GUIDA SEMPLIFICATA AL MODELLO 730/2014 REDDITI 2013

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1 GUIDA SEMPLIFICATA AL MODELLO 730/2014 REDDITI 2013

2 Le guide di NF Il Notiziario Fiscale del CAF UIL Direttore Responsabile, Dottor Sergio Scibetta Ideato e realizzato con la collaborazione della società editoriale Lavoro Italiano S.r.l.

3 GUIDA AL MODELLO 730/ SOMMARIO Sommario Prefazione di Giovanni Angileri... Pag Chi può presentare il Modello 730/ Pag Esonero alla presentazione del Modello Pag Esonero alla presentazione del Modello 730 per limiti di reddito... Pag Chi non può utilizzare il Modello 730/ Pag Dichiarazione congiunta... Pag Il Visto di Conformità... Pag Le date da ricordare... Pag Come si presenta la dichiarazione... Pag Rimborso e trattenute delle imposte... Pag Sanzioni... Pag Correzione ed integrazione del Modello 730/ Pag Principali novità del Modello 730/ Pag Aliquote e scaglioni di reddito... Pag Detrazioni per carichi di famiglia... Pag Altre detrazioni... Pag Compilazione del Modello 730 / Pag Frontespizio... Pag Residenza anagrafica e domicilio fiscale... Pag Dichiarazione presentata da soggetto diverso dal contribuente... Pag Familiari a carico... Pag Ulteriore detrazione per famiglie con almeno 4 figli... Pag Compilazione sezione familiari a carico... Pag Dati del Sostituto d imposta... Pag. 39 3

4 GUIDA AL MODELLO 730/ SOMMARIO 13. QUADRO A - Redditi dei terreni... Pag QUADRO B - Redditi dei fabbricati... Pag Locazione per finalità abitative opzione per l applicazione della cedolare secca... Pag Quadro B - Sez. I - Tassazione ordinaria e cedolare secca.. Pag Quadro B - Sez. II - Dati relativi ai contratti di locazione e di comodato... Pag QUADRO C - Redditi di lavoro dipendente e assimilati... Pag Quadro C - Sez. I - Redditi di lavoro dipendente e assimilati... Pag Quadro C Sez. I - Redditi di lavoro dipendente e assimilati Righi da C1 a C5... Pag Quadro C Sez. II Altri redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente... Pag Quadro C Sez. III Ritenute Irpef e Addizionale Regionale all Irpef... Pag Quadro C Sez.IV Ritenute Addizionale Comunale all Irpef... Pag Quadro C Sez. V Altri dati... Pag QUADRO D - Altri Redditi... Pag Quadro D - Sez. I - Redditi di capitale, lavoro autonomo e redditi diversi... Pag Quadro D - Sez. I - Redditi di capitale... Pag Quadro D - Sez. I - Altri redditi di capitale... Pag Quadro D - Sez. I Redditi derivanti da attività assimilate al lavoro autonomo... Pag Quadro D - Sez. I - Redditi diversi (per i quali non prevista la detrazione)... Pag Quadro D - Sez. I - Redditi derivanti da attività occasionale (commerciale o di lavoro autonomo) o da obblighi di fare, non fare e permettere... Pag Quadro D - Sez. II - Redditi soggetti a tassazione separata... Pag. 76 4

5 GUIDA AL MODELLO 730/ SOMMARIO Quadro D - Sez. II - Redditi percepiti dagli eredi e legatari... Pag Quadro D - Sez. II - Imposte ed oneri rimborsati nel 2013 e altri redditi soggetti a tassazione separata... Pag QUADRO E Oneri e Spese... Pag Quadro E - Sez. I - Spese per le quali spetta la detrazione d imposta del 19 per cento... Pag Quadro E - Sez. I - Spese sanitarie Rigo E1... Pag Quadro E - Sez. I - Spese sanitarie per familiari non a carico Rigo E2... Pag Quadro E - Sez. I - Spese sanitarie per persone con disabilità Rigo E3... Pag Quadro E - Sez. I - Spese per veicoli per persone con disabilità Rigo E4... Pag Quadro E - Sez. I - Spese per l acquisto del cane guida per non vedenti Rigo E5... Pag Quadro E - Sez. I - Interessi per mutui ipotecari per acquisto abitazione principale Rigo E7... Pag Quadro E - Sez. I Altre spese Detrazioni del 19 per cento: Righi da E8 a E12... Pag Quadro E - Sez. I Altre spese Detrazioni del 24 per cento: Righi da E8 a E12... Pag Quadro E Sez. II Spese ed oneri per i quali spetta dal deduzione dal reddito complessivo... Pag Quadro E - Sez. III Spese per le quali spetta la detrazione d imposta del 36% o 41% o 50% o 65%... Pag Quadro E - Sez. III Spese sostenute per la ristrutturazione di immobili... Pag Quadro E - Sez. III Interventi antisismici in zone ad alta pericolosità... Pag Quadro E - Sez. III Spese sostenute per l acquisto o l assegnazione di immobili facenti parte di edifici ristrutturati... Pag.124 5

6 GUIDA AL MODELLO 730/ SOMMARIO Quadro E Sez. III C Spese per l arredo degli immobili ristrutturati (detrazione d imposta del 50%)... Pag Quadro E Sez. IV - Oneri per i quali è riconosciuta la detrazione d imposta del 55% o 65%... Pag Quadro E Sez. IV - Spese per interventi di riqualificazione di edifici esistenti... Pag Quadro E Sez. IV - Spese per interventi sull involucro degli edifici esistenti... Pag Quadro E Sez. IV - Spese per l installazione di pannelli solari... Pag Quadro E Sez. IV - Spese per sostituzione di impianti di climatizzazione... Pag Quadro E - Sez. V - Detrazioni per gli inquilini con contratto di locazione... Pag Detrazione per inquilini di immobili adibiti ad abitazione principale... Pag Lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per lavoro... Pag Quadro E - Sez. VI - Altre detrazioni d imposta... Pag Quadro E - Sez. VI - Detrazioni per spese di mantenimento dei cani guida Rigo E81... Pag Quadro E - Sez. VI Spese per acquisto mobili, elettrodomestici, TV, computer (anno 2009) Rigo E82... Pag Quadro E - Sez. VI - Altre detrazioni Rigo E83... Pag Quadro F - Acconti, ritenute, eccedenze ed altri dati... Pag Quadro F - Sez. I - Acconti IRPEF, addizionale comunale e cedolare secca relativi al Pag Quadro F - Sez. II - Altre ritenute subite... Pag Quadro F - Sez. III - Eccedenze risultanti dalle precedenti dichiarazioni... Pag Quadro F - Sez. IV - Ritenute ed acconti sospesi per eventi eccezionali... Pag.135 6

7 GUIDA AL MODELLO 730/ SOMMARIO Quadro F - Sez. V - Misura degli acconti per l anno 2014 e rateazione del saldo Pag Quadro F - Sez. VI - Soglie di esenzione addizionale comunale... Pag Quadro F - Sez. VII - Dati da indicare nel mod. 730 integrativo... Pag Quadro F - Sez. VIII - Altri dati... Pag Quadro G - Crediti d imposta... Pag Quadro G - Sez. I - Crediti d imposta relativi ai fabbricati... Pag Quadro G - Sez. II - Credito d imposta per reintegro delle anticipazioni sui fondi pensione... Pag Quadro G - Sez. III - Credito d imposta per i redditi prodotti all estero... Pag Quadro G - Sez. IV - Credito d imposta per gli immobili colpiti dal sisma in Abruzzo... Pag Quadro G - Sez. V - Credito d imposta per l incremento dell occupazione... Pag Quadro G - Sez. VI - Credito d imposta per mediazioni per la conciliazione di controversie civili e commerciali... Pag QUADRO I Imposte da compensare... Pag.146 ALLEGATO Dispositivi medici di uso più comune... Pag.147 7

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9 PREFAZIONE DI GIOVANNI ANGILERI Prefazione Siamo in procinto dell apertura della campagna fiscale per l anno 2014 e questa guida include tutte le novità fiscali di quest anno, compresa la possibilità di presentare il modello 730 da parte di coloro che non hanno un sostituto d imposta per i conguagli fiscali, ma che nel 2013 hanno percepito redditi di lavoro dipendente, di pensione e/o alcuni assimilati a quelli da lavoro dipendente. Sono inoltre contenute novità rilevanti in materia di detrazioni per i familiari a carico, le ristrutturazioni edilizie, il risparmio energetico e il bonus arredi. Tale guida è una sorta di vademecum e si inserisce nell ottica da noi perseguita: quella di una sempre più diffusa informazione da fornire ai nostri utenti e di una sempre maggiore formazione da offrire ai nostri operatori. Informazione e formazione sono i due pilastri sui quali fondare il ruolo che deve svolgere il CAF quale intermediario fra l Amministrazione finanziaria e il contribuente. Infatti ritengo che stimolare e sviluppare la partecipazione attiva del cittadino-contribuente consentono di renderlo utente più che destinatario del servizio. Da ciò trae origine un processo attivo di comunicazione che determina una sempre maggiore collaborazione del contribuente nella realizzazione dell obbligo tributario ed il CAF risulta essere un mezzo utile per il conseguimento di tale scopo. Nel nostro settore dobbiamo porci come obiettivo primario la soddisfazione del cittadino e ciò deve generare maggiore attenzione alla taxpayer satisfaction, riducendo i disservizi e instaurando un sistema di mutua fiducia. Elemento di fondamentale importanza deve essere capacità di valutazione e d interpretazione delle aspettative degli utenti importante per instaurare un rapporto di fiducia nei servizi CAF UIL. Mantenere uno standard elevato ed una tendenza costante al miglioramento è la condizione essenziale per orientare le scelte degli utenti. Tra gli obiettivi prioritari del CAF c è quello di fornire sempre agli utenti un servizio di qualità, che sia caratterizzato da professionalità e cortesia. È necessario puntare tutto sulla innovazione tecnologica, sulla formazione del personale per garantire un eccellente servizio in uno con il consolidamento di uno stretto rapporto fra la UIL, le categorie ed il Caf Uil. Abbiamo raggiunto il risultato di modelli 730: un dato enorme rispetto a quello iniziale del 1993, anno di inizio, che risultava essere pari a modelli. 9

10 PREFAZIONE DI GIOVANNI ANGILERI Oggi superiamo il milione a dimostrazione di un trend di crescita vertiginoso grazie al grande sforzo di diffusione di sportelli CAF sul territorio, con una costante attenzione alla qualità del servizio svolto ai cittadini. Tali numeri sono andati di pari passo con la nostra crescita nel territorio, segno di una importante e capillare articolazione territoriale della nostra organizzazione capace di essere presenti su tutto il territorio nazionale per essere il più vicino ai cittadini. I CAF svolgono un ruolo di intermediazione e di semplificazione tra Amministrazione fiscale e cittadini che è a dir poco fondamentale: basti considerare un dato significativo, ovvero che il 98,7% degli assistiti dei CAF considera come utile il servizio e l assistenza che gli stessi forniscono, risulta infatti molto complicato ad esempio compilare un modello 730 e districarsi tra tutti gli adempimenti fiscali. I CAF, per la quantità di contatti e per la natura dei soggetti che li hanno costituiti, non svolgono solamente un ruolo tecnico-professionale, ma anche e soprattutto di assistenza ai cittadini nei rapporti con il fisco, la previdenza e la pubblica amministrazione realizzando in concreto quella compliance fiscale di cui tanto si parla. Hanno contribuito, inoltre, a garantire, nell ambito della fiscalità del mondo del lavoro dipendente e pensionati, che rappresenta larga parte del gettito fiscale del Paese, una elevata correttezza e legalità fiscale per nulla paragonabile ad altre realtà economiche e sociali del nostro Paese. I nostri CAF sono quindi un elemento prezioso per l attività che svolgono per la PA ma soprattutto per i cittadini che trovano in queste strutture un punto di attenzione e di facilitazione per gli adempimenti conseguenti svolgendo, inoltre, una vera e propria mediazione sociale in particolare sul tema delle tasse e previdenza. A tal proposto va evidenziato il contributo che i CAF danno alla lotta contro l evasione ed elusione attraverso i controlli previsti per l apposizione del visto di conformità. I contribuenti che si rivolgono al CAF infatti, sono nei fatti oggetto di un primo controllo fiscale da parte dell operatore che procede ad una verifica della conformità della documentazione presentata ed esclude tutte le richieste di detrazioni e deduzioni non in regola, con un effetto immediato sull evasione fiscale. Inoltre, rispetto ad anni di progressivo ridimensionamento dei servizi di front office offerti dalla Pubblica Amministrazione ai cittadini i Caf hanno in parte colmato un vuoto rispondendo alle richieste di informazioni e assistenza dei cittadini diventando quasi un soggetto di rappresentanza del contribuente nei confronti dell Amministrazione Finanziaria. Sicuro che anche quest anno ci vedrà protagonisti di un nuovo successo, auguro a tutti Voi un buon lavoro. Giovanni Angileri 10

11 IL MODELLO 730/ CHI PUÒ PRESENTARE IL MODELLO 730/2014 Possono utilizzare il mod. 730 i contribuenti che nel 2014 sono: pensionati o lavoratori dipendenti (compresi i lavoratori italiani che operano all estero per i quali il reddito è determinato sulla base della retribuzione convenzionale definita annualmente con decreto ministeriale); persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente (quali il trattamento di integrazione salariale, l indennità di mobilità, ecc.); soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca; sacerdoti della Chiesa cattolica; giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive (consiglieri regionali, provinciali, comunali, ecc.); persone impegnate in lavori socialmente utili; lavoratori che nel 2013 posseggono soltanto redditi di collaborazione coordinata e continuativa o collaborazioni a progetto (art. 50, comma 1, lett. c-bis), del TUIR) almeno nel periodo compreso tra il mese di giugno ed il mese di luglio 2014 e conoscono i dati del sostituto che dovrà effettuare il conguaglio; lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all anno possono presentare il Mod. 730: al sostituto d imposta, se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di aprile al mese di luglio 2014; ad un centro di assistenza fiscale per lavoratori dipendenti (CAF - dipendenti), se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di giugno al mese di luglio 2014 e si conoscono i dati del sostituto che dovrà effettuare il conguaglio; personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato, rivolgendosi al sostituto ovvero ad un CAF - dipendenti o ad un professionista abilitato, se il contratto dura almeno dal mese di settembre dell anno 2013 al mese di giugno dell anno 2014; produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d imposta (Mod. 770 semplificato e ordinario), Irap e Iva. Soggetti in assenza di sostituto d imposta tenuto ad effettuare il conguaglio, i contribuenti che nel 2013 hanno percepito redditi di lavoro dipendente, di pensione e/o alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (art. 50, c. 1, lett. a), c), c-bis), d), g), escluse le indennità percepite dai membri del Parlamento europeo, i) ed l) del TUIR). In quest caso occorrerà barrara la casella Mod. 730 dipendenti senza sostituto. I soggetti che devono presentare la dichiarazione per conto delle persone incapaci, compresi i minori, possono utilizzare il Mod. 730, se per questi contribuenti ricorrono le condizioni sopra indicate. Possono utilizzare il mod. 730 i contribuenti che nel 2013 hanno percepito: redditi di lavoro dipendente; 11

12 IL MODELLO 730/2014 redditi da pensione; redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (es. co.co.co. e co.co.pro.); redditi dei terreni e dei fabbricati; redditi di capitale; redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA; redditi diversi (es. redditi di terreni e fabbricati situati all estero); alcuni redditi assoggettabili a tassazione separata, sezione II del quadro D ESONERO ALLA PRESENTAZIONE DEL MODELLO 730 Sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi il contribuente che si trova nelle seguenti condizioni: contribuente che possiede esclusivamente redditi di abitazione principale, relative pertinenze ad altri fabbricati non locati (*); contribuente che possiede esclusivamente reddito di lavoro dipendente o pensionato corrisposto da un unico sostituto d imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall ultimo che ha effettuato il conguaglio. Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale; contribuente che possiede esclusivamente reddito di lavoro dipendente o pensionato + l abitazione principale, relative pertinenze ed altri fabbricati non locati (*). Il redditi di lavoro dipendente o di pensione deve essere corrisposto da un unico sostituto d imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall ultimo che ha effettuato il conguaglio. Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale; contribuente che possiede esclusivamente redditi di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto. (Sono escluse le collaborazioni di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale rese in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche). Il redditi di collaborazione deve essere corrisposto da un unico sostituto d imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall ultimo che ha effettuato il conguaglio. Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale; contribuente che possiede esclusivamente redditi esenti (Es.: rendite erogate dall Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte, alcune borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani,pensioni sociali, ecc..); contribuente che possiede esclusivamente redditi soggetti ad imposta sostitutiva (Es.: interessi sui BOT o altri titoli del debito pubblico); contribuente che possiede esclusivamente redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta (Es.: interessi sui conti correnti bancari o postali; redditi derivanti da lavori socialmente utili). (*) Attenzione: l esonero non si applica se il fabbricato non locato è situato nello stesso comune dove è situata l abitazione principale. 12

13 IL MODELLO 730/ ESONERO ALLA PRESENTAZIONE DEL MODELLO 730 PER LIMITI DI REDDITO È esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente che possiede esclusivamente i redditi indicati nella prima colonna, nei limiti di reddito previsti nella seconda colonna al verificarsi delle condizioni descritte nella terza colonna. TIPOLOGIA DI REDDITO Terreni e/o fabbricati Lavoro dipendente o assimilato + altre tipologie di reddito (*) Pensione + altre tipologie di reddito (*) Pensione + terreni+ abitazione principale e sue pertinenze LIMITE DI REDDITO (uguale o inferiore) CONDIZIONI DI ESONERO 500,00 Euro 8.000,00 Euro Periodo di lavoro/pensione non inferiore a 365 gg. (Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale. Se il sostituto d imposta ha operato le ritenute il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione.) 7.500,00 Euro Periodo di pensione non inferiore a 365 gg. (Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale. Se il sostituto d imposta ha operato le ritenute il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione.) 7.500,00 Euro (pensione) Periodo di pensione non 185,92 Euro (terreni) inferiore a 365 gg. (Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale. Se il sostituto d imposta ha operato le ritenute il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione.) 13

14 IL MODELLO 730/2014 TIPOLOGIA DI REDDITO LIMITE DI REDDITO (uguale o inferiore) CONDIZIONI DI ESONERO Pensione + altre tipologie di 7.750,00 Euro Periodo di pensione non reddito (*) inferiore a 365 gg. (Le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale. Se il sostituto d imposta ha operato le ritenute il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione). Assegno periodico corrisposto 7.500,00 Euro dal coniuge + altre tipologie di reddito (*) (Escluso l assegno periodico destinato al mantenimento dei figli) Redditi assimilati a quelli di 4.800,00 Euro lavoro dipendente ed altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro. (Es. compensi per l attività libero professionale intramuraria del personale dipendente dal SSN, redditi da attività commerciali o di lavoro occasionali) Compensi derivanti da attività ,28 Euro sportive dilettantistiche ) (*) Il reddito complessivo deve essere calcolato senza tener conto del reddito derivante dall abitazione principale e dalle sue pertinenze. In generale è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi il contribuente (non obbligato alla tenute delle scritture contabili) che possiede redditi per i quali è dovuta un imposta non superore ad Euro 10,33. Imposta lorda (calcolata sul reddito complessivo al netto della deduzione per abitazione principale e pertinenze) detrazioni per carichi di famiglia detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e/o altri redditi ritenute Importo non superiore ad Euro 10,33 14

15 DICHIARAZIONE CONGIUNTA 2. CHI NON PUÒ UTILIZZARE IL MODELLO 730/2014 Non possono utilizzare il modello 730 i contribuenti che: nel 2013 hanno prodotto redditi di impresa (titolari di ditte individuali o di quote di partecipazione in società di persone); nel 2013 hanno prodotto redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA; nel 2013 hanno prodotto alcuni redditi diversi non compresi nel quadro D, righi D4 E D5 (ad es. proventi derivanti dalla cessione totale o parziale di aziende, proventi derivati dall affitto e dalla concessione in usufrutto di aziende); devono presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: Iva, Irap, sostituti d imposta modelli 770 ordinario e semplificato (ad es., imprenditori agricoli non esonerati dall obbligo di presentare la dichiarazione Iva, venditori porta a porta ); non sono residenti in Italia nel 2013 e/o nel 2014; devono presentare la dichiarazione per conto dei contribuenti deceduti; nel 2013 hanno realizzato plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate ovvero derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in paesi a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati; nel 2013 hanno percepito, in qualità di beneficiario, un reddito proveniente da trust. 3. DICHIARAZIONE CONGIUNTA La dichiarazione può essere presentata in forma congiunta quando: i coniugi possiedono esclusivamente i redditi sopra indicati e almeno uno di essi si trova nella condizione di utilizzare il Mod. 730; quando entrambi i coniugi possono autonomamente avvalersi dell assistenza fiscale. La dichiarazione congiunta non può essere presentata nel caso di: dichiarazione presentata per conto di persone incapaci, compresi i minori; di decesso di uno dei coniugi avvenuto prima della presentazione della dichiarazione dei redditi. Nella dichiarazione congiunta va indicato come dichiarante il coniuge che ha come sostituto d imposta il soggetto al quale viene presentata la dichiarazione, ovvero quello scelto per effettuare i conguagli d imposta se la dichiarazione viene presentata ad un CAF o ad un professionista abilitato. 15

16 IL VISTO DI CONFORMITÀ 4. IL VISTO DI CONFORMITÀ Con il modello 730 presentato ad un CAF si ottiene per alcuni quadri della dichiarazione il visto di conformità, una precisa assunzione di responsabilità su quanto dichiarato dal contribuente da parte del CAF stesso, che per eventuali danni e/o irregolarità ha stipulato la polizza assicurativa prevista dal Ministero delle Finanze. Diversamente, il datore di lavoro o ente pensionistico che presta direttamente l assistenza fiscale al dipendente o al pensionato, non può apporre il visto di conformità. Il CAF, tramite il responsabile dell assistenza fiscale, deve verificare la conformità dei dati esposti nelle dichiarazioni alle risultanze della documentazione esibita dai contribuenti. Nel modello 730 elaborato dai CAF sono, quindi, correttamente indicati, sulla base della documentazione esibita, gli oneri deducibili, le detrazioni per carichi di famiglia, le detrazioni d imposta e le ritenute d acconto spettanti, nonché gli importi dovuti a titolo di saldo o di acconto ovvero i rimborsi spettanti. Come specificato dalla Circolare n. 11 del 18/03/2004, i controlli che devono essere svolti, a tal fine, non comportano il riscontro della correttezza dei dati reddituali indicati dal contribuente (quali ad esempio, l ammontare dei redditi fondiari); quindi, ai fini del controllo che il CAF deve eseguire, non è assolutamente necessaria l esibizione da parte del contribuente di documentazione relativa all ammontare dei redditi indicati nella dichiarazione (quali, ad esempio, i certificati catastali dei terreni e dei fabbricati posseduti, i contratti di locazione stipulati) e alle detrazioni soggettive d imposta (quali, ad esempio, i certificati di stato di famiglia). Il modello (elenco documentazione esibita dal contribuente) a partire dal 730/2014 può essere compilato solo in modo sintetico se il CAF conserva copia della documentazione. Devono, invece, essere obbligatoriamente esibiti: modello CUD 2014 e/o CUD 2013, certificati dei sostituti d imposta per le ritenute relative a redditi di lavoro autonomo occasionale, ecc.; le fatture, ricevute e quietanze relative al pagamento di oneri deducibili o per i quali spetta la detrazione d imposta, nonché la documentazione necessaria per il loro riconoscimento (ad esempio la copia del contratto di mutuo per l acquisto dell immobile adibito ad abitazione principale per gli interessi passivi); gli attestati di versamento degli acconti irpef effettuati direttamente dal contribuente; la dichiarazione modello UNICO, in caso di eccedenza d imposta per la quale si è richiesto il riporto nella successiva dichiarazione dei redditi. Relativamente alle spese sostenute per interventi di recupero del patrimonio edilizio, devono essere esibiti: copia della raccomandata con la quale è stata trasmessa al competente Centro Servizi di Pescara la comunicazione di inizio lavori (obbligatoria fino al 14 maggio 2011); copia dei bonifici bancari; copia della documentazione relativa alle spese il cui pagamento non è stato eseguito con bonifico bancario nei casi ammessi; dichiarazione dell amministratore della quota di pertinenza in caso di spese condominiali. 16

17 LE DATE DA RICORDARE 5. LE DATE DA RICORDARE Entro il 28 febbraio 2014 i contribuenti ricevono i modelli CUD 2014 da parte dei datori di lavoro, degli enti pensionistici o altri sostituti. Entro il 31 maggio 2014 il contribuente consegna al CAF il modello 730/2014 o richiede l assistenza alla compilazione. Entro il 15 giugno 2014 il CAF consegna al contribuente cui ha prestato assistenza una copia della dichiarazione ed il prospetto di liquidazione Mod , elaborati sulla base dei dati e dei documenti presentati dal contribuente. Nel prospetto di liquidazione sono evidenziate le eventuali variazioni intervenute a seguito dei controlli effettuati dal CAF e sono indicati i rimborsi o le trattenute che saranno effettuati dal sostituto d imposta. Il CAF entro il 30 giugno 2014 trasmette telematicamente all Agenzia delle Entrate le dichiarazioni predisposte. A partire dal mese di luglio 2014 (agosto o settembre 2014 per i pensionati), il contribuente riceve la retribuzione con i rimborsi o con le trattenute delle somme dovute. A novembre 2014 dovrà essere effettuata la trattenuta delle somme dovute a titolo di secondo o unica rata di acconto Irpef. Nel caso in cui il contribuente intende versare tale acconto Irpef in misura inferiore, rispetto a quanto indicato nel prospetto di liquidazione (perché, ad esempio, ha molte spese da detrarre e calcola che le imposte da lui dovute dovrebbero ridursi) ovvero che non sia effettuato, deve comunicarlo per iscritto al sostituto d imposta entro il 30 settembre 2014, indicando, sotto la propria responsabilità, l importo che eventualmente ritiene dovuto. Entro il 25 ottobre 2014 il contribuente consegna al CAF il modello 730/2014 integrativo o richiede l assistenza alla compilazione. Entro l 10 novembre 2014 il CAF consegna la copia della dichiarazione Mod. 730 integrativo ed il prospetto di liquidazione Mod integrativo. 17

18 COME SI PRESENTA LA DICHIARAZIONE 6. COME SI PRESENTA LA DICHIARAZIONE Chi si rivolge al CAF può presentare il modello debitamente compilato, in tal caso nessun compenso è dovuto al CAF, oppure può chiedere assistenza per la compilazione. Il contribuente deve presentare al CAF, in busta chiusa, la scheda per la scelta della destinazione dell 8 per mille dell Irpef e del 5 per mille dell Irpef (Mod ), anche se non è espressa alcuna scelta. Il contribuente deve sempre esibire al CAF la documentazione necessaria per la verifica della conformità dei dati esposti nella dichiarazione. La documentazione da esibire, ad esempio, è costituita da: certificazioni reddituali, quali CUD 2014 o il CUD 2013, attestanti le ritenute; scontrini, ricevute, fatture e quietanze comprovanti gli oneri; spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio, dalle ricevute dei bonifici bancari, dalle quietanze di pagamento degli oneri di urbanizzazione, dagli attestati di versamento delle ritenute operate dal condominio sui compensi dei professionisti, nonché dalla quietanza rilasciata dal condominio attestante il pagamento delle spese imputate al singolo condominio e, inoltre, dalla ricevuta postale della raccomandata con la quale è stata trasmessa al Centro di Servizio delle imposte dirette e indirette competente o al Centro Operativo di Pescara la comunicazione della data di inizio lavori, per gli interventi antecedenti al 14 maggio 2011 (D.L. 70/2011). Per gli interventi sulle parti comuni la suddetta documentazione può essere sostituita anche da una certificazione dell amministratore di condominio che attesti di avere adempiuto a tutti gli obblighi previsti ai fini della detrazione per ristrutturazioni edilizie e la somma di cui il contribuente può tenere conto ai fini della detrazione; spese sostenute per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente; attestati di versamento d imposta eseguiti direttamente dal contribuente; modello Unico PF dell anno precedente in caso di eccedenze d imposta in compensazione e non utilizzata. Alla dichiarazione non deve essere allegata la documentazione originale che deve però essere conservata dal contribuente per tutto il periodo entro il quale l amministrazione ha facoltà di richiederla e cioè per la dichiarazione di quest anno fino al 31 dicembre Non deve essere esibita : la documentazione concernente gli oneri deducibili riconosciuti dal sostituto d imposta in sede di determinazione del reddito; la documentazione degli oneri che hanno dato diritto ad una detrazione d imposta, già attribuita dal sostituto d imposta all atto dell effettuazione delle operazioni di conguaglio, in sede di tassazione del reddito, se tale documentazione è in possesso esclusivamente del sostituto d imposta. 18

19 RIMBORSO E TRATTENUTE DELLE IMPOSTE 7. RIMBORSO E TRATTENUTE DELLE IMPOSTE Il sostituto d imposta deve, a partire dal mese di luglio, sugli emolumenti o sulla rata di pensione corrisposti in tale mese, effettuare i rimborsi Irpef o trattenere le somme o le rate, se è stata richiesta la rateizzazione, dovute a titolo di saldo e primo acconto all Irpef e alla cedolare secca, di addizionali regionale e comunale all Irpef a saldo, di acconto del 20 per cento su taluni redditi soggetti a tassazione separata, di acconto all addizionale comunale all Irpef. Per i pensionati le suddette operazioni sono effettuate a partire dal mese di agosto o di settembre (anche se è stata richiesta la rateizzazione). In caso, invece di comunicazione tardiva da parte del CAF il conguaglio deve essere effettuato nel primo periodo di paga utile a partire da quello di luglio (Circolare Min. 11 del 18/03/2004). A novembre dovrà essere effettuata la trattenuta delle somme dovute a titolo di seconda o unica rata di acconto Irpef e alla cedolare secca sulla dichiarazione dell anno successivo. Se il contribuente vuole che la seconda o unica rata di acconto Irpef e alla cedolare secca sia ridotta rispetto a quanto indicato nel prospetto di liquidazione (perché ad esempio, ha molte spese da detrarre o redditi in misura inferiore e calcola che le imposte da lui dovute dovrebbero ridursi) oppure che non sia effettuata, deve comunicarlo per iscritto al sostituto d imposta entro il 30 settembre, indicando, sotto la propria responsabilità, l importo che ritiene dovuto. Spett.le Oggetto: Assistenza fiscale anno d imposta Richiesta di riduzione dell acconto Irpef di novembre Il sottoscritto nato a il Residente in, via Codice fiscale, dipendente (o collaboratore) di (sostituto d imposta) VISTI l art. 19, comma 6, del D.M. 31/05/1999, n. 164; l art. 4, comma 2, lett. C) del D.L. 2/3/1989, n. 69, convertito con modifiche della Legge 27 aprile 1989, n. 154; COMUNICA di volersi avvalere della facoltà di cui alle predette disposizioni e CHIEDE sotto la sua esclusiva responsabilità che, dai compensi che verranno erogati nel prossimo mese di novembre, vengano prelevati i seguenti importi a titolo di seconda o unica rata di acconto Irpef per il 2011: n Irpef : n Nessun acconto Irpef, li (firma) 19

20 RIMBORSO E TRATTENUTE DELLE IMPOSTE Da quest anno l Agenzia delle Entrate effettua dei controlli preventivi, anche documentali, sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia in caso di rimborso complessivamente superiore a 4.000, anche determinato da eccedenze d imposta derivanti da precedenti dichiarazioni, entro il mese di dicembre (oppure entro sei mesi dalla data della trasmissione dello stesso modello, se questa è successiva alla scadenza del 30 giugno). Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo è erogato dall Agenzia delle Entrate. Nel caso di 730 presentato dai lavoratori dipendenti privi di un sostituto d imposta che possa effettuare il conguaglio: se dalla dichiarazione presentata emerge un debito, il soggetto che presta l assistenza fiscale (CAF o professionista): 3 trasmette telematicamente la delega di versamento utilizzando i servizi telematici dell Agenzia delle Entrate; 3 in alternativa, entro il decimo giorno antecedente la scadenza del termine di pagamento, consegna la delega di versamento compilata al contribuente, che effettua il pagamento presso qualsiasi sportello di banche convenzionate, uffici postali o agenti della riscossione oppure, in via telematica, utilizzando i servizi online dell Agenzia delle Entrate o del sistema bancario e postale. I versamenti devono essere eseguiti entro gli stessi termini previsti nel caso di presentazione del modello Unico Persone fisiche; se dalla dichiarazione presentata emerge un credito, il rimborso è eseguito direttamente dall Amministrazione finanziaria. Se il contribuente ha fornito all Agenzia delle Entrate le coordinate del suo conto corrente bancario o postale (codice IBAN), il rimborso viene accreditato su quel conto. Se non sono state fornite le coordinate del conto corrente, il rimborso è erogato con metodi diversi a seconda della somma da riscuotere: per importi inferiori a 1.000, comprensivi di interessi, il contribuente riceve un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio postale dove potrà riscuotere il rimborso in contanti; per importi pari o superiori a il rimborso viene eseguito con l emissione di un vaglia della Banca d Italia. 20

21 SANZIONI 8. SANZIONI Si applica la sanzione amministrativa pecuniaria a euro 258,00 a euro 2.065,00, se nella dichiarazione sono omessi o non sono indicati in maniera esatta e completa dati rilevanti per l individuazione del contribuente o, se diverso da persona fisica, del suo rappresentante, dati rilevanti per la determinazione del tributo, oppure non è indicato in maniera esatta e completa ogni altro elemento prescritto per il compimento dei controlli (art. 8 del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 471). Se nella dichiarazione è indicato un reddito imponibile inferiore a quello accertato, o, comunque, un imposta inferiore a quella dovuta o un credito superiore a quello spettante, si applica la sanzione amministrativa dal 100 al 200 per cento della maggiore imposta o della differenza del credito. La stessa sanzione si applica se nella dichiarazione sono esposte indebite detrazioni d imposta ovvero indebite deduzioni dall imponibile. Nei casi di omesso, insufficiente o ritardato versamento in acconto o a saldo delle imposte risultanti dalla dichiarazione si applica la sanzione amministrativa pari al 30 per cento di ogni importo non versato o versato in ritardo. Identica sanzione si applica sulle maggiori imposte risultanti dai controlli automatici e formali effettuati ai sensi degli articoli 36-bis e 36-ter del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (art. 13 del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 471). La sanzione del 30 per cento è ridotta: al 10 per cento nel caso in cui le somme dovute siano pagate entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione dell esito della liquidazione automatica effettuata ai sensi dell articolo 36- bis del D.P.R. n. 600 del 1973 (art. 2 del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 462); al 20 per cento nel caso in cui le somme dovute siano pagate entro trenta giorni dal ricevimento dell esito del controllo formale della dichiarazione, effettuato ai sensi dell articolo 36-ter del D.P.R. n. 600 del 1973 (art. 3 del D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 462). La violazione dell obbligo di corretta indicazione del proprio numero di codice fiscale, dell obbligo di corretta comunicazione a terzi del proprio numero di codice fiscale, dell obbligo di indicazione del numero di codice fiscale comunicato da altri soggetti, è punita con la sanzione amministrativa da euro 103,00 a euro 2.065,00 (art. 13 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 605). 21

