Introduzione pag Riferimenti normativi pag. 3

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2 INDICE Introduzione pag. 2 CAPITOLO 1 RIFERIMENTI NORMATIVI 1.1 Riferimenti normativi pag. 3 CAPITOLO 2 STUDIO DELL OPERA 2.1 Descrizione dell attività pag Studio della collocazione e dell orientamento dell impianto in relazione alle principali sorgenti di rumore ed ai ricettori presenti pag. 7 CAPITOLO 3 CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA 3.1 Premessa pag Caratterizzazione acustica ante - operam pag Caratterizzazione acustica post - operam pag Strumentazione utilizzata pag Verifica della compatibilità dell intervento pag Conclusioni pag. 26 Allegati - Certificati strumento e taratura pag. 27 1

3 Introduzione La presente relazione tecnica è relativa alla stima previsionale di impatto acustico per la realizzazione di un allevamento avicolo in località Rocca Priora, Via Poiole 3, 4 e Via Clementina, 16 nel Comune di Falconara Marittima (AN). L intervento riguarda la riqualificazione di un sito produttivo agricolo, con la trasformazione di un allevamento bovino e suinicolo in allevamento avicolo, con miglioramento funzionale delle prestazioni ambientali secondo le migliori tecniche disponibili. La stima previsionale ha lo scopo di valutare i livelli di rumore immessi nell ambiente esterno dall attività e dagli impianti a servizio dell esercizio. Tale valutazione è stata effettuata utilizzando un modello sonoro previsionale, il quale ha permesso di prevedere i livelli sonori generati dall intervento e le variazioni del clima acustico presente. 2

4 CAPITOLO 1 RIFERIMENTI NORMATIVI 1.1 Riferimenti normativi La Legge Quadro sull Inquinamento Acustico n. 447/95 (pubbl. S.O.G.U n. 254 del 30/12/95); D.P.C.M. 16/03/98 Tecniche di rilevamento e di misura dell inquinamento acustico ; Legge Regionale 14/11/01 n. 28 Norme per la tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico nella Regione Marche ; Delibera della G.R. n.896 del 24/06/03 Criteri e Linee Guida - REGIONE MARCHE; Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti - Trasmissione del rumore interno all'esterno - UNI EN :

5 CAPITOLO 2 STUDIO DELL OPERA 2.1 Descrizione dell attività Il progetto in esame prevede la riqualificazione dell attuale sito produttivo agricolo con la trasformazione dell allevamento bovino e suinicolo in un nuovo allevamento avicolo con miglioramento funzionale delle prestazioni ambientali secondo le migliori tecniche disponibili. L intervento prevede di demolire completamente l attuale allevamento con l eccezione della casa colonica e di quella del custode di via Clementina 16, del complesso di via Poiole 3 e del complesso dello spaccio di via Poiole 4. Verranno realizzati n. 8 capannoni per allevamento biologica e n. 5 capannoni per allevamento tradizionale. I capannoni saranno realizzati con struttura portante in profilati d acciaio zincati a caldo, costituita da pilastri e capriate a doppia falda con linea di colmo longitudinale. Le pareti perimetrali di tamponamento e il manto di copertura sono realizzati mediante pannelli sandwich, costituiti da doppia lamiera zincata con interposto strato coibente di poliuretano espanso, aventi superfici liscie e regolari. La chiusura delle parti terminali dei pannelli, in corrispondenza degli sporti di gronda, è garantita da apposita lamiera sagomata in modo da aderire perfettamente alla sezione dei pannelli stessi. La chiusura della linea di colmo in copertura, è anch essa garantita da specifica lamiera opportunamente sagomata per aderire alla conformazione dei pannelli. Le porte di accesso sono realizzate con telaio metallico tamponato con pannello sandwich, di identica tipologia delle pareti, tali da costituire elemento liscio e regolare di continutà delle pareti stesse. Le aperture finestrate, disposte in linea continua sui due lati, sono costituite da telai in acciaio verniciato e lastre di policarbonato dello spessore di mm. 40, dotate di apertura automatizzata a vasistas rovescio con tubo rigido e aste a cremagliera. Le finestre sono inoltre tutte dotate di deflettore interno e rete metallica antipassero e antinsetto. I ventilatori, aventi funzione di estrazione dell aria dall interno dell allevamento, sono dotati di lamelle orientabili di apertura (ventilatore in esercizio) e chiusura (ventilatore spento), il tutto al fine di garantire il confinamento dell ambiente interno. Il progetto prevede di realizzare un allevamento avicolo con una gestione in parte convenzionale e in parte biologica. Le due entità produttive, seguono modalità di gestione differenti. Il ciclo produttivo di avicoli da carne di tipo leggero con una presenza del 50% di maschi e 50% di femmine, prevede l allontanamento delle femmine dopo circa 35 giorni e quello dei maschi a 4

