Prefazione di Enrico Gregorio. Gruppo Utilizzatori Italiani di TEX e LATEX. http://www.guit.sssup.it/



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Transcript:

LORENZO PANTIERI L' ARTE DI SCRIVERE CON LATEX UN INTRODUZIONE A LATEX 2ε Prefazione di Enrico Gregorio Gruppo Utilizzatori Italiani di TEX e LATEX http://www.guit.sssup.it/ Ottobre 2009

Lorenzo Pantieri: L arte di scrivere con LATEX, Un introduzione a LATEX 2ε, ottobre 2009. SITO WEB: http://www.lorenzopantieri.net/ E-MAIL: lorenzo.pantieri@iperbole.bologna.it Nel frontespizio sono riprodotte una litografia e un incisione di Maurits C. Escher, dal titolo Mano con sfera riflettente e Tassellazione del piano con uccelli (le immagini sono tratte da http://www.mcescher.com/).

La citazione è un utile sostituto dell arguzia. Oscar Wilde Dedicato a Monia e alla sua dolce bellezza.

S O M M A R I O LATEX è un programma di composizione tipografica liberamente disponibile, particolarmente indicato per l elaborazione di documenti scientifici, ai più elevati livelli di qualità. Lo scopo di questo lavoro, rivolto sia ai principianti di LATEX sia a coloro che già lo conoscono, è fornire agli utenti di LATEX di lingua italiana alcuni elementi per comporre un documento usando questo potentissimo strumento di scrittura. Tale obiettivo è perseguito innanzitutto presentando le nozioni fondamentali del programma, con l intento di operare una sintesi di numerosi concetti sparsi in svariati manuali, condensandoli in un unico documento e presentandoli nella maniera più chiara e organica possibile. Al contempo, viene fornita una vasta gamma di esempi e vengono analizzati alcuni problemi tipici incontrati durante la stesura di una pubblicazione scientifica o professionale, specialmente in lingua italiana, indicando le soluzioni che ritengo migliori. La scelta delle soluzioni adottate deriva principalmente dalle numerose discussioni presenti sul forum del Gruppo Utilizzatori Italiani di TEX e LATEX (http://www.guit.sssup.it/), che resta sempre un eccellente riferimento per tutti i temi trattati in questo documento. A B S T R A C T LATEX is a free typesetting system, particularly useful to elaborate scientifical documents, at the highest standards of quality. The purpose of this work, devoted both to the beginners of LATEX and to those who already know it, is to provide Italian LATEX users some tools to create a document using this powerful writing tool. This aim is pursued by introducing the fundamental notions of the program, in order to make a synthesis of several concepts scattered in many different guides, condensing them all into one single document and presenting them in the most organic and clearest way. At the same time, this work shows many examples and analyzes the typical problems faced during the writing of a scientific or professional publication, especially in Italian, indicating the solutions I consider best. The choice of the solutions mainly stems from the several topics on the forum of the Italian TEX User Group (http://www.guit.sssup.it/), which is always an excellent reference for all the themes dealt with in this document. v

Abbiamo visto che la programmazione è un arte, perché richiede conoscenza, applicazione, abilità e ingegno, ma soprattutto per la bellezza degli oggetti che produce. Donald E. Knuth [1973] R I N G R A Z I A M E N T I Desidero ringraziare in primo luogo i membri dello Staff del Gruppo Utilizzatori Italiani di TEX e LATEX (g u It, http://www.guit.sssup.it/), in particolare il Prof. Claudio Beccari, Fabiano Busdraghi, Gustavo Cevolani, Agostino De Marco, Massimiliano Dominici, Gloria Faccanoni, Daniele Ferone, il Prof. Enrico Gregorio, Maurizio Himmelmann, Jerónimo Leal, Lapo F. Mori, Ottavio Rizzo, Luigi Scarso, Andrea Tonelli, Emiliano G. Vavassori ed Emanuele Vicentini, per l impagabile aiuto fornito nella redazione di questo lavoro, le spiegazioni dettagliate, la pazienza e la precisione nei suggerimenti, le soluzioni fornite, la competenza e la disponibilità: grazie mille, ragazzi! Grazie anche a Francesco Agosti, Daniele Avitabile, Vincenzo A. Balzano, Daniele Bergamini, Francesco Biccari, Marco Brunero, Carlo Ciccarelli, Mirko D. Comparetti, Rosaria D Addazio, Marco Di Bello, Roberto Giacomelli, Matteo Leccardi, Antonio Ledda, Emanuele Pagone, Emanuele Paolini, Alessandro Sacco, Giovanni Saponaro, Maurizio Vacca e a tutti quelli che hanno discusso con me sul forum del g u It, prodighi di preziose osservazioni e di validi consigli. Rivolgo un ringraziamento davvero particolare al Prof. Enrico Gregorio, per i suoi impagabili insegnamenti, per le squisite parole di apprezzamento che ha espresso nei confronti del mio lavoro e per avermi concesso l onore di scriverne la prefazione. La sua alta professionalità ed esperienza, unite alla gentilezza e disponibilità, sono state indispensabili per la riuscita di questo studio. Esprimo un ringraziamento altrettanto speciale al Prof. Claudio Beccari e ad Andrea Tonelli, per i consigli che mi hanno fornito durante la stesura e la revisione di questo documento: senza il loro eccellente contributo questo lavoro non avrebbe mai raggiunto la forma attuale. Ringrazio in modo particolare anche Gustavo Cevolani e Lapo F. Mori, per la disponibilità che hanno dimostrato dandomi la possibilità di rielaborare i loro articoli (indicati nella bibliografia di questo documento) sulle norme tipografiche dell italiano e sulla realizzazione delle tabelle con LATEX, rispettivamente. Ringrazio infine André Miede, per aver realizzato lo splendido stile ClassicThesis (con cui è composto questo lavoro), e Daniel Gottschlag, che mi ha dato lo spunto per realizzarne un originale rielaborazione. Cesena, 1 ottobre 2009 L. P. vii

A R G O M E N T I PREFAZIONE xxiii 1 INTRODUZIONE 1 2 STORIA E FILOSOFIA 3 3 INSTALLARE LATEX 11 4 LE BASI 21 5 IL TESTO 41 6 TABELLE E FIGURE 77 7 LA MATEMATICA 111 8 LA BIBLIOGRAFIA 145 9 L INDICE ANALITICO 159 10 PERSONALIZZARE LATEX 163 a NORME TIPOGRAFICHE ITALIANE 173 b GALLERIA DEGLI ORRORI 185 BIBLIOGRAFIA 203 INDICE ANALITICO 207 ix

I N D I C E PREFAZIONE xxiii 1 INTRODUZIONE 1 2 STORIA E FILOSOFIA 3 2.1 Storia 3 2.1.1 TEX 3 2.1.2 Etimologia 4 2.1.3 LATEX 5 2.2 Filosofia 5 2.2.1 Composizione sincrona e asincrona 5 2.2.2 Concentrarsi sul contenuto e non sulla forma 6 2.2.3 Vantaggi e svantaggi 8 2.2.4 Luoghi comuni 9 3 INSTALLARE LATEX 11 3.1 Introduzione 11 3.2 Installazione per Windows 12 3.2.1 La distribuzione MiKTEX 12 3.2.2 La distribuzione TEX Live per Windows 13 3.2.3 Editor per Windows 13 3.3 Installazione per Mac 15 3.3.1 La distribuzione MacTEX 15 3.3.2 Editor per Mac 15 3.4 Installazione per Linux 16 3.4.1 La distribuzione TEX Live per Linux 16 3.4.2 Editor per Linux 16 3.5 Editor multipiattaforma 16 3.6 Altri programmi utili 17 3.7 LATEX e pdflatex 18 4 LE BASI 21 4.1 Il nostro primo documento con LATEX 21 4.1.1 La scrittura del sorgente 22 4.1.2 La compilazione 22 4.1.3 La correzione degli errori 23 4.1.4 La visualizzazione 23 4.1.5 La stampa 23 4.2 I file sorgenti di LATEX 24 4.2.1 Spazi 24 4.2.2 I caratteri speciali 24 4.2.3 I comandi 26 4.2.4 I commenti 27 4.3 La struttura del file sorgente 27 4.4 Le classi di documento 29 4.5 I pacchetti 31 4.5.1 Che cosa sono? 31 xi

