Corso introduttivo sui microcontrollori A. S Programmare i PIC in C. Timers Interrupts Prerequisiti: Lezione7 Lezione8.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso introduttivo sui microcontrollori A. S. 2007 2008. Programmare i PIC in C. Timers Interrupts Prerequisiti: Lezione7 Lezione8."

Transcript

1 Corso introduttivo sui microcontrollori A. S Programmare i PIC in C Prerequisiti: Lezione7 Lezione8 Nicola Amoroso namoroso@mrscuole.net NA L15 1

2 Timers - Interrupts I timers e gli Interrupts sono elementi fondamentali per l uso e la gestione di un microcontrollore. Nelle lezioni 7 e 8 abbiamo già presentato questo elementi e abbiamo visto degli esempi di gestione in linguaggio assembler. Vedremo ora esempi di gestione e programmazione in linguaggio C rimandando alle lezioni indicate per definizioni, indicazioni e suggerimenti. Dopo semplici richiami vedremo un esercizio illuminante sull uso e la gestione di questi fondamentali componenti Hardware e software del nostro microcontrollore. NA L15 2

3 Timers - Interrupts I timers sono precisi contatori, che possono essere configurati per incrementarsi su fronti di segnali esterni o su fronti di un segnale interno ottenuto dal clock di sistema, direttamente dall hardware del pic. La frequenza del segnale con cui il registro viene incrementato è pari a fosc/4 oppure a fosc/4 opportunamente prescalato [fosc/4 diviso per un multiplo di due (2, 4, 8, 16 etc...)] Fosc/4 è un segnale generato internamente al PIC dal circuito di clock ed è pari alla frequenza di clock divisa per quattro. NA L15 3

4 Timers - Interrupts Gli interrupts sono dei componenti software-hardware, contenuti all interno del PIC, in base ai quali il PIC, quando gli arriva un segnale di interrupt, interrompe immediatamente quello che stava facendo ed esegue una determinata funzione, detta funzione di interrupt, alla fine di questa funzione ritorna ad eseguire il codice che stava eseguendo prima della interruzione. Volendo fare un paragone con il mondo reale possiamo dire che l'interrupt rappresenta per il PIC quello che per noi rappresenta ad esempio la suoneria del telefono. Per poter ricevere telefonate non dobbiamo preoccuparci di alzare continuamente la cornetta per vedere se c'é qualcuno che vuol parlare con noi, ma, grazie alla suoneria, possiamo continuare tranquillamente a fare le nostre faccende in quanto saremo avvisati dà questa ogni volta che qualcuno ci sta chiamando. Appena sentiamo lo squillo, possiamo decidere di interrompere momentaneamente le nostre faccende, rispondere al telefono e, una volta terminata la conversazione, riprendere dal punto in cui avevamo interrotto. NA L15 4

5 Timers - Interrupts Il PIC 16F877 ha tre timer individuati come timer0, timer1 e timer2. I timer 0 e 2 sono ad 8 bit mentre il timer 1 è a 16 bit; ciò implica che i timer 0 e 2 tornano nella condizione iniziale dopo 256 impulsi in ingresso mentre il timer 1 torna nella condizione iniziale dopo impulsi in ingresso. I registri associati ai timer sono ciclici cioè dopo aver raggiunto il valore massimo al successivo impulso ricominciano il conteggio da zero in fase UP o dal vaore massimo in fase DOWN. Es per un registro a 8 bit 254, 255, 0, 1, 2, UP 2, 1, 0, 255, 254, DOWN Il passaggio per lo zero viene sempre individuato come condizione di overflow NA L15 5

6 Timers - Interrupts I registri timer possono essere inizializzati ad un valore iniziale, al successivo impulso in ingresso il conteggio inizia dal valore immesso e continua in modo sequenziale. I timer Tmr0 (8 bit) e Tmr1(16 bit) sono utilizzati per impieghi generici mentre Tmr2 (8 bit) è spesso associato per impieghi che coinvolgono sezioni Hw del controllore (ad esempio l uso dei pin CPP1 e CPP2 per la generazione di segnali PWM richiedono l uso di questo timer); vedremo in seguito un opportuno esempio d uso. Il compilatore CCS PicC mediante il Pic wizard facilita notevolmente l uso di questi timer. NA L15 6

7 Timers - Interrupts L interrupt è una particolare caratteristica dei microprocessori in generale che consente di intercettare un evento esterno, interrompere momentaneamente il programma in corso, eseguire una porzione di programma specializzata per la gestione dell evento verificatosi e riprendere l esecuzione del programma principale. Ci sono infatti eventi che può far comodo rilevare in un qualsiasi momento dell esecuzione del programma, come ad esempio l arrivo di una comunicazione seriale, l overflow di un timer, oppure un fronte su di un pin. In questi casi entrano in gioco gli interrupt: ad un preciso evento richiesto, il controllore interrompe quello che stava facendo e passa ad una subroutine di interrupt. Nel caso della seriale, tale subroutine si incaricherà di ricevere correttamente il byte trasmesso dall esterno. Al termine della routine di interrupt il programma riprende dal punto in cui era stato lasciato. NA L15 7

8 Timers - Interrupts Il PIC16F877 ha fino a 14 sorgenti (Hw-Sw) di interrupt: il cambiamento di stato sulla linea RB0 (external interrupt); la fine del conteggio del registro TMR0 (TMR0 Overflow Interrupt); il cambiamento di stato su una delle linee da RB4 a RB7 (PORTB Change Interrupt); il cambamento di stato del modulo Comparatore (Comparator Change Interrupt); interrupt sulla porta parallela (Parallel Slave Port Interrupt); interrupt sulla porta seriale (USART Interrupt); Receive Interrupt (Rx interrupt); Transmit Interrupt (Tx interrupt); la fine di una conversione A/D (A/D Conversion Complete Interrupt); interrupt sul modulo LCD (LCD Interrupt); la fine della scrittura su una locazione EEPROM (Data EEPROM Write Complete Interrupt); la fine del conteggio del timer TMR1 (Timer1 Overflow Interrupt); interrupt sul modulo Capture/Compare (CCP Interrupt); interrupt sulla porta seriale sincrona (SSP Interrupt). NA L15 8

9 Timers - Interrupts Vedremo con degli esempi come impiegare l uso di timers e interrupts nella gestione di un sistema comunque il CCS PicC compiler semplifica notevolmente le impostazioni, per l uso di questi strumenti, mediante il picc wizard. Un semplice esempio nell uso del timer0 e del timer1 insieme alla gestione di un interrupt dovuto al cambiamento di stato del segnale sul pin RB0. NA L15 9

