Programma Operativo FSE Struttura e allocazioni finanziarie

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1 REGIONE PIEMONTE Programma Operativo FSE Struttura e allocazioni finanziarie (Versione del 3 luglio 2014) 1

2 La bozza di PO FSE, attualmente in corso di stesura, è strutturata in conformità al draft template approntato dai servizi della Commissione Europea nell ultima versione attualmente disponibile (datata e pubblicata nel mese di maggio sul sito della DG Politica regionale della CE). Poiché le predette linee guida prevedono un articolazione del Programma che non ne agevola una comprensione immediata per i non addetti ai lavori e tenuto altresì conto del carattere ancora parzialmente in progress del testo del PO FSE , nelle pagine che seguono se ne sono estrapolate le parti funzionali alla comprensione del disegno strategico della Regione Piemonte. Esse fanno in primis riferimento parte 1 del documento- alle diverse componenti che definiscono la struttura del PO: Assi, Priorità di investimento, Risultati attesi e Azioni, le prime due derivanti direttamente dai Regolamenti comunitari (gli Assi coincidono infatti con gli Obiettivi tematici assegnati in via prioritaria alla missione del FSE, mentre il Regolamento di Fondo ne stabilisce le priorità di investimento per ogni OT) e le restanti (Risultati attesi/obiettivi specifici e Azioni) dall Accordo di partenariato ufficialmente trasmesso alla Commissione Europea lo scorso 22 aprile. Nella parte 2 del documento sono invece prefigurate le ipotesi di allocazione finanziaria definite a livello tecnico, così come revisionate sulla base delle indicazioni politiche fornite dalla nuova Giunta regionale e tenendo conto, nella misura in cui lo si è ritenuto opportuno, delle sollecitazioni provenienti dal partenariato, il cui processo di consultazione è stato avviato nel luglio 2013 con la presentazione dei primi orientamenti per la predisposizione del Documento Strategico Unitario per la programmazione della politica di coesione cofinanziata dai Fondi strutturali , successivamente fatto proprio dalla Giunta regionale e adottato, con modificazioni, dal Consiglio in data 4 marzo L esplicitazione dell architettura del PO permette infatti di delineare gli indirizzi strategici regionali per la programmazione del FSE , chiarendo quali sono le priorità di investimento per la valorizzazione e la qualificazione del capitale umano piemontese e, all interno di ciascuna di essa, gli obiettivi specifici (risultati attesi) dell Accordo di Partenariato sui quali focalizzare l intervento del Fondo e le azioni che s intendono attivare per il loro effettivo conseguimento, demandando alla descrizione contenuta nel PO la loro declinazione territoriale in funzione delle esigenze del contesto. Volutamente, l esercizio non prende invece ancora in considerazione le categorie del quinto asse, dedicato all assistenza tecnica, che assolve a una funzione di servizio trasversale all intero Programma. D altra parte, l esplicitazione delle ipotesi di allocazione finanziaria, oltre a rendere evidente il rispetto del principio di concentrazione tematica a livello di priorità di investimento, dà contezza dell intensità con la quale l intervento del Fondo è chiamato a contribuire al conseguimento dei risultati attesi del Programma in risposta, anche in questo caso, alle esigenze che l analisi dei punti di forza e di debolezza del Piemonte, così come delle opportunità e delle minacce, ha posto in luce. Con riferimento all architettura programmatica, sono volutamente omesse dal testo qui presentato alcune ipotesi relative alla tematica degli indicatori. Ferma restando la necessità di approfondire il confronto avviato con le Autorità nazionali e comunitarie, è opportuno anticipare in questa sede alcune considerazioni già esplicitate dalla Regione Piemonte. Si ipotizza di selezionare gli indicatori di risultato, da individuarsi a livello di Risultato atteso/obiettivo specifico, esclusivamente nell ambito di quelli comuni di cui all Allegato I del Reg. (UE) 1304/2013 e richiamati nello stesso Accordo di Partenariato, ovvero, in mancanza di riferimenti pertinenti, prevedendone di specifici di Programma. A norma di Regolamento, tutti i predetti indicatori saranno quantificati in termini di risultato atteso/valore target, individuato, nella misura del possibile, sulla base di dati di baseline disponibili, ovvero ipotizzandone la definizione in corso d opera (2016). Viceversa è 2

