Coperture vaccinali e protocollo d intervento regionale
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- Floriano Frigerio
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1 Sistemi di sorveglianza attiva delle malattie infettive: malattie batteriche invasive e paralisi flaccide acute Torino, 15 maggio 2018 Coperture vaccinali e protocollo d intervento regionale Lorenza Ferrara
2 Calendario Vaccinale PNPV
3 Anno 2017 Introduzione della vaccinazione contro il meningococco B ai nati a partire dal Introduzione della vaccinazione anti-meningococco ACWY (una dose) nell adolescente che va a sostituire la vaccinazione anti-menigococco C. Introduzione della vaccinazione anti-varicella ai nati a partire dal (2 semestre 2016), offerta al mese mediante il vaccino combinato quadrivalente MPRV (morbillo-parotite-rosoliavaricella). Introduzione della vaccinazione anti-hpv nel maschio undicenne con inizio della chiamata attiva per la dalla coorte Il ciclo vaccinale è composto da 2 dosi a 0 e 6 mesi.
4 Introduzione della vaccinazione contro il meningococco B ai nati a partire dal con un ciclo a 4 dosi (3 dosi entro l anno di vita, seguite da un richiamo nel secondo anno) Età Vaccinazione 3 mese (dal 61 giorno) Esavalente + Pneumococco 3 mese (dal 75 al 90 giorno) Meningococco B 5 mese (dal 121 giorno) Esavalente + Pneumococco 5 mese (dal 135 al 150 giorno) Meningococco B 7 mese (dal 181 al 210 giorno) Meningococco B 11 mese (6 mesi dopo la seconda dose di esavalente e pneumococco) Esavalente + Pneumococco mese (ad almeno 12 mesi compiuti) MPR(V) + Meningococco C mese (entro i 24 mesi) Meningococco B
5 Anno 2017 Introduzione della vaccinazione anti-pneumococco nei soggetti adulti a partire dalla prossima stagionale antinfluenzale ; la coorte target destinataria dell offerta è rappresentata da almeno una coorte di soggetti (coorte di soggetti con 65 anni di età). La schedula vaccinale, la strategia e le modalità di offerta di tale vaccinazione verranno definite più avanti, nel corso del Con l approvazione del PNPV : aggiornamento del Protocollo Piemontese (aprile 2017) La vaccinazione dei soggetti che presentano un rischio aumentato di infezione invasiva da batteri capsulati, con ampliamento delle categorie target dell offerta vaccinale. Vaccinazione anti-rotavirus ai nuovi nati: offerta gratuita ai soggetti a rischio (bambini nati pretermine o piccoli per età gestazionale, bambino viaggiatore in zone a rischio per inadeguata assistenza sanitaria, soggetti affetti da patologie croniche dell apparato circolatorio, nefrourinario, nervoso centrale, respiratorio, metabolico con diagnosi entro il 3 mese di vita che comportano frequenti ospedalizzazioni).
6 Anno 2018 Introduzione della vaccinazione anti-rotavirus a tutti i nati a partire dal , somministrata per via orale, e raccomandata a tutti i bambini a partire dalla 6 settimana d vita (2 o 3 dosi a seconda del prodotto) in cosomministrazione con le altre vaccinazioni previste in questa fascia di età. Introduzione della 5 dose di vaccino anti-poliomielite nell adolescente in concomitanza con il richiamo anti difterite-tetano-pertosse. Introduzione della vaccinazione anti-herpes Zoster nei soggetti adulti; la coorte target destinataria dell offerta è rappresentata dai soggetti di 65 anni di età. Completamento della vaccinazione anti-hpv a favore dei maschi undicenni per la coorte dei nati nel 2007, con il completamento a recupero della coorte dei nati nel 2006 qualora non raggiunti nel corso del 2017.
