ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MODENA COMITATO PARI OPPORTUNITA PREMESSO CHE VISTO CHE
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- Chiara Giorgi
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1 ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MODENA COMITATO PARI OPPORTUNITA PREMESSO CHE Con delibera in data 15/03/2010 è stato costituito il Comitato per le Pari Opportunità (C.P.O.) dell Ordine degli Avvocati di Modena, al fine di favorire e sviluppare azioni positive per attuare le pari opportunità nell accesso, nella formazione e nello svolgimento dell attività professionale, rimuovendo ogni ostacolo che limiti, di fatto, l uguaglianza tra uomini e donne, e valorizzando nel contempo le differenze di genere. Come da statuto, il C.P.O. ritiene indispensabile che l Avvocatura si faccia parte attiva e propositiva, nel contesto del mondo professionale, affinché siano rimosse tutte le forme di discriminazione che di fatto ostacolano la piena attuazione del principio di parità garantito dagli artt. 2, 3 e 51 della Costituzione, VISTO CHE la presenza femminile nella professione Forense ha avuto un forte incremento negli ultimi decenni, con una media nazionale delle iscritte negli albi di oltre il 40% (con punte di oltre il 50% in numerosi Ordini territoriali), mentre nei registri dei Praticanti Avvocati la componente femminile supera già il 60%; presso il Consiglio Nazionale Forense (CNF) opera la Commissione Pari Opportunità e che in numerosi Ordini locali si sono costituiti e svolgono regolare attività i Comitati o le Commissioni per le Pari Opportunità; il CNF ha recentemente rinnovato il Protocollo di intesa con il Dipartimento delle Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ha sottoscritto con il CSM, la Magistratura ordinaria, la Magistratura speciale e l Avvocatura dello Stato, l atto costitutivo della Rete dei Comitati per le Pari Opportunità nelle professioni legali, entrambi finalizzati a diffondere la cultura di parità e ad individuare azioni positive; dai dati rilevati dalla Cassa Nazionale di Previdenza emerge una differente e minore produttività dei redditi da parte delle colleghe rispetto ai colleghi e che, a parità di anzianità professionale, la media dei redditi delle professioniste è molto inferiore ai redditi dei colleghi uomini, sull intero territorio nazionale; dalle analisi svolte è emerso che tale differenza di reddito, vulnus della parità, scaturisce dall operare in fasce di mercato residuale e dalla scarsa rappresentatività nei luoghi decisionali; 1
2 inarrestabili mutamenti sociali, che vanno governati e non subiti, impongono la valorizzazione dell apporto femminile all interno del mondo professionale, nell interesse della collettività ed in essa dell Avvocatura tutta; per un corretto adeguamento al principio costituzionale, sancito dagli artt. 2, 3 e 51 della Costituzione Italiana, l adozione di un moderno ordinamento professionale non può ignorare la prospettiva di genere e deve, in particolare, prevedere a tutti i livelli, meccanismi di riequilibrio che garantiscano democraticamente la presenza femminile nei luoghi decisionali e di rappresentanza della categoria; CONSIDERATO CHE in attuazione della direttiva comunitaria n.2000/43/ce del Consiglio, del 29 giugno 2000, con il D.Lgs. n. 215 del 9 luglio 2003, è stato recepito il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dell origine etnica, con particolare riferimento all accesso, all occupazione, all assistenza sanitaria e al sistema delle prestazioni sociali istituendo, presso il Dipartimento stesso, un Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e l origine etnica (UNAR), con funzioni di garanzia e controllo della parità di trattamento e dell operatività degli strumenti di tutela; in attuazione della Direttiva 2002/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, il D.L.gs. n. 216 del 9 luglio 2003 ha recepito il principio della parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, con particolare riferimento alla tutela dell accesso all