L attuale Quadro Normativo
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1 L attuale Quadro Normativo L educazione alimentare per il biologico Centro Congressi di Eatily Roma, 12 Ottobre 2012 Dott.ssa Teresa De Matthaeis Dirigente Ufficio Agricoltura Biologica - PQA V Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali
2 Contenuti Evoluzione della normativa europea Campo d applicazione della normativa europea sul biologico Il sistema di controllo La preparazione di alimenti trasformati Ipotesti di norme nazionali
3 Evoluzione della normativa europea E approvato il Regolamento del Consiglio (CEE) n. 2092/91 del 24 Giugno 1991: Si rivolge inizialmente solo alle produzioni vegetali Si basa sulla certificazione di parte terza, con un meccanismo di delega ad organismi privati norme per le produzioni animali Nasce un logo europeo per i prodotti biologici; Dal 1991 al 2007 è più volte modificato ed integrato; Page 3
4 Evoluzione della normativa europea 2007 Reg. (CE) N. 834/2007 relativo alla produzione biologica e all etichettatura dei prodotti biologici - abroga il Reg. (CEE) n. 2092/91. ENTRATA IN VIGORE: 1 GENNAIO 2009
5 Evoluzione della normativa europea Regolamenti attuativi 2008 Reg. (CE) n. 889/08: norme di produzione e preparazione, etichettatura e controlli 2008 Reg. (CE) n. 1235/08: norme per l importazione da Paesi terzi 2009 Reg. (CE) n. 710/09: norme di produzione per l acquacoltura biologica 2010 Reg. (CE) n. 271/10: introduzione del nuovo logo europeo per i prodotti biologici 2011 Reg. (CE) n. 426/11: pubblicazione on-line degli elenchi degli operatori biologici e dei documenti giustificativi 2012 Reg. (CE) n. 203/12: norme di produzione del vino biologico
6 Campo d applicazione della normativa europea sul biologico Art. 1 Reg. (CE) n. 834/2007 Il presente regolamento si applica ai seguenti prodotti, provenienti dall agricoltura, inclusa l acquacoltura, qualora siano immessi sul mercato o siano destinati ad essere immessi sul mercato: a) prodotti agricoli vivi o non trasformati; b) prodotti agricoli trasformati destinati ad essere utilizzati come alimenti; c) mangimi; d) materiale di propagazione vegetativa e sementi per la coltivazione. Novità: dal 1 agosto 2012 è possibile produrre il vino biologico
7 Campo d applicazione della normativa europea sul biologico Art. 1 Reg. (CE) n. 834/2007 Il regolamento fissa regole relativamente a: a) tutte le fasi della produzione, preparazione e distribuzione dei prodotti biologici nonché il loro controllo; b) l uso di indicazioni riferite alla produzione biologica nell etichettatura e nella pubblicità. Non sono inclusi: i prodotti della caccia e della pesca; I prodotti ottenuti da operazioni di ristorazione collettiva.infatti.
8 Campo d applicazione della normativa Art. 1 Reg. (CE) 834/2007 europea sul biologico Le operazioni di ristorazione collettiva non sono soggette al presente regolamento. Gli Stati membri possono applicare norme nazionali o, in mancanza di queste, norme private, sull etichettatura e il controllo dei prodotti provenienti da operazioni di ristorazione collettiva nella misura in cui tali norme sono conformi alla normativa comunitaria.
