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1 ABI Lab Competence Center LINEE GUIDA SULL APPLICAZIONE IN BANCA DEGLI INDICATORI AMBIENTE DEL GRI (GLOBAL REPORTING INITIATIVE) VERSIONE G4 NOVEMBRE 2014

2 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca Linee guida sull applicazione in banca degli Indicatori Ambiente del GRI (Global Reporting Initiative) versione G4 novembre

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4 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI SOMMARIO 1. Executive Summary...5 II. Metodologia Elementi introduttivi Criteri di Conformità Contenuti Standard Generali Contenuti Standard Specifici Disclosures on Management Approach (DMA) Gli Aspetti previsti dal G Aspetti della categoria Environmental: Materials Indicatore G4-EN1: Materials used by weight or volume Indicatore G4-EN2: Percentage of materials used that are recycled input materials Aspetti della categoria Environmental: Energy Energy Aspect-specific Guidance for G4-DMA-b Indicatore G4-EN3: Energy consumption within the organization Indicatore G4-EN4: Energy consumption outside the organization Indicatore G4-EN5 - Energy intensity Indicatore G4-EN6 - Reduction of energy consumption Indicatore G4-EN7 - Reductions in energy requirements of products and services Aspetti della categoria Environmental: Water Indicatore G4-EN8: Total Water Withdrawal By Source Aspetti della categoria Environmental: Emissions Emissions - Aspect-specific Guidance for G4-DMA-b Indicatore G4 EN15: Direct Greenhouse Gas (GHG) Emissions (Scope 1) Indicatore G4 EN16: Energy Indirect Greenhouse Gas (GHG) Emissions (Scope 2)

5 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca 5.4 Indicatore G4 EN17: Other Indirect Greenhouse Gas (GHG) Emissions (Scope 3) Indicatore G4-EN18: Greenhouse Gas (GHG) Emissions Intensity Indicatore G4-EN19: Reduction of Greenhouse Gas (GHG) Emissions Indicatore G4-EN20: Emissions Of Ozone-Depleting Substances (ODS) Indicatore G4-EN21 NO x, SO x, And Other Significant Air Emissions Of Ozone-Depleting Substances (ODS) Aspetti della categoria Environmental: Effluents and Waste Indicatore G4-EN23: Total weight of waste by type and disposal method Aspetti della categoria Environmental: Compliance Indicatore G4-EN29: Monetary value of significant fines and total number of non-monetary sanctions for noncompliance with environmental laws and regulations Aspetti della categoria Environmental: Supplier Environmental Assessment Supplier Environmental Assessment - Aspect-specific Guidance for G4-DMA-b Indicatore G4-EN32: Percentage of new suppliers that were screened using environmental criteria Indicatore G4-EN33: Significant Actual and Potential Negative Environmental Impacts in the Supply Chain and Actions Taken Aspetti della categoria Environmental: Environmental Grievance Mechanisms Environmental Grievance Mechanisms - Aspect-specific Guidance for G4-DMA-b Indicatore G4-EN34: Number of grievances about environmental impacts filed, addressed, and resolved through formal grievance mechanisms...77 Bibliografia

6 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI 1. EXECUTIVE SUMMARY La rilevanza dell impatto ambientale sulle attività umane e sociali è sempre più oggetto di attenzione in ogni parte del mondo. Per quanto concerne le imprese, in particolare, il tema dell ambiente è spesso applicato come strumento di marketing proprio al fine di trasmettere ai potenziali clienti un immagine positiva dell azienda che si dimostra responsabile e attenta all influenza che le proprie attività possono avere sull ambiente e sulla società in generale. Questa scelta risulta giustificata da una sempre crescente attenzione, da parte dei consumatori, sui prodotti da acquistare e sui fornitori ai quali rivolgersi. Il fenomeno è confermato dalla pubblicazione di Eurobarometro Attitudes of europeans towards building the single market for green nella quale si evince che l 83% degli Italiani (69% degli europei) pensa che le aziende dovrebbero essere obbligate a pubblicare rapporti sulla propria performance ambientale e su quella dei propri prodotti. A fronte di questa richiesta però, lo stesso rapporto afferma che solo il 42% degli italiani (44% degli europei) si fida delle dichiarazioni di performance ambientale fornite dalle aziende. In virtù di questa crescente attenzione, le banche italiane sono chiamate ad arricchire e valorizzare la rendicontazione degli impatti ambientali, al fine di mostrare agli stakeholder, la propria consapevolezza e l impegno applicato su tali temi. La non elevata fiducia dei consumatori, riportata dall indagine Eurobarometro, mette in evidenza i rischi di una poca attenta rendicontazione soprattutto sul fronte della trasparenza; cresce, infatti, il numero di imprese accusate, a torto o a ragione, di greenwashing. Le linee guida ABI Lab, sull applicazione in banca degli Indicatori Ambiente del GRI, la cui prima versione è stata emessa nel 2011, sono nate proprio per fornire una base di trasparenza a quanto le banche rendicontano nei propri bilanci di sostenibilità, descrivendo i processi adottati, i fattori di conversione utilizzati insieme alle fonti dai quali sono stati prelevati. La comune base informativa offerta ha permesso anche una maggiore confrontabilità dei dati riportati dalle banche, come dimostrato dai benchmark di settore sulla parte ambientale dei bilanci di sostenibilità, che ormai da anni l Osservatorio Green Banking di ABI Lab realizza. Il framework internazionale nel quale si è inserito 5

7 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca il lavoro dell Osservatorio è stato da sempre il Global Reporting Initiative che, nel 2013, ha aggiornato alla versione G4 le proprie linee guida internazionali sul tema; le presenti linee guida ABI Lab, quindi, sono state redatte in piena sintonia con tale versione, applicando alla realtà bancaria quanto richiesto dall organizzazione internazionale e fornendo una serie di indicazioni e suggerimenti che renderanno più puntuale ed agevole la compilazione del bilancio ambientale; le banche usufruiranno, quindi, di uno strumento aggiornato, di immediato utilizzo, per una rendicontazione ampia, trasparente e confrontabile con i dati di settore. 6

