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del 8 ottobre 2012

8 ottobre 2012 Giovani: l auto tira meno? Colpa delle Case perdenti, non della crisi né di Internet Giovani lontano dalle auto: Web innocente Il Rapporto Automotive di AlixPartners per gli Stati Uniti individua, tra le cause del crollo del mercato dell auto, la Generazione N (i nati tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila), come Neutral about driving e indifferente alla guida. In Italia, i dati sui consumi di auto e di smartphone/social network mostrano segnali che lasciano intuire come un cambiamento in questo senso sia già in atto. Le valutazioni emergono dal Rapporto Automotive 2012, una ricerca condotta negli Stati Uniti dalla società di consulenza aziendale internazionale AlixPartners, coi risultati illustrati nel corso della manifestazione Missione Auto, manifestazione promossa da AMOER, Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile per denunciare le continue vessazioni sull auto, proporre analisi e soluzioni concrete per superare la crisi del settore, riscoprire l emozione e la passione per le quattro ruote. Complessivamente, si legge nella ricerca, i cambi generazionali sono considerati responsabili fino al 15% della diminuzione della domanda di auto nel Nord America: circa il 13% di questa diminuzione è attribuibile a un minore uso dell auto (la maggior parte riferita ai Baby Boomers, persone nate tra il 1945 ed il 1964) e circa un 2 % identificata nella tendenza a guidare sempre meno (la maggior parte riferita ai Millenials, persone nate tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila e ad altre persone giovani). Questa Generazione N, che pesa come quella dei Baby Boomers e che è cresciuta con Internet piuttosto che con l auto, evidenzia Giacomo Mori, Director di AlixPartners potrebbe rivelarsi come un fattore determinante nella riduzione della domanda. I grandi cambiamenti demografico-generazionali hanno evidenziato come i Millenials (nati tra anni 90 e 2000) e altri giovani abbiano meno interesse per l auto rispetto alle generazioni passate, mentre i Baby Boomers ( 45 64), invecchiando, hanno semplicemente meno motivi per guidare. A conferma di questo trend, alcune elaborazioni su dati Google, curate dalla Task Force dell Automotive (un team di economisti, giornalisti, docenti universitari e manager

all interno di AMOER Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile), attestano come ad oggi il 28% degli italiani possieda uno smartphone; di questi il 54% lo usa per collegarsi ai social network, mentre il 75% ci si collega a Internet e il 70% invia email. In generale, il 70% della popolazione è ormai connesso e oltre il 90% dei connessi usa i social networks. Ma a parer mio il problema sono le Case, specie quelle perdenti. Hanno martellato i giovani di info noiosissime: quanto consuma un auto, quanto inquina, quant è comoda per caricarci sopra un frigorifero. Efficienza, smog, petrolio. Risparmi energetici e cinetici. Come una donna che sposa un uomo brutto, ma con una buona posizione sociale. Alla lunga, lei si rompe le balle, tentenna, barcolla e alla fine va a limonare con altri. Ecco, le Case sono mariti brutti che hanno attratto mogli in cerca di sicurezza, bassi consumi, poco smog. All inizio funziona. Poi il cliente-moglie si stanca: cerca la macchina sexy, l auto come status symbol, la vettura che sappia prendere alla grande le curve, che morda l asfalto al momento giusto. Infatti, i Costruttori vincenti hanno saputo coniugare ii due aspetti (efficienza e sensualità dell auto); quelli perdenti si sono infognati coi loro consumi ridotti, uccidendo la poesia dell auto. http://www.automobilista.it/giovani-l%e2%80%99auto-tira-meno-colpa-delle-case-perdenti-nondella-crisi-ne-di-internet/

IL PUNTO Clini spinge sull'auto elettrica Ma per i concessionari «non si vendono» Il Ministro dell'ambiente torna a chiedere investimenti della Fiat. Per Federauto gli incentivi alle elettriche vanno eliminati Un furgone elettrico TORINO- Arriveranno gli incentivi per l auto elettrica, nessuno o quasi li vuole. I bonus statali in vigore dal 2013 fino a 5 mila euro per un mezzo a batterie e a scendere per altre vetture a basso impatto ambientale, entreranno in vigore dal 2013 fanno discutere. Il ministro dell Ambiente Corrado Clini in una video intervista a «Missione Auto», una due giorni dedicata al settore automotive organizzata dall associazione Amoer che si è svolta sotto la Mole, ribadisce le potenzialità dell elettrico tornando a chiedere l impegno della Fiat: Abbiamo bisogno di cambiare il parco circolante aggiornandolo su prodotti nuovi e innovativi sui quali appunto speriamo anche Fiat possa investire». VENDERLE IN CINA- «Stiamo cercando di favorire per quanto possibile un impegno della più grande fabbrica automobilistica italiana nell'innovazione soprattutto alla ricerca di nuovi prodotti che servano per essere competitivi nei mercati internazionali» ha poi aggiunto il ministro. Fornendo l esempio della Cina,dove entro il 2015 saranno almeno 1 milione le vetture a batterie in circolazione: «Il governo di Pechino già da qualche anno ha chiesto ai principali paesi di partecipare al programma: ci sono case automobilistiche francesi, tedesche, giapponesi, americane ma non c è partecipazione del produttore italiano ancorché sia stata appena terminata la nuova fabbrica di produzione a Changsha». Un opportunità persa, secondo Clini: «prodotti innovativi che potrebbero essere disegnati e realizzati in Italia e questo avrebbe anche benefici per il mercato interno». MA LE ELETTRICHE NON SI VENDONO- Di tutt altro parere i concessionari. Duro l attacco di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Ferderauto: «I soldi spesi per gli incentivi alle elettriche dateli a chi ne ha bisogno, alle popolazioni colpite dal terremoto dell Emilia». «Non vogliamo elemosine, ma un piano di rilancio di un settore tartassato da politiche fiscali opprimenti» ha concluso. I numeri confermano che per ora quello elettrico è ancora un business di nicchia- «vale lo 0,02% del mercato, nell ultimo mese sono state vendute una ventina di macchine in Italia»- che richiede investimenti elevati senza un ritorno economico, almeno per ora. Ancora troppo alti i prezzi delle auto e troppo scarsa l autonomia per conquistare un pubblico di massa. Con il risultato che i progetti già avviati

