Daniele Callini. Prima Regola. Numero XII - Anno MMXV. I Quaderni della Libera Officina

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Daniele Callini. Prima Regola. Numero XII - Anno MMXV. I Quaderni della Libera Officina"

Transcript

1 Daniele Callini Prima Regola Numero XII - Anno MMXV I Quaderni della Libera Officina

2 I Quaderni della Libera Officina La Libera Officina per la Crescita Umana e Sociale LOCUS è un laboratorio culturale nato a Brisighella con lo scopo di promuovere i valori umani e la crescita della persona e della società. E stata fondata da Daniele Callini e da Giuliana Morini per realizzare diverse iniziative, servizi ed attività culturali, formative e scientifiche a favore di persone e istituzioni, senza alcuna finalità di lucro. Le entrate economiche e i proventi delle attività della Libera Officina sono infatti utilizzati per la realizzazione delle sue attività istituzionali di ricerca e formazione. I Quaderni della Libera Officina si propongono quindi di dare vita a una vera e propria collana di ebook fruibili gratuitamente, quale strumento di studio, condivisione e diffusione della conoscenza. Visita il sito dove potrai consultare e scaricare gli altri ebook della collana Copyright I diritti relativi al testo, pubblicato in rete il 9 giugno 2015, sono di proprietà dell autore. E vietata la riproduzione non autorizzata, con qualsiasi mezzo effettuata, anche se parziale, a uso interno o didattico. 2

3 INDICE Incipit pag. 4 Taccuino di appunti pag. 6 Brevi note biografiche sull autore pag. 31 3

4 INCIPIT Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, hanno risolto, per vivere felici, di non pensarci. Blaise Pascal Sono affascinato dalla morte come tema sociologico e metafisico e come simbolo antropologico. Non perché il sottoscritto desideri morire! Anzi è esattamente vero il contrario. Spero di restare il più a lungo possibile in questo corpo e in questo mondo. Il fatto è che la morte è ciò che più di oscuro vi sia. E l archetipo per eccellenza, il destino accomunante dell umanità. Nel mio intimo percepisco la morte come una fedele e invisibile compagna di viaggio, al pari della matrice che mi ha donato la vita. So che un giorno sarà lei a farsi viva e a farmi visita. Del resto la giostra dell esistenza gira proprio attorno a lei. Ogni pulsione di sopravvivenza, di piacere, di riproduzione, di spiritualità, di salute, è in realtà un suo satellite. So bene che questa riflessione non risponderà ad alcuna delle più antiche e misteriose domande. Tuttavia parlare di morte lo trovo non solo esercizio consolatorio, poiché ritengo che imparare a morire sia un po come imparare a 4

5 vivere. La prima regola dell apprendimento esistenziale è proprio questa: apprendi la morte! Così potrò non solo godere dei doni della vita, ma anche conferirle un significato. Dunque è un vero piacere dare inizio a questa analisi metafisica e introspettiva, per esplorare con me stesso questo oscuro tema. Sin da bambino ho pensato alla morte in modo non superficiale. Non l ho mai rimossa dalla mia vita, tuttavia sento la necessità di fermare questo susseguirsi di pensieri, immagini e ricordi depositati un po alla rinfusa nella memoria. 5

6 TACCUINO DI APPUNTI 1. Provenienza e destinazione Da dove vengo? Dove vado? Le soglie dei due interrogativi sono di sicuro la nascita e la morte. Due eventi intimamente connessi e non solo rispetto alla relazione causa-effetto. Oltre quelle due soglie è solo possibile fare congetture, mobilitare la fantasia oppure la fede. Non vi sono però risposte certe e oggettive. Siamo costretti a convivere col mistero, a riconoscerlo, riceverlo e amarlo così com è. 2. Una dura legge naturale Dal momento in cui si nasce è già scritto il proprio destino. Prima o poi si dovrà morire. La strada dell esistenza porta al suo epilogo, rendendo transitorio e temporaneo il tragitto. Nulla di che, è così per tutti, la morte è democratica, e rende tutti uguali, ricchi e poveri, personaggi di fama e perfetti sconosciuti, uomini di potere e umili, criminali e santi. Non c è via di scampo per alcuno. I camposanti sono pieni di persone di ogni genere ed estrazione sociale. Talvolta la fine arriva troppo presto, in altri casi si fa attendere anche troppo a lungo. Secondo i criteri di giudizio 6

7 dell essere umano la morte non agisce sempre in modo giusto. Strappa via dalla vita bambini innocenti e lascia al mondo, ancora per un po, portatori di colpe inaudite. Ci si domanda perché questo possa avvenire. Ma succede e basta. Non ci è dato conoscere le motivazioni dell oscuro disegno. Dobbiamo prenderlo e accettarlo così com è, nella speranza che in esso vi sia un significato che trascende le nostre possibilità di umana comprensione. Le leggi della natura sono dure, all apparenza inaccettabili e ingiuste, eppure dobbiamo piegarci ad esse, che è un saper riconoscere e sopportare la realtà così come è. Proprio in virtù di queste crude leggi biologiche non ci resta che agire per dare un significato al viaggio, che resta in ogni caso qualcosa di veramente miracoloso. La vita, lunga o breve che sia, è un grande miracolo. La nascita resta comunque la principale causa di morte. 3. Non voglio morire Come ho appena detto vorrei che la morte arrivasse il più tardi possibile. Ho ancora tante cosa da fare! Sono aggrappato alla vita e ai suoi doni, alla sua materialità, alla preservazione del mio corpo e al godimento della bellezza, dei sensi, dei frutti di questo mondo. La natura, l arte, i colori, i sapori, la cultura, il sapere, mi inondano ogni giorno di energia vitale, di benessere, di piacere. L idea che a un certo punto tutto questo mi venga negato e che non possa più portarne memoria, è per certi versi angosciante. Eppure è così! Allora mi dico: - Non fustigarti caro mio, non ne vale la pena! Adesso vivi! Del dopo non puoi sapere! - 7

