Programma Operativo Regione Friuli Venezia Giulia Obiettivo 3 Fondo FSE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Programma Operativo Regione Friuli Venezia Giulia Obiettivo 3 Fondo FSE"

Transcript

1 Programma Operativo Regione Friuli Venezia Giulia Obiettivo 3 Fondo FSE Il programma Operativo del FSE Obiettivo 3 è strutturato per Assi a ciascuno dei quali corrisponde l attuazione degli obiettivi globali del FSE definiti in sede comunitaria Ogni Asse è articolato in Misure che si intendono attuare per il conseguimento degli obiettivi specifici Le Misure proposte all interno di ciascun asse prioritario sono le seguenti: Misura A.1 Misura A.2 Misura A.3 Misura B.1 Misura C.1 Misura C.2 Misura C.3 Misura C.4 Misura D.1 Misura D.2 Misura D.3 Misura D.4 Misura E.1 Organizzazione dei servizi per l impiego Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti nella logica dell approccio preventivo Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di uomini e donne fuori dal mercato del lavoro da più di sei o dodici mesi Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati Adeguamento del sistema della formazione professionale e del sistema dell istruzione Prevenzione della dispersione scolastica e formativa Formazione superiore Formazione permanente Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del M.d.L. e della competitività delle imprese pubbliche e private con priorità alle PMI Adeguamento delle competenze della pubblica amministrazione Sviluppo e consolidamento dell imprenditorialità con priorità ai nuovi bacini d impiego Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e Sviluppo tecnologico Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro 1

2 Obiettivo Il programma operativo tiene conto dei seguenti obiettivi globali: contribuire all occupabilità dei soggetti in età lavorativa promuovere l integrazione nel mercato del lavoro delle persone esposte al rischio di esclusione sociale sviluppare un offerta di istruzione, formazione professionale e orientamento che consenta lo sviluppo di percorsi di apprendimento per tutto l arco della vita favorendo anche l adeguamento e l integrazione tra i sistemi della formazione, istruzione e lavoro sostenere le politiche di flessibilizzazione del mercato del lavoro, promuovere la competitività e favorire lo sviluppo dell imprenditorialità migliorare l accesso, la partecipazione e la posizione delle donne nel mercato del lavoro migliorare i sistemi di monitoraggio, valutazione e informazione La strategia regionale per l intervento del FSE, nell ambito degli obiettivi globali indicati, tiene conto delle peculiarità del mercato del lavoro regionale e delle priorità che ne conseguono All interno degli assi prioritari le iniziative del FSE si articolano in misure, le quali perseguono in maniera diversificata gli obiettivi specifici individuati dal Piano nazionale per l Obiettivo 3, tenendo sempre in considerazione i seguenti obiettivi trasversali: Società dell informazione Pari opportunità Iniziative locali Gli obiettivi di riferimento degli Assi prioritari sono i seguenti: Asse A Sviluppo e promozione di politiche attive del mercato del lavoro per combattere e prevenire la disoccupazione, evitare a donne e uomini la disoccupazione di lunga durata, agevolare il reinserimento dei disoccupati di lunga durata nel mercato del lavoro e sostenere l inserimento nella vita professionale dei giovani e di coloro, uomini e donne, che si reinseriscono nel mercato del lavoro Asse B Promozione di pari opportunità per tutti nell accesso al mercato del lavoro, con particolare attenzione per le persone che rischiano l esclusione sociale Asse C Promozione e miglioramento della formazione professionale, dell istruzione, dell orientamento nell ambito di una politica di apprendimento nell intero arco della vita al fine di agevolare e migliorare l accesso e l integrazione nel mercato del lavoro, migliorare e sostenere l occupabilità, promuovere la mobilità professionale Asse D Promozione di una forza lavoro competente, qualificata e adattabile, dell innovazione e dell adattabilità nell organizzazione del lavoro, dello sviluppo dello spirito imprenditoriale, di condizioni che agevolino la creazione di posti di lavoro nonché della qualificazione e del rafforzamento del potenziale umano nella ricerca, nelle scienza e nella tecnologia Asse E - Misure specifiche intese a migliorare l accesso e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, compreso lo sviluppo delle carriere e l accesso a nuove opportunità di lavoro e all attivit imprenditoriale, e a ridurre la segregazione verticale e orizzontale fondata sul sesso nel mercato del lavoro 2

3 Misura A.1 Organizzazione dei servizi per l impiego Asse prioritario A L'obiettivo della misura è quello di sostenere il decollo dei servizi per l'impiego secondo le caratteristiche definite negli strumenti legislativi e programmatori della Regione, attraverso azioni che consentano al nuovo sistema dell'impiego di perseguire le finalità ad essi assegnate nell'ambito delle politiche europee: promuovere l'accesso alle offerte di lavoro; garantire la gestione personalizzata sistematica di tutti i disoccupati in cerca di lavoro; valorizzare le sinergie tra i servizi per l'impiego ed altri soggetti che operano sul mercato del lavoro Prevenzione della disoccupazione di giovani e adulti Potenziamento del sistema al fine di rendere possibile l esecuzione delle attività delle misure Analisi dei fabbisogni Riqualificazione e aggiornamento del personale secondo i profili richiesti dalle varie funzioni e creazione e formazione di nuove figure specialistiche, attingendo prioritariamente dalle risorse regionali ovvero dal mercato Progettazione di prototipi e modelli di struttura e standard di servizi Progettazione e realizzazione dei prodotti di supporto Progettazione di linee di servizi Creazione e sperimentazione di sistemi informativi anche per l osservazione del MdL e dei fabbisogni formativi - banche dati, anagrafi individuali, e loro aggiornamento Raccordo ed integrazione con altri soggetti ed intermediari attivi a livello locale Logo e immagine dei servizi Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Servizi per l'impiego e suoi operatori 3

4 Misura A.2 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti nella logica dell approccio preventivo Asse prioritario A La misura si pone l'obiettivo di applicare progressivamente l approccio preventivo nell ambito delle politiche attive del lavoro, per garantire ai giovani e agli adulti la possibilità di essere inseriti in misure di politica attiva del lavoro rispettivamente entro un periodo massimo di sei mesi e di dodici mesi dall ingresso nella disoccupazione, al fine di combattere, tramite la prevenzione, la permanenza per lunghi periodi nello stato di disoccupazione Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti nella logica dell approccio preventivo Informazione, orientamento, bilancio di competenze e counselling Formazione nell ambito dell apprendistato e, in generale, dei contratti a causa mista Formazione iniziale nell ambito dell obbligo formativo Azioni di integrazione dei curricula scolastici attraverso moduli professionalizzanti per i giovani che proseguono il percorso scolastico secondario dopo il compimento dello obbligo scolastico Work experiences Percorsi di formazione successivi all'obbligo formativo Formazione di supporto al reinserimento lavorativo Aiuti all occupazione Mobilità geografica assistita Formazione degli operatori per la progettazione e realizzazione di percorsi integrati e individualizzati Misure necessarie per favorire l accesso e la fruizione dei servizi offerti da parte di soggetti non completamente autonomi Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Disoccupati giovani entro 6 mesi dall'inizio della ricerca di lavoro e adulti entro 12 mesi dall'inizio del periodo di disoccupazione 4