10 Un trimmer, i cui pin estremi sono collegati tra 5 V e GND, ha il terzo pin (centrale) collegato con RA0; la tensione in ingresso dei Pin RA0 può variare tra 0 e 5 V quando il perno centrale del trimmer viene ruotato tra 0 e 270. Leggere, convertire e visualizzare su display LCD il valore della tensione ai capi dei trimmer [input pin RA0] e contemporaneamente far lampeggiare (ON/OFF) un led collegato sul pin RD3 del nostro microcontrollore. L intervallo di tempo tra la condizione ON-OFF del led deve essere di circa 500 ms (0,5 secondi). Collegato sul pin RB0 del nostro controllore vi è un pulsante (switch-button), normalmente aperto che se viene premuto deve attivare una routine di interrupt che dopo circa due secondi dalla pressione del tasto, permette la emissione di un doppio beep da parte di un buzzer autoscillante collegato dul pin RD2 del nostro microcontrollore. Sviluppare l esercizio seguendo le semplici fasi di sviluppo: 1. Analisi del problema, schematizzazione a blocchi (se necessario), con schema elettrico finale operativo 2. Impostazione del Software e relativo Flow Chart 3. Codice sorgente in linguaggio C [CCS Pic-C PCWH Compilator] 4. Simulazione in ambiente Proteus VSM interfaccia ISIS 5. Presentazione del lavoro finale su demo-board opportuna (Gp_Mbus. AnxaPic4) 6. Opportuna documentazione conclusiva NA L15 10

11 1. Una semplice analisi del problema porta a definire il seguente schema elettrico NA L15 11

12 Una considerazione circuitale Dallo schema elettrico riportato si nota la resistenza R5 = 470 Ω in ingresso al pin RA0, cerchiamo di dare una semplice spiegazione rimandando ai Data-Shhet del Pic16F877 (sez. ADC) della Microchip per approfondimenti e ulteriori considerazioni. In condizioni normali di funzionamento la corrente in ingresso al modulo ADC del Pic non supera i 500 na quindi, nel nostro caso, in condizioni normali la caduta di tensione su R5 non supera i 235 microvolt (470x = V), valore irrilevante per il normale funzionamento del sistema. Se la tensione (per un qualsiasi errore) in ingresso al nostro modulo ADC supera il valore maximo ammesso (5 V), dei diodi di protezione all interno del modulo entrano in azione e permettono la salvaguardia del modulo stesso, se però la corrente in ingresso al modulo supera dei valori limite ammessi questi diodi potrebbero bruciarsi e viene quindi meno la loro protezione. Microchip consiglia l inserimento di questa resistenza con valori limite non superiore a 1 KΩ per limitare la corrente sui diodi nel caso di sovratensioni in ingresso al modulo ADC. La stessa Microchip consiglia di non superare il KΩ per non avere cadute di tensioni rilevanti durante il normale funzionamento. In genere valori compresi tra 330 Ω e 1 KΩ sono accettabili. NA L15 12

13 2. Impostazione del Software e relativo Flow Chart Pseudo funzioni per punti con evidenziazione delle cose da fare In condizioni di funzionamento normali il sistema deve leggere la tensione in ingresso e presentare il corrispondente valore su dispaly. Il lampeggio del led viene controllato mediante la condizione di overflow di un timer (TIMER1 16 bit) che genera un interrupt e la relativa routine controlla lo stato del led variando opportunamente il livello logico del segnale del pin RD3. Quando viene premuto il pulsante collegato con il pin RB0, viene attivata una routine di interrupt che a sua volta attiva l interrupt sulla condizione di overflow di un altro timer del Pic (TIMER0 8 bit). Questa routine di interrupt collegato con l overflow di TIMER0 genera i due beep di avviso dopo circa 2 secondi dalla pressione del pulsante collegato su RB0 NA L15 13

14 2. Impostazione del Software e relativo Flow Chart Main function Main function Pseudo funzioni per punti con evidenziazione delle cose da fare 1. Start 2. Set system [Canale ADC Abilito timer0 con prescaler opportuno Abilito timer1 con prescaler opportuno Abilito interrupt su overflow timer 1 Abilito interrupt su scambiamento stato segnale ingresso RB0] 3. Init LCD 4. Display messaggio iniziale 5. Leggi e converti segnale in ingresso del canale ADC scelto 6. Mostra su display i valori opportuni 7. Continua dal punto 5. NA L15 14

15 2. Impostazione del Software e relativo Flow Chart Routines di Interrupt Pseudo funzioni per punti con evidenziazione delle cose da fare Routine di interrupt: overflow TIMER1 (circa 500 ms) 1. Complementa livello logico del segnale su RD3 2. Esci dalla routine Routine di interrupt: cambiamento segnale su RB0 1. Disabilita interrupt su RB0 [In questo modo durante la fase di interrupt non viene intercettato nessun altro cambiamento su RB0] 2. Abilita interrupt su overflow TIMER0 [Da questo punto inizia la fase di conteggio di 2 secondi] 3. Esci dalla routine NA L15 15

16 2. Impostazione del Software e relativo Flow Chart Routines di Interrupt Pseudo funzioni per punti con evidenziazione delle cose da fare In fase di setup supponiamo di impostare l overflow del timer0 per un tempo pari a 65,5 ms; avremo quindi che dopo 31 condizioni di overflow saranno trascorsi circa 2 secondi (31 x 65, = 2,0305 sec). Incrementiamo una variabile di tipo Static [Cfr. Lez10-Lez14] per ogni condizione di interrupt; quando questa variabile sarà uguale a 31 saranno trascorsi circa 2 secondi. Routine di interrupt: overflow TIMER0 (circa 65,5 ms) 1. Incrementa variabile statica: TMR0_Ov TMR0_Ov >31 No Salta al punto Disabilita interrupt overflow Timer0 2.2 Beep 2.3 Beep 2.4 Riabilita interrupt su variazione segnale ai capi di RB0 (possiamo intercettare una nuova pressione del pulsante su RB0) 3. Esci dalla routine NA L15 16

17 Come accennato nelle precedenti lezioni, alcuni moduli Hardware-Software del nostro microcontrollore non sono abilitati di default; per attivare il loro funzionamento bisogna opportunamente abilitarli in fase di setup. Avevamo gia indicato questa condizione per l ADC del nostro controllore e la stesso ribadiamo per i TIMERS e gli INTERRUPTS dello stesso Come al solito il CCS Pic Wizard Tool ci aiuta in questa fase di setup Le abilitazioni necessarie: 1. Ingresso RA0 come ingresso analogico (Canale 0 ADC) 2. Timer0 (TMR0) con condizione di overflow pari a 65 ms circa (Prescaler opportuno) 3. Timer1(TMR1) con condizione di overflow pari a 500 ms circa (Prescaler opportuno) 4. Interrupt su variazione fronte segnale su RB0 (Int_Ext) 5. Interrupt su overflow Timer0 (Int_RTCC) 6. Interrupt su overflow Timer1 (Int_TIMER1) NA L15 17

18 3. Codice sorgente CCS Pic Wizard Tool General Tab Impostazioni generali del sistema e relativo codice prodotto NA L15 18

19 3. Codice sorgente CCS Pic Wizard Tool Timers Tab Prescaler Overflow Overflow Prescaler Abilitazione e impostazioni dei timers da utilizzare con opportuno prescaler e relativo intervallo di tempo di overflow NA L15 19

