CNDCEC Università San Raffaele (Roma) Corso nazionale di perfezionamento
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1 CNDCEC Università San Raffaele (Roma) Corso nazionale di perfezionamento per la gestione dei beni sequestrati e confiscati Argomento: Le novità in materia di gestione lo statuto dell A.G. Il coadiutore dell ANBSC Davide Franco Dottore commercialista Revisore legale d.franco@studiodavidefranco.it Tel: 06/ Fax: 06/ Roma, piazza A. Mancini 4 Donato Pezzuto Dottore commercialista Revisore legale info@studiopezzuto.com Tel: 06/ Fax: 06/ Roma, via della Giuliana 63
2 L esposizione dell intervento è così articolata A. Alcune considerazioni introduttive 1) Breve cronistoria della normativa antimafia e le ultime novità legislative dal 2008 in poi: FUG, ANBSC, Albo amministratori giudiziari, Albo Amministratori Giudiziari, D.Lgs. 159/11 (c.d. codice antimafia), protocolli d intesa, normativa sui compensi, modifiche ex L. 161/2017 e D.Lgs. 21/2018 2) I ruoli del dottore commercialista quale amministratore giudiziario 3) Il codice antimafia e le nuove opportunità lavorative per i dottori commercialisti 4) Tipologia di sequestri in sede penale e normativa di riferimento 5) Differenza tra custodia, conservazione e amministrazione B. La gestione dei beni nella fase giudiziaria: 1) L esecuzione del sequestro (art. 104 n.a. cpp) 2) I rapporti con l Autorità Giudiziaria ed in particolare: 2.1) premessa; 2.2) la relazione ex art. 36; 2.3) la relazione ex art. 41 e 2.4) istanze, informative ed altri adempimenti 3) L attività gestionale 4) Gli adempimenti finalizzati alle regolarizzazioni ex art. 35-bis 5) Le problematiche fiscali 6) Il passaggio dell amministrazione all ANBSC: il rendiconto finale 7) Criteri di determinazione del compenso: profili operativi e criticità C. Considerazioni conseguenti alle prime applicazioni del D.Lgs. 159/11 D. Alcuni esempi pratici (con relative rappresentazioni grafiche) di gestione e riutilizzo sociale di beni confiscati ed altre destinazioni
3 Breve cronistoria Legge Rognoni / La Torre
4 Breve cronistoria della normativa antimafia Legge n. 575/1965 Applicazione delle misure di prevenzione personali ex L /56 (obbligo residenza, sorveglianza speciale di P.S., obbligo di soggiorno) anche ai c.d. pericolosi qualificati. Legge Rognoni - La Torre (legge n. 646/1982) l art. 416 bis c.p. «associazione a delinquere di stampo mafioso» - misure di prevenzione patrimoniali (sequestro e confisca) Decreto Legge n. 230/1989, convertito con mod. dalla legge n. 282/1989 Decreto Legge n. 306/1992, convertito con mod. dalla legge n. 356/1992 Introduzione della figura dell AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO con il compito di provvedere alla conservazione e all amministrazione dei beni Confisca dei beni per determinati reati: mafia, usura, estorsione Legge n. 109/1996 Riutilizzo sociale dei beni confiscati 4
5 Legge 31 maggio 1965 n. 575 e s.m.i. Disposizioni contro le organizzazioni criminali di tipo mafioso, anche straniere Decreto legge 8 giugno 1992, n. 306 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1992, n. 356 Modifiche urgenti al nuovo codice di procedura penale e provvedimenti di contrasto alla criminalità mafiosa Decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133 Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" FONDO UNICO GIUSTIZIA Decreto legge 4 febbraio 2010, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 31 marzo 2010, n. 50 Istituzione dell'agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Decreto legislativo 4 febbraio 2010, n. 14 Istituzione dell albo degli amministratori giudiziari a norma dell'articolo 2, comma 13, della legge 15 luglio 2009, n. 94 Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia Legge 24 dicembre 2012, n. 228 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013) Decreto Ministeriale 19 settembre 2013, n. 160 Regolamento recante disposizioni in materia di iscrizione nell'albo degli amministratori giudiziari di cui al decreto legislativo 4 febbraio 2010, n. 14, e modalità di sospensione e cancellazione dall'albo degli amministratori giudiziari e di esercizio del potere di vigilanza da parte del Ministero della giustizia. Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 febbraio 2014 Relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell'unione europea Decreto Legislativo 7 agosto 2015, n. 137 Attuazione della decisione quadro 2006/783/GAI relativa all'applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca Decreto Presidente della Repubblica 7 ottobre 2015, n. 177 Regolamento recante disposizioni in materia di calcolo e liquidazione dei compensi degli amministratori giudiziari Decreto legislativo 17 ottobre 2017, n. 167 Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, al codice penale e alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e altre disposizioni. Delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate 5
6 IL FENOMENO DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI IN ITALIA (M.P.) (Fonte: Ministero della Giustizia relazione al Parlamento - aggiornamento 31/12/2015) Immobili Aziende Beni mobili registrati Beni mobili Beni finanziari Denaro ,00 (Fonte: Fondo Unico Giustizia aggiornamento al 30/6/2015)
7 Breve cronistoria (3) Nascita F.U.G (Fondo Unico Giustizia)
8 Il Fondo Unico di Giustizia 51% 49% F.U.G. Nel F.U.G. confluiscono (art. 2 D.L. 143/08, ora art. 37 D.Lgs. 159/11): rapporti finanziari e assicurativi sottoposti a sequestro penale o amministrativo ovvero a confisca di prevenzione somme non ritirate trascorsi 5 anni dalla definizione dei processi civili e delle procedure fallimentari proventi beni confiscati 8
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10 L'ANBSC (istituita con D.L. 4/10, conv. L. 50/10), ente con personalità giuridica di diritto pubblico e posta sotto la vigilanza del Ministero dell Interno, ha la funzione di (artt. 38 e 48 del D.Lgs. 159/11): - coadiuvare l A.G. fino alla confisca di secondo grado - amministratore dopo la confisca di secondo grado - destinare i beni confiscati definitivamente - monitorare i beni destinati 10
