Ing. Francesco Bazzoffi
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1 IL MERCATO DELLE EMISSIONI DICO 2 IN ITALIA E LE POSSIBILITÀ OFFERTE DAI MECCANISMI FLESSIBILI DEL PROTOCOLLO DI KYOTO Ing. Francesco Bazzoffi Firenze, 27 ottobre
2 Il Progetto SETatWork (Sustainable Energy Technology at Work) Progetto co-finanziato dalla Commissione Europea nell ambito del 7 Programma Quadro(7 PQ) Scopo principale del progetto: Promuovere l efficienza e risparmio energetico alle aziende sottoposte al sistema di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra -Direttiva "Emission Trading" La durata del progetto: 2 anni settembre 2008 settembre 2010 Il Coordinatore del progetto: Energy Consulting Network (Danimarca) I Partner del progetto: Agenzie per l energia, Università, Centri di Ricerca, Società di consulenza e associazioni industriali in Europa, India, Cina, Tailandia e Cile 2
3 Il Progetto SETatWork (Sustainable Energy Technology at Work) G R E E N P A P E R E N E R G Y S P R IN G E U R O P E A N C O U N C IL E N E R G Y F O R A C H A N G IN G W O R L D E N E R G Y P A C K A G E d L IM IT IN G C L IM A T E C H A N G E T O 2 C E N E R G Y P O L IC Y F O R E U R O P E A C T IO N P L A N S P R IN G E U R O P E A N C O U N C IL S c o p e o f S E T a t W o r k A c tio n W 2 In te rv e n tio n o n c a rb o n m a rk e ts P ro je c t s ta k e h o ld e rs In te ra c t. w ith E C p o lic y g o a ls & in s tru m e n ts E U E T S m a rk e t ❿ P ro je c t id e n tific a tio n ❿ T ra in in g o f s e le c te d E U in d u s try ❿ M a rk e t a c to r n e tw o rk in g ❿ M a tc h -m a k in g (fo r R U E re a lis a tio n ) ❿ E U in d u s try (E T S in h o u se p ro je c ts ) ❿ E U M e m b e r S ta te s (to fu lfil C O 2 re d u c tio n ta rge t) ❿ E U te c h n o lo g y s u p p lie rs (e n e rg y e ffic ie n c y a n d s a v in g e qu ip m e n t) ❿ E m is s io n T ra d in g S c h e m e ❿ E n e rg y E ffic ie n c y A c tio n P la n a n d a s so c ia te d E C D ire c tiv e s ❿ In s tru m e n ta l o n fu lfillin g p o lic y ta rg e ts a t in d u s try le v e l ❿ IE E a n d C IP p ro g ra m m e s C D M m a rk e ts ❿ P ro je c t id e n tific a tio n ❿ M a rk e t a c to r n e tw o rk in g ❿ M a tc h -m a k in g (a im e d a t fa c ilita tin g E U in te re s t in C D M m a rk e ts ) ❿ L o c a l s u s ta in a b le e n e rg y d ev e lo p m. ❿ E U in d u s try (C E R b u ye rs ) ❿ E U M e m b e r S ta te s (C E R b u ye rs ) ❿ E U te c h n o lo g y s u p p lie rs (e n e rg y e ffic ie n c y a n d s a v in g e qu ip m e n t) ❿ L in k in g D ire c tiv e ❿ E n e rg y c o o p e ra tio n w ith C D M c o u n trie s ❿ F a c ilita tin g e n tra n ce o f E U re s e a rch e rs a n d in d u s trie s o3n C D M m a rk e ts 3
4 Il Progetto SETatWork (Sustainable Energy Technology at Work) WP1: Project Co-ordination - Contract management WP2: Market Observance Scope of work - RTD needs - Good Practice - Market failures Beneficiaries - EU Commission and national administrations - Industries, researchers WP3: SET Project Identification, Tools & Networking Scope of work - Project assessment tools - Project identification - Market actor networking Targeting - Global carbon market - Focus area 1: EU ETS - Focus area 2:CDM Asia WP4: Match-making Scope of work - Matching CDM project owners & CER buyers - Technology brokerage Beneficiaries - Local sustainable dev. - EU ETS companies - National CO2 program s -EU SET suppliers WP5: SET Training & Promotion Training - Targeted training for ETS companies SET Promotion - Website & E-Newsletter - Promotional materials Events - Climate Summit Other events WP6: Evaluation and Strategy - Evaluation - Strategy 4 4
5 Il Progetto SETatWork (Sustainable Energy Technology at Work) 5 5
6 Il Progetto SETatWork (Sustainable Energy Technology at Work) Energy Management System Energy Management system Energy performance Maintenance Aspects Policy Objectives, targets Mgmt. programmes Documentation Review Communication Training Purchase & Design Environmental report (EMAS) Certificate Legal aspects ISO14001/ EMAS Emergency planning ISO9001 Service Contracts Traceability 6 6