20 3. Codice sorgente CCS Pic Wizard Tool Timers Tab Alcune considerazioni Il clock di sistema è uguale a 4 MHz, la frequenza del segnale di clock per i Timers è pari a fsys/4 = 1 MHz. Il Timer0 (RTCC) ha un prescaler pari a 256 abilitato quindi la frequenza del segnale di clock per TMR0 è pari a 1/256 = 3,906 KHz il corrispondente periodo sara pari a 1/3906 = 256 µs. Il registro associato al Timer0 è ad 8 bit quindi la condizione di overflow la otteniamo dopo 256 impulsi di clock cioè dopo un tempo pari a: 256 x = 65,5 ms. Ogni volta che si verifica questa condizione (cioè ogni 65,5 ms) viene generato un opportuno segnale di interrupt. Le stesse considerazioni valgono per il TIMER1, in questo caso però bisogna considerare che il valore del prescaler è pari a 8 e il registro associato al TIMER1 è a 16 bit quindi la condizione di overflow avviene dopo impulsi di clock. f TMR1 = (fsys/4)/8 = 125 KHz periodo associato = (1/ ) = 8 µs Intervallo temporale di overflow x = 524 ms. Ogni volta che si verifica questa condizione (cioè ogni 524 ms) viene generato un opportuno segnale di interrupt. NA L15 20

21 3. Codice sorgente CCS Pic Wizard Tool Analog Tab Abilitazione ADC con opportuno canale (RA0)- L ADC viene impostato a 10 bit NA L15 21

22 3. Codice sorgente CCS Pic Wizard Tool Interrupts Tab Abilitazione Interrupt-Sono abilitati gli interrupts per condizione di overflow TIMER0 (RTCC), TIMER1(TIMER1) e segnale in ingresso su RB0 (EXT) NA L15 22

23 3. Codice sorgente CCS Pic Wizard Tool Il codice generato Sintassi uso Interrupts Routine di Interrupt overflow TIMER0 Routine di Interrupt cambiamento segnale su RB0 Routine di Interrupt overflow TIMER1 Le routine di Interrupt vengono dichiarate seguendo una opportuna sintassi. Ogni routine deve iniziare con la opportuna direttiva. (#int_nome interrupt attivato) Prima del loro utilizzo bisogna sempre abilitare i corrispondenti registri di Interrupts. Opportune built-in function del CCS Pic-C compiler ci agevolano il lavoro. Oltre alle abilitazioni dei singoli interrupt (flag di attivazione negli opportuni registri), bisogna sempre attivare il registro globale degli interrupts; la built-in function enable_interrupts(global) è indispensabile per l utilizzo di qualsiasi interrupt. NA L15 23

24 3. Codice sorgente Il nostro esercizio Parte 1 Il set del sistema e gli opportuni driver per LCD e Buzzer sono inclusi nel codice sorgente NA L15 24

25 3. Codice sorgente Il nostro esercizio Parte 2 Le routines di Interrupt Complemento il valore di vled Output_bit(LED, vled) Built-In function In uscita sul pin LED il valore vled NA L15 25

26 3. Codice sorgente Il nostro esercizio Parte 2 Le routines di Interrupt Considerazioni Le routine di interrupts sono implementate prima della funzione main(), sono facilmente individuali perché ogni routine viene dichiarata con opportuna direttiva (#int_nome interrupt attivato). Il nome della funzione è invece libero, nel codice generato mediante il tool CCS Pic Wizard, dopo la opportuna direttiva viene indicato un nome per la funzione, comunque questo nome può essere cambiato a proprio piacimento; non modificare mai la corrispondente direttiva. Nel nostro esempio abbiamo cambiato i nomi proposti con: 1) RTCC_isr per overflow TIMER0, per interrupt su RB0, 3) TIMER1_isr per overflow TIMER1. Buit-In functions utilizzate per gestione interrupts: 2) EXT_intr_RB0 enable_interrupts(int_xxxx), disable_interrupts(int_xxxx) Abilta o disabilita la intercettazione (quindi la esecuzione della relativa routine) dell interrupt corrispondente. clear_interrupt(int_xxxx) Disattiva il flag relativo all interrupt considerato nell opportuno registro degli interrupts. E sempre buona norma disattivare il flag di interrupt prima della abilitazione di un interrupt, in questo modo siamo sicuri che la routine di interrupt viene eseguita solo per un fronte di interrupt attuale e non per un fronte precedente che ha lasciato il corrispondente flag attivo. NA L15 26

27 3. Codice sorgente Il nostro esercizio Parte 3 Main function Abilito solo gli interrupt s che servono in questa fase; altri interrupts li abilito successivamente. NA L15 27

28 3. Codice sorgente Il nostro esercizio Parte 4 Librerie per il buzzer della demo-board Le funzioni di gestione del buzzer della demo-board - iniziale su display La presentazione NA L15 28

29 4. Simulazione con Proteus VSM Ambiente ISIS file: ADC_IntRB0_TMR0.DSN NA L15 29

Lezione 8. Figura 1. Configurazione del registro INTCON

Lezione 8. Figura 1. Configurazione del registro INTCON Lezione 8 In questa puntata, ci dedicheremo all'impiego dei cosiddetti "interrupt", che tanto incutono temore ai più inesperti. Ma che cosa sono questi interrupt? Come abbiamo già visto, un programma non

Dettagli

Invio SMS. DM Board ICS Invio SMS

Invio SMS. DM Board ICS Invio SMS Invio SMS In questo programma proveremo ad inviare un SMS ad ogni pressione di uno dei 2 tasti della DM Board ICS. Per prima cosa creiamo un nuovo progetto premendo sul pulsante (Create new project): dove

Dettagli

INTRODUZIONE alla PROGRAMMAZIONE di MICROCONTROLLORI

INTRODUZIONE alla PROGRAMMAZIONE di MICROCONTROLLORI LUCIDI LEZIONI SISTEMI ELETTRONICI INDUSTRIALI www.dismi.unimo.it (People Associated Pavan ) www.microchip.com com (Datasheet PIC - DS30292) (Mid Range Family Manual DS33023) Università degli Studi di

Dettagli

Istruzioni per l uso Yealink T20

Istruzioni per l uso Yealink T20 Istruzioni per l uso Yealink T20 1. Note generali... 2 2. Viva voce... 2 2.1. Attivare il viva voce durante la selezione... 2 2.2. Passare al viva voce durante una chiamata... 2 3. Messa in attesa (funzione

Dettagli

Nicola Amoroso. Corso introduttivo sui microcontrollori A. S La programmazione dei PIC InterruptS.