xii INDICE 4.5.2 Come sapere se se ne ha bisogno? 31 4.5.3 Come scoprire qual è il pacchetto giusto? 31 4.5.4 Come installarli? 32 4.5.5 Come caricarli? 34 4.5.6 Come imparare a usarli al meglio? 35 4.5.7 E i file.ins e.dtx? 35 4.5.8 I pacchetti di uso più comune 35 4.6 Gli stili di pagina 37 4.7 I file con cui si ha a che fare 37 4.7.1 I file dell utente 38 4.7.2 File di classi, pacchetti e stili 38 4.7.3 I file ausiliari 38 4.7.4 I file di output 39 4.8 Documenti di grandi dimensioni 39 5 IL TESTO 41 5.1 LATEX multilingue e multipiattaforma 41 5.1.1 Il pacchetto babel 41 5.1.2 Il pacchetto inputenc 44 5.2 La codifica dei font 44 5.3 La struttura del testo 45 5.4 La composizione dei capoversi 46 5.4.1 La divisione delle parole in fin di riga 48 5.4.2 Lo spazio tra le parole 50 5.4.3 Il pacchetto microtype 50 5.4.4 Il rientro sulla prima riga 51 5.5 Le proporzioni di pagina 51 5.5.1 Il tormentone dei margini 51 5.5.2 L interlinea e il riempimento della pagina 52 5.6 Il sezionamento del documento 53 5.6.1 Materiale iniziale, principale e finale 53 5.6.2 L indice generale 54 5.6.3 I miniindici 56 5.7 Caratteri speciali e simboli 56 5.7.1 Virgolette, tratti e punti ellittici 56 5.7.2 Indirizzi Internet e riferimenti ipertestuali 58 5.7.3 Loghi, accenti e caratteri speciali 61 5.8 Il titolo del documento e il frontespizio 62 5.9 I riferimenti incrociati 63 5.10 Note a margine e a piè di pagina 64 5.11 Parole evidenziate 65 5.12 Ambienti 65 5.12.1 Elenchi puntati, numerati e descrizioni 66 5.12.2 Centrare e allineare i capoversi 68 5.12.3 Citazioni e versi 69 5.12.4 Codici e algoritmi 70 5.13 Gli acronimi e i glossari 71 5.14 Epigrafi, capolettera e scritture curiose 72 5.15 La revisione finale 73 6 TABELLE E FIGURE 77 6.1 Le tabelle 77

INDICE xiii 6.1.1 Regole generali 78 6.1.2 L ambiente tabular 78 6.1.3 Celle su più colonne 79 6.1.4 Celle su più righe 80 6.1.5 Il pacchetto array 80 6.1.6 Il pacchetto tabularx 82 6.1.7 Allineare i numeri alla virgola 83 6.1.8 Tabelle grandi 84 6.1.9 Note dentro a tabelle 89 6.1.10 Tabelle colorate 90 6.2 Le figure 93 6.2.1 Immagini vettoriali e bitmap 93 6.2.2 Conversione dei formati 95 6.2.3 Scontornare le immagini 96 6.2.4 L inclusione delle immagini 96 6.3 Figure e tabelle in testo e fuori testo 98 6.4 Gli oggetti mobili 100 6.4.1 Gli ambienti table e figure 101 6.4.2 Il controllo degli oggetti mobili 103 6.4.3 Personalizzare le didascalie: il pacchetto caption 105 6.4.4 Affiancare figure o tabelle: il pacchetto subfig 105 6.4.5 Testo che avvolge un oggetto: il pacchetto wrapfig 107 6.4.6 Didascalie laterali: il pacchetto sidecap 108 7 LA MATEMATICA 111 7.1 Formule in corpo e fuori corpo 112 7.2 Nozioni basilari 113 7.2.1 Raggruppamenti 113 7.2.2 Apici, pedici e radici 114 7.2.3 Somme, prodotti e frazioni 114 7.2.4 Limiti, derivate e integrali 115 7.2.5 Insiemi numerici 115 7.2.6 Lettere greche 116 7.2.7 Accostare simboli ad altri simboli 116 7.2.8 Barre e accenti 117 7.2.9 Punti e frecce 118 7.2.10 Spazi in modo matematico 119 7.3 Gli operatori 120 7.4 Le parentesi 122 7.5 Vettori e matrici 124 7.6 Formule fuori corpo 126 7.6.1 Formule spezzate senza allineamento: multline 126 7.6.2 Formule spezzate con allineamento: split 126 7.6.3 Gruppi di formule senza allineamento: gather 127 7.6.4 Gruppi di formule con allineamento: align 127 7.6.5 Gli ambienti gathered e aligned 128 7.6.6 Casi e numerazione subordinata 128 7.7 Modificare lo stile e il corpo dei font 129 7.8 Enunciati e dimostrazioni 131 7.9 Diagrammi commutativi 135 7.10 Fisica e chimica 135

xiv INDICE 7.11 Evidenziare formule: il pacchetto empheq 136 7.12 Elenco dei simboli matematici 136 8 LA BIBLIOGRAFIA 145 8.1 L ambiente thebibliography 145 8.2 Il programma BibTEX 147 8.2.1 Basi di dati dei riferimenti bibliografici 147 8.2.2 I diversi tipi di record 148 8.2.3 I diversi tipi di campi 150 8.2.4 Alcune precisazioni 151 8.2.5 Generare la bibliografia 152 8.2.6 Stili bibliografici personalizzati 155 8.2.7 Riferimenti autore-anno: il pacchetto natbib 155 8.2.8 Riferimenti finali: il pacchetto backref 157 8.2.9 Riferimenti capitolo per capitolo: bibunits 157 8.3 Elenco dei siti Web consultati 157 9 L INDICE ANALITICO 159 9.1 Creare l indice analitico 159 9.2 Personalizzare l indice analitico 161 10 PERSONALIZZARE LATEX 163 10.1 Comandi, ambienti e pacchetti nuovi 163 10.1.1 Definire nuovi comandi 163 10.1.2 Spazi dopo i comandi 164 10.1.3 Nuovi ambienti 165 10.1.4 Un pacchetto personale 165 10.2 Font 166 10.2.1 Comandi per cambiare lo stile dei font 166 10.2.2 Dichiarazioni per cambiare il corpo dei font 167 10.3 Inserire uno sfondo colorato in un immagine 168 10.4 Le pagine bianche nei documenti fronte-retro 169 10.5 Testatine personalizzate 169 10.6 Cambiare le voci generate da babel 170 a NORME TIPOGRAFICHE ITALIANE 173 a.1 L accento e l apostrofo 174 a.1.1 Accento tonico e fonico 174 a.1.2 Apostrofo 175 a.2 Punteggiatura e spaziatura 176 a.2.1 Segni di interpunzione e apostrofo 176 a.2.2 Virgolette 176 a.2.3 Parentesi 177 a.2.4 Punti ellittici 178 a.2.5 Trattini 178 a.2.6 Sbarretta e asterisco 178 a.3 Stile dei font 178 a.3.1 Corsivo 179 a.3.2 Neretto 179 a.3.3 Maiuscoletto 179 a.4 Composizione del testo 179 a.4.1 Capoversi 179

INDICE xv a.4.2 Uso delle maiuscole 180 a.4.3 La d eufonica 180 a.4.4 Parole straniere 180 a.4.5 Numeri 182 a.4.6 Frazioni, percentuali, unità di misura 183 a.4.7 Sigle 184 a.5 La bibliografia 184 b GALLERIA DEGLI ORRORI 185 b.1 Il testo 185 b.1.1 L inserimento dei caratteri accentati 185 b.1.2 La divisione in sillabe 186 b.1.3 I margini 186 b.1.4 Gli indirizzi Internet 186 b.1.5 Le note a piè di pagina 187 b.2 Le tabelle 187 b.2.1 Regole generali 187 b.2.2 Allineare i numeri alla virgola 189 b.2.3 Le tabelle mobili 190 b.3 Le figure 191 b.4 La matematica 193 b.4.1 Formule fuori corpo 193 b.4.2 Operatori 196 b.4.3 Parentesi 197 b.4.4 Matrici 198 b.4.5 Integrali multipli 198 b.4.6 Insiemi numerici 199 b.4.7 Riferimenti a una formula 200 b.4.8 Punti ellittici 200 b.5 Codici sorgente leggibili 200 BIBLIOGRAFIA 203 INDICE ANALITICO 207

