PREVISIONI METEOROLOGICHE (LE PREVISIONI METEO SONO A CURA DELL ARPA LOMBARDIA;



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Bollettini e schede del Manuale di Viticoltura del CVP su: www.centrovitivinicoloprovinciale.it - BOLLETTINO N 09 del 23/04/2008 PREVISIONI METEOROLOGICHE (LE PREVISIONI METEO SONO A CURA DELL ARPA LOMBARDIA; Giovedì: da nuvoloso a molto nuvoloso sulle Alpi, altrove variabile da poco nuvoloso a temporanemente molto nuvoloso. Dalle 12 progressive schiarite a partire dalla pianura occidentale fino ad irregolarmente nuvoloso sui rilievi, sereno o poco nuvoloso altrove. Precipitazioni: deboli piovaschi isolati possibili ovunque nella notte ed al primo mattino. Al pomeriggio possibili temporali isolati su Prealpi ed Oltrepò. Venerdì: su Alpi e Prealpi da poco nuvoloso a nuvoloso, altrove poco nuvoloso o velato. Precipitazioni: assenti.temperature: minime in lieve calo, massime in lieve o moderato aumento. In pianura minime intorno a 8 C, massime intorno a 21 C. Sabato: nuvoloso o temporaneamente molto nuvoloso, con i maggiori addensamenti sui rilievi orientali. Precipitazioni: assenti, salvo isolati rovesci pomeridiani sulle Prealpi orientali. Neve oltre 2000 metri.temperature: minime in lieve aumento, massime stazionarie. Domenica: da poco nuvoloso a nuvoloso. Precipitazioni assenti. Temperature stazionarie o in lieve calo. Lunedì: poco nuvoloso. Precipitazioni assenti. Temperature in lieve aumento ANDAMENTO CLIMATICO, DATI DELLA RETE AGROMETEOROLOGICA PROVINCIALE HTTP://METEO.PROVINCIA.BRESCIA.IT Ad avvenuto germogliamento, quale parametro climatico correlato con lo sviluppo fenologico della coltura si può considerare l indice di Winkler (sommatoria delle temperature medie superiori a 10 C a partire dal 1/4.). Il valore per l anno in corso è simile al valore medio riscontrato per il periodo 2001-2006. Le temperature miti registrate nel periodo invernale potrebbero aver favorito l attività radicale, anticipando la schiusura delle gemme. Sebbene le temperature dei giorni scorsi abbiano limitato il successivo sviluppo dei germogli, con il ripristinarsi di condizioni termiche favorevoli e la buona disponibilità idrica accumulata nei giorni scorsi, è possibile un rapido incremento della lunghezza degli stessi. Indice di Winkler al 22/04 località anno cortefranca puegnago 2001 31 35 2002 44 50 2003 42 61 2004 43 75 2005 27 47 2006 72 73 2007 156 149 media 2001-2006 43 57 2008 48 56 Precipitazioni giornaliere (mm) registrate nella settimana trascorsa. botticino calvagese capriolo concesio data 15/04/2008 5,4 5 0,2 0,8 0 2 11,2 0,4 1,4 4 n.d. 13,2 16/04/2008 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0,2 n.d. 0,2 17/04/2008 0,4 0,2 1,4 0,2 1 0,4 0,2 1,2 1,2 0,2 n.d. 0 18/04/2008 15,2 12,8 26,8 15,2 21,2 18 23,6 20,4 23,6 20 n.d. 22,8 19/04/2008 5 2 14,4 10,2 17 24,8 1 11,4 1,6 4,2 n.d. 0,8 20/04/2008 0 0 0,2 0,4 0,2 1,2 0 0 0 0 n.d. 0 21/04/2008 27 27,2 24,6 24 21,2 26,6 31 23 28,8 33,6 n.d. 37 somme del periodo 53 47,2 67,6 50,8 60,6 73 67 56,4 56,6 62,2 n.d. 74 cortefranca darfo lonato monticelli poncarale puegnago rodengo sirmione