Nicola Amoroso. Corso introduttivo sui microcontrollori A. S La programmazione dei PIC InterruptS. Corso introduttivo sui microcontrollori A. S. 2007 2008 InterruptS Nicola Amoroso namoroso@mrscuole.net NA L8 1 Interrupts Gli interrupts sono dei componenti software-hardware, interni al microcontrollore,

Dettagli

09-05-07. Introduzione ai microcontrollori PIC

09-05-07. Introduzione ai microcontrollori PIC 09-05-07 Introduzione ai microcontrollori PIC Daniele Beninato: Nicola Trivellin: beninato@dei.unipd.it trive1@tin.it Che cosa è un microcontrollore? Un microcontrollore è un sistema a microprocessore

Dettagli

CORSO SERALE ( TDP ) DEMOBOARD FN1Z PER PIC 16F877/16F877A

CORSO SERALE ( TDP ) DEMOBOARD FN1Z PER PIC 16F877/16F877A ITIS M. PLANCK LANCENIGO DI VILLORBA (TV) A.S. 2006/07 CLASSE 4A/ SERALE Corso di elettronica e telecomunicazioni Ins. Zaniol Italo CORSO SERALE ( TDP ) DEMOBOARD FN1Z PER PIC 16F877/16F877A Presentazione

Dettagli

LABORATORIO DI SISTEMI

LABORATORIO DI SISTEMI ALUNNO: Fratto Claudio CLASSE: IV B Informatico ESERCITAZIONE N : 1 LABORATORIO DI SISTEMI OGGETTO: Progettare e collaudare un circuito digitale capace di copiare le informazioni di una memoria PROM in

Dettagli

Architettura del PIC 18F452

Architettura del PIC 18F452 Controllo Digitale a.a. 2005-2006 Architettura del PIC 18F452 Ing. Federica Pascucci PIC 18F452 Caratteristiche Frequenza operativa: 40 MHz Memorie: Program FLASH memory: 32 KBytes, 16 K-istruzioni memorizzabili

Dettagli

Definire all'interno del codice un vettore di interi di dimensione DIM, es. int array[] = {1, 5, 2, 4, 8, 1, 1, 9, 11, 4, 12};

Definire all'interno del codice un vettore di interi di dimensione DIM, es. int array[] = {1, 5, 2, 4, 8, 1, 1, 9, 11, 4, 12}; ESERCIZI 2 LABORATORIO Problema 1 Definire all'interno del codice un vettore di interi di dimensione DIM, es. int array[] = {1, 5, 2, 4, 8, 1, 1, 9, 11, 4, 12}; Chiede all'utente un numero e, tramite ricerca

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

Lezione 4. Figura 1. Schema di una tastiera a matrice di 4x4 tasti

Lezione 4. Figura 1. Schema di una tastiera a matrice di 4x4 tasti Lezione 4 Uno degli scogli maggiori per chi inizia a lavorare con i microcontroller, è l'interfacciamento con tastiere a matrice. La cosa potrebbe a prima vista sembrare complessa, ma in realtà è implementabile

Dettagli

Autoware Ladder Tool (per Arduino ) Basic Tutorial

Autoware Ladder Tool (per Arduino ) Basic Tutorial Per iniziare. Utilizzare il ns. pacchetto Autoware Ladder Tool (in breve Ladder Tool) per Arduino è veramente semplice. Elenchiamo qui di seguito i passi necessari per eseguire la ns. prima esercitazione.

Dettagli

SECURCOMB PSTN. Combinatore telefonico via filo

SECURCOMB PSTN. Combinatore telefonico via filo SECURCOMB PSTN Combinatore telefonico via filo COMPLIMENTI PER L'ACQUISTO DI QUESTO PRODOTTO SECURCOMB è totalmente gestito dal menù vocale e quindi il suo utilizzo è molto semplice ed intuitivo. Si consiglia

Dettagli

Powered by: Relators:

Powered by: Relators: Powered by: Hacking Group Como www.hgcomo.org Relators: Beretta Matteo, matteo@hgcomo.org Pizzagalli Diego Ulisse ulisse@hgcomo.org Atmel AVR Studio 4 integra al suo interno un ambiente di programmazione

Dettagli

Esempio: aggiungere j

Esempio: aggiungere j Esempio: aggiungere j Eccezioni e interruzioni Il progetto del controllo del processore si complica a causa della necessità di considerare, durante l esecuzione delle istruzioni, il verificarsi di eventi

Dettagli

CONTATORI ASINCRONI. Fig. 1

CONTATORI ASINCRONI. Fig. 1 CONTATORI ASINCRONI Consideriamo di utilizzare tre Flip Flop J K secondo lo schema seguente: VCC Fig. 1 Notiamo subito che tuttigli ingressi J K sono collegati alle Vcc cioe allo stato logico 1, questo

Dettagli

Gestione Risorse Umane Web

Gestione Risorse Umane Web La gestione delle risorse umane Gestione Risorse Umane Web Generazione attestati di partecipazione ai corsi di formazione (Versione V03) Premessa... 2 Configurazione del sistema... 3 Estrattore dati...

Dettagli

Ricevitore Supervisionato RX-24 Dati tecnici

Ricevitore Supervisionato RX-24 Dati tecnici Ricevitore Supervisionato RX-24 Dati tecnici Gestione a microprocessore 24 sensori memorizzabili 8 uscite allarme uno per canale 8 canali con 3 sensori per ogni canale 10 telecomandi programmabili 1 uscita

Dettagli

OSCILLATORI AL QUARZO: CONTASECONDI

OSCILLATORI AL QUARZO: CONTASECONDI ... OSCILLATORI AL QUARZO: CONTASECONDI di Maurizio Del Corso m.delcorso@farelettronica.com Come può un cristallo di quarzo oscillare ad una determinata frequenza? Quale spiegazione fisica c è dietro a

Dettagli

8 Microcontrollori PIC

8 Microcontrollori PIC 8 Microcontrollori PIC 8.1 Descrizione generale Un microcontrollore è un dispositivo elettronico che opportunamente programmato è in grado di svolgere diverse funzioni in modo autonomo. Essenzialmente

Dettagli

CALCOLATORI ELETTRONICI A cura di Luca Orrù. Lezione n.7. Il moltiplicatore binario e il ciclo di base di una CPU

CALCOLATORI ELETTRONICI A cura di Luca Orrù. Lezione n.7. Il moltiplicatore binario e il ciclo di base di una CPU Lezione n.7 Il moltiplicatore binario e il ciclo di base di una CPU 1 SOMMARIO Architettura del moltiplicatore Architettura di base di una CPU Ciclo principale di base di una CPU Riprendiamo l analisi

Dettagli

Logica binaria. Porte logiche.

Logica binaria. Porte logiche. Logica binaria Porte logiche. Le porte logiche sono gli elementi fondamentali su cui si basa tutta la logica binaria dei calcolatori. Ricevono in input uno, due (o anche più) segnali binari in input, e

Dettagli

G S M C O M M A N D E R Duo S

G S M C O M M A N D E R Duo S Il GSM Commander Duo S permette, di attivare indipendentemente o contemporaneamente due contatti elettrici, Contatto1 (C1) e Contatto2 (C2), attraverso una chiamata telefonica a costo zero al numero della

Dettagli

Arduino: Programmazione

Arduino: Programmazione Programmazione formalmente ispirata al linguaggio C da cui deriva. I programmi in ARDUINO sono chiamati Sketch. Un programma è una serie di istruzioni che vengono lette dall alto verso il basso e convertite

Dettagli

Telefono Yealink DECT W52P Manuale d Uso

Telefono Yealink DECT W52P Manuale d Uso Telefono Yealink DECT W52P Manuale d Uso Manuale d uso Telefono DECT Yealink W52P OPERAZIONI PRELIMINARI Impostazioni di rete È possibile configurare la stazione base per definire le impostazioni di rete

Dettagli

Istruzioni per l uso Yealink T28

Istruzioni per l uso Yealink T28 Istruzioni per l uso Yealink T28 1. Note generali... 2 2. Viva voce... 2 2.1. Attivare il viva voce durante la selezione... 2 2.2. Passare al viva voce durante una chiamata... 2 3. Messa in attesa (funzione