rischiano d arenarsi: il gruppo Psa Peugeot-Citroen ha sospeso la fornitura di citycar a batterie dalla Mitsubishi perché non riusciva a venderle, General Motors ha interrotto per diverse settimane le linee dell impianto di Hamtrack, dove nasce la Volt, offerta negli Usa con maxi-sconti. Anche il cancelliere tedesco Angela Merkel pur confermando l impegno a favore delle emissioni zero ha rivelato che non sarà facile raggiungere il traguardo del milione di elettriche entro il 2020. Un altra tegola per un settore alle prese con una delle più gravi crisi dal dopoguerra. Daniele Sparisci 8 ottobre 2012 10:42 RIPRODUZIONE RISERVATA http://motori.corriere.it/motori/attualita/12_ottobre_08/auto-elettrica-timoriconcessionari_2c221ac6-1122-11e2-b61f-b7b290547c92.shtml

Daily a Missione Auto Lunedì 08 Ottobre 2012 09:44 Iveco è stata sponsor di "Missione auto", la manifestazione promossa da AMOER, l'associazione per una mobilità equa e responsabile, che si è svolta a Torino venerdì 5 e sabato 6 ottobre. L'iniziativa, che ha coinvolto esperti del mondo scientifico, universitario, giornalistico e imprenditoriale, è stata un'occasione di importante confronto su temi di attualità che riguardano il settore automotive e la mobilità in generale, per contribuire al rilancio del settore. Iveco è stata presente a "Missione Auto" con l'ultima evoluzione del Daily, il veicolo della sua gamma leggera: a piazza Vittorio sono esposte due versioni del Daily, a minimo impatto ambientale, il Daily Natural Power e il Daily elettrico. Il Daily Natural Power, alimentato a gas naturale, ha un motore da 136 Cv e 350 Nm di coppia che conferisce al veicolo elevate prestazioni. Il veicolo è adatto per il trasporto veloce in aree urbane ed extraurbane, con emissioni molto al di sotto dei limiti richiesti dalle Normative europee. Il Daily Natural Power, come tutti gli altri veicoli Iveco alimentati a gas naturale, può inoltre già utilizzare il bio-metano, una delle fonti di energia rinnovabile con le migliori credenziali in termini di riduzione dei gas ad effetto serra. Il Daily elettrico è una versione ecologica a 0 emissioni e quindi ideale nei centri storici e in tutte le aree a traffico limitato. Il Daily elettrico raggiunge una velocità massima di 70 chilometri orari e ha un'autonomia che va da 90 a 130 chilometri, a seconda del numero di batterie montate. È una versione collaudata, commercializzata e assistita integralmente da Iveco che vanta un'esperienza quasi trentennale. Fonte comunicato stampa Iveco http://www.trasportoeuropa.it/index.php/component/content/article/29-comunicati-stampa/7752- daily-a-missione-auto

Economia Auto: Amoer, nel 2012 mantenerla costera' 588 euro in piu' Torino, 6 ott. - (Adnkronos) - Nel 2012 il costo per il mantenimento dell'auto salira' del 15%. Il dato e' emerso durante la manifestazione "Missione Auto" a Torino, da alcune elaborazione Amoer (Associazione per una mobilita' equa e responsabile) su dati dell'osservatorio nazionale Federconsumatori. Secondo l'elaborazione gli italiani per il mantenimento di un'automobile di media cilindrata quest'anno pagheranno circa 4.628 euro, 588 euro in piu' dell'anno precedente. A incidere maggiormente e' il costo della benzina (sale a 2.320 euro, + 2%) seguita dall'rc auto (1.198 euro, +7%) dal costo per pedaggi e parcheggi (363 euro, +17%) e dalla manutenzione (747 euro, +5%). Un costo che, secondo i dati dell'associazione, superera' i 7mila euro se si aggiungono le spese per bollo, il costo di acquisto (distribuito su 10 anni), e il costo dei mancati interessi sul capitale utilizzato per l'acquisto della vettura (sempre calcolato per 10 anni). (segue) http://www.liberoquotidiano.it/news/1092784/auto-amoer-nel-2012-mantenerla-costera--588-euro-inpiu-.html