11 L amministratore giudiziario deve essere un libero professionista!
12 Albo Amministratori Giudiziari Il D.L. 14/10 ha istituito l Albo degli Amministratori Giudiziari, tenuto presso il Ministero della giustizia (Help-desk assistenza tecnica per iscrizione: ). L'Albo è articolato in una sezione ordinaria e in una sezione di esperti in gestione aziendale. Con DM n. 160 è stato emanato il Regolamento attuativo per l iscrizione 12
13 Il c.d. «Codice Antimafia» (D.Lgs , n. 159) A seguito di legge delega (L. 136/10) il Governo emana il c.d. codice antimafia, costituito da n. 132 articoli, tra cui particolare importanza assumono, con riferimento all attività dell A.G., gli artt. 21 e dal 35 al 64 13
14 Compenso dell A.G. D.M , n. 140: art. 19 Protocolli Tribunali/Ordini professionali D.P.R , n. 177: art. 3 14
15 La Legge , n. 161, entrata in vigore il , è composta da 38 articoli che apportano numerose modifiche al Codice antimafia e ad altre disposizioni di legge (es. art. 12-sexies Dl 306/92): - Ampliata la platea dei destinatari: reati con la PA, terrorismo, stalking ecc. - Trattazione prioritaria dei procedimenti di prevenzione e sezioni specializzate - Competenza Tribunale distretto - Revisione disciplina amministrazione giudiziaria: integr. art. 41, art. 35-bis - Introduzione istituto del «controllo giudiziario» (art. 34-bis) - Trasparenza e rotazione incarichi (max 3) - Nuove disposizioni liberazioni immobili (art. 21) - Forme di sostegno per aziende, emersione lavoro nero - Integrazione norme disciplina tutela dei terzi - Potenziamento ANBSC
16 L AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO È un dottore commercialista o un avvocato iscritto all albo nazionale degli amministratori giudiziari tenuto dal Ministero della Giustizia (per le aziende in sequestro il professionista deve essere iscritto nella sezione degli esperti in gestione aziendale). I 13 RUOLI 1. Cassiere del Fondo unico Giustizia (art. 37). 2. Pubblico ufficiale (art. 35, comma 5); 3. Custode (art. 35, comma 5); 4. Investigatore (art. 35, comma 6 e 36. comma 2); 5. Consulente commerciale (art. 41); 6. Manager (art. 41); 7. Dirigente di seconda fascia dello Stato (art. 35, comma 9); 8. Autore di piani industriali (art. 41, comma 1); 9. Liquidatore (art. 41, comma 15); 10. Curatore fallimentare (artt. 63 e 64; ruolo eventuale); 11. Contabile (art. 37); 12. Ausiliario del Tribunale; 13. Collaboratore dell'agenzia (art. 38); FINALITA L amministratore ha il compito di provvedere alla custodia, alla conservazione e all'amministrazione dei beni sequestrati nel corso dell'intero procedimento, anche al fine di INCREMENTARE, se possibile, la redditività dei beni medesimi (art. 35, comma 5 cod. ant.).
