Scuola dell Infanzia G. Rodari Cambiano. Anno Scolastico 2009/10

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1 Scuola dell Infanzia G. Rodari Cambiano Anno Scolastico 2009/10 RESPONSABILE: Maria Rita Marchisio La mia posizione favorevole rispetto all inserimento delle esperienze multimediali nel contesto ludico della scuola dell infanzia parte dal presupposto di concepire i media tradizionali e gli elaboratori semplicemente come fonti utili per apprendimenti possibili e adatti anche nel mondo del bambino sia esso normodotato o in situazione d handicap. Personalmente ho dedicato del tempo per far emergere in me una mentalità tecnologica che sottintende una capacità di usare gli strumenti multimediali in forma educativa e non consumistica o di moda.

2 La discussione su come si possono usare le tecnologie dell informazione nella didattica interessa attualmente tutti gli ordini e i gradi del sistema scolastico e annovera tra i vivaci contributi quelli di psicologi, tecnologici dell istruzione, psico-pedagogici ma anche di informatici e tecnici dell informazione. Paradossalmente, non si tratta di elaborare una nuova teoria su come utilizzare le tecnologie dell informazione nella didattica, ma piuttosto rendersi conto che esse hanno già trasformato il nostro modo di comunicare e di produrre conoscenza. Anche se si continuano ad usare i media tradizionali (stampa, radio, televisione), sempre più spesso la parte principale nel processo di produzione della conoscenza, spetta proprio agli elaboratori. Questo particolare stato di costo sta generando un contesto culturale con caratteristiche del tutto nuove e accompagnato da risvolti imprevisti: la concezione di spazio e tempo assumono significativi diversi da quelli tradizionali; i vari tipi di media (che rappresentano suono, immagine, testo) vengono inglobati ed integrati in modo originale, ed infine si trasforma il concetto di fantastico in virtuale travolgendo in tal modo il senso del reale. Per la scuola dell infanzia ormai i tempi sono maturi. La normativa ministeriale propone anche per quest'ordine di scuola l introduzione di tecnologie informatiche nella didattica quotidiana. Nell ambito della politica scolastica, il Ministero della Pubblica Istruzione ha inteso sostenere lo sviluppo qualitativo del sistema scolastico nella sua interezza realizzando un programma di diffusione della multimedialità. Tale progetto venne denominato programma di sviluppo delle tecnologie didattiche , e il suo intento fu quello di utilizzare le tecnologie multimediali per elevare la qualità dei processi formativi in tutte le istituzioni comprese la scuola dell infanzia. In particolare, si intende educare gli alunni ad usare gli strumenti multimediali e alla comunicazione, migliorare il processo d insegnamento-apprendimento, ed infine migliorare la professionalità dei docenti. Il Ministero ha, inoltre, avviato dei progetti pilota che coinvolgono docenti e studenti. Quello che mi preme sottolineare e che ne sono convinta è che la mia posizione favorevole rispetto all inserimento delle esperienze multimediali nel contesto ludico della scuola materna parte dal presupposto di concepire i media tradizionali e gli elaboratori semplicemente come fonti utili per apprendimenti possibili ed adatti anche nel mondo del bambino sia esso normodotato o in situazione d handicap personalmente ho dedicato del tempo per far emergere in me una mentalità tecnologica che sottintende una capacità di usare gli strumenti multimediali in forma educativa e non consumistica o di moda. E davvero pericoloso dimenticare e non far percepire chiaramente al bambino, che al di la della macchina,quello che conta veramente è la persona che utilizza. Porrei l'accento quindi che per noi docenti, il tempo per decidere, per informarsi, per aggiornarsi è tempo prezioso e indispensabile. Sarebbero guai seri se l informatica entrasse nella scuola prima che nella mente dell educatore. Non basta possedere uno strumento per sentirsi capaci di gestirlo ed insegnare ad altri l utilizzo. Almeno, non in ambito scolastico, dove l ambizione formativa ed educativa dovrebbero permettere di ridare altro, verso una fruizione critica e costruttiva di qualsiasi insegnamento/apprendimento.

