CENTRI DI APPRENDIMENTO PERMANENTE PER L ALTA FORMAZIONE. PROFESSIONI FORMATIVE E DI RICERCA PER LO SVILUPPO
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- Basilio Damiano
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1 CENTRI DI PPRENDIMENTO PERMNENTE PER L LT FORMZIONE. PROFESSIONI FORMTIVE E DI RICERC PER LO SVILUPPO Prof. Giuditta lessandrini Università degli Studi Roma TRE g.alessandrini@uniroma3.it Convegno Nazionale PRIN QULEFORED Napoli
2 Outlines Progetto PRIN CP I prodotti della ricerca Università e Territorio Formazione Continua Il modello della ricerca
3 genda di Lisbona: indirizzi basilari Creare le condizioni per il cammino verso una società della conoscenza; Investimento nella crescita dell informatizzazione di massa ; Riequilibratura delle opportunità di formazione per tutte le categorie sociali; Occupabilità e Inclusione: aumentare gli investimenti pro-capite in risorse umane; Trasformare scuole e centri di formazioni in centri locali di apprendimento plurifunzionali ; Stabilire partenariati tra scuole, centri di formazione,
4 Strategia europea Processo di Bologna vvio nei singoli Paesi membri di linee di programmazione economica e redazione di piani per l occupazione e l inclusione sociale, per facilitare l interazione tra le strategie occupazionali ed i piani di sviluppo e di sostegno finanziario per la formazione. Sviluppando in un ottica di armonizzazione europea l impianto di cicli di formazione aperti e flessibili che si innestano nell idea del life long learning, favorisce l idea di: accesso; mobilità; Possibilità che le politiche per l occupazione si intersechino con le politiche sociali.
5 Sette dimensioni chiave della società della conoscenza nell elaborazione di Lisbona COMPLEMENTRIET DEGLI PPRENDIMENTI FORMLI ED INFORMLI PER LO SVILUPPO DELLE PERSONE DEMTERILIZZZIONE DELL ECONOMI PRIMTO DELLE STRTEGIE DI INCLUSIONE SOCILE FOCLIZZZIONE SUI SISTEMI DI COMPETENZE E SULL RMONIZZZIONE DELLE QULIFICHE FOCLIZZZIONE SUGLI INVESTIMENTI NELL INFORMTIZZZIONE DIGITLE E NELL FCILITZIONE DELL CCESSO LL CONOSCENZ FOCUS SULL INTEGRZIONE TR SISTEMI FORMTIVI FFERMZIONE DEL PRDIGM DELL OCCUPBILIT
6 Politiche regionali Sviluppo di nuove opportunità di accesso ; Il focus è il capitale umano; Il ruolo decisivo è dato dallo sviluppo delle risorse umane; Valorizzare l istruzione superiore; La garanzia della qualità del servizio; Flessibilità e sviluppo di dispositivi di pari opportunità.
7 Scenario La centralità della qualità all interno dei sistemi dell istruzione e della formazione professionale; CQF (Common Quality ssurance Framework); Rete europea sulla qualità: 25 Stati aderenti di cui l Italia vicepresidente; Programma sull apprendimento permanente ( ): rendere integrate le politiche per l istruzione, la formazione e l occupazione; Per le attività formative dei Fondi Paritetici interprofessionali sono stati stanziati nel circa 459 milioni di euro.
8 Fattori facilitanti il dialogo Università e Territorio Investire sul quadro delle esperienze e dei progetti di formazione continua; Sostenere lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze sugli ambiti della ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica; Innalzare i livelli del capitale sociale guidati dall approccio della learning region; Favorire il rilancio competitivo; Ridefinire il sistema del welfare; Tracciare le mappe per il rilancio della società della conoscenza in chiave di lifelong learning.
9 La collaborazione Università-Territorio può: Migliorare l orientamento professionalizzante dei corsi di laurea; ttivare convenzioni per tirocini e stage di rilievo; Sviluppare attività strutturate per il placement; Sviluppare progetti in partnership per la formazione continua; Integrare l offerta formativa con moduli professionalizzanti.