Dettagli

Ing. Paolo Domenici PREFAZIONE

Ing. Paolo Domenici PREFAZIONE Ing. Paolo Domenici SISTEMI A MICROPROCESSORE PREFAZIONE Il corso ha lo scopo di fornire i concetti fondamentali dei sistemi a microprocessore in modo semplice e interattivo. È costituito da una parte

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

Algoritmi e diagrammi di flusso

Algoritmi e diagrammi di flusso Algoritmi e diagrammi di flusso Un algoritmo può essere descritto come una sequenza finita ed ordinata di operazioni che descrivono la soluzione di un problema. Per sequenza finita si intende che un algoritmo

Dettagli

MANUALE CONFIGURAZIONE ED UTILIZZO GATEWAY MBUS-MODBUS (RTU/TCP) MODELLO PiiGAB M900

MANUALE CONFIGURAZIONE ED UTILIZZO GATEWAY MBUS-MODBUS (RTU/TCP) MODELLO PiiGAB M900 MANUALE CONFIGURAZIONE ED UTILIZZO GATEWAY MBUS-MODBUS (RTU/TCP) MODELLO PiiGAB M900 1. SOFTWARE La configurazione del gateway M900 è realizzata attraverso il software PiiGAB M-Bus Explorer, fornito a

Dettagli

Mac Application Manager 1.3 (SOLO PER TIGER)

Mac Application Manager 1.3 (SOLO PER TIGER) Mac Application Manager 1.3 (SOLO PER TIGER) MacApplicationManager ha lo scopo di raccogliere in maniera centralizzata le informazioni piu salienti dei nostri Mac in rete e di associare a ciascun Mac i

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

Chapter 1. Circuiti sequenziali: macchine a stati

Chapter 1. Circuiti sequenziali: macchine a stati Chapter 1 Circuiti sequenziali: macchine a stati Nella prima parte del corso ci siamo occupati dei circuiti combinatori. In un circuito combinatorio con un ouput Z funzione degli input X 1 ; : : : X n,

Dettagli

Combinatore telefonico

Combinatore telefonico SISTEMA ANTINTRUSIONE Manuale utente Combinatore telefonico Microfono 16877 INDICE COMBINATORE TELEFONICO Indice 1. CARATTERISTICHE TECNICHE... 3 2. PROGRAMMAZIONE... 4 3. COMANDI PARTICOLARI... 6 4.

Dettagli

Esercizi per il recupero del debito formativo:

Esercizi per il recupero del debito formativo: ANNO SCOLASTICO 2005/2006 CLASSE 3 ISC Esercizi per il recupero del debito formativo: Disegnare il diagramma e scrivere la matrice delle transizioni di stato degli automi a stati finiti che rappresentano

Dettagli

Progetto e realizzazione di un sistema che rileva la temperatura a distanza

Progetto e realizzazione di un sistema che rileva la temperatura a distanza Progetto e realizzazione di un sistema che rileva la temperatura a distanza Obiettivo e specifiche del progetto 1. Monitoraggio in tempo reale della temperatura in una stanza (Tacq= 4 sec, Input range=

Dettagli

A/D CON PIC 16F877. Sommario INTRODUZIONE... 2 SELEZIONARE I BANCHI... 2 ADCON0... 4 ADCS1, ADCS0... 4 CH2, CH1 E CH0... 5 GO/DONE... 6 ADON...

A/D CON PIC 16F877. Sommario INTRODUZIONE... 2 SELEZIONARE I BANCHI... 2 ADCON0... 4 ADCS1, ADCS0... 4 CH2, CH1 E CH0... 5 GO/DONE... 6 ADON... A/D CON PIC 16F877 Sommario INTRODUZIONE... 2 SELEZIONARE I BANCHI... 2... 4 ADCS1, ADCS0... 4 CH2, CH1 E CH0... 5 GO/DONE... 6 ADON... 7 ESEMPIO 1... 7 ADCON1... 8 ADFM... 8 PGF3, PGF1 E PGF0... 9 ESEMPIO

Dettagli

GUIDA ALLA PROGRAMMAZIONE GRAFICA IN C

GUIDA ALLA PROGRAMMAZIONE GRAFICA IN C GUIDA ALLA PROGRAMMAZIONE GRAFICA IN C.:luxx:. PREMESSE In questa guida non verranno trattati i costrutti di flusso, le funzioni, o comunque le caratteristiche del linguaggio, che si danno come presupposte.

Dettagli

Gestione di una UART SOFTWARE.

Gestione di una UART SOFTWARE. Corso di BASCOM 8051 - (Capitolo 3 1 ) Corso Teorico/Pratico di programmazione in BASCOM 8051. Autore: DAMINO Salvatore. Gestione di una UART SOFTWARE. Capita, a volte in alcune applicazioni, di avere

Dettagli

2003.06.16 Il sistema C.R.M. / E.R.M.

2003.06.16 Il sistema C.R.M. / E.R.M. 2003.06.16 Il sistema C.R.M. / E.R.M. Customer / Enterprise : Resource Management of Informations I-SKIPPER è un sistema di CONOSCENZE che raccoglie ed integra INFORMAZIONI COMMERCIALI, dati su Clienti,

Dettagli

SHOCKSMS SMS SENZA LIMITI. Invia SMS al tuo elenco di contatti in tempo reale. Basta un pc, una chiavetta internet ed una SIM telefonica

SHOCKSMS SMS SENZA LIMITI. Invia SMS al tuo elenco di contatti in tempo reale. Basta un pc, una chiavetta internet ed una SIM telefonica SHOCKSMS SMS SENZA LIMITI Invia SMS al tuo elenco di contatti in tempo reale. Basta un pc, una chiavetta internet ed una SIM telefonica MANUALE D USO INSTALLAZIONE Scaricare dal sito www.shocksms.com il

Dettagli

Manuale Terminal Manager 2.0

Manuale Terminal Manager 2.0 Manuale Terminal Manager 2.0 CREAZIONE / MODIFICA / CANCELLAZIONE TERMINALI Tramite il pulsante NUOVO possiamo aggiungere un terminale alla lista del nostro impianto. Comparirà una finestra che permette

Dettagli

file://c:\documents%20and%20settings\maria\documenti\istruzioni_corso_elearning\istruzioni%20corso1.htm

file://c:\documents%20and%20settings\maria\documenti\istruzioni_corso_elearning\istruzioni%20corso1.htm Pagina 1 di 17 ISTRUZIONI PER LA FRUIZIONE DEL CORSO Qui trovi le spiegazioni sull utilizzo di questa piattaforma per la fruizione del corso che hai scelto, suddivise in schermate così come ti appaiono

Dettagli

Raggruppamenti Conti Movimenti

Raggruppamenti Conti Movimenti ESERCITAZIONE PIANO DEI CONTI Vogliamo creare un programma che ci permetta di gestire, in un DB, il Piano dei conti di un azienda. Nel corso della gestione d esercizio, si potranno registrare gli articoli

Dettagli

COMBINATORE TELEFONICOMOD. KIM10GSM Istruzioni Base

COMBINATORE TELEFONICOMOD. KIM10GSM Istruzioni Base TechnologicalSupport S.N.C. di Francesco Pepe & C. Via Alto Adige, 23 04100 LATINA (ITALY) Tel +39.0773621392 www.tsupport1.com Fax +39.07731762095 info@tsupport1.com P. I.V.A. 02302440595 COMBINATORE

