Diagnosi sullo stato di conservazione degli Affreschi
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- Gaetano Poggi
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1 Diagnosi sullo stato di conservazione degli Affreschi L' esame dello stato di conservazione degli apparati decorativi del piano nobile di Palazzo Lupi poi Levi ha permesso di identificare le principali forme di alterazione, lì origine e i processi di degrado, cercando di risalire dagli effetti alla causa. L' intervento di restauro conservativo sarà subordinato all'acquisizione di questi dati che permetteranno di calibrare la qualità, l'ampiezza e soprattutto i limiti del trattamento. La mappatura del degrado eseguita su un rilievo grafico già predisposto ha guidato l' osservazione e permesso di rintracciare tutti i piccoli o grandi segnali presenti sulla superficie oggetto di studio, in modo tale da poter stabilire l' intervento di restauro più opportuno. In questo caso specifico, è stato possibile discriminare tra danni causati dall'azione degli agenti chimico-fisici, dai materiali costituenti l'intonaco (ad esempio imputabili a difetti nella tecnica esecutiva) e danni indotti, ricollegabili cioè a precedenti interventi di restauro eseguiti maldestramente e senza alcuna caratteristica conservativa. Affresco centrale dell'atrio Il dipinto murale dell'atrio, raffigurante divinità mitologiche tra le nuvole, è l' unico ad essere stato realizzato con la tecnica dell'affresco. Le decorazioni delle volte sono, infatti, pitture a secco eseguite applicando i colori su un intonaco già asciutto. La tecnica ad affresco si distingue, invece, perché la stesura dei pigmenti, generalmente sciolti in leganti acquosi, avviene su un intonaco di calce ancora bagnato (da qui il termine " a fresco" o "affresco"). Quando l'anidride carbonica dell'aria reagisce chimicamente con l'idrossido di calce contenuto nell'intonaco bagnato si attua il processo cosiddetto di carbonatazione, a seguito del quale i pigmenti appena stesi diventano parte integrante dello strato di intonaco. Anche sul piano della conservazione il degrado dell'affresco è in parte diverso rispetto quello individuato sulle pitture a secco. 1 / 8
2 La pittorico, Nel della contorno alterazioni dell'intonaco Il costituiti sedimentate anche Per all'affresco, prodotti verificare depositi Considerata unicamente L' Tutto Palazzo fenomeno affresco superficie corso quanto decorazione l' dai affresco non superficiali principalmente da Lupi all'affresco) tramite movimenti dell'aspetto dell'atrio riguarda sono minimi più precedenti idonei; l'entità e affrescata legenda. poi creazione debole diffuso presenta stratigrafie state poco Levi: distacchi, incoerenti, ridipinture diffusa si invece ascensionali Inoltre, spessore cromatico individuate è restauri visibili presenta da Piano quello forme fuliggine, lo zone l'impiego crettature questi stato eseguite (il principalmente nobile, sono relativo anche fenomeno e traslucide aree di dell'aria forme discreto usura tonale fenomeni sotto depositi state conservazione interessate affresco e alla fissativi sia lievi forma delle maniera riscaldata eseguite stato alterazione e presenza dell'intonaco carboniosi scure. fessurazioni polveri negli conseguenti tinte di della di aventi velo piuttosto conservazione, elaborati attuali stuccature dai della grasse difetti volta cromatica opacizzante proprietà modo e, depositi radiatori. che cornice relative esistono in dell'atrio contrazioni grossolana ed grafici generale, adesione della particolare e untuose superficiali ridipinture consolidanti e a agli i tonale pellicola tracce maggiori - stucco il è ed strati cui polveri (occorrerebbe, e preferito e la coesione irrigidimenti imputabile residui accumulo cornice per incoerenti pittorica del altre danni hanno contorno grasse integrare film indicarli carboniosi. coloriture) dello sono a pittorico. dovute causato è all'uso stucco untuose (polveri) favorito infatti, strato derivati parti di ai moviment - dall'azio Dipinti murali delle volte I dipinti murali delle tre volte oggetto di studio si presentano in pessimo stato di conservazione anche a c Anche in questo caso le principali forme di degrado sono imputabili all'azione congiunta di diversi fattori: L' analisi accurata della superficie dipinta ha permesso di rintracciare forme di decoesione della pellicola 2 / 8