17 Le 16 possibili attività del dottore commercialista con il nuovo codice antimafia (D.Lgs. 159/11) 1) Amministratore giudiziario dei beni sequestrati ai sensi dell art. 35, comma 1 (ruolo «tradizionale» e più tipico) 2) Amministratore giudiziario dei beni personali ai sensi dell art. 33 3) Amministratore giudiziario ai sensi dell art. 34 («Amministrazioni giudiziarie dei beni connessi ad attività economiche») 4) Amministratore giudiziario nella procedura di «controllo giudiziario» ex art. 34 bis 5) coadiutore dell amministratore giudiziario, eventualmente anche quale componente dell Ufficio di coadiuzione di cui all art. 35, comma 4 6) Coadiutore dell ANBSC ai sensi dell art. 38, comma 3 17
18 Le 16 possibili attività del dottore commercialista con il nuovo codice antimafia (D.Lgs. 159/11) 7) Revisore dei bilanci e/o perito dell ANBSC nel periodo di gestione dei beni da parte dell Agenzia 8) Amministratore o componente del CdA o del CS o dell ODV su nomina dell Amministratore Giudiziario 9) Redattore o attestatore del programma di prosecuzione dell attività aziendale ai sensi dell art. 41, comma 1) lett. c) 10) Professionista per la valutazione dell organizzazione aziendale dell azienda sequestrata ex art. 41, comma 1-bis 11) Perito stimatore dei beni su incarico del Tribunale nel caso di contestazione valore ex art. 36, comma 4 18
19 Le 16 possibili attività del dottore commercialista con il nuovo codice antimafia (D.Lgs. 159/11) 12) Perito stimatore delle aziende su incarico del Tribunale nel caso di contestazione ex art. 41, comma 1, lett. d) 13) Consulente della P.G. ai sensi dell art. 348, comma 3 c.p.p. 14) Consulente del PM nell ambito delle Misure di Prevenzione 15) Perito del Tribunale e della Corte di Appello nell ambito delle Misure di prevenzione (ricostruzioni patrimoniali e verifica compatibilità) 16) Consulente della difesa nell ambito delle misure di prevenzione avanti il Tribunale e la Corte di Appello 19
20 Tipologia sequestri Sequestro penale preventivo (art. 321 cpp ); Sequestro penale conservativo (art. 316 cpp); Sequestro penale di prevenzione (D.lgs 159/2011); (sequestro art. 20 ed amministrazioni giudiziarie artt. 33 e 34 controllo giudiziario art. 34-bis) Sequestro penale ex art. 12 sexies L. 356/92; Sequestro per «equivalente» (Legge 146/06); Commissariamento art. 15 D.lgs. 231/01.
21 Differenze tra sequestri disciplinati dal D.Lgs. 159/11 e gli altri NORMATIVA ANTIMAFIA Fino 2^ grado: professionista (art. 35) Dopo 2^ grado: ANBSC (art. 38, co. 3) Divieto (art. 35) Contenuto obbligatorio (artt. 36,41 e 43) Precluse (art. 55) Accertamento crediti ante sequestro (art. 57 e ss) Amministratore Giudiziario Attività proposto/familiare Relazione iniziale e rendiconto finale Procedure esecutive Rapporti con creditori ALTRI Fino alla confisca definitiva: professionista Non vietata Contenuto non disciplinato Nessuna previsione Nessuna previsione 21
22 Differenze tra sequestri disciplinati dal D.Lgs. 159/11 e gli altri NORMATIVA ANTIMAFIA Sospensione/estinzione A.G. (art. 50) Prevalenza (artt. 30, 63 e 64) Sospensione/valutazione A.G. (art. 56) Specifica (art. 51) ANBSC (artt. 45 e ss) Procedure esecutive concessionari riscossione Rapporti con altre procedure Rapporti pendenti Disciplina fiscale Destinazione beni ALTRI Nessuna previsione Subordinati alle M.P. Nessuna previsione Nessuna previsione Cancelleria (art. 86 disp. att. c.p.p.) 22
23 FINALITA DELL'AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA art. 35, comma 5 CAM L amministratore ha il compito di provvedere alla custodia, alla conservazione e all'amministrazione dei beni sequestrati nel corso dell'intero procedimento, anche al fine di INCREMENTARE, se possibile, la redditività dei beni medesimi Differenza tra custodia, conservazione ed amministrazione CUSTODIA: detenere sotto la propria responsabilità, ma senza la necessità di particolari atti (es. danaro, gioielli, beni mobili) CONSERVAZIONE: è una forma di custodia attiva, ossia con saltuari interventi di salvaguardia (es. immobili) AMMINISTRAZIONE: è una gestione dinamica ed attiva (es. aziende)
24 I rapporti con l autorità giudiziaria Gli adempimenti dell amministratore giudiziario
25 1) La fase iniziale: l esecuzione del sequestro (art. 21 TUA e 104 disp.att. cpp) Beni : Beni mobili e crediti Quote societarie Strumenti finanziari Immobili e beni registrati Aziende
26 Destinazione immediata per alcuni beni Art. 48, comma 12: destinazione beni mobili (auto, navi, imbarcazioni, natanti ecc ) a forze di polizia, ANBSC, enti pubblici e organi dello Stato Art. 40: la legge di stabilità 2013 (Legge 228/2012) ha introdotto i seguenti commi: 5 bis: affidamento in custodia giudiziale beni mobili registrati a polizia, vigili del fuoco, ANBSC ecc. 5 ter: vendita/distruzione beni deteriorabili o la cui gestione appare diseconomica 5 quater: versamento somme di cui all art. 5 ter al FUG 5 quinquies: restituzione somme da vendita in caso d dissequestro