E L E N C O D E L L E F I G U R E Figura 1 Donald Knuth 3 Figura 2 Una dispensa di matematica degli anni Settanta 4 Figura 3 Leslie Lamport 5 Figura 4 Alcuni editor per LATEX 14 Figura 5 Un breve documento 28 Figura 6 La gestione automatica dei pacchetti 33 Figura 7 Un esempio d uso del pacchetto frontespizio 63 Figura 8 Tabella ottenuta con sidewaystable 88 Figura 9 Una figura posizionata manualmente 105 Figura 10 Un esempio d uso del pacchetto subfig 106 Figura 11 Un esempio d uso del pacchetto wrapfig 107 Figura 12 Un esempio d uso del pacchetto sidecap 109 Figura 13 Alcuni stili bibliografici 154 Figura 14 Inserire uno sfondo colorato in un immagine 169 Figura 15 Un esempio d uso del pacchetto fancyhdr 170 Figura 16 Un esempio di figura mobile 192 E L E N C O D E L L E T A B E L L E Tabella 1 Cronologia di TEX e LATEX 6 Tabella 2 Alcuni codici ascii 25 Tabella 3 Opzioni delle classi standard 30 Tabella 4 Le principali codifiche di input 44 Tabella 5 Comandi di sezionamento del documento 53 Tabella 6 Loghi particolari 60 Tabella 7 Accenti e caratteri speciali 61 Tabella 8 Tabella composta scorrettamente 78 Tabella 9 Tabella composta secondo le regole 78 Tabella 10 Tabella con \multicolumn e \multirow 81 Tabella 11 Tabella ottenuta con il pacchetto array 82 Tabella 12 Tabella con formato specifico di una colonna 82 Tabella 13 Tabella ottenuta con il pacchetto tabularx 83 Tabella 14 Tabella con colonne della stessa larghezza 84 Tabella 15 Tabella con allineamento alla virgola 85 Tabella 16 Tabella con font di dimensione ridotta 86 Tabella 17 Tabella ridimensionata con \resizebox 87 Tabella 18 Tabella ottenuta con il pacchetto footnote 89 Tabella 19 Tabella ottenuta con il pacchetto ctable 90 Tabella 20 Tabella con una colonna colorata 91 Tabella 21 Tabella con una riga colorata 92 Tabella 22 Tabella con le righe dispari colorate 92 xvi

Tabella 23 Tabella con una cella colorata 93 Tabella 24 Opzioni del pacchetto graphicx 97 Tabella 25 Caratteri di trasferimento 101 Tabella 26 Opzioni di posizionamento di wrapfloat 108 Tabella 27 Lettere greche minuscole 116 Tabella 28 Spazi in modo matematico 120 Tabella 29 Gli operatori predefiniti 122 Tabella 30 Lettere greche minuscole 137 Tabella 31 Lettere greche maiuscole 137 Tabella 32 Accenti in modo matematico 137 Tabella 33 Relazioni binarie 138 Tabella 34 Operazioni binarie 138 Tabella 35 Grandi operatori 139 Tabella 36 Delimitatori 139 Tabella 37 Grandi delimitatori 139 Tabella 38 Frecce 140 Tabella 39 Simboli misti 141 Tabella 40 Simboli non matematici 141 Tabella 41 Altri caratteri alfabetici 141 Tabella 42 Altre relazioni binarie 142 Tabella 43 Altre operazioni binarie 142 Tabella 44 Negazioni di simboli 143 Tabella 45 Font matematici 143 Tabella 46 Esempi di voci dell indice analitico 160 Tabella 47 Comandi per cambiare lo stile dei font 166 Tabella 48 Comandi per cambiare il corpo dei font 167 Tabella 49 I corpi dei font nelle classi standard 168 Tabella 50 Comandi di babel specifici per l italiano 171 Tabella 51 Tabella composta scorrettamente 189 Tabella 52 Tabella composta secondo le regole 189 Tabella 53 Tabella con allineamento alla virgola 190 Tabella 54 Un esempio di tabella mobile 191 A C R O N I M I AMS ASCII American Mathematical Society Fondata nel 1888, la Società Matematica Americana è una delle più importanti associazioni di matematici, con varie decine di migliaia di soci. La AMS ha sostenuto attivamente lo sviluppo di LATEX ed è stata tra i primi organismi a sollecitare gli autori di lavori scientifici a scrivere servendosi di questo programma. American Standard Code for Information Interchange Il codice standard americano per lo scambio di informazioni è un sistema di codifica dei caratteri a 8 bit (di cui uno usato come bit di parità) proposto nel 1961 e comunemente impiegato nei calcolatori. xvii

xviii ACRONIMI BMP CTAN CMYK DVI EC EPS FIFO Windows bitmap È un formato di file per la rappresentazione di immagini a mappa di bit nei sistemi operativi Microsoft Windows e OS/2. Fu introdotto con Windows 3.0 nel 1990. I file bmp possono essere compressi senza perdita di informazioni (ossia in modo lossless) oppure possono non essere compressi affatto. Comprehensive TEX Archive Network La Rete di archivi completi di TEX è il luogo di riferimento da cui scaricare software e materiale relativo a TEX e LATEX. Cyan Magenta Yellow BlacK È un metodo per definire i colori (detto anche di quadricromia), per mezzo dei colori azzurro (Cyan), magenta, giallo (Yellow) e nero (black). In questo modello ciascun colore viene rappresentato mediante quattro valori numerici che indicano quanto le quattro componenti concorrono alla formazione del colore analizzato. I colori ottenibili con la quadricromia sono un sottoinsieme della gamma visibile: in particolare non tutti i colori realizzati con il modello rgb hanno un corrispondente nell insieme cmyk. Il cmyk è un modello sottrattivo: in teoria l azzurro, il magenta e il giallo, se mescolati insieme, dovrebbero assorbire tutti i colori e produrre il nero. Tuttavia, a causa di piccole impurità contenute in tutti gli inchiostri, di fatto combinandosi producono una sorta di marrone scuro (il cosiddetto bistro ). Questa (insieme al fatto che gli inchiostri colorati sono più costosi di quello nero) è la ragione dell inchiostro nero. Il modello cmyk viene usato soprattutto dalle stampanti. DeVice Independent È il formato di output indipendente dal dispositivo generato da LATEX. Extended Cork Sono font che hanno lo stesso aspetto dei Computer Modern (i font predefiniti di LATEX), ma che contengono caratteri speciali per la maggior parte delle lettere accentate usate nelle lingue europee. Il nome deriva dalla città di Cork, in Irlanda, sede della Conferenza Internazionale (1990) nella quale questi font vennero introdotti. Encapsulated PostScript È un formato per immagini di tipo PostScript (un linguaggio di descrizione della pagina sviluppato da Adobe). Rispetto al Post- Script, un immagine eps contiene alcune restrizioni che la rendono adatta a essere inclusa ( incapsulata ) in un documento. Per esempio, un immagine eps contiene l informazione relativa alle dimensioni del rettangolo circoscritto all immagine effettiva (il cosiddetto bounding box ). L eps è il formato delle figure da inserire in un documento con LATEX. First In First Out Il termine ( primo a entrare, primo a uscire ) esprime la modalità di immagazzinamento di oggetti in cui il primo oggetto introdotto è il primo a uscire. Questo tipo di struttura è usata da LATEX nella gestione degli oggetti mobili: se un oggetto come una figura o

ACRONIMI xix GIF GNU GUI g u It HTML ISO JPEG una tabella non può essere posizionato nella pagina corrente, viene accumulato nella relativa coda. Si contrappone alla modalità lifo ( Last In First Out, ultimo arrivato, primo a uscire ), in cui è l ultimo oggetto inserito a essere estratto per primo. Graphics Interchange Format È un formato per immagini di tipo bitmap molto diffuso nel Web, usato anche per le animazioni. Esegue una compressione senza perdita di informazioni (ossia di tipo lossless). gnu s Not Unix È un acronimo ricorsivo che significa gnu non è Unix. Il progetto, lanciato nel 1983 da Richard Stallman, si basa su una gestione dei diritti d autore improntata al concetto di software libero. Graphical User Interface Nei moderni sistemi operativi, l interfaccia d uso grafica è una modalità di interazione tra l utente e il calcolatore, che permette all utente di interagire con il calcolatore manipolando oggetti grafici (come icone e finestre) attraverso un puntatore comandato con un mouse (o con un dispositivo analogo). Si contrappone alla modalità cli (command line interface, interfaccia a linea di comando ), nella quale l utente impartisce con la tastiera una serie di comandi testuali. Questo ambiente di lavoro, introdotto per la prima volta nei laboratori Xerox (progetto Alto), venne sviluppato da Apple, che lo applicò al mondo dei personal computer e lo commercializzò nel 1983 con Lisa e nel 1984 con il Macintosh. In seguito al successo del Macintosh tale sistema è stato adottato anche da Microsoft con Windows. Gruppo Utilizzatori Italiani di TEX e LATEX È un associazione senza fini di lucro che si prefigge di aumentare la diffusione di TEX e LATEX in Italia attraverso la condivisione di informazioni legate al loro uso, conciliando il vantaggio dell apprendimento con il piacere dell insegnamento. Hyper Text Mark-up Language Il linguaggio di marcatura degli ipertesti è usato per descrivere i documenti ipertestuali disponibili sul Web. Sviluppato alla fine degli anni 80 da Tim Berners-Lee al cern di Ginevra, l html è un linguaggio di pubblico dominio derivato da un altro linguaggio avente scopi più generici, l sgml. International Standard Organization L organizzazione internazionale per le standardizzazioni è la più importante associazione a livello mondiale per la definizione di standard tecnico-scientifici. Suoi membri sono gli organismi nazionali di standardizzazione di 157 Paesi del mondo. Joint Photographic Experts Group È lo standard di compressione delle immagini fotografiche più usato. Esegue una compressione con perdita di informazioni (ovvero di tipo lossy). Insieme con il png, è il formato standard delle immagini bitmap da inserire in un documento con pdflatex.