5 Misura A.3 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di uomini e donne fuori dal mercato del lavoro da più di sei o dodici mesi Asse prioritario A L obiettivo della misura è adottare misure di politica attiva per i disoccupati di lunga durata Inserimento e reinserimento dei disoccupati di lunga durata Formazione nell ambito dell'apprendistato ed in generale nei contratti a causa mista Work experiences Percorsi di specializzazione successivi all'obbligo formativo Formazione di supporto al reinserimento lavorativo Aiuti all occupazione Mobilità geografica assistita Formazione degli operatori per la progettazione e realizzazione di percorsi integrati e individualizzati Misure necessarie a favorire l accesso e la fruizione dei servizi offerti da parte di soggetti non completamente autonomi Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia Disoccupati giovani da più di sei mesi dall inizio della ricerca di lavoro e adulti oltre 12 mesi dall inizio del periodo di disoccupazione 5

6 Misura B.1 Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati Asse prioritario B L obiettivo della misura è quello di rafforzare le politiche formative e del lavoro a favore delle categorie svantaggiate Inserimento lavorativo e reinserimento di gruppi svantaggiati Informazione, orientamento, consulenza e sostegno all inserimento lavorativo Alfabetizzazione e formazione Work experiences Aiuti all occupazione Aiuti alla creazione d impresa Orientamento, consulenza, formazione e perfezionamento professionale degli operatori del settore, degli insegnanti e dei formatori, dei datori di lavoro Misure di carattere sociopedagogico e sostegno alle famiglie Misure di sostegno all innovazione tecnologica e di supporto logistico per facilitare l accesso ai servizi e al lavoro Sostegno alle impresa per l adattamento alle tecnologie finalizzate all inserimento lavorativo dei gruppi svantaggiati Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia Persone portatrici di handicap fisici e mentali; detenuti ed ex detenuti; cittadini extracomunitari; nomadi; tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti; sieropositivi; persone appartenenti a minoranze etniche; alcolisti ed ex alcolisti; persone inquadrabili nei fenomeni di nuova povertà; personale che opera nei servizi sociali (includendo gli appartenenti alle Associazioni di volontariato e gli operatori delle cooperative sociali);operatori degli Enti ausiliari per le tossicodipendenze che svolgano attività di educazione socio-sanitaria, inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati e di assistenza di base alla persona; formatori, operatori scolastici, datori di lavoro, parti sociali 6

7 Misura C.1 Adeguamento del sistema della formazione professionale e del sistema dell istruzione Asse prioritario C L obiettivo della misura è quello di dare attuazione alle norme di riforma del sistema della formazione professionale Adeguare il sistema della formazione professionale e dell istruzione Sperimentazione ed attuazione dell accreditamento dei soggetti formativi, anche attraverso l acquisizione della certificazione ISO 9001 Acquisizione di beni mobili ed immobili al fine di rendere possibile e favorire l attuazione delle attività della misura Rafforzamento del sistema regionale di programmazione e pianificazione, gestione e controllo delle politiche formative e dell integrazione (studi e ricerche) Sostegno ed accompagnamento alla redazione di piani di riordino e di riorganizzazione degli Enti di FP ed alla certificazione di qualità Certificazione dei percorsi formativi e delle competenze professionali Formazione degli operatori del sistema formativo per il suo rafforzamento Miglioramento della qualità dei soggetti erogatori dei servizi formativi ( Enti di FP, scuole ) Azioni di confronto e scambio di esperienze con altre realtà regionali Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia Enti di formazione, agenzie formative, operatori della formazione professionale, operatori locali 7

8 Misura C.2 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa Asse prioritario C Questa misura è finalizzata ad assicurare a tutti i giovani fino a 18 anni il completamento del proprio percorso di professionalizzazione Adeguare il sistema della formazione professionale e dell istruzione Accoglienza Orientamento scolastico, formativo e professionale, e counselling Sviluppo competenze di base e trasversali Assegni di studio per studenti a rischio di abbandono a causa di disagiate condizioni economiche Formazione congiunta dei diversi operatori Misure di carattere sociopedagogico volte a favorire l inserimento, la permanenza o il reinserimento o dei soggetti all interno dei canali dell'obbligo formativo Sensibilizzazione delle famiglie ed azioni di sostegno ai genitori, finalizzate allo sviluppo socio-educativo dei giovani Misure necessarie a favorire l accesso e la fruizione dei servizi offerti da parte di soggetti non completamente autonomi Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Studenti dell'ultimo anno dell'obbligo scolastico; giovani fino a 18 anni che non hanno adempiuto all'obbligo scolastico, oppure che, pur avendolo adempiuto, non siano inseriti nei previsti canali dell'obbligo formativo nei sei mesi successivi o che ne siano usciti prima del conseguimento della qualifica; giovani fino a 18 anni inseriti nei previsti canali (non scolastici) dell'obbligo formativo e che sono a rischio di dispersione 8

9 Misura C.3 Formazione superiore Asse prioritario C L obiettivo della misura è quello di ampliare e diversificare l offerta formativa superiore, in modo di pervenire ad un sistema di formazione integrata superiore Promuovere un offerta adeguata di formazione superiore Percorsi di professionalizzazione post diploma IFTS Formazione post-laurea Moduli professionalizzanti nell ambito dei corsi universitari Tirocini quale strumento di transizione dall Università al lavoro Formazione integrata degli operatori Misure a carattere socio pedagogico finalizzate ad agevolare l'inserimento lavorativo Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Occupati e disoccupati giovani e adulti, inoccupati, operatori del sistema della formazione, dell'istruzione e dell'università 9

10 Misura C.4 Formazione permanente Asse prioritario C L obiettivo della misura è quello di pervenire progressivamente a modelli sistematici di integrazione tra i diversi segmenti del sistema Promuovere la formazione permanente Motivazione e orientamento Interventi finalizzati al consolidamento e allargamento della cultura generale e delle competenze sociali Acquisizione di capacità e competenze trasversali Formazione legata a nuovi contenuti dell alfabetizzazione Formazione volta a rafforzare le competenze professionali specifiche ed a recuperare le competenze professionali di base Formazione formatori Servizi tecnologici e dotazione documentarie per lo sviluppo dell offerta Misure necessarie a favorire l accesso e la fruizione dei servizi offerti da parte di soggetti non completamente autonomi Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Popolazione in età attiva 10