22 CORREZIONE ED INTEGRAZIONE DEL MODELLO 730/ CORREZIONE ED INTEGRAZIONE DEL MODELLO 730/2014 Se il contribuente riscontra errori commessi dal CAF deve darne tempestiva comunicazione allo stesso, affinché questi elabori un Modello 730 rettificativo. Se, invece, il contribuente si accorge di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione, le modalità di integrazione della dichiarazione originaria sono diverse, a seconda se l integrazione comporta o meno una situazione di maggior favore per il contribuente. A - Integrazione della dichiarazione con riferimento ai dati del sostituto d imposta. Se il contribuente si accorge di non avere fornito tutti gli elementi per identificare il sostituto che effettuerà il conguaglio o di averli forniti in modo inesatto può presentare entro il 25 ottobre un nuovo modello 730 indicando il codice 2 nella relativa casella 730 integrativo presente nel frontespizio. Il nuovo modello 730 deve contenere le medesime informazioni del modello 730 originario, salvo quelle modifiche indicate nel quadro Dati del sostituto d imposta che effettuerà il conguaglio. B - Integrazione della dichiarazione con riferimento sia ai dati del sostituto d imposta sia ad altri dati della dichiarazione da cui scaturiscono un maggior importo a credito, un minor debito ovvero un imposta invariata. Se il contribuente si accorge sia di non aver fornito tutti i dati per consentire di identificare il sostituto che effettuerà il conguaglio (o di averli forniti in modo inesatto) sia di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione e l integrazione e/o la rettifica comportano un maggior importo a credito, un minor debito ovvero un imposta pari a quella determinata con il mod. 730 originario può presentare entro il 25 ottobre un nuovo modello 730 per integrare e/o correggere tali dati. In tal caso dovrà indicare il codice 3 nella relativa casella 730 integrativo presente nel frontespizio. C - Integrazione della dichiarazione che comporta un maggiore credito o un minor debito o un imposta invariata. Se il contribuente si accorge di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione e l integrazione o la rettifica comporta un maggiore credito o un minor debito (ad esempio, per oneri non indicati nel modello 730 originario) ovvero un imposta pari a quella determinata con il modello 730 originario (ad esempio per correggere dati che non modificano la liquidazione delle imposte purché non riguardino i dati dei sostituti), a sua scelta può: presentare entro il 25 ottobre un nuovo modello 730 completo di tutte le sue parti, indicando il codice 1 nella relativa casella 730 integrativo presente nel frontespizio. Tale Modello è comunque presentato ad un CAF anche in caso di assistenza precedentemente prestata dal sostituto. Il contribuente che presenta il Modello 730 integrativo deve esibire la documentazione necessaria al CAF per il controllo della conformità dell integrazione effettuata; se l assistenza era stata prestata dal sostituto occorre esibire tutta la documentazione; presentare un Modello UNICO 2014 Persone fisiche, utilizzando l eventuale differenza a credito richiedendone il rimborso. Il Modello UNICO 2014 Persone fisiche può essere presentato entro il 30 settembre 2014 (correttiva nei termini) ovvero entro il termine previsto per la presentazione del modello UNICO relativo all anno successivo (dichiarazione integrativa a favore). 22

23 CORREZIONE ED INTEGRAZIONE DEL MODELLO 730/2014 D - Integrazione della dichiarazione che comporta un minor credito o un maggior debito. Se il contribuente si accorge di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione e l integrazione o la rettifica comporta un minor credito o un maggior debito deve utilizzare il Modello UNICO 2014 Persone fisiche: entro il 30 settembre 2014 (correttiva nei termini). In questo caso se dalla integrazione emerge un importo a debito, il contribuente dovrà procedere al contestuale pagamento del tributo dovuto, degli interessi calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera e della sanzione in misura ridotta secondo quanto previsto dall art. 13 del D.Lgs. 472 del 1997; entro il termine previsto per la presentazione del modello UNICO relativo all anno successivo (dichiarazione integrativa). In questo caso se dalla integrazione emerge un importo a debito, il contribuente dovrà procedere al contestuale pagamento del tributo dovuto, degli interessi calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera e della sanzione in misura ridotta prevista dall art. 13 del D.Lgs. 472 del 1997; entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione, salva l applicazione delle sanzioni da parte dell Amministrazione finanziaria (dichiarazione integrativa - art. 2 comma 8 del D.P.R. 322 del 1998). 23

24 PRINCIPALI NOVITÀ DEL MODELLO 730/ PRINCIPALI NOVITÀ DEL MODELLO 730/2014 Le principali novità contenute nel modello 730/2014 sono le seguenti: possono presentare il modello 730 anche in assenza di un sostituto d imposta tenuto a effettuare il conguaglio, i contribuenti che nel 2013 hanno percepito redditi di lavoro dipendente, redditi di pensione e/o alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, e nel 2014 non hanno un sostituto d imposta che possa effettuare il conguaglio; da quest anno è possibile utilizzare il credito che risulta dal modello di dichiarazione 730/2014, mediante la compensazione nel modello F24, per pagare oltre che l Imu dovuta per l anno 2014, anche le altre imposte che possono essere versate con il modello F24; è elevato l importo delle detrazioni d imposta previste per i figli a carico; per le spese relative a interventi di recupero del patrimonio edilizio sostenute nell anno 2013 la detrazione d imposta è riconosciuta nella misura del 50%; ai contribuenti che fruiscono della detrazione per le spese relative ad interventi di recupero del patrimonio edilizio, è riconosciuta una detrazione d imposta del 50% per le ulteriori spese sostenute dal 6 giugno 2013 per l acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, finalizzati all arredo dell immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione, che spetta su un ammontare complessivo non superiore a euro, viene ripartita in 10 rate di pari importo da chi presta l assistenza fiscale; è riconosciuta per l anno 2013 la detrazione d imposta per le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici, elevata dal 55 al 65% per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013; è riconosciuta una detrazione d imposta nella misura del 65%, fino ad un ammontare complessivo di spesa non superiore a per unità immobiliare, per le spese sostenute dal 4 agosto al 31 dicembre 2013 per gli interventi relativi all adozione di misure antisismiche su edifici adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità; è riconosciuta una detrazione d imposta del 19% per le erogazioni liberali in denaro in favore del Fondo per l ammortamento dei titoli di Stato; le detrazioni relative alle erogazioni liberali a favore delle ONLUS e alle erogazioni liberali a favore di partiti e movimenti politici sono elevate dal 19 al 24%; la detrazione prevista per le erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro, finalizzate all innovazione tecnologica, all edilizia scolastica e all ampliamento dell offerta formativa, è estesa alle erogazioni a favore delle istituzioni dell alta formazione artistica, musicale e coreutica e delle università e alle erogazioni finalizzate all innovazione universitaria; con riferimento alle somme assoggettate a tassazione in anni precedenti e restituite nel 2013 all ente che le ha erogate, l ammontare non dedotto nell anno di restituzione può essere portato in deduzione dal reddito complessivo degli anni successivi; in alternativa, è possibile chiedere il rimborso dell imposta corrispondente all importo non dedotto (rigo E26 cod. 5); nel prospetto dei familiari a carico è possibile non indicare il codice fiscale dei figli in affido preadottivo, al fine di salvaguardare la riservatezza delle informazioni ad essi relative. In tal caso è 24

25 PRINCIPALI NOVITÀ DEL MODELLO 730/2014 necessario compilare la nuova casella Numero figli in affido preadottivo a carico del contribuente ; il reddito degli immobili ad uso abitativo non locati situati nello stesso comune nel quale si trova l immobile adibito ad abitazione principale, assoggettati all Imu, concorre alla formazione della base imponibile dell Irpef e delle relative addizionali nella misura del 50%. In questo caso nella colonna 12 Casi particolari Imu va indicato il codice 3; nel caso di opzione per la cedolare secca, è ridotta dal 19 al 15% la misura dell aliquota agevolata prevista per i contratti di locazione a canone concordato sulla base di appositi accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini, relativi ad abitazioni site nei comuni con carenze di disponibilità abitative e negli altri comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE con apposite delibere (codice 8 o 12 nella colonna Utilizzo della sezione I del quadro B); per i fabbricati concessi in locazione, è ridotta dal 15 al 5% la deduzione forfetaria del canone di locazione, prevista in assenza dell opzione per il regime della cedolare secca; per i premi di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni (righi da E8 a E12, codice 12), l importo complessivo massimo sul quale calcolare la detrazione del 19% è pari a 630; è possibile destinare una quota pari all otto per mille dell Irpef all Unione Buddhista Italiana o all Unione Induista Italiana ed è possibile dedurre dal proprio reddito complessivo, fino all importo di 1.032,91, le erogazioni liberali in denaro a favore dell Unione Buddhista Italiana e dell Unione Induista Italiana. 25

26 ALIQUOTE E SCAGLIONI DI REDDITO 11. ALIQUOTE E SCAGLIONI DI REDDITO Gli scaglioni di reddito e le rispettive aliquote vengono qui di seguito riportati: Scaglioni Aliquote fino a ,00 23% sull intero importo Da ,00 a , , % parte eccedente ,00 Da ,00 a , , % parte eccedente ,00 Da ,00 a , , % parte eccedente ,00 Oltre a , , % parte eccedente , DETRAZIONI PER CARICHI DI FAMIGLIA Per i contribuenti con coniuge, figli o altri familiari a carico sono previste delle detrazioni sull imposta lorda. Il meccanismo consiste nel determinare una detrazione che diminuisce man mano che il reddito complessivo aumenta, fino ad annullarsi del tutto. Le condizioni secondo cui è possibile ritenere un familiare fiscalmente a carico, così come le disposizioni che regolano il riconoscimento del beneficio, sono rimaste invariate ossia il limite massimo di reddito che il familiare deve possedere nell intero anno, per essere considerato a carico, rimane pari a 2.840,51 al lordo degli oneri deducibili. DETRAZIONI PER CONIUGE FISCALMENTE A CARICO Fasce di Reddito Importo / Calcolo detrazione Casi Particolari Da 0,00 a ,00 (110 x Reddito Complessivo) Se = 1 690, Se = 0 0,00 Da ,00 a ,00 690,00 Da ,00 a ,00 700,00 Da ,00 a ,00 710,00 Da ,00 a ,00 720,00 Da ,00 a ,00 710,00 Da ,00 a ,00 700,00 Da ,00 a ,00 690,00 Da ,00 a , x ( Reddito Complessivo) Oltre ,00 0,00 Nel reddito complessivo è compreso anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni. 26

27 ALIQUOTE E SCAGLIONI DI REDDITO DETRAZIONI ORDINARIA PER FIGLI A CARICO Le detrazioni previste sono: 950,00 per ciascun figlio di età superiore a tre anni 1.220,00 per ciascun figlio di età inferiore a tre anni; 1.350,00 per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni; 1.620,00 per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni. Tipologia Familiare FIGLI SENZA DISABILITA FIGLI CON DISABILITA Età > 3 anni Età < 3 anni Età > 3 anni Età < 3 anni Per ciascun Figlio 950 x (95.000* Reddito Complessivo) / * x (95.000* Reddito Complessivo) / * x (95.000* Reddito Complessivo) / * x (95.000* Reddito Complessivo) / * Nel reddito complessivo è compreso anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni. Con più di 1 figlio a carico, la detrazione annua spettante è calcolata aumentando ,00 di ,00 per ogni figlio successivo al primo. Quindi, l importo aumenta ad ,00 nel caso di due figli a carico, ad ,00 per tre figli, ad ,00 per quattro, e così via. Con più di 3 figli a carico, la detrazione annua spettante è aumentata di 200,00 per ciascun figlio a partire dal primo, pertanto risultano pari a: ,00 per ciascun figlio di età superiore a tre anni; ,00 per ciascun figlio di età inferiore a tre anni; ,00 per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni; ,00 per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni. 27

28 ALIQUOTE E SCAGLIONI DI REDDITO N. FIGLI ETA FIGLI età inferiore a 3 anni 1 età non inferiore a 3 anni età inferiore a 3 anni 2 età non inferiore a 3 anni età inferiore a 3 anni 3 età non inferiore a 3 anni età inferiore a 3 anni 4 età non inferiore a 3 anni età inferiore a 3 anni 5 età non inferiore a 3 anni oltre 5 IMPORTO DETRAZIONE PER CIASCUN FIGLIO x ( reddito complessivo) x ( reddito complessivo) x ( reddito complessivo) x ( reddito complessivo) x ( reddito complessivo) x ( reddito complessivo) x ( reddito complessivo) x ( reddito complessivo) x ( reddito complessivo) x ( reddito complessivo) L importo sopraindicato di euro è aumentato per tutti di euro per ogni figlio successivo al 5. Restano invariate le detrazioni (1.420 e a seconda dell età. Con 4 figli o più a carico, il contribuente ha diritto ad un ulteriore detrazione complessiva e fissa di 1.200,00. Per i contribuenti non legalmente ed effettivamente separati, vige l obbligo di ripartizione della detrazione per figli a carico al 50%, salvo che non decidano di attribuire l intero carico di famiglia al contribuente con il reddito complessivo più elevato. La regola di ripartizione al 50% subisce rilevanti modifiche in caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, con affidamento dei figli a un unico genitore o con affidamento congiunto o condiviso. In tale ipotesi, la nuova normativa prevede che, salvo accordo contrario, la detrazione spetta per intero al genitore affidatario, o al 50% in caso di affidamento congiunto. Inoltre, se il genitore affidatario ovvero, in caso di affidamento congiunto, uno dei genitori affidatari non possa usufruire in tutto o in parte della detrazione, la detrazione è assegnata per intero al secondo genitore. In quest ultimo caso, salvo diverso accordo fra le parti, il secondo genitore è tenuto a riversare all altro genitore affidatario un importo pari all intera detrazione ovvero, in caso di affidamento congiunto, pari al 50% della detrazione stessa. Infine, se un genitore è fiscalmente a carico dell altro, la detrazione per figli a carico spetta per intero a quest ultimo. 28

29 ALIQUOTE E SCAGLIONI DI REDDITO DETRAZIONI PER ALTRI FAMILIARI FISCALMENTE A CARICO Altro familiare a carico diverso dal figlio e dal coniuge 750 x ( Reddito Complessivo) / Nel reddito complessivo è compreso anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni ALTRE DETRAZIONI DETRAZIONI PER CANONI DI LOCAZIONE RIGO CODICE DETRAZIONE E ,00 se il reddito complessivo non supera ,71 150,00 se il reddito complessivo è superiore ,71 ma non superiore ,41 495,80 se il reddito complessivo non supera ,71 247,90 se il reddito complessivo è superiore ,71 ma non superiore , ,60 se il reddito complessivo non supera ,71 E72 991,60 se il reddito complessivo non supera ,71 495,80 se il reddito complessivo è superiore ,71 ma non superiore ,41 Nel reddito complessivo è compreso anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni. DETRAZIONI PER LAVORO DIPENDENTE Reddito Complessivo Teorica Effettiva Fino a 8.000, ,00 Rapportati al periodo di lavoro nell anno La detrazione effettiva non può essere inferiore a 690,00 per i rapporti a tempo indeterminati a 1.380,00 per i rapporti a tempo determinati Da 8.001,00 Fino a , ,00 Rapportati al periodo di lavoro nell anno x ( Reddito Complessivo) Da ,00 Fino a , ,00 Rapportati al periodo di lavoro nell anno x ( Reddito Complessivo) Oltre a ,00 non spetta alcuna detrazione Nel reddito complessivo è compreso anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni. 29

30 ALIQUOTE E SCAGLIONI DI REDDITO Se il reddito complessivo è compreso tra ,00 ed ,00 la detrazione va aumentata di un importo pari ad: a) 10,00 - se supera ma non ; b) 20,00 - se supera ma non ; c) 30,00 - se supera ma non ; d) 40,00 - se supera ma non ; e) 25,00 - se supera ma non DETRAZIONI PER REDDITO DA PENSIONE A SOGGETTI DI ETÀ INFERIORE A 75 ANNI Reddito Complessivo Teorica Effettiva Fino a 7.500,00 Da 7.501,00 Fino a ,00 Superiore a ,00 Fino a , ,00 Rapportati al periodo di pensione nell anno 1.255,00 Rapportati al periodo di pensione nell anno 1.255,00 Rapportati al periodo di pensione nell anno La detrazione effettiva non può essere inferiore a 690, x ( Reddito Complessivo) x ( Reddito Complessivo) Oltre a ,00 non spetta alcuna detrazione Nel reddito complessivo è compreso anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni. DETRAZIONE PER REDDITO DA PENSIONE A SOGGETTI DI ETÀ PARI O SUPERIORE A 75 ANNI Reddito Complessivo Teorica Effettiva Fino a 7.750,00 Superiore a 7.751,00 Fino a ,00 Superiore a ,00 Fino a , ,00 Rapportati al periodo di pensione nell anno 1.297,00 Rapportati al periodo di pensione nell anno 1.297,00 Rapportati al periodo di pensione nell anno La detrazione effettiva non può essere inferiore a 713, x (15.000,00 Reddito Complessivo) x ( Reddito Complessivo) Oltre a ,00 non spetta alcuna detrazione Nel reddito complessivo è compreso anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni. 30

31 ALIQUOTE E SCAGLIONI DI REDDITO DETRAZIONI PER REDDITI ASSIMILATI A QUELLI DI LAVORO DIPENDENTE (QUADRO C SEZIONE II, QUADRO D, RIGO D3 E RIGO D5) Reddito Complessivo Teorica Effettiva Fino a 4.800, , Superiore a 4.801,00 Fino a , , x ( Reddito Complessivo) Oltre a ,00 non spetta alcuna detrazione Nel reddito complessivo è compreso anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni. 31

32 COMPILAZIONE DEL MODELLO 730/ COMPILAZIONE DEL MODELLO 730/ FRONTESPIZIO La casella Dichiarante deve essere barrata dal contribuente che presenta la propria dichiarazione dei redditi. Se viene presentata dichiarazione congiunta, il contribuente che intende far eseguire le operazioni di conguaglio al proprio sostituto d imposta deve barrare entrambe le caselle Dichiarante e Dichiarazione congiunta, mentre il coniuge deve barrare solo quella Coniuge dichiarante. La casella Rappresentante o tutore va barrata dal soggetto che presenta la dichiarazione per conto di persone incapaci compreso il minore e, in tal caso, la casella Dichiarante non deve essere barrata. Nella casella Codice fiscale deve essere indicato il codice fiscale del contribuente (corrispondente a quello indicato nella tessera sanitaria o, se non ancora emesso, quello indicato nel tesserino rilasciato dall Amministrazione finanziaria). Attenzione - Nell eventualità in cui, i dati anagrafici di un soggetto (cognome, nome, sesso, luogo e data di nascita) indicati nella tessera sanitaria o nel tesserino siano errati, il contribuente deve recarsi presso un qualsiasi ufficio dell Agenzia delle Entrate per ottenerne la variazione. Fino all effettiva variazione, il contribuente deve utilizzare il codice fiscale attribuitogli. La casella Soggetto fiscalmente a carico di altri deve essere barrata dal contribuente fiscalmente a carico di altri (soggetto con reddito complessivo non superiore ad 2.840,51 al lordo degli oneri deducibili). La casella 730 integrativo deve essere compilata dal contribuente che presenta una dichiarazione integrativa indicando: il codice 1 se l integrazione o la rettifica comporta un maggior credito o un minor debito rispetto alla dichiarazione originaria; il codice 2 se l integrazione o la rettifica riguarda solo le informazioni da indicare nel riquadro Dati del sostituto d imposta che effettuerà il conguaglio e non anche i dati relativi alla determinazione dell imposta dovuta; il codice 3 se l integrazione o la rettifica riguardano sia le informazioni da indicare nel riquadro Dati del sostituto d imposta che effettuerà il conguaglio sia i dati relativi alla determinazione dell imposta dovuta se dagli stessi scaturiscono un maggior importo a credito, un minor debito ovvero un imposta pari a quella determinata con il Mod. 730 originario. Il cognome ed il nome vanno indicati senza alcun titolo di studio, onorifico, ecc., inoltre, le donne 32

33 RESIDENZA ANAGRAFICA E DOMICILIO FISCALE devono indicare solo il cognome da nubile. Chi è nato all estero deve indicare, in luogo del Comune, lo Stato di nascita senza compilare lo spazio relativo alla provincia. Lo stato civile deve essere indicato in ogni caso, facendo riferimento a quello corrispondente alla data di consegna del Mod Nel caso di 730 presentato dai lavoratori dipendenti privi di un sostituto d imposta che possa effettuare il conguaglio, va indicata la lettera A nella casella 730 senza sostituto È possibile evidenziare casi particolari che riguardano la dichiarazione dei redditi, indicando un apposito codice nella casella Situazioni particolari. Le fattispecie saranno definite a seguito di chiarimenti forniti dall Agenzia delle entrate successivamente alla pubblicazione delle istruzioni ministeriali in relazione, ad esempio, a quesiti posti dagli utenti e riferiti a specifiche problematiche. La casella, quindi, può essere compilata solo se l Agenzia delle entrate comunica uno specifico codice da utilizzare per indicare la situazione particolare, attraverso circolare, risoluzione o comunicato stampa RESIDENZA ANAGRAFICA E DOMICILIO FISCALE La residenza anagrafica deve essere indicata solo se il contribuente ha variato la propria residenza nel periodo dal 1 gennaio 2013 alla data di presentazione della presente dichiarazione. Si ricorda che la residenza si considera cambiata anche nel caso di variazione dell indirizzo nell ambito dello stesso Comune. Pertanto se la residenza è stata variata occorre indicare: i dati della nuova residenza alla data di consegna del Mod. 730, avendo cura di riportare negli appositi spazi, per esteso senza abbreviazione, i dati relativi al comune, alla sigla della provincia, al CAP, alla tipologia (via, viale, piazza, largo ecc.), all indirizzo, al numero civico ed eventualmente alla frazione; il giorno, il mese e l anno in cui è intervenuta la variazione. La residenza anagrafica deve essere, altresì, indicata dai contribuenti che presentano per la prima volta la dichiarazione dei redditi i quali devono anche barrare la casella Dichiarazione presentata per la prima volta. 33

34 RESIDENZA ANAGRAFICA E DOMICILIO FISCALE Il domicilio fiscale del contribuente alle date richieste va indicato negli appositi spazi riportando il comune e la provincia. Nel caso in cui il contribuente non abbia variato la propria residenza, ovvero la variazione sia avvenuta nell ambito dello stesso Comune, è sufficiente compilare il solo rigo Domicilio fiscale al 01/01/2013. Nel caso in cui, invece, il contribuente abbia variato la propria residenza trasferendola in un Comune diverso è necessario compilare tutti e tre i righi relativi al domicilio fiscale. Al riguardo, si ricorda che gli effetti della variazione decorrono dal sessantesimo giorno successivo a quello in cui essa si è verificata e, pertanto, il contribuente che ha variato la propria residenza dovrà attenersi alle seguenti istruzioni per compilare i righi relativi al domicilio fiscale. Domicilio fiscale al 1 gennaio 2013: se la variazione è avvenuta a partire dal 3 novembre 2012 indicare il precedente domicilio; se invece la variazione è avvenuta entro il 2 novembre 2012 indicare il nuovo domicilio. Domicilio fiscale al 31 dicembre 2013: se la variazione è avvenuta a partire dal 2 novembre 2013 indicare il precedente domicilio; se invece la variazione è avvenuta entro il 1 novembre 2013 indicare il nuovo domicilio. Domicilio fiscale al 1 gennaio 2014: se la variazione è avvenuta a partire dal 3 novembre 2013 indicare il precedente domicilio; se invece la variazione è avvenuta entro il 2 novembre 2013 indicare il nuovo domicilio. I contribuenti residenti nel territorio dello Stato hanno il domicilio fiscale nel comune dove hanno la residenza anagrafica. Generalmente il domicilio fiscale coincide generalmente con la residenza anagrafica. I soggetti non residenti hanno il domicilio fiscale nel comune in cui si è prodotto il reddito o, se il reddito è prodotto in più comuni, nel comune in cui si è prodotto il reddito più elevato. È possibile eleggere, un diverso domicilio per la notificazione degli atti, mediante apposita istanza da presentare all ufficio locale dell amministrazione finanziaria competente DICHIARAZIONE PRESENTATA DA SOGGETTO DIVERSO DAL CONTRIBUENTE I soggetti che sono tenuti a presentare la dichiarazione per conto di persona incapace, compreso il minore, possono utilizzare il Mod. 730, purché nei confronti del contribuente per il quale viene presentata la dichiarazione sussistano le condizioni per la presentazione del modello semplificato. I soggetti che presentano la dichiarazione devono compilare due Modelli 730, riportando, in entrambi i modelli, il codice fiscale del contribuente (minore o tutelato o beneficiario) e quello del rappresentante o tutore o amministratore di sostegno. Nel primo Modello 730 si deve: barrare la casella Dichiarante ; barrare la casella, nel riquadro Stato civile : 34

35 FAMILIARI A CARICO 3 7, nel caso di dichiarazione dei redditi presentata dal rappresentante legale per la persona incapace o dall amministratore di sostegno per la persona con limitata capacità di agire; 3 8, nel caso di dichiarazione presentata dai genitori per i redditi dei figli minori esclusi dall usufrutto legale; riportare i dati anagrafici ed i redditi del contribuente cui la dichiarazione si riferisce. Nel secondo Modello 730 si deve: barrare nel rigo Contribuente, la casella Rappresentante o tutore ; compilare soltanto i riquadri Dati anagrafici e Residenza anagrafica, riportando i dati del rappresentante o tutore o amministratore di sostegno. Si precisa che, in questo caso, non deve essere compilato il campo data della variazione e non deve essere barrata la casella Dichiarazione presentata per la prima volta. Si ricorda che nei suddetti casi non è possibile presentare una dichiarazione congiunta e che i redditi del soggetto che presenta la dichiarazione non devono mai essere cumulati con quelli del soggetto per conto del quale viene presentata. In entrambi i modelli deve essere apposta la sottoscrizione del soggetto che presenta la dichiarazione FAMILIARI A CARICO Per i contribuenti con coniuge, figli o altri familiari a carico sono previste delle detrazioni dall imposta lorda. Il codice fiscale del coniuge va sempre indicato, anche se questi non è a carico; non deve, invece, essere indicato in detto rigo nei casi di annullamento, divorzio e separazione legale ed effettiva. Sono considerati fiscalmente a carico, se nel 2013 non hanno posseduto redditi che concorrono alla formazione del reddito complessivo per un ammontare superiore ad 2.840,51 al lordo degli oneri deducibili: coniuge non legalmente ed effettivamente separato; figli, anche se naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati; seguenti altri familiari: 3 il coniuge legalmente ed effettivamente separato; 3 i discendenti dei figli; 3 i genitori e gli ascendenti prossimi, anche naturali; 3 i genitori adottivi; 3 i generi e le nuore; 3 il suocero e la suocera; 3 i fratelli e le sorelle, anche unilaterali. Le detrazioni per coniuge e figli a carico spettano anche se questi non convivono con il contribuente e non risiedono in Italia. 35

36 FAMILIARI A CARICO La detrazione per i figli compete indipendentemente dalla circostanza che gli stessi abbiano o meno superato determinati limiti di età o che siano o non siano dediti agli studi o a tirocinio gratuito e, pertanto, ai fini dell attribuzione della detrazione gli stessi non rientrano mai nella categoria di altri familiari. Per poter fruire della detrazione per altri familiari a carico è necessario altresì che questi convivano con il contribuente oppure ricevano da lui assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell Autorità giudiziaria. Se l altro coniuge manca o non ha riconosciuto i figli naturali e il contribuente non è coniugato o, se coniugato, si è successivamente legalmente ed effettivamente separato, per il primo figlio si ha diritto, se più conveniente, alla detrazione prevista per il coniuge a carico; pertanto, il soggetto che presta l assistenza fiscale riconoscerà la detrazione più favorevole. Tali detrazioni sono alternative tra loro. La detrazione per figli a carico non può essere ripartita liberamente tra entrambi i genitori. Se i genitori non sono legalmente ed effettivamente separati la detrazione per figli a carico deve essere ripartita nella misura del 50% ciascuno. Tuttavia, i genitori possono decidere di comune accordo di attribuire l intera detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato per evitare che la detrazione non possa essere fruita in tutto o in parte dal genitore con il reddito inferiore. In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio la detrazione spetta, in mancanza di accordo tra le parti, nella misura del 100% al genitore affidatario ovvero in caso di affidamento congiunto nella misura del 50% ciascuno. Anche in questo caso, i genitori possono decidere di comune accordo di attribuire l intera detrazione al genitore con reddito complessivo più elevato per evitare che la detrazione non possa essere fruita in tutto o in parte dal genitore con il reddito inferiore. La detrazione spetta per intero ad uno solo dei genitori quando l altro genitore è fiscalmente a carico del primo e nei seguenti altri casi: figli del contribuente rimasto vedovo/a che, risposatosi, non si sia poi legalmente ed effettivamente separato; figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente, se questi è coniugato e non è legalmente ed effettivamente separato. Si ha, invece, diritto per il primo figlio alla detrazione prevista per il coniuge a carico e per gli altri figli all intera detrazione prevista per i figli a carico quando l altro genitore manca perché deceduto o non ha riconosciuto il figlio ovvero per i figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente se lo stesso non si è risposato o se risposato si è legalmente ed effettivamente separato. La detrazione deve essere ripartita nella misura del 50% tra i genitori non legalmente ed effettivamente separati e non è possibile decidere di comune accordo una diversa ripartizione come previsto per le ordinarie detrazioni. Nel caso di coniuge fiscalmente a carico dell altro la detrazione compete per intero. In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio la percentuale di detrazione è quella spettante in proporzione agli affidamenti stabiliti dal giudice. 36

37 FAMILIARI A CARICO ULTERIORE DETRAZIONE PER FAMIGLIE CON ALMENO QUATTRO FIGLI Se le detrazioni per i figli a carico spettano e se il numero dei figli è superiore a tre, il soggetto che presta l assistenza fiscale riconosce un ulteriore detrazione di 1.200,00. L ulteriore detrazione per figli a carico spetta anche qualora l esistenza di almeno quattro figli a carico sussiste solo per una parte dell anno (nel prospetto dei familiari a carico per uno o più figli il numero dei mesi a carico è inferiore a 12). Inoltre, la detrazione in questione non varia nemmeno in funzione della numerosità dei figli superiore a quattro, in quanto è da considerarsi un importo complessivo. In caso di separazione legale ed effettiva o di annullamento scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio la percentuale di detrazione è quella spettante in proporzione agli affidamenti stabiliti dal giudice. Se uno solo dei genitori è in possesso dei requisiti (ad esempio in presenza di due figli con un altro coniuge), l ulteriore detrazione gli spetta per intero, anche se l altro coniuge non è a suo carico (circolare n.19/e del 2012, par. 4.2). La percentuale riferita alla suddetta ulteriore detrazione deve essere indicata nell apposita casella Percentuale ulteriore detrazione per famiglie con almeno quattro figli nella sezione Familiari a carico del modello COMPILAZIONE SEZIONE FAMILIARI A CARICO Il codice fiscale del coniuge deve essere indicato nel rigo 1 e deve essere barrata la C, anche se questi non è a carico; non deve, invece, essere indicato in detto rigo nei casi di annullamento, divorzio e separazione legale ed effettiva. I codici fiscali dei figli o degli altri familiari fiscalmente a carico devono essere indicati a partire dal rigo 2 e deve essere barrata la casella : F1 per il primo figlio a carico, intendendo per tale quello di età anagrafica maggiore tra quelli a carico. Il rigo 2, contenente la casella F1, è riservato esclusivamente all esposizione dei dati relativi al primo figlio a carico; F se il familiare indicato è un figlio a carico successivo al primo; 37

38 FAMILIARI A CARICO A se si tratta di un altro familiare; D se si tratta di un figlio con disabilità. Qualora venga barrata questa casella non è necessario barrare anche la casella F. Si precisa che è considerato persona con disabilità la persona riconosciuta tale ai sensi della legge n. 104 del 5 febbraio Se nel corso del 2013 è cambiata la situazione di un familiare, bisogna compilare un rigo per ogni situazione. È bene sapere che il codice fiscale dei figli e degli altri familiari a carico deve essere comunque scritto, anche se non si fruisce delle relative detrazioni, che, invece, sono attribuite interamente ad un altro soggetto. Qualora in uno o più righi del prospetto dei familiari a carico il contribuente non abbia potuto indicare il codice fiscale dei figli, in quanto residenti all estero (righi da 2 a 6 per i quali è barrata la casella F o D ), è necessario compilare la casella Numero figli residenti all estero a carico del contribuente posta al lato nella sezione Familiari a carico del modello. In tale caso oltre a compilare il prospetto dei familiari a carico è necessario riportare nella citata casella il numero di figli residenti all estero per i quali nello stesso non è stato indicato il codice fiscale. Tale informazione è necessaria al fine di determinare correttamente la detrazione per figli a carico essendo la stessa diversamente modulata in base al numero di figli. Ad esempio, qualora nel prospetto familiari a carico siano stati compilati tre righi relativi a tre figli residenti all estero ma solo per due di essi è stato indicato il codice fiscale nella casella Numero figli residenti all estero a carico del contribuente dovrà essere indicato il valore 1. I cittadini extracomunitari che richiedono le detrazioni per familiari a carico devono essere in possesso di una documentazione attestante lo status di familiare che può essere alternativamente formata da: a) documentazione originale rilasciata dall autorità consolare del Paese d origine, tradotta in lingua italiana e asseverata da parte del prefetto competente per territorio; b) documentazione con apposizione dell apostille, per i soggetti provenienti dai Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione dell Aja del 5 ottobre 1961; c) documentazione validamente formata nel Paese d origine, ai sensi della normativa ivi vigente, tradotta in italiano e asseverata come conforme all originale dal Consolato italiano nel paese di origine. È stata introdotta una nuova sezione che deve essere compilata esclusivamente se il contribuente ha dei figli in affido preadottivo a suo carico. Nella casella Numero figli in affido preadottivo a carico del contribuente, posta a lato nella sezione Familiari a carico, va indicato il numero dei figli in affido preadottivo (righi da 2 a 5 per i quali è barrata la casella F o D ) per i quali nel prospetto dei familiari a carico non è stato indicato il codice fiscale, al fine di salvaguardare la riservatezza delle informazioni ad essi relative. Attenzione. Con riferimento al medesimo figlio, la compilazione delle caselle Numero figli residenti all estero e Numero figli in affido preadottivo è alternativa. 38

39 SOSTITUTO D IMPOSTA Nella casella Mesi a carico indicare il numero dei mesi dell anno durante i quali il familiare è stato a carico. Scrivere 12 se il familiare è stato a carico per tutto il 2011; se, invece, è stato a carico solo per una parte del 2011, scrivere il numero dei mesi corrispondenti. Per esempio, per un figlio nato il 14 agosto 2011 la detrazione spetta per cinque mesi, pertanto nella casella scrivere 5. Nella casella Minore di 3 anni indicare il numero dei mesi dell anno durante i quali il figlio a carico ha un età inferiore a 3 anni. Per esempio, per un figlio nato il 14 giugno 2011, nella casella scrivere 7 ; per un figlio che ha compiuto 3 anni il 5 settembre 2011, indicare 9. Nella casella Percentuale indicare la percentuale di detrazione spettante ed in particolare: per ogni figlio a carico, indicare: se la detrazione è richiesta per intero; 3 50 se la detrazione è ripartita tra i genitori; 3 0 se la detrazione è richiesta per intero dall altro genitore; 3 C se per il primo figlio spetta la detrazione per coniuge a carico per l intero anno. Se tale detrazione non spetta per l intero anno occorre compilare il rigo 2 per i mesi in cui spetta la detrazione come figlio e il rigo 3 per i mesi in cui spetta la detrazione come coniuge; per ogni altro familiare a carico, indicare: se l onere grava per intero; 3 la percentuale, nel caso in cui l onere gravi su più persone. Si ricorda che la detrazione deve essere ripartita in misura uguale tra i soggetti che ne hanno diritto. La casella detrazione 100% affidamento figli va barrata, nel caso di affidamento esclusivo, congiunto o condiviso dei figli, dal genitore che fruisce della detrazione per figli a carico nella misura del 100%. Si ricorda che la detrazione spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario. Nel caso di affidamento congiunto o condiviso la detrazione è ripartita, in mancanza di accordo, nella misura del 50% tra i genitori. Se il genitore affidatario o, in caso di affidamento congiunto, uno dei genitori affidatari non può usufruire in tutto o in parte della detrazione, per limiti di reddito, la detrazione è assegnata per intero al secondo genitore DATI DEL SOSTITUTO D IMPOSTA Il contribuente è tenuto sempre ad indicare i dati del sostituto d imposta che dovrà provvedere al conguaglio. I contribuenti possessori di redditi di lavoro dipendente, di pensione o di reddito assimilato a quello di lavoro dipendente possono rilevare tali dati dal CUD consegnato dal sostituto di imposta (il dipendente di società estera deve indicare i dati relativi alla sede della stabile organizzazione in Italia che effettua le ritenute casella codice sede ). 39

40 SOSTITUTO D IMPOSTA Se il sostituto d imposta che dovrà effettuare i conguagli è diverso da quello che ha rilasciato la certificazione (CUD), i dati vanno richiesti al nuovo sostituto. Nel caso di dichiarazione congiunta vanno indicati i dati del sostituto del dichiarante, mentre nel modello del coniuge dichiarante non va compilato il riquadro. Nel caso di dichiarazione presentata per conto di altri vanno indicati i dati del sostituto del minore o del tutelato, mentre nel modello del rappresentante o tutore non va compilato il riquadro. La casella Mod. 730 dipendenti senza sostituto deve essere barrata dal contribuente che si trova nelle seguenti condizioni: nel 2013 ha percepito redditi di lavoro dipendente, redditi di pensione e/o alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente; non ha un sostituto d imposta che sia tenuto a effettuare il conguaglio; presenta il Mod. 730 a un CAF o a un professionista abilitato. In questo caso non vanno compilati gli altri campi della presente sezione. 40