3 Palazzo Lupi poi Levi: Piano infiltrazioni nobile, particolare di acqua (oggi della risarcite), volta dell'atrio a sbalzi termoigrometrici ed escursioni t La diminuzione di adesione tra gli strati preparatori (in questa caso tra l'intonachino e l'arriccio) ha provocato un lieve peggioramento delle caratteristiche meccaniche originarie, con conseguente disgregazione, esfoliazione, rigonfiamento e distacco del film pittorico (soltanto nella volta della prima camera il fenomeno del distacco ha interessato l'intero strato di intonaco fino al supporto murario sottostante, lasciando a vista i mattoni) e perdita di porzioni di decorazione, rese in ampie zone ad uno stato polverulento. In prossimità dei piani di imposta delle volte e nei punti angolari sono visibili diffuse crettature e fessurazioni di diversa entità presenti nel microspessore della pellicola pittorica, queste ultime quasi certamente attribuibili a fenomeni di assestamento statico dell'edificio. Sulle fessurazioni più estese sono state eseguite, in maniera piuttosto grossolana, stuccature debordanti a coprire, in taluni punti, parte della decorazione. L' impiego nell'esecuzione dei dipinti murali di malte e leganti non idonei e il successivo utilizzo di prodotti inadeguati ha provocato alterazioni nell'aspetto cromatico e tonale delle pitture, con conseguente formazione di zone traslucide e scure. Nel corso di precedenti interventi di restauro, la realizzazione di rappezzature e ridipinture atte a risarcire le lacune derivate dalla perdita di ampie porzioni di decorazione, ha contribuito a modificare ulteriormente le cromie e gli impianti decorativi originari. L intera superficie si presenta, infine, ricoperta da depositi incoerenti (polveri) costituiti principalmente da fuliggine, depositi carboniosi e, in generale, polveri grasse untuose - sedimentate in debole spessore anche in forma di velo opacizzante - il cui accumulo è favorito anche dai movimenti ascensionali dell'aria riscaldata dai radiatori. Progetto di restauro delle pitture murali delle volte Il presente progetto descrive le principali procedure di restauro che andranno eseguite sulle pitture murali. Occorre precisare però che il livello conservativo delle decorazioni potrà essere realmente verificato soltanto dopo il montaggio delle ponteggiature di servizio. Resta inteso che la fase esecutiva sarà affidata ad un Restauratore specializzato, con il quale si concorderanno e 3 / 8
4 valuteranno - sotto il controllo della Soprintendenza preposta - le singole fase operative. Affresco centrale dell'atrio: Tipologia Interventi eseguiti Associazione tra Degrado-Intervento Descrizione delle procedure di restauro 4 / 8
5 Intervento di preconsolidamento: nelle zone dove la pellicola pittorica presenta difetti di adesione e coesione si procederà ad una preliminare tamponatura con spugne morbide e carta giapponese per favorire l'asportazione dello sporco più superficiale (prima pulitura). Successivamente, tramite interposizione di carta giapponese, si passerà alla riadesione dei frammenti di film pittorico decoesi, evitando la rottura o la perdita di materia. Se necessario si opererà sull'interfaccia scaglia-substrato tramite iniezioni di prodotto consolidante compatibile per favorire la riadesione. Rimozione dalla superficie pittorica di depositi superficiali coerenti ed incoerenti formatisi nel tempo (polveri) o sovrammessi a fini conservativi (fissativi) o estetici che ora si presentano alterati, mediante pennelli di setola morbida o tramite impacchi di polpa di cellulosa ed acqua deionizzata, dopo essersi assicurati della buona aderenza del film pittorico. Intervento di consolidamento: preliminare verifica di buona adesione dell'intonaco tramite percussione manuale della superficie. Sigillatura dei bordi dell'intonaco in fase di caduta al fine di creare delle sacche chiuse tra il muro e la finitura nelle quali verrà iniettata, senza dispersione, malta specifica. Successiva pressione delle sacche tramite idonei pressori per favorire l'omogenea presa del composto, cercando di evitare lesioni dovute a forze di spinta. Rimozione delle stuccature eseguite nel corso di precedenti restauri per motivi conservativi (prodotti inidonei) o estetici (alterazione della cromia originale) tramite l'uso del bisturi. Sostituzione delle vecchie stuccature con nuove più adeguate, facendo assumere alle stuccature un aspetto il più possibile omogeneo e "compatibile" con il tessuto pittorico circostante, in modo che interferiscano il meno possibile sulla lettura dell'immagine. Per attenuare le disomogeneità cromatiche esistenti e non disturbare la percezione dell'insieme - salvaguardando contemporaneamente la lettura filologica del dipinto - si arretrerà otticamente la zona interessata mediante l'uso di colori ad acquerello scuri. Rimozione delle ridipinture eseguite a secco nel corso di precedenti restauri tramite azione meccanica o ad impacco, provvedendo nel secondo caso alla preliminare campionatura delle miscele su piccole porzioni di superficie dipinta (tasselli di provinatura) onde stabilire i tempi di contatto più appropriati. Seconda pulitura della superficie pittorica ad impacco con polpa di carta ed acqua distillata, interponendo carta giapponese: questa operazione sarà indicata principalmente per le parti riprese a secco che risultano piuttosto delicate. Dopo l'impacco si provvederà a perfezionare la 5 / 8