Dettagli

GUIDA BREVE PER L'UTILIZZO DEI SERVIZI DISPONIBILI SUGLI APPARECCHI COLLEGATI AL NUOVO SISTEMA TELEFONICO VOIP

GUIDA BREVE PER L'UTILIZZO DEI SERVIZI DISPONIBILI SUGLI APPARECCHI COLLEGATI AL NUOVO SISTEMA TELEFONICO VOIP GUIDA BREVE PER L'UTILIZZO DEI SERVIZI DISPONIBILI SUGLI APPARECCHI COLLEGATI AL NUOVO SISTEMA TELEFONICO VOIP Mod. IP TOUCH 4018 Mod. IP TOUCH 4038 TASTI PRINCIPALI: TASTO FUNZIONE RIAGGANCIA VIVAVOCE

Dettagli

FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira

FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira Possibili domande 1 --- Caratteristiche delle macchine tipiche dell informatica Componenti hardware del modello funzionale di sistema informatico Componenti software

Dettagli

Istruzioni utente Yeastar Mypbx One e Standard Plus

Istruzioni utente Yeastar Mypbx One e Standard Plus Istruzioni utente Yeastar Mypbx One e Standard Plus CHIAMATA INTERNA Comporre numero di interno alzare la cornetta o tasto viva voce,e attendere la risposta. CHIAMATA ESTERNA Comporre 0 per accedere alla

Dettagli

Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisiti preliminari

Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisiti preliminari Laboratorio di Ingegneria del software Sistema di controllo di un ascensore Requisiti preliminari A.A. 2013 2014 1 Introduzione Questo documento raccoglie i requisiti preliminari per il software di controllo

Dettagli

1. Il Client Skype for Business

1. Il Client Skype for Business 1. Il Client Skype for Business 2. Configurare una Periferica Audio 3. Personalizzare una Periferica Audio 4. Gestire gli Stati di Presenza 5. Tabella Stati di Presenza 6. Iniziare una Chiamata 7. Iniziare

Dettagli

Guida rapida Polycom SoundStation IP6000

Guida rapida Polycom SoundStation IP6000 Guida rapida Polycom SoundStation IP6000 Indice Indice Introduzione 4 Panoramica del telefono 5 Gestione delle chiamate 8 Effettuare una chiamata 8 Rispondere a una chiamata 8 Concludere una chiamata 8

Dettagli

Panasonic TVP 200. Technical Reference Guide n 02-00 Business Communication PBX Section mar. 00 Rev. -

Panasonic TVP 200. Technical Reference Guide n 02-00 Business Communication PBX Section mar. 00 Rev. - Valido per centrali di fase 2 KX_TD816JT Software P351A e successivi KX_TD1232JT Software P151D e successivi TVP 200 Panasonic Italia S.p.A. Via Lucini n 19 20125 Milano Tel. 02.67.07.81.86 Pag. 1 di 10

Dettagli

Modulo. Programmiamo in Pascal. Unità didattiche COSA IMPAREREMO...

Modulo. Programmiamo in Pascal. Unità didattiche COSA IMPAREREMO... Modulo A Programmiamo in Pascal Unità didattiche 1. Installiamo il Dev-Pascal 2. Il programma e le variabili 3. Input dei dati 4. Utilizziamo gli operatori matematici e commentiamo il codice COSA IMPAREREMO...

Dettagli

Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili

Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili Questa presentazione intende illustrare brevemente la nuova funzionalità (Notifiche multiple di DM simili) predisposta

Dettagli

Sistema operativo: Gestione della memoria

Sistema operativo: Gestione della memoria Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica e CAD (c.i.) - ICA Prof. Pierluigi Plebani A.A. 2008/2009 Sistema operativo: Gestione della memoria La presente dispensa e

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Registratori di Cassa

Registratori di Cassa modulo Registratori di Cassa Interfacciamento con Registratore di Cassa RCH Nucleo@light GDO BREVE GUIDA ( su logiche di funzionamento e modalità d uso ) www.impresa24.ilsole24ore.com 1 Sommario Introduzione...

Dettagli

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE...

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... Sommario SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... 4 INTRODUZIONE ALLE FUNZIONALITÀ DEL PROGRAMMA INTRAWEB... 4 STRUTTURA DEL MANUALE... 4 INSTALLAZIONE INRAWEB VER. 11.0.0.0... 5 1 GESTIONE INTRAWEB VER 11.0.0.0...

Dettagli

COM ID. Comunicatore telefonico Contact-ID. Manuale installazione ed uso. versione 1.0

COM ID. Comunicatore telefonico Contact-ID. Manuale installazione ed uso. versione 1.0 COM ID Comunicatore telefonico Contact-ID Manuale installazione ed uso versione 1.0 Questo apparecchio elettronico è conforme ai requisiti delle direttive R&TTE (Unione Europea) SCHEDA ELETTRICA LED3 Errore

Dettagli

E-LEARNING Formazione Professionale a Distanza. Guida all utilizzo. Che cos è un video corso E-LEARNING

E-LEARNING Formazione Professionale a Distanza. Guida all utilizzo. Che cos è un video corso E-LEARNING E-LEARNING Formazione Professionale a Distanza Guida all utilizzo Che cos è un video corso E-LEARNING Un video corso riproduce lo svolgimento di un evento formativo in aula. Consiste nella visualizzazione

Dettagli

Esame di INFORMATICA

Esame di INFORMATICA Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Esame di INFORMATICA Lezione 4 MACCHINA DI VON NEUMANN Anni 40 i dati e i programmi che descrivono come elaborare i dati possono essere codificati nello

Dettagli

Mon Ami 3000 Multimagazzino Gestione di più magazzini fisici e/o logici

Mon Ami 3000 Multimagazzino Gestione di più magazzini fisici e/o logici Prerequisiti Mon Ami 3000 Multimagazzino Gestione di più magazzini fisici e/o logici L opzione Multimagazzino è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro. Introduzione L opzione Multimagazzino

Dettagli

1. Con il ricevitore agganciato, premere o un tasto linea assegnato qualsiasi. 2. Comporre il numero 3. Premere il bottone Dial

1. Con il ricevitore agganciato, premere o un tasto linea assegnato qualsiasi. 2. Comporre il numero 3. Premere il bottone Dial Telefono IP V-IP6410 FUNZIONALITÀ DI BASE DEL TELEFONO ESECUZIONE DI UNA CHIAMATA Utilizzo del ricevitore: Sollevare il ricevitore e comporre il numero e premere il bottone Dial oppure comporre prima il

Dettagli

APPALTIPA PRESENTAZIONE SOFTWARE

APPALTIPA PRESENTAZIONE SOFTWARE APPALTIPA PRESENTAZIONE SOFTWARE Data ultimo aggiornamento 23/04/2015 Pag. 1 Sommario 1. ACCESSO AL SISTEMA... 3 2. L INTERFACCIA GRAFICA... 3 3. IL MENÙ OPERE PUBBLICHE... 4 3.1. ANAGRAFICHE DI BASE...