3 fortemente osteggiata la richiesta del DPS di procedere a una quantificazione degli indicatori statistici che l Accordo di partenariato associa a ciascun risultato atteso in quanto si ritiene la loro dinamica nel medio periodo sia quasi del tutto indipendente dalle scelte operate dall AdG e la loro considerazione ai fini dell espressione di giudizi di efficacia dei Programmi risulti, per conseguenza, del tutto impropria. Sempre dall Allegato I del Reg. (UE) 1304/2013 saranno prescelti gli indicatori di output da quantificare in termini di risultato atteso/valore target a livello di Priorità di investimento. Fermo restando l impegno a rilevare e comunicare i dati per ciascuno di essi tanto attraverso il sistema di monitoraggio quanto nell ambito dei RAE, l ipotesi è infatti quella di procedere a una quantificazione ex ante unicamente per gli indicatori caratterizzanti ciascuna PdI (es. i giovani e i disoccupati per la 8.i), assicurandosi gli stessi siano riferiti ad azioni che coprano almeno il 50% della dotazione economica della PdI. In linea con quanto stabilito nel Regolamento di esecuzione 215/2014, il performance framework a livello di Asse assocerà all indicatore finanziario relativo agli importi certificati una selezione degli indicatori di output riferiti ad azioni significative sotto il profilo economico, o, in mancanza, a indicatori di avanzamento procedurale, anche in questo caso assicurando una copertura di almeno il 50% dell importo per Asse. Sotto il profilo finanziario, occorre chiarire, a livello di premessa, che la dotazione complessiva del Programma cofinanziato dal FSE, precedentemente stimata in circa 880 milioni, è stata recentemente rivista in 872,3 milioni in esito a un a un confronto tra gli Assessori competenti in materia di Fondi strutturali che hanno concordato di trasferire in favore del Programma FESR circa 7,3 milioni per il conseguimento in forma coordinata di alcune priorità regionali riguardanti, in particolare, la creazione d impresa (poco più di 4 milioni dell OT 8.3 del FSE sono trasferite all O.T. 3.5 del FESR per integrare le azioni di accompagnamento a sostegno ai nuovi imprenditori cofinanziate dal FSE con una partecipazione, da parte del FESR, agli investimenti sostenuti in fase di start up) e l innovazione sociale (2,6 milioni sono spostati dall O.T. 9.1 all O.T. 3.7 così da completare le azioni di promozione dell innovazione e dell impresa sociale tipica del FSE con un supporto agli investimenti che tali realtà dovranno sostenere). Viene infine ridotta di poco meno di 2,5 milioni la dotazione dell OT 11 FSE. Si è infine proceduto alla razionalizzazione di determinate Azioni, eliminando quelle di minore caratura economica, nonché alla revisione delle dotazione finanziaria di alcune di esse. 3

4 ASSE I OBIETTIVO TEMATICO 8 OCCUPAZIONE PARTE 1: L ARCHITETTURA DEL PROGRAMMA PRIORITA INVESTIMENTO 8.1 Accesso all'occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, nonché attraverso le iniziative locali per l'occupazione e il sostegno alla mobilità professionale OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 1 Aumentare l occupazione dei giovani 1. Misure di politica attiva, tra le quali l'apprendistato, incentivi all assunzione, tirocini e altre misure di integrazione istruzione/formazione/lavoro, azioni di mobilità professionale, con particolare attenzione ai settori che offrono maggiori prospettive di crescita (prioritariamente nell ambito di: green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale, ICT) 2. Percorsi di formazione per giovani assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, preceduti e corredati da campagne informative e servizi a supporto delle imprese 3. Percorsi di apprendistato di alta formazione e ricerca e campagne informative per la promozione dello stesso tra i giovani, le istituzioni formative e le imprese e altre forme di alternanza fra alta formazione, lavoro e ricerca 4. Creazione e rafforzamento di punti di contatto per il profiling, l'accompagnamento al lavoro, l orientamento, il bilancio di competenze e l inserimento in percorsi di formazione ed inserimento lavorativo anche per i NEET OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 2 Ridurre il numero di disoccupati di lunga durata e sostenere adeguatamente le persone a rischio di disoccupazione di lunga durata 1. Incentivi all'assunzione e altre misure di politica attiva, tra cui azioni di mobilità professionale, con particolare attenzione ai settori che offrono maggiori prospettive di crescita (prioritariamente nell ambito di: green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale, ICT) 2. Azioni di qualificazione e riqualificazione dei disoccupati di lunga durata fondate su analisi dei fabbisogni professionali e formativi presenti in sistematiche rilevazioni e/o connesse a domande espresse dalle imprese 4

