SCALE. Carlo Scarpa, particolari di una scala a Castelvecchio



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Transcript:

SCALE / nomenclatura SCALE / segni convenzionali. TIPOLOGIE DI SCALE. Problemi geometrici fra rampe successive. SCALE / RAPPRESENTAZIONE elementi di completamento. SCHEMI STRUTTURALI COMPARATIVI PER SCALE ORDINARIE Carlo Scarpa, particolari di una scala a Castelvecchio 1

La scala è una struttura architettonica realizzata in legno, ferro, pietra o cemento armato, per superare dislivelli. Collocata all interno o all esterno di edifici, è costituita da una o più rampe. Carlo Scarpa, particolari di una scala a Castelvecchio 2

/ nomenclatura Le scale sono composte da un insieme di elementi, ciascuno dei quali assolve ad una determinata funzione, e la cui esatta denominazione è importante per la correttezza del linguaggio. vano scala: volume contenente lo sviluppo della scala; struttura portante principale: struttura principale che delimita il vano scala; la struttura può essere eseguita con varie tecniche (muratura tradizionale, conglomerato cementizio armato, acciaio, legno), coerentemente al sistema strutturale generale dell'edificio; rampa: l'elemento di collegamento fra due ripiani a diverso livello; gradini: gli elementi che costituiscono la rampa; ognuno di essi è costituito da un elemento orizzontale (pedata = p) e da un elemento verticale (alzata = a); pianerottoli o ripiani: elementi orizzontali posti tra le rampe; possono essere intermedi se interrompono le rampe, e di arrivo se queste terminano su di essi; parapetto: l'elemento di protezione laterale e di aiuto lungo il percorso della rampa, che consente di appoggiarsi al suo bordo superiore dove è collocato il corrimano; linea di calpestio: la linea secondo la quale si percorre la scala; questa linea dista circa 55 cm dal corrimano per rampe di larghezza maggiore di 110 cm e coincide con l'asse della rampa quando questa ha larghezza inferiore. 3

/ segni convenzionali in pianta. La quota di riferimento (0.00) è quella del piano terra; i piani superiori, hanno quota positiva, quelli inferiori hanno quota negativa. Il verso di salita si indica con una freccia con linea continua sulla mezzeria di ogni rampa. La pedata e l alzata si indicano su la linea suddetta, pedata in alto ed alzata in basso. Per le scale di uso collettivo si utilizza la formula: pedata+2 alzate = 62-64 cm. Pianta piano scantinato Pianta piano terra Pianta piano tipo Pianta ultimo piano 4

tipologie di scale. Schemi comparativi dell ingombro necessario per superare il dislivello di m.3,20 con rampe di m.1,20 di larghezza. a b c a - scale ad una rampa in linea o curve b - scale a due o tre rampe c - scale complesse 5

Sfalsamento indietro d<a/2 SCALE Problemi geometrici fra rampe successive Sfalsamento nullo d=a/2 Sfalsamento avanti d>a/2 Nello studio di una scala si devono affrontare alcuni problemi la cui soluzione è indispensabile volendo ottenere un buon risultato architettonico, anche se la scala non ha valori monumentali o rappresentativi. a) Per ottenere la continuità dei piani di intradosso delle rampe e di quello del pianerottolo, l'intradosso del pianerottolo deve intersecare su una medesima retta gli intradossi delle due rampe. Le variabili che determinano la soluzione (grafica od analitica) sono le seguenti: s = spessore del pianerottolo misurato tra i due piani di intradosso e di calpestio al finito; r = spessore della rampa misurato tra il piano di intradosso al finito ed il piano radente gli spigoli interni finiti dei gradini; g = inclinazione della rampa; d = differenza fra s e lo spessore della rampa misurato verticalmente (d = s - r / cos g) La soluzione può essere ottenuta con metodo grafico o con metodo analitico, facendo coincidere o meno l'alzata della rampa di arrivo con l'alzata della rampa di partenza. b) Raccordo del corrimano. E' opportuno che il corrimano si sviluppi in modo continuo senza interruzioni brusche flessioni. 6