Dettagli

Con il termine Sistema operativo si fa riferimento all insieme dei moduli software di un sistema di elaborazione dati dedicati alla sua gestione.

Con il termine Sistema operativo si fa riferimento all insieme dei moduli software di un sistema di elaborazione dati dedicati alla sua gestione. Con il termine Sistema operativo si fa riferimento all insieme dei moduli software di un sistema di elaborazione dati dedicati alla sua gestione. Compito fondamentale di un S.O. è infatti la gestione dell

Dettagli

FOXWave 1.0.0 Gestione gare ARDF IZ1FAL Secco Marco Sezione ARI BIELLA

FOXWave 1.0.0 Gestione gare ARDF IZ1FAL Secco Marco Sezione ARI BIELLA FOXWave 1.0.0 Gestione gare ARDF IZ1FAL Secco Marco Sezione ARI BIELLA Redatto da IZ1FAL Secco Marco Pagina 1 di 15 INDICE 1 1- INSTALLAZIONE... 3 1-1 Scaricare i pacchetti aggiornati... 3 1-2 Startup

Dettagli

Chiave DTMF con PIC16F84. Angelo - IT9DOA

Chiave DTMF con PIC16F84. Angelo - IT9DOA Chiave DTMF con PIC16F84 Angelo - IT9DOA Mettendo in ordine la mia libreria ho avuto modo di rileggere degli appunti che trattano alcuni circuiti elettronici che ho realizzato diversi anni fa e di cui

Dettagli

Pesa carico 04/09/2013 rev. 4

Pesa carico 04/09/2013 rev. 4 LAYOUT + Funzionamento La scheda ha i seguenti stati di funzionamento: Stato di RUN nel quale esegue esattamente le cose per cui è stata progettata Stato di CONFIGURAZIONE nel quale è possibile impostare

Dettagli

Panasonic. Panasonic. Digital Super Hybrid System 02-2000. Voice Mail KX-TVP200E. Installazione e configurazione sistema Voice Mail KX-TVP200E

Panasonic. Panasonic. Digital Super Hybrid System 02-2000. Voice Mail KX-TVP200E. Installazione e configurazione sistema Voice Mail KX-TVP200E Panasonic Digital Super Hybrid System 02-2000 Voice Mail KX-TVP200E Installazione e configurazione sistema Voice Mail KX-TVP200E Marzo 2000 Panasonic Italia S.p.A. Business Communication - PBX Section

Dettagli

Nuovo Sekurvox GSM Manuale Tecnico di programmazione

Nuovo Sekurvox GSM Manuale Tecnico di programmazione Nuovo Sekurvox GSM Manuale Tecnico di programmazione Combinatore telefonico su linea GSM 2 SOMMARIO 10 Introduzione 4 20 Procedura di programmazione4 21 GESTIONE USCITE4 22 PROGRAMMA5 221 - NUMERI DI TELEFONO5

Dettagli

ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE DI MINGW

ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE DI MINGW ISTRUZIONI PER L INSTALLAZIONE DI MINGW Prima di iniziare la procedura di installazione di MinGW dobbiamo dire che il presente software è un compilatore C che non possiede un ambiente di programmazione.

Dettagli

MERIDESTER SOFTWARE DI COMUNICAZIONE PER PC

MERIDESTER SOFTWARE DI COMUNICAZIONE PER PC MERIDESTER SOFTWARE DI COMUNICAZIONE PER PC Requisiti del sistema sistema operativo Windows XP o Vista processore Pentium 4 o equivalente RAM 512 Mb Video 1024x768 Porta USB USB 1.1 o 2.0 full speed Scheda

Dettagli

Laboratorio di Informatica

Laboratorio di Informatica per chimica industriale e chimica applicata e ambientale LEZIONE 4 La CPU e l esecuzione dei programmi 1 Nelle lezioni precedenti abbiamo detto che Un computer è costituito da 3 principali componenti:

Dettagli

17 Gli scenari. cartelle di lavoro; unendoli poi in un

17 Gli scenari. cartelle di lavoro; unendoli poi in un 17 Gli scenari Quando siamo alle prese con la valutazione delle spese effettuate oppure delle entrate, quando lavoriamo con investimenti, richieste di finanziamenti, o qualunque altra operazione finanziaria,

Dettagli

mendiante un ciclo e finché il segnale rimane alto, si valuta il tempo T3 usando il timer del microcontrollore e una variabile di conteggio.

mendiante un ciclo e finché il segnale rimane alto, si valuta il tempo T3 usando il timer del microcontrollore e una variabile di conteggio. Svolgimento (a) Il sensore di temperatura ha un uscita digitale a 9 bit, emettendo un codice binario proporzionale al valore Temp richiesto. Possiamo pensare si tratti di un dispositivo 1-Wire. Un sistema

Dettagli

Manuale d uso. Servizio Segreteria Telefonica Memotel. per Clienti con linea Fibra

Manuale d uso. Servizio Segreteria Telefonica Memotel. per Clienti con linea Fibra Manuale d uso Servizio Segreteria Telefonica Memotel per Clienti con linea Fibra 1 INDICE 1. GUIDA AL PRIMO UTILIZZO 2. CONFIGURAZIONE SEGRETERIA 3. CONSULTAZIONE SEGRETERIA 4. NOTIFICHE MESSAGGI 5. ASCOLTO

Dettagli

MANUALE UTENTE IST0549V2.0

MANUALE UTENTE IST0549V2.0 NOVA AZIENDA CON SISTEMA QUALITA CERTIFICATO ISO9001 SINT STAR MANUALE UTENTE IST0549V2.0-1 - Sommario 4 Generale 5 Cancellazione visualizzazioni sul display 6 Variazione data ed ora 7 Memoria Eventi 8

Dettagli

ESERCIZI - SERIE N.1

ESERCIZI - SERIE N.1 ESERCIZI - SERIE N.1 ACQUISIZIONE DELLO STATO DI SEGNALI ON/OFF Problema: acquisizione, da parte di un'unità di elaborazione realizzata con tecnologia a funzionalità programmata, di un'informazione proveniente

Dettagli

FrerEnergy: PROGRAMMA PER LA SUPERVISIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA

FrerEnergy: PROGRAMMA PER LA SUPERVISIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA FrerEnergy: PROGRAMMA PER LA SUPERVISIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA Descrizione Generale E un programma di supervisione in grado di comunicare, visualizzare, memorizzare e stampare i consumi dell

Dettagli

MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE

MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE 1/6 MANUALE D'USO DEL PROGRAMMA IMMOBIPHONE Per prima cosa si ringrazia per aver scelto ImmobiPhone e per aver dato fiducia al suo autore. Il presente documento istruisce l'utilizzatore sull'uso del programma

Dettagli

INTERFACCIA PER PC MEDIANTE PORTA SERIALE

INTERFACCIA PER PC MEDIANTE PORTA SERIALE INTERFACCIA PER PC MEDIANTE PORTA SERIALE Scheda d interfaccia per PC da collegare alla porta seriale. Consente di controllare otto uscite a relè e di leggere otto ingressi digitali e due analogici. Un

