IBM Software Demos WebSphere Portlet Factory Domino



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Transcript:

Dimostrazione di IBM WebSphere Portlet Factory Benvenuti in questa dimostrazione di IBM WebSphere Portlet Factory. La dimostrazione ci permetterà di osservare quanto sia facile creare, implementare, personalizzare e modificare le portlet di WebSphere Portal con WebSphere Portlet Factory. <Mostrare l'applicazione spese nel client Notes> Durante la dimostrazione avremo modo di accedere e presentare questa applicazione Lotus Notes di rendicontazione delle spese ed esporre alcune delle sue funzionalità come portlet all'interno di WebSphere Portal. Sarete sorpresi dalla facilità con cui è possibile creare e personalizzare la nostra applicazione J2EE e implementarla come portlet in WebSphere Portal; un'operazione che richiede soltanto pochi minuti. È questa la vera forza di WebSphere Portlet Factory, che semplifica drasticamente lo sviluppo J2EE e abbrevia notevolmente i tempi del ciclo di gestione, sia sotto l aspetto dei tempi dell implementazione iniziale, sia per quanto riguarda la manutenzione dell applicativo. Iniziamo! <Andare al Designer> Per creare una portlet è necessario innanzi tutto aprire il Portlet Factory Designer, uno strumento di sviluppo grafico di facile utilizzo che permette di creare, visualizzare ed eseguire le portlet. Il Designer offre una prospettiva integrata all'interno della piattaforma open-source Eclipse o in Rational Application Developer 6. Lo sviluppo del portlet ha inizio con la creazione di un nuovo modello. Un modello di Portlet Factory è il contenitore in cui vengono inseriti tutti i componenti costitutivi dell'applicazione portlet. Una volta selezionato il progetto ci viene proposta una serie di procedure guidate che possiamo utilizzare per semplificare il processo di creazione del modello. Per dimostrare quanto sia facile creare una portlet da zero, selezioniamo l'opzione modello vuoto. <Selezionare un nuovo modello vuoto> Innanzi tutto è necessario attribuire un nome al modello e salvarlo nella cartella principale della directory del modello. <Salvare il modello> Ora dobbiamo dare forma alle funzionalità della portlet attraverso la definizione di una sequenza di componenti software intelligenti e riutilizzabili detti "builder". I builder mascherano la complessità della programmazione di portlet J2EE attraverso l'astrazione del codice sottostante e permettono agli sviluppatori di operare all'interno di un'interfaccia intuitiva basata su moduli o form. Inoltre, i builder incorporano e automatizzano componenti di disegno utilizzati più di frequente, regole e processi di business, così da permettere a sviluppatori di qualsiasi livello di creare portlet J2EE solide e che seguono una struttura aderente allo standard MVC (Model- View-Controller). Visit: http://demos.dfw.ibm.com for more demonstrations Page 1 of 7

<Aprire la tavolozza dei builder> WebSphere Portlet Factory è dotato di oltre 120 builder pronti per l'uso. Inoltre, gli utenti hanno la possibilità di creare facilmente dei builder propri per automatizzare processi di business specifici e attività di sviluppo. <Fare clic sui comandi della pagina> I builder da noi forniti sono relativamente semplici e permettono di automatizzare la creazione del codice che gestisce i controlli di pagine, come pulsanti e link. <Integrazione dei dati> Abbiamo inoltre solidi builder che consentono l'integrazione con i sistemi di back-end più diffusi quali SAP, PeopleSoft, Siebel o qualsiasi database compatibile JDBC. <Fare clic su collaborazione> Questa estensione offre un'ampia gamma di potenti builder Domino in grado di utilizzare le funzionalità esistenti di Domino quali viste, formule e Lotus Script. <Aggiungere un nuovo builder Domino View & Form> Il primo builder che aggiungeremo al nostro modello è il builder Domino View & Form, che ci permetterà di puntare a una vista esistente all'interno del nostro database Domino e di generare il codice necessario per accedere, visualizzare e lavorare con i dati della vista e del documento. Per popolare gli input del builder dobbiamo innanzi tutto attribuire un nome al builder. È importante sottolineare che è possibile puntare a qualsiasi server Domino cui abbiamo accesso. L'URL e le credenziali dell'utente sono memorizzati in questo file delle proprietà. Sul lato Domino non è necessario installare alcun software, ciò significa che il normale funzionamento delle applicazioni esistenti non subisce alcuna interruzione. <Fare clic su "Get databases and views" e poi aprire il controllo che permette di selezionare il nome del database> Facendo clic sul pulsante "Get databases and views" è possibile collegarsi al server Domino per ottenere un elenco di tutti i database disponibili. Noi vogliamo lavorare sul database Expenses. Una volta selezionato il database, viene visualizzato un elenco delle viste disponibili. Selezioniamo la vista "Expense Reports\By Date". <Fare clic su "Expense Reports\by Date"> Ora che abbiamo selezionato i dati che intendiamo utilizzare, dobbiamo specificare come desideriamo che questi dati vengano visualizzati dall'utente finale. WebSphere Portlet Factory permette di creare molto facilmente portlet che rispecchiano fedelmente le linee guida di grafica e look and feel scelte dall'azienda. Questo builder ci permette di controllare la presentazione specificando la posizione di una pagina HTML da utilizzare e in cui creare la tabella dei dati della vista. Utilizziamo la pagina HTML predefinita di questo builder. Si tratta di una pagina molto semplice, contenente un unico tag nella posizione in cui i dati verranno visualizzati. Visit: http://demos.dfw.ibm.com for more demonstrations Page 2 of 7