/ RAPPRESENTAZIONE a b Rappresentazione di una scala La scala rappresentata presenta le seguenti caratteristiche: Altezza interpiano : 330 cm. pari a 20 alzate da 16,5 cm. Rapporto alzata/pedata pari a 16,5/30 (2A+P=63 cm.). Larghezza delle rampe 120 cm. Distacco delle rampe di 10 cm. Ingombro del corrimano 5 cm. Lunghezza della rampa pari a 9 pedate da 30 cm.= 270 cm. Piattaforma di distribuzione ai piani con larghezza di150 cm. Pianerottolo intermedio con larghezza pari alla rampa di 120 cm. Sfalsamento fra gradini delle rampe pari a 0 cm. Larghezza totale del vano scala di 260 cm. Sviluppo complessivo della lunghezza del vano scala di 570 cm. a - pianta della scala riferita ad un piano intermedio b - sezione della scala parte corrispondente ad un piano intermedio 7

/ RAPPRESENTAZIONE - a elementi di completamento. La struttura della scala, realizzata nelle diverse tecniche, deve essere completata da elementi accessori, indispensabili tuttavia per il suo uso corretto. La seguente esemplificazione e nomenclatura si riferisce specificamente alle scale realizzate in edifici con struttura a gabbia in cemento armato, di cui si è riportata una serie di esempi e tipologie. Scala in acciaio e laterizio. Scala in legno. 8

/ RAPPRESENTAZIONE - b elementi di completamento. a) Conformazione dei gradini. Ciò è necessario quando la scala è portata da una soletta inclinata. Il nucleo può essere realizzato con materiale leggero (cotto forato oppure calcestruzzo leggero), tenendo presente che le reali dimensioni di ogni gradino vengono completate con il rivestimento orizzontale (pedata) e verticale (alzata) in marmo o pietra, e la relativa malta. Gradini in calcestruzzo leggero e in matt. forati con rivestimento in marmo. Generalmente il rivestimento della pedata sporge di circa 2 cm sul filo dell'alzata; esso può essere variamente sagomato ed inoltre è consuetudine conferirgli una leggera inclinazione (0,5% acquatura) nel senso della discesa per facilitare il Gradini in calcestruzzo con rivestimento in marmo in gomma e in cotto 9

/ RAPPRESENTAZIONE - c elementi di completamento. Solo nel caso di gradini a sbalzo dalla trave a ginocchio, già conformati in alzata e pedata, essi possono essere semplicemente rivestiti in gomma o materiale vinilico, incollato e dotato di un paraspigolo metallico sull'angolo convesso. b) Si usa proteggere il muro del vano scala contro il quale terminano i gradini con un rivestimento di marmo o pietra ("zoccolino"), variamente sagomato per seguire l'andamento della rampa: e ciò per proteggere il muro stesso da urti fortuiti dei piedi o dall'acqua di lavaggio. Scala in calcestruzzo con rivestimento in legno 10

/ RAPPRESENTAZIONE - d elementi di completamento. c) II parapetto costituisce l'elemento di protezione e di sicurezza verso il pozzo della scala. Esso è generalmente costituito con elementi metallici, variamente intervallati e di vario disegno, ancorati con grappe o zanche alla struttura della rampa; sopra al parapetto corre il corrimano in plastica o in legno. Scala con il corrimano in legno Viene usato anche il parapetto pieno costituito da mattoni forati o da una sottile soletta verticale in conglomerato cementizio armato. In sommità al parapetto pieno si applica il corrimano in legno o in materia plastica o una leggera copertina in marmo o pietra artificiale. 11

SCHEMI STRUTTURALI COMPARATIVI PER SCALE ORDINARIE a b c Sezione A-A a - le strutture portanti verticali consistono in una normale ingabbiatura di pilastri in c.a., le rampe ed i pianerottoli in c.a. costituiscono solette continue a ginocchio. Sezione B-B b - le strutture portanti verticali consistono in muratura di c.a. o di mattoni pieni, le rampe ed i pianerottoli in c.a. costituiscono solette continue a ginocchio. Sezione C-C c - le strutture portanti verticali consistono in murature in c.a. o di mattoni pieni disposte lungo i lati maggiori del vano scala, le rampe ed i pianerottoli in c.a. sono a sbalzo dalla struttura 12 portante.

rappresentazione di rampe voltate. La rappresentazione delle scale presenti in edifici d epoca comporta uno studio più approfondito, avendo queste coperture spesso voltate che occorre rappresentare opportunamente in pianta ed in sezione. Scala con volte a botte in muratura 13

rappresentazione di rampe voltate. Scala con volte a crociera Scala con volte a padiglione 14

rappresentazione di rampe. Le scale presenti in edifici d epoca, spesso sono caratterizzate da parapetti in ferro battuto di notevole interesse che, necessariamente andranno rilevati e rappresentati opportunamente. 15