xx ACRONIMI KDE PDF PNG PS RGB SGML SVG TIFF K Desktop Environment È un interfaccia grafica per sistemi operativi Unix/Linux, caratterizzata da un elevato grado di personalizzazione. Portable Document Format È il formato di file più versatile per la stampa e la distribuzione elettronica, introdotto da Adobe Systems nel 1993 per rappresentare documenti in modo indipendente dall hardware e dal software usati per generarli o per visualizzarli. Il pdf eredita molte delle funzioni del PostScript, un linguaggio di descrizione della pagina anch esso sviluppato da Adobe. È il formato standard delle immagini vettoriali da inserire in un documento con pdflatex. Portable Network Graphics Creato nel 1995, è un formato di file per comprimere immagini, particolarmente adatto per rappresentare disegni e icone. Esegue una compressione senza perdita di informazioni (ossia di tipo lossless). Insieme con il jpg, è il formato standard delle immagini bitmap da inserire in un documento con pdflatex. PostScript È un linguaggio di descrizione della pagina sviluppato da Adobe. Il PostScript ha costituito la base su cui è stato sviluppato il formato pdf. Red Green Blue È un metodo per definire i colori (detto anche di tricromia), per mezzo dei colori rosso (Red), verde (Green) e blu (Blue): ciascun colore viene rappresentato mediante tre valori numerici che indicano quanto le tre componenti concorrono alla formazione del colore analizzato. L rgb è un modello additivo: unendo i tre colori con la loro intensità massima, si ottiene il bianco (tutta la luce viene riflessa). Questo modello viene di solito usato dagli strumenti che emettono luce, come i monitor e i proiettori. Standard Generalized Mark-up Language Nato nel 1978 e influenzato nella sua genesi dal concetto di etichetta logica di LATEX, il linguaggio di marcatura generalizzato standard ha costituito la base su cui sono stati sviluppati l html e l xml. L idea centrale del linguaggio è di definire ( marcare ) la struttura logica di un documento, piuttosto che dare informazioni sulla disposizione grafica degli elementi che lo compongono (per esempio, specificando che una struttura è un paragrafo o un elenco, piuttosto che affermare che essa dovrebbe essere composta con un intestazione in neretto e dello spazio prima e dopo). Scalable Vector Graphics È un formato di file, derivato dall xml, progettato per memorizzare immagini vettoriali (e dunque scalabili dimensionalmente). Tagged Image File Format È un formato per immagini di tipo bitmap sviluppato da Microsoft e Aldus, che permette di specificare numerose indicazioni aggiuntive (per esempio informazioni sulla calibratura del colore) tramite apposite etichette (tag). Le specifiche del formato tiff permettono

ACRONIMI xxi una notevole flessibilità: ciò di per sé è un vantaggio, ma rende difficile scrivere un interprete pienamente conforme alle sue specifiche. I file tiff possono usare diversi algoritmi di compressione senza perdita di informazioni (ossia di tipo lossless) oppure possono non essere compressi affatto. TUG UNI URL UTF WYSIWYG TEX User Group Indica un gruppo di persone accomunate dalla passione per TEX e LATEX. Lo scopo di tali associazioni è di diffondere l uso di questi linguaggi e di fornire supporto alla comunità. Ente Nazionale Italiano di Unificazione È un associazione privata senza scopo di lucro che svolge attività normativa in tutti i principali settori tecnico-scientifici. L uni partecipa in rappresentanza dell Italia all attività normativa dell organismo internazionale di standardizzazione iso. Uniform Resource Locator È una sequenza di caratteri che identifica univocamente l indirizzo di una risorsa in Internet, come un documento o un immagine. Ogni url (per esempio http://www.guit.sssup.it/forum/) si compone normalmente di tre parti: il protocollo usato per indirizzare la risorsa (http, nell esempio considerato), il nome dell host o del server o del dominio (www.guit.sssup.it), e infine il nome del file della risorsa (/forum/). Unicode Transformation Format Unicode è un sistema di codifica che assegna una combinazione di bit a ogni carattere in maniera indipendente dal programma, dalla piattaforma e dalla lingua. La codifica utf-8 (Unicode Transformation Format, 8 bit) è una realizzazione di Unicode che usa gruppi di byte in numero variabile da uno a quattro per rappresentare i caratteri. What You See Is What You Get L espressione indicata dall acronimo ( ciò che vedi è ciò che ottieni ) ha sostanzialmente due significati. Il primo significato si riferisce al problema di ottenere in stampa testo e immagini che abbiano una disposizione grafica uguale a quella visualizzata sullo schermo del calcolatore. I primi software e le prime stampanti nell ambito dell utenza domestica non davano risultati pienamente soddisfacenti, e questo problema fu superato con l introduzione di nuovi dispositivi e software (pionieri furono il sistema di codifica dei caratteri TrueType sviluppato dalla Apple e il programma Adobe TypeManager). Con il tempo, il significato dell acronimo si è esteso per analogia anche ad alcune problematiche nella creazione dei documenti. Nei comuni elaboratori di testo (come per esempio Microsoft Word), l autore agisce direttamente sul testo già composto, così come appare sullo schermo del suo elaboratore, e ogni sua azione si traduce in un immediata variazione del testo composto. Programmi di questo tipo vengono detti wysiwyg (in questo secondo significato), e il tipo di composizione che viene prodotto viene denominato composizione sincrona. L acronimo che si riferisce al concetto opposto è wysiwym.

xxii ACRONIMI WYSIWYM YAP XML What You See Is What You Mean L acronimo ( ciò che vedi è ciò che intendi ) è stato coniato specificamente per LATEX in contrapposizione all acronimo wysiwyg (nel senso di programma di videoscrittura caratterizzato da una composizione sincrona ). La caratteristica che più differenzia LATEX dagli altri elaboratori di testo è il fatto che per comporre un documento con questo programma bisogna agire in tempi diversi per introdurre il testo e per comporlo. La composizione asincrona consiste nell introdurre (con un editor) il testo da comporre in un file, senza badare al suo aspetto grafico, ma concentrandosi sulla struttura logica del testo, e nell elaborarlo successivamente con LATEX, che agisce da impaginatore. Yet Another Previewer È un programma che legge i file dvi, generati da LATEX. È incluso nella distribuzione MiKTEX per Windows. extensible Mark-up Language Nato nel 1998 come semplificazione e adattamento dell sgml, il linguaggio di marcatura estensibile è un metalinguaggio, ovvero un linguaggio che permette di definire la grammatica di diversi linguaggi specifici derivati.

P R E F A Z I O N E La storia di TEX in Italia è lunga: secondo i resoconti del TEX Users Group, il primo convegno su TEX tenuto in Europa è stato a Como nel maggio 1985 e ne esiste perfino un volume di rendiconti a cura di Dario Lucarella. Per lunghi anni, però, è mancato un manuale in italiano che spiegasse ai possibili utenti di LATEX come cominciare a scrivere documenti con questo sistema. Da pochi anni è disponibile la traduzione italiana della (Not so) short introduction to LATEX 2ε, che però è ferma a una versione abbastanza antiquata. Si trovano nei meandri di Internet altre guide, alcune scritte fin dall inizio in italiano, altre tradotte. Tutte, compresa la (Not so) short, soffrono di un grave difetto: rispecchiano in gran parte il modo in cui il loro autore ha imparato TEX e LATEX. Ogni utente di LATEX ha sviluppato le sue tecniche, raccolte qua e là in modo spesso disordinato, e difficilmente si adatta a cambiare anche se ne scopre di nuove e anche più efficienti. Chiunque abbia provato a raccogliere documenti scritti da diverse persone se ne rende conto a una prima occhiata: molti di questi documenti hanno trovato posto nelle raccolte di orrori. Sia chiaro, nessuno è immune dagli orrori, compreso chi scrive: quando penso a come scrivevo codice LATEX anni fa mi vengono i brividi. Quando leggo una guida a LATEX la prima cosa che faccio è cercare gli orrori e inevitabilmente li trovo, così come li si trova molto facilmente nei preamboli che circolano fra chi scrive tesi di laurea o di dottorato. Non vorrei dare l impressione di criticare gente che ha speso molto del proprio tempo per mettere a disposizione di tutti le loro conoscenze: ogni guida ha i suoi pregi e i suoi difetti, solo che i difetti hanno la curiosa tendenza di diffondersi più dei pregi. Anche nel mondo LATEX evidentemente vale il principio che la moneta cattiva scaccia quella buona. Che dire di questa guida scritta da Lorenzo Pantieri? Che forse è l unica che affronta alla radice il problema descritto. Ciò che a prima impressione può apparire pignoleria è invece profonda curiosità di andare alla ricerca del modo migliore per risolvere i problemi. Mi riferisco alle innumerevoli domande poste da Lorenzo sul Forum del g u It su questioni stilistiche, su come affrontare problemi tipografici o più strettamente riguardanti LATEX. Questa curiosità non è pedanteria fine a sé stessa: è desiderio di esplorare il linguaggio LATEX per trovare sempre la soluzione più efficace. Il risultato è una guida molto piacevole da leggere, che introduce al linguaggio LATEX in modo chiaro evitando per quanto possibile le complicazioni che spesso si trovano in altri scritti simili. Certo, non è completa: se pensiamo che il LATEX companion ha più di mille pagine, siamo molto distanti da questo obiettivo, che lo stesso autore dice di non avere. Nessuna guida potrà mai essere completa, visto che LATEX è usato per comporre documenti di generi diversissimi, dalla matematica alla fisica, al diritto o alle edizioni critiche di testi classici. In xxiii

