LINGUE STRANIERE E DISLESSIA. Carlos Melero Università Ca Foscari Venezia melero@unive.it



Documenti analoghi
Lingue straniere e DSA. Metodologia per una glottodidattica accessibile. Melania Spinello DEAL - Università Ca Foscari di Venezia

Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue. Tra Barriere e Risorse. Dott.ssa Antonella Pesce

La valutazione linguistica dell allievo DSA Strumenti teorici ed operativi

Dislessia e apprendimento di una lingua straniera

DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Lingue straniere e dislessia Un quadro linguistico e glottodidattico

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. ISTITUTO COMPRENSIVO Severino Fabriani SPILAMBERTO (MO) Scuola Primaria G. Marconi Spilamberto

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

Dislessia e mappe semantiche

LA SCUOLA FA BENE A TUTTI

DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi

LINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Dati relativi all alunno Cognome e Nome. Data e luogo di nascita

Dislessia e altri Disturbi dell Apprendimento. Proposte didattiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado

ISTITUTO COMPRENSIVO VIA NOVARIA VILLANTERIO Via Novaria, Villanterio Tel. 0382/ Fax 0382/ SCUOLA DI A.S.

La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e

I Disturbi Specifici di Apprendimento. Brembati Federica Roberta Donini

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.) per alunni BES (Bisogni Educativi Speciali)

Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Apprendimento, insegnamento, valutazione

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (D.M. 12 luglio 2011)

I disturbi specifici di apprendimento

Normale, conforme agli obiettivi della classe ai sensi degli artt. 12 e 13 dell O.M.

DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO E NUOVE TECNOLOGIE

La presa in carico del bambino Disprattico e DSA. Dott.ssa Anna Maria Orrù Logopedista

I Disturbi Specifici dell Apprendimento. A cura della dott.ssa Stefania Desotgiu

Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

Piano didattico personalizzato DSA

NOTE DI APPROFONDIMENTO SU ALCUNI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

LA DISLESSIA: come riconoscerla, cosa fare in classe. -Dott.ssa Valentina Gloria, Psicologa -Dott.ssa Lara Orsolini, Psicologa

Lingue straniere e DSA. Fondamenti teorici e principi per la realizzazione del Piano Glottodidattico Personalizzato

«I DSA: Conosciamoli» Prof.ssa Simonetta Longo Referente DSA (I.T.C.G. «G. Marconi» Penne. Prof.ssa Simonetta Longo

INCLUSIONE e PERSONALIZZAZIONE del percorso didattico. degli ALUNNI con DISTURBI SPECIFICI di APPRENDIMENTO

Bisogni Educativi Speciali

Alunno/a DSA Classe a. s. Docente Materia/e

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

La segnalazione scolastica per D.S.A.

Progetto Insegnare ad imparare le strategie metacognitive nei DSA UST Belluno / Associazione Soroptimist

DISLESSIA E RETE DI SUPPORTO. 17/09/2015 PH.D Francesca Salis 1

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 2 NORD

LEGENDA ed ESEMPI PER LA COMPILAZIONE DI ALCUNE PARTI DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AD USO DEL CONSIGLIO DI CLASSE.

Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA

Area B.E.S. PROGRAMMA DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI A. S. 2014/2015

Bisogni Educativi Speciali

L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Dislessia nell adulto e costruzione di protocolli di valutazione

Progetto Vivere in Italia seconda edizione

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

La valutazione linguistica dell allievo DSA

I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA

CURRICOLO di ITALIANO classe terza

LETTURA DELLA DIAGNOSI E PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Germana Englaro, 9 settembre 2011

1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1)

I disturbi di comprensione del testo scritto

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Aspetti teorici e operativi per una didattica accessibile delle lingue

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Modalità di insegnamento dell inglese per alunni con DSA

