Ristorazione Scolastica Dalla Normativa Nazionale e Comunitaria alle Linee Guida Regionali del Veneto. Dott. Saverio Chilese UON - SIAN ULSS 4
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1 Ristorazione Scolastica Dalla Normativa Nazionale e Comunitaria alle Linee Guida Regionali del Veneto Dott. Saverio Chilese UON - SIAN ULSS 4 1
2 In Italia, così come nella maggior parte dei Paesi occidentali il problema alimentare riveste oggi un ruolo di estrema importanza nel condizionare lo stato di salute 2
3 Decreto del Ministero della Salute del 16/10/1998: Linee Guida concernenti l organizzazione del SIAN riconosce l importanza della NUTRIZIONE come valore aggiunto nella gestione della salute pubblica 3
4 Nell ambito del Piano Triennale Sicurezza Alimentare la Regione Veneto promuove interventi di prevenzione nutrizionale, avvalendosi anche del canale della ristorazione per conseguire gli obiettivi in materia di sicurezza alimentare e nutrizionale. 4
5 Le Linee Guida Regionali in materia di miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica, Delibera Giunta Regione Veneto n del 31/12/2001 e succ. aggiornamento Decreto Regione Veneto Direzione per la Prevenzione n. 517 del 30/12/2003, costituiscono uno strumento di supporto per le amministrazioni comunali e scolastiche finalizzato a diffondere livelli omogenei di sicurezza alimentare e qualità nutrizionale. 5
6 APPALTO PUBBLICO DI SERVIZI Nei contratti stipulati con P.A. un elemento essenziale è la definizione del tipo di Servizio con le relative specifiche tecniche Tali caratteristiche sono presenti nel CAPITOLATO D APPALTO Atto amministrativo predisposto in modo unilaterale dall amministrazione 6
7 IL CAPITOLATO D APPALTO Il capitolato è un documento operativo da utilizzare per un efficace controllo della gestione del servizio tra l Amministrazione e la Ditta appaltatrice 7
8 IL CAPITOLATO D APPALTO È l unico strumento in grado di PREVENIRE ELEMENTI di DISCREZIONALITÀ ed episodi di CONTENZIOSO con le DITTE APPALTATRICI 8
9 IL CAPITOLATO D APPALTO Definisce: l oggetto, cioè nel nostro caso il servizio richiesto Descrive in modo puntuale Le modalità I termini Il luogo di esecuzione La durata La decorrenza Le penali 9
10 IL CAPITOLATO D APPALTO Devono essere specificati tutte I CRITERI E le CLAUSOLE Tecniche Economico-finanziarie TALE SCELTA NECESSITA DI Competenze forti Professionalità Conoscenza del contesto 10
11 Il Capitolato d Appalto: aspetti da valutare Aspetti che possono garantire l affidabilità della Ditta Individuazione e definizione dell oggetto dell appalto Individuazione dei requisiti che le Ditte devono possedere; (esperienze analoghe, referenze generali e le specifiche relative all oggetto dell appalto) 11
12 Il Capitolato d Appalto: aspetti da valutare Caratteristiche e modalità di espletamento del servizio; Eventuale adeguamento delle strutture, delle attrezzature e degli impianti; Organizzazione di tutti i mezzi necessari per la gestione e l espletamento del servizio. Il criterio di valutazione delle offerte, da parte delle Amministrazioni Comunali e Scolastiche, deve trovare un giusto equilibrio tra prezzo e qualità del servizio 12
13 Alcuni spunti di riflessione con riferimento al quadro normativo Una delle principali novità della normativa europea nel settore della ristorazione scolastica, è il sistema di aggiudicazione dell appalto secondo il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa. (come previsto dall art. 23 del D.L. 157/95.) Tale orientamento tende a superare l automatismo del prezzo più basso per procedere ad una valutazione più approfondita basata sul rapporto qualità/prezzo. 13
14 Alcuni spunti di riflessione con riferimento al quadro normativo Con DGR Veneto n 3883 del vengono stabiliti i parametri di valutazione, per un corretto rapporto qualità/prezzo, così come previsto dall art. 23 del D.L. 157/95. Ciò consente di valutare, mediante punteggio: Prezzo dell offerta = punti 40; Qualità = punti 60, gli elementi che meglio possono garantire o migliorare la qualità del prodotto finale. Anche l ANCI del Veneto dal 1997 promuove il sistema di aggiudicazione Qualità/Prezzo. 14