27 2) I rapporti con l autorità giudiziaria Sintesi principali adempimenti: vidimazione registro (art. 37) relazione iniziale (artt. 36 e 41) Istanze (specie per attività straordinaria, art ) informative relazioni periodiche (eventuali) segnalazione beni (art e 36 2 ) segnalazione fatti penalmente rilevanti partecipazione udienze (eventuale) accertamento diritti terzi (artt. 52 e ss) rendiconto della gestione (art. 43)
28 La relazione ex art. 36 del D.Lgs. 159/11 Tribunale Procura P.G. Clienti Relazione ex art. 36 D.Lgs. 159/11 Creditori Proposto e legali Terzi intestatari A.N.B.S.C. Terzi in genere A.G. 28
29 Il previgente art. 2-septies Legge 575/65: «L amministratore giudiziario deve presentare, entro un mese dalla nomina, una relazione particolareggiata sullo stato e sulla consistenza dei beni sequestrati e successivamente, con la frequenza stabilita dal giudice, una relazione periodica sull amministrazione» analogia con Relazione ex art. 33 L.F.: «Il curatore, entro sessanta giorni dalla dichiarazione di fallimento, deve presentare al giudice delegato una relazione particolareggiata sulle cause e circostanze del fallimento» 29
30 L art. 36, primo comma, del D.Lgs. 159/11: «L amministratore giudiziario presenta al giudice delegato, entro un mese dalla nomina, una relazione particolareggiata dei beni sequestrati. La relazione contiene: a) l indicazione, lo stato e la consistenza dei singoli beni b) il presumibile valore di mercato dei beni quale stimato dall A.G. c) gli eventuali diritti dei terzi sui beni sequestrati d) In caso di beni organizzati in azienda, l indicazione della documentazione reperita e le eventuali difformità tra gli elementi dell inventario e quelli delle scritture contabili e) l indicazione delle forme di gestione più idonee e redditizie dei beni. In particolare, nel caso di sequestro di beni organizzati in azienda.» 30
31 Art. 36, primo comma, punto e) del D.Lgs. 159/11: «Nel caso di sequestro di beni organizzati in azienda o di partecipazioni societarie che assicurino le maggioranze previste dall articolo 2359 del codice civile», la relazione deve contenere una dettagliata analisi sulla sussistenza di concrete possibilità di prosecuzione o di ripresa dell attività, tenuto conto di: grado di caratterizzazione della stessa con il proposto ed i suoi familiari; natura dell attività esercitata modalità e ambiente in cui è svolta l attività forza lavoro occupata capacità produttiva mercato di riferimento 31
32 Attività propedeutiche alla redazione della relazione: 1) interlocuzione preventiva con Autorità Giudiziaria 2) ricezione notifica decreto di sequestro 3) Esecuzione del sequestro unitamente alla P.G. 4) Acquisizione documentazione ed informazioni 32
33 4) L acquisizione della documentazione: per le società/aziende: contabilità, visure camerali, bilanci ed altri atti per gli immobili: visure ipotecarie e catastali, piantine/planimetrie, atti di compravendita per le autovetture: visure al P.R.A. ed eventuali contratti finanziamento La documentazione è indispensabile per verificare eventuali variazioni (e la relativa legittimità) del patrimonio sequestrato 33
34 5) Opportunità di interloquire con proposto/legali per parere non vincolante sui seguenti aspetti: utilizzo beni liberi (mobili, immobili ecc.) decisioni straordinarie per aziende/società: investimenti/disinvestimenti, interventi sul capitale, nuove iniziative ecc. utilizzo di risorse finanziarie personali a supporto altri beni L amministratore giudiziario deve gestire nell interesse dell avente diritto e tale soggetto può essere lo Stato (in caso di definitività della confisca) o il proposto/terzo intestatario del bene sequestrato (in caso di dissequestro) 34
35 Problema per le aziende/società (normalmente piccole) caratterizzate dal lavoro del proposto e/o dei propri familiari evitare chiusura eventuale affitto a terzi valutare dissequestro per mancanza utilità per Erario 36
36 L art. 36, secondo comma, del D.Lgs. 159/11: La relazione deve anche indicare: 1) eventuali difformità tra quanto indicato nel decreto di sequestro e quanto effettivamente appreso Situazione ricorrente che impone una accurata verifica iniziale da parte dell Amministratore Giudiziario 37
37 L art. 36, secondo comma, del D.Lgs. 159/11: La relazione deve anche indicare: 2) l esistenza di ulteriori beni che potrebbero essere oggetto di sequestro di cui l A.G. sia venuto a conoscenza Si tratta di un attività essenziale che l Amministratore Giudiziario deve assolvere con diligenza e tempestività, venendo in possesso di documenti di cui la P.G. non disponeva al momento delle indagini preventive 38