11 Misura D.1 Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del mondo del lavoro e della competitività delle imprese pubbliche e private con priorità alle PMI Asse prioritario D Promuovere e sostenere politiche e programmi di rimodulazione degli orari di lavoro e di flessibilizzazione del mercato del lavoro Sostenere le politiche di rimodulazione degli orari e di flessibilizzazione del mondo del lavoro, e sviluppare la formazione continua con priorità alle PMI e alla PA Interventi formativi rivolti a lavoratori, a imprenditori e dirigenti di impresa, in particolare di PMI Supporto allo sviluppo del telelavoro Azioni di supporto e di accompagnamento alle riorganizzazioni aziendali Formazione continua nelle imprese secondo le definizioni comunitarie, a sostegno dei processi di innovazione tecnologica, organizzativa e di mercato Formazione continua ai lavoratori in imprese a rischio di perdita di competitività a seguito dell introduzione di innovazioni tecnologiche Formazione continua a favore delle imprese cooperative e del terzo settore Formazione continua nei distretti industriali e nell ambito della programmazione negoziata Formazione continua per lo sviluppo delle competenze dei lavoratori autonomi Formazione continua nell ambito dei settori dei nuovi bacini d impiego Programmi di formazione per parti sociali (rendere consapevoli sulle nuove forme di organizzazione del lavoro, evidenziando gli aspetti positivi e negativi, gli impatti economici e sociali, promuovere e rafforzare il dialogo sociale) Misure necessarie a favorire l accesso e la fruizione dei servizi offerti da parte di soggetti non completamente autonomi Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Occupati giovani e adulti, lavoratori in mobilità, parti sociali 11

12 Misura D.2 Adeguamento delle competenze della Pubblica Amministrazione Asse prioritario D La misura è finalizzata all adeguamento delle competenze degli operatori e al miglioramento dei servizi offerti Sostenere le politiche di rimodulazione degli orari e di flessibilizzazione del mondo del lavoro, e sviluppare la formazione continua con priorità alle PMI e alla PA Interventi formativi rivolti a dirigenti e lavoratori della PA, finalizzati alla riorganizzazione del lavoro e alla rimodulazione e riduzione degli orari di lavoro Supporto allo sviluppo del telelavoro Azioni di supporto e di accompagnamento a piani di riorganizzazione interna Formazione continua per l aggiornamento professionale individuale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Operatori pubblici, parti sociali 12

13 Misura D.3 Sviluppo e consolidamento dell imprenditorialità, con priorità ai nuovi bacini di impiego Asse prioritario D Obiettivo principale della misura è quello di promuovere e attivare interventi finalizzati alla creazione di nuove opportunità di lavoro attraverso un insieme di attività e servizi, anche integrati tra loro, di formazione, supporto, consulenza e tutoraggio per la creazione d impresa e l autoimprenditorialità Sostenere l imprenditorialità in particolare nei nuovi bacini d impiego Informazione e orientamento all imprenditoria Aiuti ed incentivi economici per supportare la creazione d impresa, l autoimprenditorialità e il lavoro autonomo Percorsi di accompagnamento alla creazione d impresa e al lavoro autonomo (formazione, start up, tutoraggio, post-tutoraggio, ecc.) Interventi di formazione e accompagnamento a processi di spin-off aziendali Azioni di supporto e interventi formativi finalizzati al ricambio generazionale nelle PMI Mobilità geografica assistita Sensibilizzazione e promozione della cultura d impresa sul territorio Misure necessarie a favorire l accesso e la fruizione dei servizi offerti da parte di soggetti non completamente autonomi Promozione dell impresa sociale e sviluppo di servizi integrati (analisi di fattibilità, analisi di mercato, certificazione di standard di qualità, ecc.) Formazione e consulenza per interventi di emersione dal lavoro nero Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Occupati e disoccupati giovani e adulti 13

14 Misura D.4 Miglioramento delle risorse umane nel settore della Ricerca e Sviluppo tecnologico Asse prioritario D L obiettivo della presente misura, si attiene allo sviluppo del settore R&S all interno delle imprese Sviluppare il potenziale umano nei settori della ricerca e dello sviluppo tecnologico Assegni di ricerca e borse di studio per attività di specializzazione, diffusione dell innovazione tecnologica, o per la collocazione temporanea di ricercatori presso le imprese Aiuti all occupazione per l impiego nelle funzioni di ricerca e sviluppo nelle imprese e spin off di impresa Formazione di tecnici della ricerca e sensibilizzazione,informazione, formazione e consulenza per la creazione di impresa e/o l avvio di attività autonome con particolare riguardo allo spin off accademico e della ricerca Mobilità geografica assistita Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Occupati e disoccupati giovani e adulti, Università, Centri di ricerca, organismi formativi e imprese 14

15 Misura E.1 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro Asse prioritario E La creazione di una linea di politiche regionali del lavoro e della formazione finalizzata alla transizione delle donne nel mondo del lavoro Accrescere la partecipazione e rafforzare la posizione delle donne nel mercato del lavoro Informazione, orientamento, consulenza e sostegno nell inserimento lavorativo Percorsi integrati di creazione di impresa e di lavoro autonomo Supporto e formazione allo sviluppo del telelavoro e sperimentazione di nuovi modelli di formazione Azioni di formazione per favorire l inserimento delle donne nel m.d.l. Aiuti all occupazione Aiuti alla creazione d impresa Creazione di centri per l occupabilità femminile nell ambito di nuovi centri per l impiego e/o in raccordo con gli altri attori del sistema Sensibilizzazione del contesto d impresa, delle parti sociali e del territorio Misure di sostegno e servizi per consentire l accesso e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro e nelle attività di formazione (ad es. voucher per servizi di cura per minori e anziani) Diffusione e consolidamento di esperienze di sostegno quali gli incubatori di impresa al femminile Misure necessarie a favorire l accesso e la fruizione dei servizi offerti da parte di soggetti non completamente autonomi Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Occupate/i e disoccupate/i giovani e adulte/i, imprese, parti sociali 15

16 Intensità di aiuto L intensità massima di aiuto ottenibile è disposta nel rispetto della Disciplina degli aiuti di Stato destinati alla formazione Si fa riferimento al Regolamento n. 68/2001 del 12 gennaio 2001 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti destinati alla formazione Si fa riferimento al Regolamento n. 69/2001 del 12 gennaio 2001 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d'importanza minore («de minimis») L'entità dell'aiuto concesso si determina attraverso un calcolo che dovrà tener conto del parametro stabilito sulle singole voci di spesa ammesse Si farà riferimento ai Regolamenti n. 1784/1999 del 12 luglio 1999 e n. 1685/2000 del 28 Luglio 2000, nonché alle disposizioni che verranno adottate a livello nazionale e regionale Massimali di aiuto ottenibili Formazione specifica Formazione generale Misura massima di aiuto ottenibile Grandi Imprese 25 % 50 % Piccole e medie imprese 35 % 70 % Maggiorazioni previste rispetto alla misura massima Aree art a Ob % + 10 % Aree art c) + 5 % + 5 % Categoria lavoratori svantaggiati + 10% + 10% Modalità e termini per la presentazione dei progetti L attuazione delle misure previste dal P.O.R. è operata dall Amministrazione Responsabile L Amministrazione Responsabile emana il bando che dispone le modalità, i criteri di ammissione e definisce i termini di presentazione dei progetti 16

PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO 2 COMPETITIVITÁ REGIONALE E OCCUPAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO REGIONE LIGURIA

PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO 2 COMPETITIVITÁ REGIONALE E OCCUPAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO REGIONE LIGURIA PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO 2 COMPETITIVITÁ REGIONALE E OCCUPAZIONE FONDO SOCIALE EUROPEO REGIONE LIGURIA 2007-2013 Approvato dalla Commissione Europea con decisione n. C(2007)5474 del 7/11/2007 REGIONE

Dettagli

Rapporto Annuale di Esecuzione 2010

Rapporto Annuale di Esecuzione 2010 Comitato di Sorveglianza Programma Operativo FONDO SOCIALE EUROPEO 2007/2013 Obiettivo 2 Competitività regionale e Occupazione Regione Emilia-Romagna Rapporto Annuale di Esecuzione 2010 Bologna, 16 giugno

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

Modena 21 e 22 maggio Dati di sintesi sul collocamento mirato. Aggiornamento al 31/12/2007 Asse inclusione sociale

Modena 21 e 22 maggio Dati di sintesi sul collocamento mirato. Aggiornamento al 31/12/2007 Asse inclusione sociale Modena 21 e 22 maggio 2008 Dati di sintesi sul collocamento mirato Aggiornamento al 31/12/2007 Asse inclusione sociale DATI DI SINTESI SUL COLLOCAMENTO MIRATO AGGIORNAMENTO AL 31/12/2007 Nelle tavole che

Dettagli

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE

PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE Questo documento offre una sintesi del POR 2014-2020 con particolare riferimento agli interventi previsti a favore degli immigrati. PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE - POR FSE 2014-2020 Il Programma Operativo

Dettagli

Le pari opportunità negli interventi di politica attiva del lavoro L esperienza del Circondario Empolese Valdelsa

Le pari opportunità negli interventi di politica attiva del lavoro L esperienza del Circondario Empolese Valdelsa Centro per l Impiego Le pari opportunità negli interventi di politica attiva del lavoro L esperienza del Circondario Empolese Valdelsa Siena 20 gennaio 2011 Valdelsa 1 Il Circondario Empolese Valdelsa

Dettagli

Università Politecnica delle Marche Facoltà di Economia G. Fuà. Master Universitario di primo livello in GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

Università Politecnica delle Marche Facoltà di Economia G. Fuà. Master Universitario di primo livello in GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Università Politecnica delle Marche Facoltà di Economia G. Fuà Master Universitario di primo livello in GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Anno Accademico 2002/2003 Ancona, 23 aprile 2004 ANALISI DEL PROCESSO

Dettagli

Delibera della Giunta Regionale n. 892 del 14/12/2010

Delibera della Giunta Regionale n. 892 del 14/12/2010 Delibera della Giunta Regionale n. 892 del 14/12/2010 A.G.C. 17 Istr. Educ. Form. Prof. Pol. Giov.le del Forum Regionale Ormel Settore 6 Orientamento professionale,ricerca,speriment. e consul. nella formaz.profes

Dettagli

IL POR FSE PIEMONTE

IL POR FSE PIEMONTE IL POR FSE PIEMONTE 2014-2020 La strategia del PO si articola in : Assi Priorità di investimento Obiettivi specifici (Risultati attesi) Azioni le prime due derivanti direttamente dai Regolamenti UE gli

Dettagli

Intesa Programmatica d Area

Intesa Programmatica d Area Intesa Programmatica d Area Allegato n. 4 alla proposta di documento programmatico Linee guida del Protocollo di intesa tra le Parti sociali Consulenza ed elaborazione strategica: Intesa Programmatica

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE DELLE POLITICHE ATTIVE E PER IL LAVORO 22 GIUGNO 2016

PROGRAMMA TRIENNALE DELLE POLITICHE ATTIVE E PER IL LAVORO 22 GIUGNO 2016 PROGRAMMA TRIENNALE DELLE POLITICHE ATTIVE E PER IL LAVORO 22 GIUGNO 2016 COSA C È DI NUOVO? 1. IL PRIMO PIANO POST PROVINCE: UNA PROGRAMMAZIONE UNITARIA PER L INTERA REGIONE 2. UNA PROGRAMMAZIONE IN UNA

Dettagli

Fondo Sociale Europeo Bolzano, 27. Aprile 2016

Fondo Sociale Europeo Bolzano, 27. Aprile 2016 Fondo Sociale Europeo 2014-2020 Bolzano, 27. Aprile 2016 Cos è il FSE? Principale strumento dell UE per sostenere l occupazione; Investe nel capitale umano dell Europa attraverso la qualificazione delle

Dettagli

Santo Romano Direttore dell Area Capitale Umano e Cultura

Santo Romano Direttore dell Area Capitale Umano e Cultura Ciclo di incontri sulle politiche del lavoro Scambio di buone pratiche regionali Modelli di integrazione tra pubblico e privato nell erogazione dei servizi per il lavoro Martedì 8 novembre 2016 Santo Romano

Dettagli

Seminario: Risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo: due programmazioni a confronto

Seminario: Risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo: due programmazioni a confronto Seminario: Risultati e prospettive del Fondo Sociale Europeo: due programmazioni a confronto Dall esperienza dell obiettivo 3 alla programmazione 2007-2013 A. Berettieri Galata Museo del Mare Genova, 23/02/2009

Dettagli

Piano Integrato di Politiche per l Occupazione e per il Lavoro PIPOL

Piano Integrato di Politiche per l Occupazione e per il Lavoro PIPOL Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, ricerca Servizio programmazione e gestione interventi formativi Posizione organizzativa Programmazione Piano Integrato

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE SICILIANA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA ; ; Revisione di metà periodo

UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA ; ; Revisione di metà periodo - UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA REGIIONE CALABRIIA Fondii Sttrrutttturrallii 2000 -- 2006 Programma Operativo Regionale NN 11 99 99 99 I TT 11 66 11 PP OO 00 00 66 DD e c i i s i

Dettagli

costruisci il tuo futuro bâtis ton avenir

costruisci il tuo futuro bâtis ton avenir Programma occupazione 2007/13 Un lavoro qualificato per tutti costruisci il tuo futuro bâtis ton avenir Programme occupation 2007/13 Un travail qualifié pour tous PROGRAMMA OCCUPAZIONE SVILUPPO REGIONALE

Dettagli

Piano Straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità Giovani

Piano Straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità Giovani Piano Straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunità Giovani Evento annuale del Fondo Sociale Europeo PO FSE Regione Siciliana 2007/2013 Palermo, Cerisdi 18 giugno 2012 Indice dei contenuti Contesto

Dettagli

Regione Autonoma della Sardegna

Regione Autonoma della Sardegna Repubblica Italiana Unione Europea Regione Autonoma della Sardegna PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE Versione del 10 novembre 2004 N 1999 IT 16 1 PO 010 1 INDICE Indice...1 1 Analisi della situazione di partenza...8

Dettagli

I SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione:

I SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: I SERVIZI EROGATI 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: Consente all utente l accesso alla rete dei servizi erogati, informandolo circa le opportunità disponibili secondo le sue esigenze e

Dettagli

La strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali

La strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali La strategia regionale di ricerca e innovazione: nuove traiettorie di sviluppo per le imprese e possibili sinergie fra i Fondi strutturali 2014-2020 Dott. Antonio Bonaldo Direttore Sezione Ricerca e Innovazione

Dettagli

BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI TRA PREMESSO

BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI TRA PREMESSO BOZZA PROTOCOLLO D'INTESA TRA REGIONE TOSCANA E PARTI SOCIALI REGIONALI PER UN SISTEMA REGIONALE DI MOBILITA DEI CITTADINI TOSCANI L'anno, il giorno La Regione Toscana TRA E Parti sociali. PREMESSO - Che

Dettagli

b) Tutoring e Marketing verso le aziende

b) Tutoring e Marketing verso le aziende All. A AZIONE 1 : STANDARD DI RIFERIMENTO a) Orientamento b) Tutoring e Marketing verso le aziende Asse di finanziamento:asse I Adattabilità - P.O. Ob. Competitività Regionale e Occupazione F.S.E. 1 a)orientamento:

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

e la formazione delle nuove figure professionali

e la formazione delle nuove figure professionali SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,

Dettagli

Servizi al lavoro. per l autoimprenditorialità

Servizi al lavoro. per l autoimprenditorialità al lavoro per l autoimprenditorialità Accreditamento presso la Regione Lombardia ai servizi al lavoro di PromoImpresa Borsa merci Accreditamento nazionale all intermediazione di Camera di Commercio 1Mantova

Dettagli

Antonella Colombo. Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg Valid.O

Antonella Colombo. Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg Valid.O Antonella Colombo Responsabile Area Progettazione ed Eventi Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro della Provincia di Como Como Progetti ed esperienze a confronto: Leonardo Euroform e Interreg

Dettagli

Programma Operativo della Regione Lombardia 2000-2006 Obiettivo 3 Fondo FSE

Programma Operativo della Regione Lombardia 2000-2006 Obiettivo 3 Fondo FSE Programma Operativo della Regione Lombardia 2000-2006 Obiettivo 3 Fondo FSE Il programma Operativo del FSE Obiettivo 3 è strutturato per Assi a ciascuno dei quali corrisponde l attuazione degli obiettivi

Dettagli

IL MODELLO LOMBARDO PER IL LAVORO. Assessore all' Istruzione, Formazione, Lavoro Regione Lombardia

IL MODELLO LOMBARDO PER IL LAVORO. Assessore all' Istruzione, Formazione, Lavoro Regione Lombardia IL MODELLO LOMBARDO PER IL LAVORO Assessore all' Istruzione, Formazione, Lavoro Regione Lombardia OBIETTIVI PRIMARI DELL AZIONE REGIONALE DOTE UNICA LAVORO: UN SISTEMA DI POLITICHE ATTIVE Attiva da ottobre

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana

Consiglio regionale della Toscana Consiglio regionale della Toscana LEGGE REGIONALE N. 2/2017 (Atti del Consiglio) Disposizioni in materia di istruzione, formazione e di concertazione con le parti sociali. Modifiche alla l.r. 32/2002.

Dettagli

Il processo di riconversione delle aree crisi in Sardegna

Il processo di riconversione delle aree crisi in Sardegna delle aree crisi in Sardegna 1 2 Inquadramento normativo della procedura L Amministrazione Regionale intende intervenire nelle Aree di Crisi con lo strumento dei Progetti di Filiera e Sviluppo Locale (L.R.

Dettagli

Lavoro e famiglia: strumenti e opportunità

Lavoro e famiglia: strumenti e opportunità Lavoro e famiglia: strumenti e opportunità Comunità delle Giudicarie Tione di Trento, 2 ottobre 2012 Provincia Autonoma di Trento CONSIGLIERA DI PARITÀ 1 Il mercato del lavoro in Trentino: alcuni dati

Dettagli

Dall istruzione al mondo del lavoro: strumenti, esperienze, prospettive, opportunità

Dall istruzione al mondo del lavoro: strumenti, esperienze, prospettive, opportunità Dall istruzione al mondo del lavoro: strumenti, esperienze, prospettive, opportunità Firenze, 8 febbraio 2017 mariachiara.montomoli@regione.toscana.it Formazione strategica ITS IFTS Alternanza scuola lavoro

Dettagli

Formazione Universitaria e inserimento dei giovani nel mercato del lavoro

Formazione Universitaria e inserimento dei giovani nel mercato del lavoro Formazione Universitaria e inserimento dei giovani nel mercato del lavoro Sonia Rizzoli Parma, 14 aprile 2012 Sintesi dell intervento Alcuni dati sul contesto economico e sulla situazione occupazione dei

Dettagli

Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP

Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento il sistema informativo Excelsior e il portale Filo Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Introduzione al secondo webinar per dirigenti e docenti a cura di Anp,

Dettagli

Apprendistato di alta formazione e di ricerca (art. 5 - D. Lgs. 14 settembre 2011, n. 167) PROTOCOLLO DI INTESA

Apprendistato di alta formazione e di ricerca (art. 5 - D. Lgs. 14 settembre 2011, n. 167) PROTOCOLLO DI INTESA Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale Apprendistato di alta formazione e di ricerca 2012-2014 (art. 5 - D. Lgs. 14 settembre 2011, n. 167) PROTOCOLLO DI INTESA TRA la Regione Piemonte E la Confederazione

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA

PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI CATANIA PROTOCOLLO DI INTESA IN MATERIA DEI DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO CENTRO DI SERVIZI PER LA DISABILITA UNIVERSITA DEGLI STUDI AZIENDA UNITA SANITARIA LOCALE n 3 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO

CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO Operatore accreditato per i Servizi al Lavoro della Regione Piemonte con n. La carta dei Servizi intende descrivere le attività destinate ai cittadini e al mondo delle imprese

Dettagli

POR CALABRIA 2014/2020 PIANI DI AZIONE PER SETTORI DI INTERVENTO REPUBBLICA ITALIANA

POR CALABRIA 2014/2020 PIANI DI AZIONE PER SETTORI DI INTERVENTO REPUBBLICA ITALIANA POR CALABRIA 2014/2020 PIANI DI AZIONE PER SETTORI DI INTERVENTO Piani di Azione per settori di intervento I Piani di Azione sono degli atti generali di programmazione e di indirizzo che definiscono: le

Dettagli

P.E.I Progetto educativo di Istituto.

