FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI RASSEGNA ST PA



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FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI RASSEGNA ST PA 20 MARZO 2012

FEDERAZI.ONE ITALIANA EDITORI GrORNALl.' I Data Pagina 2 O MAR. Z01Z, 2u Ads: Giornale-15%, Gazzetta -10%, Repubblica-2,B%~ Corsera -1,5%. Chi -11%, Tv Sorrisi -8% DiffusiQni~ un 2011 colsegno men«( Tra i quotidiani bene!l Gazzetiino{+1,B%} e Libero' (+0,60/0) DIY~~~Q:~ 1 12011 è stato un anno ilifficile -peri quotidiani e i settirilanali italiaru. ",più stabileper i men- sili. Secondo le rilevazioniads (AccertaIDentidiffusioni stampa) sul periodo gennaio 2011-dicenibre 2011, infatti, i cali a doppia cura rig:ùardano soprattutto i quotidiani... In valore assoluto, tra questi il gràndetonfo di copie lo hafatto La Gazzetta delzobport, soprattutto qùella del lunedì (perde quàsi 40 milacopie, c10,3%, mentre glialtri giorni segna-8;5% per.28 mila copie diffuse in ruéno).untonfo però associato a un aumento dei ricavi diffusionali dei quotidiani Rcs (vendite in.edicola..e abbonamenti sono saliti lo scorso' anno, per La Gazzetta dello Sport e n Corriere della sero;a 317,'8 inilio-. ni di euro, +2,9% su12010).llisul". tato dovuto in parte all'aumento'. delprezzo della Gazzetta (dàmetà '. luglio passata a 1,2Q euro) e in patte a un taglio generale delle diffusionigratuite.ncomere della Sera perde 1'1,5%, 7.188 copie, Sempremeglio dela&pubblica, che segna -2,3% per 10.543 copie perdute.. Primo nella classifica 2011 di chi cala in percen~e nella dif~ fusione è n quotidia1ù)di Sicilia, ~ durante la settirilana scende del33% (perde cioè una copia su tre), anche se l'edizi0n~~elsaha: fu guadagna i:j.uéll>t'lonilla letwn" (+32,9%), La clàssifìc~proseguei con La nuova di VenezUl e Mestre " (-154%) alla pariconflgiornale.. (se~p~ ~15,4%):r:Uni~à'p,e~d~ 1'8,6%: Pochi segm posltiv1 ~el quotidiani tra cuiil Gazzettmo (+1,3%). Ma anc~e~ib_~r~,che aggi1jd.ge 669 copie ns:petto ap.o scorso anno (,.,0,6%),_ e Avvemre (+0,4%)..... ".', Tra i settimanali, m tenruidjli copie assolute, il calo'p~ùeviae)n.~". lo manifesta Tv Sornst e Oanzant,' '. il colosso di Mondàdori che lj.aap.:... ~ penavisto Al~o Vì~ saj.iie ~: direzione al posto di AlfonsoS1-. gnorlm (~~~~ ~ticipato a;ltaliaoggi del 22 febbraio scorso),.tv Sorrisi e Canzoni lasciasul campo..quasi 70 milacopie (,.8?20/~), Subi~ dopo,nellaclas~ca~cm:segna~ ", passo nelle diffusioru settimanali, c'è Famiglia Cristiana (-10,7%!. Al terzo posto, Chi (Mondadon) scende dell'11,2%.panorama segna -7,9%, r:~spress? -5,6.%,. Tempi magri per i settimanali chesi rivolgono aipiù giov1l'ni.: tre delle testate storiche del settore scendono infatti a doppia cifra..cioè (Edizione Panini), -31,70/0;1l. Ojòrnalino (Edizioni SanPao]o), -13;2%; Topolino (Disney Italia); -12 8%.1 settimanali che guada ~olettori sono Vero (+11,2), Top (+6,2%), Gente (+1,9%) e Vanity Fair (+0,2%), _ ' _. -Più stabilità in edicola per l mensili, salvo qualche caso:~~te Motori, edito da Hearst (ma m procinto di essere ceduto a Pl~y Media), perde il47,5% dellecople evelvet, Gruppo Espresso, segna -36,2%. Tempi magri anche p~~ Psychologies (-19,8%)c, St~bIll Class (edito da Class Editon,che partecipa al capitale di questo giorilale) con il suo +0,7% e Glamour,Condè Nast,+l%,. Buone notizie in casa Mondadon le porta Cosmopolitan: +10,8%. Bene anche VeroSG1ute (+10%) e Vero Cucina (+9,3%). -@Riproduzione ri.""rvata~

1~~~F~E~D~E~R~A~Z~I~O~N~E~I~T~A~L~I~A~N~A~E D_l_T_O_R I_G_I_O R_N_A_L_II ~----------~!Data Z o 11AR. Z01Z Pagina. '. tili Editoria. Scendon'oricavi..,... ~In Borsa titolo MondadoIj... fapiuu... "...''. 'il -d',.l!: '.d' ma<3zzera. wvl en '0 ". - ".. ". -' -".. -', - -,,' Nei prin1itre mesi del 2012pubblicitàgiù dells%. 'o>?..'.......... r.'.'..'.- :.,.~. 3G '. Sim.one Filippetti si&canzoni) hanno V1stòirica" dò è aumentatodeh6,8%rispet- MILANO vi calafe del 2;7 Al, passando da ta al 2010; grazie alle buone per- MoridaQ.orimette a dieta i 4714a458,8 milioni.. fonnance editoriali e, in partico.. suoiaziònistllastoricacasàedi-. Oltre alle vendite e alla diffu~ 'lare, al n;riglibrarp.ento di Gra, triceit:al.iananondistribuiràdivi..:. sione, l'altrq grande nodo è la-.' zia,oltrecheam.inoricostiindù, dendi que,st'anno, nonostante i pubblicitalastampa peìiodica striali e di struttura. Anche la' profitti siano saliti (a quasi 50 rni~ haaccùsatoun-3,7,6, come mer- pubblicitàtieneinfrancia:iricalioni),elanciaùh«allàmieutili»cato(fontenielsen).mondado- vi da raccolta sono saliti dd. sul 2012. Nessuninçasso, quiridi, ri Pubblicità, dal canto suo; ha 3,30/0 a 854milioni '...........' per la famiglia Berlusconi (che subìtouncalo complessivo del~ Quello che pero ieri 11a,.sp~,:,. tranùte Fininvestè azionista di' laraccolta,a219,9 milionirispet: ventato il mercatosono.lè fo~ maggioranza). Dopo che l'anno.' to ai233,9 milioni del ZOlO (~6%, sche attese per l'annoàppeooj scorso Mondadori era tornata a peggiodelmercatonminoriri-. ini:ziato,soprattutto sul versan':. pagare Ùliacedola (che seguivà. cavi si sonotrasformàtiinmeno t~ dellapubblicità. Tuttavial'àd. duèànnidi digiuno), lanuovari-. marginalità(~7%ilmolai30mi- Maurizio Costa.ha cercato di di nunciaèilsegnaledelledifficol- liqni) e utile operativo (~9% a'tranquillizzareglianallsti spietàdell'industria dei media; PiazzàAffari l'ruipresamalissimo: il',,...,... 0... :...:...: :,. gàndoche «piiisi:va avanti con l'anno epiù dbvremmo assestar titoloècrollatodel6;29%nonso- LA S'fRATEGIA ci'su una flessione della pubbli ~o perla mancata cedola, ma so- Per compensare la riduzione cità più ragionevole», acomin: prattutto le prospettive delzo12, dei ricavi ne120ì2 il gruppo dare "già dà] mese di apiile. Per tutt'altro che rosee. Nei primi '...'.. '..'.... compensarela caduta degli intremesimondadoristimaunpe-.?1 Se~ra.te pu~t~ a ~agbare vestimentipubblicitari ilgrup.' sante caro (-150/0) dèlla raccolta' 1COSt1 d13q m1110m. po presieduto da MarinaBerlu. pubblicitaria.. '. Faro sulle nuove tecnologie sconi conta di effettuare anche _Colpa della Cnsl econoidlca e...:...:... 0:...:... per ilio12 unariduziòne deico '. del,calodeiconsurni, sivendo-... sti; dell'ordine dei30 milioni.. no menò libri (soprattuttonei 103milibni). L'ultima riga di bi- :' Oltrecheatagliare costi e sta~ supermercatie neicentri com- lancio invece sale perché l'almo re fu difesa, però, Mondadori merciali) eme.go periodici: ilii- scorsomondàdoriavevasoffer... vuole anche andare all'attacco rod'affariè sceso del 3,1% a 1,5 toungrcìss(iimpattofiscaleche per contrastare la crisi: tra le.idiliardi. Particòlarmentecriti- aveva depresso l'utile. La Fran~.. idee da seguire c'è Hcaso di succoilmercat6 ciellàg'raricledistri- cia, invece, si confermà ancora. cesso di Barnes&.lofoble che.ha. buziòne,chehìichiusol'anno un «porto sicuro»: otralpe, do-una catena di negozi, un caruile conuncalo de17èvo avalore,dcr. ve Mondadori ha acquisito laex on-line e un e-oreader proprieta~ poaver:t6ccatòpìrnt~pari a' fuap France, il mercatosoff):e rio. Mondadori ha unmodello -20,394> Ilelmesedidicerribre. A. menocheinitalia. Nelpaeseil simile. è potrebbe ragionare..com()rlarelm'qliaclj;oprebctu-. grilppoha registrato risultati in sull'ipotesi di ~ propriq taoret..pan:te,pfa.ttocnemondadorina crescita grazie alle buone per~ D'altronde Hdigitale è l'unico' 'comer:rnaiolà propriajea.der- fopnanceçlituttelepubblicazio- settoie. che. cresce: MediashiQneilibI1conùhaquotaChe' ni 11 fatturato a livello consoli-. Mond,laconcessionarià.onlinè,. è piildiuil quarto del mercato. dato è statodi348,1 milioru, con' è. balzatadd 56o/~rhentre'glf" fu un contesto fortemej;ltèì:e- un debol~; maincoraggiante,eh9ok, checontano un catalogç,' çessivò,ipenodicidelgiuppo. crescìta.dell'l,l% rispetto ai di3idila titoli, hatoccato punte '{chevanta testate ditilievo co-,344;2. miliorll dell'annoprece- di4j1illa donwloa.d iù giorno.! ;l11edonnamodernae....... '.ṬvSorri- '.. dente. TI margine operativolor~ ORIPRODUZlONE RlSERVATA.