8 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI II. METODOLOGIA Le presenti linee guida trattano la rendicontazione di tutti gli indicatori dei seguenti aspetti previsti dal Global Reporting Initiative per la categoria ambiente: Materials Energy Emissions Compliance Supplier Environmental Assessment Environmental Grievance Mechanisms E un indicatore per ciascuno dei seguenti aspetti, sempre della categoria ambiente: Water Effluents and Waste Al fine di usufruire al meglio dei contenuti riportati, è necessario utilizzare le linee guida ABI Lab insieme alla versione G4 delle linee guida del Global Reporting Initiative che si compongono di due documenti: Reporting principles and standard disclosures Implementation Manual Durante la trattazione, spesso si farà riferimento al materiale del GRI, riportando in alcuni casi la pagina dove prelevare determinate informazioni. I titoli degli indicatori e degli aspetti previsti dalla versione G4 del GRI sono riportati, nelle presenti linee guida, in lingua inglese, anche nel confronto con la versione G3.1, in quanto al momento non è disponibile sul sito del GRI la traduzione ufficiale in italiano. Nell individuazione dei coefficienti e dei fattori di conversione proposti si è deciso di seguire le seguenti priorità: 1. Coefficienti e fattori di conversione nazionali (nelle presenti linee guida, che si riferiscono all Italia, i coefficienti utilizzati sono principalmente quelli indicati dall ISPRA nel National Inventory Report e nel Common Reporting Format); 7

9 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca 2. Coefficienti europei; 3. Altri coefficienti internazionali. Naturalmente, per la rendicontazione di realtà internazionali è possibile applicare la stessa scala di priorità indicata, utilizzando la medesima metodologia proposta dalle linee guida e privilegiando, laddove possibile, i fattori di conversione delle nazioni di riferimento. Inoltre in ottica di garantire la trasparenza delle scelte realizzate, per ogni coefficiente o dato proposto viene riportato, nelle note, il documento dal quale è stato ricavato e, se possibile, il sito internet dal quale prelevarlo. Questo permetterà nel tempo di verificare l eventuale aggiornamento delle fonti utilizzate. Anche questo farà sì che le linee guida possano essere uno strumento di ausilio per le banche che decidano di avviare un sistema di rendicontazione sui propri parametri ambientali. 8

10 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI ABI Lab desidera ringraziare le banche che, con il loro contributo attivo alle riunioni e la condivisione di esperienze e dati, hanno permesso la realizzazione delle linee guida ABI Lab sull applicazione in banca degli indicatori ambiente del GRI, versione G4: Banca di Credito Cooperativo di Roma Banca d Italia Banca Monte dei Paschi di Siena Banca Popolare di Milano Banca Popolare di Puglia e Basilicata Credito Valtellinese Gruppo Banco Popolare Gruppo UBI Banca Intesa Sanpaolo Mariangela Semeraro Dario Alessandro De Pinto, Pietro Veneziano Maurizio Fineschi, Michela Marrucci Enrico Casali, Massimo Nissoli Donato Maino Silvano Bresesti, Alessandro Morando Giuseppe Gola, Marzo Zanoni Michele Favero, Francesco Magni, Elisabetta Valagussa Giuseppe Celozzi, Elisa Dardanello, Anna Monticelli Per il contributo in termini di conoscenze e esperienze: KPMG Claudia Stracchi, Francesca Lifrieri EY-RGA Rossella Zunino Per i contributi forniti e la partecipazione alle riunioni: ABI Serena Razzi, Angela Tanno Il lavoro svolto per la realizzazione delle presenti linee guida e l Osservatorio sul Green Banking sono coordinati da: ABI Lab Romano Stasi, Giorgio Recanati 9

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12 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI 1. ELEMENTI INTRODUTTIVI 1.1 Criteri di Conformità La versione G4 delle linee guida GRI non prevede più i tre livelli di applicazione C, B e A, contenuti nella precedente versione G3.1, né prevede l aggiunta di un + nella dichiarazione del livello nel caso di un assurance di terza parte. Sono, invece, considerate due opzioni di conformità alle linee guida GRI v. G4: Core e Comprehensive strettamente legate al concetto di materialità. L opzione Core contiene gli elementi essenziali di un report di sostenibilità, mentre l opzione Comprehensive viene costruita sopra l opzione Core, richiedendo contenuti standard addizionali relativi all integrità, all etica, alla governance e alla strategia dell organizzazione. Inoltre, all organizzazione è richiesto di comunicare la propria performance in modo più esteso, rendicontando tutti gli indicatori relativi agli aspetti che l organizzazione stessa ha definito come materiali. Gli aspetti da ritenere materiali sono quelli che riflettono gli impatti economici, ambientali e sociali significativi o che possono influenzare le valutazioni e le decisioni degli stakeholder. 1.2 Contenuti Standard Generali Il GRI prevede i seguenti contenuti standard a carattere generale che le organizzazioni dovrebbero rendicontare con un livello di completezza che dipende dall opzione di conformità scelta: Strategy and Analysis Organizational Profile Identified Material Aspects and Boundaries Staheholder Engagement Report Profile Governance Ethics and Integrity Nel dettaglio, considerata l importanza che il G4 da alla fase di identificazione degli aspetti materiali, si segnalano alcuni contenuti facenti parte della catego- 11

13 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ria Identified Material Aspects and Boundaries : G4-18 G4-19 G4-20 G4-21 Descritti dal GRI da pagina 28 del documento G4 Sustainability Reporting Guidelines: Reporting principles and standard disclosures. 1.3 Contenuti Standard Specifici Nell ambito dei contenuti specifici standard si rilevano i contenuti relativi all approccio gestionale (DMA), quelli relativi agli indicatori degli aspetti ritenuti materiali dall organizzazione e i contenuti collegati con i supplementi di settore. Se l organizzazione sceglie l opzione Comprehensive, dovrà rendicontare tutti gli indicatori degli aspetti ritenuti materiali. 1.4 Disclosures on Management Approach (DMA) I DMA servono all organizzazione per spiegare come vengono gestiti gli impatti economici, ambientali e sociali relazionati con agli aspetti definiti materiali. La guida GRI v. G4 per i DMA è divisa in due parti: una generale, che si può applicare a tutti gli aspetti ritenuti materiali; una specifica, prevista dal GRI solo per alcuni aspetti. L organizzazione, per gli aspetti ritenuti materiali, dovrà in primo luogo descrivere la parte generale e poi, se disponibile, utilizzare la parte specifica per descrivere in modo più approfondito il relativo aspetto. Le informazioni relative ai DMA includono i seguenti contenuti base: a. Riportare perché l aspetto è materiale e indicare gli impatti che lo rendono tale; b. Rendicontare come l organizzazione gestisce gli aspetti materiali o i loro impatti; 12