6 50/52 giorni dall accasamento. Considerato che le femmine vengono vendute a 1,6 kg e i maschi a circa 3,0 kg, il peso medio finale per capo in un ciclo è pari a circa 2,5 kg. Il ciclo produttivo di avicoli da carne di tipo biologico con una presenza di circa il 50% di maschi e 50% di femmine, prevede l ingrasso di pulcini che vengono acquisiti da strutture specializzate per la loro produzione. Gli animali entrano in allevamento a circa 30 gr di peso e vengono allevati per un minimo di 81 giorni, a questo punto vengono conferiti all industria che li macella e colloca i prodotti (carni) presso la distribuzione commerciale. In ciascun momento il PVM dell allevamento non supera i 21 kg/m². Al termine del ciclo inviati i capi allevati a macellazione, viene effettuata la pulizia e l igienizzazione dei capannoni e dopo il periodo di vuoto sanitario, vengono introdotti i pulcini dell età indicativa di un giorno. I pulcini vengono generalmente conferiti in contenitori in plastica e restituiti all incubatoio oppure in scatole di cartone che vengono raccolte separatamente dagli altri rifiuti e avviate a recupero. Prima dell inserimento dei pulcini viene preparata la lettiera di paglia sfibrata dello spessore di circa 10 cm sul pavimento in cemento nella misura di circa di 1,5 kg/m2. Durante il ciclo produttivo si può avere aggiunta di nuova paglia qualora si riscontri una umidità della lettiera superiore alla norma. Tale intervento è più frequente nel periodo invernale. A fine ciclo, una volta svuotato il capannone dai capi, si provvede alla raccolta della pollina con pala meccanica, caricata su appositi mezzi e ceduta a terzi. Segue lo spazzamento per raccogliere i residui di pollina e polvere che viene aggiunta alla precedente. In un anno sono possibili 5 cicli per l allevamento di tipo convenzionale e 3,6 cicli per l allevamento di tipo biologico. L allevamento viene gestito normalmente da 2 addetti, ai quali si affiancano dei terzisti in occasione delle operazioni di carico/scarico degli animali e delle lettiere, e delle operazioni di pulizia e igienizzazione dei locali. Il progetto ha per oggetto la realizzazione di n. 5 capannoni zootecnici per l allevamento di polli da carne di tipo convenzionale e n. 8 capannoni per l allevamento di polli da carne di tipo biologico. Per l allevamento di tipo convenzionale la potenzialità massima dell allevamento è definita sulla base del Decreto Legislativo 27 settembre 2010, n.181 "Attuazione della direttiva 2007/43/CE che stabilisce norme minime per la protezione di polli allevati per la produzione di carne" pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 5 novembre 2010, norme minime per la protezione dei polli allevati per la produzione di carne Per l allevamento di tipo biologico la potenzialità massima dell allevamento è definita sulla base del REGOLAMENTO (CE) N. 889/2008 DELLA COMMISSIONE del 5 settembre 2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione 5

