STATI GENERALI SUL CONTRASTO AL GIOCO D AZZARDO Non perdere la rete! Cnca Lombardia Campagna Mettiamoci in gioco Ceal Anci Milano, 21 novembre 2016

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1 STATI GENERALI SUL CONTRASTO AL GIOCO D AZZARDO Non perdere la rete! Cnca Lombardia Campagna Mettiamoci in gioco Ceal Anci Milano, 21 novembre

2 CEAL CEAL Coordinamento Enti Autorizzati e Accreditati della Lombardia nelle Dipendenze 35 Enti Accreditati Comunità Terapeutiche, Specialistiche, Pedagogiche, Bassa Attività Assistenziale, Centri Diurni, Centri di Ascolto, Unità mobili di riduzione del danno e di riduzione dei rischi, Dropin, Enti Erogatori per gli Interventi psico-socio-educativi a favore di famiglie con adolescenti in difficoltà, S.M.I. Servizi Multidisciplinari Integrati 2

3 CEAL Stefano Rizzi Referente Area Gioco d Azzardo e Servizi Ambulatoriali Il ruolo della prevenzione: dai progetti ai servizi, la forza delle leggi Intervento non esaustivo ma di stimolo per non perdere (e migliorare) la rete! 3

4 STRUTTURA DELL INTERVENTO - LEGGE REGIONALE 8/ I PROGETTI DI PREVENZIONE Dgr 1934/15 - PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA DEGLI AMBITI DI INTERVENTO DEI PROGETTI - PUNTI DI FORZA E CRITICITA COMPLESSIVE - BISOGNI E IPOTESI DI SVILUPPO - DALLA PREVENZIONE ALLA CURA - I SERVIZI ESISTENTI E I BISOGNI EMERGENTI 4

5 Finalità: LEGGE 8/2013 REGIONE LOMBARDIA prevenzione e contrasto alle forme di dipendenza dal gioco d azzardo Cura e trattamento Contenere l impatto negativo delle attività del gioco sui territori 5

6 LEGGE 8/2013 REGIONE LOMBARDIA Definisce competenze di Regione, Comuni, ATS (ex Asl) Garantisce le attività di Prevenzione Promuove Formazione e informazione (anche per gli esercenti) Stabilisce la distanza minima dai luoghi sensibili Garantisce la cura tramite i servizi ambulatoriali delle dipendenze pubblici (SerD) e del privato sociale accreditato (S.M.I.) 6

7 I PROGETTI DI PREVENZIONE D.G.R. 1934/15 e d.d.u.o. 5149/15 Approvati e finanziati 68 progetti (88 presentati) con un contributo di ,00 Gli Enti del CEAL hanno gestito circa il 50% di tutti i progetti ammessi e finanziati, acquisendo competenze, formazione e professionalità Prese in considerazione le sintesi di circa il 70% dei progetti, per un analisi qualitativa 7

8 I PROGETTI DI PREVENZIONE AMBITI DI INTERVENTO A. INFORMAZIONE/COMUNICAZIOONE B. FORMAZIONE C. ASCOLTO E ORIENTAMENTO (supporto alla cura) D. MAPPATURA E. AZIONI NO SLOT F. CONTROLLO E VIGILANZA 8

9 I PROGETTI DI PREVENZIONE INFORMAZIONE/COMUNICAZIONE Punti di forza Criticità Diffusione capillare delle informazioni Sensibilizzazione sul tema del gioco d azzardo Elaborazione di materiale informativo specifico Bassa affluenza agli incontri di sensibilizzazione sul GAP Comunicazione a volte poco innovativa con il rischio di minor efficacia Organizzazione di eventi/spettacoli 9