7 Il Progetto SETatWork (Sustainable Energy Technology at Work) Energy Management System Energy Plan-Do-Check-Act Energy aspects Review Energy aspects Organisation Responsibilities, motivation Communication and information Training of employees Documented system Energy policy Operation - Energy monitoring - Maintenance - Purchase - Sustainable Design Objectives, targets and programmes 7
8 Quadro normativo IL PROTOCOLLO DI KYOTO dicembre 1997: la Conferenza delle Parti nell ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) adotta il PROTOCOLLO DI KYOTO impegna i paesi industrializzati e con economie in transizione a ridurre globalmenteleemissionidigasserratrail2008eil2012del5%rispettoal1990 (non prevede impegni per i Paesi in Via di Sviluppo in osservanza del principio di equità) aprile 2002: la Comunità Europea approva il Protocollo ed esprime la volontà di adempiere all impegno internazionale di riduzione delle emissioni giugno 2002: il Protocollo viene ratificato dall Italia con la Legge n.120 febbraio 2005: il Protocollo entra in vigore anche in Italia dopo la ratifica da parte della Russia(ottobre 2004) 8
9 Quadro normativo IL PACCHETTO CLIMA-ENERGIA dicembre 2008: il Parlamento Europeo approva il PACCHETTO CLIMA-ENERGIA volto conseguire gli obiettivichel'uesièfissataperil2020 ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili Sistema di scambio delle emissioni di gas a effetto serra(ets) sistema di aste, dal 2013, per l'acquisto di quote di emissione Ripartizione degli sforzi per ridurre le emissioni riduzione di gas serra anche nel settore trasporto stradale e marittimo e agricoltura Cattura e stoccaggio geologico del biossido di carbonio le grandi centrali elettriche dovranno dotarsi di impianti di stoccaggio sotterraneo Accordo sulle energie rinnovabili obiettivi nazionali obbligatori (17% per l'italia) per energia elettrica e 10% nei trasporti Riduzione del CO2 da parte delle auto 130gCO2/kmapartiredal gCO2/kmnel2020 9
10 Il Protocollo di Kyoto Paesi aderenti al protocollo di Kyoto nel 2003 Firmato e ratificato Firmato ma non ratificato Firmato ma con ratificazione declinata Nessuna posizione Obiettivi di riduzione diversi per ognuna delle Parti della Convenzione! per l Unione Europea l impegno di riduzione è pari all 8% rispetto al 1990 ripartito tra gli Stati Membri attraverso il meccanismo del BURDEN SHARING (condivisione degli oneri) siglato nel 1998 adottato con la Decisione 2002/358/CE 10
11 Il Protocollo di Kyoto Ripartizione tra i diversi Stati Membri delle riduzioni di emissione di gas serra (BURDEN SHARING) valori espressi in % rispetto a quelli del 1990 ITALIA MEDIA UE ITALIA: da 516,9 MtCO2-eq. (1990) a 483,3 MtCO2-eq. (2010) NB: I 10 paesi entrati nella UE dal 1 maggio 2004 hanno ratificato il protocollo ma possiedono obiettivi propri (tra il 6% e 8%) 11
12 ITALIA Emissioni di gas serra settore e per tipologia anno 2006 Fonte: European Environment Agency - Greenhouse gas emission trends and projections in Europe
13 EU15: previsioni di raggiungimento degli obiettivi di Kyoto UE ITALIA Fonte: European Environment Agency Greenhouse gas emission trends and projections in Europe
14 EU15: andamento emissioni in % rispetto al 1990 Obiettivo Kyoto -8% Fonte: European Environment Agency Greenhouse gas emission trends and projections in Europe
15 MEDIA UE EU15: distanza tra obiettivi e previsioni in % rispetto alla riduzione imposta dal Protocollo ITALIA Fonte: European Environment Agency Greenhouse gas emission trends and projections in Europe
16 ITALIA emissioni ITALIA Emissioni 1990 Target Kyoto 2012 Emissioni 2006 Media emissioni Previsione emissioni 2010 con misure esistenti Previsione emissioni con misure aggiuntive [MtCO2-eq] 516,9 483,3 567,9 571,4/anno 555,4 492,9 Fonte: European Environment Agency Greenhouse gas emission trends and projections in Europe
