I MARCATORI TUMORALI CLASSICI



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Transcript:

I MARCATORI TUMORALI CLASSICI Serenella Valaperta - Laboratorio Analisi Vanzago, 14 aprile 2011

Marcatore tumorale una sostanza misurabile quantitativamente nei tessuti e nei liquidi corporei, che possa individuare la presenza di una neoplasia e possibilmente l organo in cui si è sviluppata Morton K. Scwartz

Cosa sono i marcatori tumorali? Sostanze biologiche sintetizzate e rilasciate dalle cellule neoplastiche o prodotte dall ospite in risposta alla presenza della neoplasia Marcatore tumorale ideale Produzione esclusiva e precoce da parte della cellula npl, quindi specifico di uno o più tipi di tumore, misurabile anche nel caso di npl molto piccole (metastasi); Concentrazione correlata allo stadio di malattia (utilità prognostica) Variazioni di concentrazione in relazione all efficacia della terapia e all andamento della terapia (remissione, malattia residua, recidiva, metastasi) Non misurabile in soggetti privi di npl

MARCATORE IDEALE: Diagnosi precoce Test sensibile e specifico Indicare natura e localizzazione neoplasia Essere di facile esecuzione Essere di costo contenuto

Il marcatore tumorale ideale non esiste A causa della somiglianza biologica tra cellula tumorale e cellula normale. Il marcatore tumorale NON E MAI una sostanza ASSENTE IN ASSENZA di neoplasia e PRESENTE IN PRESENZA di neoplasia Il marcatore tumorale è presente ANCHE in basse concentrazioni nei soggetti sani, può aumentare ANCHE in caso di condizioni patologiche non neoplastiche ed ANCHE in alcune condizioni non patologiche o para-fisiologiche

A sostegno dell UTILITA dei marcatori tumorali (se impiegati correttamente) I valori sierici AUMENTANO con l EVOLVERE DELLA MALATTIA Esiste una CORRELAZIONE tra concentrazione del marcatore e dimensione, fase di crescita, grado istologico e stadio clinico della npl Incremento dopo asportazione o la mancata riduzione dei valori forniscono indicazioni sulla PROGNOSI Esiste una CORRELAZIONE INVERSA tra la concentrazione sierica del marcatore e l EFFICACIA della chemio/radioterapia

Tra le varie molecole proposte quali marcatori di npl nessuna possiede caratteristiche di SPECIFICITA (capacità di individuare soggetti sani) e SENSIBILITA (capacità di individuare soggetti malati) tali da farla ritenere esclusivamente associata alla condizione neoplastica.

Valori falsamente positivi dei markers Possono essere dovuti a cause non neoplastiche diverse, tra le quali: La presenza di patologie benigne acute o croniche di tipo reattivo-infiammatorio a carico dell'organo sospettato di tumore Abitudini di vita (fumo o alcool) Manovre diagnostiche Interventi chirurgici

Valori falsamente negativi dei markers Possono essere dovuti a: un tumore molto piccolo un tumore molto grosso, ma poco vascolarizzato prevalenza nel tumore di cellule che non rilasciano il marcatore

UTILIZZO IPOTETICO DEI MARCATORI TUMORALI SCREENING (??) DIAGNOSI MONITORAGGIO DELLA TERAPIA REMISSIONE DELLA MALATTIA FOLLOW-UP

I MARCATORI TUMORALI: Classificazione Criterio TOPOGRAFICO Marcatori nucleari: mutazioni, traslocazioni, oncogeni Marcatori citoplasmatici: metabolici e di differenziazione (enzimi, Antigeni oncofetali, prodotti rilasciati nelle varie fasi di replicazione) Marcatori di membrana: glicoproteine, fibronectina Marcatori circolanti nei fluidi biologici

I MARCATORI TUMORALI: Classificazione Criterio SPECIFICITA TISSUTALE Marcatori specifici per organo: TG, PSA, βhcg Marcatori specifici per tipo cellulare: calcitonina, NSE, serotonina Marcatori correlati alle caratteristiche istologiche: mucine, citocheratine, CEA.

I MARCATORI TUMORALI: Classificazione Criterio STRUTTURA CHIMICA O FX BIOLOGICA Antigeni onco-fetali: CEA, AFP Enzimi/Isoenzimi: NSE, PSA, fosfatasi alcaline (epatica veloce, Regan) Ormoni/subunità: βhcg, CT Proteine tessuto specifiche: TG, Cromogranina A Citocheratine: TPA, Cyfra 21-1 Mucine (antigeni tumore- associati):ca 19.9, CA 15.3

I MARCATORI MUCINICI Elevato peso molecolare ( >500 kd), elevato contenuto di carboidrati (50-80%), O-glicosidici, parte proteica (APOMUCINA) elevata viscosità e densità. CA 125 CA 15.3 CA 19.9 CA 50 MCA (Mucinous-like Cancer Antigen) CA 19.5 CA 72.4 Trasformazione neoplastica: -aumento della produzione di mucine (per proliferazione npl) -produzione di mucine diverse da quelle normali

