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ISTITUTO Max Planck ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE LICEO delle SCIENZE APPLICATE Piano dell'offerta formativa

Sommario SOMMARIO... 2 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA...4 IL PASSATO... 4 IL PRESENTE... 4 IL FUTURO PROSSIMO... 4 CONTESTO TERRITORIALE... 5 IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA...6 PREMESSA... 6 IL CONTRATTO FORMATIVO - IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ...6 UN AGENZIA EDUCATIVA FRA TANTE: COME CONTRIBUIAMO ALL EDUCAZIONE E ALLA FORMAZIONE? L IMPORTANZA DEI VALORI... 7 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CURRICOLARE...8 CENTRALITÀ DELLE COMPETENZE...8 ISTITUTO TECNICO... 8 LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE...10 SOGGETTI COINVOLTI NELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA...12 VALUTAZIONE DELL APPRENDIMENTO...13 CRITERI DI VALUTAZIONE SCRUTINIO...14 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO ISTITUTO TECNICO...15 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE...17 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO TRIENNIO...18 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI...20 VALUTAZIONE: MISURAZIONE DELLA CONDOTTA...21 CRITERI ASSEGNAZIONE CREDITI FORMATIVI...22 REGISTRO ELETTRONICO...23 STRATEGIE OPERATIVE... 24 FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME...24 FORMAZIONE DELLE CLASSI SUCCESSIVE ALLA PRIMA ED AZIONI DI CONTINUITÀ...24 INTEGRAZIONE PRINCIPI GENERALI...25 INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI...25 INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI SOTTOPOSTI A TERAPIE CLINICO...25 INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI NON ITALOFONI (=STRANIERI)...25 RAPPORTI TRA SCUOLA E FAMIGLIE...26 PARTECIPAZIONE DEI GENITORI: COMITATO GENITORI...26 COME VENGONO INFORMATE LE FAMIGLIE...26 METODO E IMPEGNO NELLO STUDIO...27 REGOLAMENTI D ISTITUTO...27 INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI INTEGRATIVI DI SOSTEGNO E RECUPERO...28 VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE...29 AZIONI DI ORIENTAMENTO... 29 AREA DI PROGETTO... 30 SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI...30 CALENDARIO SCOLASTICO... 31 VERIFICA DEI PERCORSI DIDATTICI...31 2/50

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE...32 BIENNIO SETTORE TECNOLOGICO( INFORMATICO E TECNOLOGICO)...32 INDIRIZZO "ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA"...33 INDIRIZZO "INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI"...34 SBOCCHI PROFESSIONALI... 36 AMBITO ELETTRICO - ELETTRONICO...36 AMBITO TELECOMUNICAZIONI...36 AMBITO INFORMATICO... 37 LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE...38 QUADRO ORARIO LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE...38 TITOLO DI STUDIO DIPLOMA DI LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE SPENDIBILITÀ DEL TITOLO DI STUDIO... 39 SCELTE GESTIONALI... 39 ORGANO DI GARANZIA INTERNO...39 POLITICA DELLA QUALITÀ...40 LA CULTURA DELLA SICUREZZA... 40 CORSI POST DIPLOMA - FORMAZIONE PERMANENTE CORSI PROFESSIONALI...41 L UFFICIO TECNICO... 42 COMITATO TECNICO SCIENTIFICO...43 LE FUNZIONI STRUMENTALI...43 COLLABORAZIONI E RETI...44 SERVIZI PER L UTENZA... 44 SERVIZIO INTERNET SITO WEB...44 SPAZIO ASCOLTO... 44 ACCOGLIENZA: L IMPORTANZA DI ACCOGLIERE BENE...45 INTEGRAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO...46 ATTIVITÀ... 46 VALUTAZIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA...47 3/50

PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA IL PASSATO L istituto Max Planck ha una lunga storia, nel 78, si è reso indipendente dall ITIS FERMI con le specializzazioni di Elettronica ed Elettrotecnica ed è riuscito, sin dalla sua istituzione, a costituire un efficace risposta alle esigenze delle prospettive di sviluppo tecnologico della Marca. Nel 2001 venne istitutito anche il corso di Informatica Abacus.L Istituto, quindi, grazie alla varietà d indirizzi di studio, è stato attento a promuovere nuovi programmi e metodologie didattiche all altezza delle svariate esigenze di una società in continua evoluzione e delle istanze del mondo del lavoro presenti nel territorio. L Istituto dall anno 2001 è certificato secondo la norma ISO9001:2001. Questa importante valutazione esterna garantisce che il sistema di gestione dell Istituto segue i criteri internazionali per realizzare una gestione di qualità e perseguire un miglioramento continuo dei servizi offerti. Al centro dell attenzione sono poste le esigenze degli utenti, in primo luogo degli studenti. Il raggiungimento di tale traguardo ha visto la partecipazione attiva di tutte le componenti lavorative, attraverso la sistematicità della ricerca e della progettazione, per offrire un sistema d istruzione efficace ed efficiente non fondato sull autoreferenzialità. IL PRESENTE L Istituto potenzia, nell ottica di un maggior consolidamento nel territorio, finalità didattico-formative tipiche di un indirizzo rivolto al mondo industriale attraverso collaborazioni con altre Scuole, con Associazioni Industriali, con Enti di formazione, con le Università di Padova e Udine. Missione dell Istituto Max Planck è di contribuire allo sviluppo armonico della personalità degli allievi, sia dal punto di vista individuale che come futuri cittadini di una società complessa, e di favorirne il successo professionale attraverso lo sviluppo di solide competenze trasversali e disciplinari che supportino adeguatamente maturità e senso di responsabilità, supportate da un sistema valoriale che permetta di saper vivere una cittadinanza consapevole. La diffusione della cultura tecnico-scientifica, fin dalla fase dell orientamento in ingresso dalle scuole medie, lo stimolo e la creazione di opportunità formative per appassionare gli studenti allo studio e alle professioni in ambito tecnico-scientifico, il continuo aggiornamento del personale attraverso la collaborazione con i centri di ricerca universitari e le realtà produttive più avanzate, rappresentano gli strumenti principali per la mission dell Istituto che consiste nell avvicinare gli studenti ai mondi dell area tecnico scientifica, stimolando saperi critici e motivati che sappiano vedere e cogliere le opportunità offerte dalle continue innovazioni tecnicoscientifiche, sviluppando al contempo un etica della responsabilità indispensabile ad orientare al bene comune i futuri protagonisti del mondo tecnico scientifico del domani. Le tecniche e le scienze vanno colte come opportunità di miglioramento individuale e collettivo, sapendo valutarne anche gli immancabili rischi. Particolare attenzione va dedicata al sostegno e al recupero degli alunni in difficoltà con particolare attenzione al biennio; contestualmente vanno sviluppate, specie al triennio, l'autonomia e la responsabilità degli allievi creando occasioni per la valorizzazione delle eccellenze. In particolare, vista la specificità degli indirizzi di studio dell'istituto va sviluppata una conoscenza e un uso responsabile delle scienze e delle tecnologie. IL FUTURO PROSSIMO L Istituto, grazie all elevato livello dell Offerta Formativa, oltre a rispondere alla richiesta dei tecnici che proviene dal territorio in termini qualitativi, fornisce, al perito industriale in uscita, una formazione completa, al passo con i tempi ed in grado di leggere la realtà in una prospettiva aperta alle istanze Europee. Dall anno scolastico 2013-14 accanto all istituto tecnico sarà attivato il Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate. L avvio del Liceo Scientifico nell'opzione delle scienze applicate, consente di porre nella realtà, come afferma con forza la riforma, la pari dignità dei due percorsi (Tecnico e Liceale). Lungi dal penalizzare l'indirizzo tecnologico, la vicina presenza del liceo scientifico finisce per migliorarne la visibilità superando 4/50