~I F E D E R A Z I O N E I T A L I A N A E D l T O R I G I O R N A L I il Giornale Pagina Òata 2 O ~~R. Z01Z 24 '2.'" EDITORIA I conti 2011 del gruppo di Segrate n.. rl, le l' til.... il I I r... I L'ad Costa.' «Per il 2012 incerte le prospettive di raccolta pubblicitaria. Molti iprogetti». Bene le radio eil digitale Il! Buoni conti per Mondadori, con l'utile netto in salita del 17,8%. Mail titolo scende in Borsa del 6,29% risentendo ancora dell'onda lunga della crisi. Non c'è dubbio, infatti, che la flessione della raccolta pubblicifaria, che nei primi tre mesi, anche se ildato non è definiti vo, è scesa di circail 15%senza far intravedereunapossi bile uscita dal tunnel, abbia pesato sul co siddetto senti di di euro, incalo del3,l % sul2010 con un unmarginelordoinilessionede17%a130,4milioni.ilproblema èche le prospettive sono poco confortanti. «La partenza della raccolta pubblicitaria - ha detto 1'ad Maurizio Costa - non è stata positiva. Laflessione èstata molto pesante a gennaio, superiore al 20%, oltre il 10% a febbraio, mentre amarzoilcalo è stato a una cifra». Dalla Francia, dove Mondadori genera un fatturato di quasi350 milioni di euro. «le notiziesonomi ment degli in vestitori, come pure il fatto che la società,, in via prudenziale, abbia pensato di destinare l' utile a riserve stra ordinari e senza distribuire dividen do. Quanto ai conti, il gruppo Mondadori (a cui fa capo anche il 36,9%delGiomale)ne12011,haTe. alizzato un fatturato di 1,5 miliar gliori, anche se il mercato non è euforico:ilprimo bimestre èstato buono -ha detto Costa -e anche marzo sostanzialmente statenendoi con qualche preoccupazione per i prossimi mesì». Insomma, una situazione non certo facile, anche se ci sono isole felièi come la raccolta pubblicitaria per Internet, salita di oltre il50% nellajoint venture Mediamont, realizzata con Mediaset per questo scopo. Molto bene anche la radio del gruppo,r101, chehavistoilfatturato crescere del 12,4% contro un settore in contrazione del7,8%. Ese il piano di ristrutturazione deciso nel 2009 si èchiuso con successo sia in Italia, con l'uscita di 233.?ipen~enti, sia,i~!_rar:cia c?n 74 r obiettivo per il :W 1:t è quello di:rrrivare a Ulteriori risparmi per circa 30 milioni. «Vogliamo ottenere una riduzione deicostisu tutte le aree e un ulteriore conteni": mento di quelli del Ìavoro», ha aggiunto Costa. Quanto al futuro, i progettinonmancano. «Stiamolavorando -.ha spiegato ancora 1'ad - a un processo di cambiamento delle nostre testate più importanti ossia Chi, Panorama, Sorrisi& Canzoni e Grazia che avranno un'inte-grazione molto innovativae totale coni contenuti presenti in rete. A queste si aggiugeranno anche Starbene e Flair». Mentre sulfrohte del digitale, Mondadori sta pensando di realizzare un devìce proprietario, da vendere nella sua catena retaii sul modello del Kindle diamazon o il Nook, ossia 1'eReader realizzato dalla catena libraria statunitense Barnes&N 0 bleso Del resto Mondadori, che sul fronte dei libri è l'editore con la maggior quotà di penetrazione (26,5%), pur nell'ancora «piccolo» mercato italiano degli ebooks,. hauncatalogoconoltre3rnila titblie unaquotasuperioreai concorrenti.

/ FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data 2 O MAR. Z01Z, Pagina NONOSTA..NTEJ::UTILEDI50MILIONIILGRQPPONONDISTRIBL"ISCECEDOLEfERAFFRONTAREitDUR02Q1~ Azionisti Mondadoriabocca asciutta 112011 sièchiuso con fatturato e margini in diminuzione perla contrazione della pubblicità edeliediffusi01ii Vi raccolta nel primo trimest[edi quest'af}no è stimata in calo del 15%. Focuspuntato sull'estero e sul digitale DI ANDREA MONTANAR~ ff' Niente dividendo. ai soci Mondadori. Nessun incasso dunque per Fìninve~t (primo azionista con tl 53% del gruppo) che invece contava di rimpinguare le casse do~ la sentenza sul Lodo Mondadon che nel luglio scorso l:~ ~os~tta a sborsare 564,2 miliom a ClIo È questa la novità emers~ ieri ~ occasione della presentazione del conti 20 Il della casa editrice presieduta da Marina Berlusconi e guidata dall'armninistratore. ~e1egato Maurizio Costa. La declslone di destinare l'utile della capogruppo (55,3 milioni) a riserva straordinaria;'come già avvenuto nel 2008 e nel 2009, ha spiazzato e deluso Piazza Affari al punto che il titolo Mondado ri ieri ha chiuso in ca lo del 6,3% a 1,4 eu. ro. Gli analisti infatti si aspettavano una remunerazione dopo la cedola di 0,17 euro per azione distribuita nel 2010. L'accantontamento dei profitti ha una spiegazione precisa: il management teme che l'anno in corso sia peggiore del 2011. Al punto che nella ~elazione di ~ilancio si legge che «m presenza di un contesto di ~e~cat? così problematico a oggi e difficilmente ipotizzabileper la societàilraggiungimento dei livelli di redditività del 201 b. Un chiaro profit waming. Tanto più che Mon- 1,3 MONDAOORI:kò'i... quotazìoni h euro I,'~,. 19 dìc'11 19mar'12 dadori stima di chiudere il primo trimestre con un calo dè115% della raccolta pubblicitaria Per quanto riguarda i conti del 2011, invece, Mondadori ha registrato ricavi per 1,51 miliardi (-3, 1%); un ebitda di 130,4 milioni (-7%), un ebit di 103,8 milioni (-9,1 %)e unutile di 49,6 milioni,in aumento del 17,.8% rispetto al 20l O,' allno nel cjbale ~rano state pagaie:!~' DÌ di impo~fe ijigi: r~làtiye;ag' '.. precedenti:a:ifiçidere s~l.. ousin~~ilsùno ~tatipiìl fattoii.:per la divisioiie.lion; dò'$iejà Morrdadori..".' resfa:leadef:t6n-qnà quota di mercato del 26,5 % in Italia, il calo del 6% è dovuto anche alla diminuzione dei prezzi di vendita imposto dai competitor. Sulla Periodici (33,3% del mercato), hanno pesato la contràzione degli abbonamenti (-n %) e dei ricavi pubblicitari (-3,8%). Inoltre, Mondadori Pubblicità ha risentito della crisi chiudendo l'anno con-una contrazione del 6%. Solo dalla Francia (+ l, 1%) sono arrivate soddisfazioni. Infatti il mercato d'oltralpe, e più in genérale l'attività internazionale (le licenze dei periodici), sono i focus sui quali si concentrerà l'azienda pronta ad attuare un nuovo piano di taglio dei costi (30 milioni). 11 management, inoltre, lavorerà al restyling di Chi, Panorama, Tv Sorrisi&Canzoni e Grazia, al potenziarnento del settore Radio con acquisizioni mirate e delle divisioni DigitaI e Retail puntando rispettivamente sullancio di piattafonne multimediali e su accordi per la realizzazione di e-reader di proprietà. (riproduzione riservata)