10 I Centri per l pprendimento Permanente (CP) rricchire l offerta di Formazione Continua Contribuire all innalzamento del livello di conoscenza della popolazione adulta Contenere i gap degli investimenti in capitale umano TTRVERSO Iniziative e Servizi utili per aggiornare le Proprie conoscenze, o meglio per coprire i lack di conoscenze di base, indispensabili per poter mantenere la propria posizione nell organizzazione del lavoro.
11 Scenario nazionale Il sistema di istruzione e formazione negli ultimi dieci anni è stato oggetto di numerosi processi di riforma, tra i quali: Riassetto del sistema di formazione per quanto riguarda la FC, l ED, l apprendistato, FP. ccreditamento delle strutture formative ed orientative, azione cruciale che ha avviato un processo di selezione di organismi e sedi formative per garantire ai destinatari il rispetto degli standard minimi di qualità nell offerta dei servizi formativi.
12 EDUCZIONE PERMNENTE I partecipanti alle attività ED sono passati da (2005) a (2006) Tasso di Partecipazione maggiore per il settore Pubblico FORMZIONE CONTINU Frequenza Corsi 2006 (6,6%) Uomini (5,4%) Donne (8,5%) Ridotta Partecipazione con l aumentare dell età anagrafica Corsi scolastici ( ) Corsi di formazione Professionale ( )
13 Investimenti e Segnali umentare gli impegni di policies complessiva; Ridurre i drop-out universitario; Promuovere specifiche iniziative extracorsuali; Costituzione di una politica nazionale sull apprendimento permanente ; Disegno di Legge LP Legge per l apprendimento permanente, varato dal Consiglio dei Ministri il 3 gosto Valore di Spesa del 4,5% del PIL Destinato lo 0,9% al quadro della formazione DTI ISFOL 2007 Destinato lo 0,7% all Università Un anno in più di istruzione può tradursi in un aumento che va dal 3% al 6% della redditività economica
14 lcune proposte per investire nella formazione continua Creare una mappatura idealtipica, in grado di rappresentare e ordinare gli atteggiamenti e i comportamenti in riferimento alle attività di formazione negli tenei Qualificare il lavoro sull apprendimento degli adulti Incidere sulla quota del valore delle risorse legate alla formazione continua nelle Università I N D I C T O R I
15 ccesso alle Opportunità formative Implementare programmi di comunicazione mpliare l analisi sulle strategie di supporto Individuare le condizioni di accesso alla Formazione INDICTORI vviare una cabina di regia vviare sedi per le iniziative extracurriculari Migliorare le modalità di impiego della FD L MPPTUR DEGLI INDICTORI
16 PRIN QULEFORED: UdR ROM TRE La qualità nell alta formazione. Modelli e metodologie per la formazione alla ricerca e dispositivi di valutazione della qualità per il trasferimento e l innovazione dei saperi nella società della conoscenza. p
17 Concetti chiave dello scenario Standards e guidelines nell istruzione superiore Introduzione di modelli per la peer review su base nazionale per la garanzia di qualità (Linee guida e standard predisposti dall ENQ) Rete europea delle agenzie nazionali di garanzia della qualità Valutazione come strumento chiave di crescita e trasparenza Strumento strategico per la verifica in termini di qualità e quantità degli obiettivi programmati Nuove premialità connesse alla valutazione Coesistenza di parametri esterni e parametri interni ( non sempre sovrapponibili ) Miglioramento di risorse e Interventi di sviluppo
18 ltre istanze : esigenza di un approccio problematico Coniugare l idea di qualità dei percorsi formativi di terzo livello con il tema della continuing education,dell eda e del lifelong learning Gli studi sull apprendimento informale e l experiential learning Centralità dell esperienza Identità Intenzionalità Costruzione di significati Riflessività Riconoscimento della soggettività Orientamento
19 PRIN QULEFORED: UdR Roma TRE La qualità nell alta formazione. Modelli di elaborazione curricolare e controllo dei processi formativi