pregiudizi, specie per le ragazze, da tempo consolidati ed è uno stimolo ad elevare il livello complessivo dell Istituto. CONTESTO TERRITORIALE La sede,situata in via Franchini di Lancenigo di Villorba (TV ), fa parte di un Campus che vede la presenza, nella stessa area, dell Istruzione Tecnica con l ITIS Max Planck, l Istruzione Professionale con l IP Alberghiero Alberini, la Formazione Professionale con il CFP della Provincia di Treviso Il Campus, per la sua ubicazione, permette di offrire un ampio spettro di offerte formative al proprio bacino di utenza. La realizzare nel campus di Lancenigo di un polo tecnologico-scientifico offre agli studenti e alle studentesse percorsi formativi diversi ma che insistono nello stesso ambito, ed è tale da poter rispondere non solo alle richieste provenienti dall'utenza dei Comuni situati nell'area nord-est di Treviso, ma più in generale all utenza di chi persegue una formazione fortemente orientata agli ambiti lavorativi dei settori tecnologicamente più avanzati Il Max Planck può considerarsi un istituto avente un apposita ed idonea sede scolastica, con spazi per la didattica, palestre,laboratori per tutte le specializzazioni, esterni utilizzati anche per momenti di aggregazione, parcheggi e zone verdi, frutto di un continuo arricchimento strutturale portato avanti con tenacia dalla Dirigenza. 5/50

IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA PREMESSA Il POF (Piano dell Offerta Formativa), documento che definisce l identità culturale e progettuale dell Istituto PLANCK, redatto all inizio di ciascun anno scolastico,contiene la descrizione di tutte le attività, sia curriculari che extracurriculari, sia dal punto di vista dei contenuti che dell organizzazione ed ha valore vincolante per l intera comunità scolastica( Dirigente, Docenti, non docenti e Genitori). Il POF tiene presente nella sua stesura: La progettazione didattica(per aree disciplinari) coerente con le linee guida ministeriali e gli obiettivi Educativi e Formativi dell istituto; L efficacia del servizio scolastico verificata attraverso procedure di autovalutazione e certificazione di Qualità; L apertura verso il sistema economico- produttivo del territorio come collaborazione con soggetti ed Enti esterno. Il POF è strettamente connesso con i regolamenti ufficiali dell Istituto che ne costituiscono parte integrante, che sono disponibili per la consultazione nel sito (nella sezione Organizzazione dell'istituto Regolamenti ): Il POF è un documento pubblico, accessibile a tutte le famiglie disponibili per la consultazione nel sito (nella sezione ALBO ONLINE POF ): Il Piano dell Offerta Formativa è uno strumento soggetto ad adattamenti e arricchimenti sulla base del modificarsi delle condizioni interne ed esterne, nel rispetto delle procedure di legge; pertanto, il Collegio dei Docenti può confermarlo, porre aggiornamenti, modifiche o integrazioni. IL CONTRATTO FORMATIVO - IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ in attuazione delle norme vigenti, assume integralmente le finalità generali e le linee guida del P.O.F ed intende definire, in maniera condivisa, l impegno reciproco di diritti e doveri nel rapporto tra scuola studenti e famiglie. L Istituto chiede ai genitori ed agli allievi, all atto dell iscrizione o all inizio di ogni anno scolastico, di sottoscrivere il Patto educativo di corresponsabilità per promuovere un azione coordinata tra famiglia e scuola, nell ottica della condivisione di principi e obiettivi del processo educativo e formativo, anche, al fine di rendere effettiva la partecipazione, ai sensi della normativa vigente. Il patto educativo di corresponsabilità è, dunque, UN AUTENTICA ALLEANZA EDUCATIVA TRA FAMIGLIE, STUDENTI E L ISTITUTO. L Istituto scolastico, nel promuovere una fattiva convivenza civile, pone al centro della propria azione educativa l allievo, che viene coinvolto e responsabilizzato su regole di comportamento chiare e condivise. In tale ottica l istituto Max Planck rende partecipi i genitori e gli studenti delle proprie scelte culturali, formative ed educative, che sono ispirate ai valori della Costituzione Italiana ed a quelli dell uguaglianza, delle pari opportunità, del rispetto della specificità di genere, della multiculturalità. Il dettaglio del documento, consegnato all atto dell iscrizione ed illustrato nell accoglienza, è disponibile per la consultazione nel sito (nella sezione Organizzazione dell'istituto Patto di Corresponsabilità ) 6/50