38 L art. 36, terzo comma, del D.Lgs. 159/11 prevede: La proroga del deposito della relazione fino a 90 giorni per giustificati motivi Il deposito di relazioni periodiche con la frequenza stabilita dal Giudice Delegato 39
39 L art. 36, quarto comma, del D.Lgs. 159/11 prevede: «In caso di contestazione della stima dei beni (art. 36, primo comma, punto b), il giudice delegato nomina un perito, che procede alla stima dei beni in contraddittorio. Si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni dettate dal cpp in materia di perizia» 40
40 Struttura della relazione ex art. 36 Cap. 1: Provvedimento di sequestro e prime attività Par. 1: Decreto di sequestro Par. 2: Esecuzione del sequestro Par. 3: Primi rapporti con l Autorità Giudiziaria Par. 4: Criteri di esposizione Cap. 2: Quote sociali e azienda Par. 1: Alfa Srl Par. 1.1: Anagrafe societaria Par. 1.2: Attività svolta Par. 1.3: Considerazioni di sintesi... Cap. 4: Immobili Par. 1: Appartamento in Roma, via Mario Rossi 3 Par. 2: Terreno in Sardegna, località Punta Rossa (Ca) Cap. 5: Autovetture ed altri mezzi registrati Par. 1: Fiat Panda targata CV 650 RE Par. 2: Imbarcazione Uniesse 42 targata GE Cap. 6: Rapporti bancari ed altre utilità finanziarie Par. 1: C/c Unicredit - Ag. 3 Roma Par. 2: Polizza Vita Assitalia n Cap. 7: Considerazioni finali Cap. 8: Elenco allegati 41
41 L , n. 161 Riforma del «Codice Antimafia» Come ricordato sopra, in data sono entrate in vigore le previsioni di cui alla Legge 161/17 (pubblicata in G.U. S.G. n. 258 del ) che hanno modificato il codice antimafia, con interventi sui destinatari, sulla competenza dei Tribunali, sulle modalità operative degli amministratori giudiziari e la loro competenza temporale, sulla trasparenza nelle nomine ecc. RILEVANTI NOVITÀ art. 41 «Gestione delle aziende sequestrate» 42
42 La relazione ex art. 41 del D.Lgs. 159/11 Tribunale Procura P.G. Clienti Relazione ex art. 41 D.Lgs. 159/11 Creditori Proposto e legali Terzi intestatari A.N.B.S.C. Terzi in genere A.G. 43
43 Nel sequestro di aziende Professionista esperto In gestioni aziendali 44
44 L art. 41, primo comma, del D.Lgs. 159/11: La relazione, da presentare entro tre mesi (prorogabili a 6) dalla nomina, deve contenere: a) «Gli ulteriori dati acquisiti, integrativi di quelli già esposti nella relazione di cui all art. 36, comma 1» e quindi: l indicazione, lo stato e la consistenza dell azienda il presumibile valore di mercato dell azienda gli eventuali diritti dei terzi sui beni aziendali l indicazione della documentazione reperita e le eventuali difformità tra gli elementi dell inventario e quelli delle scritture contabili l indicazione delle forme di gestione più idonee e redditizie e, in conclusione, le sue prospettive di prosecuzione 45
45 L art. 41, primo comma, del D.Lgs. 159/11: La relazione, da presentare entro tre mesi (prorogabili a 6) dalla nomina, deve contenere: b) «L esposizione della situazione patrimoniale, economica, e finanziaria, con lo stato analitico ed estimativo delle attività» Stima «civilistica» o «di mercato»? 46
46 L art. 41, primo comma, del D.Lgs. 159/11: La relazione, da presentare entro tre mesi (prorogabili a 6) dalla nomina, deve contenere: c) «una dettagliata analisi sulla sussistenza di concrete possibilità di prosecuzione o di ripresa dell attività, tenuto conto»: del grado di caratterizzazione della stessa con il proposto ed i suoi familiari della natura dell attività esercitata delle modalità e dell ambiente in cui è svolta della forza lavoro occupata e quella necessaria per il regolare svolgimento dell impresa della capacità produttiva del mercato di riferimento degli oneri correlati al processo di regolarizzazione dell azienda (c.d. «costi della legalità») 47
47 Analisi amministrativa Il Programma di gestione Simulazione ricavi e costi Tener conto dei cc.dd. «costi della legalità» Programma di gestione 48
48 Nel caso di proposta di prosecuzione o di ripresa dell attività aziendale: 1) PROGRAMMA DI GESTIONE: contenente la descrizione analitica delle modalità e tempi di adempimento, corredato, previa autorizzazione del GD, da: 2) ATTESTAZIONE professionista art. 67, comma 3, lett. d) R.D , n. 267 su a ) veridicità dati aziendali e b) fattibilità del programma, tenuto conto delle agevolazioni di cui all art. 41 bis: problematiche 49
49 L art. 41, primo comma, del D.Lgs. 159/11: La relazione, da presentare entro tre mesi (prorogabili a 6) dalla nomina, deve contenere: d) «La stima del valore di mercato dell azienda, tenuto conto degli oneri correlati al processo di legalizzazione della stessa» - Valore indicativo o stima puntuale? - Contestazione stima da parte del proposto o altri interessati (art. 41, comma 1-bis) 50