A MISURE DISPENSATIVE E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE

SVILUPPO DEL LINGUAGGIO NEL BAMBINO L.Carretti-logopedista-HSA Como 1

dai D.S.A. ai B.E.S

Direzione Didattica. Marie Curie. Via Guicciardi, 1 Milano. Anno scolastico: / Plesso classe. Team docenti (e relative materie di insegnamento):

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

COSA SONO I D.S.A.? circoscritte

Direzione Didattica di Budrio Istituto Comprensivo di Budrio CURRICOLI VERTICALI ITALIANO. Anno Scolastico

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON DSA

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE

- Adriana Volpato - DISLESSIA e D.S.A.: Lezione Discipline Linguistiche didattica Compensativa/Dispensativa

Normativa Scolastica e DSA

INGLESE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE. b. Utilizza la lingua inglese nell uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione

Allegato A ISTITUTO COMPRENSIVO CAPANNOLI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. effettuati da. periodo e frequenza.. modalità.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento) Scuola Primaria Anno Scolastico

I software Dislessia evolutiva e la sintesi vocale Silvia : per un approccio integrato

(spazio per carta intestata della scuola)

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

ALLEGATO B I DSA: DISLESSIA DISORTOGRAFIA DISCALCULIA;

I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO A.S.

Istituto Comprensivo di Pralboino Curricolo Verticale

IL DOCENTE DI SOSTEGNO: UN RUOLO NELLA SCUOLA DELL INCLUSIONE

nell ambito della lettoscrittura

LICEO SCIENTIFICO STATALE LEONARDO DA VINCI"

Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via Salaria Antica Est n.27/c L AQUILA

I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI DI MADRELINGUA NON ITALIANA ANNO SCOLASTICO 2014/2015

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO. Presentazione a cura del prof. Visconti

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO

PRIMA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

PROGETTO DSA DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO. docenti referenti: Monia Gennusa - Valeria Schembari

PERCORSO DIDATTICO/EDUCATIVO SPECIFICO PER ALUNNI CON D. S. A.

I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO ITALIANO

COME SI IMPARA A LEGGERE E A SCRIVERE?

PIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO PER DSA Anno Scolastico 20./20

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA

Transcript:

LINGUE STRANIERE E DISLESSIA Carlos Melero Università Ca Foscari Venezia melero@unive.it

1.Quadro linguistico 2.Quadro psicologico. 3.Piano Glottodidattico Personalizzato (PGP)

1. Quadro linguistico

Cos è? Definizione: 1. Quadro linguistico La dislessia è una difficoltà di apprendimento di origine neurologica, caratterizzata da difficoltà nel riconoscimento accurato e/o fluente di parole, e da limitate abilità di spelling e decodifica. Non rientrano in questa definizione disturbi che, pur manifestando un analoga sintomatologia, dipendono da altre forme di disabilità (sordità, deficit cognitivo, trauma cerebrale, ecc.). Daloiso, 2009

Cos è? Definizione: difficoltà neurologica riconoscimento spelling decodifica 1. Quadro linguistico e psicologico Origine: Le difficoltà legate direttamente alla dislessia sono in genere il risultato di un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che appare inaspettato in relazione alle abilità cognitive del bambino e all efficacia dell istruzione scolastica ricevuta. Le difficoltà dell allievo dislessico possono essere anche dovute ad una combinazione di deficit fonologico, auditivo, visivo e mnemonico. Daloiso, 2009

Cos è? Definizione: Origine: difficoltà neurologica riconoscimento spelling decodifica deficit fonologica inaspettato combinazione fonologico auditivovisivo mnemonico 1. Quadro linguistico Correlazioni: La dislessia può essere associata ad altri disturbi dell apprendimento, quali: difficoltà di comprensione del testo scritto, disgrafia e disortografia, deficit di attenzione, problemi psico-affettivi (bassa auto-stima, asocialità, stati d ansia, depressione). La dislessia può essere, inoltre, conseguenza di una ridotta esperienza nella lettura, che impedisce l espansione del bagaglio lessicale e di conoscenze sul mondo. Daloiso, 2009