14 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI c. Rendicontare la valutazione dell approccio gestionale, includendo: Il meccanismo di valutazione dell efficacia dell approccio gestionale; I risultati della valutazione dell approccio gestionale; Eventuali modifiche adottate al sistema di gestione. Nel dettaglio gli aspetti ambientali per i quali sono previsti anche contenuti DMA specifici da rendicontare sono Energy, Emissions, Supplier Environmental Assessment, Environmental Grievance Mechanisms. Questi contenuti sono trattati dalle presenti linee guida ABI Lab. 1.5 Gli Aspetti previsti dal G4 Il G4 prevede i seguenti aspetti: Economic Economic Performance Market Presence Indirect Economic Impacts Procurement Practices Environmental Materials Energy Water Biodiversity Emissions Effluents and Waste Products and Services Compliance Transport Overall Supplier Environmental Assessment Environmental Grievance Mechanisms 13

15 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca Labor Practices and Decent Work Employment Labor/Management Relations Occupational Health and Safety Training and Education Diversity and Equal Opportunity Equal Remuneration for Women and Men Supplier Assessment for Labor Practices Labor Practices Grievance Mechanisms Human Rights Investment Non-discrimination Freedom of Association and Collective Bargaining Child Labor Forced or Compulsory Labor Security Practices Indigenous Rights Assessment Supplier Human Rights Assessment Human Rights Grievance Mechanisms Society Local Communities Anti-corruption Public Policy Anti-competitive Behavior Compliance Supplier Assessment for Impacts on Society Grievance Mechanisms for Impacts on Society 14

16 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI Product Responsibility Customer Health and Safety Product and Service Labeling Marketing Communications Customer Privacy Compliance Andando a confrontare, mediante la figura 1, gli aspetti presenti nella categoria Environmental della versione G4 con quella corrispondente nella versione G3.1 è possibile vedere che l aspetto Emissioni, Scarichi, Rifiuti della G3.1 è stato diviso in due aspetti separati. Inoltre, nel G4 sono presenti altri due nuovi aspetti: Supplier Environmental Assessment Environmental Grievance Mechanisms Figura 1 G3.1 G4 1. Materie 2. Energia 3. Acqua 4. Biodiversità 5. Emissioni, Scarichi, Rifiuti 6. Prodotti e Servizi 7. Conformità (Compliance) 8. Trasporti 9. Generale 1. Materials 2. Energy 3. Water 4. Biodiversity 5. Emissions 6. Effluents and Waste 7. Products and Services 8. Compliance 9. Transport 10. Overall 11. Supplier Environmental Assessment 12. Environmental Grievance Mechanisms Confronto tra gli aspetti della categoria ambiente previsti dalle versioni G3.1 e G.4 delle linee guida GRI (Global Reporting Initiative) Fonte: ABI Lab da linee guida del Global Reporting Initiative 15

17 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca Come indicato precedentemente, se l organizzazione decide di adottare l opzione Comprehensive, dovrà rendicontare tutti gli indicatori previsti dagli aspetti ritenuti da essa stessa come materiali. Il GRI comunque afferma che in casi eccezionali, se non è possibile riportare alcune informazioni, è necessario: Identificare le informazioni che sono state omesse; Spiegare le ragioni per le quali è avvenuta tale omissione. Al fine di riportare le ragioni per le quali una o più informazioni non sono rendicontate, il GRI propone un elenco di possibili spiegazioni e delle relative modalità per rendicontarle: Un contenuto standard, una parte di un contenuto standard o un indicatore non sono applicabili; indicare perché tali elementi sono ritenuti non applicabili; L informazione non rendicontata è soggetta a specifiche limitazioni di confidenzialità; andrebbero indicate le ragioni; Esiste una limitazione legale che impedisce la divulgazione dell informazione; andrebbe fatto riferimento alla specifica norma; L informazione è attualmente non disponibile; l Organizzazione dovrebbe indicare come e in quanto tempo intende procedere per ottenere tale informazione. 16

18 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI 2. ASPETTI DELLA CATEGORIA ENVIRONMENTAL: MATERIALS 2.1 Indicatore G4-EN1: Materials used by weight or volume Questo Indicatore descrive il contributo dell organizzazione alla salvaguardia delle risorse a livello globale e i suoi sforzi per ridurre l uso intensivo di materie e accrescere l efficienza dell economia. Vanno identificate le materie utilizzate, includendo le materie acquistate da fornitori esterni e quelle ottenute da fonti interne (produzione diretta), includendo: materie prime; materie accessorie alla produzione; prodotti semilavorati o parti, incluse tutte le tipologie di materiali e componenti che non siano materie prime, ma facenti parte del prodotto finale; materiali per imballaggio. Calcolo dell Indicatore G4-EN1 Per il settore bancario si ritiene che le materie prime da rendicontare siano quelle collegate all operatività della banca stessa quindi: carta; toner e cartucce. Entrambi dovrebbero essere rendicontati in termini di peso di materiale impiegato nell anno di rendicontazione. Carta Di seguito sono elencati i possibili utilizzi suddivisi tra usi interni ed esterni. Non è necessario introdurre tale suddivisione nella rendicontazione che può, per altro, risultare utile alle banche per individuare aree di miglioramento progressivo: in riferimento agli usi interni: 17