xxiv PREFAZIONE una guida introduttiva, soprattutto a LATEX, è importante la chiarezza nella spiegazione dei motivi che impongono all utente certe scelte, con l indicazione di dove trovare le soluzioni ai problemi che nella guida stessa sono solo accennati. Devo menzionare l eccellente guida scritta con grande competenza da Claudio Beccari, che però è rivolta a un pubblico diverso: sicuramente chi avrà letto L arte di scrivere con LATEX sarà in grado, se lo desidera, di affrontare gli argomenti più complessi oggetto di quell opera. Questa è solo la prima edizione, possiamo essere sicuri che Lorenzo sarà sempre pronto ad aggiunte e correzioni in modo che chi la legge trovi facilmente la risposta ai suoi problemi. Sarà un piacere provare a dare una mano sul Forum in modo che questa guida diventi ancora migliore e conquisti sempre nuovi lettori contribuendo alla diffusione di TEX e LATEX in Italia. Padova, 30 marzo 2008 Enrico Gregorio

1 I N T R O D U Z I O N E LATEX è un programma di composizione tipografica liberamente disponibile, particolarmente indicato per l elaborazione di documenti scientifici, ai più elevati livelli di qualità. Lo scopo di questo lavoro, rivolto sia ai principianti di LATEX sia a coloro che già lo conoscono, è fornire agli utenti di LATEX di lingua italiana alcuni elementi per comporre un documento usando questo potentissimo strumento di scrittura. Tale obiettivo è perseguito innanzitutto presentando le nozioni fondamentali del programma, con l intento di operare una sintesi di numerosi concetti sparsi in svariati manuali, condensandoli in un unico documento e presentandoli nella maniera più chiara e organica possibile. Al contempo, viene fornita una vasta gamma di esempi e vengono analizzati alcuni problemi tipici incontrati durante la stesura di una pubblicazione scientifica o professionale, specialmente in lingua italiana, indicando le soluzioni che ritengo migliori. La scelta delle soluzioni adottate deriva sia dalla mia esperienza sia dalle numerose discussioni presenti sul forum del Gruppo Utilizzatori Italiani di TEX e LATEX (http://www.guit.sssup.it/), che resta sempre un eccellente riferimento per tutti i temi trattati in questo documento. Il testo presume che il lettore possieda una certa familiarità con l uso del calcolatore e di Internet. La prassi seguita è quella di non approfondire i vari temi nei dettagli, ma di indirizzare il lettore alla letteratura specifica o ai manuali dei pacchetti suggeriti, quando necessario. Tutte le volte che si cita un pacchetto, non si fornisce una descrizione completa del suo funzionamento, per cui si rimanda alla relativa documentazione, ma si analizzano le opzioni più importanti e se ne suggerisce l uso. L esposizione del lavoro è articolata come segue: NEL SECONDO CAPITOLO viene offerta una breve visione d insieme della storia di LATEX e ne vengono presentate le idee di fondo. NEL TERZO CAPITOLO vengono spiegate le operazioni per installare LATEX sul proprio calcolatore. NEL QUARTO CAPITOLO vengono presentate le nozioni fondamentali che permettono di avere una conoscenza di base del funzionamento di LATEX. NEL QUINTO CAPITOLO, che estende le conoscenze basilari su LATEX acquisite nel capitolo precedente, vengono fornite le nozioni necessarie per realizzare veri e propri documenti testuali. NEL SESTO CAPITOLO vengono presentati i concetti e gli strumenti fondamentali per comporre e gestire tabelle e figure con LATEX. NEL SETTIMO CAPITOLO viene esplorato uno dei principali punti di forza di LATEX, ovvero la composizione di formule matematiche. 1

2 INTRODUZIONE NELL OTTAVO CAPITOLO vengono presentati gli strumenti che LATEX mette a disposizione per realizzare e gestire una bibliografia. NEL NONO CAPITOLO vengono illustrate le nozioni essenziali per generare un indice analitico con LATEX. NEL DECIMO CAPITOLO vengono esposti alcuni suggerimenti su come fare in modo che LATEX produca risultati diversi da quelli predefiniti. NELL APPENDICE A vengono descritte sinteticamente le principali norme tipografiche della lingua italiana, utili nella composizione di articoli, tesi o libri. NELL APPENDICE B, infine, sono raccolti alcuni esempi estratti da alcune diffuse guide introduttive a LATEX, con l intendimento di mostrare come non si scrive in LATEX. Questo non è un manuale su LATEX, quanto piuttosto un tentativo di riordinare in forma scritta appunti accumulatisi nel tempo, man mano che divenivo abituale utente di questo software. Come semplice appassionato, non ho nulla da insegnare; d altra parte ho studiato LATEX e l ho usato intensamente, acquisendo una certa esperienza che mi piacerebbe condividere con gli altri utenti. Se avete idee su argomenti da aggiungere, togliere o modificare in questo documento, o se vi dovesse capitare di notare un errore, sia di battitura sia di sostanza (ed è probabile che ce ne siano parecchi, soprattutto del primo tipo, ma anche del secondo), mi fareste un favore comunicandomelo, così che io possa apportare le opportune correzioni in versioni successive. Mi interessano specialmente i commenti dei principianti di LATEX su quali parti di questo lavoro risultino di facile comprensione e quali invece potrebbero essere spiegate meglio. È con questo spirito che ho scritto questo lavoro: spero che possiate usare LATEX con il mio stesso piacere.

2 S T O R I A E F I L O S O F I A INDICE 2.1 Storia 3 2.1.1 TEX 3 2.1.2 Etimologia 4 2.1.3 LATEX 5 2.2 Filosofia 5 2.2.1 Composizione sincrona e asincrona 5 2.2.2 Concentrarsi sul contenuto e non sulla forma 6 2.2.3 Vantaggi e svantaggi 8 2.2.4 Luoghi comuni 9 In questo capitolo viene offerta una breve sintesi della storia di LATEX e ne vengono presentate le idee di fondo e le peculiarità. 2.1 STORIA 2.1.1 TEX Figura 1: Donald E. Knuth (questa immagine è tratta dal sito http://www-cs-faculty. stanford.edu/~knuth/). TEX è un programma di composizione tipografica distribuito con una licenza di software libero, realizzato da Donald Ervin Knuth, professore di informatica all università di Stanford. Knuth iniziò a scrivere il mo- tore di tipocomposizione TEX nel 1977, allo scopo di esplorare le potenzialità degli strumenti digitali di stampa che a quel tempo stavano iniziando a prendere piede nel campo dell editoria, con la speranza di poter far regredire la tendenza al deterioramento della qualità tipografica che constatava affliggere i suoi libri e articoli, in particolare il suo capolavoro The Art of Computer Programming, in più volumi, ricchi di formule matematiche. TEX è stato pubblicato nel 1982, e negli anni successivi è stato costantemente aggiornato e perfezionato. In particolare, nel 1989 sono stati aggiunti alcuni rilevanti miglio- La storia di TEX 3

4 STORIA E FILOSOFIA Figura 2: Una dispensa di matematica degli anni Settanta, dattilografata con aggiunte a mano. A quel tempo gran parte della matematica si componeva con la macchina per scrivere, alzando e abbassando il carrello per indici ed esponenti, e cambiando testina per i simboli. ramenti per consentire il supporto dei caratteri a 8 bit e di più lingue. L ultima revisione di TEX è del 2008. TEX è rinomato per essere estremamente stabile ed eseguibile su diversi tipi di calcolatori. Il numero di versione di TEX converge a π e attualmente è 3.1415926. The TEXbook, scritto da Donald Knuth, è il manuale d uso di TEX e uno dei libri più completi su questo programma. Attualmente, TEX è un marchio registrato dalla American Mathematical Society (AMS). L etimologia del nome TEX Horoxo Horoxo Prova Prova 2.1.2 Etimologia Knuth ha nascosto un trabocchetto nel nome del suo programma di composizione tipografica: TEX non va letto in alfabeto latino, ma in alfabeto greco (maiuscolo). La lettera X di TEX non è una ics latina, ma un chi greco, così come la lettera E è un epsilon. In lettere minuscole, TEX si scriverebbe τεχ. È la radice della parola greca τέχνη, che vuol dire arte e tecnica : un binomio perfetto per la scrittura scientifica di alto livello. La radice indoeuropea del nome TEX vive in molte parole italiane: tecnica, politecnico, architetto, contesto, tessuto, testo, sottile,... Knuth dice che se TEX è ben pronunciato, lo schermo del calcolatore si appanna leggermente. La X di TEX è un suono che non esiste in italiano. Si trova tuttavia in moltissime lingue, oltre al greco: nel tedesco Bach, scozzese Loch, spagnolo Juan e Mexico, russo Horoxo, cinese nĭ hăo,... In un ambiente ascii, il logo TEX si rende con le maiuscole/minuscole: TeX.