8 4. Rassegnazione costruttiva Dunque vivo, prendo quello che c è di buono, tento di essere grato alla vita, ma soprattutto cerco una ragione alla finitudine. Guardo rassegnato l epilogo, ma non passivamente. Vorrei che prima di quel momento io possa aver vissuto ogni istante con la pienezza di un fanciullo e la consapevolezza di un saggio. Insomma con leggerezza e profondità. Ecco cosa desidererei da me stesso. Arrivare in fondo al viaggio senza il rimpianto di non aver ascoltato e amato abbastanza, di non aver generato alcuna testimonianza, di non aver spremuto neppure una goccia di felicità. Di fronte alla morte sono dunque guidato da una rassegnazione generativa, costruttiva per l appunto, vitale e creativa. Il desiderio di dare vita a qualcosa, a qualsiasi cosa, per colmare quel vuoto che è parte di me. Un pensiero, un opera, una relazione, un bambino. Non importano le dimensioni dei risultati, ma la passione, l impegno, la responsabilità, il sacrificio che si impregna di bellezza. In questo sforzo si esprime un significato che impedisce al vorace oblio di annientare la mia coscienza e la dignità del mio esserci, che è a termine, non è per sempre. 5. Le due forme del lasciare Nella morte c è un lasciarsi e un consegnare. Vi sono due forme del lasciare: 1) Lasciare andare chi ami. 2) Lasciare qualcosa a chi resta. 8

9 La morte spezza i legami, separa le persone. La persona amata se ne va da questo mondo, per sempre. Resterà un ricordo psichico, ma non la relazione fisica. Chi muore lascia chi resta. Viceversa chi resta lascia andare chi muore. Deve farlo, dopo l elaborazione di un lutto, altrimenti non potrà più vivere libero, ma nella prigionia di una relazione impossibile. Poi chi se ne va per sempre lascia qualcosa a chi resta. Immagini, ricordi, cose, opere, parole, idee, visioni, valori. Ebbene questo patrimonio, questa eredità emozionale, culturale, persino economica, continua a vivere, rimane, si radica creando sempre qualcosa di nuovo. Qualcosa che in certi casi è destinato a durare, in altri a soccombere o trasformarsi. Ma nulla è inutile entro questa catena di esperienza e di metamorfosi. Tutto contribuisce alla magnifica alchimia del Tutto. 6. I segni quotidiani della finitezza Ogni giorno finisce qualcosa. Si tratta dei tanti piccoli e grandi segni della finitezza. Vi sono circostanze importanti che segnano la conclusione di un percorso o di un esperienza. Cambiare lavoro, casa, legame affettivo è sempre una grande trasformazione che traccia un epilogo e lascia una sofferenza. E un lutto. Poi ogni giorno infiniti messaggi arrivano a conclamare il principio che tutto ha un inizio e una fine. Questo fatto è ineluttabile, irreversibile. Non esiste organismo biologico, oggetto materiale, fenomeno sociale, materia fisica che non sia sottoposta a una trasformazione, a un cambiamento di stato. Il che presup- 9

10 pone una fine e un nuovo inizio. La conclusione di un film, di una festa, di un momento magico simboleggia l idea dell epilogo. L esaurimento di una cartuccia della stampante o di una risma di carta rappresenta, allo stesso modo, una fine, il ché presuppone che il nuovo deve prendere il posto del vecchio. Talvolta si assiste al preludio della fine, al declino, rapido o lento che sia, di una civiltà, di un movimento politico, di un economia, di un azienda, o, più semplicemente, di una relazione. Pure questo è segnale della finitezza. Dunque tutto ha un ciclo di vita, persino le galassie. Ciò non significa che dopo ci sia il nulla, ma solo una trasformazione. Si vive attorniati da questa immagine e da questa idea a cui è necessario aderire con la dovuta docilità per non essere sopraffatti dalla disperazione della dissoluzione. Il destino della vita non è la dissoluzione bensì la trasformazione. 7. Una buona morte La morte delle persone ha assunto una molteplicità di forme. Morte improvvisa. Morte preannunciata. Morte dolce. Morte dolorosa. Morte nel sonno. Morte cosciente. Morte naturale. Morte violenta. Morte prematura. Morte senile. Si tratta, fondamentalmente, di una pluralità di immagini che pendolano tra un idea accettabile del morire e una sempre più spaventosa. Persino dinnanzi alla morte si scomoda la speranza. Si spera di avere una morte con certi crismi e di non incappare nelle sue forme più tragiche. C è insomma, nell immaginario collettivo, un modo migliore e uno peggiore di morire. Il secondo è la trama degli incubi 10

11 più terribili e orribili, è ciò che non vorremmo mai esperire e neppure vedere. 8. La morte in terza, in seconda e in prima persona Tutti i giorni muore qualcuno. Uno qualsiasi. Non ci si fa caso, neanche più di tanto. Oramai la morte non costituisce più un fatto sociale ma solo privato che coinvolge solamente gli stretti interessati. Questa si potrebbe definire la morte in terza persona. Con un certo distacco riservo la morte solo agli sconosciuti, attraverso un rinvio temporale, che assume tuttavia la forma di un continuo rimando. Potrebbe peraltro morire un altro da me, ma qualcuno a cui sono molto legato. Questa morte, in seconda persona assomiglia alla mia perché, in questa circostanza, muore qualcosa anche di me. Infine la morte in prima persona, quindi la mia, è qualcosa che ancora non conosco, ma temo. Quando la conoscerò sarà troppo tardi, non potrò trasformarla in esperienza di apprendimento. Allo stesso modo in cui non posso parlare della mia esperienza prima di essere nato. Non ricordo nulla al riguardo. Prima della nascita c è il nulla sensoriale, mentre nella morte arriva dopo. Il nulla sensoriale non equivale, naturalmente, al nulla assoluto. Io posso conoscere la data della mia nascita, ma non quella della mia morte. E proprio questo che da vita alla speranza. 11