occupazione, all orientamento professionale contro ogni forma di discriminazione legata alla religione, convinzioni professionali, handicap, età e tendenze sessuali ed il Dipartimento ne cura l attuazione; in attuazione della Direttiva 2002/73/CE del parlamento europeo e del Consiglio, del 23 settembre 2002, il D.L.gs. n. 145 del 30 maggio 2005 ha recepito il principio della parità di trattamento e della condanna ad ogni forma di discriminazione diretta ed indiretta fondata sul sesso per quanto attiene alle condizioni di accesso al lavoro, la promozione, la formazione professionale, con particolare riferimento alla tutela della parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l accesso al lavoro, alla formazione e alla promozione professionale e le condizioni di lavoro ed il Dipartimento ne cura l attuazione assicurando una concreta tutela alle lavoratrici anche in considerazione dell introduzione delle molestie tra le discriminazioni; CONSIDERATO ULTERIORMENTE CHE il Consiglio Nazionale Forense ha costituito fin dal febbraio 2003 una Commissione di studio per le Pari Opportunità il cui percorso di ricerca, studio e formazione, finalizzato all individuazione ed alla realizzazione di azioni positive, ha portato ad acquisire dati significativi circa la condizione femminile all interno della categoria professionale, ed a promuovere importanti iniziative. 2
3 La Commissione per le pari Opportunità costituita presso il CNF ha, infatti, elaborato, nell ambito del percorso di ricerca e studio intrapresi, un monitoraggio sia della presenza delle donne avvocato negli Albi di tutti i 165 Ordini del territorio nazionale, che del ruolo dalle stesse svolto nei Consigli degli Ordini e nelle diverse associazioni legate al mondo dell avvocatura, rilevando il dato significativo della percentuale irrisoria di partecipazione a questi organismi. La Commissione ha altresì costituito la Rete dei Comitati di Parità (presenti su tutto il territorio nazionale attraverso le proprie referenti territoriali) con cui collabora nell organizzazione di incontri in tema di parità e uguaglianza; così pure, ha sviluppato il progetto, inserito nel più ampio contesto legislativo della Comunità europea, di creazione de La Giornata europea delle donne avvocato (inclusa nel Programma di azione comunitaria relativo alle pari opportunità del 2006), in cui la cultura di parità ed uguaglianza diventa un importante tema di formazione. Alla luce di quanto esposto e nell ottica delle azioni positive da individuare per rimuovere eventuali discriminazioni e/o situazioni di squilibrio, anche in osservanza del decreto legislativo 11 aprile 2006 n. 198 c.d. Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, modificato con decreto legislativo n. 5/2010, IL COMITATO PER LE PARI OPPORTUNITÀ DELL ORDINE AVVOCATI DI MODENA ha elaborato il seguente questionario. QUESTIONARIO 1. Sesso: Uomo Donna 2. Età: Meno di 30 anni Tra 30 anni e 40 anni Tra 40 anni e 50 anni Più di 50 anni 3
4 3. Stato Civile: Coniugato/a Nubile/celibe Convivente Separato/a Divorziato/a Vedovo/a 4. Qual è la tua posizione lavorativa? Praticante Praticante con patrocinio Avvocato Avvocato Cassazionista 5. Sei iscritto/a all Albo: Albo Ordinario Albo Speciale 6. Sei iscritto/a alla Cassa Nazionale Forense? 7. Di quale ambito professionale ti occupi? Penale Civile Amministrativo 4
5 8. Qual è il tuo tipo di clientela prevalente? Enti Pubblici Enti Privati Privati ndacati Incarichi giudiziari 9. Svolgi la professione a tempo pieno? 10. Quale altra attività svolgi (o hai svolto)? Scuola di specializzazione per le professioni forensi, dottorati, master, assegno ricerca, ricercatore, attività didattica, etc. Pratica notarile, formazione per concorso magistratura Attività lavorativa subordinata part-time Attività lavorativa subordinata Attività lavorativa autonoma Nessuna 11. Come si articola il tuo nucleo familiare dal punto di vista lavorativo? Solo tu svolgi la professione Il/La coniuge / il/la compagno/a è libero professionista Il/La coniuge / il/la compagno/a è lavoratore/lavoratrice dipendente 5