Abbiamo anche la possibilità di specificare un foglio di stile per applicare alla pagina un certo livello di formattazione. Anche qui utilizzeremo l'opzione predefinita. Se volessimo aggiungere un'impaginazione alla nostra applicazione, potremmo farlo semplicemente deselezionando questa casella. Ora applichiamo gli input del builder facendo clic su OK e controlliamo alcuni degli elementi creati da questo builder. <Pausa durante l'aggiornamento della pagina> Gli elementi in questa vista costituiscono l'applicazione J2EE di runtime e possono essere metodi Java, JSP, variabili, schemi e così via. Vediamo insieme cosa ha aggiunto alla nostra applicazione il builder Domino View & Form. <Selezionare l'opzione "View Linked Java Object" nella vista WebApp e fare clic su "Expenses View"> Il primo elemento è un oggetto Java che viene utilizzato in runtime per interagire con il server Domino. I metodi di questa classe, qui elencati, possono essere invocati per richiamare i dati della vista e anche per creare, eliminare e aggiornare i dati della vista e del documento. <Selezionare la variabile "Expensesview_results"> Il builder ha creato anche una variabile XML per conservare la vista recuperata da Domino. <Selezionare lo schema della vista> Per la descrizione di questi dati XML, il builder ha generato anche uno schema XML contenente gli elementi di ciascuna delle colonne della vista. <Selezionare l'opzione "Data View Page" sotto "Pages"> Vediamo anche la pagina che abbiamo scelto di importare, che il builder ha aggiunto a WebApp come JSP. Il contenuto di questa pagina è stato generato sulla base dello schema che abbiamo appena visto. Ora possiamo salvare ed eseguire il modello per visualizzare in anteprima la nostra portlet. Prima di eseguire il modello è importante notare che WebSphere Portlet Factory offre un'architettura e un approccio di sviluppo estremamente coerenti, indipendentemente dal sistema e dall'origine dati cui si accede. Ad esempio, il processo di creazione della portlet è lo stesso sia che l'origine dati di back-end sia Domino, SAP, un database, un bean e persino un servizio Web. Inoltre, Portlet Factory crea sempre degli elementi molto coerenti come gli schemi, le variabili, gli oggetti Java e le pagine che abbiamo appena visto. Tale coerenza fa di Portlet Factory uno strumento estremamente facile da apprendere e da utilizzare e garantisce, inoltre, la massima uniformità e qualità del codice per tutti le portlet. <Salvare ed eseguire il modello, pausa fino al ritorno dei dati> Questo portlet mostra i dati della vista spese sotto forma di tabella. Notate che, all'interno dell'ambiente di sviluppo siamo stati in grado di eseguire e testare la portlet immediatamente, senza dover passare per l'implementazione all interno del portale. Dal momento che è possibile implementare qualsiasi modello come applicazione Web indipendente o come portlet, gli sviluppatori hanno la possibilità di creare portlet WebSphere senza dover installare il portale. Visit: http://demos.dfw.ibm.com for more demonstrations Page 3 of 7

