Lo sviluppo del know-how e la collaborazione con il mondo accademico a supporto della crescita del business di eni Salvatore Sardo Cerimonia di inaugurazione della "eni chair in energy markets" presso l Università Bocconi. Buongiorno a tutti, è un piacere e un onore per me partecipare all inaugurazione della "eni chair in energy markets" presso l Università Bocconi, un iniziativa molto importante alla quale in eni crediamo e teniamo molto. L iniziativa si inserisce nel contesto del rapporto assai speciale e positivo che esiste tra eni e l Università Bocconi da ormai molti anni, ma, più in generale, essa è parte di un attenzione specifica che da sempre eni rivolge al tema dello sviluppo e della diffusione del know-how declinata nei suoi elementi costitutivi: formazione, ricerca e innovazione tecnologica. Quali sono le ragioni di questo impegno? Alcune sono generali, ovvero legate alle caratteristiche di base dell industria oil & gas, altre specifiche di eni. Per quanto concerne le ragioni legate all oil & gas, va certamente citata una delle caratteristiche fondamentali della nostra industria: l elevata intensità di capitale. Si tratta di un business che richiede ingenti investimenti in impianti, attrezzature, installazioni ad elevato contenuto tecnologico, i cui costi stanno lievitando enormemente negli ultimi anni. I costi stimati per il futuro sono ragguardevoli: secondo le stime più autorevoli, tra il 2010 e il 2035 il settore oil & gas mondiale attirerà investimenti per 20 trilioni di dollari, ossia 20 mila miliardi. Se si pensa che il Pil degli Stati Uniti è pari a circa 15 trilioni di dollari, si comprende l ampiezza straordinaria di questa cifra. Inoltre l incertezza - che definirei strutturale - circa l'evoluzione futura dei prezzi e della domanda di petrolio e gas, e l accesso limitato alle risorse degli idrocarburi, accresce il grado di complessità delle decisioni. 1
Ciò richiede che esse siano prese sulla base di un know-how vasto, articolato e, molto spesso, di frontiera. Per quanto concerne le ragioni specifiche per cui eni investe nello sviluppo del know-how, ritengo che vada citata la sfida straordinaria che ci attende per i prossimi quattro anni. I numeri che vi presenterò sono impressionanti, peraltro coerenti con un azienda che, forse non tutti lo sanno, si colloca al 12 posto nel mondo per total assets nella classifica Mediobanca 2012 sulle multinazionali. Nel quadriennio 2012-2015, prevediamo investimenti per 59,6 miliardi di euro, più del 75% dei quali sarà destinato alle attività upstream, in particolare allo sviluppo di progetti sfidanti quali Zubair (Iraq), Junin 5 e Perla (Venezuela), Goliat (Norvegia) e Kashagan (Kazakistan), che sosterranno la crescita produttiva nell'arco dei quattro anni e successivamente. Questi investimenti e questi progetti altamente sfidanti consentiranno di espandere la produzione di idrocarburi nel periodo 2012-2015 a un tasso di incremento medio annuo di circa il 3%. Al di fuori dello specifico ambito upstream, estremamente complesse risultano le problematiche specifiche legate alla commercializzazione del gas, anche con riferimento alle tematiche regolatorie, alle strategie commerciali sul fronte retail, alle scelte da attuare per ottenere le sinergie che sono richieste dal settore trading; per non parlare del grande processo di ripensamento operativo e commerciale che sta affrontando la chimica eni sul fronte italiano e internazionale. I volumi degli investimenti e la complessità delle tematiche affrontate sono quindi di tale entità che necessitano di una gestione complessiva improntata alla massima diligenza e richiedono una formidabile capacità di analisi, valutazione e decisione. Si tenga anche conto dei rilevanti cambiamenti in essere nel nostro settore che operano rotture rispetto ai modi di pensare e operare consolidati e che rendono decisivo l apporto umano in termini di competenze e know-how. Di qui l accento che eni pone sulla ricerca, sullo sviluppo e la diffusione della conoscenza e sulla formazione. Mi fa piacere fornire qualche elemento in merito. 2
Nel campo della ricerca e dello sviluppo ricordo che eni possiede un portafoglio brevettuale complessivo di circa 8.000 brevetti e domande di brevetto, che proteggono oltre 1.000 invenzioni, frutto delle attività di ricerca svolte all interno della società, sia in campo core sia nel settore delle energie rinnovabili. Su questi temi nel Centro Ricerche per le Energie non Convenzionali eni-donegani di Novara circa 150 tra ricercatori, tecnici e staff si applicano - anche in collaborazione con Università e centri di ricerca italiani, europei e statunitensi e studiano nuove opportunità per l'utilizzo su larga scala dell'energia solare e delle biomasse, che eni ritiene rappresentino le fonti rinnovabili con maggiori potenzialità di utilizzo sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. E di qualche giorno fa, 21 settembre, l incontro di eni con istituzioni e organizzazioni sindacali per illustrare il progetto Green Refinery che porterà alla conversione della Raffineria eni di Venezia in bioraffineria, per la produzione di biocarburanti innovativi e di grande qualità. Il progetto rappresenta il primo caso al mondo di riconversione di una raffineria convenzionale in bioraffineria ed è fondato sulla tecnologia ecofining, sviluppata e brevettata da eni. Desidero anche ricordare, per l alto rilievo scientifico raggiunto a livello internazionale, Eni Award, che, con una dotazione annuale di 850.000, premia le più avanzate ricerche nei campi del migliore utilizzo delle fonti energetiche, della protezione ambientale e della valorizzazione delle energie rinnovabili. Considerevole è anche l impegno eni nel campo della formazione rivolta alle proprie persone. A tal proposito, eni ha costituito eni corporate university, una società che per tutte le divisioni e società di eni, oltre a svolgere attività di recruiting e selezione e a mantenere le relazioni con le università, eroga un offerta formativa ampia e diversificata, per circa l 80% on demand rispetto alle esigenze del business. L impegno nella formazione è testimoniato anche dai numeri: eni nel 2011 ha erogato circa 3,7 milioni di ore di formazione, per una spesa complessiva di circa 67 milioni di. Si tratta di una formazione a sostegno del business, nazionale e internazionale, che incorpora aspetti assai sfidanti, quali ad esempio il training in realtà complesse quali l Iraq o il 3