FEDERAZI.ONE ITALIANA EDiTOR] GIORNALI.' Data Pagina Z O t1ar. zon..)./ Mediaset, dalla comunità finanziaria atteso utile in calo a 200 mln. Utile superiore ai 20.0. milioni ma in netto calo ~ispetto:z~ 352 del 20.10, fatturato poèo sotto ~ 4,3 m~ltardi del 20.10., distribuzione del dividendo ma iriferiore rispetto ai 0,35 euro distribuiti alla fine dell'esercizio precedente. S?1i? questi i risultati attesi oggi dagli anal~st~ finanziari per la chiusura 20.11 di l:1edlaset. Sempre secondo fonti finanziarie, Li gruppo tv registra un rosso di circa 70. m,ili.07,!,i per l'offerta a pagamento Premium, VLSt~ L nntwvi dei diritti del calcio, e una ra~co.lta p.ubblicitaria in contrazione per i. e la pluralità dell'edltorw pnml mesl2012. Ilgruppo televisivo dovreb fran,l(ese»be arr.ivare alla fine del 20.14 con oltre 250..ha detto ~'ad... milioni di costi in meno all'anno, misura strutturale che si dovrebbe mantenere su tutti'gliesercizì successivi. F0n,di all'f!ditoria, oggi le lmee giuda di Peluffo. «Nei criteri di erogazione del fondo sull'editoria, per noi il parametro occupazionale deve avere un alto valore». Lo ha detto ieri il segretario della Fnsi Franco Siddi, che ha aggiuntò: oggi in commissione cultura alla Camera il sottosegretario Paolo Peluffo "dovrebbe illustrare le linee guida per l'erogazione. A noi Peluffo aveva dato per certo lo stanziamento di 120. milioni, mentre per la bozza dei criteri di erogazione aveva detto che sarebbe stata resa nota entro Pasqua. L'occasione potrebbe essere la commissione consuntiva dell'editoria, a cui parteciperà anche il sottosegretario, il 27 o 28 marzo». Tra le novità, secondo Siddi quella per i giornali politici con «la possibilità di passare all'online, ottenendo finanziamenti inferiori». Per Flammarion c'è" anche Actes Sud. La casa. editrice francese ha mamfestato interesse per Flammarion, alèùni giorni fa messa in vendita dal gruppo ~cs Mediagroup. Ad annuncwrlo è stato Françoise Nyssen,. amministratore delegato d~ Actes Sud. "Uacquisto dl Flammarion è un mezzo per difendere l'indipen~enz.a DopÒ Galhmard, Albm.MLchel e Media Partièìpatwn~, Actes Sud è il quarto edltore francese ad avanzare una proposta per acqu~stare l'azienda fondata a PangLda ErnestFlammarion nel 1875. Secondo il quotidiano francese Le Monde, ci sarebbero anche il gruppo statun.itense HarperCollins, la Feltnnelhe tre fondi di investlmento. I Viaggi.. del Sole a Montanaro. Carlo Montanaro, direttore di Dove e Style,.ha assunto da ieri anche la gulda del mensile I Viaggi del Sole, di cui è stato direttore edito- rii:lle -fin dal primo numero uscito nel novembre del 200.6 e nato dalla' sinergia tra Rcs Mediagroup e Sole 24 Ore. Al suo fianco, come condire~to~e: ci sarà Mariella GrossL, gw vicedirettore di Dove. Prende il posto di PierLuigi Vercesi, passato a dirigere Sette, il magazine settimanale del Corriere della Sera. Lib~razione all'ultimo incontro. "Liber~zio~e non può chiudere, non proprio dieci -gwrm pnma che si sblocchi la situazione dei fondi per l'editoria». A lanciare l'appello sono stati ieri i giornalisti e poligraficì del quotidiano di Rifondazione Comunista alla vigilia del «quarto e temiamo ultimo i~c6ntro coni 'editore alli.zregione Lazio», previsto per oggi, dove verrà richiesta la cassa integrazione per tutti i dipendenti. La testata edita da MRC ha sospeso le pubblicazioni cartacee il 2 gennaio, continuando le sue attività ontine e realizzando per 15 giorni anche il giornale in pdf stampabìle. ----- Riproduzione riservata-ll