41 REDDITI DEI TERRENI 13. QUADRO A REDDITI DEI TERRENI Il quadro A deve essere utilizzato per dichiarare i redditi dei terreni da:uadro A - RDEI TERRENI coloro che possiedono a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale sui terreni situati nel territorio dello Stato per cui è prevista l iscrizione in catasto con attribuzione di rendita. In caso di usufrutto o altro diritto reale il titolare della sola nuda proprietà non deve dichiarare il terreno; affittuari che esercitano l attività agricola nei fondi in affitto e associati nei casi di conduzione associata. In tal caso deve essere compilata solo la colonna relativa al reddito agrario. L affittuario deve dichiarare il reddito agrario a partire dalla data in cui ha effetto il contratto; socio, partecipante dell impresa familiare o titolare d impresa agricola individuale non in forma d impresa familiare che conduce il fondo. In questo caso va compilata solo la colonna del reddito agrario se tali contribuenti non possiedono il terreno a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale. Il dato relativo ai redditi dominicale e agrario possono essere rilevati direttamente dagli atti catastali se la coltura effettivamente praticata corrisponde a quella risultante dal catasto. Non danno luogo a reddito dominicale e agrario e non vanno pertanto dichiarati: i terreni che costituiscono pertinenze di fabbricati urbani; i terreni, i parchi e i giardini aperti al pubblico o la cui conservazione è riconosciuta dal Ministero per i Beni e le attività Culturali di pubblico interesse, quando al possessore non è derivato per tutto il periodo d imposta alcun reddito dalla loro utilizzazione. Tale circostanza deve essere denunciata all ufficio dell Agenzia delle Entrate entro tre mesi dalla data in cui la proprietà è stata riconosciuta di pubblico interesse. Nel caso di terreni non affittati, l Imu sostituisce l Irpef e le relative addizionali sul reddito dominicale (anche se per il 2013 è dovuta solo una rata o la cd. Mini Imu ), mentre il reddito agrario continua ad essere assoggettato alle ordinarie imposte sui redditi. Pertanto, chi presta l assistenza fiscale calcolerà il reddito dei terreni non affittati tenendo conto del solo reddito agrario. Per i terreni affittati, invece, risultano dovute sia l Imu che l Irpef. 41

42 REDDITI DEI TERRENI Restano assoggettati ad Irpef, anche se non affittati, i terreni per i quali è prevista l esenzione dall Imu. Ad esempio sono esenti dall Imu i terreni ricadenti in aree montane o di collina delimitate ai sensi dell art. 15 della legge 27 dicembre 1977, n Inoltre, sono assoggettati ad Irpef i terreni agricoli, nonché quelli non coltivati, di cui all articolo 13, comma 5, del decreto-legge n. 201 del 2011, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Per questi terreni, infatti, è previsto che per l anno 2013 non sia dovuta l Imu (decreto legge del 30 novembre 2013, n. 133). In entrambi i casi va compilata la casella Imu non dovuta (colonna 9). Rivalutazione dei redditi dei terreni Per il calcolo del reddito dei terreni, il soggetto che presta l assistenza fiscale rivaluta i redditi dominicale e agrario nelle misure di seguito descritte. Il reddito dominicale è rivalutato dell 80 per cento, mentre il reddito agrario è rivalutato del 70 per cento. Per gli anni dal 2013 al 2015, i redditi dominicale e agrario sono ulteriormente rivalutati del 15 per cento (legge di stabilità 2013, articolo1, comma 512). L ulteriore rivalutazione si applica nella misura del 5 per cento, anziché del 15 per cento, nel caso di terreni agricoli o non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali (IAP) iscritti nella previdenza agricola (casella di colonna 10 barrata). La rivalutazione dell 80 e del 70 per cento non si applica nel caso di terreni concessi in affitto per usi agricoli a giovani imprenditori che non hanno ancora compiuto i 40 anni, in presenza delle condizioni descritte in Appendice alla voce Agevolazioni imprenditoria giovanile in agricoltura. I redditi dominicale e agrario di ogni singolo terreno, da inserire nel Mod. 730/2014, possono essere rilevati da: visure catastali rilasciate dall Ufficio del Catasto competente per territorio; se la partita catastale comprende sia particelle situate in terreni montani o nelle zone agricole svantaggiate, sia particelle diverse, devono essere compilati righi distinti, per poter indicare nella casella casi particolari, in corrispondenza delle particelle interessate, il relativo codice dei casi particolari; rogito notarile d acquisto; dichiarazioni di successione; precedenti dichiarazioni dei redditi laddove sia stato compilato il quadro A Redditi dei terreni. Per ciascun terreno è necessario indicare quanto segue: Reddito Dominicale (colonna 1): indicare l ammontare del reddito dominicale risultante dagli atti catastali. Il reperimento dei valori del reddito dominicale è possibile mediante visura catastale se la coltura praticata corrisponde a quella risultante dal catasto. Altrimenti bisogna applicare la tariffa d estimo media attribuibile alla qualità di coltura praticata nonché le deduzioni fuori tariffa. Per i terreni censiti, i valori del reddito dominicale sono desumibili anche dal rogito (atto notarile) relativo all acquisto. Le società semplici operanti in agricoltura, ai fini della dichiarazione dei redditi, compilano il Modello Unico 2014 Società di persone ed equiparate, indicando il reddito agrario del terreno in conduzione e il reddito dominicale, qualora ne siano anche proprietarie. Il socio che intende avvalersi dell assistenza fiscale, compila il modello 730, indicando nel quadro A la quota di spet- 42

43 REDDITI DEI TERRENI tanza risultante dal Mod. Unico 2014 Società di persone ed equiparate per il reddito agrario e, qualora i terreni siano in proprietà, la propria quota per quanto concerne il reddito dominicale (indicando il titolo 5 nella colonna 2). Titolo (colonna 2): 3 1 : Proprietario del terreno non concesso in affitto; 3 2 : proprietario del terreno concesso in affitto in regime legale di determinazione del canone (regime vincolistico); 3 3 : proprietario del terreno concesso in affitto in assenza di regime legale di determinazione del canone; 3 4 : conduttore del fondo (diverso dal proprietario) o affittuario; 3 5 : socio di società semplice, in relazione a terreni affittati o per i quali è prevista l esenzione dall IMU; 3 6 : partecipante dell impresa familiare agricola diverso dal titolare; 3 7 : titolare dell impresa agricola individuale non in forma di impresa familiare; 3 10 socio di società semplice, in relazione a terreni non affittati per i quali non è prevista l esenzione dall IMU. Se il proprietario del terreno o il conduttore del fondo è anche il titolare dell impresa agricola individuale non in forma di impresa familiare, può essere indicato indifferentemente il codice 1 o 7, oppure 4 o 7. Reddito agrario (colonna 3): indicare l ammontare del reddito agrario risultante dagli atti catastali.. Pertanto, corrisponde alla parte del reddito fondiario del terreno attribuita al capitale di esercizio e all organizzazione impiegati nell esercizio delle attività agricole. Anche in tal caso, se la coltura praticata è uguale a quella risultante in catasto, deve essere dichiarata quest ultima; in caso contrario, si applica la tariffa d estimo media. Devono dichiarare il reddito agrario i proprietari o titolari di altro diritto reale eccetto i seguenti casi: terreno affittato a uso agricolo: il reddito agrario è imputato all affittuario dalla data di effetto del contratto; conduzione associata (non societaria): il reddito è imputato a ciascun associato per la quota di spettanza. Quando il fondo è condotto in forma societaria (società semplici, società in nome collettivo, società in accomandita semplice, società di fatto), ciascun socio deve dichiarare la quota di reddito a lui spettante come reddito da partecipazione. In caso di conduzione associata (caso particolare 3) deve essere indicata la quota di reddito agrario relativa alla percentuale di partecipazione e al periodo di durata del contratto. Tale percentuale è quella che risulta da apposito atto sottoscritto da tutti gli associati, altrimenti la partecipazione si presume ripartita in parti uguali. Il reddito dominicale, in questo caso, non deve essere indicato. Il socio di società semplice, partecipante dell impresa familiare o titolare d impresa agricola individuale non in forma di impresa familiare che conduce il fondo (titolo 5, 6, 7 nella casella Titolo ), che non possiede il terreno a titolo di proprietà, usufrutto, enfiteusi o altro diritto reale, deve dichiarare solo il reddito agrario. 43

44 REDDITI DEI TERRENI Casi particolari (colonna 7): 3 1 : Mancata coltivazione. Se un fondo rustico costituito per almeno due terzi da terreni qualificati come coltivabili a prodotti annuali non sia stato coltivato, neppure in parte, per un intera annata agraria e per cause non dipendenti dalla tecnica agraria, il reddito dominicale, per l anno in cui si è chiusa l annata agraria, è ridotto al 30 per cento; rientrano in quest ipotesi i casi di ritiro di seminativi dalla produzione, sempreché i terreni costituenti il fondo rustico siano rimasti effettivamente incolti per l intera annata agraria, senza sostituzione, neppure parziale, con altra diversa coltivazione; 3 2 : perdita per eventi naturali di almeno il 30% del prodotto ordinario del fondo nell anno, se il possessore danneggiato ha denunciato all Ufficio del Territorio (ex Ufficio Tecnico Erariale) l evento dannoso entro tre mesi dalla data in cui si è verificato ovvero, se la data non sia esattamente determinabile, almeno 15 giorni prima dell inizio del raccolto; in tale situazione i redditi domenicali e agrario sono esclusi dall IRPEF; 3 3 : terreno in conduzione associata; 3 4 : terreno concesso in affitto per usi agricoli a giovani. L articolo 14, comma 3, della legge 15 dicembre 1998, n. 441, prevede che non si applichi, ai soli fini delle imposte sui redditi, la rivalutazione dei redditi dominicali ed agrari per i periodi d imposta durante i quali i terreni sono concessi in affitto per usi agricoli, con contratti di durata non superiore a cinque anni, a giovani che: non abbiano ancora compiuto quaranta anni; abbiano la qualifica di coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale a titolo principale o che acquisiscono una di tali qualifiche entro due anni dalla stipula del contratto di affitto; 3 5 : se ricorrono contemporaneamente le condizioni di cui al codice 1 e al codice 4; 3 6 : se ricorrono contemporaneamente le condizioni di cui al codice 2 e al codice 4. Se nel corso del 2013 si sono verificate situazioni diverse per uno stesso terreno (variazioni di quote di possesso, terreno dato in affitto, ecc.), occorre compilare un rigo per ogni situazione, indicando nella colonna 4 il relativo periodo. In questi casi, barrare la casella di colonna 8 per indicare che si tratta dello stesso terreno del rigo precedente. I redditi fondiari concorrono a formare il reddito complessivo del soggetto che possiede immobili a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale, per il periodo di imposta in cui si è verificato il possesso. Tale principio, contenuto nell articolo 26 del DPR n. 917/1986, dispone, dunque, l attribuzione del reddito al contribuente, indipendentemente dalla percezione dello stesso, a differenza di quanto accade per altre tipologie di reddito, la cui tassazione è strettamente connessa alla loro percezione. Tra gli altri diritti reali rientra anche il diritto di abitazione sull abitazione principale e relative pertinenze, che spetta al coniuge del defunto ai sensi dell articolo 540 del codice civile. Dall anno d imposta 2005, il diritto di abitazione, non spetta più al coniuge separato come stabilito dalla Corte di Cassazione la quale ha affermato (Cass., Sez. civile, 19 settembre 2005, n ; Cass., 8 aprile 2003, n. 5455; Cass., Sez. Unite Civili, 26 luglio 2002, n ; Cass., Sez. II civile, 18 agosto 1997, n. 7680; Cass., Sez. I civile, 2 aprile). 44

45 REDDITI DEI TERRENI Colonna 8 (Continuazione): se nel corso del 2013 si sono verificate diverse situazioni per uno stesso terreno (variazioni di quote di possesso, terreno dato in affitto, acquisto o perdita della qualifica di coltivatore diretto o IAP, ecc.), occorre compilare un rigo per ogni situazione, indicando nella colonna 4 il relativo periodo. In questi casi, va barrata la casella di colonna 8 per indicare che si tratta dello stesso terreno del rigo precedente. Se la percentuale di possesso del reddito dominicale è diversa da quella del reddito agrario, ad esempio nell ipotesiin cui solo una parte del terreno è concessa in affitto e in alcune delle ipotesi indicate in Appendice alla voce Società semplici e imprese familiari in agricoltura, occorre compilare due distinti righi senza barrare la casella di colonna 8. Colonna 9 (IMU non dovuta): indicare uno dei seguenti codici in presenza delle relative condizioni di non applicazione dell Imu: 3 1 terreni esenti dall Imu, come ad esempio i terreni ricadenti in aree montane o di collina delimitate ai sensi dell art. 15 della legge 27 dicembre 1977, n. 984; 3 2 terreni per i quali non è dovuta l Imu per l anno 2013 (decreto legge del 30 novembre 2013, n. 133), come nel caso di terreni agricoli e di quelli non coltivati, di cui all articolo 13, comma 5, del decreto legge n. 201 del 2011, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. In tali casi sul reddito dominicale del terreno sono dovute l Irpef e le relative addizionali anche se il terreno non è affittato. Se i dati del singolo terreno sono esposti su più righi il codice da indicare in questa colonna va riportato solo sul primo dei righi compilati, in quanto si riferisce all intero periodo d imposta. Colonna 10 (Coltivatore diretto o IAP): barrare la casella nel caso di terreno agricolo o di terreno non coltivato, posseduto e condotto da coltivatore diretto e da imprenditore agricolo professionale (IAP) iscritto nella previdenza agricola. Se tale condizione è riferita solo ad una parte dell anno è necessario compilare due distinti righi (compilando la casella Continuazione ) barrando la casella Coltivatore diretto o IAP solo nel rigo relativo al periodo nel quale si è verificata tale condizione. Se nell anno d imposta si sono verificate diverse situazioni per uno stesso terreno (variazioni di quote di possesso, terreno dato in affitto, ecc.), la presente casella va barrata in tutti i righi per i quali sussiste la condizione agevolativa (rivalutazione del 5 per cento). 45

46 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI 14. QUADRO B REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI Per l anno 2013, in generale, non è dovuta l Imu per l abitazione principale e le relative pertinenze, pertanto il relativo reddito concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef. Tuttavia è prevista una deduzione dal reddito complessivo di un importo fino all ammontare della rendita catastale dell unità immobiliare stessa e delle relative pertinenze. Diversamente, non sono dovute l Irpef e le addizionali per le abitazioni principali e pertinenze per le quali è dovuta l Imu per il 2013 (ad esempio abitazioni classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 - abitazioni di lusso e abitazioni per le quali è dovuta esclusivamente la prima o la seconda rata dell Imu oppure la cd. Mini Imu ). In queste ipotesi, poiché il reddito dell abitazione principale non concorre al reddito complessivo, non spetta la relativa deduzione. Nella colonna 12 Casi particolari Imu va indicato il codice 2. Devono essere dichiarati gli immobili posseduti a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale, per il periodo di imposta in cui si è verificato il possesso. Tra gli altri diritti reali rientra anche il diritto di abitazione sull abitazione principale e relative pertinenze, che spetta al coniuge del defunto ai sensi dell articolo 540 del codice civile. Dall anno d imposta 2005, il diritto di abitazione, non spetta più al coniuge separato come stabilito dalla Corte di Cassazione la quale ha affermato (Cass., Sez. civile, 19 settembre 2005, n ; Cass., 8 aprile 2003, n. 5455; Cass., Sez. Unite Civili, 26 luglio 2002, n ; Cass., Sez. II civile, 18 agosto 1997, n. 7680; Cass., Sez. I civile, 2 aprile1992, n. 4016) che il provvedimento di assegnazione 46

47 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI della casa coniugale ad uno dei coniugi all esito del procedimento di separazione personale (o di divorzio), non e idoneo a costituire un diritto reale d uso o di abitazione a favore dell assegnatario, ma solo un diritto di natui natura personale, essendo i modi di costituzione di questi ultimi tassativamente ed espressamente previsti dalla legge e non rientrando tra essi un provvedimento del genere (circolare m. 14 del 18 Maggio 2006 dell Agenzia delle Entrate). Il diritto di abitazione viene riconosciuto anche in capo ai soci delle cooperative edilizie a proprietà divisa e ai soggetti assegnatari di alloggi a riscatto, a seguito di patto di futura vendita con enti. Se il possesso dell immobile è stato trasferito, in tutto o in parte, nel corso del periodo di imposta, il reddito fondiario concorre a formare il reddito complessivo di ciascun soggetto proporzionalmente alla durata del suo possesso. CHI DEVE COMPILARE IL QUADRO B: 1. i proprietari di fabbricati situati nello Stato italiano che sono o devono essere iscritti nel catasto dei fabbricati come dotati di rendita; 2. i titolari dell usufrutto o altro diritto reale su fabbricati situati nel territorio dello Stato italiano che sono o devono essere iscritti nel catasto fabbricati con attribuzione di rendita. In caso di usufrutto o altro diritto reale (es. uso o abitazione) il titolare della sola nuda proprietà non deve dichiarare il fabbricato. Si ricorda che il diritto di abitazione (che si estende anche alle pertinenze della casa adibita ad abitazione principale) spetta, ad esempio, al coniuge superstite (art. 540 del Codice Civile); 3. i possessori di immobili che, secondo le leggi in vigore, non possono essere considerati rurali; 4. i soci di società semplici e di società ad esse equiparate, che producono reddito di fabbricati. FABBRICATI CHE NON PRODUCONO REDDITO E NON VANNO DICHIARATI: 1. Le costruzioni rurali utilizzate come abitazione che appartengono al possessore o all affittuario dei terreni ed effettivamente adibite ad usi agricoli. Sono comunque considerate produttive di reddito di fabbricati le unità immobiliari che rientrano nelle categorie A/1 e A/8 e quelle che hanno caratteristiche di lusso; 2. le costruzioni che servono per svolgere le attività agricole comprese quelle destinate alla protezione delle piante, conservazione dei prodotti agricoli, custodia delle macchine, degli attrezzi e delle scorte occorrenti per la coltivazione; 3. i fabbricati rurali destinati all agriturismo; 4. le unità immobiliari, per cui sono state rilasciate licenze, concessioni o autorizzazioni per restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, per il solo periodo di validità del provvedimento, durante il quale l unità immobiliare non deve essere comunque utilizzata; 5. gli immobili completamente adibiti a sedi aperte al pubblico di musei, biblioteche, archivi, cineteche ed emeroteche, quando il possessore non ricava alcun reddito dall utilizzo dell immobile; 6. le unità immobiliari destinate esclusivamente all esercizio del culto, nonché i monasteri di clausura, se non sono locati, e le loro pertinenze. 47

48 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI Inoltre, non vanno dichiarati, perché compresi nel reddito dominicale e agrario dei terreni su cui si trovano, i redditi dei fabbricati nelle zone rurali e non utilizzabili ad abitazione alla data del 7 maggio 2004, che vengono ristrutturati nel rispetto della vigente la disciplina edilizia dall imprenditore agricolo proprietario, acquisiscono i requisiti di abitabilità, e sono concessi in locazione dall imprenditore agricolo. Questa disciplina si applica solo per il periodo del primo contratto di locazione che deve avere una durata compresa tra cinque e nove anni (art. 12 del D. Lgs. n. 99 del 29 marzo 2004, in vigore dal 7 maggio 2004) LOCAZIONI PER FINALITÀ ABITATIVE OPZIONE PER L APPLICAZIONE DELLA CEDOLARE SECCA Per le abitazioni concesse in locazione è possibile scegliere il regime di tassazione definito cedolare secca sugli affitti (art. 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23) che prevede l applicazione di un imposta che sostituisce, oltre che l Irpef e le addizionali regionale e comunale, anche le imposte di registro e di bollo relative al contratto di locazione. L opzione per l applicazione della cedolare secca comporta che i canoni tassati con l imposta sostitutiva sono esclusi dal reddito complessivo e, di conseguenza, non rilevano ai fini della progressività delle aliquote Irpef. L opzione per tale regime spetta esclusivamente al locatore titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento sull immobile, per contratti di locazione aventi ad oggetto immobili ad uso abitativo e relative pertinenze locati per finalità abitative. A tal fine, il locatore deve comunicare preventivamente al conduttore, tramite lettera raccomandata, la scelta per il regime alternativo di tassazione e la conseguente rinuncia, per il corrispondente periodo di durata dell opzione, ad esercitare la facoltà di chiedere l aggiornamento del canone a qualsiasi titolo. La base imponibile della cedolare secca è costituita dal canone di locazione annuo stabilito dalle parti, al quale si applica l aliquota del: 1. 21% per i contratti disciplinati dal codice civile o a canone libero; 2. 15% per i contratti di locazione a canone concordato (o concertato) sulla base di appositi accordi tra le organizzazioni della proprietà edilizia e degli inquilini (art. 2, comma 3, art. 5, comma 2 e art. 8 della legge n. 431 del 1998) relativi ad abitazioni site nei comuni con carenze di disponibilità abitative individuati dall articolo 1, comma 1, lettere a) e b) del decreto legge 30 dicembre 1988, n. 551 (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia, nonché i comuni confinanti con gli stessi e gli altri comuni capoluogo di provincia) e negli altri comuni ad alta tensione abitativa individuati dal CIPE con apposite delibere (codice 8 nella colonna Utilizzo della sezione I del quadro B). La scelta del regime della cedolare secca si esprime in sede di registrazione del contratto oppure nella dichiarazione dei redditi: A Opzione in sede di registrazione del contratto mediante utilizzo del modello Siria o del modello 69 per i contratti registrati a partire dalla data del 7 aprile 2011 (per i contratti prorogati per i quali il termine per il relativo pagamento non era ancora decorso alla data del 7 aprile 2011, l opzione doveva essere espressa presentando il modello 69). 48

49 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI B Opzione in sede di dichiarazione L opzione viene espressa nella dichiarazione dei redditi solo per i contratti di locazione per i quali non sussiste l obbligo di registrazione(contratti di durata non superiore a trenta giorni complessivi nell anno), salvo che il contribuente provveda alla registrazione volontaria o in caso d uso del contratto prima della presentazione della dichiarazione dei redditi. In tal caso l opzione deve essere esercitata in sede di registrazione del contratto. In entrambi i casi opzione in sede di registrazione e opzione in dichiarazione nella sezione I del quadro B vanno indicati i dati dell immobile concesso in locazione e va barrata la casella di colonna 11 Cedolare secca, mentre nella sezione II del quadro B devono essere indicati gli estremi di registrazione del contratto di locazione (nel caso di contratti di durata non superiore a 30 giorni non registrati va invece barrata la casella Contratti non sup. 30 gg. ). Si ricorda, infine, che il reddito fondiario assoggettato alla cedolare secca viene aggiunto al reddito complessivo solo per determinare la condizione di familiare fiscalmente a carico, per calcolare le detrazioni per carichi di famiglia, le detrazioni per redditi di lavoro dipendente, di pensione ed altri redditi, le detrazioni per canoni di locazione e per stabilire la spettanza o la misura di agevolazioni collegate al reddito(ad esempio valore I.S.E.E. e assegni per il nucleo familiare). Se nella dichiarazione dei redditi il canone derivante dalla locazione di immobili ad uso abitativo non è indicato o è indicato in misura inferiore a quella effettiva, si applicano in misura raddoppiata le sanzioni amministrative previste dall articolo 1, commi 1 e 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n Per ulteriori chiarimenti e approfondimenti si possono consultare il Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate 7 aprile 2011 e la circolare dell Agenzia delle entrate n. 26/E del 1 giugno 2011, entrambi pubblicati sul sito CASI PARTICOLARI Redditi da proprietà condominiali I locali per la portineria, l alloggio del portiere e gli altri servizi di proprietà condominiale che hanno una rendita catastale autonoma devono essere dichiarati dal condomino solo se la quota di red- 49

50 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI dito che spetta per ciascuna unità immobiliare è superiore a 25,82 euro. L esclusione non si applica per gli immobili concessi in locazione e per i negozi. Soci di cooperative edilizie I soci di cooperative edilizie non a proprietà indivisa assegnatari di alloggi, anche se non ancora titolari di mutuo individuale, devono dichiarare il reddito dell alloggio assegnato con verbale di assegnazione della cooperativa. Stesso obbligo vale per chi ha avuto in assegnazione uno degli alloggi riscattati o per i quali è previsto un patto di futura vendita da parte di Enti come lo IACP (Istituto Autonomo Case Popolari), ex INCIS (Istituto Nazionale Case per gli Impiegati dello Stato), ecc. Redditi di natura fondiaria e fabbricati situati all estero I redditi derivanti dai lastrici solari e dalle aree urbane e i fabbricati situati all estero devono essere dichiarati nel quadro D; Immobili in comodato Gli immobili concessi in comodato non devono essere dichiarati dal comodatario (es. un familiare che utilizza gratuitamente l immobile) ma dal proprietario QUADRO B - SEZIONE I - TASSAZIONE ORDINARIA E CEDOLARE SECCA Rendita catastale (colonna 1) : la rendita catastale dei fabbricati indicata nel modello 730/2014 sarà rivalutata, a cura del C.A.F., del 5%. Nel caso di immobile di interesse storico o artistico la rendita catastale va riportata nella misura ridotta del 50 per cento. Se il valore della rendita catastale viene rilevato dal quadro RB (Redditi dei fabbricati) del Mod. Unico 2013, l importo di colonna 1 va indicato al netto della suddetta rivalutazione. Occorre quindi dividere il dato indicato sul mod. Unico per 1,05. Vanno indicati i dati necessari per determinare i redditi dei fabbricati, nonché il codice catastale del comune (colonna 9) in cui è situata l unità immobiliare e l importo dell imposta comunale sugli immobili complessivamente dovuta (IMU), in acconto e a saldo, (colonna 10). Per ciascun immobile va compilato un rigo del quadro B (da B1 a B10). Con riferimento al medesimo immobile vanno compilati più righi, uno per ogni diversa situazione, barrando la casella continuazione di colonna 8, se nel corso del 2013 è variato l utilizzo dell immobile (abitazione principale, a disposizione, locata ecc.) o la quota di possesso o l immobile è stato distrutto o dichiarato inagibile a seguito di eventi calamitosi. I soci di società semplici e di società equiparate (ai sensi dell art. 5 del TUIR) che producono reddito di fabbricati, devono indicare in questa colonna il reddito attribuito dalla società e non la rendita catastale e devono indicare nella colonna 2 Utilizzo il codice 16 o

51 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI Utilizzo (colonna 2): 3 1 : immobile utilizzato come abitazione principale. Si considera abitazione principale l unità immobiliare adibita a dimora abituale del contribuente o di suoi familiari (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado). Per l abitazione principale spetta la deduzione dal reddito complessivo fino all ammontare della rendita catastale della casa e delle sue pertinenze, calcolata tenendo conto della quota di possesso e del periodo dell anno in cui la casa è stata adibita ad abitazione principale. La deduzione spetta anche quando la casa è la dimora principale soltanto dei familiari del contribuente, che lì risiedono. La deduzione viene calcolata da chi presta l assistenza fiscale. È bene ricordare che la deduzione per l abitazione principale compete per una sola unità immobiliare, per cui se il contribuente possiede due immobili, uno adibito a propria abitazione principale e l altro utilizzato da un proprio familiare, la deduzione spetta esclusivamente per il reddito dell immobile che il contribuente utilizza come abitazione principale. La deduzione per l abitazione principale spetta anche nel caso in cui si trasferisce la propria dimora abituale per il ricovero permanente in istituti di ricovero o sanitari, purché la casa non sia locata. In caso di unità immobiliare utilizzata come abitazione principale solo per una parte dell anno e concessa in locazione per il residuo periodo, va indicato il codice 11 o 12. Può essere utilizzato il codice 1 anche nel caso in cui l immobile è la dimora abituale soltanto dei familiari che lì risiedono e anche quando il contribuente trasferisce la propria dimora abituale presso un istituto di ricovero o sanitario, a condizione che l abitazione non risulti locata. Per le abitazioni principali e le pertinenze assoggettate a Imu (abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9) non sono dovute Irpef e addizionali. In questo caso nella colonna 12 Casi particolari Imu va indicato il codice 2 e poiché il reddito dell abitazione principale non concorre al reddito complessivo, non spetta la relativa deduzione. 3 2 : immobile tenuto a disposizione. Immobile, ad uso abitativo, tenuto a disposizione oppure dato in uso gratuito (comodato) a persone diverse dai propri familiari (vedi istruzioni al codice 10 ). Si tratta, ad esempio, dell immobile posseduto in aggiunta a quello adibito ad abitazione principale del possessore o dei suoi familiari; 3 3 : immobile locato in regime di libero mercato o patti in deroga oppure concesso in locazione a canone concordato in mancanza dei requisiti descritti nelle istruzioni relative al codice 8. L articolo 37, comma 4-bis, del Dpr n. 917/1986 stabilisce che, per i fabbricati locati, il reddito imponibile si ottiene confrontando il reddito effettivo netto derivante dalla locazione e la rendita catastale rivalutata del 5 per cento, e si dichiara il maggiore dei due. Il reddito effettivo netto si determina riducendo il canone annuo contrattuale di locazione nella misura del 15 per cento a titolo di spese forfetarie (25 per cento per i fabbricati siti nella città di Venezia e nelle isole della Giudecca, di Murano e di Burano). L ammontare del canone è quello risultante dal contratto di locazione (aumentato dell eventuale rivalutazione automatica sulla base dell indice Istat e della maggiorazione spettante in caso di sublocazione e diminuito delle spese di condominio, luce, acqua, gas, portiere, ascensore, riscaldamento e simili se comprese nel canone) ed è relativo al periodo di possesso di colonna 3. In caso di comproprietà il canone va indicato per intero indipendentemente dalla quota di possesso. 51

52 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI Nel caso di opzione per il regime della cedolare secca (in presenza delle condizioni descritte nel paragrafo che precede Locazioni per finalità abitative Opzione per l applicazione della cedolare secca ) va barrata la casella di colonna 11 Cedolare secca e va compilata la sezione II del quadro B. Chi presta l assistenza fiscale calcolerà sul reddito imponibile l imposta sostitutiva del 21%; Se l immobile è posseduto in comproprietà ma è dato in locazione soltanto da uno o più comproprietari per la propria quota (es.: immobile posseduto da tre comproprietari locato ad uno di essi dagli altri due) va indicata soltanto la quota del canone annuo di locazione spettante al contribuente e nella colonna 6 Casi particolari deve essere indicato il codice 5. Si ricorda che i canoni derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo non percepiti non devono essere dichiarati se entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi si è concluso il procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del conduttore. In tal caso la rendita catastale deve essere comunque assoggettata a tassazione e nella colonna 7 Casi particolari deve essere indicato il codice 6 (immobile locato a soggetti destinatari della sospensione della procedura esecutiva di sfratto che si trovano in particolari condizioni di disagio abitativo per i quali è intervenuta la sospensione della procedura esecutiva di sfratto (Legge 8 febbraio 2007, n. 9). I termini della sospensione della procedura esecutiva di sfratto. Tali termini sono stati ulteriormente prorogati al 31 dicembre L agevolazione prevede l esclusione dal reddito imponibile del fabbricato locato alle condizioni indicate al successivo punto Casi particolari codice 6 ; 3 4 : immobile locato in regime legale di determinazione del canone (equo canone). Nel caso di opzione per il regime della cedolare secca (in presenza delle condizioni descritte nel paragrafo Locazioni per finalità abitative Opzione per l applicazione della cedolare secca ) va barrata la casella di colonna 11 Cedolare secca e va compilata la sezione II del quadro B. Chi presta l assistenza fiscale calcolerà sul reddito imponibile l imposta sostitutiva del 21%; 3 5 : pertinenza dell abitazione principale (box, cantina, ecc.) se iscritta in catasto con autonoma rendita. Sono considerate pertinenze dell abitazione principale, le unità classificate o classificabili nelle seguenti categorie catastali: C/2 cantine e soffitte; C/6 rimesse ed autorimesse; C/7 tettoie, posti auto. Esse devono essere destinate ed effettivamente utilizzate in modo durevole a servizio dell abitazione principale (anche se non appartengono allo stesso fabbricato). Se la pertinenza è assoggettata ad Imu nella colonna 12 Casi particolari Imu va indicato il codice : immobile sita in uno dei comuni ad alta intensità abitativa e concessa in locazione a canone concordato (art. 2, comma 3, art. 5, comma 2 e art. 8 della legge n. 431 del 1998) sulla base di appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni della proprietà edilizia e le organizzazioni degli inquilini più rappresentative a livello nazionale. È prevista un ulteriore riduzione del 30 per cento del reddito imponibile derivante dai contratti di locazione, al netto della precedente riduzione del 15 per cento. 52

53 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI L ulteriore abbattimento del canone del 30 per cento in favore del locatore è applicabile anche alle pertinenze; Nel caso di opzione per il regime della cedolare secca (in presenza delle condizioni descritte nel paragrafo Locazioni per finalità abitative Opzione per l applicazione della cedolare secca ) va barrata la casella di colonna 11 Cedolare secca e va compilata la sezione II del quadro B. Chi presta l assistenza fiscale calcolerà sul reddito imponibile l imposta sostitutiva con l aliquota agevolata del 19%; 3 9 : Immobile che non rientra in nessuno dei casi individuati con i codici da 1 a 17. In presenza di questo codice non sono dovute Irpef e addizionali, sostituite dall Imu. Il codice 9 va indicato nei seguenti casi: unità immobiliari prive di allacciamento alle reti dell energia elettrica, acqua, gas, e di fatto non utilizzate, a condizione che tali circostanze risultino da apposita dichiarazione sostitutiva di atto notorio da esibire o trasmettere a richiesta degli uffici; pertinenza di immobile tenuto a disposizione; immobile tenuto a disposizione in Italia da contribuenti che dimorano temporaneamente all estero o se l immobile è già utilizzato come abitazione principale (o pertinenza di abitazione principale) nonostante il trasferimento temporaneo in altro comune; immobile di proprietà condominiale (locali per la portineria, alloggio del portiere, autorimesse collettive, ecc), dichiarato dal singolo condomino nel caso in cui la quota di reddito spettante sia superiore a euro 25,82; 3 10 : Abitazione o pertinenza data in uso gratuito a un proprio familiare a condizione che vi dimori abitualmente e ciò risulti dall iscrizione anagrafica, oppure unità in comproprietà utilizzate come abitazione principale di uno o più comproprietari diversi dal dichiarante; 3 11 : immobile in parte utilizzato come abitazione principale e in parte concesso in locazione in regime di libero mercato o patti in deroga. Nel caso di opzione per il regime della cedolare secca va barrata la casella di colonna 11 Cedolare secca, va compilata la sezione II del quadro B e chi presta l assistenza fiscale calcolerà sul reddito imponibile l imposta sostitutiva del 21%; 3 12 : Immobile in parte utilizzato come abitazione principale e in parte concesso in locazione a canone concordato, situato in uno dei comuni ad alta densità abitativa (vedi codice 8 ). Nel caso di opzione per il regime della cedolare secca va barrata la casella di colonna 11 Cedolare secca, va compilata la sezione II del quadro B e chi presta l assistenza fiscale calcolerà sul reddito imponibile l imposta sostitutiva con l aliquota agevolata del 19%; 3 14 : Immobile situato nella regione Abruzzo ed è concesso in locazione a soggetti residenti o dimoranti abitualmente nei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, le cui abitazioni principali siano state distrutte o dichiarate inagibili, secondo quanto previsto dall art. 5 dell ordinanza ministeriale n del 29 settembre 2009; Nel caso di applicazione della tassazione ordinaria chi presta l assistenza fiscale applicherà la riduzione del 30 per cento del reddito; per usufruirne occorre compilare la sezione II del quadro B Dati relativi ai contratti di locazione o comodato (righi da B11 a B14). 53