Ora torniamo al Designer e aggiungiamo rapidamente delle funzioni aggiuntive, ad esempio la capacità di visualizzare i documenti di Domino all'interno della portlet. <Scorrere fino alla sezione di supporto documenti e moduli> Utilizzeremo lo stesso builder Domino View & Form, che ci permette di aprire i documenti direttamente dal server Domino o di creare delle pagine da un modulo Domino esistente. Aggiungiamo innanzi tutto del codice HTML personalizzato e un foglio di stile per la vista della tabella principale. <Pausa> Ora selezioniamo l'opzione "Create pages from Domino form". L'interfaccia utente del builder si aggiorna visualizzando nuove sezioni per le funzionalità di visualizzazione, creazione, modifica ed eliminazione di documenti. Ora scegliamo il modulo "Expense Report" e selezioniamo la colonna "Date" della vista per utilizzarla come un link che apre i documenti. Vogliamo poi fornire il nostro codice HTML personalizzato per la pagina di visualizzazione del documento. <Fare clic su "Use fields from imported HTML"> Abbiamo già creato una pagina HTML di base che abbiamo chiamato expense_document, ed è questa che specificheremo come pagina di visualizzazione del documento. <Pausa e utilizzare il widget per selezionare la pagina /factory/samples/domino/expense_document.html per la visualizzazione del documento> Disattiviamo, per il momento, la funzionalità di modifica ed eliminazione del documento. Più tardi vedremo come abilitare questa funzionalità soltanto per i manager. Facendo clic su OK si rigenera il codice dell'applicazione per includere le nuove funzioni. Tra le funzioni aggiuntive di WebSphere Portlet Factory c'è l'integrazione con Lotus Sametime. Aggiungeremo il builder People Awareness per trasformare il nome del responsabile dell'approvazione del report in uno speciale link contestuale che indica se l'utente in questione è online in questo momento. Vogliamo aggiungere questo comando al campo Approver della pagina di visualizzazione del documento. Inoltre, vogliamo selezionare il valore del responsabile dell'approvazione dalla variabile che contiene il nome del responsabile dell'approvazione. <Pausa, nome della persona: ${Variables/RowLoopVar/Row/Approver}> Ecco fatto. L'integrazione con Lotus Sametime non richiede altri interventi, ed ora il campo Approver indica se l'utente è o meno online. L'ultima funzione che aggiungeremo si basa su una caratteristica di Domino chiamata "twisties". Si tratta di una navigazione basata su categorie che raggruppa i documenti a beneficio dell'utente. Visit: http://demos.dfw.ibm.com for more demonstrations Page 4 of 7

Innanzi tutto, aggiungiamo la categoria "View Builder" e selezioniamo il campo che desideriamo utilizzare. <Aggiungere la categoria "View Builder"> Ora dobbiamo scegliere come categorizzare i dati che vengono restituiti. <Pausa> Dobbiamo anche aggiungere un builder semplice che riorganizzi i campi. Si tratta del builder Rich Data Definiton, che ci permette di controllare la presentazione della nostra vista in tabella. <Aggiungere il modificatore della colonna dei dati e riordinare i campi> Infine, dobbiamo abilitare questa applicazione Web per l'esecuzione come portlet nativo all'interno di WebSphere Portal. Questa operazione, in realtà, non richiede alcuna modifica al nostro modello esistente; non dobbiamo fare altro che aggiungere un nuovo builder chiamato Portlet Adapter. <Aggiungere il Portlet Adapter e dargli un nome> Ricreiamo il nostro file WAR in modo da poter eseguire la nostra portlet all'interno di WebSphere Portal. <SALVARE e passare al portale> Abbiamo già effettuato l'accesso al portale come amministratore di WebSphere Portal. A questo punto non dobbiamo fare altro che inserire questa portlet in una pagina. Andiamo alla pagina in cui desideriamo inserirla, quindi facciamo clic sul comando "Edit Page". Questo ci permette di vedere il layout attuale della pagina e di aggiungere e rimuovere le portlet. Cerchiamo la nostra portlet dei report di spesa e aggiungiamola alla pagina. <Pausa fino alla visualizzazione del portale> Ora possiamo vedere in anteprima il portale. Notate che tutti i nomi Approver sono ora dei link che consentono di comunicare con l'utente interessato attraverso Lotus Sametime. Gli utenti online, con i quali è possibile avviare una chat Sametime, vengono visualizzati in verde. Gli utenti offline possono comunque essere raggiunti via e-mail. Come avete visto, in pochi minuti abbiamo creato e implementato una portlet Domino personalizzata che utilizza un'applicazione esistente, senza modificare l'applicazione e senza la necessità di scrivere una sola riga di codice Java o di imparare e utilizzare complesse API Domino o del portale. Visit: http://demos.dfw.ibm.com for more demonstrations Page 5 of 7