6 12. Come si svolge la tua attività? Sei titolare di uno studio Sei in associazione con altri/e colleghi/e In struttura condivisa In collaborazione con il/la titolare di studio In studio legale presso enti, aziende, ecc. Altro 13. Se sei in associazione con altri/e colleghi/e, hai un ruolo apicale? 14. Dove ha sede il tuo studio? In città In provincia In entrambe 15. Nel tuo studio ci sono componenti della tua famiglia? 16. Se si, quali? Genitore Marito/Moglie Compagno/a Fratelli/Sorelle Figli/e Altro 6
7 17. Hai dei figli/e?, uno/a, più di uno/a 18. Se non hai figli/e, prevedi di averne? 19. Se hai dei figli/e, a quale fascia di età appartengono? Al di sotto dell anno di età Bambini/e in età prescolare Bambini/e in età scolare Adolescenti Maggiorenni 20. Se hai figli/e, hai interrotto l attività professionale prima e/o dopo la nascita del/la figlio/a e per quanto tempo? n ho praticamente interrotto l attività Meno di tre mesi Meno di sei mesi Da sei mesi ad un anno Oltre un anno n ho più ripreso 7
8 21. L esercizio della professione ti ha condizionato nelle scelte personali? 22. Se si, in che modo? Rinuncia/ritardo matrimonio Rinuncia/ritardo prima maternità/paternità Rinuncia/ritardo altre maternità/paternità 23. Ti sei avvalso/a della collaborazione di qualcuno per la cura dei/delle tuoi/tue figli/e? 24. Se si, di chi? Asili nido, scuole materne Altro genitore Parenti Baby sitter Altro 25. Incontri difficoltà nell organizzare il tuo tempo libero? 8
9 26. Se si, perché? Imposizione degli orari di lavoro Limitazioni nell organizzazione del lavoro Impossibilità di avvalersi dell ausilio di un/a collaboratore/collaboratrice 27. Da quanti anni eserciti la professione? Meno di 5 Da 6 a 15 Da 16 a 30 Da più di Ritieni che la gravidanza e l allattamento ti abbiano comportato dei disagi nello svolgimento delle udienze (es. lunghe attese, date di rinvio, altro)? 29. Se si, da chi sono stati determinati tali disagi? Colleghi/e Magistrati Personale di cancelleria 9
10 30. Che rapporti hai con: I/Le colleghi/e soddisfacenti insoddisfacenti I magistrati soddisfacenti insoddisfacenti I/Le clienti soddisfacenti insoddisfacenti Il personale di cancelleria soddisfacenti insoddisfacenti 31. Ritieni di aver mai subito discriminazioni in ambito professionale? 32. Se si, quali? 33. Se si, da quali soggetti? Colleghi/e Magistrati Personale di cancelleria Altri 34. Se da parte di colleghi/e, in quali occasioni? Ingresso/selezione professionale Remunerazione Affidamento pratiche/clienti 10
11 35. Se da parte di magistrati, in quali occasioni? Attese per chiamata udienze Nel corso dell udienza Liquidazione onorari Affidamento incarichi 36. Se ritieni di aver subito le discriminazioni dai soggetti indicati al punto 33, come hai reagito? Ho cambiato studio Ho segnalato l evento all Ordine n ho fatto nulla 37. Hai avuto notizia di discriminazioni subite da altri nell esercizio della professione forense? 38. Se si, quali? 39. Se si, da quali soggetti? Colleghi/e Magistrati Personale di cancelleria Altri 11
12 40. Ritieni che un diverso orientamento sessuale rispetto al proprio sesso sia discriminatorio per l esercizio della professione forense? 41. Sei a conoscenza di episodi in cui l orientamento sessuale di una collega o di un collega sia stato motivo di discriminazione, di esclusione o di comportamenti ingiuriosi o diffamatori da parte di colleghi/e o altri/e operatori/operatrici degli uffici giudiziari? 42. Ritieni di subire, attualmente, discriminazioni nell ambito professionale? 43. Se si, quale tipo di discriminazioni subisci? Di genere Per l appartenenza etnica Per l appartenenza sociale Per l appartenenza religiosa Perché sei diversamente abile Perché hai un opinione politica diversa da quella delle/dei colleghe/i 44. Se si, da quali soggetti? Colleghi/e Magistrati Personale di cancelleria Altri 12
