comportamenti, prassi ed azioni

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1 CCaratteristiche essenziali dei CATC comportamenti, prassi ed azioni ARCAT VENETO Associazione Regionale dei Club Alcologici Territoriali (metodo Hudolin) Corsi di aggiornamento provinciali dei servitori insegnanti del Veneto ANNO 2012 PRIMO CORSO

2 Il CAT, organizzato come comunità multifamiliare, basa il suo lavoro sull approccio ecologico sociale e cerca di promuovere il cambiamento dello stile di vita delle famiglie che ne fanno parte e che presentano problemi alcol-correlati o complessi. Il suo lavoro è rivolto alla famiglia e alla comunità territoriale nella quale la famiglia vive e lavora. V. Hudolin, Sofferenza multidimensionale della famiglia e Disagi alcolcorrelati: vecchi problemi umani, Associazione per lo studio e la prevenzione delle dipendenze, Eurocare Italia, Arcat Lombardia, 2010, pag. 51

3 Approccio Ecologico Sociale

4 Il concetto ecologico sociale si basa sul lavoro dei club, le comunità multifamiliari autonome, di non più di dodici famiglie inserite, osservando la famiglia e la persona e non il paziente e la sua patologia. Il problema alcolcorrelato e complesso viene visto come uno stile di vita, un comportamento multifattoriale, psico-fisico-sociale, oggi si potrebbe aggiungere anche antropospirituale. V. Hudolin, Sofferenza multidimensionale della famiglia e Disagi alcolcorrelati: vecchi problemi umani, Associazione per lo studio e la prevenzione delle dipendenze, Eurocare Italia, Arcat Lombardia, 2010, pag. 133

5 I Club si basano su un principio ecologico-sociale, dinamico e aperto ai cambiamenti, che si modifica continuamente, configurandosi in una longitudinale dinamica di sviluppo. V.Hudolin, P.Gosparini, G.Guidoni, N.Kohl, H.Kolstad, F.Marcomini, F.Piani, G. Pitacco, M.Sforzina, Club degli alcolisti in trattamento, manuale per il lavoro nei Club degli alcolisti in trattamento (approccio ecologico sociale) con scritti di Vladimir Hudolin, Scuola Europea di Alcologia e Psichiatria Ecologica, 2001, pag.120

6 Famiglia

7 Il club lavora in base ad un approccio sistemico. Ciò significa osservare e situare i problemi alcolcorrelati e le loro conseguenze all interno del sistema biosociale nel quale la persona vive e lavora. Si capisce allora perché il club fin dall inizio si rivolga alla famiglia nella sua interezza, famiglia che è il sistema biosociale più significativo per ogni individuo. V.Hudolin, P.Gosparini, G.Guidoni, N.Kohl, H.Kolstad, F.Marcomini, F.Piani, G. Pitacco, M.Sforzina, Club degli alcolisti in trattamento, manuale per il lavoro nei Club degli alcolisti in trattamento (approccio ecologico sociale) con scritti di Vladimir Hudolin, Scuola Europea di Alcologia e Psichiatria Ecologica, 2001, pag.133

8 Non sarà possibile aiutare veramente l alcolista se nella sua famiglia si consumano e/o si tengono alcolici. Il trattamento richiede che i problemi siano risolti unitariamente da tutta la famiglia e che tutti i membri si astengano dal bere. V. Hudolin, Manuale di Alcologia, Edizioni Centro Studi Erickson Trento, 1990, pag. 321

9 Nel 2010 solo il 12% di chi frequenta i club rientra nella fascia 0-39 anni, 50% nella fascia anni, 38% nella fascia anni le fasce dei giovani e dei nonni sono poco rappresentate. Il 67% dichiara di frequentare il club accompagnato mentre il 33% dichiara di frequentare il club da solo (dato in crescita era 30% nel 2005). La scelta di frequentare il club da soli cresce con la durata del percorso nel club. La Banca Dati dei Club Alcologici Territoriali in Veneto. Aggiornamento rilevazione dati A cura di L. Cecutti, N. Filippin, F.Dorella, L. Carlesso