10 I PROGETTI DI PREVENZIONE FORMAZIONE Punti di forza Criticità Interventi rivolti ad adulti moltiplicatori dell azione preventiva (associazioni, insegnanti, consigli di quartiere ) Percorsi di prevenzione nelle scuole (gruppi di peer) grande entusiasmo degli studentiprotagonisti (video, fotografie, ecc.) Difficoltà nella programmazione degli interventi con scuole e oratori Fatiche da parte delle associazioni per partecipare alla formazione Lavoro sui rischi, sulle competenze di vita e sulla consapevolezza Difficoltà a coinvolgere il target anziani 10

11 I PROGETTI DI PREVENZIONE ASCOLTO E ORIENTAMENTO Punti di forza Criticità Attivazione di numeri telefonici o App per familiari e giocatori a rischio (primo contatto) vicinanza ai cittadini Attivazione di sportelli familiari (punti di riferimento anche per altre dipendenze) gestiti da psicologi/educatori Difficoltà delle famiglie a superare il senso di vergogna Mancanza di consulenze legali e finanziarie Accompagnamento ai servizi di cura Punti di riferimento per la rete dei servizi 11

12 I PROGETTI DI PREVENZIONE MAPPATURA Punti di forza Criticità Collaborazione tra diversi Comuni Collaborazione tra i diversi assessorati dei singoli Comuni Individuazione delle zone ad alta concentrazione di slot e vlt Informazione e sensibilizzazione degli esercenti verso il GAP Mappature a volte non effettuate con l impiego di professionisti (polizia, agenzia di ricerca ) Mappatura solo di slot e vlt, senza gli altri giochi d azzardo Alto impegno economico e di risorse umane (si potrebbero chiedere i dati al Monopolio? Così avremmo sempre la reale evoluzione del fenomeno) 12

13 I PROGETTI DI PREVENZIONE AZIONI NO SLOT Punti di forza Informazione in merito agli sgravi fiscali NoSlot Contatto con gli esercenti Definizione di codici etici di autoregolamentazione per esercenti slot Criticità Gli attuali incentivi economici per la dismissione di slot e vlt sembrano essere insufficienti Mancanza di riferimenti normativi nazionali 13

14 I PROGETTI DI PREVENZIONE CONTROLLO E VIGILANZA Punti di forza Criticità Laddove è stata fatta insieme alla mappatura è stato un valore aggiunto Importanza di verificare il rispetto delle norme regionali per ridurre l impatto negativo delle attività del gioco sul territorio Pochi progetti hanno scelto l azione di controllo e vigilanza effettuata dal personale della sicurezza (polizia locale) Come incentivare i controlli? Contenimento dell impatto sui territori 14

15 I PROGETTI DI PREVENZIONE TARGET 1. POPOLAZIONE TOTALE 2. ANZIANI 3. STUDENTI/GIOVANI 4. GESTORI PUBBLICI ESERCIZI 5. AMMINISTRATORI LOCALI, OPERATORI DEI SERVIZI PUBBLICI E PRIVATI (es. insegnanti, polizia locale, volontari, ecc.) 15

16 PREVENZIONE UNIVERSALE: popolazione generale, sensibilizzazione e informazione SELETTIVA: target a rischio, non a livello individuale ma in quanto appartenente ad uno specifico sottogruppo (per es. giocatori di scommesse, bingo, ecc.) INDICATA: soggetti che già manifestano comportamenti problematici (supporto alla cura) 16

17 I PROGETTI DI PREVENZIONE PUNTI DI FORZA COMPLESSIVI Rete (locale, provinciale, regionale, nazionale) Diffusione di nuove conoscenze e maggiori/migliori consapevolezze (fattori di protezione) Diversificazione degli interventi e interventi diversi sulla base dei differenti target Prevenzione nelle scuole peer e life skill (in linea con Regione) e ricerche connesse al Gioco d azzardo Sportelli di ascolto e contatti telefonici come supporto alla cura e come riferimenti territoriali, un ponte tra il bisogno e i servizi di cura Nuovi accessi ai servizi di cura anche di giocatori problematici e non ancora patologici! 17