54 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI Nel caso di opzione per il regime della cedolare secca (in presenza delle condizioni descritte nel paragrafo Locazioni per finalità abitative Opzione per l applicazione della cedolare secca ) va barrata la casella di colonna 11 Cedolare secca e va compilata la sezione II del quadro B. Chi presta l assistenza fiscale calcolerà sul reddito imponibile l imposta sostitutiva del 21%. Se l opzione per la cedolare secca riguarda un immobile situato in uno dei comuni ad alta densità abitativa e dato in locazione a canone concordato, nella colonna 2 Utilizzo va indicato il codice 8 alle cui istruzioni si rimanda; 3 15 : Immobile situato nella regione Abruzzo ed è concesso in comodato a soggetti residenti o dimoranti abitualmente nei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, le cui abitazioni principali siano state distrutte o dichiarate inagibili, secondo quanto previsto dall art. 5 dell ordinanza ministeriale n del 29 settembre Nel caso di applicazione della tassazione ordinaria chi presta l assistenza fiscale applicherà la riduzione del 30 per cento del reddito; per usufruirne occorre compilare la sezione II del quadro B Dati relativi ai contratti di locazione o comodato (righi da B11 a B14); 3 16 reddito dei fabbricati attribuito da società semplice imponibile ai fini Irpef (fabbricati locati o con esenzione Imu). Il reddito va riportato nella colonna 1, senza indicare giorni e percentuale di possesso; 3 17 reddito dei fabbricati attribuito da società semplice non imponibile ai fini Irpef (fabbricati non locati senza esenzione Imu). Il reddito va riportato nella colonna 1, senza indicare giorni e percentuale di possesso. Codice Canone (colonna 5) : da compilare se tutto o parte dell immobile è dato in locazione. Indicare uno dei seguenti codici corrispondenti alla percentuale del canone che viene riportata nella colonna 6 Canone di locazione : % del canone. Il canone annuo di locazione (colonna 6) deve essere indicato nella misura dell 85 per cento nel caso di applicazione della tassazione ordinaria; % del canone. Il canone annuo di locazione (colonna 6) deve essere indicato nella misura del 75 per cento, nel caso di applicazione della tassazione ordinaria, se il fabbricato è situato nella città di Venezia centro e nelle isole della Giudecca, Murano e Burano; % del canone. Il canone annuo di locazione (colonna 6) deve essere indicato nella misura del 100 per cento nel caso di opzione per il regime della cedolare secca (in presenza delle condizioni descritte nel paragrafo Locazioni per finalità abitative Opzione per l applicazione della cedolare secca ) % del canone, nel caso di applicazione della tassazione ordinaria, se l immobile è riconosciuto di interesse storico o artistico, in base al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Canone di locazione (colonna 6) : da compilare se tutto o parte dell immobile è dato in locazione. Riportare l 85% del canone annuo che risulta dal contratto di locazione se nella colonna 5 (Codice canone) è stato indicato il codice 1, il 75% del canone se nella colonna 5 è stato indicato il codice 2, il 100% del canone se nella colonna 5 è stato indicato il codice 3, il 65% del canone se nella colonna 5 è stato indicato il codice 4. L ammontare del canone da indicare in questa colonna è determinato calcolando l eventuale rivalutazione automatica sulla base dell indice Istat e della maggiorazione spettante in caso di sublocazione. La somma va diminuita delle spese di condominio, luce, acqua, gas, portiere, ascensore, riscaldamento e simili se comprese nel canone. 54

55 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI Se il fabbricato è stato posseduto per una parte dell anno indicare il canone in proporzione al periodo di possesso. In caso di comproprietà il canone va indicato per intero indipendentemente dalla quota di possesso. Se l immobile è posseduto in comproprietà ma è dato in locazione da uno o più comproprietari per la propria quota (es.: immobile posseduto da tre comproprietari locato dagli altri due al terzo) il contribuente deve indicare soltanto la propria quota annua di locazione e nella colonna 7 Casi particolari deve essere indicato il codice 5. Si ricorda che i canoni non percepiti relativi a contratti di locazione di abitazioni non devono essere dichiarati se il procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità dell inquilino si è concluso entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi. In questo caso la rendita catastale deve essere comunque assoggettata a tassazione. I proprietari degli immobili locati a persone per le quali opera la sospensione della procedura di sfratto (legge n. 9 del 2007) devono indicare in questa colonna il canone di locazione e nella colonna 7 Casi particolari il codice 6 ). Se il contratto di locazione si riferisce, oltre che all abitazione, anche alle sue pertinenze (box, cantina, ecc.) iscritte in catasto con autonoma rendita, indicare nella colonna 6 per ciascuna unità immobiliare (abitazione e pertinenza) la relativa quota del canone; quest ultima va determinata ripartendo il canone stesso in misura proporzionale alla rendita catastale di ciascuna unità immobiliare. Per ottenere la quota proporzionale del canone di locazione applicare la formula: Quota proporzionale del canone = canone totale x singola rendita totale delle rendite Esempio Rendita catastale dell abitazione rivalutata del 5%: 450 Rendita catastale della pertinenza rivalutata del 5%: 50 Canone di locazione totale: Quota del canone relativo alla abitazione: x 450 = ( ) Quota del canone relativo alla pertinenza: x 50 = ( ) Casi particolari (colonna 7) : da compilare solo in taluni casi particolari, indicare uno dei codici sottoelencati: 3 1 : se l immobile è distrutto o inagibile a seguito di eventi sismici o altri eventi calamitosi ed è stato escluso da imposizione a seguito di certificazione da parte del Comune attestante la distruzione o l inagibilità (vedi in Appendice la voce Immobili inagibili ). Questo caso va indicato il codice 9 nella colonna 2 Utilizzo ; 3 3 : se l immobile è inagibile per altre cause ed è stata chiesta la revisione della rendita (vedi in Appendice la voce Immobili inagibili ). In questo caso va indicato il codice 9 nella colonna 2 Utilizzo ; 55

56 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI 3 4 : se l unità immobiliare è locata e non sono stati percepiti i canoni di locazione, e ciò risulta da provvedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità conclusosi entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi; 3 5 : se l immobile è posseduto in comproprietà ed è dato in locazione soltanto da uno o più comproprietari per la propria quota (es.: immobile posseduto da tre comproprietari locato dagli altri due al terzo). In tal caso nella colonna 6 va indicata soltanto la quota del canone annuo spettante al contribuente; 3 6 : se per l immobile, locato a soggetti che si trovano in particolari condizioni di disagio, è intervenuta la sospensione della procedura esecutiva di sfratto (Legge 8 febbraio 2007, n. 9). I termini della sospensione della procedura esecutiva di sfratto sono stati prorogati al 30 giugno 2014 (art. 1 del D.L. 20 ottobre 2008, n. 158, come modificato dall art. 2, comma 12-sexies, del D.L. 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10 e dall art. 29 del D.L. 29 dicembre 2011, n. 216). L agevolazione prevede l esclusione dal reddito imponibile del fabbricato della quota di reddito relativa al periodo per il quale ha operato la sospensione della procedura esecutiva di sfratto. Tale agevolazione riguarda gli immobili adibiti ad uso di abitazione situati nei comuni capoluoghi di provincia, nei comuni con essi confinanti con popolazione superiore a abitanti e nei comuni ad alta densità abitativa (delibera CIPE n. 87/03 del 13 novembre 2003) e locati a soggetti con reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a euro che abbiano nel proprio nucleo familiare figli fiscalmente a carico ovvero che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare ultrasessantacinquenni, malati terminali ovvero portatori di handicap con invalidità superiore al 66%, purché non posseggano altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza. Codice comune (colonna 9): deve essere indicato il codice catastale del comune ove è situata l unità immobiliare. Se i dati del fabbricato sono indicati su più righi, il codice catastale deve essere riportato solo sul primo rigo del quadro B in cui il fabbricato è stato indicato. IMU dovuta per il 2013 (colonna 10): riportare, con riferimento all unità immobiliare indicata nel rigo, l importo dell imposta municipale propria (Imu) dovuta per l anno Riportare anche l importo della cd. Mini Imu dovuta. 1. La colonna deve essere sempre compilata ad eccezione dei seguenti casi: esonero dal pagamento dell Imu in presenza di cause di esenzione; 2. in caso di immobili condominiali, se l Imu è stata versata dall amministratore di condominio. Nel caso in cui l immobile sia posseduto in comproprietà indicare l importo dell Imu dovuta in relazione alla percentuale di possesso. Se l Imu non è stata versata o è stata versata in misura inferiore indicare comunque l imposta dovuta. Se i dati del singolo fabbricato sono indicati su più righi, l importo dell Imu dovuta deve essere riportato solo sul primo rigo in cui il fabbricato è stato indicato. Cedolare secca (colonna 11): barrare la casella nel caso di opzione per l applicazione della cedolare secca sulle locazioni. La casella può essere barrata solo in presenza delle condizioni descritte nel paragrafo Locazioni per finalità abitative Cedolare secca. La casella può essere compilata solo se nella colonna 2 Utilizzo è stato indicato uno dei seguenti codici: 3 (canone libero), 4 (equo canone), 8 (canone concordato agevolato), 11 (locazione parziale abitazione 56

57 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI principale con canone libero), 12 (locazione parziale abitazione principale con canone concordato agevolato) e 14 (locazione agevolata immobile situato in Abruzzo). Chi presta l assistenza fiscale calcolerà sul reddito imponibile l imposta sostitutiva con l aliquota del 21% o del 15%. Se è stata barrata questa casella è necessario compilare la sezione II del quadro B Dati relativi ai contratti di locazione. Colonna 12 (Casi particolari IMU): indicare uno dei seguenti codici in presenza delle relative situazioni particolari riguardanti l applicazione dell Imu: 3 1 fabbricato, diverso dall abitazione principale e relative pertinenze, esente dall Imu o per il quale non è dovuta l Imu (né la cd. Mini Imu ) per il 2013, ma assoggettato alle imposte sui redditi. In questo caso sul reddito del fabbricato sono dovute l Irpef e le relative addizionali anche se non è concesso in locazione; 3 2 abitazione principale e pertinenze per le quali è dovuta l Imu per il 2013, come nel caso di abitazione principale classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 ( abitazioni di lusso ) e abitazioni per le quali è dovuta esclusivamente la prima o la seconda rata dell Imu oppure la cd. Mini Imu. Indicando questo codice, sul relativo reddito non sono dovute Irpef e addizionali in quanto sostituite dall Imu. Deve essere indicato questo codice anche per le pertinenze riferite ad abitazioni principali assoggettate ad Imu; 3 3 immobile ad uso abitativo non locato, assoggettato ad Imu, situato nello stesso comune nel quale si trova l immobile adibito ad abitazione principale. In questo caso il reddito dell immobile concorre alla formazione della base imponibile dell Irpef e delle relative addizionali nella misura del 50 per cento. Se i dati del singolo fabbricato sono esposti su più righi, la presente colonna va compilata in ciascun rigo per il quale si verifica la condizione relativa al singolo codice. Ad esempio, nel caso di immobile di lusso utilizzato come abitazione principale per una parte dell anno e in seguito concesso in locazione, il codice 2 va indicato solo sul primo dei due righi in cui sono riportati i dati del fabbricato QUADRO B - SEZIONE II - DATI RELATIVI AI CONTRATTI DI LOCAZIONE E COMODATO È necessario compilare la presente sezione, riportando gli estremi di registrazione dei contratti di locazione, nei seguenti casi: 1. opzione per l applicazione della cedolare secca (è barrata la casella di colonna 11 Cedolare secca ); 2. riduzione del 30 per cento del reddito, in caso di applicazione della tassazione ordinaria, se: il fabbricato è situato in un comune ad alta densità abitativa ed è locato ad un canone concordato sulla base di appositi accordi definiti in sede locale fra le organizzazioni dei proprietari e quelle degli inquilini (codice 8 o codice 12 nella colonna 2 dei righi da B1 a B8); l immobile è situato nella regione Abruzzo ed è dato in locazione a soggetti residenti nei comuni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, le cui abitazioni siano state distrutte o dichiarate inagibili (codice 14 nella colonna 2 dei righi da B1 a B8). 57

58 REDDITI DEI FABBRICATI E ALTRI DATI Righi da B11 a B13 Colonna 1: indicare il numero del rigo della sezione I del quadro B nel quale sono stati riportati i dati dell immobile locato. Nel caso di contemporanea locazione di più porzioni dello stesso immobile, al quale è attribuita un unica rendita catastale, vanno compilati più righi della sezione II del quadro B, riportando in questa colonna il medesimo rigo della Sezione I. Colonna 2: indicare il numero del modello nel quale sono stati riportati i dati dell immobile locato, solo se sono stati compilati più modelli. Colonne da 3 a 6 (Estremi di registrazione del contratto di locazione) i dati possono essere ricavati: 1. dal contratto di locazione registrato presso l Ufficio; 2. dalla ricevuta rilasciata dai servizi telematici nel caso di registrazione tramite Siria, Locazioni web o Contratti online. Colonna 3 (Data di registrazione): indicare la data di registrazione del contratto. Colonna 4 (Serie), indicare il codice relativo alla modalità di registrazione: 3 registrazione del contratto presso un ufficio dell Agenzia delle Entrate; 3P registrazione telematica tramite Siria; 3T registrazione telematica tramite altre applicazioni (Locazioni Web, Contratti online); 3A e 3B codici utilizzati negli anni passati presso gli uffici. Colonna 5 (Numero e sottonumero di registrazione): indicare il numero e l eventuale sottonumero di registrazione del contratto. Colonna 6 (Codice Ufficio): indicare il codice identificativo dell ufficio dell Agenzia delle Entrate presso il quale è stato registrato il contratto. I codici sono reperibili sul sito nella tabella Codici ufficio da utilizzare per il versamento delle annualità successive presente nella sezione relativa alla registrazione dei contratti di locazione. Colonna 7: barrare la casella nel caso di contratto di locazione di durata non superiore a trenta giorni complessivi nell anno che non è stato registrato (per tale tipologia di contratto è previsto l obbligo di registrazione solo in caso d uso). Se è barrata questa casella, non vanno compilate le colonne da 3 a 6 relative agli estremi di registrazione del contratto. Colonna 8: se per l immobile è stata presentata la dichiarazione ICI oppure la dichiarazione Imu, indicare l anno di presentazione. 58

59 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI 15. QUADRO C - REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI Nel quadro C devono essere indicati i redditi di lavoro dipendente, i redditi di pensione e i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente percepiti nell anno Se il contribuente nel corso dell anno 2013 ha avuto più rapporti di lavoro dipendente o assimilati e ha chiesto all ultimo datore di lavoro di tener conto degli altri redditi percepiti, deve indicare in questo quadro i dati presenti nel CUD rilasciato da quest ultimo. Il quadro C è diviso in cinque Sezioni: Nella I Sezione vanno indicati i redditi di lavoro dipendente, di pensione e alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (i lavoratori dipendenti del settore privato, in presenza di situazioni particolari, indicano anche le somme percepite come compenso per premi di produttività e le relative ritenute per imposta sostitutiva); Nella II Sezione vanno indicati gli altri redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente che non vanno segnalati nella sezione I; Nella III Sezione vanno indicate le ritenute IRPEF e le addizionali regionali all IRPEF trattenute dal datore di lavoro sui redditi indicati nelle Sezioni I e II; Nella IV Sezione vanno indicate le ritenute per l addizionale comunale all IRPEF trattenute dal datore di lavoro sui redditi indicati nelle Sezioni I e II; Nella V Sezione vanno indicate le detrazioni d imposta riconosciute dal datore di lavoro al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso; 59

60 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI QUADRO C SEZ. I REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI In questa sezione vanno indicati: i redditi di lavoro dipendente e di pensione. Reddito di lavoro dipendente prestato all estero nelle zone di frontiera. Indennità e somme da assoggettare a tassazione corrisposte a qualunque titolo ai lavoratori dipendenti da parte dell INPS e di altri Enti (cassa integrazione guadagni, mobilità, disoccupazione ordinaria e speciale, malattia, maternità ed allattamento, TBC e post-tubercolare, donazione di sangue, congedo matrimoniale); le indennità ed i compensi, a carico di terzi, percepiti dai prestatori di lavoro dipendente per incarichi svolti in relazione a tale qualità, ad esclusione di quelli che, per clausola contrattuale, devono essere riservati al datore di lavoro e di quelli che per legge devono essere riservati allo Stato; le pensioni integrative corrisposte dai Fondi Pensione. In particolare i trattamenti maturati fino al 31 dicembre 2006 e l ammontare imponibile erogato della prestazione maturata dal 1 gennaio 2001 al 31 dicembre 2006 nel caso di riscatto (art. 14 del D.Lgs. n. 252/2005), che non dipenda dal pensionamento dell iscritto o dalla cessazione del rapporto di lavoro per mobilità o altre cause non riconducibili alla volontà delle parti (c.d. riscatto volontario); i compensi corrisposti ai lavoratori impegnati, per effetto di specifiche disposizioni normative, in lavori socialmente utili; le retribuzioni corrisposte dai privati agli autisti, giardinieri, collaboratori familiari ed altri addetti alla casa e le altre retribuzioni sulle quali, in base alla normativa, non sono state operate ritenute d acconto; i compensi dei lavoratori soci di cooperative di produzione e di lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e della piccola, nei limiti dei salari correnti aumentati del 20 per cento; le remunerazioni dei sacerdoti della Chiesa Cattolica, gli assegni corrisposti dall Unione delle Chiese cristiane avventiste del 7 giorno per il sostentamento dei ministri del culto e dei missionari; gli assegni corrisposti dalle Assemblee di Dio in Italia per il sostentamento dei propri ministri di culto; gli assegni corrisposti dall Unione Cristiana Evangelica Battista d Italia per il sostentamento dei propri ministri di culto; gli assegni corrisposti per il sostentamento totale o parziale dei ministri di culto della Chiesa Evangelica Luterana in Italia e delle Comunità collegate; gli assegni corrisposti dalla Sacra Arcidiocesi ortodossa d Italia ed Esarcato per l Europa Meridionale; gli assegni corrisposti dalla Chiesa apostolica in Italia per il sostentamento totale o parziale dei propri ministri di culto ; le somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio per fini di studio e di addestramento professionale, a condizione che le stesse siano erogate al di fuori di un rapporto di lavoro dipendente in atto fra il soggetto erogante e il percettore e sempre che non sia prevista una specifica esenzione. le indennità per la cessazione di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa non assoggettabili a tassazione separata (rientrano le indennità il cui diritto a percepirle non risulta da atto di data certa o non derivano da controversie o transazioni in materia di cessazione del rapporto di collaborazione coordinata e continuativa); 60

61 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI compensi corrisposti ai medici specialistici ambulatoriali e altre figure operanti nelle Aziende Sanitarie Locali con contratto di lavoro dipendente; compensi corrisposti ai medici specialisti ambulatoriali e ad altre figure operanti nelle ASL con contratto di lavoro dipendente (ad esempio biologi, psicologi, medici addetti all attività della medicina dei servizi, alla continuità assistenziale e all emergenza sanitaria territoriale, ecc.); somme a qualunque titolo percepiti, in relazione ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto o collaborazioni occasionali svolti senza vincolo di subordinazione e di impiego di mezzi organizzati e con retribuzione periodica prestabilita. Tra i compensi rientrano anche quelli percepiti per: 3 cariche di amministratore, sindaco o revisore di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica; 3 collaborazioni a giornali, riviste, enciclopedie e simili, con esclusione di quelli corrisposti a titolo di diritto d autore; 3 partecipazioni a collegi e a commissioni. Non costituiscono redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa i seguenti compensi: a) quelli rientranti nell oggetto di attività professionale esercitata dal contribuente; b) quelli percepiti per compiti istituzionali compresi nell attività di lavoro dipendente resa dal contribuente; c) quelli rientranti nell ambito di prestazioni di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale rese in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche. Non devono essere dichiarati i compensi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa che sono stati corrisposti dall artista o professionista, al coniuge, ai figli affidati o affiliati, minori di età o permanentemente inabili al lavoro e agli ascendenti. l contribuente che nel corso dell anno ha avuto più rapporti di lavoro dipendente o assimilati e ha chiesto all ultimo datore di lavoro di tener conto degli altri redditi percepiti, deve indicare in questo quadro i dati presenti nel CUD rilasciato da quest ultimo. [ CASELLA Casi particolari. Nella presente casella va indicato uno dei seguenti codici: 1 se si fruisce in dichiarazione dell agevolazione prevista per i lavoratori dipendenti che rientrano in Italia dall estero. In presenza dei requisiti previsti dalla legge 30 dicembre 2010, n. 238, i redditi di lavoro dipendente concorrono alla formazione del reddito complessivo nella misura del 20 per cento per le lavoratrici e del 30 per cento per i lavoratori; 2 se si fruisce in dichiarazione dell agevolazione prevista per i docenti e ricercatori, che siano non occasionalmente residenti all estero e abbiano svolto documentata attività di ricerca o docenza all estero presso centri di ricerca pubblici o privati o università per almeno due anni continuativi e che dalla data di entrata in vigore del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 o in uno dei cinque anni solari successivi vengano a svolgere la loro attività in Italia e che conseguentemente divengono fiscalmente residenti nel territorio dello Stato. I redditi di lavoro dipendente concorrono alla formazione del reddito complessivo nella misura del 10 per cento; 61

62 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI 3 se sono stati superari i limiti di deducibilità dei contributi per previdenza complementare certificati in più CUD non conguagliati. In questo caso nei righi da C1 a C3 va riportato il reddito di lavoro dipendente aumentato della quota di contributi dedotta in misura eccedente rispetto ai limiti previsti. Il beneficio è riconosciuto direttamente dal datore di lavoro nei casi ordinari. Pertanto, la presente casella va compilata esclusivamente nell ipotesi particolare in cui il datore di lavoro non abbia potuto riconoscere l agevolazione e il contribuente intenda fruirne direttamente nella presente dichiarazione dei redditi. In tale caso il reddito di lavoro dipendente va indicato nei righi da C1 a C3 già nella misura ridotta (al 10%, al 20% o al 30%). Nelle Annotazioni del CUD 2013, codice BM per lavoratori e lavoratrici e codice BC per docenti e ricercatori, è indicato l ammontare ridotto che ha concorso a formare il reddito, se l agevolazione è stata riconosciuta dal sostituto, oppure la quota non imponibile, se il sostituto non ha operato l abbattimento QUADRO C SEZ. I REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI RIGHI DA C1 A C5 Rigo C1 Colonna 1 Tipologia di reddito Nella casella indicare il codice corripondente che identifica il reddito. In particolare: 3 cod. 1 per i redditi di pensione; 3 cod. 2 per i redditi di lavoro dipendente o assimilati, e trattamenti pensionistici integrativi; 3 cod. 3 per i compensi percepiti per lavori socialmente utili in regime agevolato. Il Decreto Legislativo 1 dicembre 1997 n. 468 definisce Lavori socialmente utili le attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva. Nel caso di compensi percepiti per lavori socialmente utili da chi ha raggiunto l età prevista dalla vigente legislazione per la pensione di vecchiaia, si applica un regime fiscale agevolato in presenza delle condizioni previste dalla specifica normativa. La presenza di tali compensi in regime agevolato è rilevabile dalle annotazioni del CUD 2014 nelle quali è riportata sia la parte di compensi esclusi dalla tassazione (quota esente) che la parte di compensi assoggettata a tassazione (quota imponibile).nelle annotazioni ci sarà indicazione delle ritenute IRPEF e dell addizionale regionale trattenute dal datore di lavoro. In tal caso nella colonna 3 (righi da C1 a C3) deve essere riportata la somma di tali due importi (quota esente + quota imponibile). L ammontare delle ritenute IRPEF deve essere riportato nella colonna 5 del rigo F2 del quadro F (e non nel rigo C9 del quadro C), e l addizionale regionale trattenuta deve essere riportata nella colonna 6 del rigo F2 del quadro F (e non nel rigo C10 del quadro C). Nel caso di compensi percepiti per lavori socialmente utili per i qualio non si applica il regime fiscale agevolato, nelle annotazioni del CUD non sono riportate tali indicazioni e sono pertanto assoggettati a regime ordinario. In questo caso i compensi percepiti per lavori socialmente utili sono stati indicati nel punto 1 del CUD 2014 e le ritenute IRPEF e l addizionale regionale rispettivamente nei punti 5 e 6 dello stesso CUD In questo caso l ammontare dei compensi indi- 62

63 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI cati nel punto 1 dovrà essere riportato nella colonna 3 di uno dei righi da C1 a C3, riportando nella relativa casella di col. 1 il codice 2, mentre le ritenute Irpef e l addizionale regionale trattenuta dovranno essere riportate rispettivamente nei righi C9 e C10 del quadro C. Nel caso in cui il reddito complessivo del lavoratore, al netto della deduzione per l abitazione principale e le relative pertinenze, risulta superiore a 9.296,22 euro, i compensi erogati per lavori socialmente utili sono assoggettati ad IRPEF e all addizionale regionale e comunale all IRPEF nei modi ordinari anche se hanno fruito del regime agevolato risultante dal CUD (codice 3 indicato nella colonna 1). In merito alle modalità di tassazione dei redditi derivanti da lavori socialmente utili (codice 3), svolti da soggetti che hanno raggiunto l età prevista per la pensione di vecchiaia sono stati forniti chiarimenti con la circolare n. 238/E del n particolare, per usufruire del trattamento fiscale agevolato è necessario che ricorrano due requisiti: a) che il lavoratore abbia raggiunto il limite di età previsto per la corresponsione della pensione di vecchiaia; b) che abbia un reddito complessivo inferiore a 9.296,22 euro, da considerare al netto della deduzione prevista per l abitazione principale e relative pertinenze. I lavori socialmente utili si distinguono in: A. Lavori di pubblica utilità mirati alle creazione di posti di lavoro in particolare in nuovi bacini di impiego, della durata di 12 mesi, prorogabili al massimo per altri due periodi di 6 mesi. B. Lavori socialmente utili mirati alla qualificazione di particolari progetti formativi volti alla crescita professionale in settori innovativi, della durata di 12 mesi. C. Lavori socialmente utili per la realizzazione di progetti aventi obiettivi di carattere straordinario, della durata di 6 mesi, prorogabili al massimo per un periodo di 6 mesi, con priorità per i soggetti titolari di trattamenti previdenziali. D. Prestazioni di attività socialmente utili da parte di lavoratori iscritti alle liste di mobilità, o percettori di altro trattamento speciale di disoccupazione o che godono di altro trattamento straordinario di integrazione salariale a zero ore. Il contribuente che ha percepito solo compensi derivanti da lavori socialmente utili, per i quali si siano applicate le ritenute a titolo d imposta e di addizionale regionale nelle misure previste, è esonerato dalla presentazione della dichiarazione. 3 cod. 4 per i redditi di lavoro dipendente prestato, in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto, all estero in zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi da persone residenti nel territorio dello Stato. Se nella colonna 1 è stato indicato il codice 4 (redditi prodotti in zone di frontiera), riportare l intero ammontare dei redditi percepiti (colonna 3, Rigo C1), comprensivo della quota esente. In presenza di un CUD 2014, all importo indicato nel punto 1 va sommata la quota esente riportata nelle Annotazioni. Chi presta l assistenza fiscale terrà conto, per l anno 2013, della sola parte di reddito eccedente euro. 63

64 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI Rigo C1 Colonna 2 Tipologia: Indeterminato/Determinato Occorrerà compilare la casella solo se nella colonna 1 è stato indicato il codice 2 (reddito di lavoro dipendente), il codice 3 (compensi per lavori socialmente utili) o il codice 4 (redditi prodotti in zone di frontiera). In questo caso indicare il codice: 1 se il contratto di lavoro è a tempo indeterminato; 2 se il contratto di lavoro è a tempo determinato. Rigo C1 Colonna 3 Reddito Nella casella dovrà essere indicare l importo dei redditi percepiti. (Per i soggetti in possesso del mod. CUD, indicare l importo riportato al p.to 1 del CUD 2014 o 2013). In presenza di un CUD 2014 che certifichi un reddito di lavoro dipendente e un reddito di pensione per cui è stato effettuato il conguaglio, occorre compilare due distinti righi, individuando i relativi importi dalle annotazioni del CUD In questo caso, nel rigo C5 riportare nella colonna 1 il numero dei giorni di lavoro dipendente indicato nel punto 3 del CUD 2014 e nella colonna 2 il numero dei giorni di pensione indicato nel punto 4 del CUD Rigo C4 Somme percepite per incremento della produttività I compensi percepiti per incrementi di produttività dai lavoratori dipendenti del settore privato, titolari di contratto di lavoro subordinato nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2013, possono essere stati assoggettati dal datore di lavoro ad imposta sostitutiva del 10%, entro i limiti di euro, in questo caso risultano compilati i punti 251 e 252 del CUD 2014 o del CUD Nei casi in cui il datore di lavoro abbia assoggettato questi compensi a tassazione ordinaria risulteranno compilati i punti 251 e 254 del CUD 2014 o del CUD Nel punto 255 (CUD 2014) trovano indicazione gli importi che concorrono alla determinazione del reddito imponibile nella misura del 50 per cento del loro ammontare (es. indennità di volo), solo se assoggettati a tassazione ordinaria. La compilazione del rigo C4 può essere obbligatoria o facoltativa. La compilazione è obbligatoria in presenza di una delle seguenti condizioni: 1) Compensi percepiti da più datori di lavoro Il lavoratore è in possesso di più CUD 2014 e/o 2013 per i quali non è stato chiesto il conguaglio nei quali in tutti o in parte risulta compilato oltre al punto 251 dei CUD 2014 (o CUD 2013) ( Totale redditi ) anche il punto 252 dei CUD 2014 (o CUD 2013) ( Totale ritenute operate ) e la somma degli importi dei punti 251 e 255 del CUD 2014 (o CUD 2013) (compensi assoggettati a imposta sostitutiva) risulta superiore a euro. In questo caso più datori di lavoro hanno assoggettato i compensi corrisposti per incrementi di produttività a imposta sostitutiva e il lavoratore ha fruito della tassazione agevolata su un ammontare di compensi complessivamente percepiti superiore a euro; 2) Compenso percepito da un solo datore di lavoro Il lavoratore è in possesso di un solo CUD 2014 o 2013 nel quale risulta compilato, oltre al punto 251 ( Totale redditi ) anche il punto 252 ( Totale ritenute operate ), e la somma degli importi indicati ai punti 251 e 255 del CUD 2014 risulta superiore ad euro In questo caso il datore di lavoro ha assoggettato i compensi corrisposti per incrementi di produttività a imposta sostitutiva su un ammontare di compensi superiore a euro 2.500; 64

65 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI 3) Compensi percepiti da uno o più datori di lavoro Il lavoratore è in possesso di uno o più CUD 2014 (o CUD 2013), nei quali in tutti o in parte risulta compilato oltre che il punto 251 anche il punto 252 (anche se la somma degli importi presenti nei punti 251 e 255 del CUD 2014 (o CUD 2013) non è superiore a euro) ma il datore di lavoro ha assoggettato questi compensi ad imposta sostitutiva in mancanza dei requisiti previsti. L ipotesi è quella in cui il lavoratore nell anno 2012 aveva percepito un reddito di lavoro dipendente superiore a euro e, pertanto, non era nelle condizioni per fruire della tassazione agevolata. In tal caso il lavoratore dovrà chiedere la tassazione ordinaria dei compensi ricevuti. Si precisa che nel predetto limite di euro devono essere considerate anche le somme che sono state assoggettate ad imposta sostitutiva. Compilazione del Modello nei casi di compilazione obbligatoria: Rigo C4- colonna 2 (Importi assoggettati ad imposta sostitutiva) Indicare l importo del p.to 251 del CUD 2014 (o CUD 2013) ovvero in presenza di più CUD, la somma degli importi indicati nei punti 251 dei CUD 2014 (o CUD 2013) nei quali risultano anche compilati i punti 252 dei CUD 2014 (o CUD 2013). Rigo C4 colonna 3 (Ritenute operate per imposta sostitutiva) Indicare l importo del p.to 252 del CUD 2014 (o CUD 2013) ovvero, in presenza di più CUD, la somma degli importi indicati nei punti 252 dei CUD 2014 o CUD Rigo C4 - colonna 5 (Non imponibili assoggettati ad imposta sostitutiva) Indicare l importo risultante dal punto 255 del CUD 2014 (o CUD 2013), in presenta di più CUD, la somma degli importi indicati nei punti 255 dei CUD 2014, nei quali risulta anche compilato il punto 252. Rigo C4 - colonna 6 (Tassazione ordinaria) Barrare la casella se il lavoratore si trova nel caso di cui al precedente p.to 3 (contribuente che non ha le condizioni per fruire dell imposta sostitutiva ed ha quindi indebitamente usufruito dell agevolazione). Rigo C4 colonna 7 (Tassazione sostitutiva) Barrare la casella nel caso in cui il lavoratore intende confermare la tassazione con imposta sostitutiva (caso di cui ai precedenti p.ti 1 e 2). La compilazione delle colonne 6 e 7 è alternativa. La compilazione è facoltativa in quanto il contribuente che ha percepito compensi per incremento della produttività, pur non essendo obbligati alla compilazione, voglia optare per una modalità di tassazione differente da quella applicata dal datore di lavoro se ritengono quest ultima meno vantaggiosa. In particolare la compilazione è facoltativa in presenza di una delle seguenti due condizioni: 1) avere interesse ad assoggettare a tassazione ordinaria i compensi percepiti per incrementi della produttività ai quali il datore di lavoro ha applicato l imposta sostitutiva (punti 251 e 252 di uno o più CUD 2014 compilati). In tal caso il soggetto che presta l assistenza fiscale farà concorrere alla formazione del reddito complessivo i suddetti compensi considerando le imposte sostitutive trattenute quali ritenute IRPEF a titolo d acconto; 2) avere interesse ad assoggettare a tassazione sostitutiva i compensi percepiti per incrementi della produttività che il datore di lavoro ha assoggettato a tassazione ordinaria (punti 251 e 254 di uno o più CUD 2014 compilati (o CUD 2013)). Il contribuente può esercitare l opzione nel caso in cui nell anno 2012 abbia percepito un reddito di lavoro dipendente non superiore a euro (comprese le somme assoggettate ad imposta 65

66 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI sostitutiva). In tal caso il soggetto che presta l assistenza fiscale dedurrà dal reddito complessivo i suddetti compensi (entro il limite massimo di euro lordi) e calcolerà sugli stessi l imposta sostitutiva del 10 per cento. Compilazione del Modello nei casi di compilazione facoltativa: Rigo C4- colonna 1 (Importi assoggettati a tassazione ordinaria) - Indicare l importo del p.to 251 del CUD 2014 nel quale risulta compilato anche il p.to 254, ovvero in presenza di più CUD, la somma dei p.ti 251 dei CUD 2014 nei quali risulta compilato anche il p.to 254. Rigo C4- colonna 2 (Importi assoggettati a tassazione ordinaria) - Indicare l importo del p.to 251 del CUD 2014 nel quale risulta compilato anche il p.to 252, ovvero, in presenza di più CUD, la somma dei p.ti 252 dei CUD 2014 nei quali risulta compilato anche il p.to 252. Rigo C4 colonna 3 (Ritenute operate per imposta sostitutiva) - Indicare l importo del p.to 252 del CUD 2014 ovvero in presenza di più CUD, la somma dei p.ti 252 del CUD 2014 (o CUD 2013). Rigo C4 colonna 4 (Non imponibili) - Indicare l importo risultante dal punto 255 del CUD 2014, nei quali risulta anche compilato il punto 254; Rigo C4 colonna 5 (Non imponibili assoggettati ad imposta sostitutiva) - Indicare l importo risultante dal punto 255 del CUD 2014 oppure in presenza di più CUD la somma degli importi indicati nei punti 255 dei CUD 2014, nei quali risulta anche compilato il punto 252; Rigo C4 - colonna 6 (Tassazione ordinaria) Barrare la casella nel caso in cui si voglia optare per la tassazione ordinaria (caso di cui al precedente p.to 1). Rigo C4 colonna 7 (Tassazione sostitutiva) - Barrare la casella nel caso in cui si voglia optare per la tassazione sostitutiva (caso di cui al precedente p.to 2). Rigo C5 Periodo di lavoro Nella Colonna 1 dovrà essere indicato il numero dei giorni relativo al periodo di lavoro dipendente o assimilato. In presenza del modello CUD rilasciato dal datore di lavoro il numero dei giorni da scrivere in questa colonna è quello indicato nel punto 3 del CUD 2014 (o del CUD 2013) in caso contrario occorrerà determinare il numero di giorni tenendo conto che vanno compresi i giorni di festività, i riposi settimanali e gli altri giorni non lavorativi e che non devono essere considerati i giorni per cui non spetta alcuna retribuzione, neanche differita. Nel caso di lavoro part-time i giorni devono essere considerati per intero. In presenza di più redditi di lavoro dipendente o assimilato, i giorni compresi in periodi contemporanei devono essere considerati una volta sola. Nella colonna 2 dovrà essere indicato il numero dei giorni relativi al periodo di pensione (pt. 4 del CUD 2014). In presenza di più redditi di pensione, riportare il numero totale dei giorni tenendo conto che i giorni compresi in periodi contemporanei devono essere considerati una volta sola. In presenza di redditi di lavoro dipendente e redditi di pensione, per lo stesso contribuente, la somma dei giorni riportati in colonna 1 ed in colonna 2 non può essere superiore a 365 giorni ( i giorni compresi in periodi contemporanei vanno considerati una volta sola). 66

