La Genetica. Le leggi di Mendel



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Transcript:

La Genetica Le leggi di Mendel

Genetica: scienza che studia la trasmissione dei caratteri ereditari (che si trasmettono di generazione in generazione) Carattere: caratteristica esterna, interna o comportamentale di un organismo Caratteri ereditari: provengono dai genitori (e si trasmettono ai figli), non sono modificabili, si manifestano fino dalla nascita (sono congeniti) Colore dei capelli e degli occhi, capacità di arrotolare la lingua, gruppo sanguigno, malattie genetiche ecc. Caratteri intermedi : si eredita una tendenza, che può più o meno realizzarsi nel corso della vita Altezza, corporatura, tendenza verso alcune malattie (ad es. diabete, malattie cardiovascolari) ecc. Caratteri acquisiti: non provengono dai genitori (e non si trasmettono ai figli), si acquistano durante la vita Abbronzatura, cultura, malattie acquisite (ad es. traumi, infezioni) ecc.

Genetica Caratteri ereditari Genetica + Ambiente Caratteri intermedi Ambiente Caratteri acquisiti La genetica è una scienza importante ed in rapida evoluzione L acquisizione di nuove conoscenze avviene ad un ritmo rapidissimo La maggioranza dei fondi impiegati nella ricerca biologica e medica riguardano la genetica La genetica fa grandi promesse in molti settori di grande rilevanza.

Evoluzione dell uomo Diagnosi e cura delle malattie genetiche Medicina personalizzata Evoluzione della vita Produzione di nuovi farmaci e vaccini Produzioni industriali genetica Terapia malattie acquisite ed invecchiamento Piante e animali più produttivi e resistenti OGM Risanamento ambientale Genetica forense Clonazione, cellule staminali

Il monaco Gregor Mendel (1822-1884) fu il primo a studiare in modo rigoroso il fenomeno della trasmissione dei caratteri ereditari. Per questo, pur non avendo nessuna conoscenza sul DNA e RNA, viene considerato il fondatore della genetica, ossia la scienza che studia l ereditarietà. Il suo luogo di lavoro fu il monastero di BRNO, in Repubblica Ceca

L abate del convento di Mendel è un personaggio influente nell ambiente scientifico ed agrario della città, molto interessato allo studio dell eredità naturale Il monastero è dotato di un orto e di una serra ben attrezzati che, a partire dal 1854, vengono messi a disposizione di Mendel per avviare i suoi studi sulla trasmissione dei caratteri ereditari nelle piante

Giusto per intenderci

Giusto per intenderci

Mendel per otto anni lavorò compiendo incroci artificiali su 20.000 piante di pisello coltivate nell orto del suo convento.

Mendel lavorò su piante di pisello che fecondava artificialmente: con un pennellino trasportava il polline del fiore di una pianta su quello di un altra, faceva quello che in natura fanno gli insetti.

Studiò dapprima il comportamento di una sola coppia di caratteri alternativi, per esempio il colore giallo o verde dei semi, il colore bianco o viola dei fiori, ecc.

Mendel decide di studiare 7 caratteri distintivi che presentavano due forme nettamente differenti: seme liscio o rugoso seme giallo o verde Fiori viola o bianchi Baccello verde o giallo Baccello rigonfio o grinzoso Fiori assiali o terminali Fusti lunghi o corti

Con la fecondazione artificiale Mendel selezionò piante di razza pura per alcuni caratteri. A forza di incrociare artificialmente ottenne piante, ad esempio, dal fiore viola che davano sempre, autoimpollinandosi, piante con fiore viola.

Oppure piante dal fiore bianco che autoimpollinandosi davano sempre piante con fiore bianco.

Oppure piante dal seme liscio che, autoimpollinandosi, davano luogo a discendenti sempre con il seme liscio o piante dal seme rugoso che originavano sempre piante con il seme rugoso.

Mendel, una volta che si fu assicurato di aver piante pure per un determinato carattere iniziò la fecondazione incrociata: ad esempio, prelevò del polline da una varietà dal fiore bianco e lo andò a depositare sul pistillo di una varietà dal fiore viola.

Linea pura AUTOIMPOLLINAZIONE AUTOIMPOLLINAZIONE

Modalità degli incroci fatti da Mendel P F1 by GP&NA TUTTI PURPUREI

Mendel osservò che sempre nella prima generazione (generazione filiale, F 1 ) tutti i figli ottenuti (ibridi) possedevano il carattere di uno solo dei genitori. P F 1

Mendel concluse che alcuni caratteri si manifestavano e li chiamò caratteri dominanti, altri invece si nascondevano, i caratteri recessivi. Formulò quindi la prima legge: Legge della dominanza dei caratteri Incrociando due individui appartenenti a linee pure, che differiscono per un solo carattere, si ottengono ibridi in cui compare solo il carattere dominante.

Mendel si spinse oltre e incrociò le piantine ibride, o meglio fece in modo che gli ibridi di prima generazione (F 1 ) si autoimpollinassero. Cosa pensi possa nascere da piantine ibride che si autoimpollinano? F 1 F 2?

Mendel, incrociando individui appartenenti alla prima generazione filiale, verificò che la seconda generazione filiale, F 2, era costituita per! da fiori viola e per " da fiori bianchi.

Gli esperimenti misero in evidenza che il carattere recessivo fiore bianco riappariva nella seconda generazione (F2).