50 L art. 41, comma 1-ter, del D.Lgs. 159/11: «Alla proposta di prosecuzione o ripresa dell attività l AG allega l elenco nominativo dei creditori e di coloro che vantano diritti reali o personali, di godimento o garanzia sui beni», specificando: - crediti che originano da «rapporti pendenti» ex art crediti afferenti rapporti commerciali essenziali - Crediti afferenti rapporti esauriti, non provati o non funzionali Obbligo per l amministratore di allegare: - Elenco persone che prestano (o hanno prestato) attività lavorativa - Indicazione forza lavoro necessaria per la continuazione - Indicazione presenza organizzazioni sindacali 51
51 L art. 41, comma 1-ter, ultima parte del D.Lgs. 159/11: «Qualora il sequestro abbia ad oggetto partecipazioni che assicurino le maggioranze di cui all art c.c., il Tribunale impartisce le direttive per»: La revoca dell amministratore della società, con nomina di un amministratore di gradimento dell A.G. L attività di controllo e di esercizio dei poteri dell amministratore giudiziario nel caso di mancata revoca dell organo amministrativo Esempi: crisi società, particolari competenze dell organo amministrativo ecc. 52
52 L art. 41, comma 1-quater, del D.Lgs. 159/11 Sinergia tra aziende sequestrate/confiscate «L amministratore giudiziario, previa autorizzazione del GD, nell attività di gestione degli immobili e dei beni aziendali, conferisce la manutenzione ordinaria o straordinaria di preferenza alle imprese fornitrici di lavoro, beni e servizi già sequestrate ovvero confiscate» Presupposti: - convenienza economico, a parità di prestazioni - Albo aziende/società sequestrate/confiscate 53
53 L art. 41, comma 1-quinquies, del D.Lgs. 159/11 Autorizzazione prosecuzione attività «con riserva» «Entro trenta giorni dall immissione in possesso l amministratore giudiziario è autorizzato dal GD a proseguire l attività di impresa o sospenderla, con riserva di rivalutare tali determinazioni dopo il deposito della relazione trimestrale» Effetto: - mantenimento efficacia autorizzazioni, concessioni e titoli abilitativi necessari per l attività 54
54 Il Tribunale (art. 41, comma 1-sexies) Il Tribunale, in camera di consiglio, con la partecipazione del PM, dell ANBSC, dell AG e dei difensori delle parti: 1) Approva il programma di gestione 2) Impartisce le direttive di gestione, anche con riferimento alla gestione di quote di minoranza (comma 1-septies) 55
55 L art. 41, comma 1-octies, del D.Lgs. 159/11 Sospensione cause scioglimento/riduzione capitale Sino alla data di approvazione del programma di prosecuzione o ripresa dell attività non si applicando le cause di scioglimento e riduzione del capitale di cui agli artt.: , commi 2 e 3 c.c c.c bis, commi 4, 5 e 6 c.c ter c.c. 56
56 L art. 41, comma 2, del D.Lgs. 159/11 Attività ordinaria dell amministratore giudiziario Nella gestione dell azienda: L amministratore giudiziario provvede agli atti di ordinaria amministrazione funzionali alla gestione Il G.D. può, con decreto motivato, indicare il limite di valore entro il quale gli atti devono considerarsi di ordinaria amministrazione (a seconda del tipo di attività, della forza lavoro, della capacità produttiva e del mercato di riferimento) divieto di frazionare artatamente le operazioni per eludere il limite 57
57 L art. 41, commi 2-bis e 2-ter, del D.Lgs. 159/11 Affitto d azienda ed assegnazione provvisoria L amministratore giudiziario può, previa autorizzazione del G.D. ed entro la data di definitività della confisca: affittare l azienda/ramo d azienda, con cessazione di diritto nei casi di cui al comma 2-ter (comma 2-bis) In via prioritaria (anche su proposta dell ANBSC), affittare l azienda/ramo d azienda o concederla in comodato a taluni dei soggetti di cui all art. 48 (comuni, province, regioni, coop. di lavoro ecc.) (art. 2-ter) 58
58 1) Finanziamento dell Erario (artt e 42 2 ) Per le spese di gestione nel caso In cui non vi fossero sufficienti disponibilità finanziarie anche a causa del c.d. «costo della legalità» Presupposto Continuità aziendale 59
59 2) Disciplina speciale per alcuni rapporti giuridici L art. 41, comma 4 del D.Lgs. 159/11 stabilisce che «i rapporti giuridici connessi all amministrazione dell azienda sono regolati dalle norme del codice civile, ove non espressamente altrimenti disposto» 60
60 2) Disciplina speciale per alcuni rapporti giuridici (artt ) (a) Sospensione procedure riscossione/estinzione crediti erariali (art. 50) Nel caso di sequestro di azienda/quote societarie: sospensione procedure esecutive, atti di pignoramento e provvedimenti cautelari di Equitalia o altri concessionari di riscossione pubblica. Sospensione decorso termini di prescrizione Nel caso di confisca: estinzione per confusione dei crediti erariali (art c.c.) 61