Cos è? Definizione: Origine: difficoltà neurologica riconoscimento spelling decodifica deficit fonologica inaspettato combinazione fonologico auditivovisivo mnemonico 1. Quadro linguistico Correlazioni: difficoltà di comprensione testo scritto disgrafia disortografia deficit di attenzione problemi psico-affettivi Daloiso, 2009

Quadro linguistico Classificazione in base al processo neuropsicologico inibito Fonologica inibisce la via fonologica alla lettura (conversione grafema - fonema). 1. Quadro linguistico - Basso grado di consapevolezza fonologica. - Notevoli difficoltà nella decifrazione di parole non familiari.

Quadro linguistico Classificazione in base al processo neuropsicologico inibito Fonologica 1. Quadro linguistico Superficiale inibisce la via lessicalesemantica (connessione tra grafia, significato, fonologia). - Lettura particolarmente lenta. - Errori nelle irregolarità grafema - fonema.

Quadro linguistico Classificazione in base al processo neuropsicologico inibito Fonologica 1. Quadro linguistico Superficiale Profonda inibisce entrambe le vie. - Difficoltà delle dislessie fonologica e superficiale. - Errori semantici (ad es. leggere felino al posto di gatto )

Quadro linguistico Classificazione in base al processo neuropsicologico inibito Fonologica via fonologica 1. Quadro linguistico Superficiale Profonda via lessicale-semantica entrambe

Quadro linguistico Classificazione in base al processo neuropsicologico inibito Fonologica via fonologica 1. Quadro linguistico Superficiale Profonda neuropsicologia via lessicale-semantica entrambe glottodidattica progettazione metodologia

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Insegnare una LS Mente Mondo 1. Quadro linguistico Competenza linguistica Schema competenza comunicativa Balboni, 2012

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Competenza linguistica (sapere la lingua) Insegnare una LS Contenuti lessicali e grammaticali necessari 1. Quadro linguistico per realizzare gli atti comunicativi che Competenza linguistica Mente Mondo compaiono quando usiamo la lingua. Grammaticali perché oltre la grammatica morfo-sintattica, ci sono le grammatiche fonologica, grafemica, lessicale, testuale. Schema competenza comunicativa Balboni, 2008

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Insegnare una LS Mente Mondo 1. Quadro linguistico Competenza linguistica Competenze extralinguistiche Schema competenza comunicativa Balboni, 2012

Insegnare Competenze una LS ad extralinguistiche uno studente dislessico (sapere i linguaggi non verbali) Insegnare Grammatiche una LScinesica, prossemica, vestemica, oggettemica. Linguaggi che si accoppiano alla Mente Mondo lingua, spesso per sottolineare alcuni 1. Quadro linguistico enunciati o atti comunicativi. Competenza linguistica Nelle LS più marcato per la carenza lessicale o per sostituire testualmente atti Competenze extralinguistiche comunicativi che non si sanno realizzare verbalmente. Schema competenza comunicativa Balboni, 2008

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Insegnare una LS 1. Quadro linguistico Competenza linguistica Mente Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale Mondo Schema competenza comunicativa Balboni, 2012

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Competenza sociopragmatica e (inter)culturale 1. Quadro linguistico Sociopragmatica: adattare la lingua al atto Insegnare una LS comunicativo, cioè, saper usare le funzioni nei generi che sono propri Mentedi ciascuna, attraverso Mondo gli atti e le espressioni appropriate. Competenza linguistica Funzioni: 1.Personale Competenze extralinguistiche 2.Interpersonale 3.Regolativo-strumentale 4.Referenziale Competenza sociopragmatica e (inter)culturale 5.Metalinguistica 6.Poetico-immaginativa Schema competenza comunicativa (inter)culturale: software of the mind. Balboni, 2008

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Insegnare una LS 1. Quadro linguistico Competenza linguistica Mente Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale padronanza delle abilità saper fare lingua Mondo Schema competenza comunicativa Balboni, 2012