12 9. Ciò che non muore non esiste La morte è certamente un limite alla vita eppure senza di essa la vita non esisterebbe nella forma biologicamente e psichicamente concepibile dall uomo. Ogni essere vivente ha dunque questo destino, quello di morire, quindi di trasformarsi, allo stesso modo dei corpi celesti e della materia inanimata. Il destino del sole, di una galassia, del nostro pianeta, o più semplicemente di una pietra, è quello di finire e di trasformarsi in qualcosa d altro. Essere parte della realtà significa dunque essere parte della trasformazione. Il destino della morte contiene un messaggio oscuro e misterioso, che potrebbe anche apparire privo di senso, ma che costringe l essere umano in una ricerca perenne. L inizio ha una fine. Tutto si trasforma, tutto diviene. La morte è un non senso che obbliga l uomo a generare senso. 10. Imparare a morire? Si può imparare a vivere senza imparare a morire? Certo che no, visto che le due cose sono strettamente collegate, sono un tutt uno. Tuttavia è impossibile imparare la morte, se non l atteggiamento con cui ci si prepara ad essa. Posso apprendere la rassegnazione, la costruttività compensatrice, ma non posso perfezionarmi a morire, dato che posso farlo solo una volta. Mi è impossibile riprovare a morire per migliorarmi. Se mai esistesse l esperienza della morte, non farebbe certamente parte del nostro mondo. Infatti chi è morto non può riflettere nella condizione di un vivo. La nostra esperienza si limita a osservare la morte altrui. Un 12

13 cadavere inanimato, destinato al dissolvimento, prende il posto di una relazione possibile, quale è quella tra vivi. Con la morte si rompe prima di tutto la comunicazione. Il sonno è una prefigurazione analogica della morte, ma non è la morte. Anche l invecchiare è un progressivo ridursi della forza vitale. Ma non è la morte. Sono solo due immagini che ci aiutano a darle una forma cognitiva. 11. Si muore soli L ultimo istante è una soglia che si varca da soli. Non posso compiere questo passo in compagnia. Una forza gravitazionale mi spinge oltre la vita e in quel momento mi prende nella più esclusiva soggettività. Non posso farmi sostenere, non posso essere sostituito. Nessuno può andare al posto mio. Di quegli ultimi istanti, di quelle ultime percezioni, sensazioni, probabilmente non resterà lucida memoria, forsanche un energia incomprensibile fluttuerà in un campo di forze ignote all uomo, ma tutto si dissolverà secondo l ordinaria coscienza. L intensità di quella solitudine è l epilogo tanto della gioia, quanto della fatica di vivere. E un momento tragico ma anche di liberazione dello spirito dalla prigionia del proprio corpo. La privazione del sentire è negazione della percezione sensoriale, dei processi cognitivi, della volontà, della coscienza. E la fine del pensiero e del respiro. 13

14 12. Non se ne deve parlare Nel lungo percorso culturale dell umanità la morte ha avuto sino ai giorni nostri una posizione di rilievo, nei costumi, nelle abitudini sociali. Non era nascosta ma onnipresente nei diversi ambiti del vivere sociale, negli abiti, nei rituali, nei mores culturali. Nella società postindustriale la morte è pressoché divenuta un tabù. La morte-tabù ha di gran lunga sostituito il sesso come tabù. Essa sfugge al controllo rassicurante della scienza. Non appartiene alla normalità e al godimento del vivere, è inopportuno parlarne, è una grave ferita narcisistica. E bene usare il tempo per questioni più pratiche o per celebrare il piacere, per consumare, per apparire. E quindi controproducente e inusuale pensare alla morte. Non è buon gusto invitarla nelle conversazioni, nell intrattenimento. La sua presenza è sconveniente e deve essere esorcizzata, meglio se spettacolarizzata, così da non escluderla del tutto, mantenendo la giusta distanza. 13. La morte espropriata Talvolta si preferisce nascondere la verità a un malato terminale. I suoi familiari si adoperano senza che egli sappia il suo destino, anche se spesso il loro non verbale comunica ben più delle parole. Costui è stato espropriato della consapevolezza per paura della disperazione. Il movente è di certo nobile, limitare la sofferenza psichica. Però l effetto è nefasto soprattutto per i vivi. Costoro sanno che quando sarà il loro turno anch essi non saranno padroni 14

15 della propria morte. Questo non fa che aumentare il terrore di quel momento e la necessità di esiliarne persino il pensiero, di anestetizzarne l idea, di ripudiarne l immagine repulsiva. Si finge allora di vivere un come se non fosse così, si finge che la morte sia solo un problema degli altri. 14. Meglio non pensarci Già il filosofo Pascal sosteneva che è più facile accettare la morte senza pensarci piuttosto che pensarci continuamente. Egli era un anticipatore del sentire contemporaneo. La morte in quanto fenomeno biologico non offre alcuna risposta ontologica allo scopo, alla ragione del morire. Poiché il quesito non ha soluzione è inutile porsi il problema, è più proficuo pensare ad altro. Il pensiero dominante non può accettare che ci sia qualcosa di misterioso, non può sopportare i propri limiti fisici e cognitivi. Tuttavia la dignità di un essere pensante è tutto ciò che resta di fronte all ineluttabilità dell epilogo. Ciò implica un certo tipo di atteggiamento non solo nei confronti di tale evento finale, ma che si riverbera nella sua attesa dunque nella stessa azione del vivere, di esperire la vita, di conferirle un senso piuttosto che un altro. Vi è una risposta laica alla paura della morte che ha intriso buona parte degli stili di vita moderni e che consiste nel vivere intensamente i doni dell esistenza, siano questi dei piaceri, degli affetti, dei valori; tuttavia questo non basta per superare veramente le angosce. 15