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI la Repubblica i Data 2 OrlAR. Pagina u25 Addio vecchio web, oravinconol~app ~2:~ cosiilnuoyointemetconquistagliitaliani Smartphonea quota 21 milioni: novèsu dieciiscrittiilfacebook Internet ha un profilo su Facegiungerenuo~mo~ JAIME D'ALESSANDRO book e quasi il 75 per cento guardelli basati SUl da abitualmente video in streacontenuti a ROMA - Internet ha un volto ming. In barba ai vecchi palinse-. nuovo e qui in Italia sta lette~al pagamen sti e spesso anche al copyright. mente spopolando. Secondo l u: 'too sugli L'indice del cambiamento è il tima ricerca dell'osservatono abbona -mondo dei media, sul quale si ivewmedia&newlnteme~~eipo menti. concentra la ricerca: il calo degli litecnico di Milano, da n~l il c~n R i u introiti, in un mercato che vale sumodicontenutidi~tali.com~ scendo lì complessivamente 16,7 miliardi eia a prendere una direzlone di dovelavecdi euro, contro i 16,9 dello scorso versa dal passato. Abbandonan cma Rete ha anno,.è dell'uno per cento: una do o progressivamente trala invece fallito. sostanziale "tenuta", frutto però sciando, le abirudinì <:ffe,nnai e «Nessuno è, dispos~o didinamichecontradditorie. Seè a sul World Wide Web COSi come? fenomeno noto il calo di lettori, a are per un articolo o unvldeo abbiamoconoscìuto fino a ora. «E spettatori e inserzionisti che riun cambiamento prof0:t:tdo», ~ulgweb. Su smartphone e t~ble~ guarda carta stampata e televiconfenna Giovanni To~etti,.del sione tradizionale - malgrado poi questi dispositivlson? gia o invece sh>, conclude Tolettl."" team di ricerca del Politecruco. possano contare ancora suun gi stanno diventando pm uruversa «Stiamo passando da un mondo ro d'affari da 11,4 miliardi di euro li dei pc». legato al computer a uno basato -anche nel digitale non tutto brilsu smartphone, tablet e ~ do nuovo Internet è ridotto: ~ppena Perora il business generato dal mani anche tv "connesse. La 25 milioni di euro. Ma vanco~da sciamo il vecchio web in favor~ l Dei 5 3 miliardi prod011ì: dai to che era unsettore del tutto mea.. e'dia 3 8 sono infatu apdelle applica:tioni, e il regno de~ nuov1m " sistente nel 2009. E poi b~stano motori di ricerca per quello del pannaggl '0 del diaitale terrestre e tr,'ti- alcuni numeri per rendersl c~r:t? social networb. Insomma: non della tv satellitare che pero cop della progression~. La pubbhc~ta più soltanto "analogico contro ro orre un modello manua a p ~di a perdere spettadigitale", carta stampata- e vec- : sui cellulari di uluma generazlo dat,t0' e q d al d'gitale terrechia tv generalista oppo- ton «Passan o l i guadagni prodotti dar servlzl.a ne è aumentata del 70 p~rcer:t? e ste a blog ed emittenti.. e Mediaset harmo sem pagamento del 120. Stes~am~sl~ digitali. Ora lo / ~~~:nte moltiplicato gli stels~i ca su tablet dove le applic.azlo~ scontro è fra vecchi canali- fa notare ~~ e ~ dedicate ai media- giornalietvm vecchio e ti-, vendendo spa:ti pub~licltan testa - sono stabilmente in testa nuovo In- c~me nell' era dell'analogico, ma alle classifiche delle più vendute. ternet. E senza specializzarsi per t;r?vare Le Tv connesse alla Rete ne~!ìatunnuovo pubblico e nuov1mserin Italia tempo sono diventate unmili?ne.. ti' Il futuro è invece nelle quello' ZlOruS. ili e centomila.con giàmille applicanicchie e nella ~ae<::0lta cap are :tioni disponibili, delle quali P?Co nuovo piace di piccoli investiton». meno del dieci per cento dedlca già tan- Nel frattempo la racco~ta pub te ovviamente ai video. E siamo tissimo.forblicitaria sul web è crescmta, d~l dawero solo all'inizio. se perché il pc 16 per cento, arrivando a 1,2 nu~ Ci RlPRODUZIONERISERVATA non ha mai fatto liardi. Ma non sembra,in gr~do di '...';yeleperdite delmediatra, davvero breccia, presente nel- sosti CUll di. ar dizionali. E così gli e ton gu la case di appena il 60 per cento dano al nuovo Internet, quello delle famiglie, mentre il tasso di penetrazione di iphone e simili è dell'ipad,deglismartphonee~e~ le tv altissimo: collegate alla Ret~. Tutu ~~ 21 milioni di italiani SpOSl 'ti' Vl 'che vivono di contenuti possiedonolli!cellulare "avanzaveicolati attraverso le app, per to"; i tabletsono a quota unmiliomettendo teoric~er:te n~n so ~ ne e mezzo e sono state scaricate di ereditare il glfo di affan mezzomiliardo diapplicazionie pubblicitario del ~orld poi, il90 l?er cento dichiacc!de a Wìde Web, ma di ag SEGUE

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data 2 O NAR. 2012 la Repubblica SEGUE Pagina 25 n D'&el'Cato italiano dei D'&eclia. Dati in miliardi di euro e varo % sull'anno precedente Pubblicità e rica.vi "pa.y" -10% +3%. -1%.~...~. e.. ~. 2008 2009 2010 2011 n vecchio iatell'det Legato ai pc e al successo del Web Basato su motoli di ricerca e licavi pubblicitari Non è riuscito a creare un merc"to interessante per il mondo dei media Newmedia tutto ciò che è digitale 5,3 miliardi di euro +7% rispetto al 2010 Oggi vale il 32% del mercato Il auovo internet Le app si affermano come modelli di business basati Le t.. asfolrd'&azioai ncol1,testo itauad,o Diffusione degli smartphone maggiore di quella Usa tablet più coerenti de(pc con le caratteristiche dell'utente medio italiano la tv, ora smart tv, è da sempre il media elettivo degli italiani... ai contenuti.n..,...~a~,;;;.,~ IDI SEGUE

FI...-----------.-,-----~_1 F E D E R A Z I O N E I T A L I A N A E D I T O R I G I O R N A L I SEGUE la 2 O NAR. ZOlZ Repubblica Pagina 25 Data I sette pilastlri del DUOVO idtelrdet Smartphone Tablet SmartTv Applicazioni Social Network Video online Contenuti a pagamento ~$f~6~j;.' O~.$o/ll~"dò....... ; éllllei?çhi()< mdg e11o.pu~plìcltari9 10% di chi possiede uno smartphone usa le app per giocare mentre sul pc sono soloilso% 60% di chi possiede uno smartphone lo usa per accedere ai social network 80% di chi possiede uno smartphone e il 93% di chi possiede unfablet li utilizza per connettersi a Internet delle smart tv e 20 /0 dei 5 milioni di console accedsre

~I~~_F_E_D E_R_A_Z IO N_E I_T_A_L_I_A_N A E_O_I_T_O R_I_G r_o_r_n A_L~I ~ la Repubblica i Data Pagina Minoli: bisognamettereilcanone nellabollettaefare una tv di qualità "Direttore generale per concorso ediamo un telegiornale asantoro"" ANTONELLO CAPORALE «M E'ITI il canone Rai nella bollett~.della. luce, troverai l 400 milioni di euro che oggì sono evasi per fare a meno della pubblicità". Qui iniziano i dolori;,;ai partiti lascia il tg, d'altronde nel mondo nuovo dei canali all news conterà sempre di meno. Se hai un potere forte che,guida, comandaecontrollanullaèimpossibile. Puoi anche far condurre amichele Santoro il telegìomale. Sapendo che l'identità nazionale la costruisci e la narri non solo attraverso le notizie, le inchieste, i racconti, ma anche nei sabato sera». Siamo alla rieducazione seriale. "Inveceglì italiani sarebbero fe lici di avere unsabato sera condo t to da Roberto Benigni. Gli farei raccontare la storia.del mondo. Persino le soap sono strumenti culturali innovativi, utili alla pacif~", Bisognatogliere la pubblicità e distribuirla al mercato. Eanziché sbattereilmuso contro la Gasparri, correggerla ~~ ficazione nazionale. Una soap ha fatto riconciliare turchi e musulmanh>. Giovanni Minoli, reduce dal l'oscar degli HistoryMarkers, saprebbe cosafare. «Le grandi opere si progettano con concorsi internazionali. La guida della Rai.non è una gran:;'e opera cultutale?e il progetto editoriale meriterè~be un concorso I aperto, pubblico, trasparente. Vedrebbequanteenergieliberateela forza inclusiva di una idea simile». Lei si candiderebbe? dn Italia siamo in duemila ad occuparci di televisi.one e in duecento a conoscere il prodotto fin nelle sue intimità. Credo che si candiderebbe per prima Lorenza Lei: hadiritto di dire cosa farebbe e come se nonlasiobbligasse acon-. vivere con nove amministratori delegati». Vuole lasciare i partiti in Rai e toglierlì dal consiglio di amministrazibne. L'uno e il suo opposto. «Anziché sbattere il muso contro la legge Gasparri, correggerei e perfezionerei singole norme della legge. Con nove amministratori delegati non siva da nessuna parte, è evidente. Aumenterei il potere di decisio ne e il budget in carico esclusivo al direttore generale. Non deve condividere nulla, se non il progetto nelle linee fondamentali". La Rai con il canone ma senza null'altro. "Basta con l'alibi di usare il canoneperfare unatelevisione commerciale». Senza pubblicità la Rai diverrebbe assai piùmagrolina.. "No la pubblicità resta ma con una quota diversa. Dieci punti di shareinmeno, forse. Senzal'assillo dello share hai modo di speri ~en!are e tempo perpromuovere mpnma serata nuovi talenti emod? 'per forgìarej1ma nuova classe dmgente televisiv(i>,. I Edipe?dentiaspasso, Ùsigraia fare barricate. '. «I~a~ ~a parete i tre pa.. lmse~l1. rai e li illumini con tanti punllm. Tolga Endemol e vedrà quante luci ~ispegneranno. Tolga ~allandi e SI accorgerà che il buio mcomb~rà ancora di più. Stacchi Magnolla e troverà più nulla su quel tabellone». Siamo alla teoria dei fannulloni...,,!'j o, qui siamo all'idea chelegaranzie debbano avere la precedenza sulla passione e sulla competenza. Ma un ceto professionale Dieci punti di share in meno, forse. Ma così... sperimentie promuoyl inprima serata.t:t1enhe nuova classe dirigente così fragile non resiste al cambiamento. Tra 1800 giornalisti vuole che non se ne trovino cento che hanno piacere di scrivere sceneggiature? E altrettanti che hanno piacere nelle inchieste, nei racconti?", A Gasparrl e ai suoi amici cosa lasciai! «I partiti ci sono ecisaranno. Ridurre la loro capacità di interferenza, affievolirne il potere di sbarramento, fargli capire che non esiste al mondo un'azienda che possa reggersi con l'organigrammacheoggihà». E la pubblicità la regala a Mediaset? «No,la pubblicità che si libererebbe si spalmerebbe sul complesso sistema multime.diale. e avrebbe una caduta sigruficanva anche sulla cartastanlpata». Una soap libererà l'italia da Berlusconi. «Lei non ci crede, ma anche le soap farmo la storia». e RIPRODuZIONE RISERVATA

~ FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI nmanifesto IData 2 O MAR. Z012 f ' Pagina \. 6 LALEUERA «Paghiamo i tagli di Monti» Paolo Ferrera C ara Norma, l'articolo di sabato 'scorso del manifesto si chiede «perché Rifondazione Comunista non vuole più fare i! giornale?» e sostiene che «molti militanti non riescono a capire ilperché di una scelta che sembra suicida tanto più in vista di scadenze elettorali imminenti e del rifinanz.iamento del fondo per l'editoria già disposto dal governo». TI motivo è molto semplice: il manifesto spstiene che ci troviamo davanti al «rifinaìjziamento del fondo per l'editoria deciso dal governo». Si tratta di una balla, come dovreste sapere anchevoi. ngoverno Monti ha tagliato ~ meno di quanto previsto da Berlusconi ma ha tagliato - i! fondo per l'editoria Grazie ai tagli del governo Monti, Rifondaz.ione deve coprire unbuco di bilancio di Liberazione per i! 201O.di 829.538 euro e per il 2011 di 1.074.827 euro. Senza quei tagli Libera, zione (...)sarebbe oggi in edicola normalmente. Non capisco perché continui questa falsificazione sul dato decisivo di tutta la vicenda: i! taglio del fondo per l'editoria per i! 2010, 2011 per non parlare del 2012. In queste condizioni i! Prc non ha più i soldi per andare avanti a coprire debiti e non ha nemmeno più la liquidità per far fronte alla gestione. Abbiamo messo in Cig quasi tutti i dipendenti del partito - segreteria nazionale compresa - e abbiamo liquidità fino a maggio. (...) Non siamo in grado di anticipare soldi a Liberazioneper ilsemplice motivo che non li abbiamo e che le banche non ci fanno credito. Per quanto riguarda i lavori della direzione nazionale, questa aveva deciso nel 2009 di non dare più un euro per coprire i buchi di Liberazionee quindi la segreteria haarbitrariamente deciso in questi anni di coprire 1,9 milioni di euro di perdite degli ultimi due anni. Siamo inadempienti per aver tenuto apert() Liberazione, non peri! suo contrario. L'ordine del giorno che ho presentato non serviva a chiudere Liberazione ma a proporre i! lancio ' di una sottoscrizione e una battaglia politica con ilgoverno al fine di poter avere le condizioni di riprendere i! giornale on line e laproduzione di un settimanale.cartaceo entro fine anno, salvaguardando almeno in parte l'occupazione. Proprio perché pensiamo che un giornale sia necessario al Pre. La lungimiranza di un compagno della minoranza -che ha chiesto la verifica del numero legale alla fine della riunione - ha impedito la messa al voto di questo ordine del giorno, Me ne dispiaccio, Vuoi dire che il rilancio di liberazione lo ridiscuteremo nella prossima riunione della Direzione Nazionale. Augurando lunga vita al rrumifesto. ngovemo Monti non ha tagliato iljòndn per l'editoria, alme/w non per il 2011. La questione è diversa, se Ferrero vuole anche più drammatica, dal mo'mento che ha deciso di sosperuierlo a partirè dal 2014. Questo pero; riguarda il futuro: per il2011 invece, lo ha rifinanziato partendo dai 47 milioni lasciatidalgovenw Berlusconi dopo l'ultimo taglio fatto da Tre- monti con il decreto di ferragosto. E da quella cifra lo ha portato agli attuali 126 milioni, cifra ancora lontana dai 150 necessari, Dato per scontato che il taglio aifinanziamenti èreale, èanche vero cheproprio questo è stata la causa delle decisione di chiudere Liberazione a dicembre. Ora, però, la situa...",ùme ècambiata, eildecreto che rifinanzia ilfondo sta per diventare operativo, Perché dunque insistere a. voler chiudere il giornale? Con affetto.

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data Zf) Hmanifesto Pagina 6 EDITORIA Ore decisive per «Uberazione»~,:> Malteo Bartocci natorie non le accetteremo mai», awertono dal cdr. L iberazione non può chiudere, non pochi giorni prima che A.. via del Policlinico ormai l'aria è awelenata: il testo redatto dalla «Sisblocchi la situazione dei fondi per l'editoria». Giomali- segreteria era durissimo con i giorn~sti, ~ accusava di ~ver sferrato sti e poligrafici del quotidiano di Rifondazione sperano in un «attacco frontale diretto» contro il parnto e perfino di ~v.er scateuna soluzione almeno,<temporanea». Continuano da mesi a occupa-' nato una «martellante campagna diffamatoria». Una poslzlone ch~. re la redazione di via del Polìclinico e si preparano, oggi pomeriggio, non ha convinto però nemmeno la direzione e, anzi, harafforzat.o I al quarto e temono lùtimo incontro con l'editore alla Regione Lazio. dubbi di due dirigenti autorevolì del Prc come Irnrna Barbarossa(m- Ieri una conferenza stampa piuttosto affollata ha fatto' il punto sul- tervenuta ieri anche alla conferenza stampa) ed Eleono,ra ~or~nza. la situazione anche alla luce dell 'ultima direzione del partito (vedi a Dubbi che si allargano: ieri la redazione ha ricevuto la solidaneta delfianco la lettera inviataci sabato pomeriggio dal segretario del Prc Pa- la capogruppo Prc al comune di Milano Anita Sone?o... 010 Ferrero).,<Abbiamo tentato ogni via per mantenere in vita il gior- Paradossalmente, qualche spiraglio potrebbe arnvare oggi m par nale», spiega Carla ~otti a nome del cdr. Sospesa la pubblicazione lamento, dove alle 13.30 il sottosegretario all'edito~a Pa~lo \e~v:ffo cartacea dal 2 gellilalo, pur in feri.e fo~z.ate~ hanno.continuato a la:ro-.,~vrebbe intervenire sul fondo e sulle n~ove regole m un au~on.e rare al sito, realizzando per giorrn il giornale m pdf stampabile.. "im\'ia commissione cultura alla camera. L appuntamento pero è a n ",. l'oi, ricordano, si è chiuso~sçfuo rinvio a causa della fiducia sul decreto liberalizzazioni. Vincen Il Prc accusa l giornalisti anche quello senza accet io Vita (Pdl si attende chiarezza: «Se il sottosegretario Peluffo ha q~alche dìfficoltà, se c'è qualc?e probl~ma al Tesoro o altrove, lo ~ca. e ufficializzerà oggi alla tare ness~a delle pr~po-. '",,. ste fatte dmlavoraton. Perché la variabile tempo e deteffilffiante». Anche per questo, VIta e regione LazIO la chmsura Oggi, forse, l'ultimo Giulietti (Articolo21) chiedono alle tante società editrici che stanno del suo giornale, Ma nel passo ~a ~egion~ Lazi~ per chludere di evitare "passi affrettati» e "decisioni unilaterali»,,,', che decldera l'awlo degli partito crescono I dubbi anunortizzatori sociali e ufficializzerà la fine delle pubblicazioni "Noi - spiega Cotti - chiediamo che il giornali tomi a vivere, almeno fino all'annuncio delle nuove linee per i fon-. di, in cui rislùtano incentivi per chi passa dal cartaceo all'on line». Cosa deciderà veramente Mrc, la società editrice interamente partecipata da ilifondazione, non è chiaro. In un ordine del giorno presentato all'lùtima direzione si parlava di cassa integrazione a rotazione a zero ore per tutti. "Comprèndiamo benissimo le difficoltà dell'editore e siamo pronti a tutti i sacrifici ma operazioni discrirni