19 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca carta corrente per stampa (in genere prevalente nei formati A3 e A4) tabulati in riferimento agli usi esterni: comunicazioni e stampe personalizzate alla clientela modulistica brochure bilanci aziendali buste biglietti da visita altre pubblicazioni Nel calcolo, mediante un apposita voce, andrebbe considerata anche la carta utilizzata dagli outsourcer per l invio di estratti conto ed altre operazioni collegate alla banca stessa (pubblicità). La banca potrebbe richiedere apposito report agli outsourcer o stimarne l utilizzo. Il quantitativo di risme è ottenibile dalle fatture ricevute dal fornitore o dall estrazione, dai sistemi gestionali, dei quantitativi ordinati. Le risme di carta andrebbero poi convertite in kg. Gli opportuni fattori di conversione devono essere identificati in base al formato delle risme e alla loro grammatura, presente sia nelle specifiche di acquisto sia nell involucro delle risme stesse. Infine, se l informazione è disponibile, si può esprimere come percentuale del totale: la provenienza: FSC, PEFC il metodo di sbiancamento: ECF, TCF il marchio ecolabel o altri marchi di interesse. Toner e Cartucce Anche in questo caso dovrebbero essere considerati anche i toner e le cartucce impiegati dagli outsourcer che potrebbero avere in gestione le apparecchiature di stampa. La banca potrebbe richiedere apposito report o stimarne l utilizzo. 18

20 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI 2.2 Indicatore G4-EN2: Percentage of materials used that are recycled input materials Questo Indicatore indica l abilità dell organizzazione nell utilizzare materie riciclate. Utilizzare questa tipologia di materiali aiuta a ridurre la domanda di materie prime e contribuisce alla conservazione delle risorse globali; inoltre l utilizzo di materie riciclate può contribuire alla diminuzione dei costi operativi complessivi. Calcolo dell Indicatore G4-EN2 L indicatore G4-EN2 rendiconta la percentuale dei materiali riportati nel G4- EN1 derivati da materiale riciclato. Di conseguenza è necessario assicurare la coerenza tra i dati riportati nei due indicatori. Per il settore bancario particolare attenzione può essere riservata a quanto collegato alla sua operatività come nell indicatore G4-EN1; di conseguenza i principali materiali da considerare potrebbero essere: Carta riciclata (per carta riciclata si intende la carta che ha la relativa certificazione); Toner e cartucce rigenerate. Per questi ed altri materiali deve essere considerato quanto fatto dagli outsourcer per operazioni collegate alla banca stessa. La banca potrebbe richiedere ai propri fornitori apposito report. Altri tipi di prodotti possono essere considerati, soprattutto per l effetto volano che si può verificare per il mercato dei prodotti riciclati/rigenerati. Come già indicato, laddove si introducano altri materiali (es. penne e matite) è necessario assicurare la coerenza con l indicatore G4-EN1, ovvero inserire il consumo totale in termini di peso nell indicatore G4-EN1 e la relativa percentuale di materiale riciclato nell indicatore G4-EN2. Ciascun materiale deve essere riportato separatamente. Per la carta si riportano le fasi da seguire: calcolare il peso della carta certificata riciclata acquistata; calcolare la percentuale della carta riciclata acquistata usando la seguen- 19

21 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca te formula: G4-EN2 Carta Riciclata = (Totale peso carta riciclata acquistata/totale carta acquistata) X

22 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI 3. ASPETTI DELLA CATEGORIA ENVIRONMENTAL: ENERGY Figura 2 G3.1 G4 2. Energia EN3 Consumo diretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria. EN4 Consumo indiretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria. EN5 Risparmio energetico dovuto alla conservazione e ai miglioramenti in termini di efficienza. EN6 Iniziative per fornire prodotti e servizi a efficienza energetica o basati su energia rinnovabile e conseguenti riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste iniziative. EN7 Iniziative volte alla riduzione del consumo dell energia indiretta e riduzioni ottenute. 2. Energy G4-DMA Generic DMA; Aspect-specific G4-EN3 Energy consumption within the organization. G4-EN4 Energy consumption outside of the organization. G4-EN5 Energy intensity. G4-EN6 Reduction of energy consumption. G4-EN7 Reductions in energy requirements of products and services. Confronto tra gli indicatore dell aspetto Energy previsti dalle versioni G3.1 e G.4 delle linee guida GRI (Global Reporting Initiative) Fonte: ABI Lab da G4 Sustainability Reporting Guidelines - Global Reporting Initiative Come si può vedere dalla figura 2 la divisione tra consumi di energia diretta ed indiretta applicata tramite gli indicatori EN3 ed EN4 della versione G3.1, nella versione G4 non è più considerata ma sono presenti due indicatori G4-EN3 e G4-EN4 dove sono rendicontati i consumi di energia all interno e all esterno dell organizzazione. Ulteriore novità di rilievo è l introduzione dell indicatore di intensità G4-EN Energy Aspect-specific Guidance for G4-DMA-b In merito all approccio gestionale, oltre ai contenuti base che il GRI prevede per tutti gli aspetti ritenuti materiali 1, come indicato precedentemente, per 1 G4 Sustainability reporting guidelines: Implementation Manual pag. 64 Global Reporting Initiative

23 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca l aspetto energy vi sono anche dei contenuti specifici che l organizzazione dovrebbe rendicontare. Nel dettaglio, il GRI chiede di riportare leggi e regolamenti o accordi relativi all energia a cui l organizzazione potrebbe essere soggetta. Nel caso delle banche, potrebbe essere opportuno riportare: Decreto 102/2014 di recepimento della direttiva europea 2012/27/UE sull efficienza energetica; Legge 10/91; Decreto legislativo 192/2005; Certificazioni come la ISO 50001, riportando la relativa politica energetica; Policies della banca: norme comportamentali per i dipendenti, istruzioni per le imprese di manutenzione, etc.; Comunicazioni del Top Management sul tema. 3.2 Indicatore G4-EN3: Energy consumption within the organization Per l indicatore G4-EN3 viene richiesto il consumo di energia interno all organizzazione. Nel dettaglio il GRI richiede il consumo totale di combustibile proveniente da fonti rinnovabili e non rinnovabili e i consumi di energia elettrica, calore, freddo e vapore. L energia inclusa nell indicatore può essere sia comprata da fonti esterne sia autoprodotta e deve essere solo quella consumata da entità di proprietà o controllate dall organizzazione. E necessario distinguere tra combustibili da fonti rinnovabili e da fonti non rinnovabili, tra i quali si considerano anche il biocombustibile e la biomassa. Nel compilare tale indicatore, il GRI consiglia di porre attenzione a evitare, nel caso di auto produzione, la doppia contabilizzazione tra combustibile ed energia prodotta. Quando possibile, il perimetro scelto dall organizzazione per rendicontare l indicatore G4-EN3 dovrebbe concordare con quello utilizzato per gli indicatori G4-EN15 e G4-EN16. I fattori di conversione da utilizzare, per quanto possibile, dovrebbero essere quelli locali. 22

