Piano Attuativo Aziendale
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- Mariangela Bruno
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1 Piano Attuativo Aziendale ASL RM2 (ex RMB) TITOLO DEL PROGRAMMA: Programma.7 Prevenzione e controllo delle malattie infettive NUMERO E TITOLO DEL PROGETTO: Progetto 7.2 Miglioramento della sorveglianza delle malattie infettive REFERENTE/I AZIENDALE/I DI PROGETTO: Dott.ssa Pier Angela Napoli (Responsabile U.O.S. Malattie infettive e parassitarie) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE DI PROGETTO: Nominativo Qualifica Struttura ASL di appartenenza Arcangeli Alessandra Coordinatrice Dipartimento di Prevenzione infermieristica Castellitto Aurora CPSI UOC SISP Cava Maria Carmela Dirigente Medico U.O.C. Microbiologia E Virologia Cirilli Riccardo Medico UOC SISP Coira Dario CPSI UOC SISP D Ascanio Italo Dirigente Medico U.O.C. Sistemi Informativi Sanitari Del Pinco Alessandra CPSI UOC SISP De Paolis Laura CPSI UOC SISP Maio Maria CPSI UOC SISP Mancino Giuseppe CPSI UOC SISP Di Marzio Maurizio Medico SUMAI UOC SISP Peliscio Simonetta Amministrativa UOC SISP Renzi Simone Medico UOC SISP Ricci Daniela Dirigente Medico UOS Malattie Infettive e Profilassi Salerno Viviana CPSI UOC SISP 1
2 Tamberlani Marzia CPSI UOC SISP Trequattrini Tiziana Dirigente Medico UOC Pneumologia Ospedale Pertini Zappa Maria Cristina Direttore UOC UOC Pneumologia Ospedale Pertini ANALISI DI CONTESTO AZIENDALE SULLO SPECIFICO PROGETTO Nel territorio della ex Asl Roma B le malattie infettive continuano a rappresentare un problema significativo per la dei cittadini residenti. Nel corso del 2015 sono stati segnalati casi di malattia infettiva, di cui 11 casi di TBC per i quali è stata confermata la diagnosi (su 260 notifiche di sospetta tubercolosi). Ben 16 casi di TBC hanno coinvolto una comunità (8 casi in centri d accoglienza per immigrati, casi scuola, 1 caso in una struttura sanitaria, 1 caso nella tendopoli per gli immigrati in transito, casi in carcere) che hanno rappresentato per gli operatori sanitari un elevato impegno per lo svolgimento sia delle inchieste epidemiologiche che dell organizzazione e attuazione dello screening dei contatti. Lo svolgimento delle attività di controllo delle malattie infettive nella ASL risulta quindi particolarmente complessa perché in molti casi sono coinvolti cittadini stranieri e/o che vivono in condizioni di estrema marginalità e povertà. Nel territorio della ASL RMB gli stranieri iscritti all anagrafe sono circa , ai quali si aggiungono gli immigrati non regolarmente iscritti all anagrafe, di difficile quantificazione per l estrema variabilità del fenomeno. Le fasce di popolazione dei migranti presenti nel territorio dell ASL Roma B sono rappresentate essenzialmente: dalla popolazione Rom e Sinti distribuita in campi autorizzati, campi tollerati e accampamenti totalmente abusivi. La popolazione rom presente sul territorio si aggira intorno alle persone dai rifugiati e richiedenti protezione internazionale accolti nei centri d accoglienza gestiti dalla Prefettura e dall Ufficio Immigrazione di Roma Capitale; dai rifugiati e richiedenti protezione internazionale che vivono, in condizioni molto precarie, in due stabili occupati (circa 1600 persone). È importante segnalare il fatto che il numero delle persone ospitate varia continuamente con incrementi anche consistenti in funzione di molteplici fattori. BENEFICIARI DELL INTERVENTO Denominazione dei gruppi e sottogruppi di popolazione beneficiari dell intervento Descrizione criteri di scelta dei beneficiari Stima quantitativa dei potenziali beneficiari presenti sul territorio Popolazione residente Rom e Sinti Campi autorizzati, Tollerati e totalmente abusivi 4000 ca Rifugiati e richiedenti asilo Ospiti di centri di accoglienza 2000 ca (anno 2015) Rifugiati e richiedenti asilo in condizioni precarie Insediamenti/edifici occupati 2500 ca (anno 2015) 2