6 pulitura tramite tamponatura con spugne ed acqua deionizzata ( o qualora necessario con solventi da valutare in sito). Estrazione delle formazioni saline tramite azione meccanica in superficie e con compresse umide di polpa di cellulosa o altri supportanti facilmente rimovibili dopo l'applicazione in profondità, previa interposizione di carta giapponese. Reintegro pittorico delle zone abrase e delle parti mancanti di decorazione eseguito con velature di calce spenta e pigmenti naturali in sottotono. Reintegro pittorico delle decorazioni di tipo figurativo eseguito con colori ad acquerello: a velatura nelle sgranature ed abrasioni e a "tratteggio verticale (o rigatino)" nelle lacune, laddove vi siano elementi formali superstiti utili per ricostruirne il disegno pittorico, procedendo in modo tale da rendere sempre riconoscibile l'intervento. Laddove non sia possibile il collegamento formale della lacuna con la pittura circostante, si ricorrerà ad una tinta neutra. Ogni tipo di intervento verrà, comunque, concordato con la Soprintendenza preposta. Dipinti murali delle Volte 6 / 8
7 Tipologia Associazione Interventi tra Degrado-Intervento eseguiti Descrizione delle procedure di restauro Intervento di consolidamento: identificazione tramite percussione di tutti i punti in cui l'intonaco originario si è distaccato dall'arriccio o questo dal supporto murario, successiva sigillatura dei bordi dell'intonaco in fase di caduta al fine di creare delle sacche chiuse tra il muro e la finitura nelle quali verranno iniettate, senza dispersioni, malte a basso peso specifico. Pressione con idonei pressori delle sacche per favorire l'omogenea presa del composto, cercando di evitare lesioni dovute a forze di spinta. In situazioni di forti distacchi, dove la scelta di un riempitivo potrebbe compromettere la stabilità dello strato pittorico, si creeranno degli ancoraggi a punti con barre fini in vetroresina di diverso diametro da fissare con resine epossidiche fra le estremità delle due superfici dei supporti staccati. Nelle lesioni più gravi si inietteranno malte per consolidamento strutturale. Rimozione delle stuccature e rappezzature cementizie tramite azione meccanica. Rimozione delle ridipinture tramite azione meccanica o ad impacco, con solventi da valutare in sito. Rimozione dalla superficie pittorica di depositi superficiali coerenti ed incoerenti formatisi nel tempo (polveri) o sovrammessi a fini conservativi (fissativi) o estetici che ora si presentano alterati, mediante pennelli di setola morbida o tramite impacchi di polpa di cellulosa ed acqua deionizzata, dopo essersi assicurati della buona aderenza del film pittorico. Seconda pulitura eseguita per tamponatura, con spugne ed acqua deionizzata o con solventi specifici da valutare in sito, previa interposizione di carta giapponese, in presenza di fenomeni di scagliatura del film pittorico per ricollocare le scaglie in sede, evitando la rottura e la conseguente perdita di strati di colore. In casi più gravi, si opererà sull'interfaccia 7 / 8
8 frammento-supporto tramite iniezioni di consolidante compatibile per favorire la riadesione. Estrazione delle formazioni saline tramite azione meccanica in superficie e con compresse umide di polpa di cellulosa o altri supportanti facilmente rimovibili dopo l'applicazione in profondità, previa interposizione di carta giapponese. Fissaggio della pellicola pittorica polverulenta tramite stesure a pennello di prodotto specifico, interponendo carta giapponese al fine di evitare trascinamenti di colore decoeso. Stuccatura delle crepe e reintegro delle porzioni mancanti di intonaco con malta di grassello di calce stagionato, sabbia silicea ben lavata ed asciutta di varia granulometria, cercando di imitare il più possibile la malta originale. Reintegro pittorico delle zone abrase e delle parti mancanti delle decorazioni eseguito con velature di calce spenta e pigmenti naturali, in sottotono. Il reintegro pittorico delle decorazioni di tipo figurativo sarà realizzato con colori ad acquerello: a velatura nelle sgranature ed abrasioni e a "tratteggio verticale (o rigatino)" nelle lacune, laddove vi siano elementi formali superstiti sufficienti per ricostruire il disegno pittorico, procedendo in modo tale da rendere sempre riconoscibile l'intervento. Laddove non sia possibile il collegamento formale della lacuna con la pittura circostante, si ricorrerà ad una tinta neutra. Ogni tipo di intervento verrà, comunque, concordato con la Soprintendenza preposta. 8 / 8
OPERAZIONI PRELIMINARI AL CONSOLIDAMENTOED ALLA PULITURA
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