I MARCATORI MUCINICI Non sembrano dotati di specificità d organo. Si parla preferenzialmente di marcatore associato ad un certo tipo di npl piuttosto che di marcatore mucinico specifico per una npl Spesso esiste una relazione fra livelli sierici di marcatore e numero cellule npl Utilizzati come INDICATORI PROGNOSTICI in termini di soppravvivenza e intervallo libero da malattia

CA 125 Glicoproteina prodotta dall epitelio celomatico che viene espressa soprattutto nel Ca ovarico di tipo sieroso. Emivita 4-5 gg 75% dei Ca ovarico (+) 2-8% patologie ovariche benigne (+) 15% Ca vulva (+) 50% Ca tubarici (+) Una delle condizioni cliniche più frequenti che comporta aumento del CA125 è l endometriosi, aumento anche in patologie infiammatorie che coinvolgono sierosa peritoneale L impiego del dosaggio per valutazione evoluzione delle npl ovariche utile per valore prognostico, bassa sensibilità diagnostica nelle pz con malattia minima residua.

Antigene carboidrato 19-9 (CA 19-9) o GICA Ganglioside il cui sito di riconoscimento dai dosaggi utilizzati in laboratorio è un lacto-n-fucopentoso II con acido sialico Elevati livelli di CA 19.9 sono stati riscontrati in circa 80% dei pz con K pancreatici, nel 50-70% con K gastrico, nel 45% con npl del colon e nel 40% con K delle vie biliari Il dosaggio del CA 19-9 è raccomandato in fase di valutazione della estensione del tumore e di monitoraggio post-operatorio (metastasi precoci).

Glicoproteina pm 300-450 kd. Antigene carboidrato 15.3 Elevati livelli sierici si associano più frequentemente al K mammario: -20-25% k localizzati -60-80% K con metastasi Livelli sierici di CA 15.3 correlano con STADIO della malattia e con NUMERO e SEDI delle metastasi;livelli più elevati si riscontrano in presenza di metastasi epatiche rispetto ad altre sedi Alcuni AA suggeriscono di utilizzare livelli di CA15.3 quale parametro di stadiazione della malattia ; inoltre utlie per monitoraggio come indicatore di ripresa di malattia. 50-60% risalita dei livelli di marcatore prima di evidenza clinica e strumentale 10-20% risalita dei livelli di marcatore in concomitanza con ripresa di malattia.

CEA (Antigene Carcino Embrionario) Glicoproteina pm 180 kd, codificata da circa 10 geni cr.19 Appartiene alla superfamiglia delle Immunoglobuline, in particolare a quella delle molecole di adesione coinvolte nei meccanismi di riconoscimento intercellulare ( regolazione della crescita e processi differenziazione) Tessuti ENDODERMICI, elevata correlazione con npl epiteliali del tratto gastrointestinale (colo-retto) Dosaggio CEA in fase diagnostica è scarso ( VALORI BASSI PRE OPERATORI PROGNOSI Più FAVOREVOLE) utile per monitorare un intervento chirurgico radicale ( comparsa di recidive 2-18 mesi con inalzamento rapido di CEA)

ALFA FETO PROTEINA Glicoproteina, pm 70 kd,emivita 5 gg Nella vita adulta un inalzamento dei livelli di AFP avvengono in tuitti i casi di rigenerazione epatica (epatectomia, necrosi chimica, post epatite virale..) Quindi la sua produzione è associata ad un processo di proliferazione di epatociti normali o trasformati (epatocarcinomi) o di cellule immature con caratteristiche simili a quelle della vita fetale. K epatici K endoderma (sacco vitellino e teratomi) K testicolo embrionali 60-70% (+) Teratomi e teratocarcinomi testicolo 40-60% (+)

βhcg Coriogonadotropina corionica Proteina sialilata ( molecola alfa e molecola beta) Efficacia diagnostica per CORIONCARCINOMA Marcatore specifico per SINCIZIOTROFOBLASTO Utile dosaggio nel k testicolo Seminomi 20-30% (+) Non seminomi 40-60% (+) Livelli INDICE PROGNOSTICO >100 UI/mL Evoluzione sfavorevole

I MARCATORI TUMORALI UN AIUTO? UN PROBLEMA?

Conclusioni Purtroppo la cellula tumorale sa mimetizzarsi molto bene e presenta caratteristiche molto simili alla cellula normale, nonostante il suo comportamento così poco normale. Nessuno dei marcatori tumorali che oggi si conoscono è una prerogativa specifica del tumore in quanto sono tutte sostanze presenti anche in altre condizioni, non esclusa la normalità.

GRAZIE PER L ATTENZIONE!