PI F E D E R AZ! O N E f T A L! A N A Erf(fb EUROPA RIG I O R N A li,i Da t'a I ~~~----------------------- l Cambiate la Rai, lo dice la legge Ip. lagma l r I NINO RIZZO NERVO Che rar~omento Rai non sia più un tabu tanto che sarà uno dei. temi principali del prossimo verti ~e tra il presidente del consiglio e l leader dei partiti è una buona notizia, così come lo è quella che due degli azionisti della maggioranza che sostiene governo, Pd e Terzo polo, la pensino adesso allo stesso modo. La crisi del servizio pubblico radiotelevisivo, dicono in sostanza Bersani e Casini, è talmente grave che non può essere affrontata con gli strumenti di governance fissati dalla legge Gasparri e, quindi, se non si riesce a cambiare in tempo le regole, ben venga una gestione commissariale. Anche il governo sa che la situazione a viale Mazzini è molto delicata. SECUE A PAGINA 6 NINO RIZZO NERVO SEGUE DAnA PRIMA Come interpretare altrimenti, le cose dette in questi mesi dallo stesso Monti che ha annunciato per la prima volta 1'8 gennaio scorso, ospite da Fabio Fazio, che presto vi sarebbe stata un'iniziativa. I tempi, però, adesso stringono, la scadenza dell'attuale consiglio di amministrazione, che ha peraltro perso per strada uno dei suoi membri, è imminente e se si vuole evitare il declino di quella che, nel bene e nel male, continua a essere la più grande impresa culturale del paese è necessario agire in fretta. Alcune sere fa ah Infedele di Gad Lemer anche Lorenzo Sassoli de Bianchi, il presidente dell'upa, l'associazione di categoria degli investitori pubblicitari, ha lanciato l'allarme. La Rai ha urgente bisogno di una guida forte e competente per poter avviare una profonda riorganizzazione industriale con robiettivo di risanare i conti, di liberare risorse per migliorare la qualità deuofferta e di accrescere, la percezione del suo "valore pubblicd'. I primi dati sulla raccolta pubblicitaria del trimestre gennaio-marzo sono davvero preoccupanti. Si delinea, infatti, un segno negativo per la prima volta a due' cifre mentre non vi sono segnali di ripresa del mercato, In questa situazione Sipra dovrà, nel caso in cui non lo avesse già fatto, rivedere presto al ribasso gli obiettivi e in un anno in cui la Rai affronta i costi degli Europei di calcio e delle Olimpiadi (circa 145 milioni di euro in più rispetto al 2011) non è azzardato affermare che le previsioni di perdita per il 2012 fatte da Mucchetti sul Conim: della Sera (100 milioni di euro) sono realistiche, con un conseguente indebitamento finanziario difficilmente sostenibile. Potrebbe un consiglio di amministrazione di nove persone, emanazione diretta dei partiti, e un direttore generale con poteri inadeguati affrontare con tempestività ed efficacia la crisi? Sicuramente no. La Rai si troverebbe di nuovo in mezzo al guado, paralizzata da veti incrociati e persisterebbe quella situazione di ingovernabilità più volte denunciata anche dal presidente Paolo Garimberti. Ma c'è un'altra ragione per cui io credo che non si possa non riformare la governanee. Non sono un giurista ma a me sembra che sia ' sfuggito a molti che vi è anche un obbligo giuridico di modificare la Gasparri. La legge finanziaria 2008 all'articolo 3,comma 12, già fissava alcuni adempimenti per le società pubbliche non quotate in borse tra cui la riduzione a cinque membri dei consigli di amministrazione. È intervenuta poi la legge di stabilizzazione finanziaria n.122 del 201 O che aitart.6 ha reiterato con mag, giore forza quella disposizione. Il comma 5 stabilisce che "tutti gli enti pubblici, anche economici, e gli organismi pubblici, anche con personalità giuridica di diritto privato" devono, "a decorrere dal primo rinnovo successivo alla data di entrata in vigore 'del presente decretd', ridurre a cinque il numero dei componenti dei consigli di amministrazione e che a provvedere auadeguamento devono essere le "amministrazioni vigilanti" (per la Rai il Tesoro e lo Sviluppo economico ndr). La mancata attuazione SEGUE

rfi;;.....o\ij ~d FEDERAZIONE ITALIANA E tùyor I GJORNAlf EUROPA IData ipagina Z O MAR. ZOIL l SEGUE della norma "detennina responsabilità eraliale" ed anche la nullità "di tutti gli atti adottati dagli organi degli enti e degli organismi pubblici interessati". Ora la Rai è senza alcun dub~ bio, in quanto società per azioni di proprietà per il 99% del Tesoro per YI % della Siae, un "ente pubblico economico con personalità giuridica' di diritto privato" mentre la Cassazione a sezioni riunite le ha attribuito in via definitiva lo status giuridico di "organismo pubblicd'. Rinnovare il consiglio di amministrazione con Yattuale normativa comporterebbe dunque un rischio: gli amministratori potrebbero essere chiamati a rispondere di danni alyerario mentre è concreta la prospettiva di un corposo contenzioso determinato da inevitabili ricorsi per Yinvalidazione delle delibere di volta in volta adottate (da parte di dipendenti, fornitori, sindacati, associazioni dei consumatori eccetera). Qualcuno sosterrà che la norma non si può applicare al servizio pubblico radiotelevisivo. lo non ne sarei così certo e, intanto, mi piacerebbe sapere cosa pensano le "amministrazioni vigilantr' alle quali la legge chiede di realizzare gli adeguamenti organizzativi. Su un fatto si può essere però tutti d'accordo: una situazione di incertezza giuridica rappresenta in ogni caso un grave danno per Yazienda. La nomina di un commissario, anche per consentire un adeguamento normativo, o una nuova legge peiriformare la governance in tem po per il rinnovo degli organi di amministrazione sarebbero, invece, le soluzioni auspicabili e più sagge. I I