61 2) Disciplina speciale per alcuni rapporti giuridici (artt ) (b) Preclusione procedure esecutive (art. 55) A seguito del sequestro non possono essere iniziate o proseguire azioni esecutive. I beni già oggetto di esecuzione sono presi in consegna dall AG. In caso di confisca le azioni esecutive si estinguono ed il terzo è chiamato ad intervenire nel procedimento di prevenzione per far valore il proprio diritto 62
62 2) Disciplina speciale per alcuni rapporti giuridici (artt ) (c) Sospensione/risoluzione rapporti pendenti (art. 56) Sospensione esecuzione contratti non eseguiti in tutto o in parte e subentro/risoluzione dell A.G. previa autorizzazione del G.D. Messa in mora dell A.G. mediante istanza al G.D. e termine non superiore a 60 gg 63
63 3) Liquidazione/fallimento società (artt ) «Se mancano concrete possibilità di prosecuzione o di ripresa dell attività, il Tribunale, acquisito il parere del pubblico ministero, dei difensori delle parti e dell A.G., dispone la messa in liquidazione dell impresa. In caso di insolvenza, si applica l art. 63, comma 1» 64
64 4) Sostituzione amministratori/impugnazione delibere (artt ) Nel caso di sequestro di partecipazioni societarie che assicurino le maggioranze previste dalla legge, previa autorizzazione del G.D.: a) convocazione assemblea per sostituzione amministratori b) impugnazione delibere societarie di trasferimento sede, trasformazione, fusione e ogni altra modifica dello Statuto che possa arrecare pregiudizio agli interessi dell amministrazione giudiziaria N.B.: differenza tra sequestro di azienda e sequestro partecipazioni societarie 65
65 L art. 41, comma 6-bis, del D.Lgs. 159/11 Liquidazione e cessazione semplificati Con decreto del Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, sono stabilite le modalità di liquidazione o di cessazione dell impresa, in particolare qualora sia priva di beni aziendali 66
66 Struttura della relazione ex art. 41 Cap. 1: Provvedimento di sequestro e prime attività Par. 1: Decreto di sequestro Par. 2: Esecuzione del sequestro Par. 3: Primi rapporti con l Autorità Giudiziaria Par. 4: Criteri di esposizione Cap. 2: Le aziende sequestrate Par. 1: Azienda Beta Par. 1.1: Anagrafe societaria Par. 1.2: Attività svolta Par. 1.3: Programma di gestione Par. 1.4: considerazioni di sintesi... Cap. 3: Considerazioni finali Cap. 4: Elenco allegati 67
67 2.4) Le ulteriori relazioni per l Autorità Giudiziaria: destinatari Tribunale/G.D. Amministratore Giudiziario Pubblico Ministero ANBSC 68
68 Le due principali categorie di atti Istanze Funzionali a richiedere specifiche autorizzazioni per atti di gestione Informative Per rappresentare attività di gestione effettuate o da effettuare 69
69 Istanze Atti funzionali per richiedere specifiche autorizzazioni, normalmente necessarie per gli atti di straordinaria amministrazione, tenendo conto di: Art. 35, comma 5 (Amministratore giudiziario pubblico ufficiale, diligenza, custodia ) Art. 40, comma 3 (autorizzazione G.D. per atti straordinari) 70
70 Istanze Le istanze devono essere datate, numerate progressivamente e presentate solo in caso di obbligo e/o opportunità, laddove: L abuso nell utilizzo delle istanze potrebbe essere considerato indice di incapacità, sanzionato con la revoca dell incarico ai sensi dell art. 35, c. 7 (Direttiva Pres. Tribunale di Palermo Sezione M.P. del ) Valutare casi in cui, anche in presenza di attività ordinaria, sia opportuno rivolgere istanza (o quantomeno informativa) al G.D. 71
71 Casi di istanze obbligatorie al G.D. 1) Nomina coadiutori/tecnici (35 4 ) 2) Prelievo somme FUG (37 4 ) 3) Autorizzazioni atti specifici: stare in giudizio mutui, transazioni ecc. (40 3 ) 4) Autorizzazione nomina amministratore comunione (40 5 ) 5) Anticipazioni Erario ai sensi degli artt (beni vari) e 41 3 (per le società/aziende) 72
72 Casi di istanze obbligatorie al G.D. 6) Liquidazione compenso e spese (42) 7) Subentro/risoluzione contratti pendenti (56) 8) Pagamento dei creditori pregressi (61) 9) Liquidazione dei beni all esito della verifica dei crediti (60) 10) In caso di fallimento: azioni legge fallimentare (63 8 ): esempio tipico l azione revocatoria 73
73 Informative Atti funzionali a segnalare situazioni, fatti ed attività che, pur non necessitando di autorizzazione, è opportuno portare all attenzione dell Autorità Giudiziaria Le informative possono essere obbligatorie o facoltative 74
74 Informative obbligatorie Segnalazione ulteriori beni riferibili al proposto (artt e 36 2 ) Segnalazione fatti penalmente rilevanti: artt (l amministratore è pubblico ufficiale) e 331 c.p.p. (denuncia di pubblici ufficiali o incaricati di un pubblico servizio) 75
75 Informative facoltative Aggiornamento in merito ad attività autorizzate Segnalazioni ai fini di eventuali dissequestri (es: beni improduttivi e privi di valore) Segnalazione situazioni per avallo G.D. e/o Ufficio del P.M. 76