67 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI QUADRO C SEZ. II ALTRI REDDITI ASSIMILATI A QUELLI DI LAVORO DIPENDENTE Nella SEZIONE II vanno indicati gli altri redditi assimilati a quello di lavoro dipendente per i quali la detrazione non è rapportata al periodo di lavoro (punto 2 del CUD 2014): a) gli assegni periodici percepiti dal coniuge, ad esclusione di quelli destinati al mantenimento dei figli, in conseguenza di separazione legale, di divorzio o annullamento del matrimonio; b) gli assegni periodici comunque denominati alla cui produzione non concorrono né capitale né lavoro (assegni testamentari, alimentari ecc.); c) i compensi e le indennità corrisposti dalle amministrazioni statali ed Enti pubblici territoriali per l esercizio di pubbliche funzioni (compensi corrisposti ai componenti delle commissioni la cui costituzione è prevista dalla legge come commissioni edilizie comunali, commissioni elettorali comunali, ecc.); d) i compensi corrisposti ai giudici tributari, ai giudici di pace e agli esperti del tribunale di sorveglianza; e) le indennità e gli assegni vitalizi percepiti per l attività parlamentare e le indennità percepite per le cariche pubbliche elettive (consiglieri regionali, provinciali, comunali), nonché quelle percepite dai giudici costituzionali; f) le rendite vitalizie e le rendite a tempo determinato costituite a titolo oneroso; le rendite derivanti da contratti stipulati sino al 31 dicembre 2000 costituiscono reddito per il 60% dell ammontare lordo percepito. Per i contratti stipulati successivamente le rendite costituiscono reddito per l intero ammontare. g) i compensi corrisposti per l attività libero professionale intramuraria svolta dal personale dipendente del Servizio Sanitario Nazionale (art. 50, comma 1, lett. e) del TUIR). Rigo da C6 a C8 - Colonna 1 e 2 Barrara la colonna 1 nel caso in cui vengano dichiarati nella colonna 2 somme per assegni periodici percepiti dal coniuge. Nella colonna 2 occorre indicare l importo dei redditi percepiti. (Se il soggetto è in possesso del mod. CUD indicare l importo riportato al p.to 2 del CUD 2014 (o del CUD 2013) QUADRO C SEZ. III RITENUTE IRPEF E ADDIZIONALE REGIONALE ALL IRPEF In questa sezione vanno indicate le ritenute totali sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e le addizionali IRPEF regionali. Nel rigo C9 indicare il totale delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e assimilati riportati nelle Sezioni I e II (punto 5 del CUD 2014 o del CUD 2013). Nel rigo C10 indicare il totale dell addizionale regionale sui redditi di lavoro dipendente e assimilati riportati nelle Sezioni I e II (punto 6 del CUD 2014 o del CUD 2013). 67

68 REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE E ASSIMILATI QUADRO C SEZ. IV RITENUTE ADDIZIONALE COMUNALE ALL IRPEF In questa sezione vanno indicate le ritenute addizionale comunale all Irpef. Nel rigo C11 indicare l acconto dell addizionale comunale sui redditi di lavoro dipendente e assimilati indicati nelle Sezioni I e II. Se i redditi sono certificati in un CUD 2014 o del CUD 2013 indicare l importo del punto 10. Nel rigo C12 indicare il saldo dell addizionale comunale sui redditi di lavoro dipendente e assimilati indicati nelle Sezioni I e II. Se i redditi sono certificati in un CUD 2014 o nel CUD 2013 indicare l importo del punto 11. Nel rigo C13 indicare l acconto dell addizionale comunale per l anno 2014 sui redditi di lavoro dipendente e assimilati (punto 13 del CUD 2014 o del CUD 2013). I lavoratori dipendenti o pensionati che hanno fruito della sospensione delle ritenute Irpef e delle addizionali regionale e comunale all Irpef per effetto delle disposizioni emanate a seguito di eventi eccezionali, devono comunque riportare nei righi da C9 a C13 gli importi relativi al totale delle ritenute Irpef e delle addizionali regionale e comunale all Irpef comprensivi di quelle non operate per effetto dei provvedimenti di sospensione e nel rigo F5 del quadro F indicare l importo sospeso QUADRO C SEZ. V ALTRI DATI Nel rigo C14 indicare l ammontare del contributo di solidarietà trattenuto dal sostituto d imposta. I contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore ad Euro lordi annui sono tenuti al versamento del contributo di solidarietà pari al 3 per cento che sarà applicato sulla parte di reddito che supera il predetto importo. Tale contributo è comunque deducibile dal reddito complessivo (art. 2, comma 2, D.L. 13 agosto 2011, n. 138 e D.M. del 21 novembre 2011). 68

69 ALTRI REDDITI 16. QUADRO D ALTRI REDDITI Il quadro D è diviso in due sezioni: nella SEZIONE I, vanno indicati i redditi di capitale, i redditi di lavoro autonomo e i redditi diversi: 3 redditi di capitale - D1 (utili ed altri proventi equiparati) e D2 (altri redditi di capitale); 3 redditi derivanti da attività assimilate al lavoro autonomo - D3; 3 redditi diversi (per i quali non è prevista la detrazione) - D4; 3 redditi derivanti da attività occasionale(commerciale o di lavoro autonomo) o da obblighi di fare, non fare e permettere - D5; nella SEZIONE II, vanno indicati i redditi soggetti a tassazione separata: 3 redditi percepiti da eredi e legatari - D6; 3 imposte ed oneri rimborsati nel 2013 e redditi a tassazione separata - D QUADRO D SEZ. I REDDITI DI CAPITALE, LAVORO AUTONOMO E REDDITI DIVERSI 69

70 ALTRI REDDITI QUADRO D SEZ. I REDDITI DI CAPITALE I righi D1 e D2 devono essere utilizzati per la dichiarazione degli utili derivanti dalla partecipazione al capitale di società ed enti soggetti all Ires e quelli distribuiti da società ed enti esteri di ogni tipo, percepiti nel 2013, indipendentemente dal momento in cui è sorto il diritto a percepirli. Si precisa che soltanto i contribuenti che detengono partecipazioni di natura qualificata ovvero partecipazioni di natura non qualificata in società residenti in paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati dovranno esporre nel Mod. 730 i proventi percepiti indicati nella certificazione degli utili o desumibili da altra documentazione, rilasciata dalle società emittenti, italiane o estere, o dai soggetti intermediari. I redditi di capitale concorrono alla formazione della base imponibile e devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi nella misura del 49.72% solo se derivanti da utili prodotti a partire dall esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007, ovvero nella misura del 40% se derivanti da utili prodotti sino all esercizio in corso al 31 dicembre In questo quadro non devono essere dichiarati i redditi di capitale soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d imposta oppure ad imposta sostitutiva. Nessuna ritenuta si applica, inoltre, se i dividendi sono percepiti nell ambito di rapporti di gestione patrimoniale di portafoglio per i quali sia stata esercitata l opzione per l applicazione del regime del risparmio gestito. Ai fini della determinazione e del versamento delle relative imposte, i contribuenti che presentano il Mod. 730 devono presentare anche il quadro RM del Mod. UNICO 2014 Persone fisiche, se hanno percepito nel 2013 redditi di capitale di fonte estera sui quali non sono state applicate le ritenute a titolo d imposta nei casi previsti dalla normativa italiana, oppure interessi, premi e altri proventi delle obbligazioni e titoli similari, pubblici e privati, per i quali non è stata applicata l imposta sostitutiva prevista dal D.Lgs. 1 aprile 1996, n. 239 e successive modificazioni. Nel rigo D1 vanno riportati gli utili e gli altri proventi equiparati in qualunque forma corrisposti da società di capitali o enti commerciali, residenti e non residenti, riportati nella certificazione o desumibili da altra documentazione. Tra gli utili ed i proventi da indicare nel presente rigo devono essere ricompresi anche quelli: derivanti da contratti di associazione in partecipazione, ad esclusione di quelli in cui l apporto dell associato sia costituito; esclusivamente dalla prestazione di lavoro; derivanti dai contratti di cointeressenza (ossia dalla partecipazione che implica la condivisione di utili e perdite); conseguiti in caso di recesso, di riduzione del capitale esuberante o di liquidazione anche concorsuale di società ed enti indipendentemente dal periodo di tempo intercorso tra la costituzione della società e la comunicazione del recesso, la deliberazione di riduzione del capitale o l inizio della liquidazione. In particolare dovrà essere indicato: nella colonna 1: 3 il codice 1, in caso di utili e di altri proventi equiparati di natura qualificata corrisposti da imprese residenti in Italia ovvero residenti o domiciliate in Stati o Territori aventi un regime fiscale non privilegiato formatisi con utili prodotti fino all esercizio in corso al 31/12/2007; 70

71 ALTRI REDDITI 3 il codice 2, in caso di utili e di altri proventi equiparati di natura qualificata provenienti da imprese residenti o domiciliate in Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato; 3 il codice 3 in caso di utili e di altri proventi equiparati di natura non qualificata provenienti da imprese residenti o domiciliate in Stati o Territori che hanno un regime fiscale privilegiato, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati. Si ricorda che in caso di utili e di altri proventi che andrebbero indicati con il codice 3, ma per i quali è stato rilasciato parere favorevole dall Agenzia delle Entrate a seguito di interpello proposto ai sensi dell art. 167, comma 5, del Tuir, tali importi dovranno essere indicati nella sezione V del quadro RM del Modello Unico PF; 3 il codice 4, in caso di utili e di altri proventi prodotti fino all esercizio in corso al 31 dicembre 2007 che andrebbero indicati con il codice 2, ma per i quali è stato rilasciato parere favorevole dall Agenzia delle Entrate a seguito di interpello proposto ai sensi dell art. 167, comma 5, del Tuir; 3 il codice 5 in caso di utili e di altri proventi equiparati da imprese residenti in Italia oppure residenti in Stati che hanno un regime fiscale non privilegiato formatisi con utili prodotti a partire dall esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007; 3 il codice 6 in caso di utili o altri proventi prodotti a partire dall esercizio successivo a quello a corso al 31 dicembre 2007, che andrebbero indicati con il codice 2, ma per i quali è stato rilasciato parere favorevole dall Agenzia delle Entrate a seguito di interpello proposto ai sensi dell art. 167, comma 5, del Tuir; nella colonna 2: 3 se nella colonna 1 è stato indicato il codice 1 o 4: il 40% della somma degli utili e degli altri proventi equiparati corrisposti nell anno 2013 e derivanti dagli utili prodotti fino all esercizio in corso al 31 dicembre 2007, desumibili dalla certificazione degli utili rilasciata dalla società emittente ai punti 28, e 34; 3 se nella colonna 1 è stato indicato il codice 5 o 6: il 49,72 % della somma degli utili e degli altri proventi equiparati corrisposti nell anno 2013 e derivanti da utili prodotti a partire dall esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007 e desumibili dalla certificazione degli utili ai punti 29, 31 e 33; 3 se nella colonna 1 è indicato il codice 2 o 3: il 100% della somma degli utili e degli altri proventi equiparati corrisposti nell anno 2013 da imprese residenti o domiciliate in Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato (cosiddetta Black list), desumibili dalla relativa certificazione degli utili ai punti da 28, 30, 32 e 34; nella colonna 4: l importo complessivo delle ritenute d acconto subite, rilevabile dal punto 38 della certificazione degli utili. Si precisa, al fine della compilazione del rigo D1, che nel caso in cui al percipiente siano state rilasciate più certificazioni contenenti utili e/o proventi aventi la medesima codifica, si deve compilare un solo rigo, riportando a colonna 2 la somma dei singoli importi relativi agli utili e agli altri proventi equiparati e a colonna 4 la somma delle ritenute. Se sono stati percepiti utili e/o proventi per i quali è necessario indicare diversi codici occorrerà compilare distinti prospetti. 71

72 ALTRI REDDITI QUADRO D SEZ. I ALTRI REDDITI DI CAPITALE Nel rigo D2 vanno riportati gli altri redditi di capitale, percepiti nel 2013, al lordo delle eventuali ritenute a titolo di acconto: nella colonna 1: 3 codice 1 in caso di interessi e di altri proventi derivanti da capitali dati a mutuo e da altri contratti (depositi e conti correnti) compresa la differenza tra la somma percepita alla scadenza e quella data a mutuo o in deposito ovvero in conto corrente. Se la misura degli interessi non è determinata per iscritto, gli interessi devono essere calcolati al tasso legale; 3 codice 2: in caso di rendite perpetue dovute a titolo di corrispettivo per il trasferimento di un immobile o per la cessione di un capitale, oppure di imposte quali oneri al donatario (art c.c.) e di prestazioni annue perpetue a qualsiasi titolo dovute, anche se disposte per testamento (art c.c.); 3 codice 3: in caso di compensi percepiti per la prestazione di garanzie personali (fideiussioni) o reali (pegni o ipoteche) assunte in favore di terzi; 3 codice 4: in caso di redditi corrisposti dalle società o dagli enti che hanno per oggetto la gestione, nell interesse collettivo di una pluralità di soggetti, di masse patrimoniali costituite con somme di denaro o beni affidati da terzi o provenienti dai relativi investimenti, compresa la differenza tra l ammontare ricevuto alla scadenza e quello affidato in gestione. Devono essere, inoltre, inclusi i proventi derivanti da organismi di investimento collettivo in valori mobiliari di diritto estero non conformi alle direttive comunitarie; 3 codice 5: in caso di altri interessi, esclusi quelli aventi natura compensativa, diversi da quelli sopra indicati ed ogni altro provento in misura definita derivante dall impiego di capitale, degli altri proventi derivanti da altri rapporti aventi per oggetto l impiego del capitale esclusi i rapporti attraverso cui possono essere realizzati differenziali positivi e negativi in dipendenza di un evento incerto, dei proventi derivanti da operazioni di riporto e pronti contro termine su titoli che concorrono a formare il reddito complessivo del contribuente, dei proventi che derivano dal mutuo di titoli garantito che concorrono a formare il reddito complessivo del contribuente nonché degli interessi di mora e per dilazione di pagamento relativi a redditi di capitale; 3 codice 6: in caso di proventi conseguiti in sostituzione dei redditi di capitale, anche per effetto della cessione dei relativi crediti, e delle indennità conseguite, anche in forma assicurativa, a titolo di risarcimento di danni consistenti nella perdita dei redditi stessi; 3 codice 7: in caso di utili derivanti da contratti di associazione in partecipazione e cointeressenza di cui all art. 44, c. 1 lett. f), del Tuir se dedotti dall associante in base alle norme del Tuir vigenti anteriormente alla riforma dell imposizione sul reddito delle società di cui al D.Lgs. 344/03; 3 codice 8: in caso di redditi imputati per trasparenza dai fondi immobiliari diversi da quelli di cui al comma 3 dell art. 32 del decreto legge 31maggio n. 78, come modificato dall art. 8 del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, ai partecipanti, diversi dai soggetti indicati nel suddetto comma 3, che possiedono quote di partecipazione in misura superiore al 5 per cento del patrimonio del fondo. Devono essere dichiarati nel presente quadro i redditi compresi nelle somme o nel valore normale dei beni attribuiti alla scadenza dei contratti e dei titoli per i quali sono stati indicati i codici 1, 4 e 72

73 ALTRI REDDITI 7 se il periodo di durata dei contratti o dei titoli è inferiore a 5 anni; se invece il periodo di durata è superiore a 5 anni, questi redditi devono essere indicati nel rigo D7, indicando il codice 8 ( in questo caso i redditi saranno assoggettati a tassazione separata salvo opzione per la tassazione ordinaria); nella colonna 2, l importo relativo alla tipologia del reddito indicato; nella colonna 4, l importo complessivo delle ritenute d acconto subite QUADRO D SEZ. I REDDITI DERIVANTI DA ATTIVITÀ ASSIMILATE AL LAVORO AUTONOMO Per i redditi derivanti da altre attività di lavoro autonomo, che essendo carenti di alcune peculiarità proprie del lavoro autonomo, sono definite come assimilate da indicare in D3 sono previste delle detrazioni dall imposta lorda che, se spettanti, verranno riconosciute dal soggetto che presta l assistenza fiscale. Dette detrazioni, infatti, sono teoriche poiché la determinazione delle stesse dipende dalla situazione reddituale del contribuente. Nel rigo D3 indicare: nella colonna 1, il tipo di reddito contraddistinto dal codice: 3 1 : proventi, in denaro o in natura, derivanti dall utilizzazione economica di opere dell ingegno e di invenzioni industriali e simili, quali: brevetti; disegni e modelli ornamentali e di utilità; know-how; articoli per riviste o giornali. Si tratta dei compensi, compresi i canoni, relativi alla cessione di opere e invenzioni, tutelati dalle norme sul diritto d autore, conseguiti anche in via occasionale; 3 2 : compensi derivanti dall attività di levata protesti esercitata dai segretari comunali; 3 3 : redditi derivanti dai contratti di associazione a in partecipazione e di cointeressenza agli utili se l apporto è costituito esclusivamente dalla prestazione di lavoro e per gli utili spettanti ai promotori e ai soci fondatori di società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata; nella colonna 2 l importo del reddito percepito nel 2013 al lordo della relativa riduzione forfetaria che sarà operata dal soggetto che presta l assistenza fiscale. Nel caso in cui nella colonna 1 sia stato indicato: codice 1 (utilizzazione economica di opere dell ingegno) e il contribuente abbia un età inferiore a 35 anni la riduzione verrà operata nella misura del 40%, e non del 25% come normalmente previsto; codice 2 la riduzione verrà operata nella misura del 15%; nella colonna 4 l importo delle ritenute di acconto subite. 73

74 ALTRI REDDITI QUADRO D SEZ. I REDDITI DIVERSI (PER I QUALI NON È PREVISTA LA DETRAZIONE) Nel rigo D4indicare: nella colonna 1, il tipo di reddito contraddistinto dal codice: 3 1 : per i corrispettivi percepiti per la vendita, anche parziale, dei terreni o degli edifici a seguito della lottizzazione di terreni o dell esecuzione di opere intese a rendere i terreni stessi edificabili; 3 2 : per i corrispettivi percepiti per la cessione a titolo oneroso di beni immobili acquistati (compresi i terreni agricoli) o costruiti da non più di cinque anni, esclusi quelli acquisiti per successione e le unità immobiliari urbane che per la maggior parte del periodo intercorso tra l acquisto o la costruzione e la cessione sono state adibite ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari. In caso di cessione a titolo oneroso di immobili ricevuti per donazione ai fini della individuazione del periodo di cinque anni occorre far riferimento alla data di acquisto o costruzione degli immobili da parte del donante. Non vanno indicati i corrispettivi delle cessioni se sulle plusvalenze realizzate è stata applicata e versata a cura del notaio, all atto della cessione, l imposta sostitutiva; 3 3 : per i redditi derivanti dalla concessione in usufrutto e dalla sublocazione di beni immobili, dall affitto, locazione, noleggio o concessione in uso di veicoli, macchine e altri beni mobili; 3 4 : per i redditi di natura fondiaria non determinabili catastalmente (censi, decime, quartesi, livelli, altri redditi consistenti in prodotti del fondo o commisurati ai prodotti stessi), compresi quelli dei terreni dati in affitto per usi non agricoli; 3 5 : per i redditi dei terreni e dei fabbricati situati all estero (diversi da quelli compresi nel successivo codice 8); 3 6 : per i redditi derivanti dall utilizzazione economica di opere dell ingegno, di brevetti industriali e di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite in campo industriale, commerciale o scientifico, che sono percepiti dagli aventi causa a titolo gratuito (ad es. eredi e legatari dell autore o inventore) o da soggetti che abbiano acquistato a titolo oneroso i diritti alla loro utilizzazione. Per gli acquirenti a titolo gratuito il reddito va dichiarato nell intera misura, senza deduzioni di spesa. Per gli acquirenti a titolo oneroso va dichiarato l importo percepito, forfetariamente ridotto del 25%; 3 7 : per le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari di spesa, i premi e i compensi erogati ai direttori artistici ed ai collaboratori tecnici per prestazioni di natura non professionale da parte di cori, bande musicali e filodrammatiche che perseguono finalità dilettantistiche, e di quelli erogati nell esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche dal CONI, dalle federazioni sportive nazionali, dall Unione Nazionale per l Incremento delle Razze Equine (UNIRE), dagli enti di promozione sportiva, e da qualunque organismo comunque denominato che persegua finalità sportive dilettantistiche e che da essi sia riconosciuto; per i compensi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale resi in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche. I suddetti compensi vanno indicati solo se eccedono complessivamente 7.500,00; 74

75 ALTRI REDDITI 3 8 : per i redditi degli immobili situati all estero non locati per i quali è dovuta l IVIE e dei fabbricati adibiti ad abitazione principale; 3 9 : per gli altri redditi diversi sui quali non è stata applicata alcuna ritenuta, ad esempio vincite conseguite all estero per effetto della partecipazione a giochi on-line; nella colonna 2 il reddito lordo percepito nel 2013: 3 se nella colonna 1 è stato indicato il codice 5: se il reddito derivante dalla locazione dell immobile sito all estero non è soggetto ad imposta sui redditi nel Paese estero in questa colonna va indicato l ammontare del canone di locazione percepito ridotto del 15 per cento a titolo di deduzione forfetaria delle spese; se il reddito derivante dalla locazione è invece soggetto ad imposta nello Stato estero, in questa colonna va indicato l ammontare netto (al netto, cioè, delle spese strettamente inerenti eventualmente riconosciute nello Stato estero) dichiarato in detto Stato per il 2013 (o, in caso di difformità dei periodi d imposizione, per il periodo d imposta estero che scade nel corso di quello italiano). In tal caso, spetta il credito d imposta per le imposte pagate all estero; 3 se nella colonna 1 è stato indicato il codice 6, gli acquirenti a titolo gratuito devono indicare il reddito nell intera misura, senza deduzione di spese, mentre, gli acquirenti a titolo oneroso devono dichiarare l importo percepito, forfetariamente ridotto del 25%; 3 se nella colonna 1 è stato indicato il codice 7, riportare le somme percepite comprensive della franchigia di 7.500,00; 3 se nella colonna 1 è stato indicato il codice 8, riportare gli immobili non locati per i quali è dovuta l IVIE e per i fabbricati adibiti ad abitazione principale anche se il reddito non è assoggettato ad Irpef e alle addizionali. L immobile non va dichiarato se nello Stato estero non è tassabile e il contribuente non ha percepito alcun reddito; se nello Stato estero l immobile è tassabile con tariffe d estimo o criteri simili, va indicato l importo che risulta dalla valutazione effettuata all estero, ridotto delle spese eventualmente riconosciute; nella colonna 3 le spese specificamente inerenti la produzione dei redditi contraddistinti dai codici 1, 2 e 3. Si ricorda che non sono deducibili le spese relative alla c.d. indennità di rinuncia: 3 se nella colonna 1 è stato indicato il codice 1 o 2 le spese sono costituite dal prezzo di acquisto o dal costo di costruzione del bene ceduto, aumentato di ogni altro costo inerente. In particolare, per i terreni che costituiscono oggetto di lottizzazione o di opere intese a renderli edificabili, se gli stessi sono stati acquistati oltre cinque anni prima dell inizio delle citate operazioni, si assume come prezzo il valore normale del terreno al quinto anno anteriore. Per i terreni acquisiti a titolo gratuito e per i fabbricati costruiti su terreni acquisiti a titolo gratuito si tiene conto del valore normale del terreno alla data di inizio delle operazioni che danno luogo a plusvalenza. Se la percezione dei corrispettivi non avviene interamente nello stesso periodo d imposta le spese vanno calcolate proporzionalmente ai corrispettivi percepiti nel periodo d imposta, anche se già sostenute, con ulteriore loro scomputo proporzionale in occasione della dichiarazione degli altri importi nei periodi d imposta in cui ha luogo la relativa percezione. Le spese e gli oneri da indicare nella colonna 3 non possono superare, in ogni caso, i relativi corrispettivi e, nell ambito di ciascun corrispettivo, quelli sostenuti per ognuna delle operazioni eseguite. Il contribuente è tenuto a compilare e a conservare un apposito prospetto nel quale sono indicate, per ciascuno dei redditi contraddistinti dai codici 1, 2 e 3, per ognuna delle operazioni eseguite, l ammontare lordo dei corrispettivi, l importo delle spese 75

76 ALTRI REDDITI inerenti a ciascuna delle operazioni e il reddito conseguito. Questo prospetto, se richiesto, dovrà essere esibito o trasmesso all ufficio dell Agenzia delle Entrate competente; nella colonna 4 l importo delle ritenute di acconto subite QUADRO D SEZ. I REDDITI DERIVANTI DA ATTIVITA OCCASIONALE (COMMERCIALE O DI LAVORO AUTONOMO) O DA OBBLIGHI DI FARE, NON FARE E PERMETTERE Nel rigo D5 indicare: nella colonna 1 il tipo di reddito contraddistinto dal codice: 3 1 : per i redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente; 3 2 : per i redditi che derivano da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente (non devono essere dichiarati i compensi percepiti dal coniuge, dai figli, affidati o affiliati, minori di età o permanentemente inabili al lavoro e dagli ascendenti, per prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente rese nei confronti dell artista o professionista); 3 3 : per i redditi che derivano dall assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere (esempio: la c.d. indennità di rinuncia percepita, per la mancata assunzione del personale, avviato al lavoro ai sensi della L. 2 aprile 1968, n. 482); 3 4 : per i redditi derivanti dall attività di noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto assoggettati ad imposta sostitutiva del 20 per cento (Quadro RM, Sez. XV, del modello Unico Persone fisiche 2014), rilevante ai soli fini del calcolo dell acconto Irpef dovuto per l anno 2014 determinato in fase di assistenza fiscale; nella colonna 2 il reddito lordo percepito nel 2013; nella colonna 3 le spese specificamente inerenti la produzione dei redditi. Le spese e gli oneri da indicare nella colonna 3 non possono superare in ogni caso i relativi corrispettivi e, nell ambito di ciascun corrispettivo, quelli sostenuti per ognuna delle operazioni eseguite. Il contribuente è tenuto a compilare e a conservare un apposito prospetto indicante, per ciascuno dei redditi per ognuna delle operazioni eseguite, l ammontare lordo dei corrispettivi, l importo delle spese inerenti a ciascuna delle operazioni stesse e il reddito conseguito. Questo prospetto, se richiesto, dovrà essere esibito o trasmesso all ufficio dell Agenzia delle Entrate competente; nella colonna 4 l importo delle ritenute d acconto subite QUADRO D SEZ. II REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE SEPARATA 76

77 ALTRI REDDITI QUADRO D SEZ. II REDDITI PERCEPITI DA EREDI E LEGATARI Nel rigo D6 devono essere indicati tutti i redditi percepiti nel 2013 dagli eredi e dai legatari a causa di morte dell avente diritto, ad esclusione dei redditi fondiari, d impresa e derivanti dall esercizio di arti e professioni. Tra i redditi di capitale percepiti dagli eredi e dai legatari rientrano gli utili ed altri proventi equiparati, derivanti dalla partecipazione qualificata in società di capitali ed enti commerciali o non commerciali, residenti o non residenti, compresi i proventi derivanti da organismi di investimento collettivo in valori mobiliari di diritto estero non conformi alle direttive comunitarie, ovvero dalla partecipazione non qualificata in società residenti in paesi a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati in qualunque forma corrisposti ed indicati ai punti da 28 a 34 della certificazione degli utili o desumibili da altra documentazione, nonché i redditi conseguiti in caso di recesso, di riduzione del capitale esuberante o di liquidazione anche concorsuale di società ed enti. Se sono stati percepiti utili e/o proventi per i quali è necessario indicare diversi codici occorrerà compilare distinti prospetti. Non devono essere dichiarati, se erogati da soggetti che hanno l obbligo di effettuare le ritenute alla fonte: i ratei di pensione e di stipendio; i trattamenti di fine rapporto e le indennità equipollenti; gli emolumenti arretrati di lavoro dipendente e assimilati; le indennità percepite per la cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, se il diritto all indennità risulta da atto di data certa anteriore all inizio del rapporto. Il rigo D6 deve essere compilato come segue: nella colonna 1 indicare: 3 il codice 1, in caso di utili e di altri proventi equiparati di natura qualificata corrisposti da imprese residenti in Italia ovvero residenti o domiciliate in Stati o Territori aventi un regime fiscale non privilegiato; 3 il codice 2, in caso di utili e di altri proventi equiparati di natura qualificata provenienti da imprese residenti o domiciliate in Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato; 3 il codice 3 in caso di utili e di altri proventi equiparati di natura non qualificata provenienti da imprese residenti o domiciliate in Stati o Territori aventi un regime fiscale privilegiato i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati. Si ricorda che in caso di utili e di altri proventi che andrebbero indicati con il codice 3, ma per i quali è stato rilasciato parere favorevole dall Agenzia delle Entrate a seguito di interpello proposto ai sensi dell art. 167, comma 5, del Tuir, tali importi dovranno essere indicati nella sezione V quadro RM del Modello Unico PF; 3 il codice 4 in caso di utili e di altri proventi che andrebbero indicati con il codice 2, ma per i quali è stato rilasciato parere favorevole dall Agenzia delle Entrate a seguito di interpello proposto ai sensi dell art. 167, comma 5, del Tuir; 77

78 ALTRI REDDITI 3 il codice 5, per gli altri redditi di capitale; 3 il codice 6, per redditi di lavoro autonomo non esercitato abitualmente o derivanti dall assunzione di obblighi di fare, non fare o permettere; 3 il codice 7, per redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, con esclusione delle indennità di fine rapporto che non devono essere indicate nella dichiarazione dei redditi; 3 il codice 8, per i redditi, già maturati in capo al defunto e percepiti nel 2013 dagli eredi o dai legatari a causa di morte degli aventi diritto, derivanti dall utilizzazione economica di opere dell ingegno e di invenzioni industriali e simili da parte dell autore o inventore (brevetti, disegni e modelli ornamentali e di utilità, know-how, libri e articoli per riviste o giornali, ecc.); 3 il codice 9, per i redditi derivanti dall attività di levata di protesti esercitata dai segretari comunali; 3 il codice 10, per gli altri redditi percepiti nel 2013 ad esclusione dei redditi fondiari, d impresa e derivanti dall esercizio di arti e professioni e dei redditi già elencati ai precedenti codici; 3 il codice 11, per gli utili e gli altri proventi equiparati corrisposti da imprese residenti in Italia o in Stati a regime fiscale non privilegiato formatisi con utili prodotti a partire dall esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007; 3 il codice 12, in caso di utili e di altri proventi prodotti a partire dall esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007, che andrebbero indicati con il codice 2, ma per i quali è stato rilasciato parere favorevole dall Agenzia delle Entrate a seguito di interpello proposto in base all art. 167, comma 5 del TUIR; nella colonna 2 barrare la casella in caso di opzione per la tassazione ordinaria. Tale opzione è possibile solo per alcuni dei redditi contraddistinti dal codice 10; nella colonna 3 indicare l anno di apertura della successione; nella colonna 4 indicare: 3 il 40% della somma degli utili e degli altri proventi equiparati percepiti dall erede o dal legatario, e derivanti da utili prodotti fino all esercizio in corso al 31 dicembre 2007 e desumibili dalla relativa certificazione degli utili ai punti 28, 30, 32 e 34 qualora sia stato indicato nella colonna 1 il codice 1 o 4; 3 il 49,72% della somma degli utili e degli altri proventi equiparati percepiti nell anno 2013 e derivanti da utili prodotti a partire dall esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2007 e desumibili dalla relativa certificazione degli utili ai punti 29, 31 e 33 qualora sia stato indicato nella colonna 1 il codice 11 o 12; 3 il 100% della somma degli utili e degli altri proventi equiparati percepiti dall erede o dal legatario, qualora sia stato indicato nella colonna 1 il codice 2 o 3; 3 le somme relative ad altri redditi di capitale,se a colonna 1 è stato indicato il codice 5; 3 l importo dei corrispettivi, ripartendo fra gli eredi il totale dei corrispettivi del deceduto, se a colonna 1 è stato indicato il codice 6; 3 l importo dei compensi o dei proventi, in denaro o natura, anche sotto forma di partecipazione agli utili, al lordo della riduzione forfetaria, ripartendo fra gli eredi il totale dei compensi o dei proventi del deceduto se a colonna 1 è stato indicato il codice 7, 8 o 9; 3 la quota di reddito percepito dall erede o dal legatario determinata secondo le disposizioni pro- 78

79 ALTRI REDDITI prie della categoria di appartenenza con riferimento al defunto se a colonna 1 è stato indicato il codice 10; nella colonna 5 indicare l importo totale dei compensi spettanti al deceduto se a colonna 1 è stato indicato il codice 7; nella colonna 6 indicare la quota dell imposta sulle successioni proporzionale ai redditi dichiarati; nella colonna 7 indicare l importo delle eventuali ritenute d acconto relative ai redditi dichiarati QUADRO D SEZ. II IMPOSTE ED ONERI RIMBORSATI NEL 2013 E ALTRI REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE SEPARATA Nel rigo D7 indicare i seguenti redditi assoggettabili a tassazione separata, specificando: nella colonna 1 il tipo di reddito contraddistinto dai seguenti codici: 3 1 : emolumenti arretrati di lavoro dipendente nonché le eventuali indennità sostitutive di reddito, corrisposti da un soggetto non obbligato per legge ad effettuare le ritenute d acconto assoggettabili, quali arretrati, a tassazione separata; 3 2 : indennità spettanti a titolo di risarcimento, anche in forma assicurativa, dei danni consistenti nella perdita di redditi di lavoro dipendente e assimilati e degli altri redditi indicati nel quadro D, relativi a più anni; 3 3 : somme conseguite a titolo di rimborso di imposte o oneri, ivi compresi il contributo al Servizio sanitario nazionale e l ILOR, che, dedotti in anni precedenti dal reddito complessivo quali oneri deducibili, nell anno 2013 sono stati oggetto di sgravio, rimborso o comunque restituzione (anche sotto forma di credito d imposta) da parte degli uffici finanziari o di terzi, compreso il sostituto d imposta nell ambito della procedura di assistenza fiscale; 3 4 : somme conseguite a titolo di rimborso di oneri che hanno dato diritto a una detrazione e, nell anno 2013, sono stati oggetto di rimborso o comunque restituzione da parte di terzi compreso il sostituto d imposta. Rientrano, tra tali somme anche i contributi, erogati, non in conto capitale, a fronte di mutui ipotecari, corrisposti in un periodo d imposta successivo a quello in cui il contribuente ha usufruito della detrazione relativamente agli interessi passivi senza tener conto dei detti contributi. Rientrano altresì, tra tali somme la quota di interessi passivi per i quali il contribuente ha usufruito della detrazione in anni precedenti, a fronte di mutui contratti per interventi di recupero edilizio, riferiti all importo del mutuo non utilizzato per il sostenimento delle spese relative agli interventi di recupero; 3 5 : le somme conseguite a titolo di rimborso di spese di recupero del patrimonio edilizio per le quali si è fruito della detrazione; 3 6 : le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria secondo gli strumenti urbanistici vigenti al momento della cessione. Per terreni suscettibili di utilizzazione edificatoria si intendono quelli qualificati come edificabili dal piano regolatore generale o, in mancanza, dagli altri strumenti urbanistici vigenti al momento della cessione. In questa ipotesi la plusvalenza si realizza anche se il terreno è stato acquisito per successione o donazione ovvero è stato acquistato a titolo oneroso da più di cinque anni; 79