7 biologica, l'etichettatura e i controlli Le condizioni gestionali che garantiscono il buon livello di 'benessere' sono rappresentate da tutte le variabili ambientali, ed in particolare da: disponibilità di acqua e cibo, comfort e riparo, libertà di movimento, il peso vivo presente nei capannoni non supera in alcun momento 33 kg/m², prevenzione e rapido trattamento di patologie, accurata gestione e controllo degli animali, per prevenire o trattare tempestivamente eventuali problemi sanitari. Nei capannoni il ricambio d aria avviene mediante la ventilazione forzata. Il numero di ventilatori presenti garantiscono i ricambi necessari nelle condizioni più gravose. Il sistema di ventilazione è gestito da un apposito computer che attraverso il comando delle finestre, della ventilazione consente di condizionare la temperatura interna sui valori impostati dall addetto alla gestione. In relazione alla temperatura interna ed esterna, l aumento della ventilazione avviene a stadi, cioè con l inserimento progressivo dei ventilatori, fino al loro totale utilizzo, Al primo stadio sono collegati i ventilatori che funzionano con l orologio parzializzatore per la programmazione del minimo ricambio d aria. Con l innalzamento della temperatura oltre i limiti impostati nella centralina, si determina lo stadio successivo e quindi l avvio dei ventilatori ad esso collegati. La temperatura impostata e la temperatura rilevata in ambiente sono visualizzate su un unico display. I ventilatori presenti sono in grado di garantire lo stato di benessere degli animali allevati e per gli allevamenti convenzionali sono n 14 su un fronte e n 3 su il fronte retro, mentre per gli allevamenti biologici i ventilatori sono n 10 su un fronte e n 2 per ciascun lato. 6

8 2.2 Studio della collocazione e dell orientamento dell impianto in relazione alle principali sorgenti di rumore ed ai ricettori presenti L area interessata dal futuro intervento si trova nel Comune di Falconara Marittima (AN) in località Rocca Priora. Nell area si trovano isolati e sparsi recettori sensibili residenziali. Tutt attorno la zona è a destinazione prevalentemente agricola. A Nord a circa 100 metri dal confine del lotto si trova un impianto di raffineria del Gruppo Api. In direzione Sud-Est l area confina con la Strada Provinciale n 76, mentre in direzione Nord-Est a circa 700 metri dal confine del lotto si trova la Strada Statale n 16. L area si trova inoltre in una posizione prevalentemente pianeggiante. La stima previsionale dei livelli di rumore prodotti a seguito della realizzazione dell impianto viene effettuata, come previsto dalla Delibera della giunta regionale n 896 del 24/06/2003, in corrispondenza dei confini di proprietà ed in prossimità dei recettori sensibili più vicini. Fig. 1: Inquadramento territoriale 7

9 CAPITOLO 3 CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA 3.1 Premessa Il presente capitolo ha come oggetto la valutazione previsionale di impatto acustico prevista dall art. 8 comma 4 della L.Q. 447/95 che impone l acquisizione preventiva di tale valutazione per l installazione di nuovi impianti. La documentazione previsionale di impatto acustico deve contenere la valutazione comparativa tra lo scenario con assenza (ante-operam) e quello con presenza delle opere e attività (postoperam). La perizia andrà ad accertare che i livelli di immissione assoluti e di emissione siano conformi a quelli previsti per la Classe di appartenenza della relativa zonizzazione acustica comunale. Il Comune di Falconara Marittima ha approvato la classificazione acustica del territorio. L area oggetto di intervento ed i recettori prossimi all impianto si trovano prevalentemente nella classe III, ed in parte in classe IV secondo quanto indicato nella zonizzazione acustica del Comune di Falconara Marittima. Classi di destinazione d uso del territorio Tabella 1: Valori limite imposti dal Classificazione acustica del territorio Valori limite Assoluti di immissione Valori limite assoluti di emissione Diurno Notturno Diurno Notturno Classe III Aree di tipo misto Classe IV Aree di intense attività umane Inoltre per tutte le sorgenti sonore inserite nell area della realizzazione del progetto, debbono essere rispettati i valori limite differenziali di immissione, pari a 5 db(a) per il periodo diurno e 3 db(a) per il periodo notturno, calcolati come differenza tra il livello ambientale ed il livello residuo eventualmente corretto data la presenza di componenti tonali, impulsive od in bassa frequenza. 8