3 GRUPPI DI INTERESSE COINVOLTI NEL PROGETTO (ad es. terzo settore, Società scientifiche, ecc) Tipologia 1 Denominazione Contributo al progetto 2 Interesse per il progetto Modalità di coinvolgimento 4 5 Tempistica terzo settore Medici Senza Frontiere Altro Croce Rossa Italiana provinciale terzo settore Cooperativa ERMES associazioni di categoria FIMMG FIMP Enti locali, terzo settore, associazioni di categoria, società scientifiche, altro (specificare) Contributo: influenza politica,, strutture fisiche/locali, attrezzature, contatti, informazioni, altro (specificare). Vedi allegato 1 Interesse:, miglior raggiungimento dei propri obiettivi strategici/mission, aumento conoscenze, aumento risorse economiche, aumento /innovazione, aumento consenso/visibilità, altro (specificare) Vedi allegato 1 Accordi, Protocolli, formali inclusione in GdL, consultazione (riunione, questionario, intervista, focus-group), altro (specificare) Entro quando viene realizzato il coinvolgimento: indicare mese ed anno ELENCO ATTIVITA E RELATIVE ATTIVITA SEMPLICI PREVISTE A LIVELLO AZIENDALE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI REGIONALI Codice Codice Descrizione attività semplici Attività (Da PRP) attività semplice (da POR) Dopo aver ricevuto da parte del SERESMI/Regione le caratteristiche tecniche delle postazioni di lavoro necessarie per l utilizzo del nuovo sistema informativo si procederà alla verifica dell esistente. 2 Richiesta al competente Servizio aziendale (CED) dell eventuale adeguamento delle postazioni e rilascio delle licenze d uso aziendali Identificazione del personale amministrativo, infermieristico e medico formato deputato alla gestione dei flussi informativi. Assegnazione dei profili di utilizzo del Sistema web based
4 2 Comunicazione al SERESMI/Regione dell elenco del personale identificato di cui al precedente punto Partecipazione alla individuazione delle ASL che partecipano alla sperimentazione del Sistema informativo web based Individuazione del personale della ASL che partecipa ai corsi di formazione regionali 4 Inserimento delle notifiche pervenute nel nuovo sistema informativo web based, entro 15 giorni dall inizio della sperimentazione. 5 Partecipazione alla definizione delle informazioni utili per la valutazione del sistema informativo. Raccolta delle informazioni tra gli utilizzatori aziendali del nuovo sistema. Invio in Regione delle informazioni raccolte Inserimento delle notifiche pervenute nel nuovo sistema informativo web based, 4 Adozione del nuovo sistema web based previa comunicazione regionale alla Direzione Generale ASL 5 Inserimento delle notifiche nel sistema regionale web based ed eventuali segnalazioni di criticità operative intercorse a livello aziendale nei primi 6 mesi 6 Inserimento delle notifiche nel sistema regionale web based ed eventuali segnalazioni di criticità operative intercorse a livello aziendale nei primi 12 mesi al contesto aziendale Organizzazione di incontri sulle specifiche tematiche individuate tematici con il personale del SISP e del Responsabile del Laboratorio aziendale 6 Avvio delle attività di sorveglianza tramite le procedure definite a livello regionale al contesto aziendale Organizzazione di incontri sulle specifiche tematiche individuate 5 Preparazione e invio di una nota esplicativa per la diffusione della modulistica per gli utilizzatori Preparazione di una nota esplicativa sulle modalità di segnalazione delle positività agli esami sierologici dei casi sospetti di morbillo e rosolia da inviare alle Direzioni Sanitarie dei Presidi Ospedalieri aziendali e al responsabile dei laboratori. Raccolta delle informazioni sull organizzazione dei PO relative alle modalità di invio al Laboratorio di Riferimento Regionale dei campioni raccolti Elaborazione di un modello organizzativo per l invio dei campioni (da concordare con il Referente del Laboratorio) 4 Redazione di un percorso aziendale Identificazione dei servizi e degli operatori da coinvolgere Valutazione fattibilità ed analisi delle criticità Formalizzazione del documento 5 Condivisione con le Direzioni Ospedaliere Aziendali per il recepimento 6 Avvio delle attività di gestione dei casi sospetti di morbillo/rosolia secondo la procedura aziendale definita 7 Inserimento delle notifiche nel sistema regionale web based, trasmissione delle schede di aziendale nei primi 6 mesi 8 Inserimento delle notifiche nel sistema regionale web based, trasmissione delle schede di aziendale nei primi 12 mesi Organizzare l invio del paziente presso l ambulatorio aziendale più vicino alla sua residenza facilitandone l accesso (senza impegnativa, concordandone l orario dell appuntamento) per l effettuazione del prelievo di sangue. 