5 PRIORITA INVESTIMENTO 8.3 Attività autonoma, spirito imprenditoriale e creazione di imprese, comprese le micro, piccole e medie imprese innovative OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 3 Promuovere lo spirito imprenditoriale 1. Percorsi di sostegno (servizi di accompagnamento e/o incentivi) alla creazione d'impresa e al lavoro autonomo, ivi compreso il trasferimento d'azienda (ricambio generazionale) PRIORITA INVESTIMENTO 8.4 Uguaglianza tra uomini e donne in tutti settori, incluso l'accesso all'occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione tra vita professionale e vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno stesso lavoro o un lavoro di pari valore OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 4 2 Aumentare l occupazione femminile 1. Voucher e altri interventi per la conciliazione (women and men inclusive) 2. Misure di promozione del «welfare aziendale» (es. nidi aziendali, prestazioni socio-sanitarie complementari) e di nuove forme di organizzazione del lavoro family friendly (es. flessibilità dell orario di lavoro, coworking, telelavoro, etc.) 3. Produzione di informazioni e di strumenti a supporto di scuole, università, enti di formazione e servizi per il lavoro finalizzati alla riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro1 Misure di conciliazione PRIORITA INVESTIMENTO 8.5 v) Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 5 Favorire la permanenza al lavoro e la ricollocazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi (settoriali e di grandi aziende) 1. Azioni integrate di politiche attive e politiche passive, tra cui azioni di riqualificazione e di outplacement dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi collegate a piani di riconversione e ristrutturazione aziendale 5

6 PRIORITA INVESTIMENTO 8.7 Modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi per l'impiego pubblici e privati di promozione dell'occupazione, migliorando il soddisfacimento delle esigenze del mercato del lavoro, anche attraverso azioni che migliorino la mobilità professionale transnazionale nonché attraverso programmi di mobilità e una migliore cooperazione tra le istituzioni e i soggetti interessati OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 6 Migliorare l efficacia e la qualità dei servizi per il lavoro 1. Azioni di consolidamento e applicazione dei LEP e degli standard minimi, anche attraverso la costituzione di specifiche task force 2. Integrazione e consolidamento della rete Eures all interno dei servizi per il lavoro e azioni integrate per la mobilità transnazionale e nazionale 3. Potenziamento del raccordo con gli altri operatori del mercato del lavoro con particolare riguardo a quelli di natura pubblica (scuole, università, camere di commercio, comuni) ASSE II OBIETTIVO TEMATICO 9 INCLUSIONE SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTÀ PRIORITA INVESTIMENTO 9.1 Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva, e migliorare l occupabilità OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 7 Riduzione della povertà, dell esclusione sociale e promozione dell innovazione sociale 1. Sostegno a persone in condizione di temporanea difficoltà economica anche attraverso il ricorso a strumenti di ingegneria finanziaria, tra i quali il microcredito, e strumenti rimborsabili eventualmente anche attraverso ore di lavoro da dedicare alla collettività 2. Sperimentazione di alcuni progetti di innovazione sociale sottoposti a valutazione di impatto [possibilmente con metodologia contro fattuale]: - nel settore delle politiche sociali - dell'economia sociale - di welfare famigliari ispirati al modello della sussidiarietà circolare. OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 8 Incremento dell'occupabilità e della partecipazione al mercato del lavoro, attraverso percorsi integrati e multidimensionali di inclusione attiva delle persone maggiormente vulnerabili (persone con disabilità, ai sensi dell articolo 1, comma 1, della Legge 68/1999, persone svantaggiate ai sensi dell articolo 4, comma 1, della Legge n. 381/1991, vittime di violenza o grave sfruttamento e a rischio di discriminazione, altri soggetti presi in carico dai servizi sociali) 1. Interventi di presa in carico multiprofessionale finalizzati all'inclusione lavorativa di persone maggiormente vulnerabili e a rischio di discriminazione e in generale delle persone che per diversi motivi sono prese in carico dai servizi sociali: percorsi di empowerment (ad es. interventi di recupero delle competenze di base rivolti a tossicodipendenti, detenuti etc.), misure per 6

