Un futuro sostenibile AGENDA 21 A SCUOLA. Sansepolcro 10 ottobre Ecoazioni

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2 Un futuro sostenibile AGENDA 21 A SCUOLA Sansepolcro 10 ottobre 2005 Ecoazioni Via B.Ubaldi Centro Direzionale Prato 06024 Gubbio (PG) Tel. +39 075 9222693 Fax. +39 075 9272282 ecoazioni@ecoazioni.it - m.bettarelli@ecoazioni.it

Cosa faremo oggi Conoscersi per lavorare insieme Agenda 21 e la sostenibilità Educazione e Comunicazione Ambientale Il progetto Agenda 21 a scuola

Conoscersi per lavorare insieme Chi sono. Un pensiero che rappresenti la mia scuola.. Per me una scuola sostenibile è..

AGENDA 21 e la sostenibilità CONCETTO DI SVILUPPO SOSTENIBILE Gro Harlem Bruntland 1 Ministro Norvegense presidente della World Commission on Environement and Development 1987 in preparazione al Vertice di Rio Umbertide, "lo sviluppo 27 Settembre che è in 2003 grado di soddisfare i bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri". Il Rapporto Bruntland propose 22 nuovi principi per potere raggiungere lo sviluppo sostenibile ed inoltre raccomandò che quei principi fossero recepiti nelle leggi e direttive nazionali e internazionali e in carte che chiarissero i rapporti tra diritti e doveri tra cittadini e Stato, con l'assunzione di responsabilità per la loro attuazione da parte di tutte le nazioni.

Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 VERTICE DELLA TERRA "Le difficoltà riscontrate a livello mondiale sui problemi ambientali e sul depauperamento continuo delle risorse naturali fecero scattare un nuovo allarme planetario che trovò adeguata attenzione nella Conferenza di Rio de Janeiro del 1992, organizzata dalle Nazioni Unite sullo sviluppo e sull'ambiente. L Agenda 21 elaborata a Rio voleva essere il primo passo per la creazione collettiva di un idea di futuro unico: un agenda che in 40 capitoli descriveva gli elementi fondamentali per un futuro consapevole e sostenibile del Pianeta per il 21 secolo. Sviluppo sostenibile: economico, tecnologico, culturale, sociale, politico L'Agenda21 è stata poi adottata dalla Comunità Europea e dai singoli Paesi, con l obiettivo di una PARTECIPAZIONE ED ATTUAZIONE LOCALE, PER TRADURRE GLI OBIETTIVI GLOBALI IN AZIONI CONCRETE LOCALI

Dimensione della sostenibilità Dimensione della sostenibilità Valori associati Sostenibilità Sociale Equità, Pace diritti umani Sostenibilità Ecologica Rispetto della bio-diversità e dei tempi Sostenibilità Economica Rispetto della cultura e dello sviluppo locale Umbertide, Sostenibilità 27 Istituzionale Settembre 2003 Partecipazione e democrazia

DA AGENDA 21 AD AZIONE 21 Johannesburg - 23 agosto 33 settembre 2002 E un vero e proprio Piano di Attuazione quello approvato dal Vertice Mondiale sullo Sviluppo sostenibile di Johannesburg. E un Accordo Internazionale che conferma i principi di Rio e individua una serie di azioni obbligatorie per le nazioni firmatarie. E composto da 10 capitoli e da 148 paragrafi: Diritti Umani L Accesso delle Donne Il futuro dei giovani L acqua potabile Le politiche energetiche I cambiamenti climatici Modelli sostenibili di produzione e consumo Finanziamenti Governance

Agenda 21 Locale L Agenda 21 Locale è un processo partecipativo messo in atto dall amministrazione locale con il fine di realizzare gli obiettivi dell Agenda 21 a livello locale attraverso la preparazione e la realizzazione di un piano d azione condiviso a lungo termine che dia priorità ai temi dello sviluppo sostenibile. n futuro sostenibile AGENDA 21 A SCUOLA AGENDA 21 alcune definizioni Sviluppo sostenibile J.R. Hichs, 1972 - SOSTENIBILITA' massimo ammontare che una comunità può consumare in un certo periodo e rimanere, tuttavia,lontana dall'esaurimento delle risorse come all'inizio Bruntland,1987 - SVILUPPO SOSTENIBILE sviluppo che risponde alle necessità del presente, senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie esigenze ONU (WCU,UNEP,WWFN), 1992 - SVILUPPO SOSTENIBILE miglioramento di qualità della vita, senza eccedere la capacità di carico degli ecosistemi alla base ICLEI, 1994 - SVILUPPO SOSTENIBILE sviluppo che offre servizi ambientali, sociali ed economici di base a tutti i membri di una comunità, senza minacciare l'operabilità dei sistemi naturale, edificato e sociale da cui dipende la fornitura di tali servizi. Agenda 21 E un programma d'azione per lo sviluppo sostenibile globale, sottoscritto da oltre 170 nazioni al summit di Rio de Janeiro (3-14 giugno 1992). Assieme ad altri importanti documenti, quali la Dichiarazione di Rio su Ambiente e Sviluppo, l Agenda 21 mira a promuovere uno sviluppo economico che sia sostenibile, anche ecologicamente e a ridurre gli impatti negativi delle attività umane sull ambiente.