24 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI Le informazioni che precedentemente erano contenute negli indicatori G3.1- EN3 e G3.1-EN4 sono ora contenute nell indicatore G4-EN3 2. In questa transizione, un elemento che nella versione G4 non è più necessario calcolare è il consumo di energia primaria corrispondente al consumo finale dell organizzazione. Gli elementi quindi che in banca potrebbero andare a comporre l indicatore G4-EN3, e che saranno quindi di seguito approfonditi, sono: Consumo di combustibile da fonte non rinnovabile Consumi di Gas naturale per riscaldamento Consumi di Gasolio per riscaldamento Consumi Gpl per riscaldamento Combustibile consumato da fonte rinnovabile o non rinnovabile Consumo di combustibile per cogenerazione Consumi per flotte auto Consumi di elettricità, calore e freddo acquistati Consumo energia elettrica acquistata Consumo calorie derivanti da teleriscaldamento Consumo derivante da riscaldamento condominiale Elettricità autogenerata Consumo di energia da pannelli fotovoltaici Calcolo dell Indicatore G4-EN3 Consumi di Gas naturale per riscaldamento mc gas x 0,03428 (GJ/mc) = GJ di energia consumata da gas naturale per ri- 2 Overview of Changes in Standard Disclosures From G3.1 To G4 Guidelines Global Reporting Initiative Maggio

25 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca scaldamento 3. Laddove non si disponga dei consumi diretti del gas è possibile stimare il consumo dai costi sostenuti per il suo acquisto. Tali costi sono individuabili dal contratto di fornitura del gas stipulato con il fornitore sul libero mercato andando a considerare tutte le voci di costo che contribuiscono a generare il costo totale: materia prima c /mc distribuzione c /mc accisa c /mc addizionale regionale c /mc imponibile c /mc Nel calcolo deve essere considerata anche l IVA (convenzionalmente si assume un valore al 10% considerato cautelativo) applicata alla propria fornitura. In alternativa, è possibile considerare un costo medio per mc. Nelle tabelle seguenti sono riportati a titolo di esempio, per gli anni 2012, 2013 e 2014, i costi medi per la fornitura del gas elaborati nell ambito dei lavori dell Osservatorio ABI Lab sul mercato del gas: Add. ANNO Costo gas Distribuzione Accisa Regionale Imponibile c /mc c /mc c /mc c /mc c /mc ,37 9,20 18,30 2,41 75, ,29 10,75 18,30 2,41 74, ,93 10,24 18,30 2,41 67,88 3 Italian Greenhouse Gas Inventory National Inventory Report 2014 Annex 6 National Emission Factors Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Nel rapporto il potere calorifico inferiore del gas naturale è indicato pari a 8190 kcal/mc di conseguenza, trasformando le calorie in joules usando il fattore di conversione 4,186 joules/calorie si ottiene: 0,03428 (GJ/mc). L emissione del National Inventory Report è annuale, di conseguenza al momento dell utilizzo del dato occorre verificarne l eventuale aggiornamento in un nuovo rapporto. 24

26 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI NOTE: la voce COSTO GAS indica una stima del costo della materia prima gas comprensivo di tutti gli oneri (oneri gradualità, commercializzazione al dettaglio, costi di trasporto) tranne distribuzione ed imposte; per la stima del COSTO GAS si fa riferimento alla Tariffa di Tutela come definita da delibere AEEG 89/10, 77/11, 116/12, 263/12, 124/13 e 196/13 (in particolare, dal 1/10/2013 è in vigore la nuova Tariffa di Tutela con prezzo indicizzato alle quotazioni del gas all ingrosso all hub TTF); la Tariffa di Tutela (riservata agli utenti domestici) rappresenta un benchmark affidabile per l analisi dei prezzi a mercato libero sottoscritti negli anni dalle banche: tali prezzi risultano generalmente inferiori rispetto a tale Tariffa; i valori della distribuzione sono medi e per consumi annui di mc; accisa: usi civili, consumo annuo superiore a mc; addizionale regionale: valore medio nazionale, consumo annuo superiore a mc. Consumi di Gasolio per riscaldamento tonnellate di gasolio x 42,62 GJ/t = GJ di energia consumata da gasolio per riscaldamento 4 Per la densità del gasolio, ai fini di risalire da litri a tonnellate è possibile utilizzare il seguente valore: 1 litro di gasolio = 0,84 kg di gasolio 5 4 Italian Greenhouse Gas Inventory National Inventory Report 2012 Annex 6 National Emission Factors Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Nel rapporto le emissioni di CO 2 da gasolio sono indicate pari a 3,141 t CO2 /t ed anche 73,693 t CO2 /TJ. Di conseguenza il potere calorifico utilizzato è: 3,141 (t CO2 /t) / 73,693 (t CO2 /TJ) = 42,62 GJ/t L emissione del National Inventory Report è annuale, di conseguenza al momento dell utilizzo del dato occorre verificarne l eventuale aggiornamento in un nuovo rapporto. 5 Il decreto legislativo n. 28 del 03/03/2011 fornisce i seguenti valori del contenuto energetico del gasolio: per peso 43 MJ/kg; per volume 36 MJ/l. di conseguenza è possibile ricavare la densità pari a: 36 (MJ/l) / 43 (MJ/kg) = 0,84 kg/l E opportuno verificare eventuali aggiornamenti della normativa al momento dell utilizzo del dato. 25