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Abilità linguistiche, la padronanza (saper fare lingua) Insegnare una LS Abilità primarie: 1. Quadro linguistico ricettive (ascolto, lettura) Mente Mondo produttive (monologo, scrittura) interattive (dialogo -anche online-) Competenza linguistica Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale padronanza delle abilità saper fare lingua Abilità secondarie: processi più complessi (traduzione, riassunto, dettato, appunti...) A noi, interesseranno le primarie. Schema competenza comunicativa Balboni, 2008

RICETTIVO Insegnare una LS ad ORALE uno studente dislessico Abilità linguistiche, la padronanza Ascolto (saper fare lingua) Monologo Insegnare una LS Dialogo Abilità primarie: 1. Quadro linguistico ricettive (ascolto, lettura) Mente Mondo produttive (monologo, scrittura) Dettato interattive (dialogo -anche online-) Competenza linguistica Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale Traduzione Riassunto padronanza Parafrasi delle abilità saper fare lingua Abilità secondarie: processi più complessi Stesura di (traduzione, appunti riassunto, dettato, appunti...) A noi, interesseranno le primarie. Lettura Schema competenza comunicativa Scrittura PRODUTTIVO SCRITTO Balboni, 2008

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Insegnare una LS 1. Quadro linguistico Competenza linguistica Mente Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale padronanza delle abilità saper fare lingua Mondo capacità di agire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua) Schema competenza comunicativa Balboni, 2012

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Insegnare Capacità una di LSagire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua) 1. Quadro linguistico Competenza linguistica Mente Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale padronanza delle abilità saper fare lingua Mondo Le abilità linguistiche si sviluppano e si attivano all interno di situazioni comunicative per precisi scopi pragmatici. capacità di agire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua) Schema competenza comunicativa Balboni, 2008

Insegnare una LS ad uno studente dislessico capacità di agire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua) 1. Quadro linguistico padronanza delle abilità saper fare lingua Competenza linguistica Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale Quali incidenze può avere la dislessia su queste componenti?

Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper fare lingua Abilità orali Comprensione 1. Quadro linguistico Difficoltà nella segmentazione nel flusso comunicativo Percepisce una velocità di eloquio più elevata rispetto ai compagni Produzione Difficoltà nell articolare alcuni suoni e nel pronunciare o ripetere parole non familiari.

Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper fare lingua Abilità orali 1. Quadro linguistico La competenza comunicativa orale dello studente dislessico presenta limiti non generalizzati, come avviene invece per i disturbi specifici del linguaggio, bensì circoscritti a precisi compiti di discriminazione linguistica connessi al basso grado di consapevolezza fonologica

Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper fare lingua Abilità scritte Comprensione 1. Quadro linguistico Superficiale : processi cognitivi inferiori (conversione grafema-fonema, sillabazione, ecc.) e consiste nella capacità di decodificare le forme grafiche del testo associandole a forme fonetiche e significati correlati ai singoli item lessicali.

Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper fare lingua Abilità scritte Comprensione 1. Quadro linguistico Superficiale : Profonda : processi cognitivi superiori (inferenza, contestualizzazione, ipotesi, compensazione, ecc.) e consiste nella capacità di elaborare le informazioni presenti in un testo secondo diversi livelli di profondità (comprensione globale, analitica, per lo studio, ecc.).

Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper fare lingua Abilità scritte Comprensione 1. Quadro linguistico Superficiale : Profonda : La dislessia colpisce i processi cognitivi della comprensione superficiale

Insegnare una LS ad uno studente dislessico padronanza delle abilità. Saper fare lingua Abilità scritte Produzione 1. Quadro linguistico Generalmente lo studente dislessico è anche disgrafo e disortografico.