80 ALTRI REDDITI 3 7 : le plusvalenze ed altre somme di cui all art. 11, commi da 5 a 8, della legge 30 dicembre 1991, n. 413, percepite a titolo di indennità di esproprio o ad altro titolo nel corso del procedimento espropriativo. L indicazione nella dichiarazione di questo reddito interessa i soli contribuenti che hanno percepito somme assoggettate alla ritenuta alla fonte a titolo d imposta e intendono optare per la tassazione di tali plusvalenze nei modi ordinari (tassazione separata o per opzione tassazione ordinaria), scomputando conseguentemente la predetta ritenuta che in tal caso si considera a titolo di acconto; 3 8 : redditi compresi nelle somme o nel valore normale dei beni attribuiti alla scadenza dei contratti e dei titoli di cui alle lett. a), b), f) e g), comma 1, dell art. 44 del TUIR, quando non sono soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d imposta o ad imposta sostitutiva, se il periodo di durata del contratto o del titolo è superiore a cinque anni; nella colonna 2 barrare la casella in caso di opzione per la tassazione ordinaria; nella colonna 3 indicare: 3 l anno in cui è sorto il diritto alla percezione se a colonna 1 è stato indicato il codice 1, 2, 6, 7 o 8; 3 l anno in cui si è fruito della deduzione o della detrazione se a colonna 1 è stato indicato il codice 3 o 4; 3 l anno in cui sono state sostenute le spese di recupero del patrimonio edilizio se a colonna 1 è stato indicato il codice 5; nella colonna 4 l importo del reddito. Le somme di cui al codice 3 o 4 vanno indicate nella misura in cui sono state percepite o hanno formato oggetto di sgravio e fino a concorrenza dell importo a suo tempo dedotto o sulle quali è stata calcolata la detrazione d imposta. Se si è indicato il codice 4 e l onere rimborsato è relativo a spese sanitarie per le quali nella precedente dichiarazione si è optato per la rateizzazione in quattro rate, in questo rigo deve essere riportato l importo rimborsato diviso quattro. Per le restanti tre rate il contribuente dovrà indicare nel rigo E6, a partire dalla presente dichiarazione, il totale della spesa rateizzata ridotto dell importo rimborsato. Se a colonna 1 è stato indicato il codice 5 va riportata la parte della somma rimborsata per la quale negli anni precedenti si è beneficiato della detrazione. Ad esempio, se la spesa è stata sostenuta nel 2009 per di cui sono stati oggetto di rimborso nel 2013 e se si è optato per la rateizzazione in dieci rate, la quota da indicare in questo rigo è data dal risultato della seguente operazione: x 4 (n. di rate detratte nel 2009, 2010, 2011 e 2012) = 5.200,00 10 Per le restanti cinque rate il contribuente indicherà a partire dalla presente dichiarazione, nel quadro E sez. III la spesa inizialmente sostenuta ridotta degli oneri rimborsati (nell esempio = ); nella colonna 7 l importo delle eventuali ritenute d acconto relative ai redditi dichiarati. 80

81 ONERI E SPESE 17. QUADRO E ONERI E SPESE 81

82 ONERI E SPESE Il quadro E è suddiviso in sette sezioni così distinte: sezione I spese per le quali è riconosciuta la detrazione d imposta del 19 per cento o del 24 per cento; sezione II spese per le quali è riconosciuta la deduzione dal reddito complessivo; sezione III A spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per le quali spetta la detrazione del 36, 41, 50 o 65 per cento; sezione III B dati catastali dell immobile e altri dati per fruire della detrazione; sezione III C detrazione del 50 per cento per l acquisto di mobili per l arredo di immobili ristrutturati; sezione IV spese per interventi di riqualificazione energetica su edifici esistenti, per le quali è riconosciuta la detrazione del 55 o 65 per cento; sezione V dati per fruire delle detrazioni per canoni di locazione; sezione VI dati per fruire di altre detrazioni, quali quelle per il mantenimento dei cani guida, per le borse di studio riconosciute dalle Regioni o dalle Province autonome, per le erogazioni all ente ospedaliero Ospedali Galliera di Genova. Le detrazioni e le deduzioni ammesse sono inerenti: gli oneri sostenuti solo nel corso del 2013 (ad eccezione di quelli relativi alle spese per il recupero del patrimonio edilizio e risparmio energetico); gli oneri sostenuti dal dichiarante nel proprio interesse. Tuttavia, i seguenti oneri: 3 spese sanitarie; 3 premi di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni; 3 contributi previdenziali ed assistenziali; 3 spese per frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria; 3 spese per il trasporto pubblico locale; Sono detraibili o deducibili dal dichiarante, anche gli oneri sostenuti nell interesse delle persone fiscalmente a carico. Quando l onere è sostenuto per i familiari a carico la detrazione o la deduzione spetta al contribuente al quale è intestato il documento che certifica la spesa. Nel caso in cui il documento sia intestato al figlio, le spese devono essere suddivise tra i due genitori in relazione al loro effettivo sostenimento. Qualora i genitori intendano ripartire le spese in misura diversa dal 50% devono annotare, nel documento comprovante la spesa, la percentuale di ripartizione. La detrazione del 19 per cento spetta anche per le spese sanitarie sostenute nell interesse dei familiari non a carico, affetti da patologie che danno diritto all esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica, per la parte di detrazione che non trova capienza nell imposta da questi ultimi dovuta. Le spese mediche e quelle di assistenza specifica per i disabili (rigo E25) sono deducibili anche se sono state sostenute nell interesse dei seguenti familiari anche se non fiscalmente a carico: 82

83 ONERI E SPESE coniuge; figli legittimi; discendenti dei figli; genitori e ascendenti prossimi, anche naturali; genitori adottivi; generi e nuore; suocero e suocera; fratelli e sorelle, anche unilaterali. Gli eredi hanno diritto alla detrazione d imposta (oppure alla deduzione dal proprio reddito complessivo) per le spese sanitarie del defunto da loro sostenute dopo il suo decesso QUADRO E SEZ. I SPESE PER LE QUALI SPETTA LA DETRAZIONE D IMPOSTA DEL 19 PER CENTO 83

84 ONERI DETRAIBILI QUADRO E SEZ. I SPESE SANITARIE RIGO E1 Tipologia Farmaci acquistabili solamente con prescrizione medica (anche omeopatici). Farmaci acquistabili presso farmacie senza prescrizione medica cosiddetti farmaci da banco (anche omeopatici). Farmaci acquistabili presso supermercati ed altri esercizi commerciali senza prescrizione medica cosiddetti farmaci da banco (anche omeopatici). Prestazioni rese da medici generici (anche omeopati). Certificati medici per usi sportivi, per la patente, per apertura e chiusura malattie o infortuni, per pratiche assicurative e legali Ginnastica correttiva e di riabilitazione degli arti, chiroterapia, massaggi ed altri trattamenti. Prestazioni mediche specialistiche. Prestazioni sanitarie rese da figure professionali. Esami di laboratorio. Radiografie, tac, ecografie, elettrocardiogrammi, endoscopie, indagini laser, ecc Indagini di diagnosi prenatale. Dialisi e trasfusioni. Inseminazione artificiale e anestesia epidurale. Sedute di neuropsichiatria (psicoanalisi medica, psicoterapia). Sedute di logoterapia. Cobaltoterapia, iodoterapia, ecc.. Cure termali. Documenti - Fattura o scontrino fiscale parlante in cui devono essere specificati la natura, qualità (codice alfanumerico AIC) e la quantità del prodotto acquistato, nonché il codice fiscale del destinatario. - Ricevuta fiscale o fattura rilasciata dal medico. Prescrizione del medico; ricevuta fiscale o fattura della spesa sostenuta anche in forma di ticket se la prestazione è resa nell ambito del Servizio sanitario nazionale. Ricevuta fiscale o fattura rilasciata dallo specialista; Ricevuta relativa al ticket se la prestazione è resa nell ambito del Servizio sanitario nazionale. Documento di certificazione del corrispettivo rilasciato dal professionista sanitario (elencate nel decreto ministeriale 29 marzo 2001) da cui dovranno risultare la relativa figura professionale e la descrizione della prestazione sanitaria resa, anche senza una specifica prescrizione medica. Ricevuta fiscale o fattura rilasciata dall ospedale o dal centro sanitario che ha effettuato la prestazione; Ricevuta fiscale o fattura relativa al ticket se la prestazione è resa nell ambito del Servizio sanitario nazionale. Ricevuta relativa al ticket se la prestazione è resa nell ambito del Servizio sanitario nazionale; prescrizione medica e ricevuta attestante l importo della spesa sostenuta se le cure sono rese direttamente dalla struttura termale. 84

85 ONERI DETRAIBILI Tipologia Spesa per l assistenza specifica: quelle relative ad assistenza infermieristica e riabilitativa; prestazioni fornite da soggetti in possesso di qualifica professionale di addetto all assistenza di base, di operatore tecnico assistenziale dedicato unicamente all assistenza diretta alla persona, di educatore professionale, di addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale; prestazioni fornite da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo. Degenze ospedaliere. Prestazioni chirurgiche. Spese relative al trapianto di organi. Ricovero di anziano in istituto di assistenza e ricovero (soltanto per le spese mediche). Documenti Fattura o ricevuta fiscale rilasciata dal soggetto che ha erogato la prestazione. - Ricevuta fiscale o fattura rilasciata dall ospedale o dalla casa di cura. Devono essere escluse, ove indicate, le spese inerenti al letto aggiuntivo utilizzato da chi presta l assistenza, la maggiorazione per l uso del telefono e ogni altra maggiorazione riferita a servizi extra. - Ricevuta fiscale o fattura rilasciata dall ospedale inerente le spese sanitarie sostenute per un intervento chirurgico. - Ricevute fiscali o fatture rilasciate da ospedali, case di cura, medici, ecc.; - Ricevute delle spese di trasporto dell organo da trapiantare intestate al contribuente. - Ricevuta fiscale o fattura rilasciata dall istituto nella quale sia separatamente indicato l importo relativo alle spese mediche. - Scontrino o fattura appositamente richiesta da cui risulti il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico. E necessario che il contribuente sia in grado di comprovare che la spesa sia stata sostenuta per dispositivi medici contrassegnati dalla marcatura CE che ne attesti la conformità alle direttive europee 93/42/CEE, 90/385/CEE e 98/79/CE. Dispositivi medici. Per i dispositivi medici compresi nell elenco fornito dal Ministero della Salute (Dispositivi Medici (MD) e dei Dispositivi Medico Diagnostici in Vitro (IVD) - Allegato), il contribuente deve conservare la sola documentazione dalla quale risulti che il prodotto acquistato ha la marcatura CE. Il soggetto che vende il dispositivo medico può assumere su di sé l onere di individuare i prodotti che danno diritto alla detrazione integrando le indicazioni da riportare sullo scontrino fiscale/fattura con la dicitura prodotto con marcatura CE, con l'indicazione del numero della direttiva comunitaria di riferimento per i dispositivi medici diversi da quelli di uso comune. 85

86 ONERI DETRAIBILI Tipologia Documenti Il contribuente, in possesso del documento di spesa con le suddette indicazioni, non deve conservare anche la documentazione comprovante la conformità alle direttive europee del dispositivo medico acquistato. Dispositivi medici. E possibile beneficiare della detrazione d imposta del 19% anche in relazione ai dispositivi medici acquistati presso le erboristerie, purché risultino soddisfatte le condizioni suddette. Macchina a ultrasuoni Non rientrando la macchina a ultrasuoni nell elenco dei dispositivi medici di uso più comune allegato alla circolare citata, il contribuente ha diritto alla detrazione qualora rispetti i punti sopra indicati. La spesa per l iscrizione ad una palestra non è detraibile in quanto non può essere qualificata spesa sanitaria, anche se accompagnata da un certificato medico che prescriva una specifica attività motoria, poiché inquadrata in un generico ambito salutistico di cura del corpo. Con riferimento alle spese sanitarie relative all acquisto di medicinali, si precisa che la detrazione spetta se la spesa è certificata da fattura o da scontrino fiscale (c.d. scontrino parlante ), in cui devono essere specificati la natura e la quantità dei prodotti acquistati, della qualità (codice alfanumerico identificativo della qualità del farmaco) nonché il codice fiscale del destinatario. Il contribuente può scegliere di ripartire in quattro rate annuali costanti e di pari importo, le spese sanitarie sostenute nell anno 2013, se l ammontare è superiore ad ,71. Non si considerano invece rimaste a carico del contribuente: le spese, nel caso dei danni arrecati alla persona da terzi, risarcite dal danneggiante o da altri per suo conto; le spese rimborsate a fronte di contributi per assistenza sanitaria versati dal sostituto d imposta o dallo stesso contribuente ad enti e casse aventi esclusivamente fine assistenziale in conformità a disposizioni di contratti o di accordi o di regolamenti aziendali che, fino ad un importo di euro 3.615,20, non hanno concorso a formare il reddito imponibile. I contributi sono riportati al punto 132 del CUD 2014 o 131 del CUD In questi casi è comunque ammessa in detrazione la differenza tra la spesa sostenuta e la quota rimborsata. Nelle ipotesi in cui i contributi versati risultino di ammontare superiore all importo di 3.615,20, è possibile portare in detrazione, oltre alla somma non rimborsata, anche una quota parte di quella 86

87 ONERI DETRAIBILI rimborsata in misura proporzionale all importo dei contributi versati in eccedenza rispetto al suddetto limite di 3.615,20. La presenza di tali contributi versati in misura eccedente è desumibile dalle annotazioni del CUD 2014 o del CUD 2013 (codice AU). Esempio: Importo dei contributi versati Spese mediche sostenute Spese rimborsate In questo caso le spese ammesse in detrazione sono pari a 4.216,00. L importo non rimborsato di 2.000, rimasto quindi a carico del contribuente, è ammesso in detrazione. A questo importo si somma anche la quota delle spese rimborsate nella misura risultante dal rapporto tra l eccedenza dei contributi versati rispetto al limite di 3.615,20 e l importo complessivo dei contributi 1.384,80 (27,70%) e cioè (27,70% di 8.000). Ovviamente in queste ipotesi la detrazione non viene riconosciuta, se non nei limiti sopra evidenziati, in quanto i contributi versati hanno già determinato un beneficio fiscale, essendo già stati esclusi dal reddito di lavoro dipendente dal datore di lavoro QUADRO E SEZ. I SPESE SANITARIE PER FAMILIARI NON A CARICO RIGO E2 Le spese sanitarie relative a patologie esenti, sostenute per conto di familiari non fiscalmente a carico che non trovano capienza nell imposta da questi dovuta, possono essere detratte nel limite di 6.197,48. Se il familiare affetto dalla patologia ha presentato o è tenuto a presentare una propria dichiarazione dei redditi, l ammontare delle spese che non ha trovato capienza nell imposta deve essere desunto nelle annotazioni del mod o nel quadro RN del Modello UNICO di quest ultimo. Se il contribuente affetto dalla patologia esente non possiede redditi o possiede redditi tali da comportare un imposta interamente assorbita dalle detrazioni soggettive (e quindi non è tenuto a presentare la dichiarazione), invece, è possibile portare in detrazione l intero importo delle spese. Per poter portare in detrazione le citate spese i documenti che le certificano possono essere intestati al contribuente che ha effettuato il pagamento, con l indicazione del familiare a favore del quale la spesa sanitaria è stata sostenuta, ovvero al soggetto malato. 87

88 ONERI DETRAIBILI Tipologia Spese relative a patologie esenti dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica sostenute per familiari non a carico. Documenti 1) E stato presentato un modello 730 o UNICO dal soggetto affetto dalla patologia: - certificazione rilasciata dalla ASL che attesti la patologia con l indicazione dell eventuale codice numerico identificativo; - certificato medico che attesti il collegamento tra le spese e la patologia esente, ovvero autocertificazione; - modello o Unico dal quale si evinca la parte di spesa che non ha trovato capienza nell IRPEF del soggetto affetto dalla malattia; - fatture, ricevute fiscali e eventuali scontrini dai quali risulti che le spese sono state sostenute dal familiare che intende beneficiare della detrazione, anche con apposita annotazione del soggetto affetto dalla patologia per i documenti a questo intestati; l annotazione dovrà riportare anche la misura delle spese attribuibili al familiare. 2) Il soggetto affetto dalla patologia non ha presentato alcuna dichiarazione non essendovi tenuto: - certificazione rilasciata dalla ASL che attesti la patologia con l indicazione dell eventuale codice numerico identificativo; - certificato medico che attesti il collegamento tra le spese e la patologia esente, ovvero autocertificazione; - autocertificazione del soggetto affetto dalla patologia che attesti di non essere tenuto a presentare la dichiarazione; - fatture, ricevute fiscali e eventuali scontrini dai quali risulti che le spese sono state sostenute dal familiare che intende beneficiare della detrazione, anche con apposita annotazione del soggetto affetto dalla patologia per i documenti a questo intestati; l annotazione dovrà riportare anche la misura delle spese attribuibili al familiare QUADRO E SEZ. I SPESE SANITARIE PER PERSONE CON DISABILITÀ RIGO E3 Nel rigo E3 indicare le spese sostenute per i mezzi necessari all accompagnamento, deambulazione, locomozione, sollevamento, per i sussidi tecnici informatici che facilitano l autosufficienza e l integrazione. Sono disabili coloro che, avendo una minoranza fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, tale da causare difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione lavorativa e determina uno svantaggio sociale o emarginazione, hanno ottenuto il riconoscimento da una Commissione medica istituita ai sensi dell art. 4 della Legge n. 104 del 1992 o da altre Commissioni mediche pubbliche che hanno l incarico di certificare l invalidità civile, di lavoro, di guerra, ecc.. 88

89 ONERI DETRAIBILI Tipologia Acquisto, affitto e manutenzione di: - poltrone e carrozzelle; - stampelle e altre attrezzature necessarie alla deambulazione; - attrezzi necessari per il sollevamento di inabili e non deambulanti. Acquisto di: - arti artificiali; - apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale. Trasporto in autoambulanza di soggetto disabile. Costruzione di rampe per l eliminazione di barriere architettoniche esterne ed interne all abitazione. Trasformazione dell ascensore per adattarlo al contenimento della carrozzella. Abbonamento al servizio che consente l invio di una richiesta rapida di soccorso mediante la linea telefonica. Acquisto di fax, computer, modem, stampante, telefonino per sordomuti. Documenti - Fattura o ricevuta fiscale relativa alla spesa; - certificazione relativa al riconoscimento dell handicap da parte di una Commissione medica istituita ai sensi dell art. 4 della Legge n. 104 del 1992 o da altre Commissione medica pubblica. - Fattura o ricevuta fiscale relativa alla spesa; - certificazione relativa al riconoscimento dell handicap da parte di una Commissione medica istituita ai sensi dell art. 4 della Legge n. 104 del 1992 o da altre Commissione medica pubblica; - specifica certificazione del medico che attesti la valenza del sussidio per i suddetti scopi. - Fattura o ricevuta fiscale relativa alla spesa; - certificazione relativa al riconoscimento dell handicap da parte di una Commissione medica istituita ai sensi dell art. 4 della Legge n. 104 del 1992 o da altre Commissione medica pubblica; - certificazione del medico che attesti che il sussidio tecnico o informatico è volto a facilitare l autosufficienza e l integrazione del disabile. Le spese sostenute per l acquisto e la realizzazione di una piscina, anche se utilizzata per scopi terapeutici, non è detraibile, in quanto non risultano inquadrabili tra le spese sanitarie per le quali è riconosciuta la detrazione d imposta ai sensi dell articolo 15, comma 1, lett. c), del TUIR,in quanto detta agevolazione può riguardare il trattamento sanitario ma non anche la realizzazione o l acquisto della strutture nella quale tale trattamento può essere svolto QUADRO E SEZ. I SPESE VEICOLI PER PERSONE CON DISABILITÀ RIGO E4 Nel rigo E4 indicare le spese sostenute per l acquisto: di motoveicoli e autoveicoli, anche se prodotti in serie e adattati in funzione delle limitazioni permanenti alle capacità motorie delle persone con disabilità; di autoveicoli, anche non adattati, per il trasporto dei non vedenti, sordomuti, persone con handicap psichico o mentale di gravità, tale da avere determinato il riconoscimento dell indennità di accompagnamento, invalidi con grave limitazione della capacità di deambulazione e persone affette da pluriamputazioni. 89

90 ONERI DETRAIBILI La detrazione, nei limiti di spesa di ,99, spetta con riferimento ad un solo veicolo (il termine comprende motoveicoli e autoveicoli) a condizione che lo stesso venga utilizzato in via esclusiva o prevalente a beneficio della persona con disabilità. La detrazione spetta una sola volta in un periodo di quattro anni, salvo i casi in cui risulti che il suddetto veicolo sia stato cancellato dal pubblico registro automobilistico. Se risulta che il veicolo è stato rubato e non ritrovato, dal suddetto limite va detratto l eventuale rimborso dell assicurazione. In caso di trasferimento a titolo oneroso o gratuito del veicolo, prima che siano trascorsi due anni dall acquisto, è dovuta la differenza tra l imposta che sarebbe stata determinata in assenza dell agevolazione e quella risultante dall applicazione dell agevolazione, a meno che tale trasferimento sia avvenuto in seguito ad un mutamento dell handicap, che comporta per la persona con disabilità la necessità di acquistare un nuovo veicolo sul quale effettuare nuovi e diversi adattamenti. Analogamente, sono trattate allo stesso modo le cessioni di veicoli avvenute nello Stato o all estero, nel senso che l esportazione all estero del veicolo, che comporta la cancellazione del veicolo dal PRA, non integra, pertanto, la condizione per accedere nuovamente alle agevolazioni fiscali entro il quadriennio. La detrazione può essere ripartita in quattro quote annuali di pari importo, in tal caso è necessario indicare nel rigo E4 l intero importo della spesa sostenuta e, nell apposita casella di rateizzazione: il numero 1, se la spesa è stata sostenuta nel 2013; il numero 2, 3 o 4, se la spesa è stata sostenuta rispettivamente nel 2010, 2011 o La detrazione spetta anche per le spese di riparazione che non rientrano nell ordinaria manutenzione, con esclusione, quindi, dei costi di esercizio (quali, ad esempio, il premio assicurativo, il carburante ed il lubrificante). Le spese suddette concorrono, insieme al costo di acquisto del veicolo, al raggiungimento del limite massimo consentito di ,99. Si precisa che, in presenza di spese sostenute per l acquisto dell autoveicolo e per la manutenzione straordinaria dello stesso, il contribuente può ripartire la detrazione in quattro rate annuali solo ed esclusivamente per quanto concerne l acquisto del mezzo. Pertanto, nella rateizzazione non possono essere inserite anche le spese per la manutenzione dell autoveicolo. Le spese mediche per l acquisto dei mezzi necessari all accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione ed al sollevamento dei soggetti portatori di handicap sostenute all estero da soggetti fiscalmente residenti in Italia, sono soggette allo stesso regime applicabile a quelle sostenute in Italia. La documentazione delle spese in lingua originale dovrà essere corredata da una traduzione giurata in lingua italiana, tranne che non sia redatta in inglese, francese, tedesco o spagnolo nel qual caso la traduzione può essere eseguita e sottoscritta dal contribuente. 90

91 ONERI DETRAIBILI Tipologia Documenti Prima o unica rata per acquisto di: - motocarrozzette; - motoveicoli per trasporto promiscuo; - motoveicoli per trasporti specifici. Prima o unica rata per acquisto di: - autovetture (veicoli destinati al trasporto di persone con massimo nove posti compreso quello del conducente); - autoveicoli per trasporto promiscuo (veicoli destinati al trasporto di persone e cose con massimo nove posti compreso quello del conducente); - autoveicoli per trasporti specifici (veicoli destinati al trasporto di determinate cose e di persone in particolari condizioni e caratterizzati dall essere muniti in modo permanente di speciali attrezzature). Rate successive. Acquisto autovettura Rate residue e decesso - Fattura relativa alla spesa (nel caso di adattamenti per i quali non è necessario il collaudo o in caso di cambio automatico è opportuno che in fattura sia riportato il tipo di adattamento); - certificazione relativa al riconoscimento dell handicap da parte di una commissione medica pubblica, ovvero autocertificazione del disabile di essere in possesso di tale documentazione; - autocertificazione che attesti (per la prima o unica rata) che nei quattro anni precedenti non ha fruito di tale detrazione; - prescrizione della commissione medica locale di cui all art. 119 del DL 285/92 in presenza di cambio automatico. Qualora il contribuente, nell anno in cui ha sostenuto la spesa della quale ha chiesto la rateizzazione, si sia avvalso dell assistenza del medesimo CAF, non sono necessari ulteriori controlli sulla documentazione in quanto la stessa è già stata verificata. Nel caso in cui il contribuente negli anni precedenti non si sia rivolto al medesimo CAF occorrerà verificare tutta la documentazione necessaria per il riconoscimento della detrazione. L erede, tenuto alla presentazione della dichiarazione dei redditi del deceduto, nel compilare il relativo modello UNICO, può portare in detrazione in un unica soluzione le rate residue, indicando la somma delle rate residue, senza compilare la casella relativa al numero della rata. 91

92 ONERI DETRAIBILI QUADRO E SEZ. I SPESE PER L ACQUISTO DEL CANE GUIDA PER NON VEDENTI RIGO E5 La spesa compete ai non vedenti ed è detraibile l intero costo dell animale. La detrazione spetta una volta in un periodo di quattro anni, salvo il caso di perdita dell animale. Il costo può essere ripartito in quattro rate di pari importo. Tipologia Spese acquisto cane guida. Rate successive. Documenti - Fattura o ricevuta relativa all acquisto del cane guida; - autocertificazione attestante che negli ultimi quattro anni non ha beneficiato di altra detrazione per l acquisto del cane guida, ovvero ne ha beneficiato ma si è determinata una situazione di perdita dell animale; - certificazione relativa al riconoscimento dell handicap da parte di una commissione medica pubblica, ovvero autocertificazione del disabile di essere in possesso di tale documentazione. Qualora il contribuente, nell anno in cui ha sostenuto la spesa della quale ha chiesto la rateizzazione, si sia avvalso dell assistenza del medesimo CAF, non sono necessari ulteriori controlli sulla documentazione in quanto la stessa è già stata verificata QUADRO E SEZ. I INTERESSI PER MUTUI IPOTECARI PER ACQUISTO ABITAZIONE PRINCIPALE RIGO E7 Sono detraibili gli interessi passivi, gli oneri accessori e le quote di rivalutazione pagati nel 2013 in dipendenza di mutui a prescindere dalla scadenza della rata. Sono compresi tra questi ultimi l importo delle maggiori somme dovute a causa delle variazioni di cambio, la commissione spettante agli Istituti, gli oneri fiscali (compresa l imposta per l iscrizione e la cancellazione dell ipoteca), le provvigioni per scarto rateizzato, le spese di istruttoria, notarili e di perizia tecnica, la penale per estinzione anticipata del mutuo, ecc.. In caso di mutuo ipotecario sovvenzionato con contributi concessi dallo Stato o da Enti pubblici, non erogati in conto capitale, gli interessi passivi danno diritto alla detrazione solo per l importo effettivamente rimasto a carico del contribuente. La detrazione relativa agli interessi passivi per mutui ipotecari contratti per l acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale, spetta anche al contribuente acquirente ed intestatario del contratto di mutuo per l immobile adibito ad abitazione principale di un suo familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo grado). Qualora l immobile acquistato sia soggetto di ristrutturazione edilizia, la detrazione spetta dalla data in cui l immobile è adibito ad abitazione principale, almeno entro 2 anni dall acquisto. Se è stato acquistato un immobile locato, la detrazione spetta a condizione che entro 3 mesi dall acquisto, l acquirente notifichi al locatario l intimazione di sfratto per finita locazione e che entro l anno dal rilascio l immobile sia adibito ad abitazione principale. 92

93 ONERI DETRAIBILI Se un immobile è stato acquistato mediante asta giudiziaria, la detrazione spetta a condizione che entro 3 mesi dal decreto di trasferimento sia stata attivata un azione esecutiva per il rilascio dell immobile e che entro l anno dal rilascio l immobile sia adibito ad abitazione principale. Se il contratto di mutuo è cointestato con il coniuge fiscalmente a carico, il coniuge che sostiene interamente la spesa può fruire della detrazione per entrambe le quote di interessi passivi. In caso di mutuo intestato interamente ad un soggetto per l acquisto della nuda proprietà di un immobile concesso in usufrutto ad un suo familiare, il nudo proprietario può esercitare la detrazione in relazione a tutti gli interessi pagati, rapportati all intero valore dell immobile, sempre che, naturalmente, risultino soddisfatte le altre condizioni richieste dalla disposizione agevolativa. In caso di sentenza di separazione, da cui risulti l assegnazione dell immobile all ex-coniuge ed in capo al marito l obbligo di assolvere il debito relativo al mutuo contratto per l abitazione, il marito può detrarre gli interessi che corrisponde in relazione a detto impegno, anche se il mutuo è intestato all altro coniuge, sempre che nei confronti del primo ricorrano le condizioni previste dalla norma per fruire del beneficio, a condizione che l accollo risulti formalizzato in un atto pubblico o in una scrittura privata autenticata e che le quietanze relative al pagamento degli interessi siano integrate dall attestazione che l intero onere è stato sostenuto dal coniuge proprietario. Ai fini in questione, va tenuto conto che la detrazione spetta in relazione al mutuo contratto per l acquisto dell abitazione principale e che deve intendersi tale quella adibita a dimora abituale del proprietario o dei suoi familiari. Rientra tra i familiari anche il coniuge separato, finché non intervenga la sentenza di divorzio; in questo caso la detrazione spetta quando nell immobile dimorino i figli. In caso di decesso di uno dei due intestatari del mutuo contratto per l acquisto dell abitazione principale, ad esempio il marito, il coniuge superstite può usufruire della detrazione per gli interessi passivi e oneri accessori relativi al mutuo ipotecario contratto per l acquisto dell abitazione principale di cui è contitolare insieme al coniuge deceduto, a condizione che provveda a regolarizzare l accollo del mutuo (e sempreché sussistano gli altri requisiti). Ciò vale anche nel caso di subentro nel rapporto di mutuo da parte degli eredi, sempreché anche in capo a questi ultimi risultino soddisfatte le condizioni previste dalla norma per usufruire della predetta detrazione. Considerando che la moglie e gli eventuali altri eredi subentrano comunque nel debito verso la banca, in presenza delle altre condizioni richieste, la detrazione per interessi passivi può essere riconosciuta agli eredi anche nel periodo che precede la regolarizzazione del contratto di mutuo tra gli stessi e la banca. L eventuale pagamento dell intera quota del mutuo da parte di un solo erede, consente a questi la detrazione degli interessi nella misura massima consentita, a condizione che tra gli eredi intervenga un accordo, nella forma della scrittura privata autenticata o dell atto pubblico, da cui risulti il soggetto che assume l obbligo del pagamento dell intero debito relativo a detto mutuo. Non danno diritto alla detrazione gli interessi derivanti da: mutui stipulati nel 1991 o nel 1992 per motivi diversi dall acquisto della propria abitazione (ad esempio per la ristrutturazione); mutui stipulati a partire dal 1993 per motivi diversi dall acquisto dell abitazione principale (ad es. acquisto di residenza secondaria). Sono esclusi da tale limitazione i mutui stipulati nel 1997 per ristrutturare gli immobili ed i mutui ipotecari stipulati a partire dal 1998 per la costruzione o la ristrutturazione edilizia dell abitazione principale. 93

94 ONERI DETRAIBILI Il diritto alla detrazione permane e non si tiene conto del periodo intercorrente tra la data di acquisto e quella del mutuo, se l originario contratto di mutuo per l acquisto dell abitazione principale viene estinto e ne viene stipulato, con una banca diversa, uno nuovo di importo non superiore alla residua quota di capitale da rimborsare, maggiorata delle spese e degli oneri correlati all estinzione del vecchio mutuo e all accensione del nuovo. Se il mutuo eccede il costo sostenuto per l acquisto dell immobile possono essere portati in detrazione gli interessi relativi alla parte del mutuo che copre detto costo, aumentato delle spese notarili e degli altri oneri accessori relativi all acquisto; Per determinare la parte di interessi da detrarre può essere utilizzata la seguente formula: costo di acquisizione dell immobile x interessi pagati capitale dato in mutuo Tra gli oneri accessori connessi con l operazione di finanziamento che danno diritto alla detrazione sono compresi l onorario del notaio per la stipula del contratto di mutuo e le spese che il notaio sostiene per conto del cliente quali, ad esempio, l iscrizione e la cancellazione dell ipoteca. Non sono, invece, detraibili le spese notarili sostenute con riferimento al contratto di compravendita dell immobile. Qualora il contribuente abbia costituito il deposito presso il notaio in un dato anno e il notaio depositario abbia emesso fattura per la somma imputata ad onorario nell anno successivo in base all art. 3 del DM 31 ottobre 1974, il relativo onere è detraibile dall imposta dovuta per l anno di costituzione del deposito in applicazione del principio di cassa di cui all art. 15, comma 1, del TUIR (il termine di sessanta giorni previsto dall articolo 3 del D.M. 31 ottobre 1974 consente al contribuente di conoscere, nei tempi utili per la liquidazione della dichiarazione dei redditi, la parte della somma versata a titolo di deposito che costituisce onere detraibile ai sensi dell arti. 15, comma 1, lett. b), del TUIR). Il contribuente è tenuto a conservare ed esibire, su richiesta degli Uffici, la documentazione attestante data e importo del deposito e la fattura emessa dal notaio, con annotazione degli estremi del deposito cui si riferisce. Anche in caso di rinegoziazione di un contratto di mutuo per l acquisto di propria abitazione il diritto alla detrazione degli interessi compete nei limiti riferiti alla residua quota di capitale da rimborsare alla data di rinegoziazione del predetto contratto. Le parti contraenti si considerano invariate anche nel caso in cui la rinegoziazione avviene, anziché con il contraente originario, tra la banca e colui che nel frattempo è subentrato nel rapporto di mutuo a seguito di accollo. Per determinare la percentuale sulla quale è possibile fruire della detrazione sugli interessi passivi è possibile adottare la seguente formula: 100 x (quota residua primo mutuo + oneri correlati) importo del secondo mutuo 94

95 ONERI DETRAIBILI Tipologia Documenti Importo detraibile Mutui contratti prima del 1993 per l acquisto dell unità immobiliare adibita ad abitazione principale entro l 8 dicembre Mutui contratti nel 1993 per l acquisto dell unità immobiliare adibita ad abitazione principale entro l 8 giugno ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nel 2013; - contratto di mutuo dal quale deve risultare che il finanziamento è stato concesso per l acquisto dell immobile che è stato adibito ad abitazione principale; - contratto di acquisto dell immobile per verificare sia i vincoli temporali previsti sia l importo (spesa sostenuta per l acquisto) riportato sull atto che, se pur maggiorato di eventuali oneri correlati all acquisto, risultasse inferiore al capitale erogato, renderà necessario il riproporzionamento degli interessi alla minore spesa sostenuta; - autocertificazione che attesti che l immobile acquistato è stato adibito ad abitazione principale nei termini previsti dalla norma, ai fini della detrazione degli interessi passivi derivanti da contratto di mutuo. Se nel corso dell anno l immobile non è più utilizzato come abitazione principale (per motivi diversi da quelli di lavoro), a partire dallo stesso anno, la detrazione spetta solo sull importo massimo di? 2.065,83 per ciascun intestatario del mutuo. - ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nel 2013; - contratto di mutuo dal quale deve risultare che il finanziamento è stato concesso per l acquisto dell immobile che è stato adibito ad abitazione principale; - contratto di acquisto dell immobile per verificare sia i vincoli temporali previsti sia l importo (spesa sostenuta per l acquisto) riportato sull atto che, se pur maggiorato di eventuali oneri correlati all acquisto, risultasse inferiore al capitale erogato, renderà necessario il riproporzionamento degli interessi alla minore spesa sostenuta; - autocertificazione che attesti che l immobile acquistato è stato adibito ad abitazione principale nei termini previsti dalla norma, ai fini della detrazione degli interessi passivi derivanti da contratto di mutuo ,00 per ciascun intestatario del mutuo 4.000,00 complessivi da dividere tra i cointestatari anche nel caso di più mutui accesi per l acquisto dello stesso immobile 95