2.2 FILOSOFIA 5 2.1.3 LATEX LATEX è un programma di composizione tipografica liberamente disponibile, realizzato da Leslie Lamport, che si serve di TEX come motore di tipocomposizione. Si tratta di un programma progettato per automatizzare tutte le operazioni più comuni che coinvolgono la realizzazione di un documento, che consente agli autori di impaginare e stampare il proprio lavoro ai più elevati livelli di qualità tipografica, servendosi di impostazioni di pagina professionali predefinite. Figura 3: Leslie Lamport (questa immagine è tratta dal sito http://it.wikipedia.org/ wiki/leslie_lamport). Lamport iniziò a scrivere LATEX alla fine degli anni Settanta, quando TEX non era ancora stato pubblicato (Lamport era uno dei collaboratori di Knuth nello sviluppo di TEX). La prima versione pubblica di LATEX risale al 1985, e da allora il programma è stato continuamente aggiornato e migliorato. Per molti anni il numero della versione è rimasto fissato a 2.09 e le successive revisioni sono state identificate con le loro date. Nel 1994, LATEX è stato aggiornato da un gruppo di programmatori guidato da Frank Mittelbach, al fine di includere alcuni miglioramenti e di riunire tutte le versioni con estensioni e correzioni che si erano raccolte dopo la pubblicazione di LATEX 2.09. Per distinguere la nuova versione da quella precedente, essa è chiamata LATEX 2ε; questa documentazione tratta LATEX 2ε. La versione 3 di LATEX appare come un progetto a lungo termine; i costanti aggiornamenti di LATEX 2ε ne costituiscono le tappe di avvicinamento. L ultima versione pubblica di LATEX è del 2005. La storia di LATEX 2.2 FILOSOFIA 2.2.1 Composizione sincrona e asincrona La caratteristica che più differenzia LATEX dagli altri elaboratori di testo è il fatto che per comporre un documento con questo programma bisogna agire in tempi diversi per introdurre il testo e per comporlo [Beccari, 2009, p. 1]. Nei comuni elaboratori di testo (come per esempio Microsoft Word), l autore agisce direttamente sul testo già composto, così come appare sullo schermo del suo elaboratore, e ogni sua azione si traduce in un immediata variazione del testo composto. Il tipo di composizione Per comporre un documento con LATEX, bisogna agire in tempi diversi per introdurre il testo e per comporlo.

6 STORIA E FILOSOFIA Tabella 1: Cronologia di TEX e LATEX. 1977 Knuth comincia a scrivere TEX 1978 Lamport comincia a scrivere il primo nucleo di LATEX 1982 Prima versione pubblica di TEX 1984 Knuth pubblica la prima edizione di The TEXbook 1985 Lamport pubblica LATEX 2.09 e la prima edizione di LATEX: a document preparation system 1994 LATEX 2ε 2005 Ultima revisione di LATEX 2008 Ultima revisione di TEX La composizione asincrona assicura una migliore qualità di quella sincrona. che caratterizza questi programmi viene denominato composizione sincrona. Perché il programma sia davvero sincrono e il ritardo fra azione e visualizzazione sia trascurabile, la forza del programma deve essere concentrata nella rapidità della presentazione. Tale caratteristica non può che andare a discapito della perfezione della composizione, perché questa dipende da un elaborazione molto più accurata sul testo da comporre. È vero che oggi i programmi di videoscrittura sono estremamente rapidi e che ogni anno la qualità della loro composizione migliora vistosamente, tuttavia il compromesso fra velocità e qualità esiste sempre. La composizione asincrona consiste nell introdurre (con un editor) il testo da comporre in un file, senza badare al suo aspetto grafico, ma concentrandosi sulla struttura logica del testo, e nell elaborarlo successivamente con LATEX, che agisce da impaginatore. Durante questo processo può accadere, per esempio, di dover modificare una parola di un capoverso. In questo caso l intero capoverso viene ricomposto: ciò implica l ottimizzazione compositiva di tutto il capoverso, non solo un piccolo aggiustamento del punto in cui si è eseguita la modifica. Ecco quindi che la composizione avviene in due tempi, l introduzione del testo e l ottimizzazione della composizione, avendo però a disposizione l intero testo da trattare. Va da sé che la composizione asincrona assicura una migliore qualità di composizione rispetto a quella sincrona, dal momento che non viene tenuta in nessun conto la velocità di visualizzazione, ma la forza compositiva viene concentrata sulla qualità: poiché tratta il testo nel suo complesso (e non man mano che lo si redige), LATEX può avere una visione d insieme e fare scelte di impaginazione migliori. 2.2.2 Concentrarsi sul contenuto e non sulla forma LATEX permette di concentrarsi sulla struttura logica del testo e non su quella stilistica. L idea centrale di Lamport era di creare un linguaggio che permettesse ai suoi utenti di concentrarsi sulla struttura logica del testo e non su quella puramente stilistica. LATEX infatti permette all utente di astrarsi dai dettagli tipografici con cui verrà composto il proprio documento, definendone la struttura logica, piuttosto che dando informazioni sulla disposizione grafica degli elementi che lo compongono (per esempio, specificando che

2.2 FILOSOFIA 7 una struttura è un paragrafo oppure un elenco, piuttosto che affermare che essa dovrebbe essere composta con un intestazione in neretto e dello spazio prima e dopo). La trasformazione di un testo sorgente scritto con LATEX in un documento finito viene fatta con l aiuto di strumenti (classi, pacchetti,... ) che, idealmente, permettono cambiamenti anche radicali dell aspetto, senza modificare il codice sorgente. Il concetto di etichetta logica (in inglese mark-up) di LATEX ha influito notevolmente nella genesi dell sgml e dei vari html e xml, così come lo sono stati i suoi approcci per convertire queste etichette logiche nelle corrispondenti rappresentazioni visuali. Sebbene abbia divulgato il concetto di etichetta logica, LATEX fornisce però anche degli strumenti per regolare finemente i risultati in sede di revisione finale, accettando il fatto che se si desidera un prodotto finale di alta qualità nessun programma può, al momento attuale, risolvere automaticamente tutti i problemi relativi alla composizione del documento, evitando di lavorare sulla sua forma definitiva. Le variabili, in tipografia, sono infatti troppe e troppo varie perché si possa tener conto di tutte con un programma. Il file prodotto con l editor contiene dunque non solo il testo in senso stretto, ma anche le istruzioni di marcatura che permettono a LATEX di sapere che cosa sta componendo, in modo da eseguirne la composizione secondo le direttive dello stile del documento che sta elaborando. Il testo prodotto mediante l editor di testo è quindi, in effetti, un codice scritto in un linguaggio di programmazione, che contiene sia il testo da comporre, sia le istruzioni per comporlo. L utente non deve spaventarsi con le parole linguaggio di programmazione : per lo più si tratta solo di informazioni di marcatura per specificare titoli, testi speciali, composizione della matematica, e simili. Le istruzioni sono solitamente espresse in inglese (molto semplice, ridotto all essenziale), evitando quasi sempre le abbreviazioni o gli acronimi. Il concetto di etichetta logica (mark-up) La revisione finale di un documento Il file prodotto con l editor contiene il testo assieme alle istruzioni di marcatura. Un esempio Per dare un idea di com è strutturato un documento elaborato con LATEX, di seguito è riportato un frammento di testo sorgente. Due matrici $n\times n$ complesse $A$ e $B$ si dicono \emph{simili} se esiste una matrice $n\times n$ invertibile $T$ tale che \begin{equation} B=T^{-1}AT. \end{equation} Il testo sorgente con le sue istruzioni viene compilato con LATEX, che (attraverso TEX) produce il documento tipocomposto (in inglese, typeset). Se il risultato non è soddisfacente, non si può modificare direttamente il documento composto, ma si corregge il testo sorgente e si ricompila. Di seguito è riportato un esempio di testo sorgente (sulla sinistra) con accanto il relativo documento composto. Con LATEX, non si può modificare direttamente il documento composto: si corregge il testo sorgente e si ricompila.