UN AGENZIA EDUCATIVA FRA TANTE: COME CONTRIBUIAMO ALL EDUCAZIONE E ALLA FORMAZIONE? L IMPORTANZA DEI VALORI Oggi, nell era della globalizzazione, la scuola è ben consapevole di non essere l unica agenzia Educativa e Formativa. La nostra proposta educativa e formativa, fondata sulla partecipazione responsabile di tutte le componenti della scuola, quindi, finalizzata alla formazione dei giovani, sia dal punto di vista professionale, civile e culturale, promuove capacità di rinnovamento, doti di flessibilità, apertura verso gli altri e alle problematiche sociali e culturali del nostro tempo. L idea ispiratrice, in quest ottica, è la centralità dello studente come persona, in quanto non esiste crescita culturale e professionale senza una particolare attenzione al sistema valoriale condiviso nel rispetto dell individualità. Gli allievi non saranno solo oggetto dell azione insegnamento/ apprendimento,ma co-protagonisti di essa, pertanto, saranno adeguatamente guidati a: Mettersi alla prova, ad autovalutarsi con senso critico e consapevolezza di sé con conseguente arricchimento della personalità; Acquisire competenze metodologico e formative per un consapevole inserimento civile e sociale; Acquisire un adeguato senso di responsabilità(diritti/ doveri, lealtà, impegno, frequenza); Costruire una base valoriale comune in cui riconoscersi (abitudine al vivere civile,attenzione alle problematiche del mondo, consapevolezza che la diversità è fonte di arricchimento e rifiuto dei pregiudizi). 7/50

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CURRICOLARE CENTRALITÀ DELLE COMPETENZE Il Riordino della Scuola Superiore ha richiesto un ripensamento dell azione didattica anche per rispondere ai nuovi standard Europei (EQF). Così, l istituto Planck ha dato inizio ad una riflessione sulla didattica per competenza e non più solo sulla didattica per conoscenze ed abilità. Pertanto, il raggiungimento delle conoscenze ( il sapere ), delle abilità ( applicare ilsapere ) e delle competenze(capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacitàpersonali) è riconosciuto come obiettivo dell apprendimento finale sia di un perito industriale che di un diplomato nel liceo scientifico delle scienze applicate. Quindi, nella progettazione didattica è fondamentaleprogettarel attività in base alle competenze che lo studente viene sollecitato a sviluppare. Nel Primo Biennio, per perseguire quanto previsto dall obbligo scolastico ecco quali competenze chiave di cittadinanza devono acquisire gli studenti: - imparare ad imparare - progettare; - comunicare; - collaborare e partecipare; - agire In modo autonomo e responsabile; - risolvere semplici problemi; - individuare collegamenti e relazioni; - acquisire ed interpretare l informazione. Le varie discipline sono aggregate per assi culturali in modo che siano le competenze chiave ad orientare il percorso scolastico. ISTITUTO TECNICO Nei primi due anni le conoscenze, le abilità e le competenze sono riferite a : - Asse Dei Linguaggi - Asse Matematico - Asse Scientifico Tecnologico - Asse Storico Sociale Asse dei Linguaggi Lingua Italiano padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti; leggere comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; produrre testi di vario tipo in relazione a diversi scopi comunicativi. Lingua Straniera utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. Altri Linguaggi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario; utilizzare e produrre testi multimediali. 8/50

Asse Matematico Matematica utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico; confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando varianti e relazioni; individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Asse Scientifico Tecnologico Scienze integrate : * Fisica, *Chimica *Scienze della terra(i^), *Tecnologie Informatiche(I^), *Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica(i^), Scienze e Tecnologie Applicate (II^), Biologia, Educ.Fisica, analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico; osservare descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità; analizzare qualitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza; essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate; saper scegliere ed usare le principali funzioni delle tecnologie dell informazione e della comunicazione per le proprie attività di comunicazione ed elaborazione. Asse Storico Sociale Storia, Geografia, Diritto/Economia comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche ed in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; collocare l esperienza personale in un sistema di regole fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell ambiente; Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Nel biennio Gli Assi culturali forniscono la base di conoscenze e metodologie applicative per lo sviluppo di competenze trasversali. Dal loro intreccio scaturiscono le competenze chiave,per la cittadinanza attiva, richiamate dalle raccomandazioni europee che devono essere perseguite attraverso l elevamento dell obbligo scolastico. Nel triennio le competenze disciplinari sono definite e declinate dalle linee guida, dai dipartimenti di disciplina, in aderenza alle scelte culturali dell istituto e alla luce del nuovo regolamento degli Istituti tecnici. 9/50

LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE Lingua Italiana Asse dei Linguaggi - padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti; - leggere comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; - produrre testi di vario tipo in relazione a diversi scopi comunicativi. Lingua Straniera - utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. Storia dell arte - padroneggiare il lessico specifico della disciplina Altri Linguaggi - utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario; - utilizzare e produrre testi multimediali; - saper utilizzare le tecnologie dell informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca e comunicare. - Asse Matematico Matematica - utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico; - confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando varianti e relazioni; - individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi; - analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi, anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni scientifiche di tipo informatico. - Asse Scientifico Tecnologico Fisica, Scienze Naturali, Informatica, Educ.Fisica, Disegno - analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico; - osservare descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità; - analizzare qualitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza; - essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate; - saper scegliere ed usare le principali funzioni delle tecnologie dell informazione e della comunicazione per le proprie attività di comunicazione ed elaborazione. - saper utilizzare correttamente gli strumenti del disegno e costruire figure geometriche, proiezioni ortogonali e assonometriche per ampliare e perfezionare le capacità percettive - Storia e geografia, Storia dell arte, Religione Asse Storico Sociale 10/50

- comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche ed in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali; - collocare l esperienza personale in un sistema di regole fondate sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell ambiente; - riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. - saper contestualizzare un opera d arte inserendola nel periodo storico di riferimento - saper riconoscere i caratteri stilistici di un epoca artistica 11/50