16 15. La morte condiziona la vita Che cosa è la vita? Vivere significa anche morire. Il dominio del trauma della finitezza presuppone consapevolezza, riconoscimento, accettazione. Attraverso la sola ragione non si può arrivare a una comprensione completa della morte. La morte non è una teoria astratta, è un fatto molto concreto che dovrà verificarsi e che ci riguarderà in prima persona. Le varie confessioni religiose, i miti, hanno proposto modelli di contenimento dell angoscia di morte, ma è il sentimento della fede che da un punto di vista soggettivo libera l individuo dal terrore e dall orrore di quell evento. La ragione si appella sempre alla conoscenza per trarne sicurezza, ma nel caso della morte resta incompiuta ogni spiegazione razionale. Ogni supposizione non ha alcuna certezza, non è verificabile, non può definirsi vera o falsa, ma di certo la visione che ciascuno ha della morte condiziona e influenza in maniera determinate il suo modo di vivere. 16. Dare un senso alla morte La morte un giorno o l altro dovrà accadere, ma almeno per ora non è ancora presente. Dunque è meglio dilatare il presente, e pensare adesso alla morte sarebbe come rinunciare a vivere il presente. L uomo contemporaneo ha perso il coraggio dell angoscia, non è in grado di guardare con autenticità alla realtà e dunque sceglie di non elaborare un pensiero significante sulla morte. La morte è certa, sempre possibile, anche se assurda e non scelta, è elemento impre- 16

17 scindibile della nostra natura biologica ed ontologica. 17. Molto di più L atteggiamento più dignitoso verso la morte sta forse nel viverla nel modo più naturale possibile, interpretandola come contenuto, essenza e senso della vita stessa. E dunque necessario vivere in confidenza con la morte durante la vita. Non è possibile trovare il senso della propria esistenza senza affrontare il senso della morte nella vita stessa. Che significato avrebbe vivere se poi tutto deve essere annientato dalla morte? E che senso avrebbe tentare di morire dignitosamente, da uomo, se la morte è un assurda realtà che non ha niente a che vedere con l esistenza umana? Per vivere autenticamente la mia esistenza debbo interiorizzare la morte. Non si tratta solamente di pensare che dovrò morire, quanto piuttosto di prendere coscienza che ogni cosa non è definitiva; quindi non potrò attaccarmi a nulla. Questo non vuol dire rinunciare a tutto, ma solo riconoscere e accettare la vera natura della realtà. Sarebbe riduttivo pensare alla morte come un semplice cessare di vivere, di respirare, di sentire, di ricordare, di comunicare. La morte è molto di più. E una direzione, un compimento, un essenza, un catalizzatore di significato. Dunque è un elemento ontologico, oltre che prettamente biologico. Ne avverto la presenza attraverso il coraggio della mia angoscia. Una serena accettazione può esserci interpretando la vita come un percorso, il cui valore non è una quantità bensì 17

18 una qualità. E ricchezza e intensità dell esserci, è un sentimento di pienezza, e di gratitudine, è bellezza d animo. Il mistero della morte appartiene al cuore pulsante della vita e la sua percezione poetica da la forza di sopportarne l arrivo. 18. La grande fuga La maggior parte delle persone cerca di fuggire via dalla morte, nonostante la sua inevitabilità. Sceglie di vivere intensamente il presente e si proietta sistematicamente nel futuro, riempendolo di progetti e di cose da fare. E questo l atteggiamento più tipico della società post-industriale. Ma il paradosso è inevitabile. Più l uomo cerca di sfuggire alla morte, più le va incontro. Il nostro futuro in ogni istante della vita si riduce, mentre il passato si incrementa. Inevitabilmente il presente si comprime, nonostante il nostro tentativo di dilatarlo. E uno sforzo irrazionale, privo di significato, dettato solo dall angoscia. Ovunque si scappi la vita tende verso la morte. Ogni persona muore per il solo fatto di essere nata. 19. Le forme della sopravvivenza L idea dell immortalità dell anima è per molti un orizzonte di senso. La fede in essa assume variegate forme in base alla fede religiosa o anche alle rappresentazioni soggettive. 18

19 Anche il ricordo tiene in qualche modo in vita la persona scomparsa. Tuttavia la fama non è per tutti gli individui e i più debbono consolarsi con la memoria degli affetti che, tuttavia, ha un orizzonte temporale più limitato. Considerare la morte come un passaggio in un nuovo ordine, sia pur misterioso, lascia comunque una speranza ai vivi, oltre ad orientarne i comportamenti entro direzioni etiche, morali, di significato. 20. Contraddizioni del nostro tempo La nostra società esorcizza il timore della morte oscillando tra atteggiamenti contraddittori, quali la rimozione oppure l'ostentazione di immagini che la spettacolarizzano. Servizi televisivi e film, realtà e finzione, mediate dal piccolo e dal grande schermo, oltre che da internet, ne svalutano i contorni e i contenuti, soprattutto da un punto di vista emotivo. La morte spettacolo determina un atteggiamento passivo, altro da noi, distante dalla nostra vita, che non ci obbliga a ricercare un perché oltre noi stessi. La società agro-pastorale considerava la morte un fatto naturale, offrendo un'accettazione più serena e rassegnata di essa; con l aiuto della scienza e della tecnologia, si cerca spasmodicamente di allontanare quel momento. L'uomo contemporaneo forse nutre una segreta speranza di immortalità. Grazie alla scienza potrebbe esserci sempre qualcosa da fare per prolungare la vita. 19

20 21. Il significato di vivere e di morire Non vi è essere umano che non abbia una filosofia della vita, e quindi una ricerca del significato dell esistenza. Oltre al rapporto tra me e me, o tra Io e Tu, esiste un altra dimensione che rende l uomo un essere trascendente : il significato dell esistenza e della morte. Il recupero di trascendenza in questo discorso è recupero di senso e di finalismo. Da sempre l uomo ha bisogno di significato, e non riuscirà a trovarlo nella scienza, nella tecnologia, nella società del benessere. Tutto ciò può migliorare la condizione esistenziale, il contesto, la qualità della vita, ma non può nutrire l anima del suo cibo naturale, il significato. 22. Unica verità assoluta L unica verità assoluta e inaccessibile è proprio la morte. La vita è un evento passeggero che fa parte di un contesto più grande, che esula dalla nostra immaginazione. Si viene al mondo grazie ai genitori e a tutti gli avi. Si vive, ricadendo poi in un regno di cui non si sa nulla. La vita non è un fatto straordinario separato dalla morte. Non può essere presa isolatamente, come un bene di consumo. La vita in realtà prende possesso di noi, poi ci lascia andare. Noi esistiamo già, nei nostri genitori, e in tutti quelli che ci hanno preceduto, prima di nascere. La forza dei nostri avi ci accompagna nel transito dell esistenza. La morte è dunque intimamente connessa con la via della conoscenza e con la ricerca della verità, così come con 20