3 Se si utilizza nella scuola dei più piccoli il linguaggio multimediale per fini educativi, i vantaggi si concentrano soprattutto nel fatto che i messaggi siano offerti a bambini utilizzando codici espressivi contemporaneamente con uno strumento capace di attirare l attenzione in modo veloce ed efficace. Le immagini in movimento, i colori, le musiche, i suoni e le parole riescono, colpendo i sensi della vista e dell udito, a trasmettere le informazioni ai bambini in modo accattivante, favorendo una facile memorizzazione senza richiedere particolari sforzi. Il bambino posto di fronte alla macchina, ma mai abbandonato a se stesso, può vivere con l insegnamento ed i compagni momenti di gioco formativo. E un occasione come tante altre per favorire in lui il ragionamento, far leva sulla motivazione centrare i tempi d attenzione e di concentrazione. E ed è stata mia intenzione promuovere attività che consentono ai bambini di familiarizzare con il mezzo, esplorazioni ed esercizi liberi e/o guidati. E molto importante l organizzazione delle attività anche in termini di programmazione dello spazio. Ho calcolato attentamente il numero di bambini che si potessero avvicinare al computer: non è bene che vi lavori sempre un bambino alla volta, è anche vero però che più di tre o quattro sono difficilmente coinvolgibili contemporaneamente. Il fatto che il bambino non stia da solo è opportuno per evitare il pericolo di isolamento che spesso si cela dietro all utilizzo di quegli strumenti che richiedono un uso individualizzato prolungato nel tempo; inoltre un paio di compagni che commentano, guardano, consigliano sono una risorsa di apprendimento per tutti coloro che sono impegnati nell esperienza. Da una situazione di solitudine passiamo così alla proposta di un aggregazione intelligente.il ruolo dell insegnante è vario e diversificato nel tempo. (Tratto da una raccolta d informazioni da varie fonti)

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5 ATTIVITA : 1.Conversazione guidata Chi ha mai visto un computer? Chi lo ha visto in casa, in televisione,in altri luoghi? Secondo voi a cosa serve? ( momento della problematizzazione attraverso la raccolta delle ipotesi) Vi piacerebbe scoprirlo? 2.Osservare un computer. I bambini lo toccano, lo osservano,lo annusano, ne ricavano impressioni sensazioni.che esprimono liberamente; Lo accendo, il PC si illumina.compaiono scritte poi lo spegne ; Disegno del computer e discussione Attraverso le domande si fanno emergere le curiosità e gli interessi dei bambini. 3.Elaborazione di un progetto comune Schizzi, disegni, idee (monitor, cervello,tastiera,mouse, stampante, dischetti.) 4.Il gioco dei soldatini. Per funzionare il computer ha bisogno di comandi chiari, precisi e completi. I bambini giocano ai soldatini robotizzati che marciano solo se comandati con chiari ordini: -cammina avanti -cammina indietro -salta in avanti -salta all indietro -striscia avanti -striscia indietro -rotola -gira su te stesso 5.Il programma del computer Senza un programma il computer non può funzionare. Cos è un programma?. Avviare i bambini alla comprensione del concetto di programma inteso come sequenza di istruzioni precise e ordinate, finalizzate al raggiungimento di un risultato? Costruzione con i bambini dei diagrammi di flusso. Es: come si accende il computer. 6.Via con il computer: i programmi software. Paint Word Pad CD Prime lezioni CD Imparo giocando: -Le lettere-le forme-i numeri CD.. Realizzazione con l utilizzo del mouse, di semplici disegni utilizzando le forme geometriche. Realizzazione, con l utilizzo del mouse e della matita mouse, di disegni a mano libera. Progettazione di storie, avendo a disposizione gli sfondi, i personaggi e gli oggetti. Trascrizione dei racconti da parte della sottoscritta.. Utilizzo dello scanner per importare i disegni realizzati con le varie tecniche di pittura DESTINATARI : Gruppo di bambini di cinque anni. METODOLOGIA : L attività con il computer non si esaurisce in pochi giorni, ma attraversa l intero anno scolastico. Tuttavia, i riferimento alle competenze di base da acquisire, si indica di due mesi circa.

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