SOGGETTI COINVOLTI NELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA COLLEGIO DEI DOCENTI individua: le linee generali dell offerta formativa, stabilendo i criteri relativi alla didattica e alle attività del POF I DIPARTIMENTO DI DISCIPLINE Annualmente, entro la fine del mese di settembre, le riunioni, tenendo conto del compito formativo di tutte le discipline e delle specifiche indicazioni dei programmi ministeriali fissano: linee guida delle programmazioni disciplinari comuni declinate in competenze, abilità, conoscenze, contenuti, tempi, metodi e mezzi; le competenze, abilità, conoscenze minime; le competenze, abilità, conoscenze che eventuali allievi esterni devono aver acquisito per l accesso alle varie classi; il carico di lavoro domestico degli allievi; la tipologia delle prove di verifica ed i descrittori dei voti per la valutazione il numero minimo di verifiche per ogni periodo o modulo; azioni di recupero e sostegno da attivarsi in orario curriculare; la struttura delle prove di verifica comune di fine anno e relativi criteri di valutazione (se deliberate dal Collegio Docenti) I CONSIGLI DI CLASSE hanno il compito di completare la programmazione educativa e didattica formulando: gli obiettivi trasversali di tipo cognitivo(metodo di studio); gli obiettivi trasversali di tipo formativo( maturazione dello studente come persona e cittadino) fissando: i parametri relativi ai giudizi di promozione e non promozione in stretta relazione con i criteri fissati dal COLLEGIO DEI DOCENTI DIPARTIMENTO DI AREE hanno il ruolo di concorrere: all omogeneità dei percorsi formativi nelle varie sezioni; coordinare: le programmazioni di discipline affini; concretizzare: finalità interdisciplinari e/o multidisciplinari; 12/50

La stesura delle programmazioni didattiche individuali terrà puntualmente conto delle indicazioni emerse dalle riunioni dei Dipartimenti e dai Consigli di Classe, ma garantirà, anche l autonomia delle scelte culturali, metodologiche e strategiche del singolo docente e l adeguamento del percorso curricolare alla singola classe, anche sulla base dei risultati delle prove d ingresso. Pertanto, la programmazione curricolare del singolo insegnante sarà prodotta entro la fine del mese di Ottobre primi Novembre di ogni anno scolastico. IL POF comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, promuove l innovazione didattica e valorizza la professionalità docente. Le metodologie didattiche, attraverso cui si attua il Pof, presuppongono la centralità dello studente in quanto interlocutore attivo e non semplice recettore o ripetitore di informazioni e contenuti disciplinari. VALUTAZIONE DELL APPRENDIMENTO Premesso che tutte le discipline del curricolo scolastico devono concorrere parimenti alla formazione culturale degli studenti,la valutazione, oltre a determinare il profitto dello allievo, deve misurare anche l efficacia del processo educativo. A tal fine il docente, in itinere, verifica come conoscenze, abilità e competenze siano conseguite dal singolo studente e dall intera classe o attraverso l osservazione dei comportamenti o somministrando prove di verifica. La valutazione del livello d apprendimento, quindi, fornisce indicazioni per far conoscere: ai docenti il raggiungimento di conoscenze ed abilità e lo sviluppo delle competenze, prefissate, da parte di ogni studente; agli allievi (e di conseguenza alle loro famiglie) il livello del loro apprendimento e dello sviluppo delle competenze prefissate; al Consiglio di Classe l'efficacia delle strategie adottate per apportare eventuali modifiche all attività didattica. alla società la reale consistenza del titolo di studio rilasciato con valore legale. La valutazione di una prova di verifica deve essere espressa con un valore numerico utilizzando i numeri compresi nell'intervallo da 1 a 10. Il Collegio dei Docenti ritiene opportuno che la valutazione numerica sia accompagnata da un giudizio completo ed esaustivo per ogni singolo alunno o gruppo di studenti Gli allievi hanno il diritto di conoscere in anticipo da tutti i docenti: il giorno o il periodo in cui sarà svolta la prova se di carattere collettivo (compiti, test, interrogazione scritta, prova di lab. ecc.); Competenze. conoscenze e abilità di cui la prova vuole verificare il raggiungimento; i punteggi minimi e massimi che si possono ottenere in una determinata prova; i criteri adottati per la valutazione delle prove di verifica. Ogni docente ha il dovere di comunicare, al più presto possibile, agli allievi i risultati numerici delle singole prove e/o i giudizi analitici che eventualmente li accompagnano, formulati anche in modo informale. Inoltre, è buona regola che il docente, prendendo spunto dalla valutazione della prova, coinvolga l allievo rendendolo partecipe del processo formativo. 13/50

Il confronto con l insegnante ed i compagni concorre, ulteriormente, a favorire capacità critiche, autocritiche e consapevolezza di sé. Per la verifica dei percorsi didattici, del livello di apprendimento dei singoli allievi saranno utilizzate: a. prove strutturate, b. prove semi strutturate, c. prove orali individuali o di gruppo, d. questionari, e. compiti, f. relazioni individuali o di gruppo, g. prove grafiche, h. prove scritto-grafiche, i. prove pratiche, individuali o di gruppo, j. prove al computer, k. controllo di quaderni e/o altri elaborati Ogni docente, nell'ambito del suo rapporto diretto con la classe, sceglie gli strumenti di verifica che ritiene più opportuni, anche, attenendosi alle indicazioni dei vari Dipartimenti. Le scelte operate dal Consiglio di Classe,invece, in ordine agli strumenti di verifica da utilizzare,sono vincolanti per tutti i docenti, solo nel caso di percorsi didattici concordati, interdisciplinari o pluridisciplinari. Per la valutazione del profitto, nelle singole prove di verifica dell apprendimento, il voto deve oggettivare un giudizio il più possibile comprensivo di varie ed eterogenee componenti. Si assume,pertanto, una scala numerica da uno a dieci ed i relativi descrittori comuni riportati nella successiva tabella. I docenti possono tuttavia, nelle riunioni di Dipartimento, all inizio dell anno scolastico, rendere ciascuno di essi più aderente agli obiettivi specifici della singola materia e al tipo di prova di verifica. Il Consiglio di Classe, all'inizio dell'anno scolastico, comunicherà agli allievi: i descrittori dei voti per l accesso alla classe successiva (stabiliti dai Dipartimenti). Per favorire la flessibilità nella scelta degli strumenti di valutazione dell accertamento delle competenze raggiunte, il Collegio dei Docenti ha approvato, il voto unico, in sostituzione della distinzione tra scritto, orale, pratico e grafico, anche, nelle pagelle del primo quadrimestre per alcune discipline. Il Collegio dei Docenti si riserva, di anno in anno, di verificare l efficacia delle scelte operate e di deliberare le modifiche opportune. CRITERI DI VALUTAZIONE SCRUTINIO La funzione valutativa dell allievo, che si manifesta nella proposta di voto allo scrutinio, ma anche nei colloqui con i genitori, è un operazione complessa che non si esaurisce con un calcolo del punteggio medio matematico delle misurazioni delle singole prove. La valutazione coinvolge i punteggi conseguiti nelle singole prove di verifica, e i seguenti elementi: partecipazione e assiduità dell'impegno dello studente; miglioramento rispetto ai livelli di partenza; impegno domestico; continuità dei risultati; omogeneità tra scritto e orale; valorizzazione del pensiero creativo e divergente. 14/50