7 Graduale aumento delle coperture vaccinali dal 2017 al 2020 Obiettivo di Copertura Vaccinale Fascia d età Vaccinazioni I anno di vita Meningococco B 60% 75% 95% 95% Rotavirus - 60% 75% 95% II anno di vita Varicella (1 dose) 60% 75% 95% 95% 5-6 anni di età Varicella (2 dose) Adolescenti HPV nei maschi 11enni - 60% 75% 95% IPV - 60% 75% 90% Meningococco tetravalente ACWY135 60% 75% 95% 95% Anziani Pneumococco (PCV13+PPV23) 40% 55% 75% 75% Zoster - 20% 35% 50%
8 Malattie batteriche invasive Vaccinazioni PPPV Haemophilus Influenzae tipo b: offerta attiva e gratuita nel primo anno di vita Pneumococco: offerta attiva e gratuita nel primo anno di vita Meningococco B: offerta attiva e gratuita nel primo anno di vita Meningococco C: Per tutti i vaccini: Offerta gratuita ai soggetti a rischio Disponibilità presso i Centri MVI Disponibilità al prezzo di costo in tutte le altre situazioni (per i soggetti non compresi nell offerta attiva e gratuita) offerta attiva e gratuita nel secondo anno di vita Meningococco tetravalente offerta attiva e gratuita a 15/16 anni
9 Coperture Vaccinali
10 % Coperture vaccinali per Hib, Pneumococco e Meningococco C a 24 mesi ,41 96,09 96,23 95,65 92,68 89,61 88,58 86,39 93,80 94,33 95,28 92,54 91,32 91,84 87,06 86,35 89,33 92,83 92, , ,68 Hib pneumococco meningococco C
11 Hib Pneumococco Meningo C Piemonte 95,28 92,83 92,39 Valle d'aosta 93,35 91,27 89,81 Lombardia 94,35 92,52 92,18 P.A. Bolzano 85,37 80,92 67,68 P. A. Trento 93,53 90,91 89,64 Veneto 93,05 86,57 92,03 FVG 89,65 83,83 89 Liguria 94,5 93,04 84,11 Emilia Romagna 94,03 92,71 91,64 Toscana 95,41 90,36 92,71 Umbria 95,66 94,28 92,31 Marche 92,49 90,71 82,49 Lazio 96,79 92,3 80,37 Abruzzo 97,33 91,15 70,92 Molise 97,16 96,02 82,71 Campania 95,48 88,22 61,3 Puglia 94,22 92,01 83,63 Basilicata 97,72 96,72 93,33 Calabria 96,19 94,62 56,85 Sicilia 91,31 88,01 72,84 Sardegna 95,93 95,4 90,13 Italia 94,24 90,9 83,06 Italia. Coperture Vaccinali per Hib, Pneumococco e Meningococco C: coorte 2015 rilevata al
12 Hib Pneumococco Meningo C TO1 95,01 91,78 91,66 TO3 96,27 94,29 92,28 TO4 94,67 91,46 91,38 TO5 95,29 93,37 93,89 VC 95,04 92,29 91,76 BI 94,52 90,67 90,38 NO 95,53 93,33 93,18 VCO 94,15 91,81 90,64 CN1 95,64 94,36 93,03 CN2 95,04 93,14 92,41 AT 96,14 93,95 94,34 AL 94,99 92,72 93,45 Regione 95,28 92,83 92,39 Piemonte. Coperture Vaccinali per Hib, Pneumococco e Meningococco C: coorte 2015 rilevata al
13 CV% per pneumococco: confronto Italia e Piemonte ,6 92,7 92,5 91,3 91,8 92,8 86,9 87,5 88,7 88,4 90, introduzione della vaccinazione ai nati del , ,3 27,8 29,1 Piemonte Italia
14 CV% per meningococco C: confronto Italia e Piemonte ,4 88,6 87,1 86,4 89,3 92, introduzione della vaccinazione ai nati del ,5 77,1 73,9 76,6 80,7 83, ,0 22,8 26,2 Piemonte Italia
15 2001 Meningo C Meningo ACWY Piemonte 59,21 0 Valle d'aosta 42,84 47,33 Lombardia 44,13 n.d. P.A. Bolzano 57,59 57,38 P. A. Trento 9,54 81,73 Veneto 94,37 55,41 FVG 66,91 63,62 Liguria 41,87 66,11 Emilia Romagna 88,28 0,01 Toscana 76,96 74,89 Umbria 83,52 3,58 Marche 54,2 44,61 Lazio 37,74 18,94 Abruzzo 29,73 38,07 Molise 29,28 23,77 Campania 28,08 14,74 Puglia 71,18 64,75 Basilicata 5,62 64,29 Calabria 30,06 42,27 Sicilia 21,71 26,84 Sardegna 38,19 22,49 Italia 51,02 33, Meningo C Meningo ACWY Piemonte 70,33 0 Valle d'aosta 79,58 2,46 Lombardia 34,4 n.d. P.A. Bolzano n.d. n.d. P. A. Trento 70,61 12,03 Veneto 91,64 13,92 FVG 71,06 28,54 Liguria 33,15 53,44 Emilia Romagna 84,32 0 Toscana 66,84 60,96 Umbria 80,77 10,56 Marche 64,62 6,46 Lazio 26,68 10,75 Abruzzo 36,01 16,48 Molise 11,45 10,21 Campania 22,43 5,24 Puglia 62,41 22,15 Basilicata 10,13 64,43 Calabria 23,44 35,66 Sicilia 19,67 18,2 Sardegna 30,49 12,63 Italia 46,79 13,59
16 Coorte 2001 Coorte 1999 TO1 57,62 63,54 TO3 72,31 69,79 TO4 15,91 68,31 TO5 24,36 70,21 VC 16,53 69,10 BI 85,39 80,76 NO 79,07 61,83 VCO 86,56 82,14 CN1 83,66 80,98 CN2 74,74 77,56 AT 89,60 75,78 AL 58,93 69,21 Regione 59,21 70,33 Piemonte. Coperture Vaccinali per Meningococco C: a 16 e 18 anni rilevate al
17 20 Piemonte. Casi di meningite e altre malattie batteriche e Coperture Vaccinali Hib ,4 79,69 93,8 94,7 95, ,7 95,6 87,88 93,94 95,15 94,95 95,25 95,54 96,0595,6 96,09 96,23 95,7 93,80 94,33 95,28 94,6 95,4194,8 94,91 94,27 93,03 94,24 93, b altri sierotipi CV Piemonte CV Italia
18 Piemonte. Casi di meningite e altre malattie batteriche e Coperture Vaccinali Meningococco C ,58 89,33 92,39 87,06 86, , ,50 66,83 70,33 70, , , , , ,16 20, ,82 16, meningiti C altre MIB C CV m CV aa 10 0