P.E.I Progetto educativo di Istituto. Integra il Piano dell Offerta Formativa Contiene le scelte educative, organizzative delle risorse e gli strumenti a disposizione dell Istituzione scolastica Costituisce un impegno per l intera comunità

Dettagli

Il futuro della IeFP: verso la costruzione di un sistema duale lombardo. Brunella Reverberi UO Sistema Educativo e Diritto allo Studio 6 maggio 2016

Il futuro della IeFP: verso la costruzione di un sistema duale lombardo. Brunella Reverberi UO Sistema Educativo e Diritto allo Studio 6 maggio 2016 Il futuro della IeFP: verso la costruzione di un sistema duale lombardo Brunella Reverberi UO Sistema Educativo e Diritto allo Studio 6 maggio 2016 Nuovi scenari per la piena occupazione Evoluzione del

Dettagli

Tavolo di concertazione sulle professioni sociali

Tavolo di concertazione sulle professioni sociali Tavolo di concertazione sulle professioni sociali Prima riunione Bari, 12 aprile 2006 I riferimenti normativi I riferimenti normativi - La l. n. 328/2000 (artt. 9 e 12) - La l. n. 251/2000 e s.m. (servizio

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra

PROTOCOLLO D INTESA. tra PROTOCOLLO D INTESA tra Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) E Unione italiana delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura ( UNIONCAMERE) (di seguito le Parti)

Dettagli

Ripartiamo con il Fondo Sociale Europeo Investimenti a favore della crescita, dell occupazione e del futuro dei giovani

Ripartiamo con il Fondo Sociale Europeo Investimenti a favore della crescita, dell occupazione e del futuro dei giovani Gli interventi FSE 2014-2020 della Regione Toscana Ripartiamo con il Fondo Sociale Europeo Investimenti a favore della crescita, dell occupazione e del futuro dei giovani Marco Masi Regione Toscana Coordinatore

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE BASILICATA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE BASILICATA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE BASILICATA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

/12/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 1217

/12/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 1217 12000 10/12/2014 Identificativo Atto n. 1217 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DELL INIZIATIVA "LOMBARDIA NET GENERATION 2" ANNO 2014 IL DIRIGENTE DELL UO ADG, ORGANIZZAZIONE

Dettagli

PROGETTO D INTERESSE REGIONALE FORMAZIONE E SVILUPPO DELL OCCUPAZIONE Seconda fase

PROGETTO D INTERESSE REGIONALE FORMAZIONE E SVILUPPO DELL OCCUPAZIONE Seconda fase PROGETTO D INTERESSE REGIONALE FORMAZIONE E SVILUPPO DELL OCCUPAZIONE Seconda fase Regione Liguria Premessa Il presente Progetto si pone in continuità all iniziativa d interesse regionale FORMAZIONE E

Dettagli

Linee guida nazionali per l orientamento permanente

Linee guida nazionali per l orientamento permanente Linee guida nazionali per l orientamento permanente L orientamento è un insieme di attività che mette in grado i cittadini di ogni età,, in qualsiasi momento della loro vita di identificare le proprie

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO POSATORA - PIANO ARCHI Scuola Infanzia Primaria Secondaria 1 grado Via Urbino, ANCONA

ISTITUTO COMPRENSIVO POSATORA - PIANO ARCHI Scuola Infanzia Primaria Secondaria 1 grado Via Urbino, ANCONA ISTITUTO COMPRENSIVO POSATORA - PIANO ARCHI R. 10 CARTA DELLA QUALITÀ LIVELLO STRATEGICO Politica della qualità L Istituto Comprensivo Posatora Piano-Archi offre una serie di servizi che vanno dalla scuola

Dettagli

VISTO che: l intervento proposto da Fincalabra S.p.A., in accordo col. Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale,

VISTO che: l intervento proposto da Fincalabra S.p.A., in accordo col. Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, 40018 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 22 giugno 2010, n. 463 POR Calabria 2007/2013. Approvazione dell accordo quadro Regione Calabria, ABI e Fincalabra S.p.A. per l attuazione del Fondo di Garanzia

Dettagli

LA FORMAZIONE PER DISOCCUPATI ED OCCUPATI

LA FORMAZIONE PER DISOCCUPATI ED OCCUPATI LA FORMAZIONE PER DISOCCUPATI ED OCCUPATI 10.03.2017 Direttore dott. Mauro Ghirotti 1 LA FORMAZIONE PER DISOCCUPATI E OCCUPATI Intervento 3 FORMAZIONE PER DISOCCUPATI, LAVORATORI A RISCHIO DISOCCUPAZIONE

Dettagli

L implementazione EQAVET a livello nazionale

L implementazione EQAVET a livello nazionale L implementazione EQAVET a livello nazionale Seminario di Info-formazione per la rete nazionale di diffusione Euroguidance Italy Roma,10 Ottobre 2013 ISFOL Auditorium Raccomandazione europea sulla Qualità

Dettagli

Relazione annuale di attuazione 2015 SINTESI PUBBLICA PO

Relazione annuale di attuazione 2015 SINTESI PUBBLICA PO Relazione annuale di attuazione 2015 SINTESI PUBBLICA PO 2014-2020 Introduzione Il Fondo sociale europeo (FSE) è il principale strumento utilizzato dall UE per sostenere l'occupazione: mediante la formazione

Dettagli

Domanda d iscrizione all intervento 1

Domanda d iscrizione all intervento 1 REGIONE ABRUZZO Direzione Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche Sociali PO FSE ABRUZZO 2007-2013 OBIETTIVO COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE Domanda d iscrizione all intervento

Dettagli

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. SICILIA Settembre 2014

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. SICILIA Settembre 2014 Rapporto trimestrale Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali SICILIA Settembre 2014 Progetto PON, Pianificazione Operativa Territoriale (POT) Linea «Dati, informazioni e report a supporto degli

Dettagli

Le opportunità offerte nel settore salute dai Fondi Europei : un quadro di insieme

Le opportunità offerte nel settore salute dai Fondi Europei : un quadro di insieme Progetto Operativo di Assistenza Tecnica - P.O.A.T. Salute Linea 7 Regione Siciliana Supporto operativo alla diffusione delle competenze in materia di programmazione, adesione a programmi e progetti di

Dettagli

Le nuove opportunità per l alternanza scuola lavoro nelle linee di sviluppo regionali

Le nuove opportunità per l alternanza scuola lavoro nelle linee di sviluppo regionali Le nuove opportunità per l alternanza scuola lavoro nelle linee di sviluppo regionali 2016-2018 Firenze, 21 luglio 2016 RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI Decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77 Definizione

Dettagli

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.

Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento

Dettagli

tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro - S.U. (di seguito denominato ANCL ) "Rafforzare

Dettagli

Programma Operativo FSE 2014-2020 Approvato dall Assemblea Legislativa il 25 Giugno 2014 Inviato alla Commissione Europea il 17 Luglio 2014

Programma Operativo FSE 2014-2020 Approvato dall Assemblea Legislativa il 25 Giugno 2014 Inviato alla Commissione Europea il 17 Luglio 2014 Programma Operativo FSE 2014-2020 Approvato dall Assemblea Legislativa il 25 Giugno 2014 Inviato alla Commissione Europea il 17 Luglio 2014 FSE FNR RER TOTALE 393.125.091,00 275.187.563,70 117.937.527,30

Dettagli

Tabella 3. Risultati attesi/azioni FSE per Obiettivo Tematico

Tabella 3. Risultati attesi/azioni FSE per Obiettivo Tematico Tabella 3. / FSE per Obiettivo Tematico Obiettivo Tematico 8- Promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori 8.1 Aumentare l occupazione dei giovani 8,2% 36.473.600

Dettagli

Sull'esempio del fondatore San Giovanni Calabria i fondamentali principi ispiratori su cui si fonda il progetto sono:

Sull'esempio del fondatore San Giovanni Calabria i fondamentali principi ispiratori su cui si fonda il progetto sono: CARTA DEI SERVIZI PRESENTAZIONE MEDIALABOR SRL è un servizio per il lavoro che ai sensi della DGR n.2238 del 20/12/2011 della Regione Veneto fa parte della rete dei servizi pubblici e privati che si occupano

Dettagli

Interventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale

Interventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale Interventi a sostegno del comparto turistico: le novità del sistema agevolativo regionale Antonello Piras Coordinatore Gruppo di lavoro Politiche per le imprese e la competitività Centro Regionale di Programmazione

Dettagli

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA

PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti

Dettagli

Dal Job Act alle politiche attive del lavoro

Dal Job Act alle politiche attive del lavoro Dal Job Act alle politiche attive del lavoro Esperienze di politiche attive nel mondo della cooperazione Pierlorenzo Rossi, Direttore Confcooperative Emilia-Romagna Forlì, 4 dicembre 2015 Gli strumenti

Dettagli

Linee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico

Linee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico Convegno L inserimento socio-lavorativo delle persone con disturbo psichico ISFOL 4 Settembre 2015 Linee Guida per l inserimento lavorativo delle persone con disturbo psichico Giovanni Bartoli - Roma,

Dettagli

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA CONFCOOPERATIVE TOSCANA PROTOCOLLO DI INTESA tra UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA TOSCANA (di seguito denominato USR) e CONFCOOPERATIVE TOSCANA (di seguito denominata CONFCOOPERATIVE) Rafforzare il rapporto tra scuola e mondo

Dettagli

Proposta di legge: Sostegno e valorizzazione al sistema delle piccole librerie

Proposta di legge: Sostegno e valorizzazione al sistema delle piccole librerie Proposta di legge: Sostegno e valorizzazione al sistema delle piccole librerie PROPOSTA DI LEGGE SOSTEGNO E VALORIZZAZIONE AL SISTEMA DELLE PICCOLE LIBRERIE Sito ufficiale di Michele Caiazzo Ad iniziativa

Dettagli

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. MOLISE Marzo Progetto PON, Pianificazione Operativa Territoriale (POT)

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. MOLISE Marzo Progetto PON, Pianificazione Operativa Territoriale (POT) Rapporto trimestrale Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali MOLISE Marzo 2014 Progetto PON, Pianificazione Operativa Territoriale (POT) Linea «Dati, informazioni e report a supporto degli attori

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO FORMULARIO N. 10 INCLUSIONE SOCIALE

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO FORMULARIO N. 10 INCLUSIONE SOCIALE POR SARDEGNA 2000-2006 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO FORMULARIO N. 10 INCLUSIONE SOCIALE PROPOSTE DI PATTI PER IL SOCIALE Allegato dell Avviso Pubblico 6.1 APRILE

Dettagli

Provincia di Napoli-Città Metropolitana POR Campania Protocollo Sperimentale d Intesa del 06/02/2002 REGIONE CAMPANIA/Comuni-Province

Provincia di Napoli-Città Metropolitana POR Campania Protocollo Sperimentale d Intesa del 06/02/2002 REGIONE CAMPANIA/Comuni-Province Comune di Avellino Provincia di Napoli-Città Metropolitana POR Campania 2000-2006 Protocollo Sperimentale d Intesa del 06/02/2002 REGIONE CAMPANIA/Comuni-Province Provincia di Avellino Comune Benevento

Dettagli

POR Fondo Sociale Europeo ASSE II INCLUSIONE SOCIALE. Progetto

POR Fondo Sociale Europeo ASSE II INCLUSIONE SOCIALE. Progetto POR Fondo Sociale Europeo 2014-2020 ASSE II INCLUSIONE SOCIALE Progetto PIN - Padova INclusiva Rete padovana per l inclusione sociale e l inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati attraverso politiche

Dettagli

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Giugno 2014

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Giugno 2014 Rapporto trimestrale Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO Giugno 2014 Progetto PON, Pianificazione Operativa Territoriale (POT) Linea «Dati, informazioni e report

Dettagli

La Formazione nel CCNL Chimico Farmaceutico

La Formazione nel CCNL Chimico Farmaceutico La Formazione nel CCNL Chimico Farmaceutico Luciano Tramannoni Segretario Comparto Chimico Femca Cisl Centro Studi Cisl 15 giugno 2016 Cos è la FEMCA CISL Federazione Energia Moda Chimici e Affini Aderenti

Dettagli

Domanda d iscrizione all intervento 1

Domanda d iscrizione all intervento 1 REGIONE ABRUZZO Direzione Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche Sociali PO FSE ABRUZZO 2007-2013 OBIETTIVO COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE Domanda d iscrizione all intervento

Dettagli

Piano straordinario per l'occupazione.

Piano straordinario per l'occupazione. Piano straordinario per l'occupazione. Il lavoro, il futuro. ASSI MISURA I.1 Più lavoro Incentivi all occupazione di giovani e adulti 16 Beneficiari Destinatari Fonte di finanziamento Promuovere l inserimento

Dettagli

SCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA

SCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA SCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA A. Promozione di nuovi prodotti turistici LS 1 : CREAZIONI DELLE DESTINAZIONI E DEI PRODOTTI TURISTICI SOSTENIBILI AZIONI

Dettagli

La proposta di Italia Lavoro per Garanzia Giovani: Il Programma FIxO YEI

La proposta di Italia Lavoro per Garanzia Giovani: Il Programma FIxO YEI La proposta di Italia Lavoro per Garanzia Giovani: Il Programma FIxO YEI Obiettivi dell intervento L intervento proposto intende coinvolgere le Scuole secondarie superiori di secondo grado e le Università

Dettagli

PILASTRI DELLA POLITICA

PILASTRI DELLA POLITICA PILASTRI DELLA POLITICA DI SOSTEGNO EUROPEA STRATEGIA DI LISBONA 13.12.2007 firma del Trattato di Lisbona 1.12.2009 entrata in vigore del Trattato che modifica il Trattato sull UE e del Trattato che istituisce

Dettagli

PIANO GIOVANI PIANO OPERATIVO

PIANO GIOVANI PIANO OPERATIVO Presidenza Dipartimento politiche del lavoro e della formazione Politiche della formazione e dell occupazione PIANO GIOVANI PIANO OPERATIVO Il presente documento costituisce la definizione di dettaglio

Dettagli

Programme to promote Decent Work in Mozambique. Meeting with En.A.I.P. Piemonte: a vocational training institute WELCOME