76 Altri atti da trasmettere all Autorità Giudiziaria Rendiconto di gestione (art. 41) Elenco dei creditori (art. 57) Progetto di stato passivo (art. 59) Progetto di pagamento dei creditori ammessi (art. 61)) 77
77 2) Operatività gestionale: problematiche generali e, nel caso di sequestro di aziende/quote sociali di controllo, analisi contabile, dei bilanci e assunzione informazioni per verificare: - tipo attività - titolo utilizzo locali - autorizzazioni amministrative - organizzazione lavoro - scritture contabili - clienti e fornitori - analisi flussi finanziari tipici - banche (revoca fidi); - contenziosi civili e fiscali (avvocatura: art. 39) - rapporti pendenti (art. 56)
78 Il c.d. costo della legalità L incremento dei costi e la riduzione dei margini sono dovuti ai seguenti fattori tipici: - revoca fidi: ausilio art. 41, c. 3 (finanziamento da Erario) - azzeramento commesse - innalzamento costi di gestione (acquisti fatturati) - fatturazione ricavi - regolarizzazione rapporti di lavoro - oneri per collaboratori in sostituzione proposto e/o familiari In generale adottare regole di buon senso. Se mancano concrete possibilità di prosecuzione attività: liquidazione/fallimento. Problemi correlati alle previsioni di cui agli artt. 46 (Restituzione per equivalente) e 60 (liquidazione dei beni)
79 Gli adempimenti finalizzati alla regolarizzazione ex art. 35-bis La norma è stata introdotta dalla Legge 161/2017 e prevede: Primo comma: esenzione responsabilità civile per AG, coadiutore e amministratore ex art. 41, comma 6, salvo dolo e colpa grave Secondo comma: nel periodo dal sequestro all approvazione del programma gli atti amministrativi inerenti l azienda sono notificati dalla PA all AG. Sospensione irrogazione sanzioni e possibilità di sanatoria per l AG Terzo comma: il Prefetto rilascia all AG la documentazione antimafia
80 Il regime fiscale dei beni sequestrati e confiscati (art. 51) Principi: Tassazione redditi con riferimento alle categorie di reddito ex art. 6 Tuir Tassazione provvisoria (simile a quella del curatore dell eredità giacente) Tassazione definitiva in caso di confisca definitiva 81
81 Il regime fiscale dei beni sequestrati e confiscati (L. 228/12) Immobili esenti da imposte, tasse e tributi durante il sequestro e fino alla destinazione Possibilità di sanare irregolarità su immobili da parte dell ANBSC senza oneri A seguito interpello dell ANBSC, con parere del l Agenzia delle Entrate ha stabilito che: Il provvedimento di destinazione di beni aziendali non determina una plusvalenza tassabile; Il disconoscimento di debiti sociali per mala fede del creditore non determina una sopravvenienza attiva tassabile 82
82 Il passaggio dell amministrazione all ANBSC Ai sensi dell art. 38, comma 3 «con il provvedimento di confisca emesso in giudizio di appello l amministrazione dei beni è conferita all Agenzia, che ne cura la gestione fino al provvedimento di destinazione. L Agenzia si avvale, per la gestione, di un coadiutore individuato nell amministratore giudiziario, salvo che ricorrano le ipotesi di cui all art. 35, comma 7, o che sussistano altri giusti motivi». Pertanto: 1) Fino al giudizio di secondo grado l ANBSC svolge attività di ausilio e supporto all Autorità Giudiziaria, proponendo anche l adozione di provvedimenti inerenti la gestione dei beni 2) Dal secondo grado alla confisca definitiva svolge l attività diretta di amministrazione 3) A seguito della definitività della confisca destina i beni secondo quanto previsto dall art
83 Criteri di determinazione del compenso dell A.G. (Art. 3 Dpr , n. 177) Criterio di percentuali minimi e massime per scaglioni, in relazione ai seguenti parametri: «valore del complesso aziendale» (o forse «valore dei beni costituiti in azienda) per i beni costituiti in azienda in gestione diretta o concessi in godimento a terzi Valore immobili Frutti dei beni aziendali e degli immobili Inoltre: - nel caso di gestioni che comprendono più beni, criterio della prevalenza della gestione più onerosa - aumento o riduzione per: complessità, utilizzo coadiutori, qualità della prestazione, sollecitudine, ecc - aumento fino al 70% per incarichi collegiali 84
84 1) Rapporti con il proposto ed i familiari (art. 35, comma 3) 2) Società non operative e prive di patrimonio 3) «Conflitto» tra redditività (art. 35, comma 4) e liberazione del bene ai fini della destinazione 4) Competenza del Giudice: differenze tra sequestri penali e sequestri di prevenzione 5) Anticipazione somme da parte dello Stato 6) Reclamo degli atti dell amministratore giudiziario 7) Rapporti con le procedure concorsuali 8) Rapporti tra sequestri antimafia e sequestri penali -
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