A PROPOSITO DI FASE FENOLOGICA Ormai da quasi 3 settimane la fase fenologica progredisce molto lentamente, evento tipico di primavere fredde e poco soleggiate. In particolare, dove le gemme erano chiuse o fino alla fase di punte verdi (Cabernet, alcuni Merlot, Groppello, Barbera, Trebbiano, ma perfino alcuni Chardonnay nelle zone di fondovalle e interne, a Nord della prima fascia di colline della Franciacorta) la vegetazione si è praticamente bloccata (BBCH 01-09, 12). Dove invece le gemme erano aperte, i germogli stanno lentamente crescendo e ad oggi sono sviluppati nella maggior parte dei casi fra 4 e 10-12 cm, fino a 4-5 foglie distese (BBCH 15, 31, 51-53): è il caso di dei terreni meglio esposti e delle varietà più precoci (Chardonnay, Sangiovese, Marzemino). Ad oggi si può indicare il ritardo di fase fenologica di circa 15-20 giorni rispetto all anno passato. L anticipo che si era evidenziato a inizio aprile rispetto alla media delle annate è ormai perso. SITUAZIONE FITOSANITARIA E DIFESA Si suggerisce di prevedere un calendario di lotta che comprenda solo i prodotti a più bassa tossicità. Evitare possibilmente i ditiocarbammati e, nel caso di altri principi attivi, preferire sempre prodotti commerciali che, a parità di principio attivo, appartengono a classi tossicologiche più basse (NC è meno tossico di Xi, che è meno tossico di Xn) RISCHI CONNESSI ALL ANDAMENTO CLIMATICO ATTUALE In riferimento alle considerazioni sulla fase fenologica, si ritiene opportuno sottolineare i rischi di sviluppo di alcune avversità, che vengono trattate più avanti, ma che vale la pena di segnalare in questa premessa: in particolare l Escoriosi, che già si segnala in numerosi vigneti, va monitorata attentamente sui Groppello e nei vigneti più umidi anche in caso di varietà non particolarmente suscettibili (es. Chardonnay). Anche la Peronospora, seppur sfavorita dalla limitata suscettibilità di vegetazione poco sviluppata e dalle temperature basse, merita attenzione in quanto le ripetute piogge determinano sicuramente condizioni di rischio abbastanza elevate e ciò si dovrà considerare nel momento in cui si dovrà avviare la lotta antiperonosporica. Acari e Tripidi sono da monitorare nei vigneti che lo scorso anno avevano accusato attacchi di rilievo. Da ultimo, anche l Oidio in zone a rischio va controllato, in quanto durante il prolungato periodo senza interventi con Zolfo questo patogeno, il cui limite termico minimo di sviluppo è di circa 5 C, ha potuto presumibilmente svilupparsi, pur considerando che le piogge ne sfavoriscono la diffusione.

PERONOSPORA L elemento limitante per la diffusione del patogeno è lo sviluppo della vegetazione: si osservino le fotografie. Salvo rari casi di vegetazione già oltre i 10 cm di sviluppo alla data delle ultime piogge, NON si sono verificate le condizioni necessarie per determinare l avvio dell infezione primaria. La regola dei Tre 10, a tutt oggi molto utile per avere un idea di massima della pericolosità della malattia ad inizio stagione, ci dice che l infezione peronosporica si può avviare quando si verifica una pioggia di 10 mm su una vegetazione di almeno 10 cm e con una temperatura minima di 10 C. Quindi le infezioni primarie potrebbero essere avvenute, anche ripetute e cumulate tra loro,solo su germogli oltre la 4a foglia aperta e con infiorescenza ben visibile (oltre 10 cm). Solo in quel caso sarà consigliabile intervenire DOPO circa 5-7 giorni dall ultima pioggia e PRIMA di ulteriori precipitazioni. È COMPLETAMENTE INUTILE TRATTARE PRIMA DI QUESTA FASE O SU VEGETAZIONE MENO SVILUPPATA. Prodotti consigliati per il primo trattamento: intervenire con Rame o Mancozeb colpendo solo i germogli aperti, utilizzando una dose/ettaro pari al 60% della dose minima di etichetta. Attenzione alla gestione dell inerbimento (fare riferimento al paragrafo specifico).