20 Strumentazione acquisita Selezione critica di best practices e di modelli già attuati con successo, in ambito nazionale e comunitario; nalisi di specifici studi di settore; Definizione di un prototipo di modello gestionale e curricolare; Studio della Letteratura più aggiornata in ambito pedagogico, sociologico e statistico-economico; Fonti europee e Fonti istituzionali di vario tipo. Elementi per l analisi delle best practices : Tipologia dei profili professionali; Curricula di studio richiesti; mbiti di conoscenze/competenze tecnico - specialistiche e trasversali; Caratteristiche dei contesti economico-produttivi locali; Caratteristiche dell offerta di alta formazione; Livelli di interazione fra istituzioni di alta formazione e territorio di riferimento; mbiti decisionali e modelli organizzativi di riferimento
21 Le Dimensioni Esplorate nagrafica (Denominazione, Durata, anno di istituzione ecc.) Organizzativa e Gestionale (Partnership, Risorse, Servizi di supporto ecc.) Didattico Formativo (Focus, ttività, programma formativo ecc.) Professionale (utovalutazione, supporto scientifico ecc.) Guadagni Formativi (Competenze) Valutativa (Monitoraggio, Valutazione esterna, ttrattività
22 .. La strutturazione N G R F I C Denominazione Dottorato Durata Legale SSD presenti fferenza Scuola dottorale nno di Istituzione O R G N I Z Z T I V G E S T I O N L Rapporti Internazionali/ Partnership ttività didattiche/ Tutoraggio Gestione delle Risorse Umane ttività Monitoraggio Controllo Valutazione Finanziamenti Valorizzazione delle Esperienze P R O F E S S I O N L E Qualità dell esperienza Form. Dottorale Strumenti e ttività di supporto Strumenti di utovalutazione Curricoli Formativi specifici Tematiche del dottorato
23 .. La strutturazione D I D F O R M T I V O Focus curricolare Tematiche e Contenuti Materiali didattici ttività di Ricerca per dottorati Pubblicazioni e Comunicazioni G U D G N I F O R M T I V I Competenze di Base Competenze di Ricerca nel campo delle discipline Competenze specifiche nel settore di Ricerca Competenze Professionali trasferibili Metodi didattici della Formazione Strumenti di Valutazione della Formazione V L U T T I V Valutazione Esterna Valutazione livelli Competenze raggiunti Valutazione Intermedia Valutazione tt./permanenza Dottorato ttrattività del Dottorato
24 Strutturazione del questionario La presenza di domande a risposta chiusa favorisce una lettura sistematica dei dati in ingresso ed una rilevazione completa dell esistente Le domande a risposta aperta consentono una riflessione sui campi sottesi da indagare e da esplodere
25 Come intendere il questionario Il questionario non assume il ruolo di mero strumento di controllo finale degli esiti, ma rappresenta un dispositivo adatto alla rilevazione assidua e sistematica dei dati. Per suo tramite si può attuare un generalizzato arricchimento cognitivo ed esperienziale attraverso la riflessione, condivisa fra tutti gli attori interessati, su tutti gli aspetti coinvolti nell indagine.
26 Prodotto di ricerca: il Questionario Il questionario viene somministrato ai Direttori di tutte le Scuole di Dottorato, ai Coordinatori dei soli Corsi di Dottorato di ambito pedagogico e ai Dottorandi di tali Corsi. Il questionario è mirato a verificare come nella programmazione di un Corso di dottorato si tenga conto delle competenze in termini di obiettivi formativi, come venga accompagnata e monitorata l acquisizione di tali competenze e come alla fine tali competenze siano valutate con particolare riferimento alla valutazione delle tesi. La finalità precipua dell indagine empirica è data dalla coerente costruzione di un modello delle competenze del dottore di ricerca dopo il percorso di alta formazione che si sviluppa all interno di una specifica filiera, la cui modellizzazione dovrebbe essere pensata in relazione ai curriculi.
27 Il PRIN in Rete: Web Community e Spazio Virtuale di lavoro
28 PRIN in Rete: la Web Community Home page Le ultime News Focus PRIN 2006 Strumenti: Contatti, Modifica password, Uscita Mediateca Comunità: Forum, Video conferenze, Chat, Eventi
29 Grazie per l ascolto
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