15 Alcuni spunti di riflessione con riferimento al quadro normativo Questo sistema di aggiudicazione viene indicato come uno degli strumenti per migliorare la qualità igienica e nutrizionale del servizio, L applicazione di tale metodo richiede l esercizio di una maggiore discrezionalità nella predeterminazione dei criteri di qualità, del loro ordine di importanza e dei diversi pesi. 15
16 MODALITA DI AGGIUDICAZIONE prezzo : punti 40 (30 punti nel caso anche di fornitura del servizio di distribuzione dei pasti a carico della ditta con personale e mezzi propri) All offerta col prezzo più basso verranno attribuiti 40 punti PUNTEGGIO=40(o30)x valore offerta più bassa valore singola offerta 16
17 MODALITA DI AGGIUDICAZIONE qualità: punti 60 (70 punti nel caso anche di fornitura del servizio di distribuzione dei pasti a carico della ditta con personale e mezzi propri) (personale non docente non più comunale) Vedi tabella esemplificativa della DGRV 3883 / 2001 e succ. mod. 17
18 La Legge Finanziaria 2000/G.U , prevede nella aggiudicazione degli appalti di servizi relativi alle mense scolastiche ed ospedaliere, (ai sensi dell art. 23, comma 1, lettera b, del D.L. n 157 del ) di attribuire valore preminente alla qualità dei prodotti offerti utilizzando prodotti tipici e tradizionali e prodotti biologici 18
19 Legge regionale 1 marzo 2002, n. 6 (BUR n. 27/2002) NORME IN MATERIA DI CONSUMO DI ALIMENTI NELLE MENSE PRESCOLASTICHE E SCOLASTICHE, NEGLI OSPEDALI E NEI LUOGHI DI CURA E DI ASSISTENZA Art. 3 - Indicazioni particolari per le mense prescolastiche, scolastiche e per gli ospedali e i luoghi di cura e di assistenza. devono essere somministrate le seguenti tipologie di prodotti: prodotti non derivati da OGM o che non contengano OGM carne bovina etichettata in conformità al regolamento CE carni diverse da quelle di cui alla lettera b) e prodotti ittici forniti secondo norme sanitarie di produzione definite dalla Giunta regionale prodotti dell'agricoltura biologica conformi alla legge regionale 6 aprile 1990, n
20 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n del Disposizioni relative ad assicurare un miglioramento della tracciabilità delle forniture alimentari nell ambito di applicazione della Legge Regionale 1 marzo 2002, n. 6. di prevedere, a far data dal 1 dicembre 2004, per gli operatori della ristorazione collettiva operanti nell ambito di applicazione della Legge Regionale 1 marzo 2002, n. 6, al fine di poter assicurare una maggiore tracciabilità delle forniture alimentari: a) l obbligo dell applicazione delle modalità di etichettatura vigenti, sia obbligatorie che facoltative, per gli alimenti di cui all articolo 3, comma 1, della citata L. R. n. 6/2002; (carne bovina, pesce, uova, ortofrutta, carne avicola: certificazione di provenienza o di produzione) b) l obbligo dell indicazione del lotto di produzione della fornitura e della conservazione del pasto campione; c) l obbligo di certificazione dei centri di cottura, da parte di organizzazioni di controllo riconosciute, per la preparazione di pasti che prevedono l impiego di ingredienti provenienti da agricoltura biologica. 20
21 sistema di qualità totale La specificità del servizio mensa La tutela del benessere dei bambini Richiedono un percorso a garanzia della sicurezza igienico sanitaria con l obiettivo di realizzare un sistema di qualità totale che passi attraverso il sistema di accreditamento 21
22 sistema di qualità totale La certificazione di qualità si va estendendo anche nel settore dei servizi e comporta una profonda modifica culturale nell approccio alle varie problematiche di gestione dei diversi servizi. 22
23 sistema di qualità totale Il concetto di certificazione è definito come un atto mediante il quale una terza parte indipendente dichiara che un determinato prodotto, processo o servizio è conforme ad una specifica norma 23
24 sistema di qualità totale Analoga è la procedura per la certificazione dei prodotti DOP e IGP e del prodotto Biologico (Regolamento CEE 2092/91): Individuazione dell organismo certificatore, (accreditato dal Ministero delle politiche agricole e forestali) Dichiarazione di conformità del prodotto al regime di produzione e di controllo previsto dalla normativa comunitaria 24