10 Stile di Vita

11 Il cambiamento nei sistemi ecologici sociali per i PAC significa non soltanto abbandonare l alcol o altre sostanze, ma anche accettare un nuovo tipo di comportamento individuale, nella famiglia e nella comunità; vedere una possibilità nuova di comunicare e interagire, una qualità nuova della vita. Solo se è questo l obiettivo che può essere raggiunto diventa possibile risolvere i problemi individuali, della famiglia, della comunità. Il processo è lento e ne esistono diversi stadi di realizzazione, senza che mai si raggiunga la perfezione. V. Hudolin, Sofferenza multidimensionale della famiglia e Disagi alcolcorrelati: vecchi problemi umani, Associazione per lo studio e la prevenzione delle dipendenze, Eurocare Italia, Arcat Lombardia, 2010, pagg

12 Il cambiamento del comportamento nel club non ha grande importanza; la famiglia non viene perché ha avuto difficoltà nel club, ma per i problemi che ha avuto al suo interno o nella comunità locale. Anche i risultati migliori ottenuti all interno del Club non dimostrano il cambiamento del comportamento nella vita reale. V. Hudolin, Sofferenza multidimensionale della famiglia e Disagi alcolcorrelati: vecchi problemi umani, Associazione per lo studio e la prevenzione delle dipendenze, Eurocare Italia, Arcat Lombardia,2010, pag. 55

13 L operatore è il catalizzatore del cambiamento del comportamento. Con le sue attività l operatore stimola la comunicazione e l interazione tra i membri del club e fra il club e la comunità locale dove avviene il cambiamento del comportamento e dove i membri dovrebbero trovare quanti più possibili agganci e legami umani. L operatore cerca di disincentivare le attività limitate e chiuse nel club che potrebbero portare all alienazione. V. Hudolin, Sofferenza multidimensionale della famiglia e Disagi alcolcorrelati: vecchi problemi umani, Associazione per lo studio e la prevenzione delle dipendenze, Eurocare Italia, Arcat Lombardia, 2010, pagg

14 Un 20-25% di chi frequenta il club per se stesso dichiara di non usare più tabacco e l uso di altre droghe passa dal 6% all 1%. Rispetto ai familiari l uso di tabacco scende dal 23% al 16%. Comportamento problematico che sembra in crescita anche nei club è quello del gioco d azzardo. La Banca Dati dei Club Alcologici Territoriali in Veneto. Aggiornamento rilevazione dati A cura di L. Cecutti, N. Filippin, F.Dorella, L. Carlesso

15 Comunità Multifamiliare

16 Così si è cominciato a riflettere sul fatto che cambiare lo stile di vita personale e familiare diventa tanto più facile quanto più va in parallelo con un cambiamento più ampio, del contesto in cui si vive, della comunità cui apparteniamo. In poche parole è necessario lavorare per produrre un cambiamento culturale. L.Musso, e allora come?, Edizioni Arcat Piemonte, pagg. 36

17 Il CAT lavora in base a un concetto che vede i problemi alcol correlati come tipi di comportamento diversi, stili di vita differenti, difficoltà causate da relazioni difficili e interazioni di sistemi ecologici nella famiglia, nella comunità locale e nel gruppo di lavoro. Ne consegue che l intero sistema, nel cui ambito rientra l alcolista, deve far parte del trattamento, non perché costituito da malati alienati, ma come parte della comunità a pieno diritto. V.Hudolin, P.Gosparini, G.Guidoni, N.Kohl, H.Kolstad, F.Marcomini, F.Piani, G. Pitacco, M.Sforzina, Club degli alcolisti in trattamento, manuale per il lavoro nei Club degli alcolisti in trattamento (approccio ecologico sociale) con scritti di Vladimir Hudolin, Scuola Europea di Alcologia e Psichiatria Ecologica, 2001, pag.121

18 Il 24% dei servitori insegnanti dichiara di aver promosso una SAT di III modulo durante la loro esperienza di club. L 8% dei servitori insegnanti dichiara di aver realizzato una SAT di III modulo nell ultimo anno (2010). La Banca Dati dei Club Alcologici Territoriali in Veneto. Aggiornamento rilevazione dati A cura di L. Cecutti, N. Filippin, F.Dorella, L. Carlesso

19 Formazione e Aggiornamento

20 Formazione ed aggiornamento rappresentano il perno del sistema ecologico sociale nei programmi territoriali. Formazione ed aggiornamento delle famiglie, degli operatori e delle comunità locali sono attivi già a partire dall inizio dell attività del primo Club degli Alcolisti in Trattamento in Italia; ma nonostante questo, a causa della rapida crescita del numero dei club e degli altri programmi per i problemi alcolcorrelati, è diventato imperativo dare maggiore spazio sia nelle ricerche che nel lavoro pratico alla formazione ed all aggiornamento. V.Hudolin, P.Gosparini, G.Guidoni, N.Kohl, H.Kolstad, F.Marcomini, F.Piani, G. Pitacco, M.Sforzina, Club degli alcolisti in trattamento, manuale per il lavoro nei Club degli alcolisti in trattamento (approccio ecologico sociale) con scritti di Vladimir Hudolin, Scuola Europea di Alcologia e Psichiatria Ecologica, 2001, pag.173

21 Il 41% dei servitori hanno dichiarato di essere stati insegnanti di SAT di I modulo, il 20% lo ha fatto nell ultimo anno. Il 41% dei servitori hanno dichiarato di essere stati insegnanti di SAT di II modulo, il 26% lo ha fatto nell ultimo anno. Nel 2010 l 81% dei S.I. ha dichiarato di aver partecipato ai corsi di aggiornamento mentre il 94% dichiara di aver frequentato l autosupervisione. La Banca Dati dei Club Alcologici Territoriali in Veneto. Aggiornamento rilevazione dati A cura di L. Cecutti, N. Filippin, F.Dorella, L. Carlesso

22 Spiritualità Antropologica

23 Non un approccio mistico o religioso alla realtà, ma un incontro consapevole con la cultura umana sociale esistente e con la multidimensionalità della sofferenza che caratterizza l interiorità non materiale della persona, diversa da ogni altro essere vivente. Hudolin, Assisi 1993

24 I disagi spirituali del nostro tempo, dell uomo contemporaneo, delle persone che incontriamo sono: la superficialità, l insignificanza, la dissipazione, la dispersione, l abbandonarsi ad una vita anonima, il gettarsi nella vita cosi come viene senza senso, ecc, Questo disturbo è accompagnato da un senso di impotenza davanti ai problemi, dalla non accettazione di sé del proprio comportamento e del proprio ruolo nella comunità. V.Hudolin, Assisi 1994

25 I Club dall inizio della loro attività nel 1979 hanno fatto un enorme lavoro, hanno cominciato le attività per cambiare la cultura sanitaria e generale per quanto riguarda i problemi alcolcorrelati e complessi, hanno riscoperto la spiritualità antropologica e senza grandi progetti hanno cercato di introdurre nelle comunicazioni ed interazioni umane la solidarietà, l amore, la compartecipazione, la lotta per la pace e per una vita migliore nell atmosfera della giustizia sociale. V.Hudolin, 1995

26 Buone Prassi

27 - Primo colloquio di accoglienza - Invito per l intera famiglia: - SAT di primo modulo da subito - frequenza e costanza al Club - astinenza e cambiamento - eliminazione degli alcolici da casa - avere dei comportamenti di protezione, autoprotezione, evitare i luoghi a rischio - dichiarazione dei giorni

28 Per una buona serata di Club: - puntualità - della durata di un ora e mezza - sedersi in cerchio senza ostacoli e persone in cattedra - conduzione della serata di club e stesura del diario a turno - dare la possibilità a tutti di esprimersi sul qui ed ora - rotazione delle cariche ogni sei mesi - dividersi e moltiplicarsi, non più di dodici famiglie

29 -Formazione ed aggiornamento continui: - SAT di primo, secondo e terzo modulo - autosupervisione - Interclub - aggiornamenti regionali -Apertura del Club nella comunità locale (per es. SAT terzo modulo)

30 Alcune buone abitudini sembrano ormai consolidate nei club del Veneto; nell 88% dei club viene individuato un conduttore a turno. Sussistono maggiori resistenze nella rotazione periodica delle cariche che avviene nel 55% dei club. La Banca Dati dei Club Alcologici Territoriali in Veneto. Aggiornamento rilevazione dati A cura di L. Cecutti, N. Filippin, F.Dorella, L. Carlesso

31 CCaratteristiche essenziali dei CATC comportamenti, prassi ed azioni

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