AGENDA 21 alcune definizioni I principali documenti di riferimento internazionale, in ordine cronologico: 1972 - Rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite sull ambiente umano 1980 - Strategia mondiale per la conservazione 1987 - Rapporto della Commissione Mondiale sull ambiente e lo Sviluppo WCED 1992 - Conferenza delle Nazioni Unite sull ambiente e lo sviluppo 1994 - Carta di Aalborg Carta delle città europee per un sviluppo durevole e sostenibile 1996 - Lisbona Dalla carta all azione Umbertide, 1996 - Agenda 27 Settembre Habitat 2003 1996 - Dichiarazione di Istanbul 1997 - Trattato di Amsterdam 1997 - Protocollo di Kyoto 2000 - Appello di Hannover 2001 - G8 Trieste 2001 - Dichiarazione sulle città e altri insediamenti umani nel nuovo Millennio 2002 Conferenza di Johannesburg - Da agenda 21 ad Azione 21

AGENDA 21 AGENDA 21 A SCUOLA La scuola in quanto comunità educativa, costituisce in piccolo un modello di società, all interno della quale si fanno esperienze, si costruiscono relazioni, si mettono a confronto valori, si crea un futuro Agenda 21 a scuola è allora uno strumento per assumersi come istituzione la propria parte di responsabilità Verso il paese e la comunità locale delle giovani generazioni

AGENDA 21 AGENDA 21 A SCUOLA Educazione Ambientale deve diventare Educazione per un futuro sostenibile. Anni 70 Educazione ambientale = conservazione della natura Umbertide, Anni 27 80 Settembre - Educazione 2003 ambientale = comportamenti rispettosi e e non distruttivi Anni 90 Educazione ambientale = Educazione al futuro come cambiamento del modo di pensare Oggi - Educazione Ambientale = Fattore della trasformazione sociale nel rispetto della sostenibilità in tutte le sue forme

Il Progetto AGENDA 21 A SCUOLA A. Informare: principali concetti di sostenibilità e metodologia di lavoro B. Conoscere: B.1 Gli Scenari B.2 L indagine ambientale C. Progettare: Il Piano d Azione D. Attuare: Attivazione delle azioni previste e monitoraggio E. Comunicare: Incontro fra le scuole che hanno aderito al progetto

A. Informare Portare a conoscenze le problematiche legate all ambiente Responsabilizzare le generazioni future Incidere sulle politiche della scuola Modificare le abitudini quotidiane Scuola come momento di confronto L azione di Comunicazione ambientale della Scuola è fondamentale per la diffusione di un nuovo modello culturale che a partire dai giovani raggiunga tutte le altre componenti del territorio. COMUNICAZIONE CONSAPEVOLEZZA

B. Conoscere B.1 - Gli scenari L EASW è un progetto promosso nel 1993 dalla Commissione Europea DGXIII nel 1993 come strumento metodologico per affrontare scelte di sviluppo sostenibile e partecipate. SCENARIO FUTURO: NEGATIVO E POSITIVO Rappresentano le visioni future e servono per proiettare i partecipanti nel futuro per immaginare, in relazione ai temi della la discussione, come sarà la loro città in un futuro prossimo, in genere ci si proietta al 2010.

B. Conoscere B.1 - Gli scenari Siamo nel 2010, tutto è andato male, le Amministrazioni hanno fallito i loro piani per la sostenibilità come è la nostra scuola? Siamo nel 2010, tutto è andato bene, le Amministrazioni sono riuscite a sviluppare i loro piani per la sostenibilità come è la nostra scuola?

Schema per la costruzione dello Scenario Aree Tematiche Energia Acqua Rifiuti Qualità della vita interna Mobilità Sicurezza Didattica

B. Conoscere B.2 - L indagine descrittiva 1. CARATTERISTICHE GENERALI DELLA STRUTTURA SCOLASTICA 1.1 UBICAZIONE E POSIZIONE GEOGRAFICA 1.2 IDENTITA DELLA STRUTTURA SCOLASTICA 1.3 STATO E DESCRIZIONE DELL EDIFICIO SCOLASTICO 1.4 DESCRIZIONE DOTAZIONI TECNICHE 1.5 ACCESSIBILITÀ E SICUREZZA 2. CONTESTO TERRITORIALE IN CUI OPERA LA STRUTTURA SCOLASTICA 2.1 COLLEGAMENTI E TRASPORTI 2.2 TERRITORIO LIMITROFO ALLA STRUTTURA SCOLASTICA 2.3 ANALISI CLIMATICA (DALLA STAZIONE DI RILEVAMENTO PIÙ VICINA) 3. ANALISI DELLE PRESCRIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI DI CARATTERE AMBIENTALE 3.1 ASPETTI AMBIENTALI 3.2 STRUTTURA ORGANIZZATIVA 3.3 STRUTTURA EDILIZIA 3.4 IGIENE E SALUTE