21 la sessualità e con la riproduzione della specie. Possiamo umilmente esporci a essa e sopportarla solo recependo il ciclo della vita, la forza dei nostri avi, la trascendenza dell esistenza, il dubbio. La ricerca della verità è infatti un operazione pesante e faticosa. Porta con sé il fardello della morte e della sua inaccessibilità. Presuppone per chi nasce senza ali di volare nel cielo, per chi nasce greve e pesante di muoversi velocemente nell aria. Il prezzo da pagare è alto: la convivenza col dubbio. Qualche volta sento il bisogno di rifugiarmi nella mia intimità psichica, in solitudine, e di raccogliermi in una meditazione interiore. Ciò consiste nel non pensare. Nello svuotare la mente. Nel convivere col vuoto. 23. L amore e la morte L amore, quale possibilità di amare e di essere amati, è una grazia, un dono, un incanto, un miracolo. L Io che ama, nel darsi a un Tu, supera il proprio Io e lo stesso Tu, per cogliere un significato più profondo dell esistenza. Colui che ama non lo fa in ragione di una qualità specifica della persona amata, ma per tutto ciò che questa è nella sua unicità e irripetibilità. La persona amata è insostituibile. L amore porta in sé pulsione sessuale ed erotismo psichico, ma soprattutto si basa su uno stato sentimentale e spirituale. Infatti la morte può far venire meno il corpo della persona amata, ma mai la sua unicità esistenziale, il suo modo di essere, il suo spirito. La sua essenza spirituale, così come quella di ogni es- 21

22 sere umano, è eterna. Il corpo è limitato, ma molto probabilmente lo spirito non lo è. 24. Il piacere e la morte Il piacere è uno stato provvisorio, di origine biologica, determinato dalle cellule nervose del nostro cervello. Per via della morte il piacere viene meno. Si svuota di ogni significato. La ricerca esasperata del piacere può avere senso solo nella misura in cui si fa propria le teoria del non-senso dell esistenza. Allora vale la pena approfittarne, per dimenticare o celare il nulla, il non-senso. Il piacere compensa così il vuoto. Ma questo senso di vuoto svanisce proprio quando facciamo esperienze esistenziali che riconducono il significato della vita a qualcosa di più grande di noi. Quando proviamo un sentimento di amore autentico o di carità per un altra persona. Quando riconosciamo il merito, il coraggio, la forza di un essere umano e della sua vita esemplare, al servizio dell umanità. Quando realizziamo o godiamo di un opera d arte, ammiriamo i miracoli della natura, scrutiamo i misteri dell universo e della vita. In tutti questi momenti proviamo la felicità dell esistenza, senza averla cercata, come effetto naturale che ci trascende, come dono che riceviamo. 22

23 25. La responsabilità di vivere Andare incontro al senso dell esistenza e alla sua finitezza vuol dire esprimere la libertà come esercizio di responsabilità nelle diverse esperienze della vita, come l amore, l operosità, l atteggiamento di fronte alla sofferenza. Ciò significa non rinunciare al proprio sé autentico. Nella vita ogni essere umano è chiamato ad assolvere un compito, in cui troverà un significato, una direzione, un idealità, una responsabilità in cui esprimere la propria libertà. È da considerarsi fisiologica e sana la distanza tra il proprio sé reale e quello ideale. Sarebbe invece anormale una soddisfazione eccessiva. Ciò non deriva solamente dalla contrapposizione tra valori e istinti, ma anche dalla finitezza della nostra vita. Se infatti fossimo eterni, immortali, non avremmo la responsabilità irreversibile di utilizzare il tempo della nostra vita come opportunità per esprimere un significato. Senza limiti temporali saremmo apatici, spiritualmente addormentati. Senza finitezza non vi sarebbe responsabilità e quindi neppure libertà. Dobbiamo fare i conti col nostro destino e con le nostre radici. L essere umano è libero di fronte al suo destino. Senza destino non sarebbe libero. Senza un disegno divino non sarebbe libero. Di fronte al fato, alla sorte, ai legami, ai vincoli, alle fortune, ogni uomo può scegliere sempre tra le moltissime possibilità di azione. Ogni essere ha la sua posizione di partenza, il suo corredo somatico, le sue pulsioni, le sue radici, la sua condizione sociale. Riconoscere e accettare ciò non è facile, ma fa parte della condizione umana. 23

24 26. Anche i nostri figli dovranno morire Quando sono piccoli, i nostri figli, li teniamo in braccio. Ci piace abbracciarli, accarezzarli, stropicciarli. Non c è molto tempo per farlo. Mentre stringiamo le loro piccole mani tra le nostre ricordiamo la nostra infanzia. Percepiamo anche il loro futuro, la loro finitudine di essere umani, la fatica che dovranno affrontare. Anche loro avranno pesi da portare, come tutti. Dovranno cercare la propria strada, il proprio compito, sino alla fine. Accettare il destino dei propri figli è quasi più pesante che accettare il proprio. Se dovesse accadere loro di dover sopportare un destino ostile, la nostra colpa sarebbe insopportabile? L accettazione di qualsiasi tipo di sofferenza esistenziale è una forma di fede e presuppone il coraggio di esistere. La fede non è l incondizionata accettazione di un opinione verificabile o confutabile: è accettazione della trascendenza come esperienza esistenziale. In fondo è l unica possibilità autentica di riscatto in un epoca segnata dalla mancanza di significato. Questa possibilità non consiste in un illusoria e arrogante pretesa di vincere la sofferenza, ma nell accettazione serena delle tribolazioni e dei destini umani. Nell accettare un destino insopportabile si esprime allora un atto di fede e si afferma un significato dell esistenza. Si guarda dritto negli occhi, con coraggio e pace, al fatto di esistere. È solamente nell espressione autentica della nostra volontà di significato che si esprime una vera ragione per essere felici. 24