27 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca Consumi di Gpl per riscaldamento tonnellate di Gpl x 46,11 GJ/t = GJ di energia consumata da Gpl per riscaldamento 6 La densità del Gpl dipende dallo stato in cui si trova, gassoso o liquido, di conseguenza è possibile utilizzare i seguenti valori: Cogenerazione 1 litro di Gpl = 0,54 kg di Gpl 7 1 mc di Gpl = 2 kg di Gpl Sulla base del combustibile impiegato, utilizzare uno dei metodi precedentemente descritti per il gas naturale e per il gasolio. Nel caso della cogenerazione bisogna fare attenzione in particolare ad evitare la doppia contabilizzazione dell energia consumata. Di conseguenza la banca se rendiconta i combustibili utilizzati non dovrà contabilizzare l energia elettrica prodotta dal cogeneratore. Flotte auto Nel calcolo dei consumi derivanti dalle flotte auto ai fini del calcolo del G4-EN3 si propone di considerare le seguenti categorie: Auto ad uso strumentale 6 Italian Greenhouse Gas Inventory National Inventory Report 2014 Annex 6 National Emission Factors Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Nel rapporto le emissioni di CO 2 da Gpl sono indicate pari a 2,994 t CO2 /t ed anche 64,936 t CO2 /TJ. Di conseguenza il potere calorifico utilizzato è: 2,994 (t CO2 /t) / 64,936 (t CO2 /TJ) = 46,11 GJ/t L emissione del National Inventory Report è annuale, di conseguenza al momento dell utilizzo del dato occorre verificarne l eventuale aggiornamento in un nuovo rapporto. 7 Emission Factors from Cross-Sector Tools - Greenhouse Gas Protocol

28 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI Auto ad uso promiscuo 8 (fringe benefits), considerare il 70% 9 dei consumi totali. tonnellate di benzina x 43,7 GJ/t = GJ di energia consuma per flotta aziendale tramite benzina 10 8 Durante i lavori si è discusso se le auto ad uso promiscuo dovessero essere considerate nel perimetro operativo della banca. In effetti la banca può solo parzialmente influenzare le emissioni di tale auto non potendo più di tanto intervenire sull utilizzo che di queste viene fatto dal personale che ne usufruisce. Quanto detto viene però compensato dal fatto che si richiede di rendicontare solo il 70% dei consumi (vedi nota successiva) e dal fatto che la banca può scegliere, ai fini dell assegnazione ad uso promiscuo, categorie di autovetture che presentino una maggiore efficienza. 9 Il valore del 70% deriva dall applicazione al calcolo delle emissioni di quanto previsto in materia tributaria dall art. 51 comma 4, lettera a) del Testo Unico delle Imposte sui Redditi: L art. 51, comma 4, lettera a) del TUIR prevede che, per gli autoveicoli indicati nell art. n. 54, comma 1, lettere a), c), ed m) del D.LGS. n. 285/1992, i motocicli e i ciclomotori concessi in uso promiscuo al dipendente, costituisce benefit un ammontare pari al 30% dell importo corrispondente ad una percorrenza convenzionale di 15 mila chilometri calcolato sulla base del costo chilometrico di esercizio desumibile dalle tabelle nazionali che l Automobile Club d Italia (ACI) deve elaborare entro il 30 novembre di ogni anno e comunicare al Ministero delle Finanze, che provvede alla pubblicazione entro il 31 dicembre, con effetto dal periodo d imposta successivo, al netto degli ammontari eventualmente trattenuti al dipendente. Per quanto concerne il concetto di uso promiscuo, la Circolare 23 dicembre 1997, n. 326 ha chiarito che detto impiego ricorre con riferimento ai mezzi di trasporto che il datore di lavoro abbia assegnato ad uno specifico dipendente per espletare l attività di lavoro e per i quali abbia consentito anche l uso personale da parte dello stesso, ad esempio per recarsi al lavoro. Fonte: Compensi in Natura e Rimborsi Spesa a cura della Commissione di Studio di Diritto Tributario Nazionale ed Internazionale - Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso Italian Greenhouse Gas Inventory National Inventory Report 2014 Annex 6 National Emission Factors Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Nel rapporto le emissioni di CO 2 da benzina sono indicate pari a 3,109 t CO2 /t ed anche 71,145 t CO2 /TJ. Di conseguenza il potere calorifico utilizzato è: 3,109 (t CO2 /t) / 71,145 (t CO2 /TJ) = 43,7 GJ/t L emissione del National Inventory Report è annuale, di conseguenza al momento dell utilizzo del dato occorre verificarne l eventuale aggiornamento in un nuovo rapporto. 27

29 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca Per la densità della benzina, ai fini di risalire da litri a tonnellate è possibile utilizzare il seguente valore: 1 litro di benzina = 0,74 kg di benzina 11 tonnellate di gasolio x 42,90 GJ/t = GJ di energia consumata per flotta aziendale tramite gasolio 12 Per la densità del gasolio, ai fini di risalire da litri a tonnellate è possibile utilizzare il seguente valore: 1 litro di gasolio = 0,84 kg di gasolio tonnellate di Gpl x 46,11 GJ/t = GJ di energia consumata da Gpl per riscaldamento 13 Per la densità del Gpl, ai fini di risalire da litri a tonnellate è possibile utilizzare il seguente valore: 1 litro di Gpl = 0,54 kg di Gpl 14 Nel caso non siano presenti i dati sul combustibile utilizzato, per valori specifici riferiti alle diverse tipologie di auto è possibile utilizzare la Rete del Sistema Informativo Ambientale (ISPRA) accessibile dal link it/it/sia-ispra/fetransp/ dove sono disponibili i dati suddivisi per ciclo di guida e tipologia di veicolo in g per chilometro e t CO per tonnellata di combustibile (da 2 CO2 11 Il decreto legislativo n. 28 del 03/03/2011 fornisce i seguenti valori del contenuto energetico della benzina: per peso 43 MJ/kg; per volume 32 MJ/l. di conseguenza è possibile ricavare la densità pari a: 32 (MJ/l) / 43 (MJ/kg) = 0,74 kg/l 12 Italian Greenhouse Gas Inventory National Inventory Report 2014 Annex 6 National Emission Factors Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Nel rapporto le emissioni di CO 2 da gasolio sono indicate pari a 3,138 t CO2 /t ed anche 73,153 t CO2 /TJ. Di conseguenza il potere calorifico utilizzato è: 3,138 (t CO2 /t) / 73,153 (t CO2 /TJ) = 42,90 GJ/t L emissione del National Inventory Report è annuale, di conseguenza al momento dell utilizzo del dato occorre verificarne l eventuale aggiornamento in un nuovo rapporto. 13 Italian Greenhouse Gas Inventory National Inventory Report 2014 Annex 6 National Emission Factors Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Nel rapporto le emissioni di CO 2 da Gpl sono indicate pari a 2,994 t CO2 /t ed anche 64,936 t CO2 /TJ. Di conseguenza il potere calorifico utilizzato è: 2,994 (t CO2 /t) / 64,936 (t CO2 /TJ) = 46,11 GJ/t L emissione del National Inventory Report è annuale, di conseguenza al momento dell utilizzo del dato occorre verificarne l eventuale aggiornamento in un nuovo rapporto. 14 Emission Factors from Cross-Sector Tools - Greenhouse Gas Protocol

