno espresso corrisponde a quello reale e le richieste vengono in parte soddisfatte ricorrendo a lavoratori che non provengono dall estero ma che sono già presenti sul territorio italiano con altri permessi di soggiorno (ad esempio cittadini immigrati che sono nel frattempo giunti attraverso procedure di ricongiungimento familiare o cittadini immigrati che nel frattempo potrebbero avere perso l occupazione e si ricollocano sul mercato del lavoro in settori diversi, magari temporaneamente in attesa di una nuova collocazione). Va tenuto conto di come l agricoltura e il turismo siano attività soggette per definizione ad andamenti piuttosto variabili tra un anno e l altro e quindi quote eccessivamente ristrette potrebbero creare problemi a settori che per la loro natura costitutiva hanno necessità di soddisfare in tempi brevi le proprie esigenze in materia di risorse umane. Se per il 2006 i dati non sono ancora definitivi, osserviamo come nel 2005 il numero di domande pervenute è molto vicino alle quote concesse, mentre nel 2004 le domande superavano le quote concesse (1.873 contro 1.580). Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 19

Tabella 13: Personale totale annuale: riepilogo dei fabbisogni, quote in dotazione, domande pervenute e autorizzate in Friuli Venezia Giulia dal 1999 al 2006 Anno Fabbisogni Quote in dotazione Domande pervenute Domande autorizzate 1998 1.100 960 1.209 343 1999 2.400 3.883 1.557 1.316 2000 3.015 2.223 3.866 1.608 2001 11.038 3.834 6.203 1.794 2002 10.700 2.150 1.711 2.245 2003 6.700 2.885 2.676 2.348 2004 5.700 3.161 3.473 2.240 2005 5.000 5.292 7.757 4.781 2006 8.000 8.005 11.777 2.234 Fonte: Direzione Centrale Lavoro, Formazione, Università e Ricerca La Tabella 13 riassume la situazione generale in merito a fabbisogni complessivi (personale stabile e stagionali) indicati dalla regione, quote in dotazione e domande pervenute e autorizzate. Ciò che risulta di immediata evidenza è il fatto che negli ultimi tre anni considerati il numero domande pervenute ha sempre superato quello delle quote concesse in dotazione (3.473 contro 3.161 nel 2004; 7.757 contro 5.292 nel 2005; 11.777 contro 8.005 nel 2006). Si tratta di un elemento che in un ottica previsionale non può essere trascurato perché molto indicativo delle necessità presenti su un mercato del lavoro locale che stenta a reperire le risorse umane necessarie al proprio funzionamento se non con robuste iniezioni di forza lavoro proveniente dall esterno. Anche le difficoltà attraversate negli ultimi due anni da alcuni settori economici non hanno frenato le richieste di lavoratori immigrati che in particolare nell ultimo biennio hanno subito una decisa impennata, a ulteriore riprova dei problemi di incontro tra domanda e offerta di lavoro a livello locale. Il fatto che le domande autorizzate siano in numero sensibilmente più basso è probabilmente imputabile in diversi casi a vizi di natura formale che hanno impedito la conclusione positiva degli iter e quindi non sono testimoni di fabbisogni che nel corso del tempo sono venuti meno. Tra l altro va sottolineato come esistano problemi che sono collegati all esistenza di quote riservate ai paesi che hanno avviato con l Italia procedure e accordi per contrastare l immigrazione clandestina: accade che per alcuni di questi paesi parte delle quote rimangano inutilizzate, mentre per altri le quote sono largamente insufficienti (ricordiamo come i lavoratori provenienti da paesi per i quali sono state riservate delle quote non possono concorrere all ingresso sul canale riservato alle nazionalità non predefinite). In particolar modo va rimarcato il fatto che per il 2005 e il 2006 il numero di domande pervenute non è stato solo superiore alle quote concesse, ma anche al fabbisogno espresso dalla regione Friuli Venezia Giulia che si sarebbe rivelato molto prudenziale. E molto probabile che il sistema economico abbia comunque nel prossimo futuro la necessità di rimpinguare in maniera significativa la presenza di forza lavoro proveniente dall estero per coprire le esigenze e le posizioni che attualmente risultano ancora scoperte. Anche la liberalizzazione della circolazione dei lavoratori provenienti dai nuovi paesi UE non è destinata a risolvere, se non in minima parte, i problemi esistenti, come testimonia il fatto che le quote riservate a questi paesi stabilite a livello nazionale sono il larga misure inutilizzate. Infatti è notevolmente calata la propensione di tali lavoratori (se si esclude l esistenza di un flusso abbastanza significativo dalla Polonia) alla migrazione in altri paesi per il miglioramento delle condizioni economiche degli stessi e la diminuzione progressiva dei differenziali salariali che rendono meno conveniente la migrazione all estero. Per il Friuli Venezia Giulia tale fenomeno è particolarmente evidente e testimoniato anche Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale pag. 20