Programme to promote Decent Work in Mozambique. Meeting with En.A.I.P. Piemonte: a vocational training institute WELCOME Programme to promote Decent Work in Mozambique Meeting with En.A.I.P. Piemonte: a vocational training institute WELCOME L Italia e le sue 20 regioni Il Piemonte L En.A.I.P. in Piemonte (Ente Acli Istruzione

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) La Scuola Internazionale e (di seguito denominato ALMA) di Cucina Italiana "Rafforzare il

Dettagli

CITTADINANZA E COSTITUZIONE NEL QUADRO DELLA RECENTE NORMATIVA

CITTADINANZA E COSTITUZIONE NEL QUADRO DELLA RECENTE NORMATIVA Sergio Blazina dirigente tecnico USR Piemonte CITTADINANZA E COSTITUZIONE NEL QUADRO DELLA RECENTE NORMATIVA Museo diffuso 5 ottobre 2016 LE ORIGINI LEGGE 169/2008, art. 1 comma 1: A decorrere dall'inizio

Dettagli

REPORT BANDI PIEMONTE

REPORT BANDI PIEMONTE REPORT BANDI PIEMONTE INDICE CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LA PROMOZIONE DI PIANI DI ATTIVITÀ DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI...2 CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 75% PER INIZIATIVE PROPOSTE DA ORGANIZZAZIONI

Dettagli

I SERVIZI PER L'IMPIEGO E IL NUOVO RUOLO DEI CENTRI PER L'IMPIEGO. Paola Garbari

I SERVIZI PER L'IMPIEGO E IL NUOVO RUOLO DEI CENTRI PER L'IMPIEGO. Paola Garbari I SERVIZI PER L'IMPIEGO E IL NUOVO RUOLO DEI CENTRI PER L'IMPIEGO Paola Garbari 1 RIORDINO DEI SERVIZI PER L IMPIEGO IL DECRETO LEGISLATIVO 150 DEL 14 SETTEMBRE 2015 RIORDINA LA NORMATIVA IN MATERIA DI

Dettagli

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. UMBRIA Marzo Progetto PON, Pianificazione Operativa Territoriale (POT)

Rapporto trimestrale. Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali. UMBRIA Marzo Progetto PON, Pianificazione Operativa Territoriale (POT) Rapporto trimestrale Monitoraggio Politiche Attive del Lavoro regionali UMBRIA Marzo 2014 Progetto PON, Pianificazione Operativa Territoriale (POT) Linea «Dati, informazioni e report a supporto degli attori

Dettagli

Bollettino Informativo novembre 2016 Bandi europei e regionali

Bollettino Informativo novembre 2016 Bandi europei e regionali Bollettino Informativo novembre 2016 Bandi europei e regionali Regione Lazio POR FESR Lazio (2014-2020), Asse I e Asse 3: Bando Mobilità sostenibile e intelligente nel settore automotive, logistica e trasporti

Dettagli

POR SARDEGNA

POR SARDEGNA UNIONE EUROPEA FONDO SOCIALE EUROPEO MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Coesione

Dettagli

PROVINCIA DI BIELLA CENTRO PER L IMPIEGO AVVISO PUBBLICO

PROVINCIA DI BIELLA CENTRO PER L IMPIEGO AVVISO PUBBLICO PROVINCIA DI BIELLA CENTRO PER L IMPIEGO AVVISO PUBBLICO 1. VISTE la D.G.R. n. 54-8999 del 16/06/2008 con cui è stato approvato l Atto di Indirizzo regionale sugli interventi per l occupazione rivolti

Dettagli

AIUTI AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO PER LE PMI DELLA BASILICATA

AIUTI AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO PER LE PMI DELLA BASILICATA AIUTI AGLI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO PER LE PMI DELLA BASILICATA Finalità L obiettivo del presente Avviso è sostenere programmi di ricerca afferenti alle seguenti tipologie di progetto: ricerca

Dettagli

AGENZIA LAVORO. per il. Carta dei Servizi. Accreditato Regione Lombardia Servizi al lavoro (LR 22/06) Servizi alla Formazione (LR.

AGENZIA LAVORO. per il. Carta dei Servizi. Accreditato Regione Lombardia Servizi al lavoro (LR 22/06) Servizi alla Formazione (LR. AGENZIA per il LAVORO Accreditato Regione Lombardia Servizi al lavoro (LR 22/06) Servizi alla Formazione (LR.19/07) Carta dei Servizi Aggiornata al 01/02/2015 Chi siamo L Agenzia per il Lavoro nasce nel

Dettagli

Il sistema toscano di Istruzione e Formazione Professionale: lo stato dell'arte e le prospettive di sviluppo

Il sistema toscano di Istruzione e Formazione Professionale: lo stato dell'arte e le prospettive di sviluppo SCUOLE PROFESSIONALI: QUALI PROSPETTIVE La Toscana verso la creazione di un proprio modello di relazioni tra scuola, formazione e mondo del lavoro Firenze, 27 febbraio 2017 Il sistema toscano di Istruzione

Dettagli

Programma per migliorare lavoro/conciliazione in Veneto

Programma per migliorare lavoro/conciliazione in Veneto Programma per migliorare lavoro/conciliazione in Veneto Un nuovo patto per il Lavoro, la Famiglia, la Società Consigliera di Parità del Veneto Sandra Miotto 31 Maggio 2013 Normativa nazionale Legge 215/2012:

Dettagli

DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO

DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO DOCUMENTO DEGLI INTERVENTI DI POLITICA DEL LAVORO 2011 2013 II PARTE INTERVENTI IV) PROGETTI PER L OCCUPAZIONE 68 A) INTERVENTI A FAVORE DELLA NUOVA IMPRENDITORIALITÀ 68 8. AUTOIMPIEGO 69 9. SOSTEGNO ALLO

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI

AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI RAFFORZATIVI DEI POLI TECNICO PROFESSIONALI Firenze, 01 giugno 2017 mariachiara.montomoli@regione.toscana.it L Avviso

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall

Dettagli

AVVISO PUBBLICO PER LA CANDIDATURA DI LAVORATORI/LAVORATRICI DISOCCUPATI

AVVISO PUBBLICO PER LA CANDIDATURA DI LAVORATORI/LAVORATRICI DISOCCUPATI 1 PROVINCIA DI VERCELLI Settore Formazione - Lavoro e Politiche Sociali - Cultura - Turismo - Energia - V.I.A. - Istruzione Servizio Formazione Professionale Servizio Lavoro Interventi di riqualificazione

Dettagli

Giovani Imprenditori in Agricoltura: gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività. Dario De Pascale Responsabile Funzione Valutazione

Giovani Imprenditori in Agricoltura: gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività. Dario De Pascale Responsabile Funzione Valutazione Agenzia nazionale per l attrazione degli investimenti e lo sviluppo d impresa SpA Giovani Imprenditori in Agricoltura: gli strumenti di Invitalia per lo sviluppo e la competitività Dario De Pascale Responsabile

Dettagli