Mozambico. Inoltre, essa copre a trecentosessanta gradi il business energetico, dagli aspetti tecnici della perforazione al project management, dall ingegneria dei giacimenti al funzionamento dei mercati dell oil & gas, dalla negoziazione internazionale alla leadership. L impegno nella formazione in eni viene da lontano, dallo stesso fondatore e primo presidente di eni, Enrico Mattei, di cui peraltro quest anno ricorre il 50esimo dalla morte, che riponeva grande fiducia nei contributi che le persone potevano dare allo sviluppo dell'impresa. Una delle sue più brillanti intuizioni fu la costituzione nel 1957 della Scuola di Studi Superiore sugli idrocarburi, dedicata anche a stranieri, rinominata nel 1969 Scuola Mattei, oggi parte integrante di eni corporate university. La Scuola ogni anno eroga il Master in Management ed Economia dell Energia e dell Ambiente che quest anno è al suo 56 anno accademico. Nella sua storia la Scuola ha formato oltre 2.700 giovani provenienti da 110 paesi. Attraverso la formazione, inoltre, eni continua ad attuare con rinnovata convinzione e successo una politica di forte attenzione allo sviluppo anche professionale delle comunità locali dei paesi nei quali opera, nell ambito della più generale politica di sostenibilità. Per quanto riguarda le collaborazioni con il mondo accademico, eni rinnova continuamente il proprio impegno per sviluppare un efficace network nazionale e internazionale con le Università di eccellenza. La maggior parte delle collaborazioni con il mondo accademico (complessivamente circa 400 tra Italia ed estero) riguarda progetti di ricerca per l innovazione tecnologica nel settore oil & gas, l ambiente e le energie rinnovabili. Le partnership internazionali più prestigiose nell ambito della ricerca sono con: o il MIT/Massachussetts Institute of Technology, per progetti di ricerca riguardanti la geofisica, l ingegneria di giacimento e l energia solare (2008/2013); 4
o la Stanford University, per ricerche sull ambiente e il ripristino ambientale (2011/2015). Tra le Università italiane con le quali eni collabora nel campo della ricerca ricordiamo, a titolo esemplificativo, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, Roma La Sapienza, con le quali realizziamo progetti multidisciplinari. Anche le attività di formazione professionale e manageriale traggono rilevante beneficio dal network con il mondo accademico. Tra le collaborazioni più prestigiose a livello internazionale spicca quella con l Oxford Said Business School sulle tematiche di corporate reputation. Numerose le iniziative in Italia, ne ricordiamo alcune a titolo puramente esemplificativo: il Master in Ingegneria del Petrolio in collaborazione con il Politecnico di Torino; il Master in Progettazione di Impianti Oil & Gas presso l Università di Bologna; la Laurea Magistrale in Ingegneria Energetica Orientamento Energetico Idrocarburi presso il Politecnico di Milano. In campo nazionale il rapporto di collaborazione fra eni e l Università Bocconi è consolidato da tempo; dal 2007 eni ha aderito alla richiesta dell Università Bocconi di divenirne Partner Strategico. L istituzione della cattedra permanente in Energy Markets, che oggi celebriamo, consentirà alla nostra società di dialogare costantemente con l Ateneo per quanto concerne le attività di ricerca e didattica riguardanti l intera filiera del mercato energetico e della sostenibilità ambientale, in una prospettiva economica e manageriale internazionale. Mi piace sottolineare l attenzione che già Bocconi dedica alle tematiche dell energia e dell ambiente e che ci ha indotto a rafforzare ulteriormente la partnership. Infatti, Bocconi, attraverso lo IEFE (Istituto di Economia e Politica dell Energia e dell Ambiente), nel cui Steering Committee peraltro eni è presente ad altissimi livelli, realizza studi di economia e politica energetica con attenzione alle tematiche tecnologiche e ambientali. 5
E inoltre, con i corsi di studio di Economia dell Energia ed Economia Ambientale, fornisce ai propri studenti un quadro conoscitivo e metodologico di base per comprendere i problemi energetici sia dal punto di vista pubblico che delle imprese, le cause dei problemi ambientali e le politiche da attivare per far fronte a tali problemi. L istituzione della cattedra risulterà utile anche per rafforzare la relazione con giovani talenti di interesse potenziale per eni. Infatti, nonostante eni assuma principalmente laureati in ingegneria, nell ultimo quinquennio sono stati inseriti complessivamente 64 neolaureati provenienti dall Università Bocconi. L importanza di Bocconi come partner prestigioso nell ambito delle attività di formazione e sviluppo manageriale delle nostre persone è anche confermata dall istituzione 4 anni fa dell eni program for management development, realizzato dalla nostra corporate university in partnership con SDA Bocconi. Si tratta di un percorso formativo estremamente impegnativo della durata di 14 mesi, che alterna formazione e lavoro, destinato a giovani quadri con potenzialità di crescita, con la finalità di svilupparne le competenze di general management. Nel concludere il mio intervento vi ringrazio per l attenzione che avete prestato e formulo l auspicio che il rapporto tra eni e Bocconi si consolidi sempre più, continuando a essere quell esempio positivo della sinergia che si genera quando l eccellenza industriale incontra l eccellenza accademica. 6