I Dipartimenti di Discipline, nel documento programmatico, approvato all inizio di ogni anno scolastico, potranno poi indicare ulteriormente i criteri di valutazione, in relazione alla specificità e agli obiettivi di ciascuna disciplina. - Il Collegio dei Docenti ha approvato le seguenti griglie di valutazione con riferimento comune a tutte le discipline VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO ISTITUTO TECNICO Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Eccellente 10 9 Completa, approfondita e precisa Ottimo 8 Completa e sicura Esposizione corretta, essenziale; Linguaggio efficace e specifico in ogni disciplina. Comprensione corretta di procedure e di tecniche disciplinari Esposizione corretta Linguaggio chiaro e /o specifico in ogni disciplina. Comprensione sicura di procedure e di tecniche disciplinari Analisi, sintesi e rielaborazione precise ed approfondite Osservazione e rappresentazione precise Uso autonomo di simbologie e tecniche disciplinari in semplici contesti. Uso appropriato di strategie per la soluzione di problemi Analisi, sintesi e rielaborazione abbastanza complete Osservazione e rappresentazioni pertinenti Uso corretto di simbologie e tecniche disciplinari in semplici contesti. Uso sicuro di strategie per la soluzione di problemi Buono 7 Sufficiente 6 Completa anche se circoscritta Essenziale degli elementi principali della disciplina Esposizione lineare ed ordinata. Linguaggio chiaro anche se non sempre specifico in ogni disciplina. Comprensione corretta di procedure,dimostrazio ni e tecniche disciplinari. Esposizione ordinata pur con alcune incertezze ed improprietà. Linguaggio semplice in ogni disciplina. Comprensione essenziale di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Analisi, sintesi e rielaborazione adeguate, ma non sempre approfondite Osservazione e rappresentazione abbastanza precise Uso parziale di simbologie e tecniche disciplinari in semplici contesti. Uso parziale di strategie per la soluzione di problemi Analisi, sintesi e rielaborazione parziale Osservazione e rappresentazione sufficienti Uso guidato di procedure regole e tecniche disciplinari Uso semplice di strategie per la soluzione di problemi 15/50

VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO ISTITUTO TECNICO Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Insufficiente 5 Grave insufficienza Insufficienza molto grave Nullo Quasi nullo 4 3 1-2 Parziale e superficiale in presenza di errori Frammentaria con errori rilevanti Frammentaria con errori gravi e diffusi Completamente errata o nulla Esposizione incerta e generica; Linguaggio impreciso e incompleto in ogni disciplina Comprensione parziale di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione incerta e stentata; Linguaggio improprio nelle singole discipline Comprensione scarsa di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione confusa e scorretta Linguaggio scorretto nelle singole discipline molto scarsa di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione nulla e/o confusa; Linguaggio scorretto e stentato Comprensione Assenza Analisi e sintesi solo guidate Osservazione e rappresentazione imprecise Uso parziale di strategie per la soluzione di problemi Analisi e sintesi molto disorganiche e confuse Osservazioni e rappresentazioni decisamente incomplete Uso stentato di strategie per la soluzione di problemi Uso lacunoso ed errato di procedure e tecniche disciplinari o Assente Assente Qualora si verificasse asimmetria tra i livelli dei descrittori, si adotta il criterio della prevalenza, a condizione che siano acquisite le conoscenze minime 16/50

VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze 10 Eccellente 9 Ottimo 8 Completa, ampia approfondita e precisa, autonomo approfondimento di contenuti Completa e sicura organica, padronanza dei contenuti Esposizione corretta,?; Linguaggio efficace e specifico in ogni disciplina. Comprensione corretta di procedure e di tecniche disciplinari Esposizione corretta Linguaggio chiaro e /o specifico in ogni disciplina e appropriato. Comprensione sicura di procedure e di tecniche disciplinari Analisi, sintesi e rielaborazione precise, approfondite e personali Osservazione e rappresentazione precise e pertinenti Uso autonomo di simbologie e tecniche disciplinari in diversi contesti. Uso appropriato di strategie per la soluzione di problemi Analisi, sintesi e rielaborazione complete Osservazione e rappresentazione pertinenti Uso corretto di simbologie e tecniche disciplinari in semplici contesti. Uso sicuro di strategie per la soluzione di problemi, anche in situazioni di apprendimento nuove e complesse Buono 7 Sufficiente 6 Completa anche se circoscritta Essenziale degli elementi principali della disciplina Esposizione lineare ed ordinata. Linguaggio chiaro anche se non sempre specifico in ogni disciplina. Comprensione corretta di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari. Esposizione ordinata pur con alcune incertezze ed improprietà. Linguaggio corretto e appropriato, semplice in ogni disciplina. Comprensione essenziale di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Analisi, sintesi e rielaborazione adeguate, ma non sempre approfondite Osservazione e rappresentazione abbastanza precise Uso parziale di simbologie e tecniche disciplinari in semplici contesti. Uso di strategie per la soluzione di problemi Analisi, sintesi e rielaborazione parziale Osservazione e rappresentazione sufficienti Uso guidato di procedure regole e tecniche disciplinari Uso semplice e parziale di strategie per la soluzione di problemi 17/50

VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO BIENNIO LICEO DELLE SCIENZE APPLICATE Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Insufficiente 5 Grave insufficienza Insufficienza molto grave Nullo Quasi nullo 4 3 1-2 Parziale, o superficiale in presenza di errori Frammentaria con errori rilevanti Frammentaria con errori gravi e diffusi Completamente errata o nulla Esposizione incerta e generica; Linguaggio impreciso e incompleto in ogni disciplina Comprensione parziale di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione incerta e stentata; Linguaggio improprio nelle singole discipline Comprensione scarsa di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione confusa e scorretta Linguaggio scorretto nelle singole discipline molto scarsa di procedure, dimostrazioni e tecniche disciplinari Esposizione nulla e/o confusa; Linguaggio scorretto e stentato Comprensione Assenza Analisi e sintesi solo guidate Osservazione e rappresentazione imprecise Uso parziale di strategie per la soluzione di problemi, anche in situazioni note o semplici Analisi e sintesi molto disorganiche e confuse Osservazioni e rappresentazioni decisamente incomplete Uso stentato di strategie per la soluzione di problemi Uso lacunoso ed errato di procedure e tecniche disciplinari o Assente Assente VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO TRIENNIO Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Eccellente 10 9 Completa e approfondita con integrazioni personali Esposizione organica ed originale; Linguaggio efficace e specifico in ogni disciplina. Comprensione e risoluzione logico operativa ottime di procedure e tecniche disciplinari Analisi e sintesi e rielaborazione rigorosa e critica Osservazione ed interpretazione precise e personali Uso autonomo di procedure e tecniche disciplinari in vari contesti. Uso autonomo e pertinente di strategie per la soluzione di problemi e processi 18/50

VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO TRIENNIO Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Ottimo 8 Completa e precisa Buono 7 Sufficiente 6 Insufficiente 5 Grave Insufficienza 4 Completa e sostanzialmente sicura Essenziale degli elementi principali della disciplina Superficiale in presenza di errori Frammentaria con errori rilevanti Esposizione completa e precisa. Linguaggio corretto e appropriato. Comprensione e risoluzione logico operative appropriate di procedure e tecniche disciplinari. Esposizione chiara ed ordinata Linguaggio adeguato, non sempre specifico Comprensione e risoluzione logico operativa adeguate di procedure e tecniche disciplinari Esposizione chiara e semplice Linguaggio non sempre corretto. Comprensione e risoluzione logico operativa sufficiente di procedure e tecniche disciplinari. Esposizione generica e stentata. Linguaggio impreciso in ogni disciplina Comprensione e risoluzione logico operativa parziali di procedure e tecniche disciplinari. Esposizione incerta e disorganica. Linguaggio approssimativo ed improprio in ogni disciplina Comprensione e risoluzione logico operativa scarsa di procedure e tecniche disciplinari. Analisi, sintesi e rielaborazioni appropriati e personali Osservazione ed interpretazione corretta ed organica Uso corretto di procedure,tecniche,simbologie disciplinari Uso corretto di strategie per la soluzione di problemi e processi Analisi, sintesi e rielaborazioni abbastanza autonome e precise Osservazione ed interpretazione non sempre puntuali di procedure e tecniche disciplinari. Uso parziale di strategie per la soluzione di problemi e processi Analisi, sintesi e rielaborazioni parziali con spunti autonomi Osservazione e interpretazione sufficienti delle procedure e tecniche disciplinari. Uso complessivamente sufficiente di strategie per la soluzione di problemi e processi Analisi e sintesi solo guidate Effettua collegamenti solo parziali. Osservazione e interpretazione generiche delle procedure e tecniche disciplinari. Uso impreciso di strategie per la soluzione di problemi e processi. Esposizione incerta e disorganica. Linguaggio approssimativo ed improprio in ogni disciplina Comprensione e risoluzione logico operativa scarsa di procedure e tecniche disciplinari. 19/50

VALUTAZIONE: MISURAZIONE DEL PROFITTO TRIENNIO Giudizio Voto Conoscenza Abilità Competenze Insufficienza molto grave 3 Frammentaria con errori gravi e diffusi Esposizione stentata, confusa e disorganica; Linguaggio scorretto in ogni disciplina Comprensione e risoluzione logico operativa stentata e scorretta di procedure e tecniche disciplinari. Usolacunoso ed errato di procedure e tecniche disciplinari o Assente Nullo quasi nullo 1-2 Nulla o completamente errata Esposizione decisamente confusa Linguaggio decisamente approssimativo Assente * Qualora si verificasse asimmetria tra i livelli dei descrittori, si adotta il criterio della prevalenza, a condizione che siano acquisite le conoscenze minime VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI Per condotta si intende l insieme degli atti e dei comportamenti di un allievo, all interno del tempo e dello spazio scolastico, nei confronti di persone e cose. La condotta é ritenuta importante non solo da un punto di vista strettamente scolastico, ma anche propedeutica alla formazione del cittadino. Per tale motivo il Collegio dei Docenti ha dato ampio spazio alla riflessione su questo tema e ha definito i seguenti criteri di valutazione: 1. Coscienza civile e sociale: - Comportamento corretto, responsabile ed educato; - Rispetto degli altri e dei loro diritti; - Rispetto dell identità e della dignità dei ruoli; - Rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola. 2. Rispetto delle regole scolastiche: - Puntualità negli adempimenti scolastici; - Osservazione dei regolamenti d Istituto e delle disposizioni vigenti. 3. Partecipazione alle attività di classe e d Istituto: - Seguire con attenzione le proposte didattiche, interessamento alle attività di classe e d Istituto. Fin dalla prima valutazione periodica il Consiglio di classe valuta mediantel attribuzione di un voto numerico espresso in decimi il comportamento degli allievi durante l intero periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in riferimento alle iniziative e alle attività educative. 20/50