10 Fig.2: Estratto zonizzazione comunale 9

11 3.2 Caratterizzazione acustica ante-operam La valutazione di clima acustico ante-operam (clima acustico dello stato zero) si è sviluppata rilevando il clima acustico attuale all interno dell area in cui sarà presente l impianto ed in corrispondenza dei recettori sensibili presenti al fine di valutare il clima acustico dello stato zero (ante operam). Le misurazioni fonometriche sono state eseguite secondo le prescrizioni del Decreto 16/03/98 Tecniche di rilevamento e di misura dell inquinamento acustico", con la tecnica del campionamento, secondo quanto richiesto dalla normativa. I rilievi fonometrici sono stati effettuati nel giorno 13 settembre 2016 dall Ing. Michele Baleani con misure diurne e notturne secondo il D.P.C.M. 16/03/98, con tempo di integrazione di 10 minuti e tempo di campionamento di 0,5 secondi, in condizioni meteo di cielo coperto ed in assenza di vento. 10

12 MISURE POSTAZIONE M1 Fig.3: Postazione di misura M1 db ,50 31, A Z LAeq LAFmax LAFmin Hz Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :08 53,0 38,5 44,0 0:10:00 Nel periodo notturno le misurazioni hanno prodotto i seguenti risultati: Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :12 51,0 36,5 40,0 0:10:00 11

13 MISURE POSTAZIONE M2 Fig.4: Postazione di misura M2 db ,50 31, A Z Hz LAeq LAFmax LAFmin Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :35 74,0 40,0 60,5 0:10:00 Nel periodo notturno le misurazioni hanno prodotto i seguenti risultati: Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :24 55,0 37,5 46,5 0:10:00 12

14 MISURE POSTAZIONE M3 Fig.5: Postazione di misura M3 db ,50 31, A Z LAeq LAFmax LAFmin Hz Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :20 48,0 38,0 43,0 0:10:00 Nel periodo notturno le misurazioni hanno prodotto i seguenti risultati: Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :38 45,0 34,0 39,0 0:10:00 13

15 MISURE POSTAZIONE M4 Fig.6: Postazione di misura M ,50 31, A Z LAeq LAFmax LAFmin Hz Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :59 50,0 35,5 40,0 0:10:00 Nel periodo notturno le misurazioni hanno prodotto i seguenti risultati: Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :57 45,0 34,5 39,0 0:10:00 14

16 MISURE POSTAZIONE M5 Fig.7: Postazione di misura M ,50 31, A Z LAeq LAFmax LAFmin Hz Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :17 52,5 38,0 43,0 0:10:00 Nel periodo notturno le misurazioni hanno prodotto i seguenti risultati: Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :15 46,0 34,5 39,0 0:10:00 15

17 MISURE POSTAZIONE M6 Fig.8: Postazione di misura M6 db ,50 31, A Z LAeq LAFmax LAFmin Hz Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :20 48,0 38,0 43,0 0:10:00 Nel periodo notturno le misurazioni hanno prodotto i seguenti risultati: Nome Ora LAFmax LAFmin LAeq Durata inizio [db] [db] [db] Totale 06/09/ :29 44,0 33,5 40,0 0:10:00 16

18 3.3 Caratterizzazione acustica post operam L analisi si è sviluppata prendendo in considerazione le principali sorgenti di rumore legate all attività svolta. Come indicato nella descrizione dell attività, la sorgente di rumore significativa è rappresentata dall impianto di ventilazione costituito per i capannoni di allevamento di tipo standard da n 14 ventilatori in testata e da n 3 ventilatori sul fronte retro, e da n 10 ventilatori in testata e n 2 nei due lati per i capannoni di allevamenti bio Per conoscere esattamente la rumorosità prodotta dai ventilatori, è stata effettuata una misurazione in un impianto similare di proprietà della stessa ditta, sito in Località Casenuove di Osimo (AN). Il fonometro è stato posizionato ad una distanza di 1 metro tra due ventilatori, in modo tale da determinare il livello di pressione sonora di n 2 ventilatori funzionanti contemporaneamente. Su indicazioni della committenza, i ventilatori funzioneranno costantemente, al fine di asportare il calore all interno dell ambiente. Il rilievo effettuato in data 17/03/2016 ha prodotto i seguenti risultati: Tabella 2: Livello di pressione sonora dei ventilatori Tipologia di impianto Distanza [m] LAeq [db(a)] Impianto di aspirazione 1,0 75,0 db 17/03/ ,50 31, A C LAeq LAFmax LAFmin Hz 17