FEDERAZIONE italiana EDITOR! GIORNALI Data Pagina 26 I dati di ascolti a febbraio. La rete di TI J1edia scende al3,3% nelle 24 ore. Giù Raidue Auditel certifica il calo di La7~ Ritiuno fa il pieno di sh~re con Sanremo. Canale 5_stab~!e DI CLAUDIO~4.ZZ0TrA Inumeri di Auditel certificano la crisi di La7. Che, in prima serata, sta pericolosamente avvjcinlillcj.osi ai livelli pre- Enrico Mentana, con quel 3,5% di share medio in.febbraio. Pure Raitre non sta tanto bene (vedère intervista al direttore Antonio Di Bella a pagina 19), e anche Raidue,in piena crlsi di identità, scende poco sopra 1'8% in prima serata nonostantei buoni risultati dell'isola dei famosi. Scoppia invece di salute larete ammiraglia, Raiuno, che fa ilpieno sia nel day time, al 21,2% medio (due punti in più rispetto a gennaio), sia in primaserata (al 22% di share, tre punti inpiù) e inseconda (22,65%, cinque puntiin più), grazie al traino del Festival di Sanremo. Una kermesse, quella canora, che ha avuto unimpatto quasi inesistente sulle audience di Canale 5 in prime time (al 17,3% medio, so-. stanzialmente analoghe a quelle di gennaio), un po' più senslbjle in seconda serata (15,4%, giù di 1,6 punti). Però ha ragione a preoccuparsi Giovanni Stella,vicepresidente di Telecom Italia Media: ilmiracolo La7 sembra essersi giàconcluso, e, come per incanto, l'era post Berluscom si sta trasformando in una specie di incubo per la rete diretta da PaoloRuffinì: nelle 24 ore la mèdia è scesa al 3,3%, ovvero 0,4 pùutiin meno di gennaio. Infebbraio nonbrilla piùneppure la fascia mattutina dalle 7 alle 9, quella di Omnibus: è al 3,6%, cioè 6,6 punti più bassa del mese" precedente: Sostanzialmente :invariate le audieilce fino alle 20.30 (ma il Tg di Mentana ha subitòuna éontrazione), hl primetime gli asèolti sono al3,5% (0,7 punti :in meno) e in seconda serata al 3% (0,8 pun- " ti:in meno). Insomma, l'infilata di BenedettaParodi, Geppi Cucciarl, Sabina Guzzanti, Sere na Dandini, Daria Bignardi, Gianluigi Nuzzi, Gad Lerner, Nicola Porro e Luca Telese, ovvero i personaggi su cui la rete ha :investito di più, non funziona. Corrado Formigli strappa una sufficienza, ma la sua Piazza pulita è ultimamente :in affanno. Si salvano, e bene,solcì Maurizio CrozzaeLilli Gruber. Un duro lavoro quello che attende Ruffinì. Come quello n.servato a LucaTi raboschi; direttore di Italia Uno che, dopo il fallimento dell'espe- " rimento Chiambretti (non a caso ha proposto a Piero, peril futuro, la conduzione di un gameshow alla Sarabanda), ha anche la fascia mattutina 9-12 da presidiare meglio, con un calo di 1,8 punti ili share in febbraio (al 5,26%). L'effetto Sanremo fa soffrire pure il bouquet di canali editi da Sky, soprattutto :in seconda serata: il totale arriva al 4,89% di share, oltre un punto :in meno di genna- " io. Real Time di Discovery; infine, sembra essersi plafonatoattorno all'l%: i suoi palinsesti, :in effutti, sono piuttosto ripetit;ivi. --- RiproduzÙlne riservata--ll

FEDERAZIONE ITALIANA. 1\ EDITORI GIORN_A_L...,.'..,- -1 Data Z O MAR. 2012 Pagina f) c.. Le grandi corporation sono nelle mani dei social media egl~ ultimi I EDOARDO NARDUZZI ness oppure la rendono N anm uno sta- D meno agevole, impattano sulla form!lzìone del keholder (cioè un individuo che può influen le aspettative soggettive degli operatori.'ilare un'organizzazione), parzialmente finanziari, convincono i consumatori o originale, è emerso sugli altri e si sta i decision makers della importanza di imponendo come il vero «azionista di alcuni fatti. riferimento» delle grandi società: si Tre fatti più di ogni altro hanno prodotto questo ruolo da «azionista di rife tratta dei media soprattutto nella loro declinazione come social media. Sono rimento" dei media nel nuovo contesto loro che oggi hanno la capacità di influenzare la credibilità di fare business so alle fonti informative da parte dei di business globale: la facilità di acces delle grandi corporation. Prendiamo un consumatori; la facilità di condividere recente caso, ancora in svolgimento, che e diffondere ogni informazione su ogni ha rigàardato un grande gruppo industrlale italiano, Finmeccanica, oggetto to alle news: una nicchia significativa canale;ilfenomeno coda lunga applica di diverse inchieste da interessata a una notizia c'è parte della magistra sempre. tura. Negli anni 90, ai Come dimostra Il risultato è quello tempi di Mani pulite, le il coso sotto gli occhi di tutti. stesse notizie in India o In India, Finmeccaniin Cina sarebbero state, di Fimneccanic(l ca ha difficoltà a fare al massimo, una breve in business anche perché qualche pagina dì economia. E soltanto per una volta, perché la cali informano con pochi o zero filtri sui media e social media 10 «controllabilità" del flusso informativo fatti italiani. Adesso iitop management nel suo processo di diffusione era molto delle grandi corporation moderne deve elevata. Anche da parte delle autorità «governare» media e social media. Un locali. Oggi, invece, la stessa notizia fatto che necessita una strategia originale di azione, perché è questo stake diventa immediatamente di dominio mondiale: blogger, giornali tradizionali holder, perfino più degli investitori finanziari, a determinare oggi ilsuccesso nelle loro versioni oniine, social media, tutti ritrasmettono a livello nazionale o meno di una impresa. Oggi quando una notizia accaduta in un paese molto un capoazienda parla- è un evento comunicazionale, non più una semplice lontano. Tutto entra in rete, si arricchisce di commenti e link, e ci resta. Oggi conferenza stampa. Un evento dove si media e sacial media «creano» la reputa-interagisce con il più importante stakezione globale di una grande corporation, ne facilitano la possibilità di fare busi- holder dell'impresa e dove niente può più essere lasciato al caso.

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI IData ELL I p.! asina Z O MAR. ZOlZ Editoìiallr,apportodel PewResearch(enter, il centro di ricerche statunitense sui <media: il'27% degli utenti legge lelnformazionlsuctelefonini eipad Per]ei1ç,vsfunzionanobene tablele siti, non i BociaI network "' dal nostro inviato MASSIMO GAGGI NEW YORK - Dopo quella di Internet e delle tecnologie digitali, un'altra rivoluzione sconvolge il mondo del '!'informazione giornalistica: quella della diffusione delle piattaforme mobili che, se aumentano la circolazione delle notizie, rappresentano anche un nuovo strafo di tecnologia che si frap~ pone tra gli editori dei media tradizionali e il mercato degli utenti, TI Pew Research Center, un autorevolissimo centro di ricerche statunitense, fotografa nel,suo nono rapporto, pubblicato ieri, lo stato..dell'informazione in America, Dati che spiegano nuovi trend già noti e.anche qualche sorpresa. Facebook e'1.'witter, ad esempio, sono ormai dél giganti (133 milioni di utenti attivi Usa per il primo, il 54% dei soggetti presenti su Internet; 24 milioni per Twitter, su un totale mondiale di 500 milioni di account), Ma, nonostante gli sforzi degli editori di utilizzare queste piàttaforme per \rei-. colare la loro produzione di materiale giornalistico, solo il 9 per cento delle notizie diffuse su piattaforma digitale passa per le reti sociali. TI grosso continua' insomma, a passare per i Biti ai quali si stanno aggiungendo altri canali come le applicazioni dei tablet. A fine 2011, infatti, più del 40 per cento degli americani aveva in tasca un cellu 1are «intelligente» e più del 20 per cento disponeva di un tablet come l'ì Pad: strumenti usati ormai dalz7per cento degli utenti per ricevere notizie, Ma questa nuova forma di consumo non è ancora un vero «business modeb>, anche se crescono le testate che creano un <q:>ay-wal1», cioè fanno, pagarel'informazione di fi1.~ggiorvalo- 1new media in un'immagine di Corbis re messa sui 8iti: ai 150 giornali che già hanno seguito l'esempio del «New York Times», battistrada in questo campo, si prevede che nel 2012 si aggiungeranno altre cento testate. Uno spiraglio, ma, in un percorso" ancora molto accidentato, per la 'carta < stampata: il calo della diffusione dei quotidiani negli Stati Uniti è continuato anche nel 2011 (meno 4% durante la settimana, meno l%.. la domenica) mentre la perdita della pubblicità sulla carta supera di molto l'incremento delle inserzioni nelle edizioni digitali. Sommando le flessioni diffusionali e della pubblicità, il rapporto sostiene che dal 2000 l'industria dei giornali Usa ha subito una contrazione del 43 per cento, Un modello di informazione digitale economicamente redditizio per gli editori stenta a decollare anche perché il grosso delle.risorse finisce alle grandi società di Internet Facebook, Google, AppIe, Amazon --:- che in modi diversi funzionano da rotermedian, aggregatori, gestori di piattaforme di accesso. I rapporti tra editori e società della Rete restano problematici anche se gli estensori del rapporto - un po' proyocatoriamente, un po' sulla basé<pi tendenze reàli - immaginano Un;:futurO nel quale i giganti digitali porrebbero diventare anche editori. Ad esempio con l'acquisto del «Washington Post» da palte di Facebook. Sembra fanta- Controtendenza Mentre i giornali soffrono, letv recuperano un po'. <~oprattutto le notizie delle,:èti:locali e quelle di Cnn scienza, ma il quotidiano è in crisi e Donald Graham, figlio dèlla mitica editrice Katharine, l'amminisìi!ltore delegato del giornale, ha legami molto stretti col fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg. Del resto di operatori Internet che si danno all'editoria, cartacea o digita1e, ce ne SOllO già diversi: AOL con l'«huffington Post», YouTube che finanzia i video d'informazione della Reuters, gli accordi della stessa Facebook con «Wall Street Journal», «The Guardiall» e il «Washington Post» per il suo «social reader», Mentre i giornali soffrono, le televisioni, a sorpresa, recuperano un po' di terreno, Soprattutto le news delle reti locali e quelle di cnn, in ripresa dopo anni di profondo rosso. In flessione, invece, pur restando intesta,la Fox, la. retecoilservatrice di Rllpert Murdoch.. @R!PRODUVONE RISFRVATA