9 Campo d applicazione della normativa Reg. (CE) n. 834/07 Articolo 2 Definizioni europea sul biologico aa) «operazioni di ristorazione collettiva»: la preparazione di prodotti biologici in ristoranti, ospedali, mense e altre aziende alimentari analoghe nel punto di vendita o di consegna al consumatore finale. Centri, gestiti sia da enti pubblici che privati, in cui si effettua sia la preparazione che la somministrazione o vendita al consumatore finale
10 Campo d applicazione della normativa BIO europea sul biologico NON BIO
11 Campo d applicazione della normativa In assenza di una normativa nazionale europea sul biologico
12 Campo d applicazione della normativa Relazione della Commissione al Consiglio e al PE prevista dall art. 41 del Reg. 834/2007. La Ristorazione collettiva europea sul biologico Il settore sta acquistando notevole importanza - 7 Stati Membri hanno norme nazionali, altri 10 applicano standard privati - Regole nazionali per la certificazione di ingredienti, piatti, menù o intere operazioni di ristorazione collettiva - Nel breve termine non dovrebbe essere inclusa nel Reg. 834
13 Campo d applicazione della normativa europea sul biologico
14 Campo d applicazione della normativa europea sul biologico
15 Articolo 28 Il sistema di controllo Adesione al sistema di controllo Gli operatori che producono, preparano, immagazzinano, importano o che immettono sul mercato prodotti biologici sono obbligati preventivamente a: a) notificare la loro attività alle autorità competenti; b) assoggettare la loro impresa al sistema di controllo di cui all art. 27 (comprese le attività subappaltate)
16 Il sistema di controllo
17 Il sistema di controllo
18 Norme di produzione di alimenti trasformati Preparazione di alimenti bio separata nel tempo o nello spazio dagli alimenti non bio Prodotto ottenuto principalmente da ingredienti biologici; Uso additivi e ausiliari di fabbricazione autorizzati; Ingrediente bio non contenuto nell alimento insieme allo stesso ingrediente non bio; No a tecniche intese a ripristinare proprietà perdute nella trasformazione e magazzinaggio o ad ovviare negligenze nella trasformazione ovvero che posano trarre in inganno sulla vera natura dei prodotti
19 La Ristorazione Biologica in Italia - Non è stato ancora approvato un provvedimento nazionale - Non sono stati formalmente riconosciuti standard privati (che pure esistono) - La ristorazione biologica è in crescita (+ 17 % nel 2012 secondo Biobank; 33 % nel settore delle mense pubbliche) - Nella ristorazione pubblica il biologico trova una regolamentazione attraverso i capitolati - Nel settore privato non esiste alcun tipo di regolamentazione - Necessità di norme ad hoc per la ristorazione pubblica e privata
20 La Ristorazione Biologica in Italia ( 2000 Legge nazionale 488/99 art 59 (Finanziaria Comma 4 - Per garantire la promozione della produzione agricola biologica e di qualità, le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche ed ospedaliere prevedono nelle diete giornaliere l'utilizzazione di prodotti biologici, tipici e tradizionali nonchè di quelli a denominazione protetta, tenendo conto delle linee guida e delle altre raccomandazioni dell'istituto nazionale della nutrizione.
21 La Ristorazione Biologica in Italia Piano d Azione Nazionale sul GPP - Pubblicato in GU il 21 settembre Definisce i CAM (Criteri Ambientali Minimi) per la ristorazione collettiva - Introduce delle % minime di biologico: - Frutta, ortaggi, legumi, cereali, pane, pasta, riso, formaggio, uova, olio, ecc. : minimo 40 % - Carne: minimo 15 % - Pesce: minimo 20 % (insieme a pesca sostenibile) I prodotti dell ortofrutta devono essere stagionali (pieno campo)
22 La Ristorazione Biologica in Italia Piano d Azione per l Agricoltura Biologica - Azione 3.1: promozione del bio nella ristorazione collettiva: Progetti di promozione a livello regionale Telematic- bio - Asse 2 progetto sperimentale SAN-PEI
23 Ipotesi di norme sulla ristorazione collettiva biologica OBIETTIVI COMUNICAZIONI TRASPARENTI AL CONSUMATORE FAVORIRE LA DIFFUSIONE DEI PRODOTTI BIOLOGICI MODELLO SEMPLICE PER LE IMPRESE CONTROLLI EFFICACI
24 Ipotesi di norme sulla ristorazione LE 4 CATEGORIE (3+1) collettiva biologica 1. SINGOLI INGREDIENTI 2. PIATTI BIOLOGICI (ingredienti biologici > 95 %) 3. RISTORANTE con SOLI PIATTI BIOLOGICI (insegna bio) 4. RISTORAZIONE COLLETTIVA PUBBLICA
25 Problematiche Ipotesi di norme sulla ristorazione collettiva biologica Differenze esistenti tra la ristorazione pubblica e privata; Il sistema di controllo dei centri di ristorazione gestiti da enti pubblici; Uso esclusivo dell ingrediente bio; Separazione spazio-temporale per la preparazione dello stesso piatto bio e non bio;
26 Grazie per l attenzione! t.dematthaeis@mpaaf.gov.it
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