13 45. Ritieni di subire, attualmente, violenza/molestia/stalking nell ambito professionale? 46. Se si, da quali soggetti? Colleghi/e Magistrati Personale di cancelleria Altri 47. Se sei donna, ritieni di essere sfavorita rispetto ai colleghi maschi, anche con figli/e? 48. Se si, per quale motivo? Per la difficoltà di conciliare maternità e lavoro Per un onere maggiore nella cura dei/delle figli/e ricadenti sulla madre Per il minor periodo di tempo da dedicare alla professione da parte delle donne Altro 49. Ritieni che, nella quotidianità, sussistano circostanze ostative ad un paritario svolgimento della professione? 13
14 50. Se si, quali sono in concreto, secondo te, i maggiori ostacoli al paritario svolgimento della professione? Difficoltà nell organizzare i tempi da dedicare a lavoro e famiglia, soprattutto da parte delle donne Mancanza di strutture di supporto Convinzione che l avvocato uomo sia ritenuto più competente dell avvocato donna Altro 51. Sei a conoscenza dell esistenza dei Comitati Pari Opportunità e/o Commissioni pari opportunità presso gli Ordini degli Avvocati di altre provincie? 52. Ritieni che la costituzione del Comitato Pari Opportunità sia: Importante, perché necessaria ad affrontare il problema della discriminazione Utile perché mi aspetto che la sua azione produca dei miglioramenti nelle modalità di gestione delle attività professionali Né importante né utile perché Altro 53. Quali iniziative ritieni opportuno che il Comitato per le Pari Opportunità possa intraprendere? 54. Sei interessato/a all adozione di azioni positive per la maternità/paternità in ambito professionale? 14
15 55. Se si, sei più interessato/a a: Convenzioni con strutture di cura dell infanzia Servizio di ludoteca interno al Tribunale ovvero nelle sue immediate vicinanze Spazi riservati all allattamento ed alla cura degli infanti all interno del Tribunale ovvero nelle sue immediate vicinanze Servizio di babysitteraggio d emergenza all interno del Tribunale ovvero nelle sue immediate vicinanze Altro 56. Sei interessato/a all istituzione di un elenco di disponibilità giornaliere per le sostituzioni d udienza tra colleghi/e per gravi impedimenti (familiari e/o di salute)? 57. Daresti la tua disponibilità alle sostituzioni d udienza tra colleghi/e per gravi impedimenti (familiari e/o di salute)? 58. Ritieni opportuno e/o utile una organizzazione di colleghi/e o comunque un servizio similare che possa sostituirti all occorrenza?, solo per le udienze, anche per la stesura degli atti 59. Se si, ritieni opportuno che tale servizio venga remunerato sulla base di apposito tariffario? 15
16 60. Hai comunque suggerimenti da dare a questo Comitato sulle iniziative da assumere per tentare di aiutare tutti a superare le discriminazioni? Se si, proponi le azioni positive che ritieni necessarie e/o opportune 61. Altre considerazioni Data compilazione I dati contenuti nella presente scheda sono riservati. Il/La sottoscritto/a presta il consenso al trattamento delle informazioni ivi contenute da parte del Comitato Pari Opportunità esclusivamente per lo svolgimento dei fini istituzionali del medesimo, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge, dallo statuto-regolamento del CPO dell Ordine Avvocati di Modena. I DATI verranno conservati in archivio cartaceo/automatizzato, inaccessibile a terzi in quanto protetto da chiave/password, per il tempo strettamente necessario all adempimento dei fini istituzionali di cui sopra. Ai sensi del D.Lgs. 30/06/2003 n. 196 si informa che il titolare del trattamento dei dati personali forniti dall interessato è l Ufficio del Comitato Pari Opportunità, con sede in Modena, e che il Responsabile del trattamento dei medesimi dati è il presidente pro tempore. In relazione alla normativa di cui al D.lgs. n. 196/2003 sulla privacy il/la sottoscritto/a acconsente al trattamento, diffusione e comunicazione, anche a terzi, dei dati ai fini statistici, per riproduzioni fotografiche, stampa, anche per aggiornamenti su nuove iniziative che potranno in futuro essere promosse da codesto Organismo. In qualsiasi momento si potrà chiedere la rettifica e/o la cancellazione dei dati, scrivendo al Comitato pari opportunità. 16
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