19 Fig.9: Rilievo fonometrico dei livelli di pressione sonora di n.2 ventilatori A seconda delle condizioni igrometriche dell ambiente interno i ventilatori funzioneranno in sequenza, il tutto con un sistema automatizzato. Essi potranno funzionare contemporaneamente solo in casi eccezionali durante la stagione estiva durante il periodo di riferimento diurno. Per rendere più gravosa la stima previsionale, si effettuano le seguenti ipotesi: che i ventilatori funzionino tutti contemporaneamente in tutti gli edifici di giorno; non si considera l'effetto delle piantumazioni arboree esistenti e di futura coltivazione; le singole sorgenti sonore sono state considerate nella posizione della parete laterale più vicina al punto di misura e non considerando l eventuale effetto barriera degli edifici. Inoltre l'intervento prevede l'installazione di box schermanti in pannelli sandwich e deflettori in corrispondenza dei ventilatori, costituiti da una struttura metallica e da teli rigidi sulla copertura e pareti laterali, come indicato nelle tavole allegate. Hanno la funzione di evitare che eventuali piume e paglie della lettiera espulse dai ventilatori dall'ambiente interno si spargano all'esterno. Essi avranno oltretutto la funzione di barriera acustica garantendo un abbattimento acustico non inferiore a 8 db(a) per limitare la rumorosità prodotta dai ventilatori. 18

20 Nei punti di controllo in esame per divergenza si produrranno i livelli di rumore indicati nella tabella seguente. Tabella 3: Livelli di pressione sonora nei punti di controllo nel periodo diurno Tipologia di impianto Riferimento LAeq [db(a)] M1 31,0 M2 36,5 M3 43,0 M4 33,0 M5 35,5 Recettore 1 34,0 Impianto di aspirazione Recettore 2 40,0 Recettore 3 36,5 Recettore 4 37,0 Recettore 5 38,0 Recettore 6 31,0 Recettore 7 26,0 Recettore 8 24,0 Nel periodo di riferimento notturno (ore 22:00 6:00), l impianto di aspirazione rimane attivo. Tuttavia i ventilatori di ciascun box non funzioneranno mai contemporaneamente in quanto come detto in precedenza ciò può accadere solo in condizioni critiche superate certe temperature esterne, cosa che dunque non potrà mai accadere di notte. Di conseguenza si ipotizza che al massimo ne siano funzionanti al massimo 6 ventilatori assiali. Inoltre come in precedenza, valgono le stesse ipotesi. Nei punti di controllo in esame per divergenza si produrranno i livelli di rumore indicati nella tabella seguente. Tabella 4: Livelli di pressione sonora nei punti di controllo nel periodo notturno Tipologia di impianto Riferimento LAeq [db(a)] M1 30,5 M2 33,0 Impianto di aspirazione M3 39,5 M5 32,0 Recettore 1 30,0 19

21 Recettore 2 36,5 Recettore 3 33,0 Recettore 4 35,5 Recettore 5 35,0 Recettore 6 29,0 Recettore 7 26,0 Recettore 8 24,0 Inoltre nell impianto esistente di proprietà della stessa ditta, sito in Località Casenuove di Osimo (AN) è stata effettuata una misurazione del livello di pressione sonora all interno dell edificio in presenza dei polli, con il fonometro posto ad un metro dalle pareti laterali, al fine di determinare la rumorosità interna al box. Il livello di pressione sonora registrato è il seguente: Tabella 5: Livello di pressione sonora dei ventilatori Tipologia di impianto Distanza [m] LAeq [db(a)] Rumorosità interna all ambiente 1,0 dalla parete laterale 65,0 Fig.10: Rilievo fonometrico dei livelli di pressione sonora all interno dell edificio 20