2 Definizione con la Direzione Sanitaria aziendale delle risorse e delle strategie operative per modalità raccolta a domicilio ed invio campioni al Lab Rif Reg Contattare il Laboratorio di Riferimento Regionale per stabilire congiuntamente le modalità di approvvigionamento dei kit per la raccolta dei campioni clinici 4
5 Seguiranno lo stesso percorso individuato nel punto Sarà inclusa nella procedura di cui al punto Avvio delle attività di gestione dei casi sospetti non ricoverati secondo la nuova procedura 7 Inserimento delle notifiche nel sistema regionale web based, trasmissione delle schede di aziendale nei primi 6 mesi 8 Inserimento delle notifiche nel sistema regionale web based, trasmissione delle schede di aziendale nei primi 12 mesi 1 Partecipazione al gruppo di lavoro SERESMI/ASL 2 Partecipazione alla ricognizione delle informazioni da raccogliere nell indagine ospedaliera da parte delle ASL e analisi delle criticità esistenti Condivisione del modello elaborato dal gruppo di lavoro 4 Utilizzo del format elaborato Individuazione degli operatori da formare Realizzazione del percorso formativo 6 Adottare il format e le procedure previste Partecipazione al gruppo di lavoro per la selezione delle informazioni da raccogliere Partecipazione al gruppo di lavoro per la definizione delle funzionalità gestionali del software e della reportistica prodotta 6 Individuazione degli operatori da formare all utilizzo del software Realizzazione del percorso formativo 7 Adozione del software Identificazione dei centri clinici aziendali che gestiscono i casi di TB 4 Somministrazione del questionario ai centri clinici identificati 5 Inserimento dei questionari nel database regionale (azione solo RR) Partecipazione alle riunioni per la ricognizione delle modalità di presa in carico del paziente messa in atto dai Centri clinici presenti nel Lazio e analisi delle criticità 2 Partecipazione alle riunioni per l identificazione di altri setting sanitari per la presa in carico del paziente 6 Adozione delle indicazioni regionali Definizione del percorso per lo svolgimento della sorveglianza dei soggetti con ITL che iniziano il trattamento 5 Definizione del percorso per lo svolgimento della sorveglianza dei soggetti con ITL che non iniziano il trattamento 7 Recepimento e adozione delle indicazioni regionali * Mappatura dei gruppi di popolazioni (marginali) presenti sul territorio aziendale * Somministrazione del questionario da utilizzare per il censimento dei Centri di Accoglienza 4* Inserimento dei dati nel database regionale * Partecipazione alle riunioni per la condivisione del questionario * Identificazione e addestramento degli operatori che somministrano il questionario Sperimentazione del questionario 2 Recepimento a livello aziendale del protocollo regionale 5
6 * Identificazione di almeno un referente per Centro di accoglienza 2* Identificazione dei formatori e dei referenti da formare Formazione dei referenti * Somministrazione dei questionari per la sorveglianza sindromica 4* Raccolta dei questionari per la sorveglianza sindromica 5* Inserimento dei questionari nel database regionale Invio del report di attività al referente regionale Identificazione dei formatori Svolgimento dei corsi di formazione per i medici ospedalieri e territoriali Identificazione dei formatori Formazione dei medici ospedalieri 4 Invio del pacchetto formativo regionale ai MMG e PDLS Identificazione dei formatori Formazione degli operatori aziendali e dei laboratori Identificazione dei formatori Formazione degli operatori aziendali Nota: Gli indicatori per la valutazione e il monitoraggio delle attività semplici aziendali, sono quelli riportati nel Piano Operativo Regionale 6
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