Insegnare una LS ad uno studente dislessico capacità di agire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua) La dislessia non interessa le abilità d uso 1. Quadro linguistico pragmatico della lingua. Bisogna tener presente che la dislessia può influire sulla personalità dello studente (bassa auto-stima, frustrazione, stati depressivi, difficoltà di socializzazione)

Insegnare una LS ad uno studente dislessico capacità di agire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua) 1. Quadro linguistico La dimensione sociale nell apprendimento di una LS diventa essenziale nell insegnamento all allievo dislessico, il quale non presenta alcun deficit cognitivo congenito che possa impedire lo studio della cultura straniera.

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Competenza linguistica La dislessia colpisce: l analisi fonologica 1. Quadro linguistico conversione grafema-fonema l analisi visiva Rima, sillabe, individuare suoni... grafema-fonema / fonema-grafema. scambio orientamento, sequenza, ordine delle lettere. Confronto tra una forma grafica e forme già immagazzinate nella memoria a lungo termine.

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Competenze extralinguistiche È importantissimo che l apprendimento linguistico coinvolga più canali sensoriali e 1. Quadro linguistico differenti linguaggi espressivi, la cui integrazione conduce alla padronanza comunicativa. L attivazione di altri canali può favorire l apprendimento degli allievi dislessici e non.

Insegnare una LS ad uno studente dislessico Competenza sociopragmatica e (inter)culturale La dislessia colpisce parzialmente soltanto una delle 6 funzioni della competenza 1. Quadro linguistico sociopragmatica: Poetico-immaginativa La competenza (inter)culturale non è colpita.

Insegnare una LS ad uno studente dislessico 1. Quadro linguistico Competenza linguistica Mente Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale! padronanza delle abilità saper fare lingua Mondo capacità di agire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua)! Schema competenza comunicativa Balboni, 2012

Insegnare una LS ad uno studente dislessico 1. Quadro linguistico Competenza linguistica Mente Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale! padronanza delle abilità saper fare lingua Mondo capacità di agire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua)! Schema competenza comunicativa Balboni, 2012

Insegnare una LS ad uno studente dislessico 1. Quadro linguistico Competenza linguistica Mente Competenze extralinguistiche Competenza sociopragmatica e (inter)culturale! padronanza delle abilità saper fare lingua Mondo capacità di agire socialmente con la lingua (saper fare con la lingua)! Schema competenza comunicativa Balboni, 2012

2. Quadro psicologico

Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all apprendimento: Inizialmente ha un atteggiamento curioso e interessato. 2. Quadro psicologico LS percepita come un occasione di ricominciare daccapo. Se non viene predisposto un ambiente che valorizzi le abilità (e non rimarchi le disabilità) questo atteggiamento è destinato a spegnersi velocemente.

Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all apprendimento: 2. Quadro psicologico Teoria della valutazione emotiva dell input (Stimulus Appraisal Theory) Schumann et al., 2004 The Neurobiology of Learning. Perspectives from Second Language Acquisition. Novità Piacevolezza Pertinenza rispetto ai propri bisogni Realizzabilità Sicurezza psico-sociale

Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all apprendimento: Novità 2. Quadro psicologico Aspettative poco realistiche. Esaurita la novità studio impegnativo Strategie LM non applicabili alla LS Superabile con: - Patto formativo chiaro e condiviso. - Percorso glottodidattico adatto

Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all apprendimento: Piacevolezza 2. Quadro psicologico Assenza di fiducia nelle proprie possibilità. Vissuto dello studente con insuccessi e frustrazioni. Superabile con: - Riscoperta del piacere di imparare - Riconquista della dimensione ludica e piacevole. - Serenità e gradevolezza.

Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all apprendimento: Pertinenza rispetto ai propri bisogni 2. Quadro psicologico Lo studente valuta l input e giudica se esso ostacola o favorisce il raggiungimento dei suoi obiettivi formativi, sociali, culturali. Lo studente dislessico non presenta particolarità.

Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all apprendimento: Realizzabilità 2. Quadro psicologico Di conseguenza alla novità, piacevolezza e pertinenza, il senso di riuscita dell allievo dislessico che studia una LS dipende in gran parte dell effettiva realizzabilità. Attenzione: - Approcci, metodi, obiettivi, tecniche che tengano conto del quadro linguistico dello studente.

Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Motivazione all apprendimento: Sicurezza psico-sociale 2. Quadro psicologico Lo studente determina se la situazione è conforme agli standard e alle aspettative del proprio gruppo sociale, e se può minare o rafforzare la propria immagine sociale. Attenzione: - Approcci, metodi, obiettivi, tecniche che tengano conto del quadro linguistico dello studente.

Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Stati d ansia 2. Quadro psicologico Insicurezza + bassa autostima + insuccessi... = ansia nei compiti e nelle situazioni di apprendimento Distinzione tra: Ansia caratteriale tratto della personalità. Non dipende dalle situazioni vissute. Alcune esperienze possono favorire questo tratto. Ansia situazionale non è tratto della personalità. Dipende dalle situazioni percepite come ansiogene.

Alcune note sulla psicologia dello studente dislessico Stati d ansia Alcuni studiosi (Horwitz) parlano di una tipologia speciale d ansia: ansia linguistica. 2. Quadro psicologico Ricaduta sul piano linguistico: - riluttanza alla comunicazione. - difficoltà di memorizzazione. - incapacità di auto-correggersi. - tendenza alla distrazione. L allievo dislessico tende a mantenere uno stato di ansia linguistica alto. Bisogna abbattere le barriere glottodidattiche.

3. PGP

1.Legislazione 2.Definizioni 3.Linee-guida ministeriali 4.Obiettivi del PGP 3. PGP 5.Misure compensative e dispensative 6.Chiudendo il PGP 7.Patto formativo

Legge 170/2010 9 articoli - Legge cornice 3. PGP Legislazione Art. 1: Classificazione come disturbo e loro indipendenza. Art. 5: l allievo ha diritto a p r ov ve d i m e n t i d i s p e n s a t i v i e compensativi.

Definizioni Compensativi 3. PGP Definizioni Assieme di ausili e supporti che consentono allo s t u d e n t e d i s l e s s i c o d i raggiungere gli stessi obiettivi didattici della classe. Tabelle dei mesi o giorni. Mappe concettuali. Sintetizzatore vocale...

Definizioni Compensativi Dispensativi 3. PGP Definizioni Assieme di ausili e supporti che consentono allo s t u d e n t e d i s l e s s i c o d i raggiungere gli stessi obiettivi didattici della classe. A s s i e m e d i richieste che lo s t u d e n t e dislessico NON può realizzare e quindi verrà esentato. Lettura ad alta voce. Studio mnemonico...

Compensativi Definizioni Dispensativi Esonero 3. PGP Definizioni Assieme di ausili e supporti che consentono allo s t u d e n t e d i s l e s s i c o d i raggiungere gli stessi obiettivi didattici della classe. A s s i e m e d i richieste che lo s t u d e n t e dislessico NON può realizzare e quindi verrà esentato. L o s t u d e n t e dislessico viene esentato dalla materia nel suo complesso. Ultima spiaggia. Diagnosi + richiesta famiglia al Consiglio di Classe.

Linee-guida ministeriali Osservazione comportamenti e prestazioni sospette Attività rinforzo e recupero 3. PGP Linee-guida Comunicazione + diagnosi percorso e richiesta diagnosi PGP se accertata e certificata

Obiettivi del PGP Ministero: Collegiale Individuazione e formalizzazione degli strumenti compensativi e dispensativi 3. PGP Obiettivi PGP Dovrebbe essere un curricolo personalizzato: Obiettivi curricolari perseguibili, non perseguibili e potenziati. Misure compensative e dispensative. Scelte metodologiche per la glottodidassi nella classe e gli interventi individualizzati. + documentazione

Definire gli obiettivi: Obiettivi del PGP 3. PGP Obiettivi PGP Documenti ufficiali parlano di obiettivi d apprendimento che in LS sono abilità e non contenuti. Queste abilità sono molto generali = margine manovra Nulla vieta di includere nuovi obiettivi, ridurre contenuto, concentrarsi sulle abilità, MA RISPETTANDO GLI OBIETTIVI MINIMI.

Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale 3. PGP Obiettivi PGP sfera culturale sfera relazionale

Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale 3. PGP Obiettivi PGP sfera culturale sfera relazionale - Dimensione emozionale - Dimensione (meta)cognitiva Entrambe sono veri e propri obiettivi perché non sono prerequisiti innati.

Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa 3. PGP Obiettivi PGP sfera personale sfera relazionale sfera culturale C o m p e t e n z e extralinguistica, sociopragmatica e (inter)culturale. II ciclo rientrano anche quelli letterari: - storia letteratura + analisi testi - espansione lessico

Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale 3. PGP Obiettivi PGP sfera culturale Incentivazione socializzazione C o i n v o l g i m e n t o n e l l e dinamiche di gruppo. sfera relazionale

Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale 3. PGP Obiettivi PGP sfera culturale Non i documenti ministeriali, ma è assolutamente consigliabile sfera relazionale

Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale Area linguistica pre-requisiti linguistici 3. PGP Obiettivi PGP sfera culturale comprensione interazione produzione sfera relazionale competenza meta-linguistica

Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale pre-requisiti linguistici Area linguistica 3. PGP Obiettivi PGP - fonologia: prerequisito fondamentale per la sfera culturale comprensione e produzione - ortografia: difficoltosa in modo speciale nelle lingue opache. sfera relazionale comprensione interazione produzione competenza meta-linguistica

Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa sfera personale Area linguistica pre-requisiti linguistici 3. PGP Obiettivi PGP comprensione sfera culturale comprensione (orale o interazione scritta). Se lo studente ha problemi nella comprensione produzione globale (requisito per quella sfera relazionale analitica) sarà necessario competenza inserire del PGP obiettivi in meta-linguistica quest area.

Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: 3. PGP Obiettivi PGP Area formativa come nelle indicazioni n asfera z i o personale n a l i. P G P d e v e e s p l i c i t a r e g l i a s p e t t i dell interazione su cui verterà l insegnamento (e anche la valutazione): sfera culturale interazione -efficacia comunicativa -efficacia interazionale sfera relazionale -adeguatezza al contesto -appropriatezza linguistica Area linguistica pre-requisiti linguistici comprensione produzione competenza meta-linguistica

Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: Area formativa Area linguistica 3. PGP Obiettivi PGP sfera personale a seconda dello studente, del tipo di dislessia e delle misure c o m p e n s a t i v e e / o sfera culturale dispensative (solo orale o anche scritta). produzione sfera relazionale -efficacia comunicativa -adeguatezza al contesto -coesione e coerenza pre-requisiti linguistici comprensione interazione competenza meta-linguistica

Obiettivi del PGP Due gruppi di obiettivi di pari importanza: 3. PGP Obiettivi PGP Area formativa Ministero: ciclo secondario II grado. sfera personale È opportuno svilupparla fin d a l l e p r i m e f a s i d apprendimento, in modo da guidare sfera culturale lo studente nella creazione di strategie. sfera relazionale competenza meta-linguistica Area linguistica pre-requisiti linguistici comprensione interazione produzione

Misure compensative e dispensative 3. PGP Misure compensative e dispensative Obiettivi apprendimento Osservazioni Singoli docenti Collegio docenti Diagnosi M i s u r e compensative e dispensative

Misure compensative e dispensative Area linguistica 3. PGP Misure compensative e dispensative M i s u r e compensative e dispensative pre-requisiti linguistici comprensione interazione produzione competenza meta-linguistica