22 Per la valutazione dei livelli di rumore immessi nell ambiente esterno dai livelli di pressione sonora rilevati dall ambiente interno, sono state utilizzate le seguenti norme: EN Building acoustics: estimation of acoustic performance of buildings from the performance of products, part 4: transmission of indoor sound to the outside. ISO Acoustics: Attenuation of sound during propagation outdoors, part 1: Calculation of the absorption of sound by the atmosphere. ISO Acoustics: Attenuation of sound during propagation outdoors, part 2: General method of calculation. La valutazione del livello di pressione sonora presente nell ambiente esterno in seguito alla emissione sonora da parte di un edificio viene effettuata in funzione del livello sonoro presente all interno di tale edificio e dalla prestazione acustica del suo involucro. Il modello di calcolo definito dalla norma EN prevede di schematizzare le superfici emittenti dell edificio, costituite dall involucro e dalle sorgenti sonore esterne di facciata, con una o più sorgenti puntiformi, il cui livello di potenza sonora viene definito mediante il calcolo previsto dalla norma. Ogni singola sorgente puntiforme può rappresentare una porzione dell involucro dell edificio o un gruppo di sorgenti sonore di facciata. In genere ogni lato dell edificio (facciate e copertura) richiede di essere schematizzato con almeno una sorgente puntiforme. I livelli di potenza sonora delle varie sorgenti sonore di facciata sono calcolate mediante dati noti desunti da dati tecnici, mentre per l edificio il calcolo del rumore immesso nell ambiente esterno viene effettuato partendo dal livello di pressione sonora presente all interno dell edificio stesso e dal potere fonoisolante degli elementi dell involucro. Determinati i livelli di potenza sonora delle sorgenti puntiformi con cui viene schematizzato l edificio, il livello di pressione sonora nell area circostante può essere calcolato secondo quanto previsto dalla norma ISO Per un segmento di elementi strutturali dell involucro dell edificio il livello di potenza sonora per la sorgente puntiforme equivalente, è determinato da: L ' = L, C R 10log S S Pin+ d w + dove: L P,in è il livello di pressione sonora da 1m a 2m dall interno del segmento; C d è il termine di diffusività per il campo sonoro interno, a livello del segmento; R è il potere fonoisolante apparente per il segmento; 0 21

23 S è l area del segmento; S 0 è l area di riferimento, S 0 = 1m 2 ; Il termine di diffusività C d è funzione della diffusività del campo sonoro interno e dell assorbimento interno del segmento considerato dell involucro dell edificio. La norma UNI EN indica per il termine di diffusività -3 db. La propagazione del rumore in ambiente esterno verrà attenuato ad opera delle pareti laterali. Sulla base delle caratteristiche strutturali, vengono determinati i valori di attenuazione degli elementi componenti l edificio: STRUTTURA TIPOLOGIA COSTRUTTIVA ATTENUAZIONE [db(a)] PARETI VERTICALE DI CONTORNO PANNELLO SANDWICH 50 mm 25 Partendo dai dati di potenza sonora prodotto all interno dell edificio e dal valore di isolamento acustico dell involucro edilizio, vengono definiti, per le sorgenti puntiformi che schematizzano lo stabilimento, i valori di potenza sonora secondo quanto definito dalla norma EN Nella schematizzazione sono state considerate tutte le facciata esterne dell edificio. Nei punti di controllo in esame per divergenza si produrranno i livelli di rumore indicati nella tabella seguente per l ipotesi sopra indicata: Tabella 6: Livelli di pressione sonora nei punti di controllo Tipologia di impianto Riferimento LAeq [db(a)] M1 16,0 M2 14,0 M3 29,0 M5 15,0 M6 24,0 Recettore 1 15,0 Rumorosità interna Recettore 2 26,0 Recettore 3 22,0 Recettore 4 17,0 Recettore 5 17,0 Recettore 6 15,5 Recettore 7 15,5 Recettore 8 13,0 22

24 Come si evince la rumorosità prodotta all interno dell ambiente non si propaga in corrispondenza dei punti di controllo. 3.4 Strumentazione utilizzata La strumentazione utilizzata per le misurazioni acustiche è costituita da un fonometro integratore conforme alla Classe 1 delle norme EN 60651/1994 e EN 60804/1994 marca Brüel- Kjaer Modello 2250, dotato di microfono condensatore prepolarizzato modello 4189 e da un calibratore marca Brüel-Kjaer Modello La strumentazione sopra indicata è in ogni sua parte conforme ai dettami dell Art. 2 commi 1, 2, 3, 4, 5 del Decreto del Ministero dell Ambiente 16 marzo 1998 Tecniche di rilevamento e misurazione dell inquinamento acustico. La metodologia di misura adottata è conforme alle specifiche riportate nel D.M.A. 16 marzo Si riporta in allegato il certificato di taratura della strumentazione impiegata per le misurazioni. 23