96 ONERI DETRAIBILI Tipologia Documenti Importo detraibile Mutui contratti dal per l acquisto dell unità immobiliare adibita ad abitazione principale entro sei mesi dall acquisto, purché l acquisto sia avvenuto nei sei mesi antecedenti o successivi alla stipula del mutuo. Mutui contratti dal per l acquisto dell unità immobiliare adibita ad abitazione principale entro 12 mesi dall acquisto purché l acquisto sia avvenuto nei 12 mesi antecedenti o successivi alla stipula del mutuo. - ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nel 2013; - contratto di mutuo dal quale deve risultare che il finanziamento è stato concesso per l acquisto dell immobile che è stato adibito ad abitazione principale; - contratto di acquisto dell immobile per verificare sia i vincoli temporali previsti sia l importo (spesa sostenuta per l acquisto) riportato sull atto che, se pur maggiorato di eventuali oneri correlati all acquisto, risultasse inferiore al capitale erogato, renderà necessario il riproporzionamento degli interessi alla minore spesa sostenuta; - - autocertificazione che attesti che l immobile acquistato è stato adibito ad abitazione principale nei termini previsti dalla norma, ai fini della detrazione degli interessi passivi derivanti da contratto di mutuo. - ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nel 2013; - contratto di mutuo dal quale deve risultare che il finanziamento è stato concesso per l acquisto dell immobile che è stato o sarà adibito ad abitazione principale; - contratto di acquisto dell immobile per verificare sia i vincoli temporali previsti sia l importo (spesa sostenuta per l acquisto) riportato sull atto che, se pur maggiorato di eventuali oneri correlati all acquisto, risultasse inferiore al capitale erogato, renderà necessario il riproporzionamento degli interessi alla minore spesa sostenuta; - autocertificazione che attesti che l immobile acquistato è stato adibito ad abitazione principale nei termini previsti dalla norma, ai fini della detrazione degli interessi passivi derivanti da contratto di mutuo ,00 complessivi da dividere tra i cointestatari anche nel caso di più mutui accesi per l acquisto dello stesso immobile 4.000,00 complessivi da dividere tra i cointestatari anche nel caso di più mutui accesi per l acquisto dello stesso immobile 96

97 ONERI DETRAIBILI QUADRO E SEZ. I ALTRE SPESE DETRAZIONI DEL 19 PER CENTO: RIGHI DA E8 A E12 INTERESSI PER MUTUI IPOTECARI PER ACQUISTO DI ALTRI IMMOBILI - CODICE 8 Tipologia Documenti Importo detraibile Mutui contratti nel 1991 e nel 1992 per l acquisto di immobili da adibire a propria abitazione diversa da quella principale. Mutui contratti prima del 1/1/1991 per l acquisto di qualsiasi tipo di immobile. - ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nel 2013; - contratto di acquisto dell immobile per verificare i vincoli temporali previsti - contratto di mutuo dal quale risulti che il finanziamento è stato concesso per l acquisto dell immobile; - autocertificazione che attesti che l immobile è stato adibito a propria abitazione diversa da quella principale e tale condizione sussisteva per l anno ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nel ,83 per ciascun intestatario del mutuo 2.065,83 per ciascun intestatario del mutuo INTERESSI PER MUTUI CONTRATTI NEL 1997 PER RECUPERO EDILIZIO CODICE 9 Gli interventi di recupero a cui si deve fare riferimento sono: interventi di manutenzione ordinaria; interventi di manutenzione straordinaria; interventi di restauro e di risanamento conservativo; interventi di ristrutturazione edilizia. La detrazione spetta per gli interessi calcolati sull importo del mutuo effettivamente utilizzato per sostenere, nel 1997 e negli anni successivi, le spese di recupero edilizio. Se il contratto di mutuo è stipulato da un condominio la detrazione spetta a ciascun condomino in ragione dei millesimi di proprietà. 97

98 ONERI DETRAIBILI Tipologia Documenti Importo detraibile Mutui contratti nel 1997 per effettuare interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione degli edifici. - ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nel 2013; - contratto di mutuo dal quale dovrà risultare che il finanziamento è stato concesso per realizzare gli interventi di recupero edilizio; - autocertificazione che attesti che sussistono le condizioni richieste per la detraibilità; - fatture relative ai lavori eseguiti al fine di rapportare gli interessi alle spese effettivamente sostenute ,28 complessivi da dividere in parti uguali tra i cointestatari, anche nel caso di più mutui accesi con le stesse finalità INTERESSI PER MUTUI IPOTECARI PER LA COSTRUZIONE DELL ABITAZIONE PRINCIPALE CODICE 10 La detrazione spetta su un importo massimo di 2.582,28 per mutui ipotecari contratti a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia dell abitazione principale. La detrazione è ammessa a condizione che la stipula del contratto di mutuo da parte del soggetto possessore a titolo di proprietà o altro diritto reale dell unità immobiliare avvenga nei 6 mesi antecedenti, ovvero nei 18 mesi successivi all inizio dei lavori di costruzione. Per costruzione di unità immobiliare si intendono tutti gli interventi realizzati in conformità al provvedimento di abilitazione comunale che autorizzi una nuova costruzione, compresi gli interventi di ristrutturazione edilizia di cui all articolo 31 del comma 1 lettera d) della legge 5 agosto 1978 n Tipologia Documenti Importo detraibile Mutui contratti a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia di unità immobiliare da adibire ad abitazione principale. - ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nel 2013; - contratto di mutuo dal quale dovrà risultare che il finanziamento è stato concesso per la costruzione dell abitazione principale o per l effettuazione degli interventi di ristrutturazione di cui all art. 31 comma 1 lett. d) della Legge n. 457/98 dell abitazione principale; - autocertificazione che attesti che sussistono le condizioni richieste per la detraibilità in riferimento all abitazione; - abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione; - fatture relative ai lavori eseguiti al fine di rapportare gli interessi alle spese effettivamente sostenute ,28 complessivi da dividere in parti uguali tra i cointestatari, anche nel caso di più mutui accesi con le stesse finalità 98

99 ONERI DETRAIBILI Se due coniugi, entrambi proprietari dell immobile, stipulano un mutuo per la costruzione dell abitazione principale cointestato e dalla documentazione fornita emerge che le fatture di spesa sono tutte intestate al marito è possibile attestare sulle fatture giustificative che le spese di costruzione sono state sostenute al 50 per cento da ciascun coniuge, al fine di consentire al coniuge non intestatario delle fatture di portare in detrazione la quota del 50 per cento di interessi passivi corrispondente alla propria quota di intestazione del mutuo. INTERESSI PER PRESTITI O MUTUI AGRARI CODICE 11 La documentazione da visionare è costituita dalle ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nell anno La detrazione spetta per un importo non superiore a quello dei redditi dei terreni dichiarati indipendentemente dalla data di stipula del mutuo. Tipologia Documenti Importo detraibile Prestiti e mutui agrari. - ricevute quietanzate dalla banca relative alle rate di mutuo pagate nel 2013; - contratto di mutuo. Importo non superiore a quello dei redditi dei terreni dichiarati. ASSICURAZIONI SULLA VITA E CONTRO GLI INFORTUNI CODICE 12 È possibile fruire delle detrazioni d imposta su un ammontare complessivo non superiore ad 630,00 per i seguenti oneri: contratti stipulati o rinnovati sino al 31 dicembre 2000, i premi per le assicurazioni sulla vita, anche se versati all estero o a compagnie estere. La detrazione relativa ai premi di assicurazione sulla vita è ammessa a condizione che il contratto abbia durata non inferiore a cinque anni e non consenta la concessione di prestiti nel periodo di durata minima; contratti stipulati o rinnovati a partire dal 1 gennaio 2001, i premi per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte, di invalidità permanente superiore al 5% (derivante da qualsiasi causa), di non autosufficienza nel compimento degli atti quotidiani. La detrazione spetta a condizione che l impresa di assicurazione non abbia facoltà di recedere dal contratto. Tipologia Premi per contratti di assicurazione sulla vita e contro gli infortuni stipulati o rinnovati sino al 31 dicembre Premi per contratti di assicurazioni stipulati dopo il 1 gennaio 2001 aventi per oggetto il rischio di morte, di invalidità permanente superiore al 5% (da qualunque causa derivante), di non autosufficienza nel compimento degli atti quotidiani. Documenti Ricevuta di pagamento del premio versato nel 2013; contratto d assicurazione oppure certificazione rilasciata dalla compagnia assicuratrice in cui siano indicati il nome del contraente e quello dell assicurato, la tipologia del contratto e la sua decorrenza e gli importi fiscalmente rilevanti e, per quelli sottoscritti o rinnovato entro il 31/12/2000, l indicazione che il contratto abbia una durata non inferiore ai cinque anni e che, nel periodo di durata minima, non consenta la concessione di prestiti. 99

100 ONERI DETRAIBILI SPESE DI ISTRUZIONE CODICE 13 Sono detraibili le spese per la frequenza di corsi di istruzione secondaria, universitaria, di perfezionamento e/o di specializzazione universitaria, tenuti presso istituti o università italiane o straniere, pubbliche o private, sostenute nel corso del Tali spese possono essere indicate anche se riferibili a più anni (compresa l iscrizione ad anni fuori corso). L importo delle spese sostenute per l iscrizione e la frequenza di istituti o università private è detraibile per un ammontare non superiore alla misura stabilita per le tasse ed i contributi degli equivalenti istituti statali. Le spese di frequenza di corsi universitari all estero sono detraibili, ma sempre nella misura prevista per la frequenza di corsi similari tenuti presso l Università statale italiana più vicina al domicilio fiscale dello studente. Le spese sostenute per l iscrizione ai conservatori di musica, in base a quanto precisato dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca sono detraibili nella seguente misura: le spese sostenute per l iscrizione ai nuovi corsi istituiti ai sensi del DPR n. 212 del 2005 presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati risultano detraibili al pari delle spese sostenute per l iscrizione ai corsi universitari; le spese sostenute per l iscrizione ai corsi di formazione relativi al precedente ordinamento possono, invece, considerarsi equiparabili a quelle sostenute per la formazione scolastica secondaria. Il predetto Ministero ha, infatti, fatto presente che, in attesa che trovi piena attuazione la riforma della scuola secondaria che prevede l istituzione dei licei musicali, i Conservatori sono obbligati per legge ad assicurare a tutti la formazione base in materia musicale. Le spese sostenute per la frequenza di corsi di laurea in teologia siano detraibili nella misura stabilita per corsi di laurea a indirizzo umanistico tenuti presso l Università statale italiana più vicina al domicilio fiscale del contribuente che, per materie trattate e contenuto del piano formativo, presentino le maggiori analogie con il corso di laurea in teologia. SPESE FUNEBRI CODICE 14 Sono detraibili nella misura massima di 1.549,37 per ciascun decesso da ripartire tra chi ha sostenuto le spese relative ai seguenti familiari: il coniuge; i figli legittimi o legittimati, naturali o adottivi e, in loro mancanza, i discendenti prossimi, anche naturali; i discendenti prossimi in assenza di figli; i genitori; gli ascendenti prossimi in assenza di genitori; i generi e le nuore; il suocero e la suocera; 100

101 ONERI DETRAIBILI i fratelli e le sorelle germani o unilaterali; gli affidati o affiliati. La spesa funebre può essere detratta, sempre per un ammontare complessivo non superiore a 1.549,37, per ciascun decesso, da più soggetti. In tal caso, è necessario che i partecipanti alla spesa conservino una fotocopia della ricevuta o fattura relativa alla spesa. Se tale documento è intestato ad una sola persona, occorre annotare sul documento originale una dichiarazione di ripartizione della spesa, sottoscritta dall intestatario della ricevuta o fattura. SPESE PER ADDETTI ALL ASSISTENZA PERSONALE CODICE 15 Vanno indicate le spese, per un importo non superiore ad 2.100,00, sostenute per gli addetti all assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana. È possibile fruire della detrazione solo se il reddito complessivo, al netto dell abitazione principale e relative pertinenze, non supera ,00 (nel limite di reddito deve essere computato anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni). La detrazione spetta anche per le spese sostenute per i familiari. Non è necessario, tuttavia, che il familiare per il quale si sostiene la spesa sia fiscalmente a carico del contribuente o conviva con il medesimo. Sono considerati non autosufficienti, nel compimento degli atti della vita quotidiana, i soggetti che non sono in grado, ad esempio, di assumere alimenti, di espletare le funzioni fisiologiche e provvedere all igiene personale, di deambulare, di indossare gli indumenti. Inoltre, può essere considerata non autosufficiente anche la persona che necessita di sorveglianza continuativa. Lo stato di non autosufficienza deve risultare da certificazione medica. La detrazione non compete, pertanto, per spese di assistenza sostenute a beneficio di soggetti come, ad esempio, i bambini quando la non autosufficienza non si ricollega all esistenza di patologie. Il limite di 2.100,00 deve essere considerato con riferimento al singolo contribuente a prescindere dal numero dei soggetti cui si riferisce l assistenza. Ad esempio, se un contribuente ha sostenuto spese per sé e per un familiare, l importo da indicare in questo rigo non può essere comunque superiore ad 2.100,00. Nel caso in cui più familiari hanno sostenuto spese per assistenza riferite allo stesso familiare, il limite massimo di 2.100,00 dovrà essere ripartito tra coloro che hanno sostenuto la spesa. Le spese devono risultare da idonea documentazione, che può anche consistere in una ricevuta debitamente firmata, rilasciata dall addetto all assistenza. La documentazione deve contenere gli estremi anagrafici e il codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento e di quello che presta l assistenza. Se la spesa è sostenuta in favore di un familiare, nella ricevuta devono essere indicati anche gli estremi anagrafici e il codice fiscale di quest ultimo. 101

102 ONERI DETRAIBILI SPESE PER ATTIVITÀ SPORTIVE PRATICATE DAI RAGAZZI CODICE 16 Vanno indicate le spese, per un importo non superiore ad 210,00, sostenute per l iscrizione annuale e l abbonamento, per i ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni, ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. È bene ricordare che per: associazioni sportive, si intendono società e associazioni sportive dilettantistiche indicate dall art. 90, commi 17 e seguenti, della legge 289/2002, che abbiano nella propria denominazione sociale l espressa indicazione della finalità sportiva e della ragione o denominazione sociale dilettantistica; palestre, piscine e altre strutture e impianti sportivi, si intendono tutti gli impianti, comunque organizzati, destinati all esercizio della pratica sportiva non professionale, agonistica e non agonistica compresi gli impianti polisportivi. La detrazione spetta anche se tali spese sono state sostenute per i familiari fiscalmente a carico. La spesa deve essere certificata da bollettino bancario o postale, oppure da fattura, ricevuta o quietanza di pagamento rilasciata dalle strutture sportive, recante l indicazione: a) della ditta, denominazione o ragione sociale e della sede legale ovvero, se persona fisica, nome, cognome, residenza e codice fiscale delle associazioni sportive; b) della causale del pagamento; c) dell attività sportiva esercitata; d) dell importo corrisposto per la prestazione resa; e) dei dati anagrafici del praticante l attività sportiva e del codice fiscale del soggetto che effettua il pagamento. SPESE PER INTERMEDIAZIONE IMMOBILIARE - CODICE 17 Vanno indicati i compensi comunque denominati pagati a soggetti di intermediazione immobiliare per l acquisto dell unità immobiliare da adibire ad abitazione principale e la possibilità di portare in detrazione questo onere si esaurisce in un unico anno di imposta. L importo da indicare nel rigo non può essere superiore ad 1.000,00. L agevolazione è subordinata alla condizione che l immobile sia adibito ad abitazione principale, pertanto il beneficio viene meno nel caso in cui l acquisto dell immobile non sia stato concluso. Nel caso in cui il contribuente, già proprietario di immobile acquistato con i benefici prima casa (dove ha la residenza), acquisti un ulteriore immobile dove andrà ad abitare e dove trasferirà la residenza, può detrarre la fattura per l intermediazione dell ultimo acquisto purché trattasi di compensi pagati a soggetti di intermediazione immobiliare in dipendenza dell acquisto dell unità immobiliare da adibire ad abitazione principale e che questa divenga tale entro un anno dall acquisto. La dimora abituale può non coincidere con la residenza anagrafica e ai fini della detrazione in esame tale circostanza può essere oggetto di apposita dichiarazione resa ai sensi del DPR 445del

103 ONERI DETRAIBILI Se l unità immobiliare è acquistata da più soggetti, la detrazione, nel limite di 1.000,00, va ripartita tra i comproprietari in base alla percentuale di proprietà. Il beneficio può essere attribuito al proprietario dell immobile, qualora la fattura risulti intestata almeno ad uno dei proprietari. In particolare: 1) fattura intestata ad un solo proprietario, ma immobile in comproprietà: al fine di ammettere proquota al beneficio della detrazione anche il comproprietario che non è indicato nella fattura, sarà necessario integrare il documento annotandovi i dati di quest ultimo. 2) immobile intestato ad un solo proprietario, ma fattura cointestata al proprietario e ad un altro soggetto: al fine di consentire la detrazione dell intero importo all unico proprietario sarà necessario integrare la fattura, annotando che l onere per l intermediazione è stato sostenuto interamente da quest ultimo 3) fattura risulti intestata esclusivamente ad un soggetto che non sia proprietario dell immobile: le spese per l intermediazione non potranno essere detratte neanche dal proprietario dell immobile SPESE PER CANONI DI LOCAZIONE SOSTENUTE DA STUDENTI UNIVERSITARI FUORI SEDE CODICE 18 Si tratta di spese sostenute dagli studenti universitari iscritti ad un corso di laurea presso una università situata in un Comune diverso da quello di residenza per canoni di locazione derivanti da contratti di locazione stipulati o rinnovati ai sensi della legge 9 dicembre 1998 n. 431 (c.d. affitti concordati), ovvero per canoni relativi a contratti di ospitalità, nonché agli atti di assegnazione in godimento o locazione, stipulati con enti per il diritto allo studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti, enti senza fini di lucro e cooperative. Per fruire della detrazione, l università deve essere ubicata in un Comune distante almeno 100 chilometri dal comune di residenza dello studente e comunque in una provincia diversa. La distanza chilometrica da prendere in considerazione è la più breve tra il comune di residenza e quello in cui ha sede l università, calcolata in riferimento ad una qualsiasi delle vie di comunicazione esistenti, ad esempio ferroviaria o stradale. La detrazione spetta anche se tali spese sono state sostenute per i familiari fiscalmente a carico. L importo da indicare nel rigo non può essere superiore ad 2.633,00 e costituisce il limite complessivo di spesa di cui può fruire ciascun contribuente anche se ci si riferisce a più contratti intestati a più di un figlio. Se i genitori hanno a carico due figli universitari titolari di due distinti contratti di locazione entrambi i genitori potranno beneficiare della detrazione sull importo massimo di 2.633,00. La detrazione spetta in relazione ai canoni effettivamente pagati, nel limite indicato, e, pertanto, il beneficio è subordinato all effettivo pagamento dei canoni (da verificare in sede di assistenza fiscale). 103

104 ONERI DETRAIBILI EROGAZIONI LIBERALI A FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DA CALAMITÀ PUBBLICHE O DA ALTRI EVENTI STRAORDINARI CODICE 20 Il contribuente deve consegnare al CAF la ricevuta del versamento rilasciata dalla Onlus nella quale risulti le modalità di versamento utilizzata. L importo per il quale spetta la detrazione deve essere non superiore ad 2.065,83: Onlus; organizzazioni internazionali di cui l Italia è membro; associazioni sindacali di categoria; fondazioni, associazioni ed enti costituiti per atto pubblico; amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali; fondazioni, associazioni, comitati ed enti non appartenenti all OCSE per le iniziative umanitarie, religiose o laiche. Per le liberalità alle ONLUS erogate nel 2013 è prevista, in alternativa alla detrazione, la possibilità di dedurre le stesse dal reddito complessivo. Pertanto, il contribuente deve scegliere, con riferimento alle suddette liberalità, se fruire della detrazione d imposta o della deduzione dal reddito non potendo cumulare entrambe le agevolazioni. L erogazione deve essere effettuata tramite versamento bancario/postale o mediante uno dei seguenti sistemi di pagamento: assegni bancari/circolari, carte di debito, carte prepagate e carte di credito, ma in tal caso è necessario fornire anche l estratto conto della società che gestisce la carta. EROGAZIONI LIBERALI A FAVORE DELLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE DILETTANTISTICHE - CODICE 21 L art. 15, comma 1 lett. i-ter) del TUIR prevede la possibilità di portare in detrazione le erogazioni liberali in denaro effettuate da parte delle persone fisiche in favore delle società ed associazioni sportive dilettantistiche. Il limite massimo detraibile non può essere superiore ad 1.500,00. L erogazione deve essere effettuata tramite versamento bancario o postale o con altre modalità stabilite con apposito Decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze quali assegni bancari/circolari, carte di debito, carte prepagate e carte di credito, ma in tal caso è necessario fornire anche l estratto conto della società che gestisce la carta. EROGAZIONI LIBERALI ALLE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO - CODICE 22 Contributi associativi, per un importo non superiore ad 1.291,14, versati dai soci alle società di mutuo soccorso che operano esclusivamente nei settori di cui all art. 1 della L. 15 aprile 1886, n. 3818, al fine di assicurare ai soci un sussidio nei casi di malattia, di impotenza al lavoro o di vecchiaia, ovvero, in caso di decesso, un aiuto alle loro famiglie. 104

105 ONERI DETRAIBILI Danno diritto alla detrazione soltanto i contributi versati con riferimento alla propria posizione. L erogazione deve essere effettuata tramite versamento bancario o postale, nonché tramite sistemi di pagamento previsti dall art. 23, D.Lgs. n. 241/97 (assegni bancari/circolari, carte di debito, carte prepagate e carte di credito, ma in tal caso è necessario fornire anche l estratto conto della società che gestisce la carta). EROGAZIONI LIBERALI A FAVORE DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE - CODICE 23 In base all art. 15, comma 1 lett. i-quater del TUIR sono detraibili per un importo non superiore ad 2.065,83 le erogazioni in denaro effettuate alle associazioni di promozione sociale iscritte nei registri previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Tali erogazioni devono essere effettuate mediante versamento postale o bancario (assegni bancari/circolari, carte di debito, carte prepagate e carte di credito, ma in tal caso è necessario fornire anche l estratto conto della società che gestisce la carta). Tale modalità di versamento deve risultare dalla ricevuta rilasciata dall associazione. EROGAZIONI IN DENARO A FAVORE DELLA SOCIETÀ DI CULTURA LA BIENNALE DI VENEZIA - CODICE 24 Sono detraibili per un importo non superiore al 30% del reddito complessivo dichiarato le erogazioni in denaro effettuate a favore della società di cultura La Biennale di Venezia (art. 1 legge n. 28/1999). La documentazione relativa a tale onere è costituita dalle ricevute dei versamenti effettuati nel corso dell anno SPESE RELATIVE AI BENI SOGGETTI A REGIME VINCOLISTICO - CODICE 25 Il contribuente che intende usufruire di tale detrazione dovrà presentare al CAF non solo le fatture relative alle spese sostenute, ma anche le certificazioni rilasciate dagli Uffici competenti. Questa detrazione è cumulabile con quella del 50% per le spese di ristrutturazione, ma in tal caso è ridotta del 50%. Pertanto, fino ad un importo di ,00 o ,00, le spese sostenute che hanno avuto inizio nelle annualità precedenti, per le quali si è chiesto di fruire della detrazione del 36% o 50%, possono essere indicate nella misura del 50%, tenendo conto anche di quanto speso nelle annualità precedenti. Le spese che eccedono ,00 o ,00 per le quali non spetta più la detrazione del 36% o del 50%, potranno essere riportate in questo rigo per il loro intero ammontare. 105

106 ONERI DETRAIBILI EROGAZIONI LIBERALI IN DENARO A FAVORE DELLE ATTIVITÀ CULTURALI ED ARTISTICHE - CODICE 26 Sono detraibili, per l intero importo, le erogazioni liberali in denaro a favore di: Stato, Regioni, Enti locali territoriali, Enti o Istituzioni pubbliche; Comitati organizzatori appositamente costituiti con decreto ministeriale, fondazioni e associazioni legalmente riconosciute e senza scopo di lucro. Che svolgono o promuovono attività di studio, ricerca, restauro e documentazione di rilevante valore culturale e artistico o che organizzano e realizzano attività culturali, effettuate in base ad apposita convenzione, per l acquisto, la manutenzione, la protezione o il restauro delle cose individuate ai sensi del D.Lgs. n. 490/1999 (già 1 giugno 1939 n. 1089) e nel DPR n. 1409/1963. La documentazione relativa a tale onere è costituita dalle ricevute dei versamenti effettuati nel corso dell anno EROGAZIONI LIBERALI A FAVORE DEGLI ENTI DELLO SPETTACOLO - CODICE 27 Enti, fondazioni, associazioni legalmente riconosciute e non lucrative che svolgono solo attività nello spettacolo effettuate per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento delle strutture esistenti nonché per la produzione nei vari settori dello spettacolo. La detrazione è calcolata su un importo massimo corrispondente al 2% del reddito complessivo dichiarato (reddito che deve comprendere anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni). EROGAZIONI LIBERALI IN DENARO A FAVORE DI FONDAZIONI OPERANTI NEL SETTORE MUSICALE - CODICE 28 Sono detraibili le erogazioni in denaro a favore di Enti di prioritario interesse nazionale che operano nel settore musicale, per i quali è prevista la trasformazione in fondazioni di diritto privato ai sensi dell art. 1 del D.Lgs. n. 367/1996). La detrazione è calcolata su un importo massimo corrispondente al 2% del reddito complessivo dichiarato (reddito che deve comprendere anche il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni), elevabile al 30% per particolari erogazioni effettuate al patrimonio della fondazione o come contributo alla gestione. SPESE VETERINARIE - CODICE 29 Alle spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per pratica sportiva, spetta la detrazione d imposta del 19% calcolata sulla parte che supera l importo di 129,11 e nel limite massimo di 387,34. Sono detraibili sia le spese relative alle prestazioni professionali del medico veterinario, che gli importi corrisposti per l acquisto dei medicinali prescritti. 106

107 ONERI DETRAIBILI SPESE SOSTENUTE DAI SORDI PER I SERVIZI DI INTERPRETARIATO - CODICE 30 Si tratta delle spese sostenute per i servizi di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordi ai sensi della L. 26 maggio 1970 n Si considerano sordi i minorati sensoriali dell udito affetti da sordità congenita o acquisita, purché la sordità non sia di natura esclusivamente psichica o dipendente da cause di guerra, di lavoro o di servizio (legge n. 95 del 20 febbraio 2006). Al fine di poter fruire della detrazione i soggetti interessati devono essere in possesso delle certificazioni fiscali rilasciate dai fornitori dei servizi di interpretariato. EROGAZIONI LIBERALI A FAVORE DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DI OGNI ORDINE E GRADO - CODICE 31 Si tratta erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro. Si precisa che detti istituti devono appartenere al sistema nazionale di istruzione di cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62, e successive modificazioni, e devono essere finalizzate all innovazione tecnologica, all edilizia scolastica e all ampliamento dell offerta formativa. Tali erogazioni devono essere effettuate mediante versamento postale o bancario, ovvero mediante carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari. CONTRIBUTI VERSATI PER IL RISCATTO DEL CORSO DI LAUREA DEI FAMILIARI A CARICO - CODICE 32 Sono detraibili i contributi versati per il riscatto del corso di laurea dei familiari a carico. Se i contributi sono versati direttamente dall interessato che ha percepito un reddito sul quale sono dovute le imposte, possono essere dedotti dal reddito di quest ultimo (vedi rigo E21). SPESE SOSTENUTE DAI GENITORI PER PAGARE LE RETTE RELATIVE ALLA FREQUENZA DI ASILI NIDO - CODICE 33 Sono detraibili le spese sostenute dai genitori per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido per un importo complessivamente non superiore ad 632,00 annui per ogni figlio. Se il documento di spesa è intestato al bambino, o ad uno solo dei coniugi, è comunque possibile annotare sullo stesso la percentuale di ripartizione. Le spese sostenute per la frequenza da parte dei figli delle cosiddette sezioni primavera rientrino tra le spese detraibili dall IRPEF in base all articolo 1, comma 335, della legge n. 266 del 2005, atteso che le suddette strutture assolvono alla medesima funzione degli asili nido. 107

108 ONERI DETRAIBILI EROGAZIONI LIBERALI IN DENARO AL FONDO PER L AMMORTAMENTO DEI TITOLI DI STATO CODICE 35 La detrazione è ammessa se le erogazioni liberali in denaro (effettuate mediante versamento bancario o postale) derivano da donazioni o da disposizioni testamentarie destinate al conseguimento delle finalità del fondo. Il Fondo per l ammortamento dei titoli di Stato, istituito presso la Banca d Italia, ha lo scopo di ridurre la consistenza dei titoli di Stato in circolazione. ALTRE SPESE PER LE QUALI SPETTA LA DETRAZIONE DEL 19 PER CENTO - CODICE 99 In questi righi vanno indicati le somme indicate con il codice 99 nelle annotazioni del modello CUD QUADRO E SEZ. I ALTRE SPESE DETRAZIONI DEL 24 PER CENTO: RIGHI DA E8 A E12 EROGAZIONI LIBERALI IN DENARO A FAVORE DELLE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITÀ SOCIALE (ONLUS) CODICE 41 Sono detraibili le erogazioni a favore delle iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, nei Paesi non appartenenti all Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Per la verifica del limite di spesa si deve tenere conto anche dell importo indicato con il codice 20 nei righi da E8 a E12. Le erogazioni devono essere effettuate con versamento postale o bancario, o con carte di debito, carte di credito (esibire l estratto conto della società che gestisce la carta), carte prepagate, assegni bancari e circolari. EROGAZIONI LIBERALI A FAVORE DI MOVIMENTI E PARTITI POLITICI CODICE 42 Sono detraibili le erogazioni comprese tra un minimo di 50,00 e un massimo di ,00 annui. Devono riguardare, quali beneficiari, partiti o movimenti politici che abbiano presentato liste o candidature elettorali alle elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati o del Senato della Repubblica o dei membri del Parlamento europeo spettanti all Italia oppure che abbiano almeno un rappresentante eletto a un consiglio regionale o ai consigli delle province autonome di Trento e di Bolzano. L erogazione deve essere stata effettuata mediante versamento postale o bancario a favore di uno o più movimenti e partiti politici, che possono raccoglierle sia per mezzo di un unico conto corrente nazionale che in più conti correnti diversi. 108

109 ONERI DEDUCIBILI Per le liberalità alle ONLUS (codice 41) e alle associazioni di promozione sociale (codice 23) erogate nel 2013 è prevista, in alternativa alla detrazione, la possibilità di dedurre le stesse dal reddito complessivo; quindi, il contribuente deve scegliere se fruire della detrazione d imposta o della deduzione dal reddito, non potendo beneficiare di entrambe le agevolazioni QUADRO E - SEZIONE II - SPESE ED ONERI PER I QUALI SPETTA LA DEDUZIONE DAL REDDITO COMPLESSIVO In questa sezione vanno indicate tutte le spese e gli oneri per i quali è prevista la deduzione dal reddito complessivo e le somme tassate dal datore di lavoro, ma che non avrebbero dovuto essere conteggiate tra i redditi di lavoro dipendente e assimilati. Gli oneri devono essere stati sostenuti nel 2013, e la documentazione deve essere intestata al contribuente o, se previsto dalla normativa, ai familiari fiscalmente a carico. Tipologia onere Contributi previdenziali (E21). Assegno periodico per il coniuge (E22). Contributi per gli addetti al servizio domestico (E23). Contributi ad Istituzioni religiose (E24). Spese mediche e di assistenza specifica per i disabili (E25). Altri oneri deducibili (E26). Contributi e premi per forme pensionistiche complementari ed individuali (E27-E31). Soggetto al quale spetta la deduzione Contribuente (per spese sostenute per se e per i familiari a carico). Solo contribuente. Solo contribuente. Solo contribuente. Contribuente (per spese sostenute per se e per i familiari a carico). Solo contribuente. Contribuente (per spese sostenute per se e per i familiari a carico). 109

110 ONERI DEDUCIBILI NON BISOGNA DIMENTICARE CHE In questa sezione non vanno riportati gli oneri e le spese già considerati dal datore di lavoro nella determinazione del reddito di lavoro dipendente o assimilato. Questi oneri sono indicati nel punto 129 del CUD 2014 (o del CUD 2013) e nel punto 120 del CUD 2014 (o del CUD 2013). CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI (RIGO E21) Sono deducibili le somme versate, nel 2013, a titolo di contributi previdenziali e assistenziali, in ottemperanza a disposizione di legge, nonché i contributi volontari versati alla gestione della forma pensionistica obbligatoria d appartenenza. Questi oneri sono deducibili anche se sostenuti per i familiari a carico. Sono, altresì, deducibili nei periodi d imposta in cui i termini di versamento sono sospesi in conseguenza di calamità pubbliche; ai sensi della medesima disposizione, è previsto, in via transitoria, che coloro che non li hanno dedotti negli anni della sospensione possano fruirne nell anno del versamento. I contributi sanitari obbligatori per l assistenza erogata nell ambito del Servizio Sanitario Nazionale versati con il premio di assicurazione di responsabilità civile per i veicoli, sono deducibili dal reddito complessivo solo per la parte che eccede l importo di 40,00. Tali oneri devono essere indicati nel rigo E21 colonna 1, separatamente dagli altri contributi previdenziali che sono ricompresi nel rigo E21, i quali, invece, devono essere inseriti in colonna 2 del medesimo rigo. Tipologia Contributo al SSN versato con il premio di assicurazione di responsabilità civile per i veicoli. Contributi previdenziali versati a gestioni separate da particolari categorie di soggetti (farmacisti, medici, ecc.). Contributi previdenziali versati alla gestione separata INPS e all INAIL ove previsto. Contributi agricoli unificati versati all INPS gestione ex SCAU. Contributi previdenziali e assistenziali versati facoltativamente (ricongiunzioni di periodi assicurativi, riscatto degli anni di laurea e del servizio militare, prosecuzione di un assicurazione obbligatoria, iscrizione volontaria alla gestione separata dell INPS). Documenti Quietanza relativa al premio pagato nel Ricevute bancarie o postali relative ai versamenti eseguiti nel Non può essere considerato contributo obbligatorio la tassa di iscrizione all albo versata da alcune figure professionali. Certificazione del sostituto che attesti il versamento nel 2013 alla gestione separata INPS ed all INAIL per le quote a carico del lavoratore. Ricevuta del versamento effettuata nel Ricevute relative ai versamenti dei contributi volontari effettuati nel 2013, indipendentemente dal periodo a cui si riferiscono. Contributo INAIL pagato dalle casalinghe. 110

111 ONERI DEDUCIBILI ASSEGNO PERIODICO CORRISPOSTO AL CONIUGE (RIGO E22) Sono deducibili dal reddito del contribuente esclusivamente i versamenti periodici effettuati al coniuge (il codice fiscale del coniuge, anche se residente all estero, è un dato fondamentale al fine della deduzione) a seguito di separazione legale ed effettiva (non di fatto), di scioglimento o annullamento del matrimonio o di cessazione dei suoi effetti civili, nella misura indicata nel provvedimento dell autorità giudiziaria. Nell importo devono essere esclusi gli assegni destinati al mantenimento dei figli, infatti, se la somma indicata nel provvedimento è comprensiva anche di tale quota, salva diversa indicazione, si considera destinata al mantenimento dei figli il 50% della somma, indipendentemente dal numero dei figli, e, di conseguenza, è deducibile il restante 50% della somma. Si fa presente che la somma corrisposta al coniuge è ammessa in deduzione solo nella misura determinata dal provvedimento dell autorità giudiziaria. Ne consegue che le maggiori somme corrisposte al coniuge, a titolo di adeguamento Istat, potranno essere portate in deduzione solamente se, nella sentenza del giudice, sia espressamente previsto un criterio di adeguamento automatico dell assegno dovuto al coniuge medesimo. Pertanto, è esclusa la possibilità di dedurre assegni corrisposti volontariamente dal coniuge, al fine di sopperire alla mancata indicazione da parte del Tribunale di meccanismi di adeguamento dell assegno di mantenimento. Inoltre, non sono deducibili le somme corrisposte in un unica soluzione al coniuge separato. Tipologia Assegno periodico per il coniuge separato o divorziato. Documenti - Sentenza di separazione o divorzio per prendere visione della somma riportata sull atto; - bonifici ovvero ricevute rilasciate dal soggetto che ha percepito la somma per verificare gli importi effettivamente versati nel CONTRIBUTI PER GLI ADDETTI AI SERVIZI DOMESTICI E FAMILIARI (RIGO E23) Sono deducibili dal reddito complessivo, fino all importo massimo di 1.549,37. Sono contributi versati per gli addetti ai servizi domestici (colf, baby-sitter e assistenti alle persone non autosufficienti), per la parte a carico del datore di lavoro. Sono deducibili le somme effettivamente versate applicando il principio di cassa, senza tener conto dei trimestri di competenza. Al fine della deduzione spettante, non è deducibile l intero importo pagato mediante i bollettini MAV, ma solo la quota rimasta a carico del datore di lavoro dichiarante. Inoltre, in presenza di versamenti alla CAS.SA.COLF (art. 47 CCNL Lavoro domestico, come da regolamento approvato il 18 maggio 2010 ed in vigore dal 1 luglio 2010) effettuati contestualmente al pagamento trimestrale dei contributi, dal momento che sono versamenti destinati ad una cassa che ha lo scopo di gestire i trattamenti assistenziali ed assicurativi, integrativi aggiuntivi e/o sostitutivi delle prestazioni sociali pubbliche obbligatorie a favore dei dipendenti collaboratori fa- 111