Finora abbiamo dimostrato in che modo i builder permettano di accelerare il processo di sviluppo attraverso l'automazione. Ma questa è soltanto una parte della notevole gamma di funzioni e caratteristiche di WebSphere Portlet Factory. Un altra importante funzionalità di WebSphere Portlet Factory è la capacità di profiling dinamico, che agevola la creazione di portlet multipli, altamente specializzati, per diversi utenti, gruppi e ruoli, senza richiedere la modifica del codice sottostante o la ridistribuzione di file. In altre parole, gli sviluppatori non sono più costretti a scrivere del codice aggiuntivo o a gestire nuove variazioni. <Tornare al Designer> Essenzialmente, un profilo è un livello di astrazione al di sopra del builder. Gli input dei builder di un modello possono essere catturati all'interno di profili. Quando uno sviluppatore applica un profilo ad un modello, l'applicazione genera dinamicamente una nuova versione di se stessa basata sul nuovo set di input. Questo permette agli sviluppatori di produrre comportamenti diversi a partire da un unica portlet semplicemente creando un nuovo profilo per l'applicazione. Per abilitare il profiling è sufficiente fare clic sull'icona che abilita il profilo accanto all'input del builder appropriato, che permette di specificare valori di input univoci per profili differenti. In questo caso, abbiamo scelto l'input "Enable document edit" e ci apprestiamo a creare un nuovo profilo che chiameremo "Manager". <Pausa> Vogliamo fare in modo che soltanto i manager siano abilitati a modificare i report, perciò faremo in modo che questo input sia vero unicamente per il profilo Manager. Abilitiamo per il profilo anche l'input per l'eliminazione dei documenti, per consentire l'accesso a questa funzione unicamente ai manager. <Pausa, aggiungere il profiling e salvare il builder> Per consentire l'utilizzo di questa personalizzazione all'interno di WebSphere Portal dobbiamo modificare l'adattatore della portlet. Come abbiamo visto, il builder ha adattato automaticamente la sua interfaccia utente quando noi abbiamo aggiunto un set di profili al modello. I builder sono intelligenti e sono a conoscenza dell'esistenza degli altri builder nel modello. Decidiamo di esporre il nome del profilo all'interno della schermata di configurazione. Ora salviamo il builder e il nostro modello e torniamo al portale per vedere la nostra nuova funzionalità. <Cambiare il modello Expenses della pagina in Domino Expense (Expense Profiled)> Innanzi tutto dobbiamo aggiornare la portlet effettuando la disconnessione e poi di nuovo l'accesso. <Disconnettersi ed effettuare nuovamente l'accesso, pausa fino alla visualizzazione del portale> Facendo clic sull'icona di configurazione della portlet possiamo passare al profilo Manager e aggiornare la portlet. Visit: http://demos.dfw.ibm.com for more demonstrations Page 6 of 7

Ora stiamo utilizzando il profilo Manager, come vedete abbiamo a disposizione le funzioni modifica ed elimina. La scelta di un profilo per la portlet può essere effettuata anche attraverso l'attribuzione di profili a gruppi di utenti o in base all'appartenenza a ruoli. In questo modo, quando un utente accede al portale viene automaticamente associato alla versione appropriata della portlet. È facile utilizzare WebSphere Portlet Factory per permettere agli utenti di personalizzare le portlet, accelerando il time to market e riducendo i costi di sviluppo. Inoltre, attraverso WebSphere Portlet Factory gli sviluppatori hanno la possibilità di creare rapidamente portlet proprie, permettendo all'azienda di risparmiare tempo e denaro. Infine, WebSphere Portlet Factory permette agli sviluppatori di creare rapidamente versioni personalizzate delle portlet per vari gruppi senza dover incorrere in futuro nelle difficoltà di manutenzione legate alla duplicazione del codice. Riassumendo, siamo riusciti a creare e implementare correttamente due versioni personalizzate di una portlet senza dover scrivere alcuna riga di codice Java, o imparare nuove API, creare e implementare file WAR, creare descrittori di implementazione o scrivere alcuna JSP per le nuove modalità di visualizzazione e configurazione. WebSphere Portlet Factory ha automatizzato tutte queste operazioni. Con ciò si conclude la nostra dimostrazione di IBM WebSphere Portlet Factory. <Schermata dei contatti> Per ulteriori informazioni su WebSphere Portlet Factory, è possibile visitare il sito del prodotto all'indirizzo ibm.com/websphere/portletfactory Contattare IBM al numero 1 888 746 7426 O scrivere a callserv@ca.ibm.com Grazie Visit: http://demos.dfw.ibm.com for more demonstrations Page 7 of 7