Legge della segregazione dei caratteri Incrociando ibridi della prima generazione si ottiene una seconda generazione filiale nella quale il carattere dominante e quello recessivo si presentano sempre nel rapporto di 3:1

La stessa cosa si verificava con gli altri caratteri alternativi. Ad esempio, incrociando piantine a seme giallo con quelle a seme verde, in prima generazione (F 1 ) Mendel ottenne solo piantine con semi gialli (carattere dominante) e, in seconda generazione (F 2 ) comparivano piantine a seme giallo e a seme verde nel rapporto 3:1

Incrociando due piante uscite nella generazione F1 (Mendel, 1865) ecco i risultati numerici che ottiene esperimento 1 esperimento 2 forma del seme colore del seme piante liscio rugoso giallo verde 1 45 12 25 11 2 27 8 32 7 3 24 7 15 5 4 19 16 70 27 5 32 11 24 13 6 26 6 20 6 7 88 24 32 13 8 22 10 44 9 9 28 6 50 14 10 25 7 44 18 totale 336 107 356 124 l/r =3,14 g/v = 2,87 by GP&NA

Una tabella riassuntiva

Per spiegare i risultati ottenuti, Mendel intuì che ogni carattere preso in esame era determinato in ogni pianta da una coppia di fattori, oggi chiamati alleli.

Oggi sappiamo che i vettori dei caratteri sono i cromosomi Ciascuna specie ha un numero di coppie di cromosomi particolare (23 coppie per l uomo, 48 per la trota)

Nelle piantine parentali, quelle iniziali pure, i due fattori che determinano un determinato carattere sono uguali tra loro. Nella prima generazione filiale (F 1 ) invece, un determinato carattere, era controllato da due fattori diversi di cui uno solo si manifestava dominando sull altro.

Ad esempio, il carattere fiore viola nella piantina parentale pura, è controllato da due fattori identici entrambi portatori dell informazione fiore viola. P Fattori: V V P Fattori: v v Il carattere fiore bianco nella piantina parentale pura, è controllato da due fattori identici entrambi portatori dell informazione fiore bianco.

Nella formazione dei gameti (polline e ovuli) questi fattori si separano in modo tale che ogni gamete ne contenga uno solo. Ad esempio, una piantina dal fiore viola avrà polline e ovuli con un solo fattore, quello che dà l informazione fiore viola ; mentre una piantina dal fiore bianco avrà polline e ovuli con un solo fattore, quello che dà l informazione fiore bianco. Gameti: V Gameti: v Fattori: V V Fattori: v v

Procedendo all impollinazione tra le due diverse varietà il risultato è che si hanno solo piantine viola. Ciò significa che il fattore viola prevale, in genetica si chiama dominante, su quello bianco.

Le piantine che nasceranno pertanto saranno tutte a fiore viola anche se i fattori in esse contenuti e che sono i responsabili di questo carattere saranno diversi. P Fattori: V V Fattori: v v F 1 V v V v V v V v

I gameti (polline e ovuli) delle piantine della prima generazione (ibridi F 1 ) conterranno ancora uno solo dei fattori ma, per una metà saranno gameti con il fattore fiore viola e per l altra metà conterranno il fattore fiore bianco. 50% gameti col fattore V Fattori: V v 50% gameti col fattore v

La tavola spiega ciò che succede incrociando o facendo autoimpollinare le piantine ibride F 1. DIAGRAMMA DI PUNNET

Successivamente Mendel si chiese se la separazione dei due alleli di un dato gene potesse influenzare quella degli alleli di un gene differente. Selezionò quindi linee pure di individui che differivano per due caratteri Ad esempio: Seme giallo e liscio RRYY Seme verde e rugoso rryy Nella prima generazione filiale F1 ottenne tutti individui gialli e lisci Nella seconda generazione filiale F2 i due caratteri si distribuivano in modo indipendente, facendo comparire individui con nuove combinazioni: 9 liscio giallo 3 liscio verde 3 rugoso giallo 1 rugoso verde

Tutti i figli della Bocca di leone sono rosa!!!

Nei figli dei due bovini Non c è un colore intermedio Entrambi sono espressi

Gli ibridi sterili Asino stallone 31 coppie di cromosomi Cavallo giumenta 32 coppie di cromosomi Mulo

UTILIZZANDO IL DIAGRAMMA DI PUNNET, DETERMINA LA PROBABILITA DI AVERE IL FIORE PURPUREO DA UNA PIANTA OMOZIGOTE RECESSIVA ED UNA ETEROZIGOTE OSSERVANDO LA POSIZIONE DEL FIORE IN UNA PIANTA, SI REGISTRANO 456 PIANTINE COL FIORE AL TERMINE DELLO STELO E 1322 PIANTINE COL FIORE AL LATO DELLO STELO. QUAL E IL CARATTERE DOMINANTE? PER OTTENERE QUESTO RISULTATO CHE GENOTIPO AVEVANO I GENITORI DI QUESTE PIANTE? IN UN CERTO INSETTO SI NOTA CHE LA VARIETA CON COLORE GIALLO-NERO E DOMINANTE RISPETTO A QUELLO SOLTANTO NERO. CHE PROBABILITA SI HA DI OTTENERE IL CORPO COLOR NERO DALL INCROCIO TRA UN GENITORE ETEROZIGOTE ED UNO OMOZIGOTE DOMINANTE?

Fine