La valutazione del comportamento, espressa se necessario anche a maggioranza in sede di scrutinio finale del Consiglio di classe,che corrisponde ad una valutazione inferiore a sei decimi comporta la non ammissione dell allievo alla classe successiva o all esame conclusivo del ciclo. I singoli docenti hanno il compito di annotare sul registro di classe ogni informazione utile alla formulazione dei giudizi di condotta. Per una maggiore efficacia dei provvedimenti è opportuno che le ammonizioni abbiano sempre carattere nominativo e non generico per la classe e che riportino fatti accaduti e non valutazioni sugli stessi. Il Consiglio di Classe, all'inizio dell'anno scolastico, comunicherà allaclasse: i criteri generali per la determinazione del voto di condotta, attraverso il suo Coordinatore; Il Collegio dei Docenti ha approvato i descrittori riportati nella tabella seguente: 21/50

VALUTAZIONE: MISURAZIONE DELLA CONDOTTA Livello Vot o Interesse e partecipazione Impegno Frequenza e Puntualità Comportamento Esemplare 10 Esemplare 9 Adeguato 8 Accettabile 7 Interesse e partecipazione attiva all attività didattica; Contributo costruttivo al dialogo educativo; Ruolo positivo all interno della classe Interesse e partecipazione assidua alla attività didattica e al dialogo educativo Adeguato Interesse e partecipazione alla attività didattica e al dialogo educativo Interesse e partecipazione non sempre continua alla attività didattica e al dialogo educativo Osservanza del Patto Formativo: impegno e senso di responsabilità nello studio personale. Osservanza del Patto Formativo: impegno nello studio costante e metodico Adeguata osservanza del Patto Formativo: impegno nello studio discretamente puntuale Non adeguata osservanza del Patto Formativo: impegno nello studio saltuario e settoriale Frequenza regolare e continuativa. Frequenza regolare in linea con la media d Istituto Frequenza regolare numero assenze in linea con la media d Istituto Frequenza irregolare: frequenti assenze; Svariati ritardi e/o uscite anticipate, irregolarità nella giustificazion e di assenze Osservanza scrupolosa dei Regolamenti scolastici; profondo rispetto degli altri e dello Istituzione scolastica(rapporti corretti con compagni, autorità scolastiche e docenti); Nessun richiamo verbale Nessun provvedimento disciplinare Osservanza dei Regolamenti scolastici; rispetto delle norme dei Regolamenti d Istituto, rapporti corretti con docenti autorità scolastiche e collaborativi con il gruppo classe Nessun richiamo verbale Nessun provvedimento disciplinare Osservanza dei Regolamenti scolastici ;rapporti adeguati con docenti autorità scolastiche e con il gruppo classe Possibile presenza di richiami verbali Episodi di mancato rispetto dei Regolamenti scolastici ; Presenza di provvedimenti disciplinari e disturbo dell attività didattica 22/50

Livello Vot o Interesse e partecipazione Impegno Frequenza e Puntualità Comportamento Inadeguato 6 Passiva partecipazione all attività didattica e al dialogo educativo; INADEGUATAoss ervanza del Patto Formativo; Scarso impegno nello studio e disinteresse diffuso Frequenza irregolare: frequenti e numerose assenze, ritardi e/o uscite anticipate; ritardo ed irregolarità nella giustificazion e di assenze superiore alla media d Istituto Frequenti episodi di mancato rispetto dei Regolamenti scolastici : reiterazioni di trasgressioni di vario genere; Comportamento di disturbo in quasi tutte le discipline; Presenza di sanzioni gravi non seguite da modifiche significative del comportamento Gravemente Inadeguato 5 Presenza di almeno una sanzione disciplinare di allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (ai sensi dello Statuto degli Studenti e del Regolamento d Istituto) alla quale abbia fatto seguito, successivamente alla ripresa della frequenza, almeno un ulteriore provvedimento disciplinare, se pur di minore gravità, tale da dimostrare l assenza di apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento nonché un insufficiente livello di miglioramento nel percorso di crescita e di maturazione dell allievo - La valutazione sul comportamento degli studenti determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione all anno successivo e all esame conclusivo del ciclo ( art.2,c.3 leg. 30/10/2008n.169) CRITERI ASSEGNAZIONE CREDITI FORMATIVI Per le certificazioni, previste per gli allievi prosciolti dall obbligo scolastico, nel caso di risultati positivi, si utilizzerà la seguente scala di valutazione: DESCRITTORE VOTO Sufficiente 6 Buono 7 Distinto 8 Ottimo 9/10 23/50

Per la valutazione dei crediti formativi ai fini del nuovo esame di Stato, i Consigli di Classe si atterranno ai seguenti criteri: Le certificazioni valutabili devono riferirsi ad esperienze riconducibili alle seguenti categorie: a) Attività lavorative b) Attività culturali c) Attività di volontariato d) Attività sportive e) Attività di Stage certificata da aziende esterne Le attività certificate devono avere carattere di continuità durante l anno scolastico e contenere indicazioni sull atteggiamento e sul grado di coinvolgimento degli studenti. Le attività estive relative ai punti a),b) e c) devono essere qualificate da un adeguata durata temporale (almeno un mese), La valutazione delle certificazioni, relativa ad attività sportive, deve essere validata da una coerente e positiva partecipazione alle attività disciplinari di Educazione Fisica. REGISTRO ELETTRONICO L Istituto, negli ultimi anni, si è dotato di un nuovo strumento per la registrazione delle valutazioni attraverso il registro elettronico, che va a sostituire il cartaceo tradizionale. Nel registro elettronico, i singoli docenti inseriscono le attività svolte, le attività da svolgere e le valutazioni degli allievi, così da permettere ai Coordinatori dei Consigli di classe di monitorare i livelli e l'evoluzione delle situazioni degli studenti più a rischio per darne tempestiva informazione ai colleghi. Inoltre il registro elettronico permetterà ai genitori di poter avere sempre la situazione aggiornata degli studenti non solo per le valutazioni, ma anche per le presenze. Ciò comporta un'informazione completa ed aggiornata per le comunicazioni alle famiglie e la definizione degli interventi più opportuni nei confronti degli studenti. 24/50