Dettagli

ESERCITAZIONI DI ELETTRONICA I

ESERCITAZIONI DI ELETTRONICA I ESERCITAZIONI DI ELETTRONICA I Le esercitazioni descritte nel seguito sono riferite all utilizzo di LTSpice IV free version che può essere reperito nel sito http://www.linear.com/designtools/software/

Dettagli

3 - Generazione di un disegno CAD partendo dal file in formato Pregeo

3 - Generazione di un disegno CAD partendo dal file in formato Pregeo 3 - Generazione di un disegno CAD partendo dal file in formato Pregeo E la funzione base di tutte le elaborazioni topografiche catastali. Vediamo come inserire un file dal libretto di Pregeo nel programma

Dettagli

1.0 GUIDA PER L UTENTE

1.0 GUIDA PER L UTENTE 1.0 GUIDA PER L UTENTE COMINCIA FACILE Una volta effettuato il login vi troverete nella pagina Amministrazione in cui potrete creare e modificare le vostre liste. Una lista è semplicemnte un contenitore

Dettagli

The Brauduino Manual

The Brauduino Manual The Brauduino Manual Questo è il manuale di istruzioni per Brauduino, vedremo il funzionamento attraverso la funzione dei pulsanti e le modalità. Brauduino viene impostato e controllato da 4 pulsanti posti

Dettagli

Questo è riservato all Organizzazione Nazionale per la sistemazione delle parrocchie negli alberghi e per controlli contributi

Questo è riservato all Organizzazione Nazionale per la sistemazione delle parrocchie negli alberghi e per controlli contributi Questa è la schermata iniziale che appare dopo essere andati su internet e scritto www.cogeri.it, quindi cliccare Gestione Parrocchia. In questa pagina si trova una finestra con notizie utili che vengono

Dettagli

MANUALE UTENTE Fiscali Free

MANUALE UTENTE Fiscali Free MANUALE UTENTE Fiscali Free Le informazioni contenute in questa pubblicazione sono soggette a modifiche da parte della ComputerNetRimini. Il software descritto in questa pubblicazione viene rilasciato

Dettagli

Un metodo per il rilevamento degli errori: la tecnica del Bit di Parità

Un metodo per il rilevamento degli errori: la tecnica del Bit di Parità Appunti: Tecniche di rilevazione e correzione degli errori 1 Tecniche di correzione degli errori Le tecniche di correzione degli errori sono catalogabili in: metodi per il rilevamento degli errori; metodi

Dettagli

Guida all accesso al portale e ai servizi self service

Guida all accesso al portale e ai servizi self service Guida all accesso al portale e ai servizi self service INDICE PREMESSA 2 pag. 1 INTRODUZIONE 2 2 MODALITÀ DI PRIMO ACCESSO 2 2.1 LA CONVALIDA DELL INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA 2 2.2 L INSERIMENTO DELLA

Dettagli

La propagazione della luce in una fibra ottica

La propagazione della luce in una fibra ottica La propagazione della luce in una fibra ottica La rifrazione della luce Consideriamo due mezzi trasparenti alla luce, separati da una superficie piana. Il primo mezzo ha indice di rifrazione n, il secondo

Dettagli

clock DATA BUS ADDRESS BUS CONTROL BUS In realtà il bus del microprocessore si compone di 3 bus diversi: Bus indirizzi Bus di controllo

clock DATA BUS ADDRESS BUS CONTROL BUS In realtà il bus del microprocessore si compone di 3 bus diversi: Bus indirizzi Bus di controllo Schede a microprocessore Seconda parte Mondo esterno clock MEMORIA CPU PERIFERICA ADATTATORE DATA BUS ADDRESS BUS CONTROL BUS In realtà il bus del microprocessore si compone di 3 bus diversi: Bus dati

Dettagli

12 - timer da cucina display a 4 cifre

12 - timer da cucina display a 4 cifre 12 - timer da cucina display a 4 cifre Il display led da 4 cifre utilizzato in questo esercizio e il modello HS410561K-32. Questo modello, e caratterizzato da 4 anodi (uno per ogni cifra) e dai 8 catodi,

Dettagli

SINT-13 SINTESI VOCALE VIA RADIO CON ATTIVAZIONE. Il presente manuale può essere soggetto a modifiche senza preavviso

SINT-13 SINTESI VOCALE VIA RADIO CON ATTIVAZIONE. Il presente manuale può essere soggetto a modifiche senza preavviso SINT-13 SINTESI VOCALE VIA RADIO CON ATTIVAZIONE MANUALE D USO E INSTALLAZIONE (VERSIONE 1.1) Il presente manuale può essere soggetto a modifiche senza preavviso Vi ringraziamo per aver scelto il nostro

Dettagli

Una scuola vuole monitorare la potenza elettrica continua di un pannello fotovoltaico

Una scuola vuole monitorare la potenza elettrica continua di un pannello fotovoltaico ESAME DI STATO PER ISTITUTI PROFESSIONALI Corso di Ordinamento Indirizzo: Tecnico delle industrie elettroniche Tema di: Elettronica, telecomunicazioni ed applicazioni Gaetano D Antona Il tema proposto

Dettagli

COMUNICAZIONE UTENTI SISTEMI-PROFIS INSTALLAZIONE GE.RI.CO. 2015 e PARAMETRI2015

COMUNICAZIONE UTENTI SISTEMI-PROFIS INSTALLAZIONE GE.RI.CO. 2015 e PARAMETRI2015 COMUNICAZIONE UTENTI SISTEMI-PROFIS INSTALLAZIONE GE.RI.CO. 2015 e PARAMETRI2015 Vicenza, 3 giugno 2015 Gentile cliente, si ricorda che a partire dall aggiornamento PROFIS 2011.1 è stato automatizzato

Dettagli

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO Con il controllo di gestione dello studio il commercialista può meglio controllare le attività svolte dai propri collaboratori dello studio nei confronti dei clienti

Dettagli

ACO Archiviazione Elettronica e Conservazione sostitutiva

ACO Archiviazione Elettronica e Conservazione sostitutiva ACO Archiviazione Elettronica e Conservazione sostitutiva Luglio 2013 INDICE A) INSTALLAZIONE DELL AGGIORNAMENTO... 2 AGGIORNAMENTO STAND ALONE/SERVER... 2 AGGIORNAMENTO CLIENT... 4 B) ELENCO MODIFICHE...

Dettagli

Gestore Comunicazioni Obbligatorie - VARDATORI - Progetto SINTESI Dominio Provinciale Modulo Applicativo:COB Procedura VARDATORI

Gestore Comunicazioni Obbligatorie - VARDATORI - Progetto SINTESI Dominio Provinciale Modulo Applicativo:COB Procedura VARDATORI Progetto SINTESI Dominio Provinciale Modulo Applicativo:COB Procedura VARDATORI 1 INDICE 1 INTRODUZIONE... 3 2 COMUNICAZIONI VARDATORI... 4 2.1 VARIAZIONE DELLA RAGIONE SOCIALE DEL DATORE DI LAVORO...

Dettagli

Laboratorio di Architettura degli Elaboratori - A.A. 2012/13

Laboratorio di Architettura degli Elaboratori - A.A. 2012/13 Università di Udine - Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Informatica Laboratorio di Architettura degli Elaboratori - A.A. 2012/13 Circuiti logici, lezione 1 Sintetizzare

Dettagli