FEDERAZIONE ITALIANA EOITORf GfORNAlI Data 1 6 NAR. Z01Z Pagina guardian Scottish National Theatre to tackle 'crisis in newspaper journalism' p r a K... n.n~ arts Nwr'por",n The Guardian, Friday 16 March 2012 Artide historv The National Theatre of SCQtland is to stage an investigation into "the crisis in newspaper journalism", using rea} testimony, which will be performed on the top fioar of a media office block in Glasgow. Around 60 hours of interviews are being gathered and vvill be distilled for a production called Enquirer, looking at the "past, present and future" of new~ers. I t \-vill examine ethical questions and the Leveson inquiry, as well as issues around dec1ining print revenues and the rise of digitai media. The NTS's artistic director, Vicky Featherstone, said the project, which was announced on Thursday, emerged from a discussion she had vvith director John Tiffany in December.. SEGUE

FEDERAZIONE italiana EDITORi GIORNALI Data 1 G MAR. 2012 Pagina SEGUE "A lot of our peers, people we grew up \'\rith, are journalists, and we'd had discussions \-\1.th them about this 'crisis' - as they called it journalists to be able to talk about their own situation." in journalism. It is the hardest thing for Which is where theatre comes in, she said. "Theatre is an amazing piace to be able to ask the big questions, not necessariiy to know what the answers are but just put the questions out there and begin a debate. "W e are not doing a piece where a single \'\Titer \'\1.th a single voice \'\1.11 come up with a state-of-the-nation piece \'\'Ìth a conclusion and a thesis. This \-vill not be a complete analysis of where we are at now." The production is a collaboration \\Iith the London Review of Books, and involves three journalists - Paul Flynn, Rutb Wishart and the Guardian's Deborah Orr - intervie\'\1.ng other journalists, as well as printers, retailers and readers. That testimony \-vill be edited dmvti by Featherstone, Tiffany and the \'\Titer, and London Review of Books contributing editor Andrew O'Hagan. It is all being prepared "deliberately quickly", said Featherstone, \'\1th the production set to open at the end ofaprii. It will be staged on the top floor of a building called The Hub, in the media quarter of Glasgow, \'\'Ìth a promenade performance for audiences of around 70. "Because of what newspapers are, we wanted to respond immediately to what we were feeling and what people were telling us," said Featherstone. "We want it to be in the moment." For that reason, producers \\Ii11 update the project through rehearsals and performances to reflect whatever developments might occur. The show \'\1.11 be in Glasgow from 26 April untìl12 May, and travel to an east London venue in October, in association \vith the Barbican. It \'\'Ìll be directed by Featherstone and Tiffanv, whose biggest success was tbe international hit Black '\Tatch, a play based on interviews \\Iith soldiers which began life at the Edinburgh festival in 2006 before travelling across the UK, the US, Canada and Australia.

FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Data - The 1 7 MAR. Z01Z Economist i Pagina 59 - -- Also in this sedion 60 Cola wars, continued 61 Zimbabwe and foreign miners 62 A merger of Chinese v;deo giants 62 A giant gambling resort for Spain 63 Foreign investment in ltaly 63 Crowdfunding and crowdsourdng 64 Schumpeter: The v;ew trom Liverpool Online newspapers News of the world NEWYORKAND PARIS To survive online, newspapers are seeking a worldwide audience N JANUARY the New York Times lost its I top spot in comscore's ranking of the world's biggest newspaper websites to Britain's Daily MaiL The Times sniffed at the accuracy of comscore's figures, which exaggerate the Mail's online audience by inei uding a personal-finance site that the paper owns. But the battle to be biggest reflects a growing phenomenon: national news publications going globa!. A mere one-quarter of the Mail's online readers are in Britain. The Guardictn, which caters to those who like their news leftleaning and serious in contrast to the Mail's right-wingraciness, has one-third in Britain and another third in America (see charts, next page). Their chief competitors are two American publications: the New Yorh Times, which like the Guardictn aims at readers of serious news, and the Huffington Post, which since its launch in 2005 has become the biggest site of the four (it is not in comscore's "newspaper" category). That the HuffPo is beating papers with a history stretching back lo the 19th century isasignofjusthowdifferentlynewsworks ontine. The HuffPo is designed for the wired generation's short attention spans and addiction lo sodal media; alone of the foui, il has managed recently to increase its "stickiness", the number of stories each visitor reads. And it mixes both hard and frothynews (much ofìtrewrìttenfrom other sources, though an increasing amount is original) with generous dollops of opinion by guest bloggers. This has proved an especially potent formula in America, where the big papers tend to be somewhat po-faced. That is because their dominance in their home CÌties ineiined them towards a neutral stance, to attract the widesl possible readerships there, whereas the big British papers, having developed as national outlets, used political leanings to distinguish themselves in a competitive market. Hence, also. the success of the Guardian and themai! in America. As the Fox News channel discovered earlier. a lot of Americans like their news sources to have a political slant. The HuffPo and Times are less global than their British rivals, with three-quarters and two-thirds of their readers, respectively, in America. But those proportions,, too, are edging downwards. Global news outlets are of course nothing new: the BBC, CNN and AI-]azeera, as well as the Financial Times, the Wal! Street Journal and indeed The Economist, have long aimed at a worldwide audience, and newswires like Reulers and Bloomberg have big, free online ofierings. BuI in future. argues Ken Doctor, a media analyst at Outsell, a consuitancy; there will be fewer national news outlets online. More will either look far new ways to make money ' For daily analysis and debate onbusiness imd our weekly "Money talks podcast, visit Ec~nomist:comtb~siness-Ìinance from a smalilocai audience, or try to get as big a globai one as possible. The reasonis the grim economics of online news. Only a few, business-oriented newspapers are making money by charging readers for accesso For most papers, what they publish is too similar to what people can get free elsewhere. Advertising, the other chief source of revenue, is worth far less per reader online than in print. So their best bet for making money is to pull in more readers for the same content. Cultivating foreign advertisers takes time, however. "We always had a large us audience," says ]ames Bromley, the managing director of themai! online, "which people used to point to as a weakness because we couldn't monetise them." But, he adds, "the marginai cost of the [extra] audience is basically zero, so any ads were a profit." The Guardian's ads, too, eam less per rea der in the U nited States than on similar American sites, says Andrew Miller, the chief executive of Guardian Media Group. But they stili help the bottoro line. Unfortunately, even a big jump in online advertising will not make up for the declìne of print: newspapers' websites account for a relatively small share of totai revenue (about one-fifth for the Guardian, just 2.6% for the MaiD. At this stage, it is ali about capturing audience. TheMai! now has about 30 stafi in the United States to create stories far its American readers; the Guardian also has 30 in a new bureau in New York, and has experimented with translation, posting some of Hs Arabspring coverage in Arabic. N either seems to think of itself as essentially British any more, atleastonline. Ofthe Mai~MrBrom Iey says, "Our audiences in the UK and us are more similar to one another than to theirneighbouis in either piace." ~~