7 l attivazione e accompagnamento di percorsi imprenditoriali, anche in forma cooperativa (es. accesso al credito, fondi di garanzia, microcredito d impresa, forme di tutoraggio, anche alla pari) 2. Progetti integrati di inclusione attiva rivolti alle vittime di violenza e grave sfruttamento e alle persone a rischio di discriminazione 3. Rafforzamento delle imprese sociali e delle organizzazioni del terzo settore in termini di efficienza ed efficacia della loro azione (ad es. attività di certificazione di qualità delle istituzioni private e di terzo settore che erogano servizi di welfare, di promozione di network, di promozione degli strumenti di rendicontazione sociale e formazione di specifiche figure relative, di innovazione delle forme giuridiche e organizzative, di sensibilizzazione e formazione per lo sviluppo di imprenditoria sociale) PRIORITA INVESTIMENTO 9.4 Migliore accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi i servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 9 Aumento /consolidamento /qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell autonomia 1. Sostegno a forme di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per la prima infanzia, tra i quali nidi familiari, spazi gioco, centri per bambini e genitori, micronidi estivi, anche in riferimento ad orari e periodi di apertura [nel rispetto degli standard fissati per tali servizi] 2. Implementazione di buoni servizio [per favorire l accesso dei nuclei familiari alla rete dei servizi sociosanitari domiciliari e a ciclo diurno, e per favorire l incremento di qualità dei servizi sia in termini di prestazioni erogate che di estensione delle fasce orarie e di integrazione della filiera], promozione dell occupazione regolare 3. Formazione degli assistenti familiari e creazione di registri di accreditamento e di albi di fornitori di servizi di cura rivolti alle persone anziane e/o non autosufficienti. ASSE III OBIETTIVO TEMATICO 10 ISTRUZIONE E FORMAZIONE PRIORITA INVESTIMENTO 10.1 Riduzione e prevenzione dell'abbandono scolastico precoce e promozione dell'uguaglianza di accesso a una istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non formale e informale che consentano di riprendere l'istruzione e la formazione OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 10 Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa 1. Azioni di orientamento, di continuità e di sostegno alle scelte dei percorsi formativi 2. Percorsi formativi di IFP, accompagnati da azioni di comunicazione e di adeguamento dell offerta in coerenza con le direttrici di sviluppo economico e imprenditoriale dei territori per aumentarne l attrattività 7

8 PRIORITA INVESTIMENTO 10.2 Miglioramento della qualità e dell'efficacia dell'istruzione superiore e di livello equivalente e l'accesso alla stessa, al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita, specie per i gruppi svantaggiati OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 11 Innalzamento dei livelli di competenze, di partecipazione e di successo formativo nell istruzione universitaria e/o equivalente 1. Potenziamento dei percorsi di ITS, rafforzandone l integrazione con i fabbisogni espressi dal tessuto produttivo 2. Azioni per il rafforzamento dei percorsi di istruzione universitaria o equivalente post-lauream, volte a promuovere il raccordo tra istruzione terziaria, il sistema produttivo, gli istituti di ricerca, con particolare riferimento ai dottorati in collaborazione con le imprese e/o enti di ricerca in ambiti scientifici coerenti con le linee strategiche del PNR e della Smart specialisation regionale. PRIORITA INVESTIMENTO 10.4 Migliorare l'aderenza al mercato del lavoro dei sistemi d'insegnamento e di formazione, favorendo il passaggio dall istruzione al mondo del lavoro, e rafforzare e i sistemi di istruzione e formazione professionale e migliorandone la loro qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l'adeguamento dei curricula e l'introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 12 Accrescere le competenze della forza lavoro e agevolare la mobilità, l inserimento/reinserimento lavorativo 1. Interventi formativi (anche a domanda individuale) strettamente collegati alle esigenze di inserimento e reinserimento lavorativo, prioritariamente indirizzati ai target maggiormente sensibili (over 55, disoccupati di lunga durata, cittadini con bassa scolarità) e alle iniziative di formazione specialistica (in particolare rivolti alla green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale) e per l imprenditorialità. Percorsi formativi connessi al rilascio di qualificazioni inserite nei repertori nazionale o regionali (anche a domanda individuale) corredati ove appropriato da azioni di orientamento 2. Azioni di aggiornamento delle competenze rivolte a tutta la forza lavoro (incluse le competenze digitali), compresi i lavoratori dipendenti a termine, i lavoratori autonomi, i titolari di microimprese, i soci di cooperativa, anche attraverso metodologie innovative e in coerenza con le direttrici di sviluppo economico dei territori 3. Sostegno alla diffusione di dottorati e borse di ricerca con caratterizzazione industriale [cofinanziati dalle imprese in risposta a una domanda di ricerca industriale e orientati all inserimento del dottorando nell organico dell impresa; azione a rafforzamento del RA 1.1] 4. Tirocini e iniziative di mobilità anche transnazionali quali opportunità privilegiate di apprendimento e di professionalizzazione 5. Interventi di supporto agli operatori del sistema ed in particolare di aggiornamento dei formatori e altre figure di supporto, al fine di favorire la diffusione di metodologie didattiche e approcci adeguati all utenza adulta, anche attraverso la promozione di periodi di inserimento in azienda 6. Costruzione del Repertorio nazionale dei titoli di studio e delle qualificazioni professionali collegato al quadro europeo (EQF) e implementazione del sistema pubblico nazionale di certificazione delle competenze con lo sviluppo e/o miglioramento dei servizi di orientamento e di validazione e certificazione degli esiti degli apprendimenti conseguiti anche in contesti non formali e informali 8