Misure compensative e dispensative 3. PGP Misure compensative e dispensative pre-requisiti linguistici comprensione Non in manuali Attività di supporto individuali in scuola di classe in scuola auto-apprendimento (piano lavoro) produzione interazione competenza meta-linguistica Dispensativa, in casi molto gravi, dispensa ortografia

Misure compensative e dispensative comprensione produzione pre-requisiti linguistici 3. PGP Misure compensative e dispensative competenza meta-linguistica interazione Valutare se includere la dimensione scritta a.dislessia severa o comorbilità con disgrafia e disortografia. b.dislessia lieve c.entrambi i casi

Misure compensative e dispensative comprensione produzione pre-requisiti linguistici 3. PGP Misure compensative e dispensative competenza meta-linguistica a. Dislessia severa o comorbilità con disgrafia e disortografia interazione percorso personalizzato con dispensa delle Valutare se includere la dimensione scritta a.dislessia severa o comorbilità con convertire disgrafia e i disortografia. compiti. b.dislessia lieve c.entrambi i casi prestazioni scritte (anche in valutazione). Comprensione: narratore digitale, audiolibri, ecc. Produzione: attività sostitutive in forma orale.

Misure compensative e dispensative comprensione produzione pre-requisiti linguistici 3. PGP Misure compensative e dispensative b. Dislessia lieve competenza meta-linguistica interazione percorso personalizzato che privilegia la dimensione orale, ma con obiettivi minimi in Valutare lettura se e scrittura. includere la dimensione scritta a.dislessia severa o comorbilità con disgrafia e disortografia. supporto (misura compensativa). b.dislessia lieve c.entrambi i casi Comprensione: strategie glottodidattiche di Produzione: uso di computer, dizionari digitali, correttori, ecc. (misure compensative).

Misure compensative e dispensative comprensione produzione pre-requisiti linguistici 3. PGP Misure compensative e dispensative c. Entrambi i casi competenza meta-linguistica interazione misure dispensative per le attività che generano Valutare ansia linguistica se includere o che la dimensione sono inaccessibili. scritta a.dislessia severa o comorbilità con disgrafia e disortografia. risposta immediata a domande di b.dislessia lieve c.entrambi i casi Es. lettura ad alta voce, traduzione istantanea, comprensione, memorizzazione di brani, ecc.

Misure compensative e dispensative comprensione produzione pre-requisiti linguistici 3. PGP Misure compensative e dispensative competenza meta-linguistica interazione Valutare se includere la dimensione scritta a.dislessia severa o comorbilità con disgrafia e disortografia. b.dislessia lieve c.entrambi i casi La dispensa delle prove scritte non è sinonimo della dispensa del supporto scritto come strumento di studio.

Misure compensative e dispensative 3. PGP Misure compensative e dispensative interazione Difficoltà mnemoniche (immagazzinaggio e recupero) Limitata fluenza in LS Misura compensativa: uso di prompt o schemi-guida pre-requisiti linguistici produzione competenza meta-linguistica comprensione

Misure compensative e dispensative 3. PGP Misure compensative e dispensative competenza meta-linguistica pre-requisiti linguistici Inserire momenti di riflessione esplicita sulle componenti della lingua che possano portare all elaborazione di mappe e schemi che possano configurare una grammatica della classe. interazione produzione comprensione

Chiudendo il PGP Per concludere il nostro PGP mancano soltanto due punti: 3. PGP Chiudendo il PGP Metodologia Valutazione Bisogna esplicitare nel PGP da una parte gli accorgimenti m e t o d o l o g i c i c h e s i adotteranno e dall altra, le misure relative alla valutazione

Patto formativo Il PGP diventa uno strumento veramente utile quando: 3. PGP Patto Formativo è condiviso con lo studente è condiviso con la famiglia è condiviso con il corpo docente Le scelte che influiranno sullo svolgimento delle attività in classe dovrebbero essere condivise con il gruppo classe.

Grazie per la vostra attenzione! (e la vostra pazienza) Carlos Melero melero@unive.it