Questa rappresentazione sarà realizzata sezionando il vano scala intersecando una rampa di scale in modo che sia visibile, in proiezione, l altra rampa. In presenza di scale a chiocciola si evita di sezionare sulla scala, creando la sezione in modo da fare vedere in proiezione lo sviluppo altimetrico della scala. Su tutte le piante deve essere indicato il piano di sezione (qui in blu). Nella sezione dello sviluppo verticale della scala occorre prestare attenzione allo sfalsamento dei gradini. E buona norma rappresentato anche l andamento del corrimano. Nota: nello schema e in quelli successivi, non sono indicate le porte e gl infissi dei finestrini, per semplicità rappresentativa ma sono elementi che vanno rappresentati! 16

Come anticipato, nella sezione delle scale è importante che in questa sia comprensibile l andamento altimetrico delle rampe. Nella rappresentazione in pianta, essendo questa una sezione a circa un metro dal piano di calpestio, andrà rappresentata la rampa che parte dal pianerottolo oggetto del disegno sino ad una altezza di circa 1 m. (3 gradini). Oltre il segno di sezione, (due linee continue inclinate a circa 45 ), si disegna cosa si scorge in proiezione sotto la rampa. Partendo dal basso, nella proiezione non vedremo nulla sotto la rampa sezionata, rampa che parte da -240 per arrivare al pianerottolo intermedio a quota -92, in quanto questo è il livello più basso e non ci sono altre scale sottostanti visibili in proiezione. 17

Ai livelli intermedi, vedremo sotto la rampa sezionata la proiezione di quello che si trova sotto. Ovvero nella pianta a q.+2,75, vedremo i primi 3 gradini della rampa che parte da +2,75, poi scorgeremo, in proiezione, la rampa sottostante che da q.0,00 arriva a q. 1,37. La rampa che da q.+1,37 porta a q.+2,75 non è sezionata quindi sarà tutta in proiezione. Si disegna anche lo spazio tra le due rampe nonché il corrimano e le quote altimetriche sui pianerottoli di riposo e di partenza. 18

Nella pianta dell ultimo piano, qui a q.+5,50, non ci saranno rampe sezionate, non avendo scale in partenza da questo piano verso i superiori, per tanto vedremo tutto in proiezione. Si noti che occorre rappresentare la chiusura del corrimano, lì dove nelle altre piane c era la rampa che porta al piano superiore. 19

Nel caso la sezione sia ripetitiva, per motivi di spazio si usa interromperla con due linee tratteggiate per consentire la rappresentazione nel foglio nella giusta scala. 20

collegamenti verticali meccanici Nella sezione, se presente, deve essere schematizzato anche l impianto ascensore, nelle sue parti salienti, essendo questo impianto oggetto di progettazione a se stante. Si rappresentano il vano corsa, la sala macchine e la fossa. Sopra l ultima fermata vi è una zona detta extra corsa, quindi l ultimo interpiano presenta maggiore altezza o locale macchine sarà rialzata rispetto il solaio di copertura. Sezioni di vano corsa ascensore con diverse tipologie di motorizzazioni 21

collegamenti verticali meccanici Rappresentazione tipica di un vano ascensore in pianta con dimensioni di massima 22

errori da evitare Vediamo alcuni errori, tipici, da evitare nel disegno della sezione. La ripetizione di misure già presenti. La campiture delle murature poco rappresentativa e uguale tra rampe e murature. La campitura del terreno che, al massimo, può essere indicata con un colore grigio chiaro. 23

errori da evitare La rappresentazione della copertura del torrino scale, certamente, presenta un piccolo bordo rialzato, per consentire la posa del masso a pendio. La campiture della struttura con il retino del CLS (è un rifugio atomico?). La campitura delle rampe sezionate con un retino di fantasia e inspiegabilmente mutevole all attacco rampa/solaio. L attacco della sezione con il terreno e l immancabile retino ad indicare il terreno. 24

errori da evitare Disegno a SX, la quota cambia inspiegabilmente. Disegno a SX (in basso), l ingresso è allo stesso livello del marciapiede e non si vede la soglia. Disegno a DX (in basso), linea interna spessa anche sulla finestra dove è in proiezione e và tracciata sottile. Disegno a DX (in alto), linea interna più spessa che sparisce sulle aperture. 25

errori da evitare Come funzione la scala da un piano all atro? 26

Un buon disegno 27

Un buon disegno 28

Un buon disegno 29