25 3.5 Verifica della compatibilità dell intervento I risultati di tale indagine sono riportati nella tabella seguente. Confronto dati misurati e simulati con quelli previsti dalla normativa CLASSE della zonizzazione acustica comunale Riferimento L Aeq [db(a)] Impianti spenti L Aeq [db(a)] Impianti funzionanti Valore differenziale [db(a)] Classe III (Aree di tipo misto) Classe IV (Aree di intense attività umane) Valori limite assoluti di immissione [db(a)] Valore limite differenziale diurno [db(a)] Confine di proprietà M1 DIURNO 44,0 44,0 65 Confine di proprietà M2 DIURNO 60,5 60,5 65 Confine di proprietà M3 DIURNO 43,0 46,0 60 Confine di proprietà M5 DIURNO 43,0 43,5 60 Confine di proprietà M6 DIURNO 43,0 44,0 60 Recettore Rec.1 DIURNO 43,0 43,5 0, Recettore Rec.2 DIURNO 43,0 45,0 2, Recettore Rec.3 DIURNO 43,0 44,0 1, Recettore Rec.4 DIURNO 43,0 44,0 1, Recettore Rec.5 DIURNO 60,5 60,5 2, Recettore Rec.6 DIURNO 44,0 44,0 0, Recettore Rec.7 DIURNO 60,5 60,5 0, Recettore Rec.8 DIURNO 60,5 60,5 0, Confine di proprietà M1 NOTTURNO 40,0 40,

26 Confine di proprietà M2 NOTTURNO 46,5 47,0 55 Confine di proprietà M3 NOTTURNO 39,0 42,5 50 Confine di proprietà M5 NOTTURNO 39,0 39,5 50 Confine di proprietà M6 NOTTURNO 40,0 40,5 50 Recettore Rec.1 NOTTURNO 39,0 39,5 0, Recettore Rec.2 NOTTURNO 39,0 41,0 2, Recettore Rec.3 NOTTURNO 39,0 40,0 1, Recettore Rec.4 NOTTURNO 39,0 40,5 1, Recettore Rec.5 NOTTURNO 46,5 47,0 0, Recettore Rec.6 NOTTURNO 40,0 40,5 0, Recettore Rec.7 NOTTURNO 46,5 46, Recettore Rec.8 NOTTURNO 46,5 46, Dalla tabella precedente si desume che i valori assoluti e differenziali di immissione dell impianto completamente funzionante nella sua totalità nel periodo diurno e notturno sono inferiori ai valori della classe acustica del territorio. Pertanto dall analisi previsionale effettuata si evince che l impianto di allevamento avicolo di tipo industriale può essere funzionante nel periodo diurno (06:00-22:00) e notturno (22:00-6:00). 25

27 3.6 Conclusioni Il sottoscritto Dott. ing. Michele Baleani iscritto all Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona col n.2615 in qualità di tecnico competente in acustica ambientale ai sensi del D.D. n.107/tra_08 del 17/07/07 VALUTA acusticamente compatibile (confronto tra i livelli di rumore dopo la realizzazione degli interventi di isolamento acustico delle sorgenti di rumore dell impianto e i limiti di rumore previsti per il territorio in esame), per la realizzazione di un allevamento avicolo in località Rocca Priora, Via Poiole 3, 4 e Via Clementina, 16 nel Comune di Falconara Marittima (AN). Osimo, li 28/09/2016 Ing. Michele Baleani 26

28 ALLEGATO - Certificati strumento e taratura 27

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Introduzione pag Riferimenti normativi pag. 3

Introduzione pag Riferimenti normativi pag. 3 INDICE Introduzione pag. 2 CAPITOLO 1 RIFERIMENTI NORMATIVI 1.1 Riferimenti normativi pag. 3 CAPITOLO 2 STUDIO DELL OPERA 2.1 Descrizione dell attività pag. 4 2.2 Studio della collocazione e dell orientamento

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