17 i meccanismi flessibili del Protocollo di Kyoto Emission Trading System (EU ETS) direttiva 2003/87/CE sistema di scambio di quote di emissioni dei gas serra all interno della UE direttiva recepita in Italia con D.lgs. 4 aprile 2006, n. 216 Clean Development Mechanism (CDM) i Paesi industrializzati possono sviluppare progetti di riduzione delle emissioni in Paesi emergenti e in via di sviluppoe utilizzare le conseguenti riduzioni certificate [CERs]per rispettare i loro obiettivi di riduzione Joint Implementation (JI) i Paesi industrializzati possono realizzare progetti di riduzione delle emissioni in Paesi con economie di transizione (est europeo e Russia) e utilizzare le conseguenti riduzioni certificate [ERUs]per rispettare i loro obiettivi di riduzione 17
18 Emission Trading System: CAP&Trade 1. redazione di Piani Nazionali di Assegnazione (PNA) 2.imposizione di limite massimo (CAP) alle emissioni degli impianti industriali 3.assegnazione di quote di emissione [EUA] a ciascun impianto (1 EUA = 1t CO 2 ) 4. obbligo di restituzione di un numero di quote pari alle emissioni prodotte 5. libero scambio delle quote di emissione nella UE (trade) Redazione piani nazionali di assegnazione: (PNA I) ; (PNA II) ITALIA PNA I PNA II Differenza PNA e media emissioni limite utilizzo crediti derivanti da JI e CDM periodo ,1 [milioni di EUA/anno] 195,8 [milioni di EUA/anno] -25,9 [MtCO2/anno] 14,99% Fonte: European Environment Agency Greenhouse gas emission trends and projections in Europe
19 PROGETTI CDM E JI Fonte: Greenhouse gas emission trends and projections in Europe 2008 Paesi ospitanti progetti CDM Paesi ospitanti progetti JI 19
20 PNA II DISTRIBUZIONE QUOTE PER ATTIVITA Fonte: Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 20
21 IL SISTEMA DI TRADING modalità di scambio (trading) delle quote di CO 2 (EUAs) e crediti (CERs e ERUs): Operazioni Bilaterali (tra un impresa ed un altra con accordo di compravendita) Piattaforme di interscambio mediate dalla presenza di un broker o di una banca la direttiva 2003/87/CE istituisce registri nazionali: quote di emissione assegnate ai singoli impianti tutte le transazioni di quote tra i conti emissioni annuali dichiarate (e convalidate) dagli operatori restituzione annua delle quote a fronte delle emissioni ogni accordo è condizionato dall'approvazione del Registro! Registro nazionale gestito da ISPRA (ex APAT), 21
22 IL SISTEMA DI TRADING prezzo delle quote stabilito in base a domanda e offerta libero mercato altamente speculativo e imprevedibile andamento storico dei volumi dei permessi di emissione e dei CER scambiati su ECX Fonte: European Climate Exchange (ECX) 22
23 IL SISTEMA DI TRADING andamento storico dei prezzi dei permessi di emissione e dei CER scambiati su ECX Fonte: Point Carbon Fonte: European Climate Exchange (ECX) Vedi anche: GME (Italia) Exaa (Austria) Eex (Germania) Powernext (Francia) Nordpool (Norvegia) 23
24 OPPORTUNITA DEL PROTOCOLLO DI KYOTO OPPORTUNITÀ PER imprese più dinamiche mercato dell energia sistema Italia I COSTI VANNO VISTI IN RELAZIONE ALLE NUOVE OPPORTUNITÀ COMMERCIALI: + redditività di alcuni investimenti + mercato nei paesi emergenti + occupazione con la green economy Studio Università Bocconi 2009: Occupazionein tre possibili scenari per lo sviluppo dell'industria delle energie rinnovabili in Italia Fonte: Bocconi (Iefe) per il Gse 24
25 LE TAPPE DEL POST-KYOTO Il discorso sul dopo Kyoto è stato rilanciato, a dicembre 2007, durante la Conferenza di Bali adottata una Road map per attuare appoggio tecnologico e finanziario dei paesi sviluppati verso i Paesi ad economia emergente ed in via di sviluppo (adesione alla Road mapdi Stati Uniti,Cina ed India) PROSSIMA TAPPA: Conferenza di Copenaghen dicembre 2009 (COP15) verranno definiti i nuovi impegni in materia di cambiamenti climatici nella speranza di siglare un accordo che superi il Protocollo di Kyoto... 25
26 Per qualsiasi informazione sui temi trattati e sul progetto SETatWork: 26
27 Grazie per l attenzione! francesco.bazzoffi@etaflorence.it 27
Ing. Francesco Bazzoffi
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