STRATEGIE OPERATIVE FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME Per la rilevazione della situazione iniziale delle classi prime, al fine di costruire adeguati strumenti di controllo, orientamento in entrata, modalità di accoglienza e interventi di continuità, saranno effettuate prove d ingresso di vario tipo per le seguenti aree : Area linguistica espressiva Area matematica scientifica L Istituto, inoltre, garantisce i seguenti adempimenti finalizzati all organizzazione e allo svolgimento delle attività connesse con la rilevazione della situazione iniziale: - Il Collegio dei Docenti individua i comuni indicatori delle abilità da verificare mediante le prove di ingresso ed i criteri di valutazione delle prove stesse, definisce prove oggettive in grado di fornire una misura delle abilità individuate oppure seleziona prove già prodotte su scala locale o nazionale. - Le prove di ingresso vengono svolte contemporaneamente da tutti gli allievi iscritti alla classe prima, in tempo utile per la formazione delle diverse sezioni. Le classi prime saranno formate, rispondendo al criterio di omogeneità tra le diverse sezioni, tenendo conto dei seguenti indicatori di livello: Curriculum degli studi; Esiti e informazioni orientative della Scuola di provenienza; Risultati delle prove di ingresso. 1. Ai Consigli di classe, viene fornita una triplice documentazione relativa ai risultati delle prove in modo da rilevare: la situazione di partenza complessiva dell Istituto, della classe e dei singoli allievi. Dall analisi di questi dati, i singoli Consigli di Classe programmano attività didattiche mirate al conseguimento dei migliori risultati possibili per la classe e per i singoli allievi. 2. Il Consiglio di Classe o il singolo insegnante potrà comunque svolgere delle prove supplettive motivando le scelte fatte. FORMAZIONE DELLE CLASSI SUCCESSIVE ALLA PRIMA ED AZIONI DI CONTINUITÀ Per rispondere all esigenza dei criteri di omogeneità tra le diverse sezioni, di continuità didattica e per rispondere, efficacemente, ai bisogni formativi degli allievi, nel delicato passaggio tra Biennio e Triennio, la formazione delle classi terze avverrà secondo i seguenti adempimenti: 1. La documentazione relativa ad ogni classe ed allievo sarà a disposizione dei rispettivi Consigli per l analisi della situazione di partenza e dei bisogni formativi complessivi. 2. Di anno in anno il Collegio dei Docenti, su proposta dei Dipartimenti delle Discipline, con particolare significatività per il Curricolo del triennio, valuterà la possibilità di organizzare azioni di continuità ed interventi didattici integrativi sui prerequisiti. Per la formazione delle classi seconde, quarte e quinte si adotterà il criterio della continuità didattica. Per l inserimento degli allievi ripetenti nelle varie sezioni si terrà conto di eventuali segnalazioni in merito da parte dei Consigli di classe in sede di scrutinio finale. 25/50

INTEGRAZIONE PRINCIPI GENERALI Il nostro Istituto, tenendo conto anche delle indicazioni nazionali, mette a disposizione degli allievi con esigenze d insegnamento individualizzato (diversamente abili, provenienti da altro Istituto o nazione, che riprendono gli studi a distanza di tempo) tutte le risorse umane e tecniche a disposizione per garantirne il diritto allo studio e all integrazione, nella consapevolezza che la loro presenza rappresenta un prezioso arricchimento dal punto di vista umano e un importante occasione per attivare processi d innovazione della scuola dal punto di vista didattico, educativo ed organizzativo. L identità di tali allievi ed il retroterra socioculturale evidenziano necessità umane e pedagogiche, che coinvolgono ciascun docente e l'intero Istituto. Particolare attenzione, pertanto, è dedicata all individuazione dei bisogni formativi (degli allievi, come pure del personale docente interessato) e alla programmazione delle attività. Il Collegio dei Docenti, utilizzando anche la flessibilità organizzativa e didattica che l autonomia consente, valuta annualmente, dopo l accertamento delle preiscrizioni, l opportunità d inserimento nel POF di progetti appositi, atti a concretizzare percorsi e forme d integrazione, a colmare i bisogni formativi, (degli allievi, come pure del personale docente e non docente interessato), ad acquisire i sussidi didattici, utili a favorire l indipendenza e l apprendimento. Il nostro Istituto aderisce all accordo di programma, per l integrazione scolastica e sociale delle persone diversamente abili, garantendo adeguatezza e coerenza nei propri orientamenti pedagogici anche rispetto alle indicazioni del Centro Territoriale per l Integrazione (distretto sanitario n 3), di cui fa parte. INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L inserimento dell'alunno in possesso di certificazione nella classe prima avverrà tenendo conto delle disposizioni ministeriali in merito a: Formazione delle classi. Individuazione della sezione più idonea Numero di allievi per classe Gli insegnanti di sostegno procedono alla rilevazione della situazione di partenza degli alunni diversamente abili, e, in collaborazione con le altre componenti dell Istituto, all attuazione della normativa vigente. Oltre ai Consigli di classe ordinari, saranno previsti incontri e riunioni con le scadenze e le modalità previste dalla legge 104 del 1992 e comunque dalla normativa vigente. Oltre ai Consigli di classe ordinari, saranno previsti incontri e riunioni con le scadenze e le modalità previste dalla legge104/1992 e comunque dalla normativa vigente. Nel piano annuale delle attività il ds individua un referente per le problematiche dell integrazione, costituisce il gruppo di lavoro per l integrazione e propone al Collegio dei Docenti i suoi componenti INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI SOTTOPOSTI A TERAPIE CLINICO Nel caso che un allievo sia impossibilitato alla regolare frequenza scolastica perché sottoposto a terapie cliniche che si prolungano per periodi di tempo considerevoli, il Consiglio di Classe collabora con la famiglia e/o con la scuola ospedaliera, eventualmente attiva nella struttura sanitaria interessata, per favorire quanto più possibile il proseguimento regolare degli studi. 26/50