25 27. Compassione artificiale L uomo desidera soffrire quando assiste a spettacoli teatrali dove si svolgono drammi o tragedie esistenziali che però lui stesso non vorrebbe mai patire nella realtà. Si commuove per quella situazione non sua, per quel tragico destino, e da esso si distanzia attraverso una finta pietà. Allo spettatore non è chiesto di portare soccorso, di prestare aiuto e cure, ma solo di soffrire e provare compassione per le sciagure umane alle quali assiste. La rappresentazione teatrale del dolore, della malattia e della morte, è tanto più riuscita quanto più il dolore appare reale. L amore per il dolore simulato esorcizza allora la paura di quello reale. Nessun dolore merita di essere amato e di far provare piacere, o di essere utilizzato come medicina delle nostre paure. Nel mondo virtuale della società contemporanea questo fenomeno è ancora più evidente e pregnante. Ma non si tratta forse di una fuga determinata dall assenza di significato? Di mancanza di coraggio esistenziale? Di una forma di mancanza di rispetto nei confronti della sofferenza umana? 28. Spettatori della morte altrui L essere umano non solo è spettatore della sofferenza altrui. Finché vive, è anche spettatore della morte altrui. Il morire è infatti un esperienza completamente propria di chi muore. Chi la fa, non può raccontarla. Quindi i viventi non sanno nulla della morte e niente possono sapere. Però qualsiasi essere vivente ne parla. Pensa a essa. Alla sua 25

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer

la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA la comunicazione della diagnosi al malato di Alzheimer evelina bianchi Firenze 53 Congresso nazionale SIGG 2008 Firenze 53 congresso SIGG evelina

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL 20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

Voci dall infinito. richiami per l Anima

Voci dall infinito. richiami per l Anima Voci dall infinito richiami per l Anima Copertina di Rocco Vassallo. Disegni di Mario G. Galleano. Mario Giovanni Galleano VOCI DALL INFINITO richiami per l Anima www.booksprintedizioni.it Copyright 2013

Dettagli

Spinoza e il Male. Saitta Francesco

Spinoza e il Male. Saitta Francesco Spinoza e il Male di Saitta Francesco La genealogia del male è sempre stato uno dei problemi più discussi nella storia della filosofia. Trovare le origini del male è sempre stato l oggetto principale di

Dettagli

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme

Adulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Adulti - Fragilità Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Noi Fragili«Fragilità» ha la stessa radice di frangere, che significa rompere. Chi è fragile

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

L accompagnamento del morente in RSA

L accompagnamento del morente in RSA Gruppo di Studio La cura nella fase terminale della vita L accompagnamento del morente Massimo Petrini Centro di Promozione e Sviluppo dell Assistenza Geriatrica Facoltà di Medicina e Chirurgia A.Gemelli

Dettagli

"#$"%&' (%&#((%! &#)'!*'"!+'$%(),!

#$%&' (%&#((%! &#)'!*'!+'$%(),! L Archivio liquido dell Identità arriva in Brasile, incontrando la comunità pugliese di San Paolo. Il cuore della città è l Edificio Italia, un altissimo palazzo che domina su l enorme estensione di questa

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

Siamo un cambiamento in cammino

Siamo un cambiamento in cammino Scuola Primaria Paritaria Sacra Famiglia PROGETTO EDUCATIVO ANNUALE 2013 2014 Siamo un cambiamento in cammino Uno di fianco all altro, uno di fronte all altro Il percorso educativo di quest anno ci mette

Dettagli

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email. I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere

Dettagli

Amare il rischio Amare gli altri. Amare l amato. Amare la vita Amare il mondo

Amare il rischio Amare gli altri. Amare l amato. Amare la vita Amare il mondo Amare il rischio Amare gli altri Amare l amato Amare la vita Amare il mondo Amare l amato In ognuno di noi è forte il desiderio di amore: la fame e la sete di amicizia, di intimità, di unione e di comunione

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

Curricolo di Religione Cattolica

Curricolo di Religione Cattolica Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

Cosa ci può stimolare nel lavoro?

Cosa ci può stimolare nel lavoro? a Cosa ci può stimolare nel lavoro? Quello dell insegnante è un ruolo complesso, in cui entrano in gioco diverse caratteristiche della persona che lo esercita e della posizione che l insegnante occupa

Dettagli

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco INTRODUZIONE Il tempo di Natale è un tempo di doni - un dono dice gratuità, attenzione reciproca,

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi

Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi Gruppo di Foggia Clinica, Formazione, Cultura psicoanalitica Seminario della psicoterapeuta Gloria Rossi Ascoltarsi è un arte dimenticata, che tutti siamo in grado di ricordare. Il corpo ci parla attraverso

Dettagli

Teorie Etiche - Kant

Teorie Etiche - Kant Teorie Etiche - Kant Gianluigi Bellin January 27, 2014 Tratto dalla Stanford Encyclopedia of Philosophy online alle voce Kant s Moral Philosophy. La filosofia morale di Immanuel Kant Immanuel Kant, visse

Dettagli

ANICA, TRA PASSATO E FUTURO

ANICA, TRA PASSATO E FUTURO ANICA, TRA PASSATO E FUTURO Documentario di Massimo De Pascale e Saverio di Biagio Regia di Saverio Di Biagio PREMESSA Il rischio di ogni anniversario è quello di risolversi in una celebrazione, magari

Dettagli

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

«Il Padre vi darà un altro Paraclito»

«Il Padre vi darà un altro Paraclito» LECTIO DIVINA PER LA VI DOMENICA DI PASQUA (ANNO A) Di Emio Cinardo «Il Padre vi darà un altro Paraclito» Gv 14,15-21 Lettura del testo Dal Vangelo secondo Giovanni (14,15-21) In quel tempo, Gesù disse