8 STORIA E FILOSOFIA Due matrici $n\times n$ complesse $A$ e $B$ si dicono \emph{simili} se esiste una matrice $n\times n$ invertibile $T$ tale che \begin{equation} B=T^{-1}AT. \end{equation} Due matrici n n complesse A e B si dicono simili se esiste una matrice n n invertibile T tale che B = T 1 AT. (2.1) Nei capitoli successivi verranno spiegate tutte le istruzioni usate nell esempio. Tuttavia anche il lettore con pochi rudimenti di inglese capisce facilmente quello che il linguaggio di marcatura ha specificato. 2.2.3 Vantaggi e svantaggi I vantaggi di LATEX I vantaggi di LATEX rispetto agli altri elaboratori di testo sono innumerevoli. Di seguito se ne elencano alcuni. LATEX è sommamente professionale, e presenta caratteristiche di qualità e stabilità sconosciute agli altri elaboratori di testo. L autore pensa alla logica, LATEX si occupa dell impaginazione. Strutture complesse come i riferimenti, gli indici e le bibliografie possono essere generate con grande efficienza e flessibilità. La composizione tipografica di formule matematiche è gestita in maniera impeccabile. LATEX è multilingue, multipiattaforma (un file sorgente di LATEX è scritto in ascii puro: ciò garantisce la massima compatibilità quando si opera con documenti scambiati tra piattaforme e autori diversi) e gratuito. LATEX ha una struttura modulare, che permette di estenderne le capacità, per eseguire compiti tipografici non direttamente gestiti dal programma. Sono reperibili per esempio estensioni per comporre bibliografie conformi a precisi standard. Gli svantaggi di LATEX Innegabilmente, LATEX ha anche alcuni svantaggi: Con LATEX ci vuole attitudine all astrazione. La gratificazione non è istantanea, ma ritardata. Solo gli esperti si possono permettere di uscire dagli stili predefiniti. Nell ultima fase della composizione di un documento, la caratteristica di LATEX di raggiungere un elevata qualità solo per mezzo di cambiamenti dall effetto non immediato può rivelarsi un difetto anziché un pregio (almeno se non si considerano i motivi di questo comportamento e se non si adatta di conseguenza il proprio metodo di lavoro). Per esempio, a causa dell ottimizzazione globale della suddivisione dei capoversi, la rimozione di una singola parola in un capoverso determina un completo riallestimento dell intero capoverso. Ciò potrebbe rendere il capoverso

2.2 FILOSOFIA 9 addirittura di una riga più lungo, se LATEX decidesse che quella è la migliore soluzione possibile. Se ciò accadesse durante la correzione dei refusi all ultimo minuto, in un documento altrimenti ben composto, potrebbe essere un problema. Se l uso di LATEX sia consigliabile o meno dipende fortemente dal lavoro che si ha sotto mano, e dal contesto. In breve, è opportuno usare LATEX quando uno o più fattori tra i seguenti giochi un ruolo importante nell ambito del proprio lavoro [Mittelbach et al., 2007]: preferenza dell utente a pensare per strutture logiche; documenti che richiedono consistenza; documenti che non hanno un formato interamente definito o che saranno presentati parallelamente in diverse vesti; documenti che contengono molta matematica; materiale corposo. D altro canto, i seguenti fattori fanno pendere l ago della bilancia verso l uso di un sistema visuale (di buona qualità!): preferenza dell utente a pensare per strutture visive; utente non del tutto a suo agio a lavorare con un linguaggio di programmazione (un buon editor per LATEX aiuta, ma... ); documenti che richiedono più flessibilità visuale che consistenza (per esempio volantini, biglietti d invito, depliant, brochure,... ); materiale non corposo. Quello che realmente fa la differenza può variare in base alle circostanze. Quando è opportuno usare LATEX Quando è opportuno non usare LATEX 2.2.4 Luoghi comuni Molte persone che scoprono LATEX dopo anni di combattimento con altri elaboratori di testo, restano stupiti nello scoprire che LATEX era disponibile da oltre vent anni e loro non ne avevano mai sentito parlare. Non si tratta di una cospirazione, ma solo di «un segreto ben conservato e noto solo a pochi milioni di persone [Flynn, 2005]». Knuth e Lamport hanno reso generosamente i loro programmi di pubblico dominio e pertanto per molti anni non vi è stato alcun genere di pubblicità che avesse potuto far notare LATEX al di fuori dell ambito accademico. Oggigiorno, tuttavia, dozzine di editori pubblicano documenti in formato LATEX, e centinaia di migliaia di utenti scrivono con LATEX milioni di documenti. In questi anni, si sono creati diversi luoghi comuni riguardo a LATEX; per evitare possibili incomprensioni, conviene esaminare i più diffusi. Leggenda: LATEX ha solo un font LATEX può usare, tra gli altri, ogni font di tipo TrueType, OpenType, PostScript e METAFONT. Ciò è più di quanto offerto della maggior parte degli altri sistemi di composizione tipografica. Il font standard di LATEX è il Computer Modern, non il Times New Roman, quindi alcuni restano turbati poiché appare diverso.

10 STORIA E FILOSOFIA Leggenda: LATEX è un software solo per Unix Si sente anche dire che LATEX è un software solo per Windows, o solo per Mac, eccetera. Al contrario, LATEX funziona sulla maggior parte dei calcolatori attualmente in uso, dai supercomputer ai palmari. Ciò comprende i PC con Windows, i Mac e tutti i sistemi Unix/Linux. Se si sta usando un elaboratore sul quale LATEX non gira, si tratterà o di un apparecchio estremamente nuovo oppure molto vecchio o sconosciuto. Leggenda: LATEX è obsoleto Proprio il contrario. È costantemente in via di sviluppo (grazie al lavoro di migliaia di appassionati in tutto il mondo), con nuove caratteristiche che vengono continuamente aggiunte all archivio CTAN. È indiscutibilmente più aggiornato della maggior parte degli altri sistemi tipografici, e la sua capacità di composizione di capoversi e formule matematiche è tuttora ineguagliata, nonostante il programma e i suoi algoritmi siano liberamente disponibili da oltre vent anni. Leggenda: LATEX non è WYSIWYG Dipende. Se per wysiwyg (What You See Is What You Get, Ciò che vedi è ciò che ottieni ) si intende un software in grado di ottenere in stampa testo e immagini che abbiano una disposizione grafica uguale a quella visualizzata sullo schermo del calcolatore, LATEX è un programma wysiwyg della migliore qualità. Se invece per wysiwyg si intende un programma di videoscrittura in cui l autore agisce direttamente sul testo già composto, così come appare sullo schermo del suo elaboratore, e ogni sua azione si traduce in un immediata variazione del testo composto, LATEX non è wysiwyg, in quanto caratterizzato da una composizione asincrona (wysiwym). Leggenda: LATEX è troppo difficile Questa frase si è sentita dire da fisici in grado di dividere gli atomi, da matematici che sanno dimostrare la trascendenza di π, da uomini d affari che sanno leggere un foglio di bilancio, da storici che hanno compreso la politica bizantina e da linguisti che sanno decifrare la scrittura lineare B. La maggior parte delle persone comprende LATEX più o meno in venti minuti. Non è una materia spaziale. Leggenda: LATEX è solo per matematici e scienziati Nient affatto. Sebbene sia cresciuto nei campi della matematica e dell informatica, due delle sue maggiori aree di espansione sono quella umanistica e quella dell economia, specie da quando ha preso piede l xml, che ha portato nuove esigenze nell ambito della tipocomposizione automatica.