9 OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 13 Qualificazione dell offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale 1. Azioni formative professionalizzanti connesse con i fabbisogni dei sistemi produttivi locali, e in particolare rafforzamento degli IFTS, e dei Poli tecnico professionali in una logica di integrazione e continuità con l Istruzione e la formazione professionale iniziale e in stretta connessione con i fabbisogni espressi dal tessuto produttivo ASSE IV OT 11 CAPACITÀ ISTITUZIONALE E AMMINISTRATIVA PRIORITA INVESTIMENTO 11.1 Investimento nella capacità istituzionale e nell efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale nell ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance OBIETTIVO SPECIFICO (RISULTATO ATTESO) 14 Miglioramento delle prestazioni della pubblica amministrazione 1. Azioni di qualificazione ed empowerment delle istituzioni, degli operatori e degli stakeholder [ivi compreso il personale coinvolto nei sistemi di istruzione, formazione, lavoro e servizi per l impiego e politiche sociali, il personale dei servizi sanitari, il personale degli enti locali (ad es. SUAP e SUE), delle dogane, delle forze di polizia] 9

10 PARTE 2: LE IPOTESI DI ALLOCAZIONE FINANZIARIA DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE PER ASSE Asse Euro % Asse 1 Occupazione ,8% Asse 2 Inclusione sociale e lotta alla povertà ,2% Asse 3 Istruzione e formazione ,7% Asse 4 Capacità istituzionale e amministrativa ,3% Asse 5 Assistenza tecnica ,0% Totale ,0% 10

11 DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE PER PRIORITÀ DI INVESTIMENTO Priorità di investimento Meuro % 8.i) Accesso all'occupazione per le persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, nonché attraverso le iniziative locali per l'occupazione e il sostegno alla mobilità professionale 327,1 37,5% 8.iii) Attività autonoma, lo spirito imprenditoriale e la creazione di imprese, comprese le micro, PMI innovative 31 3,6% 8.iv) Uguaglianza tra uomini e donne in tutti settori, incluso l'accesso all'occupazione e alla progressione della carriera, la conciliazione tra vita professionale e vita privata e la promozione della parità di retribuzione per uno 12 1,4% stesso lavoro o un lavoro di pari valore 8.v) Adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti 15,5 1,8% 8.vii) Modernizzazione delle istituzioni del mercato del lavoro, come i servizi per l'impiego pubblici e privati di promozione dell'occupazione, migliorando il soddisfacimento delle esigenze del mercato del lavoro, anche attraverso azioni che 14 1,6% migliorino la mobilità professionale transnazionale nonché attraverso programmi di mobilità e una migliore cooperazione tra le istituzioni e i soggetti interessati OBIETTIVO TEMATICO 8 399,6 45,8% 9.i)Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità e la partecipazione attiva e migliorare l occupabilità 136,5 15,6% 9.iv) Miglioramento dell'accesso a servizi accessibili, sostenibili e di qualità, compresi servizi sociali e cure sanitarie d'interesse generale 40 4,6% OBIETTIVO TEMATICO 9 176,5 20,2% 10.i) Riduzione e prevenzione dell'abbandono scolastico precoce e promozione dell'uguaglianza di accesso a una istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non formale e informale che consentano di riprendere l'istruzione e la formazione ,0% 10.ii) Miglioramento della qualità e dell'efficacia dell'istruzione superiore e di livello equivalente e l'accesso alla stessa, al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita, specie per i gruppi svantaggiati 31 3,6% 10.iv) Migliorare l'aderenza al mercato del lavoro dei sistemi d'insegnamento e di formazione, favorendo il passaggio dall istruzione al mondo del lavoro, e rafforzare e i sistemi di istruzione e formazione professionale e migliorandone la loro qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l'adeguamento dei 80 9,2% curricula e l'introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato OBIETTIVO TEMATICO ,7% 11.i) Investimento nella capacità istituzionale e nell'efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale nell'ottica 2,5 0,3% delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance OBIETTIVO TEMATICO 11 2,5 0,3% TOTALE AL NETTO ASSISTENZA TECNICA 837,6 96,0% Assistenza tecnica 34,7 4,0% TOTALE GENERALE 872,3 100,0% Priorità di investimento su cui si opera la concentrazione tematica 82,8% 11

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