25 sistema di qualità totale: schede prodotto Al fine di garantire l utilizzo di materie prime di qualità e di prodotti sostenuti da un sistema di Certificazione nella DGR Veneto n 3883 del sono presenti tutti i parametri di qualità dimostrazione che il concetto di qualità e certificazione si va diffondendo anche nel campo della ristorazione scolastica 25
26 sistema di qualità totale: schede prodotto La Qualità delle materie prime è definita come: Qualità igienica Qualità merceologica Qualità nutrizionale Qualità organolettica È necessario specificare chiaramente le caratteristiche degli alimenti sia sotto il profilo merceologico (riferimenti di legge), categoria d appartenenza, es.varietà dei prodotti ortofrutticoli, glassatura dei prodotti surgelati, ecc..che sotto il profilo organolettico. 26
27 IL PERSONALE ADDETTO Il personale addetto deve essere qualificato e costantemente aggiornato su : tecniche di manipolazione e preparazione degli alimenti; caratteristiche di qualità delle materie prime; igiene della produzione L organico proposto dovrà essere adeguato come consistenza, tipologia di mansioni, livello di formazione ed impegno di lavoro (monte ore) 27
28 IL CONTROLLO DELL APPALTO Il controllo sul modo di conduzione del servizio, igiene dei locali e qualità delle derrate impiegate spetta all Amministrazione per tutto il periodo dell appalto allo scopo di accertare la loro corrispondenza al capitolato d appalto 28
29 RILEVAZIONE GRADIMENTO I membri della Commissione Mensa e / o del Comitato per l alimentazione effettueranno controlli sull appetibilità del cibo e sul suo gradimento sulla conformità del menù, sulla sua presentazione, sulla grammatura. Uso delle schede di gradimento e della rilevazione degli scarti in mensa e delle tabelle delle grammature 29
30 Ristorazione Scolastica e Modelli Educativi La ristorazione scolastica in un contesto attento agli aspetti informativi / educativi è un ottima opportunità di formazione e prevenzione in ambito nutrizionale 30
31 Ristorazione Scolastica e Modelli Educativi La scuola può fungere da vero e proprio volano anche per iniziative che puntino ad orientare i consumi del territorio attraverso il coinvolgimento delle famiglie e delle imprese del settore della ristorazione. Ad esempio, un iniziativa mirata al potenziamento del consumo di gruppi di alimenti con funzioni protettive della salute (come vegetali, prodotti ittici, latte) non sarà confinata tra le mura della scuola, ma dovrà trovare percorsi collaterali di sviluppo anche negli altri ambiti della ristorazione, da quella familiare a quella collettiva e pubblica. 31
32 Ristorazione Scolastica e Modelli Educativi Un attento monitoraggio dei consumi alimentari in mensa, affiancato da valutazioni dei consumi in famiglia, può costituire un primo passo nella strutturazione di una strategia di Sorveglianza Nutrizionale sugli stili alimentari e sui consumi specifici, oltre a fornire utili indicatori delle abitudini alimentari locali per un più puntuale orientamento degli interventi educativi. 32
33 Ristorazione Scolastica e Modelli Educativi Lo studio degli stili alimentari della popolazione scolastica in esame consente di: individuare i problemi prioritari, studiare un messaggio educativo specifico affinché si traduca in una promozione di un corretto comportamento alimentare. 33
34 Ristorazione Scolastica e Modelli Educativi Il messaggio può riferirsi all incentivazione del consumo di un particolare alimento (o nutriente) di cui sia nota la relazione con lo stato di benessere (ad es. vegetali, prodotti ittici, latte). GIVE ME FIVE!! 34
35 sistema di qualità totale: dalla prevenzione alla promozione La qualità totale del PASTO e del SERVIZIO è la nuova frontiera sulla quale sono chiamate a misurarsi le Ditte che operano nella Ristorazione se saranno capaci di rispondere con competenza avremo certezza che il criterio di aggiudicazione del Servizio al prezzo più basso resterà un ricordo di tempi passati! 35
36 "Io non credo che qualcuno abbia mai insegnato qualcosa a qualcun altro L'unica cosa che so è che chi vuole imparare impara. Un insegnante, al massimo, è uno che facilita le cose, imbandisce la mensa e mostra agli altri che è eccitante e meravigliosa..e li invita a mangiare." (Carl Rogers) GRAZIE PER L ATTENZIONE E PER LA PAZIENZA 36
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