112 ONERI DEDUCIBILI miliari, non possono essere considerati importi deducibili dal reddito complessivo IRPEF e, pertanto, sono anch essi da escludere. Per un corretto calcolo della quota contributiva rimasta a carico del datore di lavoro dichiarante, e quindi deducibile dal reddito complessivo IRPEF, è necessario disporre, per ciascun trimestre contributivo pagato nel 2013, anche del dettaglio delle ore e della retribuzione oraria effettiva considerata ed alla tipologia di rapporto di lavoro (determinato o indeterminato) per individuare correttamente le fasce contributive per accedere alla deduzione IRPEF. Nella contribuzione per lavoro domestico era già presente il finanziamento dell indennità di disoccupazione involontaria, con l art. 2 della legge n. 92/2012, che ha annunciato una sostituzione dell assicurazione contro la disoccupazione involontaria con la Assicurazione Sociale per l Impiego (ASpI), al comma 28 è stato previsto che ai rapporti di lavoro a tempo determinato sia applicato, a carico del datore di lavoro, un contributo addizionale pari all 1,40% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali (retribuzione convenzionale). Tale contributo non si applica ai lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti ed è conteggiato direttamente dall INPS, prevedendo per l anno 2013 delle fasce contributive diverse a seconda della natura contrattuale : a tempo determinato con contributo addizionale (Tabella A) e a tempo indeterminato senza contributo addizionale (Tabella B). Nelle seguenti tabelle sono riportati gli importi dei contributi dovuti per l anno 2012 e per l anno 2013: Retribuzione Oraria Effettiva ANNO 2012 IMPORTO CONTRIBUTI Con quota CUAF Senza quota CUAF (1) fino a 7,54 1,40 (0,34) (2) 1,41 (0,34) (2) da 7,54 fino a 9,19 1,58 (0,38) (2) 1,59 (0,38) (2) oltre 9,19 1,93 (0,46) (2) 1,94 (0,46) (2) Orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali (3) 1,02 (0,24) (2) 1,02 (0,24) (2) Tabella A ANNO 2013 Per i contratti a tempo determinato (con contributo addizionale) IMPORTO CONTRIBUTI Retribuzione Oraria Effettiva Con quota CUAF Senza quota CUAF (1) fino a 7,77 1,47 (0,35) (2) 1,48 (0,35) (2) da 7,77 fino a 9,47 1,66 (0,39) (2) 1,67 (0,39) (2) oltre 9,47 2,02 (0,47) (2) 2,03 (0,47) (2) Orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali (3) 1,07 (0,25) (2) 1,07 (0,25) (2) 112

113 ONERI DEDUCIBILI Tabella B ANNO 2013 Per i contratti a tempo indeterminato (senza contributo addizionale) IMPORTO CONTRIBUTI Retribuzione Oraria Effettiva Con quota CUAF Senza quota CUAF (1) fino a 7,77 1,37 (0,35) (2) 1,38 (0,35) (2) da 7,77 fino a 9,47 1,55 (0,39) (2) 1,56 (0,39) (2) oltre 9,47 1,89 (0,47) (2) 1,90 (0,47) (2) Orario di lavoro superiore a 24 ore settimanali (3) 1,00 (0,25) (2) 1,00 (0,25) (2) (1) Il contributo CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari) non è dovuto solo nel caso di rapporto fra coniugi (ammesso soltanto se il datore di lavoro coniuge è titolare di indennità di accompagnamento) e tra parenti o affini entro il terzo grado conviventi, ove riconosciuto ai sensi di legge (art. 1 del DPR 31 dicembre 1971, n. 1403). (2) La cifra tra parentesi è la quota a carico del lavoratore. (3) Gli importi contributivi della quarta fascia: sono indipendenti dalla retribuzione corrisposta; si riferiscono ai servizi domestici effettuati presso uno stesso datore di lavoro con un minimo di 25 ore settimanali; vanno applicati sin dalla prima delle ore lavorate nel corso della settimana. Buoni lavoro (voucher) nel lavoro domestico Il ricorso ai buoni lavoro può essere effettuato solamente per quelle attività, che per la loro natura occasionale e accessoria, quindi attività non riconducibili né a un rapporto di lavoro già disciplinato dalla legge né a regolamentazioni contrattuali afferenti a tale ambito lavorativo. I contributi previdenziali versati attraverso i buoni lavoro per gli addetti ai servizi domestici potranno essere dedotti dal reddito complessivo ai sensi di quanto statuito dall articolo 10, comma 1 lett. e), e comma 2 del TUIR, per la quota rimasta a carico e comunque per un importo non superiore ad euro 1.549,37 (cfr. circolare 207/E del 16 novembre 2000, par ). In relazione alla quota di onere contributivo imputabile al committente ovvero al prestatore, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha evidenziato che la disciplina del lavoro occasionale di tipo accessorio deve considerarsi di carattere del tutto speciale e che quindi al lavoro occasionale di tipo accessorio non è applicabile il criterio generale di ripartizione del carico previdenziale tra committente e prestatore di lavoro, pertanto i contributi previdenziali, pari al 13 per cento del valore nominale del voucher, sono a totale carico del committente. Considerate le particolari procedure delineate dal d.lgs. n. 276 del 2003 e le disposizioni attuative adottate dall INPS, si ritiene che detto importo possa essere dedotto nel periodo di imposta in cui è effettuato il versamento per l acquisto del buono lavoro (cartaceo o telematico), a condizione che la relativa prestazione di lavoro domestico, nonché la consegna del buono lavoro cartaceo o la comunicazione all INPS per il buono lavoro telematico, siano comunque intervenute prima della presentazione della dichiarazione dei redditi. 113

114 ONERI DEDUCIBILI Ai fini della deduzione, il contribuente, per attestare il sostenimento dell onere, dovrà conservare le ricevute di versamento relative all acquisto dei buoni lavoro, copia dei buoni lavoro consegnati al lavoratore (procedura con voucher cartaceo), documentazione attestante la comunicazione all INPS dell avvenuto utilizzo dei buoni lavoro (procedura con voucher telematico) e dovrà attestare con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dell art. 47 del DPR n. 445 del 2000 che la documentazione è relativa esclusivamente a prestazioni di lavoro rese da addetti ai servizi domestici. CONTRIBUTI ED EROGAZIONI A FAVORE DI ISTITUZIONI RELIGIOSE (RIGO E24) Tipologia Istituto centrale per il sostentamento del clero della Chiesa cattolica Italiana. Unione italiane delle Chiese cristiane avventiste del 7 giorno. Ente morale Assemblee di Dio in Italia. Chiesa Valdese, Unione delle Chiese metodiste e valdesi. Unione Cristiana Evangelica Battista d Italia. Chiesa Evangelica Luterana in Italia e Comunità a essa collegate. Unione delle Comunità ebraiche italiane. Sacra arcidiocesi ortodossa d Italia ed Esarcato per l Europa Meridionale, enti da essa controllati e comunità locali. Ente patrimoniale della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni. Chiesa Apostolica in Italia ed enti e opere da essa controllati. Documenti Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa. Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa. Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa. Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa. Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa. Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa. Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa. Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa. Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa. Novità. In aggiunta alle Istituzioni religiose fin qui individuate, sono state previste altre due istituzioni per le quali è possibile dedurre dal reddito complessivo i contributi e le erogazioni effettuate e sono: Tipologia Unione Buddhista Italiana e gli organismi civilmente riconosciuti da essa rappresentati. Unione Induista Italiana e gli organismi civilmente riconosciuti da essa rappresentati. Documenti Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa. Le ricevute di versamento effettuate a favore di questa istituzione religiosa. 114

115 ONERI DEDUCIBILI Ciascuna di queste erogazioni è deducibile fino ad un importo di 1.032,91, può essere documentata con le ricevute di c/c postale, quietanze liberatorie, ricevute di bonifici bancari e carte di credito, ma in tal caso è necessario fornire anche l estratto conto della società che gestisce la carta. In merito alle erogazioni liberali effettuate a favore della Chiesa Valdese e dell Unione delle Chiese metodiste, l Agenzia delle Entrate ritiene valide anche le ricevute rilasciate dai responsabili di Chiese ed Enti Valdesi, purché rilasciate su appositi stampati da questi predisposti contenenti: numero progressivo dell attestazione o certificazione; cognome, nome e comune di residenza del donante; importo dell erogazione liberale; causale dell erogazione liberale. L attestazione o certificazione può essere rilasciata e sottoscritta, oltre che dal legale rappresentante della Tavola Valdese, anche da soggetti incaricati dalla Tavola Valdese presso le chiese facenti parte dell Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi. SPESE MEDICHE E DI ASSISTENZA SPECIFICA PER LE PERSONE CON DISABILITÀ (RIGO E25) Sono deducibili le spese mediche generiche e quelle di assistenza specifica previste dalla lett. b) dell art. 10 del TUIR sostenute dai disabili. Sono persone con disabilità coloro che, avendo una minoranza fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, tale da causare difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione lavorativa e determina uno svantaggio sociale o emarginazione, hanno ottenuto il riconoscimento da una Commissione medica istituita ai sensi dell art. 4 della Legge n. 104 del 1992 o da altre Commissioni mediche pubbliche che hanno l incarico di certificare l invalidità civile, di lavoro, di guerra, ecc.. Le spese di assistenza specifica sostenute dalle persone con disabilità sono quelle relative: all assistenza infermieristica e riabilitativa; al personale in possesso della qualifica professionale di addetto all assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all assistenza diretta della persona; al personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo; al personale con la qualifica di educatore professionale; al personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale. Le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali sopraelencate sono deducibili anche senza una specifica prescrizione da parte di un medico, a condizione che dal documento attestante la spesa risulti la figura professionale e la prestazione resa dal professionista sanitario. In caso di ricovero di un disabile in un istituto di assistenza e ricovero, non è possibile portare in deduzione l intera retta pagata, ma solo la parte che riguarda le spese mediche e le spese paramediche di assistenza specifica. A tal fine, è necessario che le spese risultino indicate distintamente nella documentazione rilasciata dall istituto di assistenza. 115

116 ONERI DEDUCIBILI Con riferimento alle spese sanitarie relative all acquisto di medicinali, la deduzione spetta se la spesa è certificata da fattura o da scontrino fiscale (c.d. scontrino parlante ), in cui devono essere specificati la natura, la qualità e la quantità dei prodotti acquistati, nonché il codice fiscale del destinatario. Spese sostenute per ippoterapia e musicoterapia Le prestazioni di ippoterapia e musicoterapia, possano essere ammesse alla deduzione in esame qualora: un medico ne attesti la necessità per la cura della patologia di cui è affetto il portatore di handicap; siano eseguite in centri specializzati direttamente da personale medico o sanitario specializzato (psicoterapeuta, fisioterapista, psicologo, terapista della riabilitazione, ecc ), ovvero sotto la loro direzione e responsabilità tecnica. Per poter fruire della deduzione sarà quindi necessario presentare la prescrizione del medico e la fattura del centro specializzato presso cui è eseguita l ippoterapia o la musicoterapia dalla quale risulti che le prestazioni sono direttamente effettuate da personale medico o sanitario specializzato ovvero sotto la loro direzione e responsabilità tecnica. NON BISOGNA DIMENTICARE che le spese chirurgiche per prestazioni specialistiche, per protesi dentarie e sanitarie, per i mezzi di accompagnamento, locomozione, deambulazione, sollevamento e per i sussidi tecnici e informatici volti a facilitare l autosufficienza e l integrazione sostenute dalle persone con disabilità vanno indicate nei righi E1, E2, E3 e E4 della Sezione I. Tipologia Spese mediche generiche Spesa per l assistenza specifica. Documenti - Fattura o scontrino fiscale parlante in cui devono essere specificati la natura, qualità (codice alfanumerico AIC) e la quantità del prodotto acquistato, nonché il codice fiscale del destinatario. - Fattura o ricevuta fiscale rilasciata dal soggetto che ha erogato la prestazione, attestante che si tratta di assistenza medica o paramedica; - fattura rilasciata dalla casa di assistenza e ricovero, in cui sia chiaramente distinta, dalla retta complessiva, la quota relativa all assistenza; - certificazione relativa al riconoscimento dell handicap ovvero autocertificazione effettuata nei modi e nei termini previsti dalla legge, che attesti la sussistenza dell handicap; - autocertificazione per le spese sostenute per uno dei familiari indicati all art. 433 C.C.. Le spese indicate in questo rigo sono deducibili anche se sostenute per i familiari, anche se non fiscalmente a carico: coniuge; 116

117 ONERI DEDUCIBILI generi e nuore; figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi; suoceri e suocere; discendenti dei figli; fratelli e sorelle (anche unilaterali); genitori (compresi i genitori naturali e quelli adottivi); nonni e nonne (compresi quelli naturali). Le disposizioni vigenti in materia di filiazione sono state riviste con il D.Lgs. 28/12/2013, n. 154, in vigore dal 07/02/2014, che attua nell ordinamento il principio di unicità dello stato di figlio, superando ogni distinzione tra figli legittimi e naturali. ALTRI ONERI DEDUCIBILI (RIGO E26) CONTRIBUTI VERSATI AI FONDI INTEGRATIVI DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE CODICE 1 Per i contributi versati ai fondi integrativi, finalizzati a potenziare l erogazione di trattamenti e prestazioni eccedenti i livelli uniformi ed essenziali di assistenza, definiti dal Piano sanitario nazionale, è prevista la deduzione per un importo complessivo non superiore ad 3.615,20 anche se sostenuti per le persone fiscalmente a carico. Le fonti istitutive dei fondi integrativi del S.S.N. sono: contratti e accordi collettivi, anche aziendali; regolamenti di regioni, enti territoriali ed enti locali. Nel calcolo di tale limite concorre l importo indicato nel punto 132 del CUD 2014 (o punto 131 del CUD 2013), che è già stato dedotto dal datore di lavoro e che non deve pertanto essere indicato in questo rigo. CONTRIBUTI, DONAZIONI E OBLAZIONI EROGATE ALLE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE (ONG) RICONOSCIUTE IDONEE, CHE OPERANO NEL CAMPO DELLA COOPERAZIONE CON I PAESI IN VIA DI SVILUPPO CODICE 2 La documentazione da visionare è costituita dalle ricevute di versamento su conti correnti postali, sulle ricevute dei bonifici bancari o da quietanze rilasciate dallo stesso ente per versamenti effettuati direttamente in contanti, o in assegni, o pagamenti con carta di credito, ma in tal caso è necessario fornire anche l estratto conto della società che gestisce la carta. La deduzione spetta nella misura massima del 2% del reddito complessivo ed in caso di adesione per uno o più fabbricati alla cedolare secca, il reddito complessivo comprende anche il reddito di tali fabbricati. Per tali liberalità si può fruire della più ampia agevolazione prevista per le Onlus, indicando il codice

118 ONERI DEDUCIBILI EROGAZIONI LIBERALI IN DENARO O IN NATURA A FAVORE DI ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITÀ SOCIALE, DI ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE E DI ALCUNE FONDAZIONI E ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE CODICE 3 Le erogazioni liberali in denaro o in natura a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale, di associazioni di promozione sociale e di alcune fondazioni e associazioni riconosciute, possono essere dedotte, se erogate in favore di: organizzazioni non lucrative di utilità sociale (di cui all articolo 10, commi 1, 8 e 9 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460); associazioni di promozione sociale iscritte nel registro nazionale previsto dall articolo 7, commi 1 e 2, della legge 7 dicembre 2000, n. 383; fondazioni e associazioni riconosciute aventi per oggetto statutario la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico (di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42); fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica. Tali erogazioni liberali sono deducibili nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato e, comunque nella misura massima di ,00 e devono essere effettuate tramite versamento bancario o postale ovvero mediante assegni bancari/circolari, carte di debito, carte prepagate e carte di credito, ma in tal caso è necessario fornire anche l estratto conto della società che gestisce la carta. In caso di adesione per uno o più fabbricati alla cedolare secca, il reddito complessivo, per la determinazione del limite della deduzione nel limite del 10%, comprende anche il reddito di tali fabbricati. EROGAZIONI LIBERALI IN DENARO A FAVORE DI ENTI UNIVERSITARI, DI RICERCA PUBBLICA E VIGILATI, NONCHÉ DEGLI ENTI PARCO REGIONALI E NAZIONALI CODICE 4 Le erogazioni liberali in denaro a favore di enti universitari, di ricerca pubblica e vigilati, nonché degli enti parco regionali e nazionali possono essere dedotte, se erogate in favore di: università, fondazioni universitarie (di cui all articolo 59, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388); istituzioni universitarie pubbliche; enti di ricerca pubblici ovvero enti di ricerca vigilati dal Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca, ivi compresi l Istituto superiore di sanità e l Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro; enti parco regionali e nazionali. Tali erogazioni devono essere effettuate tramite versamento bancario o postale ovvero mediante assegni bancari/circolari, carte di debito, carte prepagate e carte di credito, ma in tal caso è necessario fornire anche l estratto conto della società che gestisce la carta. 118

119 ONERI DEDUCIBILI ALTRI ONERI DEDUCIBILI CODICE 5 Tipologia Imposte arretrate: il 50% delle imposte sul reddito dovute per gli anni anteriori al 1974 iscritte nei ruoli la cui riscossione ha avuto inizio nel Assegni periodici corrisposti in forza di testamento o di donazione modale. Assegni alimentari, in forza di provvedimento dell autorità giudiziaria, corrisposti ai familiari indicati nell art. 433 del Codice Civile. Canoni, livelli, censi ed altri oneri che gravano sui redditi dei terreni e/o sui fabbricati indicati in dichiarazione. Indennità per perdita di avviamento corrisposte al conduttore, per disposizioni di legge, in caso di cessazione della locazione di immobili urbani utilizzati per usi diversi da quello abitativo. Somme che in precedenti periodi d imposta sono state assoggettate a tassazione, anche separata, e che nel corso del 2013 sono state restituite al soggetto erogatore (redditi di lavoro dipendente o autonomo). Somme che non avrebbero dovuto concorrere a formare reddito di lavoro dipendente e assimilato e che invece sono state assoggettate a tassazione. Il 50% delle spese sostenute dai genitori adottivi per le pratiche di adozione di minori stranieri. Erogazioni liberali per oneri difensivi dei soggetti che fruiscono del gratuito patrocinio. Documenti Ricevuta di versamento relativa a tali imposte. Bonifici ovvero ricevute rilasciate dal soggetto che ha ricevuto la somma. Bonifici ovvero ricevute rilasciate dal soggetto che ha ricevuto la somma. Ricevute, bollettini postali che attestino il pagamento. Bonifico ovvero ricevuta rilasciata dal soggetto che ha ricevuto la somma. Documentazione che certifichi la restituzione della somma. Documentazione dalla quale si evinca l entità e il motivo per cui tali somme non devono essere assoggettate a tassazione. La certificazione dell ammontare complessivo della spesa da parte dell ente autorizzato che ha ricevuto l incarico di curare la procedura di adozione. Ricevuta relativa al versamento effettuato. 119

120 ONERI DEDUCIBILI CONTRIBUTI E PREMI PER FORME PENSIONISTICHE COMPLEMENTARI E INDIVIDUALI (RIGHI E27-E28-E29-E30-E31) Ai fini della loro deduzione dal reddito complessivo, occorre indicare i contributi versati alle forme pensionistiche complementari, comprese quelle istituite negli stati membri dell Unione Europea e negli Stati aderenti all Accordo sullo spazio economico europeo su base contrattuale collettiva (fondi negoziali residenti nel territorio dello Stato), ed i contributi e premi versati alle forme pensionistiche individuali. I contributi versati a forme pensionistiche complementari sono deducibili dal reddito complessivo per un importo non superiore ad 5.164,57. Ai fini del computo del predetto limite, si deve tener conto non solo di tutti i versamenti che affluiscono alle forme pensionistiche, collettive e individuali, ma anche delle quote accantonate dal datore di lavoro ai fondi di previdenza di cui all articolo 105, comma 1, del TUIR, ovvero degli accantonamenti ai fondi interni, istituiti ai sensi dell articolo 2117 del codice civile, se costituiti in conti individuali dei singoli dipendenti. Gli eventuali contributi che non sono stati dedotti, comprese le eccedenze al limite di 5.164,57, vanno comunicati, entro il 31/12 dell anno successivo, alla forma pensionistica complementare di adesione, al fine di permettere al fondo di costituire la quota di prestazione che non dovrà essere tassata. Per consentire al soggetto che presta l assistenza fiscale di determinare la deduzione effettivamente spettante, sull importo di cui si chiede la deduzione, il contribuente deve compilare il rigo corrispondente alla forma pensionistica a cui risulta iscritto. Nel caso in cui il contribuente abbia aderito a più di un fondo pensionistico, versando contributi per i quali è applicabile un diverso limite di deducibilità, deve compilare più di un rigo; tale ipotesi, in presenza di un CUD 2014 conguagliato, è evidenziata dall indicazione della lettera A nel punto 8 della Sezione Dati generali del CUD 2014 e le informazioni relative ai singoli importi sono rilevabili dalle annotazioni al CUD. Il contribuente non è tenuto alla compilazione dei righi da E27 a E31 se non ha contributi per previdenza complementare da far valere in dichiarazione, come ad esempio se, in assenza di ulteriori versamenti per contributi o premi non dedotti, relativi ad altre forme di previdenza integrativa, non è indicato alcun importo al punto 121 del CUD 2014 (o del CUD 2013). Rigo E27. In questo rigo sono indicati i contributi e premi versati alle forme pensionistiche complementari sia se relative a fondi negoziali sia se relative a fondi individuali. Per i contributi versati a fondi negoziali i dati sono quelli riportati nei punti 120 e 121 del CUD 2014 (o CUD 2013), se è indicato il codice 1 nella casella 8 Previdenza complementare nella Sezione Dati generali del CUD. Se, invece, nella suddetta casella 8 è riportato il codice A (presenza diverse tipologie di fondi) per la compilazione del rigo E27 si deve fare riferimento a quanto indicato nelle annotazioni CUD. I dipendenti pubblici devono compilare tale rigo solo per esporre quei contributi versati ai fondi pensione per i quali non rileva la loro qualifica, mentre per indicare i contributi versati ai fondi negoziali a essi riservati devono compilare il rigo E31. Se è stato compilato anche il punto 127 del CUD 2014 (o CUD 2013), relativo alla previdenza per familiari a carico, è fondamentale consultare anche le annotazioni della certificazione stessa ed in- 120

121 ONERI DEDUCIBILI dicare correttamente ogni informazione sulla previdenza complementare del contribuente e dei suoi familiari. Rigo E28. In questo rigo sono indicati i contributi versati dai lavoratori di prima occupazione, successiva al 1 gennaio 2007, oppure dai contribuenti che a quella data non avevano una posizione contributiva aperta presso un qualsiasi ente di previdenza obbligatoria. A tali soggetti è consentita, nei 20 anni successivi al quinto anno di partecipazione a forme pensionistiche complementari, la deduzione di contributi eccedenti il limite di 5.164,57, pari alla differenza positiva tra l importo di ,85 ed i contributi effettivamente versati nei primi cinque anni di partecipazione alle forme pensionistiche, e comunque per un importo non superiore ad 2.582,29 annui. Pertanto, l importo massimo annuale complessivamente deducibile, a partire dal 2012, è di 7.746,86 ricorrendo le condizioni per l incremento, ossia per i lavoratori iscritti dal 2007 alle forme pensionistiche obbligatorie. Se nella casella 8 (Previdenza complementare) della sezione Dati generali del CUD è riportato il codice 3, verificare che gli importi inseriti nelle colonne 1 e 2 corrispondano rispettivamente a quanto riportato ai punti 120, 121 e 123 del CUD 2014 (o del CUD 2013). Se nella casella 8 è riportato il codice A (presenza di diverse tipologie di fondi) è necessario fare riferimento alle annotazioni del CUD e riportare in colonna 1, l importo dei contributi che il datore di lavoro ha escluso dall imponibile (somma degli importi indicati nei punti 120 e 123 del CUD 2014 (o del CUD 2013) ed in colonna 2, l importo dei contributi non esclusi dall imponibile dal datore di lavoro (punto 121 del CUD) e le somme versate ai fondi negoziali, nonché alle forme pensionistiche individuali, senza il tramite del datore di lavoro. Rigo E29. In questo rigo sono indicati i contributi versati da quei soggetti iscritti alle forme pensionistiche per le quali è stato accertato lo squilibrio finanziario e approvato il piano di riequilibrio da parte del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. Questi soggetti possono dedurre interamente le somme versate e nella casella 8 (Previdenza complementare) della sezione Dati generali del CUD sarà presente il codice 2. Rigo E30. In questo rigo sono indicati i contributi versati per i familiari fiscalmente a carico, come indicati nell art. 12 del TUIR, per la quota da questi non dedotta (punto 127 del CUD). La deduzione spetta, infatti, prima di tutto alla persona a carico, entro il limite assoluto di 5.164,57, fino a capienza del reddito complessivo. Solo se il reddito complessivo di tale soggetto non fosse capiente per consentire l intera deduzione delle somme versate, l eccedenza può essere dedotta dal reddito complessivo del soggetto cui questi è a carico. Naturalmente, quest ultimo potrà dedurre dette somme eccedenti, oltre quelle versate per la propria previdenza, sempre nel rispetto del limite complessivamente pari ad 5.164,57. Per quanto riguarda la comunicazione dei contributi non dedotti, l informazione al fondo deve essere resa con riferimento al titolare della posizione previdenziale, precisando che l ammontare complessivo delle somme non dedotte dall iscritto non è stato dedotto dal soggetto di cui questo è a carico. Se la persona a favore della quale sono state versate le predette somme risulti essere fiscalmente a carico di più soggetti, si applicano le regole generali previste per gli oneri sostenuti nell interesse delle persone fiscalmente a carico. Ad esempio, l onere per i contributi versati per un figlio va ri- 121

122 DETRAZIONI 36%, 41%, 50% O 65% partito tra i genitori in parti uguali o nella proporzione in cui è stato effettivamente sostenuto. Se, invece, uno dei coniugi risulti essere fiscalmente a carico dell altro, quest ultimo può dedurre l intero importo dell onere. Rigo E31. In questo rigo sono indicati i contributi versati dai dipendenti pubblici alle forme pensionistiche di natura negoziale di cui siano destinatari. Per tali soggetti l importo deducibile non può essere superiore al 12% del reddito complessivo e, comunque, ad 5.164,57. In particolare: colonna 1: riportare l importo dei contributi che il datore di lavoro ha escluso dall imponibile, indicato nel punto 120 del CUD 2014 (o del CUD 2013); colonna 2: riportare l importo indicato nelle annotazioni del CUD relativo all ammontare della quota del TFR destinata al fondo; colonna 3: riportare l importo dei contributi che il datore di lavoro non ha escluso dall imponibile, indicato nel punto 121 del CUD 2014 (o del CUD 2013). Al contrario, i dipendenti pubblici che si iscrivono a forme pensionistiche per le quali non rileva la loro qualifica (ad esempio, adesione a un fondo aperto) devono compilare il rigo E27. Inoltre, con riferimento ai soli redditi di lavoro dipendente, la deduzione non può essere superiore al doppio della quota TFR destinata ai fondi pensione e sempre nel rispetto dei precedenti limiti. Tipologia Contributi per forme pensionistiche complementari ed individuali. Documenti - Modello CUD 2014 (o CUD 2013); - certificazione rilasciata dal fondo da cui si possa dedurre che siamo in presenza di premi versati alle forme pensionistiche individuali QUADRO E SEZ. III SPESE PER LE QUALI SPETTA LA DETRAZIONE D IMPOSTA DEL 36% O 41% O 50% O 65% 122

123 DETRAZIONI 36%, 41%, 50% O 65% In questa sezione vanno indicate le spese sostenute nell anno 2013 o negli anni precedenti per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e in particolare: per la ristrutturazione di immobili; per l acquisto o l assegnazione di immobili facenti parte di edifici ristrutturati. In questa sezione vanno indicate anche: le spese sostenute dal 4 agosto al 31 dicembre 2013 per gli interventi relativi all adozione di misure antisismiche e all esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica (detrazione d imposta del 65%); le spese sostenute dal 2004 al 2006 per gli interventi di manutenzione o salvaguardia dei boschi (detrazione d imposta del 36%) QUADRO E SEZ. III SPESE SOSTENUTE PER LA RISTRUTTURAZIONE DI IMMOBILI Può fruire della detrazione chi possiede o detiene l immobile sul quale sono stati effettuati gli interventi di recupero edilizio sulla base di un titolo idoneo (ad esempio proprietà, altro diritto reale, concessione demaniale, locazione o comodato). Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell immobile oggetto dell intervento, purché abbia sostenuto le spese e le fatture e i bonifici siano a lui intestati. In caso di vendita o di donazione dell unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi prima che sia trascorso il periodo di godimento della detrazione, le quote di detrazione non utilizzate sono trasferite, salvo diverso accordo delle parti, all acquirente persona fisica o al donatario. In caso di morte del titolare, il diritto alla detrazione si trasmette esclusivamente all erede che conserva la detenzione materiale e diretta dell immobile. L inquilino o il comodatario che hanno sostenuto le spese conservano il diritto alla detrazione anche quando la locazione o il comodato terminano QUADRO E SEZ. III INTERVENTI ANTISISMICI IN ZONE AD ALTA PERICOLOSITÀ Per le spese sostenute dal 4 agosto al 31 dicembre 2013 per gli interventi relativi all adozione di misure antisismiche e all esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica (articolo 16-bis, comma 1, lettera i, del TUIR), le cui procedure autorizzatorie sono attivate dopo il 4 agosto 2013, su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) di cui all ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n del 20 marzo 2003, pubblicata nel supplemento ordinario n. 72 alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell 8 maggio 2003, riferite a costruzioni adibite ad abitazione principale (nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente) o ad attività produttive, spetta una detrazione d imposta nella misura del 65%, fino ad un ammontare complessivo di spesa non superiore a euro per unità immobiliare. Per fruire di questa maggior percentuale di detrazione è necessario indicare il codice 4 nella colonna 2 dei righi da E41 a E

124 DETRAZIONI 36%, 41%, 50% O 65% QUADRO E SEZ. III SPESE SOSTENUTE PER L ACQUISTO O L ASSEGNAZIONE DI IMMOBILI FACENTI PARTE DI EDIFICI RISTRUTTURATI La detrazione d imposta spetta anche nel caso di acquisto o assegnazione di unità immobiliari facenti parte di un edificio interamente sottoposto ad interventi di restauro e risanamento conservativo eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare o da cooperative edilizie. All acquirente o assegnatario dell immobile spetta una detrazione da calcolare su un ammontare forfetario pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell immobile, risultante dall atto di acquisto o di assegnazione. La detrazione è riconosciuta agli acquirenti in relazione alla quota di proprietà dell immobile e spetta a condizione che la vendita o l assegnazione dell immobile sia effettuata entro sei mesi dal termine dei lavori di ristrutturazione. Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013, la detrazione spetta all acquirente o assegnatario nella misura del 50%. L importo pari al 25% del prezzo di acquisto o assegnazione non può superare il limite di euro. Il limite di spesa su cui applicare la percentuale va riferito solo alla singola unità immobiliare e, quindi, se più persone hanno diritto alla detrazione (comproprietari ecc.) il limite di spesa va ripartito tra loro. Gli acconti, per i quali si è usufruito in anni precedenti della detrazione, concorrono al raggiungimento del limite massimo. Pertanto, nell anno in cui viene stipulato il rogito, l ammontare sul quale calcolare la detrazione sarà costituito dal limite massimo diminuito degli acconti già considerati per il riconoscimento del beneficio. La detrazione è ripartita in 10 rate annuali di pari importo da chi presta l assistenza fiscale. Tipologia Immobile oggetto di ristrutturazione. Documenti - Copia della ricevuta postale della raccomandata con la quale è stata trasmessa al Centro di Servizio o al Centro Operativo di Pescara la comunicazione di inizio lavori e verifica che la stessa sia stata inviata prima della data di inizio lavori riportata nella comunicazione stessa, per i lavori iniziati prima del 14 maggio 2011; - fatture o ricevute fiscali idonee a comprovare il sostenimento della spesa di realizzazione degli interventi effettuati; - bonifico bancario o postale (per le spese sostenute dopo il 28 marzo 1998) da cui risulti la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che versa e il codice fiscale o partita IVA del soggetto che riceve la somma; - altra documentazione relativa alle spese il cui pagamento è previsto possa non essere eseguito con bonifico bancario (ad esempio oneri di urbanizzazione, ritenute d acconto operate sui compensi, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denuncie di inizio lavori); 124

125 DETRAZIONI 36%, 41%, 50% O 65% Tipologia Documenti - dichiarazione dell Amministratore condominiale che attesti di aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dalla legge e che certifichi l entità della somma corrisposta dal condomino; - dichiarazione del professionista inviata al Centro Operativo di Pescara, ovvero al Centro di Servizio competente, se l importo dell intervento di restauro è superiore ad? ,68. Acquisto immobile ristrutturato da impresa. Acquisto box pertinenziale. Costruzione box pertinenziale. - Atto di acquisto, assegnazione o preliminare di vendita registrato. - Atto di acquisto o preliminare di vendita registrato dal quale si evinca la pertinenzialità; - dichiarazione del costruttore nella quale siano indicati i costi di costruzione; - bonifico bancario o postale per i pagamenti effettuati; - Concessione edilizia da cui risulti il vincolo di pertinenzialità con l abitazione che potrebbe anche essere ultimata in un momento successivo; - bonifico bancario per i pagamenti effettuati; - ricevuta raccomandata al Centro Operativo di Pescara che deve essere trasmessa prima della presentazione della dichiarazione dei redditi QUADRO E SEZ. III C SPESE PER L ARREDO DEGLI IMMOBILI RISTRUTTURATI (DETRAZIONE D IMPOSTA DEL 50%) Ai contribuenti che fruiscono della detrazione del 50% prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (sezione III-A), è riconosciuta una detrazione del 50% in relazione alle spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre 2013 per l acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l etichetta energetica, finalizzati all arredo dell immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione spetta solo se sono state sostenute spese dal 26 giugno 2012 per i seguenti interventi di recupero del patrimonio edilizio: manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale; manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali; ricostruzione o ripristino dell immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi; ristrutturazione di interi fabbricati, da parte di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare 125

126 DETRAZIONI 55% O 65% e da cooperative edilizie, che provvedono entro sei mesi dal termine dei lavori all alienazione o assegnazione dell immobile. Nel caso di interventi effettuati sulle parti comuni condominiali è ammessa la detrazione solo per gli acquisti dei beni agevolati finalizzati all arredo delle parti comuni (ad esempio, guardiole, appartamento del portiere). La data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l arredo dell abitazione. La detrazione spetta per le spese sostenute per l acquisto di mobili o grandi elettrodomestici nuovi. Tra i grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici. È consentito portare in detrazione anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati. La detrazione spetta su un ammontare massimo di euro ed è ripartita in 10 rate annuali di pari importo. Il limite di spesa di euro è riferito alla singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o alla parte comune dell edificio oggetto di ristrutturazione, a prescindere dal numero dei contribuenti che partecipano alla spesa. Il pagamento delle spese deve essere effettuato mediante bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già previste per fruire della detrazione del 50% nel caso di interventi di recupero del patrimonio edilizio, oppure mediante carte di credito o carte di debito. Non è consentito, invece, effettuare il pagamento mediante assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento QUADRO E SEZ. IV ONERI PER I QUALI È RICONOSCIUTA LA DETRAZIONE D IMPOSTA DEL 55% O 65% In questa sezione vanno indicate le spese sostenute dal 2008 al 2013 per interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, anche rurale. La detrazione d imposta, che verrà calcolata da chi presta l assistenza fiscale, è pari al: 55%, per le spese sostenute dal 2008 al 2012 e dal 1 gennaio al 5 giugno 2013; 65%, per le spese sostenute dal 6 giugno al 31 dicembre Per le spese sostenute dal 2011 al 2013 la detrazione è ripartita in dieci rate annuali di pari importo (entro il limite massimo previsto per ciascuna tipologia di intervento effettuato) da chi presta l assistenza fiscale. 126

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