ESCORIOSI E una malattia fungina che si manifesta tipicamente in modo stanziale (sempre nelle stesse località-vigneti) e progredisce costantemente se ignorata. Si evidenzia con tacche longitudinali lungo la base dei tralci, vagamente simili a traumi da grandine. Determina minor fertilità, ridotto germogliamento, fragilità dei germogli e dei tralci. Chi avesse dubbi sul riconoscimento può contattare il Tecnico. Sulle varietà sensibili e anche su altre, se si riscontra a seguito di osservazioni in campo (Groppello, Chardonnay, altre) effettuare un trattamento alla fase di TUTTE le gemme aperte (dai 2 cm di sviluppo). In ogni caso, si deve bagnare abbondantemente solo la zona delle nuove gemme aperte. Ciò che conta in questo caso è la concentrazione del prodotto, non la dose per ettaro, in quanto la vegetazione è pochissimo sviluppata e l acqua necessaria per bagnare i germogli sarà poca per ettaro. Fosetil Alluminio è tra i principi attivi più efficaci, ma, anche a causa del costo, suggeriamo di utilizzarlo solo in caso di vigneti molto colpiti, dose da etichetta. È anche efficace antiperonosporico. Zolfo bagnabile (o, in alternativa ma meno raccomandato per l impatto ambientale e per la tossicità, Mancozeb) nel momento in cui tutte le gemme risultano aperte (2-5 cm), utilizzando la miscela a dosi di almeno 2-3 volte quelle indicate in etichetta, indipendentemente dal volume di acqua che si utilizzerà effettivamente per ettaro. Un secondo trattamento uguale con Zolfo dovrà essere ripetuto dopo 7 giorni in caso di tempo umido, che favorisce la diffusione del patogeno. ACARI E TRIPIDI Fare riferimento al Boll. 8 NOTTUE Consultare boll. 7. Difficilmente potranno causare danni quest anno. OIDIO Se si utilizza Zolfo bagnabile contro Escoriosi, ovviamente ha anche funzione antioidica. Solo nei vigneti ove si siano verificati attacchi lo scorso anno, eseguire un trattamento con zolfo in polvere (30 Kg/ha) o bagnabile (bagnando bene) quando tutte le gemme risultano aperte (4-5 cm di lunghezza del germoglio). BOSTRICHIDI Fare riferimento al Boll. 8 Parassita Soglia di intervento Tripide Ragno giallo Ragno rosso Aprile-Giugno Valutazione dello sviluppo dei germogli e della colonizzazione: intervenire solo se numerosi germogli sono stentati, raccorciati e colonizzati (osservare i germogli degli speroni, 100% colonizzati) NON INTERVENIRE (solo in casi eccezionali su vigneti < 2 anni) Luglio- Settembre NON INTERVENIRE (solo per vigneti < 2 anni, valutare lo sviluppo) 30% di almeno 50 foglie osservate 70% di almeno 50 foglie osservate 40% di almeno 50 foglie osservate Prodotti utilizzabili Etofenprox (es. Trebon), Acrinatrina (Rufast) Note I fitoseidi sono predatori di Tripidi e acari. Non intervenire se i fitoseidi (Typhlodromus pyri, Kampimodromus aberrans) colonizzano tante foglie quante i parassiti

PRATICHE COLTURALI GESTIONE DEL TERRENO Inerbimenti È dimostrato che Convolvolo ed Ortica possono essere serbatoio del fitoplasma del Legno nero, quindi sarà molto importante tenere pulito il vigneto (interfila e sottofila) da queste malerbe, che tuttavia debbono essere eliminate AL PIÚ TARDI ENTRO fine APRILE. In questo modo si toglie nutrimento a Hyalesthes o., la cicalina vettrice del fitoplasma e le neanidi muoiono. Se si eliminano le ortiche più tardi, l insetto riesce ad anticipare il suo ciclo e a fuoriuscire ugualmente. Gestione dell inerbimento ad inizio stagione L erba alta (purché che non tanto da coprire la vegetazione) SFAVORISCE la diffusione della Peronospora. NON trinciare l erba se la vegetazione è oltre i 10 cm e non è coperta da antiperonosporico Gestione dell inerbimento durante l anno Si suggerisce di eliminare l erba nel sottofila più frequentemente che tra le file. Questo perché togliere l erba nel sottofila è più difficoltoso se fatto quando l erba è troppo alta. Viceversa, tra le file è sempre opportuno lasciare andare a seme l erba almeno una volta l anno, quindi i tagli debbono essere poco frequenti. Sottofila si possono attuare interventi di taglio o macinatura erba o diserbo; la qualità di lavoro per gli interventi meccanici è massima se realizzati ora o comunque quando l erba non è troppo alta. Tra le file si può LASCIAR CRESCERE L ERBA FINO A DOPO IL PRIMO INTERVENTO ANTIPERONOSPORICO se si è in una zona dove l erba cresce poco, oppure, in zone dove l erba a maggio sarebbe troppo alta e succulenta e ostacolerebbe l operazione di trinciatura, si può trinciare ora, in modo da ridurre l altezza del taglio di maggio. Lavorazioni sottofila Benché questo sistema sia utile quasi esclusivamente per le viti rimesse e per i nuovi impianti, viene ancora sovente utilizzata anche per i vigneti adulti, per i quali è pratica con scarsa utilità effettiva (se non fatta, ad esempio, per l interramento del letame o in soccorso durante periodi particolarmente siccitosi). Gli inconvenienti derivanti sono: rischio di danneggiare le viti, ricrescita rapida delle infestanti, lentezza di lavorazione. In ogni caso, se si desidera realizzare questo intervento, suggeriamo di farlo quando l erba è di altezza inferiore ai 20 cm, in modo da essere più precisi nel lavoro. MISURA F E MISURA 214: I bandi sono aperti. Sono pubblicate anche le norme tecniche di difesa all indirizzo http://www.agricoltura.regione.lombardia.it/admin/rla_documenti/1-3628/allegato_6_az_b.pdf