B. Conoscere B.2 - L indagine descrittiva 4. ATTIVITA E ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI 4.1 SEGRETERIA 4.2 DIRIGENZA 4.3 ATTIVITA DIDATTICA IN ORARIO SCOLASTICO 4.4 ATTIVITA DIDATTICA IN ORARIO EXTRASCOLASICO 4.5 SERVIZI SCOLASTICI 5. STUDENTI 5.1 NUMERO E TIPOLOGIA 5.2 SBOCCHI OCCUPAZIONALI 5.3 SBOCCHI UNIVERSITARI 6. DIPENDENTI 6.1 NUMERO E TIPOLOGIA 6.2 DOCENTI 6.3 PERSONALE ATA 7. FORMAZIONE E COMUNICAZIONE 7.1 FORMAZIONE AMBIENTALE ORGANIZZATA DALLA SCUOLA 7.2 INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 8. ANALISI DEGLI ASPETTI AMBIENTALI DIRETTI E INDIRETTI 8.1 CONSUMI 8.2 GESTIONE AREE VERDI 8.3 BUONE PRATICHE

B. Conoscere B.2 - L indagine percettiva SCHEDE PERCETTIVE BENESSERE PSICOLOGICO ED EMOTIVO RAPPORTO CON I TUOI COMPAGNI RAPPORTO CON IL PERSONALE NON DOCENTE RAPPORTO TRA ALLIEVI E PROFESSORI PERCEZIONE AMBIENTE SCOLASTICO Umbertide, BENESSERE 27 Settembre COGNITIVO 2003E ORGANIZZATIVO PERCEZIONE DELL INSEGNAMENTO E APPRENDIMENTO UTILIZZAZIONE DEL TEMPO SCOLASTICO UTILIZZAZIONE DEGLI SPAZI ALTERNATIVI ALL AULA DISPONIBILITA DI STRUMENTAZIONE DA UTILIZZARE IN AULA LIVELLO DI INDIPENDENZA E POTENZIALE DI SVILUPPO UTILIZZO E UTILITA DEL TEMPO SCOLASTICO

B. Conoscere B.2 - L indagine ambientale Questionari sulle principali componenti ambientali RIFIUTI CARTACEI La scuola ha un piano d azione relativo ai rifiuti cartacei? Funziona? Ci sono abbastanza cestini o raccoglitori all interno della scuola? E all esterno? Sono posizionati nei luoghi giusti? La carta da riciclare viene conservata? Si riutilizzano le vecchie buste? La carta viene usata da ambo i lati prima di essere riciclata? Si utilizzano ambedue i lati dei fogli per le fotocopie? Esiste un cassetto con carta riciclata nella fotocopiatrice e stampante? Le copie dei documenti sono su disco magnetico, invece che su carta? Vengono scritti appunti o note sulla carta da scartare? Ci sono e vengono usate le attrezzature per il riciclaggio? Ha la scuola uno spazio adibito al compostaggio? Sì No

C. Progettare Il Piano d Azione Partendo dai problemi ritenuti più importanti si definiscono le azioni da intraprendere per risolvere le criticità individuate Criticità Obiettivo Azioni Rifiuti Aumentare la raccolta differenziata Dotazione di contenitori per la raccolta differenziata Predisposizione della raccolta della frazione organica Utilizzo del compost per attività di giardinaggio Predisposizione della raccolta differenziata della frazione secca Rilevanza (Alta, Media, Bassa) Tempi di attuazione (Breve, Medio, Lungo) Classe responsabile

D. Attuare Questa Fase rappresenta il cuore del progetto: ovvero la realizzazione delle azioni previste dal Piano elaborato dai ragazzi, ed il monitoraggio dell'avanzamento e dei risultati ottenuti dalle attività intraprese.

D. Attuare Risultati raccolta differenziata Dati spediti dalla ASM ( fino a Maggio 2004) Plastica Kg. 420 Carta Kg. 4.720 Allunimio Kg. 160

Eco- codice

E. Comunicare Incontro tra tutte le scuole che hanno aderito al progetto, in cui vengono scambiate le esperienze e presentati i percorsi ed i risultati emersi, coinvolgendo la stampa e la TV locale.

PROSSIMI APPUNTAMENTI Dicembre 2005: Verifica sul progetto Maggio-giugno: incontro fra le scuole e presentazione

Contatti Comunità Montana Valtiberina Toscana Via S. Giuseppe 32, Sansepolcro Siro Veri verisiro@cm-valtiberina.toscana.it Doretta Comandi Tel 0575 730210; Fax 0575 730201 Via B.Ubaldi Centro Direzionale Prato 06024 Gubbio (PG) Tel. +39 075 9222693 Fax. +39 075 9272282 Virna Venerucci - v.venerucci@ecoazioni.it Michele Bettarelli - m.bettarelli@ecoazioni.it