18 I PROGETTI DI PREVENZIONE CRITICITA COMPLESSIVE Tempi brevi di realizzazione (10 mesi) e tempi non in linea con le organizzazioni degli stakeholder (scuole e oratori) Precarietà dei finanziamenti Fatiche dei moltiplicatori dell azione preventiva (tempo e molti impegni) Piccoli eventi di sensibilizzazione non sempre efficaci Comunicazione a volte poco efficace Mancanza di normative nazionali 18

19 I PROGETTI DI PREVENZIONE BISOGNI EMERSI E IPOTESI DI SVILUPPO Dare continuità e rafforzare il ruolo degli sportelli familiari e giocatori a rischio e dare continuità ai numeri telefonici esistenti Garantire la prevenzione nelle scuole (peer e insegnanti) integrandosi con i percorsi esistenti Dare continuità alle attività di formazione per moltiplicatori (cdq, università, ) Migliorare la comunicazione (mezzi di trasporto locali, grandi eventi, app, ) 19

20 I PROGETTI DI PREVENZIONE BISOGNI EMERSI E IPOTESI DI SVILUPPO Definire nuovi interventi per il target anziani Attivare consulenze finanziarie e tutela del patrimonio delle famiglie Interagire con le banche (vademecum BPER) Coinvolgere il mondo del lavoro (associazioni sindacali, imprenditori, ) Incentivare controllo e vigilanza 20

21 TIPOLOGIE DI GIOCATORE GIOCATORE SOCIALE: gioca solo per divertirsi, per rilassarsi. È in grado di smettere di giocare in qualunque momento e riconosce nel gioco una potenziale fonte di danno economico. GIOCATORE PROBLEMATICO O ECCESSIVO non ha pieno controllo sul gioco e le conseguenze del gioco (i debiti, ad esempio) iniziano a pervadere la sua vita, danneggiando il benessere personale, familiare, lavorativo e sociale. GIOCATORE PATOLOGICO: il gioco d azzardo rappresenta una dipendenza. Il bisogno di giocare è sempre più forte: aumentano frequenza, tempi di gioco e denaro investito, catalizza i pensieri. Le relazioni familiari ed amicali si compromettono, la persona può compiere azioni illegali, sentirsi in preda al panico 21

22 TRA PREVENZIONE E PATOLGIA IL FENOMENO DEL GIOCO D AZZARDO E PREOCCUPANTE E DIFFUSO ANCHE TRA I GIOVANI. FACCIAMO PERO ATTENZIONE AGLI ALLARMISMI E AL RISCHIO DI STIGMATIZZARE ALCUNI GIOCATORI (Slot e Vlt) RISPETTO AD ALTRI (gratta e vinci, gioco online, win for life, ecc ) 50% circa degli italiani ha giocato almeno 1 volta nella vita 1,27 3,8% giocatori problematici (DPA 2012) 0,5%-2,2% i giocatori patologici (DPA 2012) 22

23 SERVIZI DI CURA: quali bisogni e quali possibili risposte? Oggi Prima di tutto PROFESSIONALITA Servizi ambulatoriali delle dipendenze S.M.I. e SerT. Cosa ci dicono i pazienti? Si può parlare di presa in carico precoce? Quanta flessibilità dei servizi? In Lombardia pazienti nel 2015, dato complessivo dei pazienti in carico a S.M.I. e SerT. Laddove c è stata una comunicazione specifica c è stata una buona risposta dei pazienti 23

24 SERVIZI DI CURA: quali bisogni e quali possibili risposte? Domani? - S.M.I. e SerT: sportelli psico-socio-educativi? Non solo servizi ambulatoriali ma anche territoriali - Residenzialità, sì o no? E con i nuovi LEA? - Se sì con quali percorsi? Terapeutici, pedagogici? Di quale durata? - Quali strutture? Insieme ad altre dipendenze o distinte? - Per chi commette reati è possibile accedere a pene alternative al carcere? - Quali supporti alla cura? 24

25 Grazie per l attenzione! Milano, 21 novembre

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