3 I N S T A L L A R E L A TEX INDICE 3.1 Introduzione 11 3.2 Installazione per Windows 12 3.2.1 La distribuzione MiKTEX 12 3.2.2 La distribuzione TEX Live per Windows 13 3.2.3 Editor per Windows 13 3.3 Installazione per Mac 15 3.3.1 La distribuzione MacTEX 15 3.3.2 Editor per Mac 15 3.4 Installazione per Linux 16 3.4.1 La distribuzione TEX Live per Linux 16 3.4.2 Editor per Linux 16 3.5 Editor multipiattaforma 16 3.6 Altri programmi utili 17 3.7 LATEX e pdflatex 18 In questo capitolo vengono spiegate le operazioni per installare LATEX sul proprio calcolatore. Le distribuzioni di LATEX prese in considerazione sono MiKTEX (per Windows) e TEX Live (multipiattaforma), che sono ottime, diffuse e gratuite. Si distinguono tre casi: sistema operativo Windows (da Windows 2000 in poi); sistema operativo Mac OS X (dalla versione 10.3 in poi); sistema operativo Linux. 3.1 INTRODUZIONE Come anticipato nel capitolo precedente, gli elementi essenziali per scrivere un documento con LATEX sono: un editor di testo con cui creare il file sorgente.tex contenente il testo da comporre; LATEX, che elabora il file.tex creato con l editor e produce il documento tipocomposto (in formato.pdf o.dvi); Non bisogna confondere LATEX, che è un motore di tipocomposizione, con l editor usato per scrivere il sorgente.tex. un programma per visualizzare il documento (.pdf o.dvi) elaborato da LATEX. È bene sottolineare che nonostante, in teoria, sia possibile usare qualsiasi editor di testo, per gestire al meglio i file sorgente è opportuno servirsi di un editor specifico per LATEX. In questo modo, fra l altro, basta premere un pulsante dell editor per compilare con LATEX e, se È opportuno servirsi di un editor specifico per LATEX. 11

12 INSTALLARE LATEX La rete di archivi completi per TEX non ci sono errori, per attivare anche il programma per visualizzare il documento; a ogni successiva compilazione, la finestra del programma impiegato per visualizzare il documento viene di regola aggiornata automaticamente, per cui si ha una compilazione quasi sincrona. Esistono numerosi editor specifici per LATEX, fra cui è possibile scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Una distribuzione di LATEX è una raccolta di file e programmi che contiene quanto serve per comporre un documento con LATEX. Generalmente una distribuzione contiene, oltre al sistema LATEX (e ai programmi principali a esso connessi) uno o più editor e uno o più programmi per visualizzare i documenti elaborati da LATEX. Le distribuzioni di LATEX possono essere installate da dvd oppure da Internet. Va notato che il Gruppo Utilizzatori di TEX e LATEX (http://www. guit.sssup.it/guit/) invia a tutti i suoi soci il dvd TEX Collection, che contiene le distribuzioni di LATEX per i principali sistemi operativi; le distribuzioni presentate in questo capitolo possono essere ritrovate in quel disco; ciò è molto utile se non si dispone di una connessione a Internet veloce. Per installare una distribuzione di LATEX da Internet, il luogo di riferimento è ctan (Comprehensive TEX Archive Network, rete di archivi completi per TEX, http://www.ctan.org/); qui è possibile rintracciare tantissimo software e materiale che riguarda LATEX, per esempio pacchetti, programmi, stili, font. 1 3.2 INSTALLAZIONE PER WINDOWS Su Windows sono disponibili le distribuzioni MiKTEX e TEX Live: sono entrambe eccellenti, ma mentre MiKTEX è specifica per Windows e facile da installare e gestire, TEX Live è multipiattaforma e più adatta agli utenti esperti. 3.2.1 La distribuzione MiKTEX Su Windows, si consiglia di installare la versione completa di MiKTEX. La distribuzione MiKTEX è specifica per il sistema operativo Windows. La sua installazione, simile a quella di ogni altro programma per Windows, non presenta particolari difficoltà (bastano pochi clic del mouse). È possibile scaricare MiKTEX dal sito http://miktex.org/. Dalla pagina di download, si scarica il file setup.exe: questo piccolo programma va eseguito una prima volta per scaricare la distribuzione e una seconda volta per effettuare l installazione vera e propria. È sufficiente seguire le semplici istruzioni a video. Sono disponibili due versioni di MiKTEX, di base (basic) e completa (complete), che differiscono unicamente per la disponibilità di pacchetti, che con MiKTEX 1 La rete ctan è un insieme di siti dislocati in tutto il mondo, tutti uguali fra di loro. Il vantaggio di collegarsi a un server ctan più vicino, che contiene una copia integrale (mirror, specchio ) di un sito ctan originale (che può essere sovraffollato), è di poter disporre, solitamente, di una connessione più veloce. In Italia esiste, per esempio, il server dell Università Tor Vergata di Roma (ftp.uniroma2.it), cui si viene automaticamente indirizzati quando si scaricano da ctan le distribuzioni MiKTEX o TEX Live. Gli indirizzi dei server ctan disponibili in Rete sono indicati nella pagina Web http://www.ctan.org/tex-archive/ctan.sites.

3.2 INSTALLAZIONE PER WINDOWS 13 si possono gestire in modo particolarmente semplice (vedi il paragrafo 4.5.4 a pagina 32). La versione completa è ovviamente la scelta consigliata. È bene tener presente che la distribuzione MiKTEX non è automaticamente predisposta per lavorare con tutte le lingue che LATEX è capace di gestire (italiano compreso); per farlo è necessario eseguire la semplice procedura descritta nel paragrafo 5.1.1 a pagina 41. 2 3.2.2 La distribuzione TEX Live per Windows Dal 2008, la distribuzione TEX Live, nata in ambiente Unix/Linux, è disponibile anche per Windows. Nonostante si tratti di una distribuzione robusta e affidabile (e, a differenza di MiKTEX, automaticamente configurata per lavorare con tutte le lingue che LATEX è capace di gestire, italiano compreso), le procedure di installazione e di manutenzione della TEX Live per Windows non sono semplici come quelle di MiKTEX, che è pensata appositamente per gli utenti di Windows: bisogna studiare la documentazione (in inglese, http://tug.org/texlive/ windows.html) e può essere necessario servirsi della linea di comando. Allo stato attuale, se ne consiglia l uso solo agli utenti esperti. La distribuzione TEX Live per Windows è riservata agli utenti esperti. 3.2.3 Editor per Windows Su Windows sono disponibili numerosi editor specifici per LATEX. Fra i più diffusi vi sono TEXnicCenter, WinEdit e LEd, che sono tutti facili da installare e usare. Quale impiegare è, in definitiva, questione di gusti: si consiglia all utente di provarli e di scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. TEXnicCenter TEXnicCenter è un editor per Windows distribuito gratuitamente sotto licenza gnu. È abbastanza simile a WinEdt, rispetto al quale presenta un interfaccia e delle funzioni più semplici. Prima di iniziare l installazione di TEXnicCenter, si consiglia di aver installato una delle distribuzioni di LATEX disponibili per Windows; in caso contrario la configurazione del programma dovrà essere posticipata al momento in cui una distribuzione si renderà disponibile all interno del sistema. Il programma si scarica dal sito http://www.texniccenter.org/. Al primo avvio dell editor partirà la procedura di configurazione automatica, durante la quale è necessario specificare se si sta usando MiKTEX oppure un altra distribuzione. IL CONTROLLO ORTOGRAFICO IN LINGUA ITALIANA: TEXnicCenter usa Configurare lo stesso dizionario di Open Office, pertanto è possibile scaricare il TEXnicCenter per l uso della lingua dizionario dalla pagina dedicata ai download del sito di Open Office (http://it.openoffice.org/) o, in alternativa, dal sito di g u It italiana (http://www.guit.sssup.it/installazione/win_editor.php). Dopo 2 È disponibile anche la distribuzione protext (presente su http://www.tug.org/protext/ o sul dvd TEX Collection ), che è basata sulla distribuzione MiKTEX, alla quale sono stati affiancati gli editor WinEdt e TEXnicCenter e i programmi accessori GSview e Ghostscript. La procedura di installazione di protext è molto semplice e ben documentata.

14 INSTALLARE LATEX (a) WinEdt (per Windows). (b) TEXShop (per Mac). (c) Kile (per Linux). (d) Texmaker (multipiattaforma). Figura 4: Alcuni editor per LATEX. aver decompresso l archivio e aver copiato i due file it_it.aff e it_ IT.dic nella cartella...\texniccenter\language\ (la posizione esatta della cartella che contiene il programma dipende dalla scelta fatta dall utente durante l installazione). A questo punto si avvia TEXnicCenter e, tramite il menu Tools Options Spelling, si abilitano le funzioni language:it, dialect:it, poi si inserisce in personal dictionary la voce...\texniccenter\language\it_it.dic (anche in questo caso il percorso che individua la cartella contenente il programma dipende dalla scelta specificata durante l installazione). WinEdt WinEdt è un ottimo editor shareware per Windows (che permette di gestire anche altri tipi di file, per esempio.html). La sua installazione non presenta alcuna difficoltà. Il programma si scarica dal sito http: //www.winedt.com/. Configurare WinEdt per l uso della lingua italiana IL CONTROLLO ORTOGRAFICO IN LINGUA ITALIANA: Per usufruire della funzione di controllo ortografico è necessario installare nel programma il dizionario per la lingua italiana. A tal fine, è sufficiente creare la cartella it\ in C:\Programmi\WinEdt Team\WinEdt\Dict\, scaricare dal sito di g u It il dizionario (http://www.guit.sssup.it/installazione/ win_editor.php) e copiarlo nella cartella appena creata. Dal pannello Dictionaries del menu Options Dictionary Manager di WinEdt, si seleziona la voce Your custom dictionaries e si inserisce nel campo Definitions la voce %B\Dict\it\It.dic. Per abilitare l uso del dizio-