30 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI cui è possibile ricavare il dato medio di km/l utilizzando la densità). Viene riportata quindi di seguito una tabella di sintesi utilizzabile per individuare i litri di combustibile a partire dalle informazioni sul chilometraggio e sulla composizione della flotta auto della banca: Consumi chilometrici auto passeggeri per tipologia di tecnologia elaborazione ABI Lab su dati ISPRA Dati riferiti all anno Si segnala che i valori riportati in tabella sono stati oggetto di segnalazione all ISPRA al fine di consentire una verifica della discordanza nell andamento delle prestazioni rispetto all evoluzione tecnologica. Pertanto i dati riportati sono passibili di eventuali rettifiche. 29

31 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca Consumo energia elettrica acquistata kwh x 0,0036 = GJ energia elettrica intermedia acquistata Consumo calorie tramite teleriscaldamento kwh x 0,0036 = GJ consumati da teleriscaldamento Consumo derivante da riscaldamento condominiale In assenza di un sistema di controllo e di contabilizzazione delle calorie, sul riscaldamento condominiale la banca non ha il controllo operativo, di conseguenza non sarà possibile assumere nel bilancio di sostenibilità obiettivi specifici di riduzione. Poiché, però, tale forma di riscaldamento è fortemente presente nella realtà delle banche, si ritiene comunque utile stimare anche questo contributo, che potrebbe essere rendicontato come voce a parte. Nel caso, invece, sia presente un sistema di contabilizzazione delle calorie, la banca potrà rendicontare puntualmente i propri consumi. Il gruppo di lavoro ha evidenziato due possibili metodi per stimare il consumo dovuto al riscaldamento condominiale: 1. Individuare la percentuale di spesa condominiale dovuta ai consumi per il riscaldamento. Stimare la percentuale di spesa relativa al riscaldamento da caldaia a gas e quella proveniente da centrali a gasolio sulla base dell esperienza e risalire, tramite un costo medio del gas al mc o del gasolio al litro, al consumo effettivo e poi applicare i calcoli già proposti per i relativi combustibili. 2. Calcolare consumo al mq per riscaldamento laddove sono conosciuti i consumi reali (letture o comunicazione fornitore) ed in seguito stimare i consumi condominiali di combustibile a partire dalla superficie degli immobili con riscaldamento condominiale. Stimare la percentuale di utilizzo di gas e gasolio sulla base dell esperienza e poi applicare i calcoli già proposti. Questo tipo di approccio è utilizzabile solo se il campione è rappresentativo per tipologia di immobile e per fascia climatica. 30

32 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI Consumo di energia da pannelli fotovoltaici (kwh prodotti dai pannelli kwh ceduti alla rete) x 0,0036 = GJ di energia consumata da pannelli fotovoltaici In conclusione l energia totale consumata all interno dell organizzazione sarà quindi uguale a: Consumo totale di combustibile da fonti non rinnovabili + Consumo totale di Combustibile da fonti rinnovabili + Consumo totale di elettricità, calore e freddo acquistati + Consumo totale di elettricità, calore e freddo autogenerati - elettricità, calore e freddo ceduti dove: Consumo totale di combustibile da fonti non rinnovabili Energia consumata da gas naturale per riscaldamento (GJ) + energia consumata da gasolio per riscaldamento (GJ) + GPL consumato per riscaldamento (GJ) + energia da combustibile non rinnovabile per Cogenerazione (GJ) + energia da combustibile non rinnovabile consumato per flotta aziendale (GJ) Consumo totale di combustibile da fonti rinnovabili Energia consumata da combustibile rinnovabile per cogenerazione (GJ) + energia consumata da fonti rinnovabili per flotte auto (GJ) Consumo totale di elettricità, calore e freddo acquistati Consumo energia elettrica acquistata (GJ) + Consumo calorie acquistate tramite teleriscaldamento (GJ) + Consumo derivante da riscaldamento condominiale (GJ) Consumo totale di elettricità, calore e freddo autogenerati Energia elettrica da pannelli fotovoltaici (GJ) 31

33 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca 3.3 Indicatore G4-EN4: Energy consumption outside the organization Il GRI richiede di quantificare i consumi di energia generati al di fuori dell organizzazione, fornendo in questo modo una base per il calcolo di altre emissioni di gas ad effetto serra (scope 3) rendicontate tramite l indicatore G4- EN17. Per questo indicatore bisogna escludere quanto già riportato nel G4-EN3. Il primo passaggio prevede l individuazione dei consumi rilevanti di energia tra le categorie e attività upstream o downstream riportate dalle linee guida 16 GRI per l indicatore specifico che possono essere identificate anche mediante la figura 3. Figura 3 Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting and Reporting Standard Fonte: Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting and Reporting Standard, a supplement to the GHG Protocol Corporate Accounting and Reporting Standard, World Resources Institute (WRI) and the World Business Council for Sustainable Development (WBCSD) 16 G4 Sustainability reporting guidelines: Implementation Manual pag. 91 Global Reporting Initiative