Dettagli

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata

VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI. Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata VENGO ANCH IO CONDIVIDERE LA MALATTIA E LE CURE CON I FIGLI I BENEFICI DELLA COMUNICAZIONE IN FAMIGLIA Dott.ssa Lucia Montesi Psicologa Psicoterapeuta U.O. Oncologia Area Vasta 3, Macerata FORMATO FAMIGLIA

Dettagli

CIVILTA E MEDICINA: IL TESTAMENTO BIOLOGICO Aspetti bioetici, sociali e morali

CIVILTA E MEDICINA: IL TESTAMENTO BIOLOGICO Aspetti bioetici, sociali e morali Istituto Oncologico Marchigiano onlus CIVILTA E MEDICINA: IL TESTAMENTO BIOLOGICO Aspetti bioetici, sociali e morali dott. Marco Nocchi Regione Marche Servizio Politiche Sociali 1 LA BIOETICA tra nascere

Dettagli

Le caratteristiche dell adolescenza. Problematiche tipiche del contesto attuale

Le caratteristiche dell adolescenza. Problematiche tipiche del contesto attuale Le caratteristiche dell adolescenza Problematiche tipiche del contesto attuale Le mete da raggiungere L obiettivo è la maturità: Fisica (corpo e capacità di generare) Mentale (generalizzazione e astrazione)

Dettagli

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO Anno scolastico 2014-2015 1 PREMESSA La SCUOLA CATTOLICA svolge la sua missione educativa

Dettagli

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro?

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Marco Deriu docente di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, Università Cattolica per

Dettagli

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo. Riflessioni sulla felicità.. Non so se sto raggiungendo la felicità, di certo stanno accadendo cose che mi rendono molto più felice degli anni passati. Per me la felicità consiste nel stare bene con se

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo

Dettagli

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014

L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 Partendo da lontano: appunti di viaggio di Beatrice Vitali Berlino è così: c è sempre qualcuno scalzo c

Dettagli

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ.

UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO MA COME TI TRUCCHI?! PER PERSONE CON DISABILITÀ. UN VIAGGIO TRA LA SCOPERTA DEL PROPRIO CORPO E LA RICERCA DELLA BELLEZZA: IL LABORATORIO "MA COME TI TRUCCHI?!" PER PERSONE CON DISABILITÀ. Relatore: Martina Tarlazzi Make your smile up LA NASCITA DEL

Dettagli

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014 Dott.ssa Francesca Alfonsi La donazione di organi da vivente permette di donare un rene e parte di fegato. Secondo la legge il donatore

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Dio, il mondo e il Big- -Bang

Dio, il mondo e il Big- -Bang Dio, il mondo e il Big- -Bang come parlare di Dio creatore ome ha fatto Dio a fare il Mondo? Dio, i miracoli e le leggi della natura DIO e il Mondo Dio, Adamo ed Eva, e l evoluzione Dio o il Big Bang?

Dettagli

I sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani

I sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani I sentimenti causati da perdita e separazione Dr.ssa Barbara Ottaviani Il confronto con la fine della vita - La morte fa ancora parte della nostra cultura? - Siamo ancora capaci di rappresentarla, di immaginarla?

Dettagli

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori

frutto della collaborazione fra Volontari della Caritas Parrocchiale, Alunni e Alunne, Insegnanti e Comitato dei Genitori La Scuola Primaria PAOLO NEGLIA di Vanzago, nell ambito delle manifestazioni organizzate per la Festa di fine anno scolastico, ha promosso la seguente iniziativa frutto della collaborazione fra Volontari

Dettagli

IL TESTAMENTO: COME E PERCHÉ FARLO?

IL TESTAMENTO: COME E PERCHÉ FARLO? IL TESTAMENTO: COME E PERCHÉ FARLO? La maggior parte di noi non si pone neppure la domanda. In Italia, quella di fare testamento è una pratica poco utilizzata. Spesso ci rifiutiamo per paura, per incertezza

Dettagli

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,

Dettagli

I criteri della scelta e della riforma

I criteri della scelta e della riforma I criteri della scelta e della riforma La preghiera ha il fine di vincere se stessi, vincere la propria ignoranza, la propria pigrizia mentale per conoscere il Signore. Ogni preghiera deve essere mirata

Dettagli

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 1 programmazionescinfdonmandirc14.15 ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 2 GIORNATA SCOLASTICA

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

PIANO ANNUALE I.R.C.

PIANO ANNUALE I.R.C. ISTITUTO COMPRENSIVO DI LOGRATO (BS) SCUOLA DELL INFANZIA ZIROTTI DI MACLODIO (BS) PIANO ANNUALE I.R.C. ( INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA) A.A. 2015/2016 INSEGNANTE: Cutrupi Alessia 1. U.d.A. IL DONO

Dettagli

UNA VISIONE DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO

UNA VISIONE DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO UNA VISIONE DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO Benedetta Baquè Psicologa - Psicoterapeuta I BISOGNI DEI BAMBINI E DEI RAGAZZI Ogni bambino ha diritto a crescere in una famiglia, la propria o se questa non

Dettagli

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015

Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,

Dettagli

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI Quarta Domenica di Avvento 20 dicembre 2015 Accensione della Candela della Corona dell

Dettagli

Le frasi sono state mescolate

Le frasi sono state mescolate Roma o Venezia? 1 Questo percorso ti aiuterà a capire che cosa sia e come si costruisca un testo argomentativo Nella prossima pagina troverai un testo in cui ad ogni frase corrisponde un diverso colore.

Dettagli

Io e gli altri: il mondo a tre anni Come nascono i bambini Dalla percezione della pancia e del busto

Io e gli altri: il mondo a tre anni Come nascono i bambini Dalla percezione della pancia e del busto Servizio 2-6 anni Turri Sezione rossa a. s. 2009-2010 dal progetto didattico annuale Io e gli altri: il mondo a tre anni raccontiamo Come nascono i bambini Il nostro viaggio è cominciato con l intento

Dettagli

Amore in Paradiso. Capitolo I

Amore in Paradiso. Capitolo I 4 Amore in Paradiso Capitolo I Paradiso. Ufficio dei desideri. Tanti angeli vanno e vengono nella stanza. Arriva un fax. Lo ha mandato qualcuno dalla Terra, un uomo. Quando gli uomini vogliono qualcosa,

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna...

Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna... Se fossi donna molto probabilmente avrei un comportamento diverso. Il mio andamento scolastico non è dei migliori forse a causa dei miei interessi (calcio,videogiochi, wrestling ) e forse mi applicherei

Dettagli

Nina Cinque. Guida pratica per organizzarla perfettamente in una sola settimana! Edizioni Lefestevere

Nina Cinque. Guida pratica per organizzarla perfettamente in una sola settimana! Edizioni Lefestevere Nina Cinque Guida pratica per organizzarla perfettamente in una sola settimana! Edizioni Lefestevere TITOLO: FESTA DI COMPLEANNO PER BAMBINI: Guida pratica per organizzarla perfettamente in una sola settimana!

Dettagli

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE?

COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? Ogni genitore desidera essere un buon educatore dei propri figli, realizzare il loro bene, ma non è sempre in armonia con le dinamiche affettive, i bisogni,

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015

SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 FINALITÀ: Formare persone responsabili con un profondo senso civico. Sviluppare nell alunnocittadino il senso di appartenenza ad una comunità residente in

Dettagli

YOUTH SCIENCE CALABRIA 2013

YOUTH SCIENCE CALABRIA 2013 YOUTH SCIENCE CALABRIA 2013 LICEO SCIENTIFICO PIETRO METASTASIO SCALEA (CS) Anno scolastico 2013/2014 La ricerca è stata effettuata presso il Liceo scientifico Pietro Metastasio nelle classi VA e VD Sono

Dettagli

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA G I OC ON F A PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA La proposta educativa La proposta Psicomotoria educativa rivolta a bambini dai 2 ai 6 anni, tende ad una armonica formazione della personalità vista come

Dettagli

CONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI. Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE

CONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI. Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE CONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE La relazione che segue costituisce una sintesi dei contenuti emersi

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 Programmazione delle attività educativo didattiche SCUOLA PRIMARIA Disciplina RELIGIONE CLASSE: PRIMA L'alunno: - Riflette sul significato dell

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

Le biblioteche raccontate a mia fi glia

Le biblioteche raccontate a mia fi glia La collana Conoscere la biblioteca si rivolge direttamente agli utenti delle biblioteche per spiegare, con un linguaggio semplice, il ruolo e i diversi aspetti di questo servizio. Per tali caratteristiche

Dettagli

Apporti, Asporti e Regali

Apporti, Asporti e Regali Apporti, Asporti e Regali Collana: Ali d Amore N. 9 A Dilaila e alle anime candide dell Altra Dimensione A P P O R T I Gli apporti sono materializzazioni di oggetti, di animali, di piante o fiori, che

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

INTRODUZIONE. motivazioni e finalità

INTRODUZIONE. motivazioni e finalità Un mondo di bellissimi colori: io e l'ambiente. Tanti bambini tutti colorati: io e gli altri. Un bambino dai colori speciali: io e la famiglia. Avvento e Natale. Io e Gesù, una giornata insieme a Gesù.

Dettagli

Diritti umani versus diritti culturali. Ivana Padoan Università Cà Foscari

Diritti umani versus diritti culturali. Ivana Padoan Università Cà Foscari Diritti umani versus diritti culturali Ivana Padoan Università Cà Foscari Diritti culturali I diritti culturali, rappresentano il diritto di accesso alle risorse culturali appropriate, e in questo, designano

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO Premessa La Scuola Cattolica si differenzia da ogni altra scuola che si limita a formare l uomo, mentre essa si propone

Dettagli

Questionario tipi umani

Questionario tipi umani Questionario tipi umani Dare solo una risposta, indicandola con una crocetta, ad ogni item in relazione al livello corrispondente. A - Mi riesce spiacevole realizzare un lavoro non diretto da me. - Se

Dettagli

Mentore. Presentazione

Mentore. Presentazione Mentore Presentazione Chi è Mentore? Il Mio nome è Pasquale, ho 41 anni dai primi mesi del 2014 ho scoperto, che ESISTE UN MONDO DIVERSO da quello che oltre il 95% delle persone conosce. Mi sono messo

Dettagli

LA COMUNICAZIONE DI UNA PROGNOSI INFAUSTA. Prof Marco Bonvicini Cardiologia Cardiochirurgia Pediatrica Università di Bologna

LA COMUNICAZIONE DI UNA PROGNOSI INFAUSTA. Prof Marco Bonvicini Cardiologia Cardiochirurgia Pediatrica Università di Bologna LA COMUNICAZIONE DI UNA PROGNOSI INFAUSTA Prof Marco Bonvicini Cardiologia Cardiochirurgia Pediatrica Università di Bologna COMUNICARE LA PROGNOSI INFAUSTA Nella cultura moderna vi è una fuga da quello

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

Survey Internazionale sulla Famiglia Risultati italiani

Survey Internazionale sulla Famiglia Risultati italiani Survey Internazionale sulla Famiglia Risultati italiani L indagine Obiettivo Indagare l opinione delle utenti di alfemminile sul concetto di famiglia al giorno d oggi. Date ottobre 2011 Numero di rispondenti

Dettagli

TRAPIANTI DI PERSONA

TRAPIANTI DI PERSONA TRAPIANTI DI PERSONA Illustrazione di Matteo Pericoli 2003 Lui. [Si ferma davanti a un portone.] Che mal di testa. [Concitato, legge la targa.] Clinica Zoom. Trapianti Ogni Organo. Ogni organo? È quello

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

Roberto Farnè Università di Bologna

Roberto Farnè Università di Bologna Roberto Farnè Università di Bologna Ora l apertura della parte scientifica a questi lavori, per capire innanzitutto il senso di questo appuntamento. Non abbiamo bisogno, nessuno di noi credo abbia bisogno

Dettagli

Processi di comunicazione scuola-famiglia

Processi di comunicazione scuola-famiglia Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli