CUSCINETTI SIGILLATI E CONI E SFERE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CUSCINETTI SIGILLATI E CONI E SFERE"

Transcript

1 Le ruote Come possiamo vedere dalla figura, in una ruota distinguiamo: -Il mozzo: è l elemento di fissaggio della ruota al telaio. Al suo interno vi sono dei cuscinetti che permettono la rotazione della ruota attorno ad un asse fisso solidale col telaio. -I raggi: svolgono la funzione strutturale di tenere insieme cerchione e mozzo. -Cerchione: il cerchione è la zona più periferica della ruota e serve da supporto per la gomma. -Nipple: il nipple ha la funzione di ancorare il raggio al cerchione e di permettere di regolare la tensione dei raggi. Vediamo ora di analizzare i singoli componenti e le loro varie caratteristiche, nonché le varie tipologie e i vari standard offerti dal mercato. Il mozzo. Come detto in precedenza il mozzo ha il compito di ancorare la ruota al telaio o alla forcella. Il mozzo è composto da un asse solidale con il telaio o la forcella attorno a cui ruota una parte esterna (corpo del mozzo) a cui sono ancorati i raggi e il disco. Tra le due parti sono interposti dei cuscinetti per minimizzare l attrito e garantire un adeguata durata. CUSCINETTI SIGILLATI E CONI E SFERE Premesso che tutti i mozzi ruotano su cuscinetti a sfere, esistono due tipologie di cuscinetti adottate dalle case costruttrici. Alcune case utilizzano cuscinetti industriali sigillati. I cuscinetti sono infilati a pressione tra l asse e il corpo del mozzo. Non esiste alcun sistema di regolazione, l assenza di gioco è garantita dalle

2 tolleranze di lavorazione. Quando i cuscinetti si consumano o si deteriorano e si crea gioco, sarà necessario sostituirli. Come si può vedere da questo schema (mozzo anteriore a cuscinetti sigillati per quick release) è presente una parte solidale con l asse della forcella composta da un asse forato e due boccole o distanziali (#4) al cui interno si inserisce il quick release. L asse (#4) si inserisce all interno di due cuscinetti (#3) inseriti a pressione all interno del corpo mozzo (#1) e con un distanziale (#2) interposto tra loro. La rotazione avviene attorno al perno (#4). Altre case invece utilizzano il sistema detto a coni e sfere. Il sistema si basa sull utilizzo di un cilindretto conico che tramite opportune viti di registro viene spinto all interno di una corona di sfere che scorre all interno di una pista solidale col corpo del mozzo. Quando il cono viene spinto, questo tende ad allargare le sferette eliminando eventuali giochi. Per determinare la forza di infissione del cono esistono opportuni dadi di registro.

3 Il questo schema, tralasciando gli altri elementi che non ci interessano, possiamo vedere il meccanismo di funzionamento del sistema a coni e sfere. Il cono viene infisso all interno della corona di sfere e tende ad allargarle all interno di una pista di scorrimento inserita a pressione all interno del corpo del mozzo e quindi solidale con esso. L asse quindi rimane solidale con i coni al telaio mentre il corpo del mozzo è libero di ruotare attorno all asse grazie alla corona di sfere. Il sistema a coni è sfere è in grado, tramite la registrazione, di compensare l usura delle sfere stesse senza ricorrere alla sostituzione. TIPOLOGIE DI MOZZO ANTERIORE Sul mercato esistono due grandi famiglie di mozzi anteriore: i mozzi per quick release e i mozzi per perno passante. Il mozzo per quick release era largamente utilizzato fino a qualche anno fa anche sulle ruote anteriori, mentre oggi si tende ad utilizzare maggiormente il sistema a perno passante. Ad ogni modo il quick release è uno standard ancora utilizzato in ambito XC/marathon, anche se le case spingono sempre più verso il perno passante anche per le discipline più pedalate. Lo standard di questi mozzi è 100x9mm, ovvero il mozzo ha battuta da 100mm e il diametro dei forcellini dev essere di 9mm. Il mozzo per perno passante invece era negli scorsi anni utilizzato quasi esclusivamente per uso gravity, mentre ora trova larghissima diffusione anche in ambito enduro/am e anche su alcune biciclette da XC/marathon.

4 Il mozzo si presenta con un foro, il cui diametro dipende dallo standard utilizzato. L asse della forcella svolge la funzione di asse fisso attorno cui avviene la rotazione (generalmente i cuscinetti poggiano direttamente sull asse stesso). Purtroppo per noi non esiste un unico standard, ma ce ne diversi. La prima misura identifica la battuta (ovvero la larghezza del mozzo), la seconda il diametro del perno. -100x15: è lo standard adottato da Shimano, Fox e Marzocchi per le forcelle da XC e All Mountain (fino a mm). Utilizza un perno da 15mm di diametro. -110x20: lo standard più diffuso. Adottato da Rock Shox su tutta la gamma, viene utilizzato da tutti per forcelle da Enduro, FR e DH (dai 160 in su). Utilizza un perno di diametro 20mm. -110x25: standard adottato da Specialized per la forcella E150, montata di serie sulle Specialized Enduro SL MY Standard Maverick: utilizza un perno integrato nel mozzo con diametro esterno di 24mm e interno di 27mm. Utilizzato solo su forcelle Maverick. TIPOLOGIE DI MOZZO POSTERIORE Per quanto riguarda i mozzi posteriori esistono due battute, da 135mm e 150mm ciascuna disponibile in versione quick release (anche se mozzi da 150 quick relase praticamente non esistono), per perno passante da 10 o da 12mm. Il sistema quick release è utilizzato nella stragrande maggioranza dei telai. Il funzionamento è il medesimo del mozzo anteriore. L unica differenza è la misura: i mozzi posteriore per QR hanno battuta da 135mm. Il sistema perno passante da 10 mm è invece utilizzato su telai per uso gravity (Enduro, FR e DH). Adotta l utilizzo di un perno solidale al telaio da 10mm attorno a cui ruota il corpo del mozzo. E compatibile anche con forcellini da quick release. Esiste in battuta da 135mm e 150mm (rispettivamente 135x10 e 150x10). Il sistema perno passante da 12 mm è generalmente utilizzato su biciclette da DH e FR. Utilizza un perno da 12mm solidale al telaio attorno a cui avviene al rotazione. Non è compatibile con forcellini QR ma richiede forcellini appositi (aperti o chiusi). Esiste in battuta da 135mm e 150mm (rispettivamente 135x12 e 150x12). ATTACCHI DISCO Per quanto riguarda gli attacchi disco, esistono invece 2 standard: -Il sistema Center Lock: adottato da Shimano e da altre case, presenta un sistema di incastro del

5 disco su una ghiera dentellata. Il disco viene poi tenuto in battuta da una ghiera che si serra con una chiave per cassette Shimano. -Il sistema a 6 fori: adottato dalla stragrande maggioranza dei produttori, prevede la presenza di 6 viti che fissano in maniera solidale il disco al mozzo. LA RUOTA LIBERA. La ruota libera nelle biciclette moderne è integrata nel mozzo. La ruota libera permette il movimento solidale solamente quando il pignone viene fatto girare nella direzione del moto alla stessa velocità della ruota, mentre in direzione opposta non produce alcun movimento sulla ruota, che continua nel suo movimento per inerzia. In questo modo, se la ruota acquisisce velocità (ad esempio in una discesa) la ruota risulta in grado di muoversi liberamente ad una velocità maggiore, evitando che il biker debba aumentare la velocità di pedalata assorbendo comunque energia. Solitamente la ruota libera è caratterizzata da cilindretti inclinati che vengono mantenuti a contatto con un tamburo scalettato, in modo che se il tamburo ruota in una direzione (in senso antiorario) si ha la presa da parte dei cilindretti, mentre nell'altra (senso orario) si ha il cilindro che scorre dando il caratteristico suono metallico.

6 I raggi. I raggi sono un asta che ha la funzione di collegare cerchione e mozzo. Il loro compito è di impedire la rotazione del cerchio relativamente al mozzo e di mantenere costante la distanza mozzocerchione in ogni punto. Generalmente sono realizzati in acciaio, ma esistono anche raggi in alluminio, in carbonio o in materiali polimerici (Spinergy). I raggi nelle biciclette lavorano esclusivamente a trazione: il mozzo risulta quindi appeso al cerchio. Per questo motivo è estremamente importante la corretta tensionatura dei raggi. Nelle ruote con freno a disco, durante la fase di frenata, essendo il disco solidale al mozzo e non al cerchio, il momento generato sul disco sollecita in maniera particolare i raggi poiché tale momento dev essere al cerchione e alla gomma. Per questo motivo le ruote con freni a disco richiedono una raggiatura più robusta di quelle per V-brake. Un raggio di tipo tradizionale è composto da due estremità, una filettata, su cui si andrà ad avvitare il nipple e una curvata a 90 che si va ad inserire nell apposita sede sul mozzo. Esistono tuttavia dei sistemi di ancoraggio diversi, utilizzati da alcuni produttori per ruote di fabbrica.

7 IL NUMERO DEI RAGGI Il numero dei raggi è variabile e dipende dalle caratteristiche che si vogliono dare alle ruote. Generalmente un numero più elevato di raggi significa una maggiore robustezza e una maggiore affidabilità. Infatti in caso di rottura di uno o più raggi, maggiore è il numero dei raggi presenti, minore sarà l effetto che comporterà l assenza di alcuni di essi. Se rompere 2 raggi su una ruota da 36 non significa nulla, la rottura di 2 raggi su una ruota da 24 può rendere la ruota inutilizzabile. Il mercato generalmente offre soluzioni da 24, 32 o 36 raggi. Solitamente le ruote da 24 raggi utilizzano dei raggi particolari, più robusti di quelli normali e talvolta con sistemi di fissaggio sul mozzo particolari. LA SFINATURA Con il termine raggio sfinato si intende un raggio la cui sezione non è costante per tutta la lunghezza del raggio stesso. In un raggio sfinato la sezione si riduce progressivamente nella zona centrale del raggio, in modo da ridurre il peso del raggio stesso. La sfinatura non indebolisce eccessivamente il raggio, essendo la riduzione di sezione progressiva e non brusca non si creano discontinuità o zone di indebolimento. La riduzione di peso è invece abbastanza sensibile, soprattutto considerando che in un set di ruote ci sono generalmente 64 raggi. Il mercato offre diverse tipologie di raggi sfinati. In linea generale, sulle ruote tradizionali, i raggi sfinati fino a 1.5mm sono da utilizzarsi per usi molto leggeri. I raggi sfinati da 1.8mm sono invece adatti ad usi più gravosi, quali l AM. Raggi a sezione costante da 2.0mm o più spessi sono invece consigliati per utilizzi gravity. INCROCIO I raggi possono essere montati con diversi tipi di incrocio. In nome dell incrocio deriva dal numero di raggi che si incontrano seguendo la lunghezza di un singolo raggio. Le configurazioni principali sono: -In quarta prevede che ogni raggio incrocia quattro altri raggi, questa è la configurazione più resistente agli sforzi, ma anche più pesante. -In terza prevede che ogni raggio incrocia tre altri raggi, questa è la configurazione classica, che garantisce un'elevata resistenza e un peso non eccessivo. -In seconda prevede che ogni raggio incrocia due altri raggi, questa è una configurazione più recente, dove si penalizza la resistenza, ma si aumenta la leggerezza. -In prima prevede che ogni raggio incrocia un altro raggio, questa è una configurazione più recente, dove si penalizza la resistenza, ma si aumenta la leggerezza. -radiale i raggi che vanno dal mozzo al cerchio seguendo i raggi dello stesso, senza incrociarsi con nessun altro raggio, questa è in assoluto la soluzione meno resistente agli sforzi, ma anche la più leggera.

8 I nipple. Il nipple è l elemento di collegamento del cerchione con il raggio. E costituito da una zona cilindrica forata e filettata internamente, al cui interno si inserisce la parte filettata del raggio. Dalla parte opposta invece è presente un piattello di diametro superiore rispetto alla parte cilindrica. Il piattello essendo di diametro maggiore rispetto al foro presente sul cerchio rimane ancorato all interno del cerchio stesso. Ruotando il nipple con l apposita chiave è possibile determinare l approfondimento del raggio all interno del nipple stesso e regolare la tensionatura del raggio stesso. NIPPLE E CERCHI TUBELESS Generalmente l operazione di inserimento del nipple sul cerchione è facilitata dalla presenza di appositi fori nel cerchione stesso. Nei cerchi tubeless invece la flangia interna del cerchione dev essere continua per garantire la tenuta ermetica del copertone tubeless. Per facilitare l operazione di inserimento del nipple, alcuni costruttori utilizzano una boccola al cui interno si trova la sede del nipple. La boccola ha una sede filettata all interno del cerchio. La procedura di installazione del nipple diventa quindi semplificata. Dapprima si inserisce la boccola sul raggio, poi si avvita leggermente, il nipple, successivamente si avvita la boccola sul cerchione. Assemblati tutti i raggi si può procedere alla tensionatura degli stessi.

9 I cerchioni I cerchioni sono la parte più periferica della ruota, che ha un duplice compito: da un lato svolge la funzione strutturale di trasferire le sollecitazioni ai raggi quindi al mozzo e al telaio/forcella, dall altro funziona da supporto per la copertura e l eventuale camera d aria. STATO TENSIONALE SOTTO STRESS Quanti di noi si sono chiesti come faccia un cerchio così delicato a prendersi in mano smontato, a resistere alle sollecitazioni si un utilizzo offroad anche gravoso? In questo paragrafo cercheremo di darci una risposta. Vedremo di analizzare brevemente come lavora il cerchione quando è sottoposto ad una sollecitazione radiale, che può essere esempio l atterraggio da un salto o l impatto contro un ostacolo. Supponiamo che la sollecitazione provenga dal basso, come nel caso di un atterraggio da un salto, ma le stesse considerazioni sono valide anche per una qualsiasi sollecitazione applicata in un punto generico del cerchione: in tal caso sarà sufficiente ruotare il sistema di riferimento. Il cerchione ed i raggi agiscono secondo un meccanismo arco-tirante. Il cerchio infatti si comporta in questo caso proprio come un arco, lavorando quasi esclusivamente a compressione. Nello schema qui sopra sono rappresentate in rosso le sollecitazioni di compressione, in blu quelle di trazione. La sollecitazione impressa alla ruota si distribuisce sulla semicirconferenza inferiore secondo due rami, in maniera simmetrica, determinando una sollecitazione di compressione C. La sollecitazione tenderebbe ad appiattire il cerchione, ovvero ad aprire l arco. A contrastare questa tensione ci pensano i raggi orizzontali che lavorando a trazione (con una sollecitazione T) impediscono l apertura dell arco. A questo poi dobbiamo aggiungere la sollecitazione T che è la sollecitazione di trazione dei raggi superiori che è determinata dal peso dell insieme biker+bici e dall eventuale decelerazione (dovuta nel nostro caso all atterraggio dal salto).

10 LA LARGHEZZA DEL CERCHIONE. Parametro di fondamentale importanza, insieme al peso, è la larghezza del canale interno del cerchione. La larghezza del canale determina non soltanto la robustezza del cerchione (un cerchio più largo è più resistente a sollecitazioni trasversali e tenderà meno a stortarsi), ma ha anche effetto sugli pneumatici. Infatti lo stesso pneumatico, montato su un cerchio stretto o su un cerchio largo, assumerà una forma diversa. Sul cerchio più stretto lo pneumatico tenderà maggiormente ad arrotondarsi e ad assumere una forma a pera. Le spalle saranno più oblique e il battistrada più arrotondato. Su un cerchio più largo invece lo pneumatico tenderà maggiormente a squadrarsi, assumendo una forma ad U. Le spalle tenderanno ad essere perpendicolari rispetto al battistrada, garantendo un maggiore sostegno. Lo stesso battistrada tenderà ad essere più appiattito e di conseguenza la presa di spigolo dei tasselli laterali sarà migliore. Esistono inoltre delle limitazioni in base alla larghezza del cerchione, sulle misure di coperture che si possono montare. Montare un pneumatico di sezione troppo generosa su una cerchio troppo stretto può causarne lo stallonamento, così come montare uno pneumatico troppo stretto su un cerchio troppo largo può fare si che la spalla vada a contatto col terreno con rischio di danneggiamento. Consiglio di seguire la seguente tabella. In base alla larghezza del cerchio si possono montare coperture con ETRTO: -Cerchio da 13mm: ETRTO da 18 a 25mm -Cerchio da 15mm: ETRTO da 23 a 32mm -Cerchio da 17mm: ETRTO da 25 a 50mm -Cerchio da 19mm: ETRTO da 28 a 62mm -Cerchio da 21mm: ETRTO oltre 35mm -Cerchio da 23mm: ETRTO oltre 37mm -Cerchio da 25mm: ETRTO oltre 44mm -Cerchio da 27mm: ETRTO oltre 47mm -Cerchio da 29mm: ETRTO oltre 54mm I CERCHIONI TUBELESS I cerchioni tubeless o UST (Universal Sistem Tubeless) sono progettati per poter essere utilizzati, con idonee coperture, senza la camera d aria. Il vantaggio di tale sistema è che si annulla il problema delle pizzicature (snake bite).

11 cerchioni tubeless rispetta ai cerchi normali hanno una spalla più alta, in modo da prevenire il rischio di stallonamenti. Il cerchione è a tenuta ermetica e al suo interno presenta una scanalatura per facilitare il montaggio della copertura. Come si può vedere dalla figura, per montare la copertura bisogna dapprima inserire il cerchietto nella scanalatura. Una volta inserito si può procedere al gonfiaggio e il cerchietto andrà ad inserirsi all interno dell apposita sede. Il vantaggio del sistema tubeless è quindi quello di poter utilizzare pressioni di gonfi aggio più basse senza rischiare di pizzicare. Tuttavia pressioni eccessivamente basse possono causare stallonamento della copertura, ovvero la fuoriuscita della copertura stessa dal cerchione. Esiste poi la possibilità di convertire, tramite appositi flap o con l ausilio di una camera d aria e con dei liquidi sigillanti, cerchi normali in tubeless. Tale procedura è detta in gergo latticizzazione poiché generalmente si utilizza come liquido sigillante una soluzione a base di lattice per stampi. Il Ringraziamento va per la pubblicazione di questo articolo a DANYBIKER88.

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di

Dettagli

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare.

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. Realizzazione meccanica Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. - 37 - 3.1 Reperibilità dei pezzi La prima

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

PER PRIMA COSA: doppia valvola Due camere una valvola.

PER PRIMA COSA: doppia valvola Due camere una valvola. 08 2014 PER PRIMA COSA: contrariamente alle immagini già note, nessuna altra valvola è necessaria per il sistema. Una speciale doppia valvola distribuisce l aria in entrambe le camere. La parte superiore

Dettagli

SISTEMA SCORREVOLE S.70 normale e taglio termico (certificato)

SISTEMA SCORREVOLE S.70 normale e taglio termico (certificato) I SISTEMA normale e taglio termico (certificato) 87 DESCRIZIONE TECNICA Il SISTEMA SCORREVOLE SUNROOM S. 70 é quanto di più evoluto esistente oggi sul mercato. Realizzato per essere fornito come prodotto

Dettagli

Informazioni preliminare, valevoli per tutti i tipi di installazione:

Informazioni preliminare, valevoli per tutti i tipi di installazione: Le linee guida da seguire per prendere le misure corrette delle vostre antine in legno sono piuttosto semplici, esistono però alcune differenze specifiche in base al modello di antina Onlywood che vi piace,

Dettagli

FISICA DELLA BICICLETTA

FISICA DELLA BICICLETTA FISICA DELLA BICICLETTA Con immagini scelte dalla 3 SB PREMESSA: LEGGI FISICHE Velocità periferica (tangenziale) del moto circolare uniforme : v = 2πr / T = 2πrf Velocità angolare: ω = θ / t ; per un giro

Dettagli

Elementi di macchine 9 Elementi di macchine Generalità La costruzione di una macchina si basa anche sull utilizzo di componenti commerciali normalizzati; tali componenti possono essere impiegati come reperiti

Dettagli

Università degli Studi della Calabria. Collegamenti smontabili non filettati

Università degli Studi della Calabria. Collegamenti smontabili non filettati Collegamenti smontabili non filettati Collegamenti albero-mozzo ELEMENTI ESIGENZE Anelli Scanalati Chiavette Linguette Spine elastici a Impedimento alla rotazione si si si si Impedimento alla traslazione

Dettagli

Gruppo Freno a Disco MILLENNIUM

Gruppo Freno a Disco MILLENNIUM Gruppo Freno a Disco MILLENNIUM Manutenzione Sistema 11 17-19 idraulico Bassano Grimeca S.p.A. Via Remigia, 42 40068 S. Lazzaro di Savena (Bologna) Italy tel. +39-0516255195 fax. +39-0516256321 www.grimeca.it

Dettagli

PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI BMW/MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA.

PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI BMW/MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA. PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI /MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA. Switzerland PNEUMATICI SU MISURA. Lo sviluppo di uno pneumatico originale /MINI ha inizio già

Dettagli

Sbilanciatura statica. Piano 1. Corpo rotante. Lato A. Asse di rotazione. Lato B. Sovrappeso. Oscillazione

Sbilanciatura statica. Piano 1. Corpo rotante. Lato A. Asse di rotazione. Lato B. Sovrappeso. Oscillazione CNCINFO Marzo 2012 La qualità della bilanciatura Cause, effetti della sbilanciatura ed una corretta bilanciatura di Thomas Oertli I moderni processi di lavorazione pongono particolari richieste alla bilanciatura

Dettagli

FRENI Informazioni per i conducenti Il meglio dalla vostra auto

FRENI Informazioni per i conducenti Il meglio dalla vostra auto FRENI i Informazioni per i conducenti Il meglio dalla vostra auto SISTEMA FRENANTE DALLE PRIME FASI Per esercitare l attrito frenante sulle ruote, i freni di precedente costruzione utilizzavano un sistema

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

TUTTE LE INFORMAZIONI RIGUARDANTI I PRODOTTI GIA PRESENTI NELLE GAMME PRECEDENTI SI TROVANO NEI MANUALI TECNICI PUBBLICATI A PARTIRE DAL 1997.

TUTTE LE INFORMAZIONI RIGUARDANTI I PRODOTTI GIA PRESENTI NELLE GAMME PRECEDENTI SI TROVANO NEI MANUALI TECNICI PUBBLICATI A PARTIRE DAL 1997. Manuale Tecnico 2010 WWW.TECH-MAVIC.COM 02 SOMMARIO 03 WWW.TECH-MAVIC.COM 04>23 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 RUOTE MAVIC R-SYS SL - COPERTONCINO R-SYS SL - TUBOLARE R-SYS 10 KSYRIUM SL BLACK AKSIUM

Dettagli

AVVOLGICAVO serie 1700

AVVOLGICAVO serie 1700 AVVOLGICAVO serie 1700 Costruiti in conformità alle Norme EN 61242 EN 60335-1 110 Prodotti conformi ai requisiti delle Direttive 2006/95/CE 2006/42/CE 2002/95/CE Legge 626: OK! INFORMAZIONI GENERALI SUGLI

Dettagli

SOMMARIO WWW.TECH-MAVIC.COM 04>26 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17

SOMMARIO WWW.TECH-MAVIC.COM 04>26 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 Manuale Tecnico 2012 2012 WWW.TECH-MAVIC.COM 2 SOMMARIO 03 WWW.TECH-MAVIC.COM 04>26 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 RUOTE MAVIC COSMIC CARBONE SLE R-SYS MY12 KSYRIUM SLR KSYRIUM SR TUBOLARE AKSIUM

Dettagli

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA.

SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. SCHEDA TECNICA PER IL MONTAGGIO DELLE COPERTURE LA COPERTURA TOSCANA. La COPERTURATOSCANA, prodotta da COTTOREF, è composta da tre articoli fondamentali: tegole, coppi e colmi, oltre ad una serie di pezzi

Dettagli

ALLEGATO II Dispositivi di attacco

ALLEGATO II Dispositivi di attacco ALLEGATO II Dispositivi di attacco. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Nel presente allegato sono riportate le possibili conformazioni dei dispositivi

Dettagli

Sistema di diagnosi CAR TEST

Sistema di diagnosi CAR TEST Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni

Dettagli

certificazioni aziendali

certificazioni aziendali certificazioni aziendali PRESENTAZIONE DEL PRODOTTO Tutte le ruote commercializzate, sono identiche a quelle utilizzate nel primo equipaggiamento e soddisfano gli alti standard di qualità e sicurezza che

Dettagli

Guida. Sistemi di Supporto per pannelli fotovoltaici. energia dalla natura

Guida. Sistemi di Supporto per pannelli fotovoltaici. energia dalla natura Guida Sistemi di Supporto per pannelli fotovoltaici energia dalla natura La Gaia Energy offre accurate strutture e vari sistemi di montaggio per pannelli fotovoltaici Strutture e Sistemi di Supporto Veste

Dettagli

Strumenti di controllo degli organi meccanici

Strumenti di controllo degli organi meccanici Strumenti di controllo degli organi meccanici Il controllo dello spessore dei denti di un ingranaggio, può essere effettuato mediante il calibro a doppio nonio o mediante un micrometro a piattelli. Calibro

Dettagli

ATTUATORI ELETTRICI AVT Caratteristiche generali

ATTUATORI ELETTRICI AVT Caratteristiche generali ATTUATORI ELETTRICI AVT Caratteristiche generali GENERALITA SUGLI ATTUATORI A VITE TRAPEZIA Famiglia di attuatori lineari con vite trapezia e riduttore a vite senza fine mossi da motori asincroni mono/trifase

Dettagli

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione

Dettagli

COLLEGAMENTI ALBERO-MOZZO

COLLEGAMENTI ALBERO-MOZZO COLLEGAMENTI ALBERO-MOZZO 342 Introduzione I collegamenti albero-mozzo sono collegamenti smontabili che consentono di rendere solidali, rispetto alla rotazione attorno ad un asse comune, una parte piena

Dettagli

di sfere a contatto radiale 262

di sfere a contatto radiale 262 Cuscinetti a due corone di sfere Cuscinetti a due corone di sfere a contatto radiale 262 Definizione ed attitudini 262 Serie 262 Tolleranze e giochi 262 Elementi di calcolo 263 Suffissi 263 Caratteristiche

Dettagli

Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS

Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS Sez. E Sistemi e tecnologie ad aria compressa, di ausilio alla produzione DC COOLING Alternative cooling solutions UGELLI E GETTI PER ARIA COMPRESSA AIR NOZZLES AND JETS Documentazione non registrata,

Dettagli

COME NASCE UN CERCHIO IN CARBONIO

COME NASCE UN CERCHIO IN CARBONIO COME NASCE UN CERCHIO IN CARBONIO Mike Wilson, che ha passato quasi tutta la sua vita lavorativa in Dymag, è il responsabile della progettazione. Insieme al suo team valuta tutti gli aspetti progettuali

Dettagli

CILINDRI OLEODINAMICI

CILINDRI OLEODINAMICI CILINDRI OLEODINMICI I cilindri oleodinamici sono degli attuatori lineari che realizzando la conversione dell energia idraulica in energia meccanica producono una forza e lo spostamento lineare del carico.

Dettagli

Rulliere modulari. * Trademark application

Rulliere modulari. * Trademark application Rulliere modulari Rulliere modulari Rulliere modulari per la movimentazione folle. Consentono la realizzazione di piani di scorrimento o di contenimento adatti a molteplici applicazioni e differenti settori:

Dettagli

MINIDATA LOGGER SERIE PICOVACQ

MINIDATA LOGGER SERIE PICOVACQ MINIDATA LOGGER SERIE PICOVACQ Tramite questi data logger è possibile effettuare un monitoraggio del processo termico al fine di migliorarlo (diminuire tempi di riscaldamento e quindi risparmiare risorse,

Dettagli

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.

SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. 1. RETE ANTICADUTA CERTIFICATA EN 1263-1, PER APPLICAZIONI

Dettagli

Istruzioni di montaggio accensione a rotore interno Stage6 Piaggio & Minarelli

Istruzioni di montaggio accensione a rotore interno Stage6 Piaggio & Minarelli Istruzioni di montaggio accensione a rotore interno Stage6 Piaggio & Minarelli Le figure 1 e 1.1. mostrano i componenti contenuti nella confezione. Il piattello di appesantimento non è fornito in dotazione,

Dettagli

IDENTIFICAZIONE PRODOTTO

IDENTIFICAZIONE PRODOTTO FS 08 1S E un sollevatore manuale uso gancio per operatori professionali del settore ferroviario. Consente il sollevamento di attrezzature ferroviarie dopo essere stato assemblato nei 3 moduli che lo compongono

Dettagli

www.onlywood.it REALIZZARE UN TELAIO PER ANTINE

www.onlywood.it REALIZZARE UN TELAIO PER ANTINE www.onlywood.it REALIZZARE UN TELAIO PER ANTINE TIPO 1: per fori da realizzare su misura Applicazioni: ante di cucine in muratura e di armadi a muro i cui muretti saranno realizzati successivamente; è

Dettagli

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici

Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici Sistemi di bloccaggio idraulici -- Mandrini idraulici La tecnologia del serraggio idraulico ad espansione si è evoluto fino a raggiungere livelli di precisione e di affidabilità tali da poter soddisfare

Dettagli

Collegamenti nelle strutture

Collegamenti nelle strutture 1 Collegamenti nelle strutture Le tipologie delle unioni bullonate o saldate sono molteplici e dipendono essenzialmente da: caratteristiche dell unione: nell ambito di quelle bullonate si possono avere

Dettagli

Istruzioni di montaggio

Istruzioni di montaggio 0 07/00 IT Per i tecnici specializzati Istruzioni di montaggio Gruppo sfiato aria SKS per collettori piani a partire dalla versione. Prego, leggere attentamente prima del montaggio Volume di fornitura

Dettagli

Il controtelaio per porte e sistemi scorrevoli a scomparsa LEGNOLEGNO CONSORZIO. www.eurocassonetto.com - info@eurocassonetto.com

Il controtelaio per porte e sistemi scorrevoli a scomparsa LEGNOLEGNO CONSORZIO. www.eurocassonetto.com - info@eurocassonetto.com Il controtelaio per porte e sistemi scorrevoli a scomparsa www.eurocassonetto.com - info@eurocassonetto.com CONSORZIO LEGNOLEGNO Perché Eurocassonetto? CONSORZIO LEGNOLEGNO Per risparmiare spazio e per

Dettagli

EQ5 manutenzione pratica

EQ5 manutenzione pratica EQ5manutenzionepratica Questaguidavuolessereunaiutoperchivuolefaremanutenzioneapprofondita perlapropriamontaturaeq5 Cercheròdidescriverecomesonoriuscitoasmontarequestasemplicemarobusta montatura,sperandodifarcosagraditaamolti.

Dettagli

G-Prop 77 Elica a Pale Auto-Orientabili Istruzioni

G-Prop 77 Elica a Pale Auto-Orientabili Istruzioni G-Prop 77 Elica a Pale Auto-Orientabili Istruzioni Indice Contenuto della fornitura... 1 Montaggio su asse elica... 2 Montaggio su Saildrive... 3 Note di funzionamento... 4 Manutenzione... 4 Dati Tecnici...

Dettagli

Istruzioni di montaggio

Istruzioni di montaggio Istruzioni di montaggio per la ferramenta premiporta eco-lock 62.283.10-11 Nelle seguenti pagine vengono descritte in otto fasi le istruzioni di montaggio per porte d entrata porte interne contrassegnate

Dettagli

Prodotto e distribuito da:

Prodotto e distribuito da: Prodotto e distribuito da: Metalia Accessori e Block Bike La Metalia srl è un azienda che produce elementi plastici e metallici, parte di un gruppo di decennale esperienza nel campo della meccanica e dell

Dettagli

Grazie all esperienza nella produzione di elementi plastici e metallici commercializza accessori di qualità interamente prodotti in Italia.

Grazie all esperienza nella produzione di elementi plastici e metallici commercializza accessori di qualità interamente prodotti in Italia. prodotti di qualità Sikle è il nuovo marchio della Metalia Accessori srl azienda marchigiana dinamica e affermata che unisce in un unica realtà tecnologia ed artigianalità, produzioni di serie e flessibilità.

Dettagli

Forze come grandezze vettoriali

Forze come grandezze vettoriali Forze come grandezze vettoriali L. Paolucci 23 novembre 2010 Sommario Esercizi e problemi risolti. Per la classe prima. Anno Scolastico 2010/11 Parte 1 / versione 2 Si ricordi che la risultante di due

Dettagli

PRESE DI FORZA TOTALI IDROSTATICHE

PRESE DI FORZA TOTALI IDROSTATICHE PRESE DI FORZA TOTALI IDROSTATICHE La Interpump Hydraulics ha di recente introdotto un intera gamma di prese di forza totali a trazione idrostatica come evoluzione tecnica dei modelli tradizionali già

Dettagli

VETRATA PIEGHEVOLE S.30 (Leggera e snella, scorre anche in curva)

VETRATA PIEGHEVOLE S.30 (Leggera e snella, scorre anche in curva) I VETRATA PIEGHEVOLE S.30 (Leggera e snella, scorre anche in curva) DESCRIZIONE TECNICA Le Vetrate pieghevoli SUNROOM Mod. S.30 sono sempre costruite su misura e sono composte da elementi modulari in

Dettagli

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso

2.0 Gli archivi. 2.1 Inserire gli archivi. 2.2 Archivio Clienti, Fornitori, Materiali, Noleggi ed Altri Costi. Impresa Edile Guida all uso 2.0 Gli archivi All interno della sezione archivi sono inserite le anagrafiche. In pratica si stratta di tutti quei dati che ricorreranno costantemente all interno dei documenti. 2.1 Inserire gli archivi

Dettagli

Nastri trasportatori GUF-P 2004

Nastri trasportatori GUF-P 2004 Nastri trasportatori GUF-P 2004 Sezione trasversale della struttura del trasportatore Oltre alle funzioni standard di tutti i Sistemi per nastri trasportatori mk, inclusi i rulli bombati per un facile

Dettagli

Nastri trasportatori GUF-P MINI

Nastri trasportatori GUF-P MINI Nastri trasportatori GUF-P MINI Profilo per struttura del trasportatore mk 2075 mk 2100 mk 2150 Grazie al loro design compatto, i trasportatori GUF-P sono ideali per le applicazioni di dispositivi come,

Dettagli

RUOTE DENTATE. Introduzione

RUOTE DENTATE. Introduzione RUOTE DENTATE 362 Introduzione Le ruote dentate costituiscono un sistema affidabile per la trasmissione del moto tra assi paralleli, incidenti e sghembi. La trasmissione avviene per spinta dei denti della

Dettagli

Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini

Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini Gli scriventi, in qualità di studiosi del generatore omopolare hanno deciso di costruire questo motore per cercare di capire le

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Piscineitalia.it. Indicazioni di montaggio per cabina sauna Modello con pareti in legno massello

Piscineitalia.it. Indicazioni di montaggio per cabina sauna Modello con pareti in legno massello Indicazioni di montaggio per cabina sauna Modello con pareti in legno massello 1 Raccomandazioni Si raccomanda di preforare sempre prima di avvitare, in modo da evitare che il legno si rompa. Nella tabella

Dettagli

Cilindri Idraulici. Cilindri idraulici avvitabili a doppio effetto. 23.1 Possibilità di variazioni di ordine tecnico DE-STA-CO

Cilindri Idraulici. Cilindri idraulici avvitabili a doppio effetto. 23.1 Possibilità di variazioni di ordine tecnico DE-STA-CO Cilindri Idraulici Cilindri idraulici avvitabili a doppio effetto Pressione di esercizio max. 350 bar I cilindri idraulici avvitabili sono fondamentali nell industria automobilistica e nelle attrezzature.

Dettagli

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare

L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare L EQUILIBRIO UNIVERSALE dalla meccanica celeste alla fisica nucleare Cap.4 giroscopio, magnetismo e forza di Lorentz teoria del giroscopio Abbiamo finora preso in considerazione le condizionidi equilibrio

Dettagli

Trasportatore con cinghia dentata mk

Trasportatore con cinghia dentata mk Trasportatore con cinghia dentata mk Tecnologia del trasportatore mk 150 Indice Trasportatore con cinghia dentata mk ZRF-P 2010 152 ZRF-P 2040.02 164 ZRF-P Proprietà delle cinghie dentate 171 Esempi di

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

L innovativo ed ergonomico sistema portascale per qualsiasi possibile impiego.

L innovativo ed ergonomico sistema portascale per qualsiasi possibile impiego. L innovativo ed ergonomico sistema portascale per qualsiasi possibile impiego. ErgoRack viene sempre azionato da terra. Questo riduce di 2/3 l impatto sulla schiena e sulle spalle ed elimina la necessità

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

VarioSole SE. Manuale di installazione

VarioSole SE. Manuale di installazione Manuale di installazione VarioSole SE Integrazione parziale Moduli con telaio Disposizione verticale Disposizione orizzontale Carico di neve zona I-IV Copertura in cemento Tegole Tegole piane Tegole in

Dettagli

Università degli Studi di Trieste a.a. 2009-2010. Convogliatori. continuo sono anche definiti convogliatori. Sono qui compresi:

Università degli Studi di Trieste a.a. 2009-2010. Convogliatori. continuo sono anche definiti convogliatori. Sono qui compresi: Convogliatori I trasportatori di tipo fisso con moto spesso continuo sono anche definiti convogliatori. Sono qui compresi: trasportatori a rulli (motorizzati o non motorizzati); trasportatori a nastro;

Dettagli

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno: Sensore pressione freno A N A L I S I T E C N I C A D E L T U O K A R T PROVE SU PISTA Sensore pressione freno: come integrare le valutazioni personali sulla frenata con un analisi basata su elementi oggettivi

Dettagli

ESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765

ESEMPIO 1: eseguire il complemento a 10 di 765 COMPLEMENTO A 10 DI UN NUMERO DECIMALE Sia dato un numero N 10 in base 10 di n cifre. Il complemento a 10 di tale numero (N ) si ottiene sottraendo il numero stesso a 10 n. ESEMPIO 1: eseguire il complemento

Dettagli

Verticale 80/160+40cw/ssb 5kw

Verticale 80/160+40cw/ssb 5kw Verticale 80/160+40cw/ssb 5kw Antenna verticale 80-160 H 20m + kit 40m Questa antenna ha la particolarità di essere realizzata in due parti una in alluminio per una altezza di metri 10, una seconda parte

Dettagli

Nastri trasportatori a curva

Nastri trasportatori a curva Nastri trasportatori a curva Informazioni generali OMT BIELLA Srl Grazie all esperienza acquisita nel corso degli anni OMT Biella Srl offre una gamma di trasportatori a curva in grado di soddisfare le

Dettagli

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti

Capitolo 3. L applicazione Java Diagrammi ER. 3.1 La finestra iniziale, il menu e la barra pulsanti Capitolo 3 L applicazione Java Diagrammi ER Dopo le fasi di analisi, progettazione ed implementazione il software è stato compilato ed ora è pronto all uso; in questo capitolo mostreremo passo passo tutta

Dettagli

Collari ed accessori. H 2.i 10/00

Collari ed accessori. H 2.i 10/00 Sommario prodotti H 2.0 Sommario prodotti H 2.1 Attacchi per collari con tronchetto filettato 3G (M16, F10, F8) H 2.2 Attacchi per collari con tronchetto filettato 3G (3/8, F12, F10) H 2.3 Attacchi per

Dettagli

Stazionamento di una montatura equatoriale

Stazionamento di una montatura equatoriale Stazionamento di una montatura equatoriale Autore: Focosi Stefano Strumentazione: Celestron SCT C8 su Vixen SP (Super Polaris) Sistema di puntamento: Vixen SkySensor 2000 Sito osservativo: Loc. Molin Nuovo,

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

RUOTE ED ACCESSORI 449

RUOTE ED ACCESSORI 449 RUOTE ED ACCESSORI 449 b2blarm.net ARSENAL - C28 Carbon Clincher TK.000 Set ruote Arsenal C28 Carbon - copert. - Sh/Sram 9/10/11v 1210 g Peso massimo per l utilizzatore: 90 Kg. Misure cerchio: H 28mm x

Dettagli

Interruttori di piano e di livellamento

Interruttori di piano e di livellamento Interruttori di piano e di livellamento 6 Introduzione 6-2 AS 1 6-3 ASH 2 6-4 AFH 2 6-5 Tabella di confronto dei dati tecnici 6-6 Interruttori unitari 6-7 Interruttori di piano e di livellamento / Introduzione

Dettagli

L ET DI UN CERCHIO. Il corretto valore dell'et è estremamente importante poiché consente di mantenere la carreggiata corretta del veicolo.

L ET DI UN CERCHIO. Il corretto valore dell'et è estremamente importante poiché consente di mantenere la carreggiata corretta del veicolo. L ET DI UN CERCHIO Il valore di ET (altrimenti detto compensazione o offset ) è di norma misurato in millimetri ed indica la distanza tra il center-line (la mezzeria del canale) del cerchio e la faccia

Dettagli

Progetto di un riduttore ad ingranaggi

Progetto di un riduttore ad ingranaggi DISEGNO ASSISTITO DAL CALCOLATORE Laurea in Ingegneria Meccanica (N.O.) Progetto di un riduttore ad ingranaggi Specifiche tecniche del progetto - rapporto di trasmissione 0.3 < τ < 0.5 - interasse 150mm

Dettagli

Trasformare - 1. Trasformare

Trasformare - 1. Trasformare 185/60 R14 205/45 R16 Trasformare - 1 Trasformazioni: per trasformazione si intende la sostituzione dell equipaggiamento originale del veicolo, con pneumatici di altre misure solitamente con fianco ribassato

Dettagli

MICRO IMPIANTI IDROELETTRICI

MICRO IMPIANTI IDROELETTRICI MICRO IMPIANTI IDROELETTRICI Descrizione Tecnologica La coclea idraulica è conosciuta fin dall antichità, come ruota o chiocciola di Archimede. In base a questo principio l energia viene trasferita ad

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

Safety. Elettromagneti di Sicurezza Antipanico

Safety. Elettromagneti di Sicurezza Antipanico r l l - R 2 Elettromagneti di Sicurezza Antipanico Elettromagnete MICRO Versione: da infilare Corpo in acciaio inox protetto contro l'umidità Dimensioni del corpo: mm. 170 x 32 x 24 Dimensioni totali con

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

Movimenti meccanici. Perché Longines ha inserito orologi con movimenti meccanici nelle proprie collezioni?

Movimenti meccanici. Perché Longines ha inserito orologi con movimenti meccanici nelle proprie collezioni? Movimenti meccanici LE QUALITÀ E LA CURA DEGLI OROLOGI MECCANICI Perché Longines ha inserito orologi con movimenti meccanici nelle proprie collezioni? La risposta è semplice: un orologio dotato di movimento

Dettagli

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI Il solaio a travetti tralicciati, noto anche come solaio bausta, è costituito da travetti tralicciati e da elementi di alleggerimento in laterizio. I travetti

Dettagli

DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE

DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE DIMENSIONAMENTO DEL MARTINETTO PER RICIRCOLO DI SFERE Per un corretto dimensionamento del martinetto a ricircolo di sfere è necessario operare come segue: definizione dei dati del dell applicazione (A)

Dettagli

nava NPP30 - Manuale Utente CALIBRAZIONE DELLA PRESSIONE Manuale Operativo

nava NPP30 - Manuale Utente CALIBRAZIONE DELLA PRESSIONE Manuale Operativo Manuale Operativo MO-NPP30-IT Rev.0 Ed.12 - Tutte le modifiche tecniche riservate senza preavviso. Manuale Operativo Pag. 1 Pompa manuale di calibrazione tipo NPP30 MANUALE OPERATIVO Contenuti: 1) Istruzioni

Dettagli

Diamo un'occhiata ad alcune delle caratteristiche fondamentali della E4: il Modello Elettrico DEFINITIVO!

Diamo un'occhiata ad alcune delle caratteristiche fondamentali della E4: il Modello Elettrico DEFINITIVO! Lo scorso Ottobre 2006, Team Magic ha pubblicato su internet alcune foto del progetto E4, un nuovo modello elettrico, che anche se sempre un progetto, ha catturato le attenzioni del mondo modellistico.

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

Antonio Laurìa. Modalità di posa

Antonio Laurìa. Modalità di posa Antonio Laurìa Tecnologia Modalità di posa L articolo descrive le principali istruzioni per la posa a secco di un manto di copertura in laterizio distinguendo tra quelle relative ad un manto in tegole

Dettagli

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000

RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 RIPETITORE DI SEGNALE WIRELESS PER SISTEMA VIA RADIO ART. 45RPT000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 DESCRIZIONE GENERALE L espansore senza fili è un modulo

Dettagli

The DINO files: Ford GT40 set-up

The DINO files: Ford GT40 set-up The DINO files: Ford GT40 set-up Rimuoviamo la carrozzeria, ed osserviamo il supporto motore. Adoperando il nuovo assale, con sezione ridotta nella parte centrale, si ha una maggiore luce rispetto alla

Dettagli

Indice. Presentazione. Controllo qualità. Applicazioni. Descrizione tecnica. Molla a gas 16-1. Molla a gas 16-2. Molla a gas 16-4.

Indice. Presentazione. Controllo qualità. Applicazioni. Descrizione tecnica. Molla a gas 16-1. Molla a gas 16-2. Molla a gas 16-4. Indice 2 Presentazione 3 Controllo qualità 4 Applicazioni 5 Descrizione tecnica 7 Molla a gas 16-1 8 Molla a gas 16-2 9 Molla a gas 16-4 10 Molla a gas 16-6 11 Attacchi 12 Supporti 1 Applicazioni Le

Dettagli

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana Disegno di Macchine corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana Lezione n 4 Componentistica di base: alberi, trasmissione per cinghie e catene, giunti Alberi Appunti

Dettagli

APPUNTI SUL CAMPO MAGNETICO ROTANTE

APPUNTI SUL CAMPO MAGNETICO ROTANTE APPUTI UL CAPO AGETICO ROTATE Campo agnetico Rotante ad una coppia polare Consideriamo la struttura in figura che rappresenta la vista, in sezione trasversale, di un cilindro cavo, costituito da un materiale

Dettagli

CORPO GIREVOLE ATTORNO AD UN ASSE E MOMENTI. TORNA ALL'INDICE

CORPO GIREVOLE ATTORNO AD UN ASSE E MOMENTI. TORNA ALL'INDICE CORPO GIREVOLE ATTORNO AD UN ASSE E MOMENTI. TORNA ALL'INDICE Consideriamo adesso un corpo esteso, formato da più punti, e che abbia un asse fisso, attorno a cui il corpo può ruotare. In questo caso l

Dettagli

3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI

3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI 3 PROVE MECCANICHE DEI MATERIALI METALLICI 3.1 Prova di trazione 3.1.3 Estensimetri La precisione e la sensibilità dello strumento variano a seconda dello scopo cui esso è destinato. Nella prova di trazione

Dettagli

www.andreatorinesi.it

www.andreatorinesi.it La lunghezza focale Lunghezza focale Si definisce lunghezza focale la distanza tra il centro ottico dell'obiettivo (a infinito ) e il piano su cui si forma l'immagine (nel caso del digitale, il sensore).

Dettagli

Sistemi di serraggio Il sistema di serraggio ottimale per singoli impieghi - panoramica.

Sistemi di serraggio Il sistema di serraggio ottimale per singoli impieghi - panoramica. 05/2012 Sistemi di serraggio Il sistema di serraggio ottimale per singoli impieghi - panoramica. Di Thomas Oertli Il migliore sistema di serraggio in assoluto non esiste.tuttavia noi siamo in grado di

Dettagli

AMBIENTE. Istruzioni di posa per professionisti

AMBIENTE. Istruzioni di posa per professionisti AMBIENTE Istruzioni di posa per professionisti Indice Travetti 4 Scelta del materiale Posa dei travetti Posa di travetti per terrazzoa senza profilo di finitura (Sit. A) Preparazione dei travetti Preparazione

Dettagli

Riscaldatori tubolari corazzati

Riscaldatori tubolari corazzati ... Soluzioni infinite... Riscaldatori tubolari corazzati MODELLO Z.72 (SEZ.QUADRA) MODELLO Z.74 (SEZ. TONDA) Modello Z.72 sezione quadrata Dati tecnici Caratteristiche generali Questi riscaldatori vengono

Dettagli

Come leggere un pneumatico

Come leggere un pneumatico Come leggere un pneumatico (1) Pneumatico (2) Larghezza del pneumatico da fianco a fianco = 175 mm (3) Rapporto tra altezza del fianco e larghezza di sezione = 0.70 (4) Tipo di struttura = R (struttura

Dettagli