34 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI Contenuti minimi da rendicontare potrebbero essere i corrispettivi energetici 17 di quanto previsto per l indicatore G4 EN17 Other Indirect Greenhouse Gas (GHG) Emissions (Scope 3). In particolare per le banche è opportuno rendicontare i consumi derivanti dalle missioni del personale realizzate in auto, treno e aereo. Calcolo dell Indicatore G4-EN4 Missioni in automobile Nel caso delle missioni in automobile è possibile utilizzare la medesima metodologia proposta per il calcolo dei consumi della flotta auto della banca (indicatore G4-EN3), applicando i passaggi indicati ed i fattori proposti (compresi quelli ricavabili dal Sistema Informativo Nazionale Ambientale) alle informazioni a disposizione relative alle missioni di lavoro realizzate tramite auto non appartenenti alle flotta auto della banca (come definita negli indicatori G4-EN3 e G4-EN15). Missioni in treno L applicativo Ecopassenger 18, che sarà consigliato anche per il calcolo delle emissioni, offre l informazione in merito al consumo energetico di una tratta, in litri di petrolio Nella precedente versione delle linee guida GRI, non c era un equivalente energetico dello scope 3. Il documento «WRI and WBCSD GHG Protocol Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting and Reporting Standard» offre numerosi spunti di rendicontazione Ecopassenger è una applicazione web che permette di calcolare i consumi energetici e le emissioni dei principali inquinanti atmosferici per singolo passeggero di treno, aereo e automobile. La metodologia di calcolo di Ecopassenger è stata sviluppata dall Union Internationale des Chemins de Fer (UIC), verificata dall Istituto per la Ricerca sull Energia e sull Ambiente di Heidelberg (Germania) e approvata dall Agenzia Europea per l Ambiente (European Environmental Agency) e dalla Commissione Europea. In Italia, inoltre, la metodologia è stata sottoposta a verifica da parte dell ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile). (fonte Ferrovie dello Stato) Durante i lavori è stato verificato che il dato fosse fornito da ecopassenger in litri di petrolio e che, quindi, non si dovesse utilizzare la traduzione in benzina 33

35 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca Dal valore espresso in litri di petrolio è possibile giungere al calcolo in joule. Infatti, considerando il potere calorifico del petrolio e il rendimento delle centrali elettriche del 46% utilizzato da Ecopassenger è possibile utilizzare il seguente coefficiente di conversione 20 tra litri di petrolio e kwh: lp/kwh = 0,243 e di conseguenza risalire dal dato in litri di petrolio al dato in joule: (litri di petrolio / 0,243 lp/kwh) x 0,0036 GJ/kWh = GJ di energia consumata mediante viaggio in treno A questo punto al fine di definire un coefficiente GJ/km specifico della propria realtà, la banca può eseguire una media pesata delle principali percorrenze, utilizzando la metodologia che sarà illustrata nel dettaglio per l indicatore G4- EN L AEEG nella Delibera 3/08 ha fornito il valore della Tonnellata Equivalente di Petrolio fissando tale fattore di conversione: kgp/kwh. Di conseguenza si avrà che: (kgp/kwh) /0,77 (kgp/lp) = 0,243 lp/kwh 34

36 Linee Guida sull Applicazione in Banca degli Indicatori Ambiente del GRI Missioni in aereo Il carbon Calculator dell ICAO 21 offre l informazione relativa alla CO 2 emessa per passeggero. Dalle linee guida del Carbon Calculator è possibile vedere come viene realizzato il calcolo: CO 2 per pax = * (total fuel * pax-to-freight factor)/(number of y-seats * pax load factor) dove: Total fuel = The weighted average of the fuel used by all flights departed from the origin airport in order to reach the destination airport. The weighting factor is the ratio of number of departures for each equivalent aircraft type, to the total number of departures. Pax-to-freight factor = is the ratio calculated from ICAO statistical database based on the number of passengers and the tonnage of mail and freight, trans- 21 L ICAO (International Civil Aviation Organization) è una agenzia delle Nazioni Unite creata nel 1944 per promuovere lo sviluppo ordinato e sicuro di aviazione civile internazionale in tutto il mondo. L ICAO stabilisce standard e regolamenti necessari per la sicurezza, l efficienza e la regolarità, nonché per la protezione dell ambiente nel settore aereo. ICAO ha sviluppato una metodologia per calcolare le emissioni di anidride carbonica da traffico aereo utilizzabile mediante un applicativo on line: il Carbon Emissions Calculator. 35

37 Competence Center ABI Lab sull Energia e l Ambiente per la Banca ported in a given route group. Number of Y-seats = the total number of economy equivalent seats available on all flights serving the given city pair. Pax load factor = the ratio calculated from ICAO statistical database based on number of passengers transported and the number of seats available in a given route group = constant representing the number of tonnes of CO 2 produced by burning a tonne of aviation fuel La costante utilizzata dal Carbon Calculator appare in linea con quella utilizzata dal GHG protocol 22 e dall ISPRA. Entrambi poi utilizzano il fattore di conversione per il jet kerosene: 71,5 t CO /TJ, di conseguenza, al fine di calcolare 2 il consumo energetico di combustibile per una tratta è possibile eseguire il seguente calcolo: Consumo energetico di combustibile per tratta (GJ) = Valore medio di kg di CO 2 emessa per passeggero / 71,5 kg CO 2 /GJ Al fine di calcolare il valore chilometrico è possibile dividere il valore precedentemente ottenuto per i chilometri della tratta forniti dal vettore. Per poi individuare un coefficiente specifico della banca è opportuno eseguire una media pesata dei risultati ottenuti sulle principali percorrenze, utilizzando la metodologia che sarà illustrata nel dettaglio per l indicatore G4-EN Indicatore G4-EN5 - Energy intensity L indicatore G4-EN5 consiste nel rapporto tra un consumo di energia dell organizzazione e un parametro che l organizzazione stessa deve scegliere. L indicatore risulta rilevante per la confrontabilità dei dati rendicontati, infatti essendo un indicatore di intensità, normalizza il dato dichiarato rispetto ad alcune componenti che possono caratterizzare le singole organizzazioni, come la superficie, il numero di impiegati, etc. In merito al numeratore l organizzazione può scegliere una qualsiasi 22 Importante in questo ambito il riferimento del GHG protocol, in quanto i voli aerei possono essere soggetti a tratte internazionali. 36

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