19 Piemonte. Casi di meningite e altre malattie batteriche e Coperture Vaccinali Pneumococco ,61 92,68 92,54 91,32 91,84 92, , ,31 27,77 29, meningiti altre MIB CV 0
20 Piemonte. Casi di meningite e altre malattie batteriche e Coperture Vaccinali Pneumococco 0-14 anni 35 92, ,68 91,32 89,61 92,54 91, , ,31 27,77 29, meningiti 0-14 altre MIB 0-14 CV 0
21 ASL nati '52 vaccinati '52 CV% Città di Torino ,7 TO ,2 TO ,2 TO ,4 VC ,7 BI ,2 NO ,5 VCO ,0 CN ,9 CN ,7 AT ,6 AL ,6 Regione ,1 Vaccinazione pneumococcica nei soggetti della coorte 1952: i primi dati
22 Protocollo d intervento
23 Meningite e sepsi ad etiologia batterica: protocollo d intervento Protocollo n /A14060 del 9 Luglio 2015 Protocollo n /A1409A del 5 giugno 2017 Ministero della Salute Prevenzione e controllo delle malattie batteriche invasive prevenibili con vaccinazione Protocollo n /DGPRE del 9 maggio 2017
24 PATOGENESI o Il serbatoio naturale è il nasofaringe, o La trasmissione ad altri individui avviene attraverso le goccioline (droplets) emesse durante la fonazione oppure tramite la tosse e gli starnuti. o Possono depositarsi sulla congiuntiva, sulla mucosa nasale o sulla bocca o Soltanto un contatto ravvicinato e non protetto permette la trasmissione dell agente patogeno
25 QUADRO CLINICO o o I segni di meningite da meningococco non sono distinguibili da quelli della meningite acuta causata da Streptococcus pneumoniae e altri batteri Le meningiti batteriche hanno generalmente un esordio improvviso con febbre, brividi, malessere, prostrazione e un esantema che può essere maculare, maculopapulare o petecchiale o Nei casi fulminanti possono verificarsi porpora, coagulazione intravascolare disseminata, shock, coma e morte entro alcune ore, nonostante un adeguata terapia.
26 Caratteristiche del liquor Meningite a liquor limpido o generalmente ad eziologia virale; non è necessario alcun tipo di isolamento ed alcun tipo intervento nei confronti dei contatti di un caso. Tuttavia possono esservi forme batteriche a liquor limpido se vi è stata una precoce somministrazione di antibiotico oppure nel caso di meningite tubercolare; Meningite a liquor torbido o ad eziologia batterica; in particolare, in caso di sospetta o accertata eziologia da N. meningitidis, nei confronti del paziente si adottano le misure d isolamento per malattie a trasmissione attraverso droplets.
27 Epidemiologia delle varie forme di meningite: Clinicamente non è possibile differenziare tra loro le varie forme; nel sospetto che si tratti di meningococco occorre comportarsi di conseguenza. o o o La meningite da meningococco è più frequente sotto i 5 anni e tra i 15 e i 30 anni, mentre è rara dopo i 40 nei soggetti immunocompetenti. Nell anziano le infezioni invasive da pneumococco (che, in quanto tali, non richiedono la chemioprofilassi dei contatti) sono relativamente frequenti, mentre quelle da meningococco sono molto rare. Il paziente (o un suo contatto stretto, o un convivente) di recente ha effettuato un viaggio in aree ad elevata incidenza di meningite da meningococco (Africa subsahariana, altre aree tropicali) oppure ha partecipato al pellegrinaggio alla Mecca? o Nota: i pellegrini diretti alla Mecca sono obbligatoriamente vaccinati contro i sierotipi ACWY del meningococco. o Oltre alla colorazione di Gram, può essere utile chiedere subito al laboratorio l esito dell esame microscopico del liquido cerebrospinale: la presenza di diplococchi intracellulari Gram negativi costituisce un reperto caratteristico di infezione da N. meningitidis.
28 Caratteristiche del liquor in una sospetta meningite batterica Anche in assenza di un accertamento colturale, alcuni parametri di carattere chimico e fisico dei campioni di liquor possono essere utili nella diagnosi di laboratorio di sospetta meningite batterica. Normale Meningite virale Meningite batterica Aspetto Limpido Chiaro Torbido Cellule (per mm 3 ) < Da 2000 a Glucosio (mg/dl) <40 Proteine (mg/dl) Normali o aumentate >100 Colorazione di Gram Negativa Negativa 60-90% Positiva
29 Terminologia Contatti stretti: soggetti che frequentano regolarmente (quotidianamente) il paziente: partners sessuali, compagni di classe, compagni di lavoro che condividono la stessa stanza, operatori sanitari esposti, persona seduta accanto per almeno 8 ore. Conviventi: tutti coloro che condividono con il paziente la stessa abitazione. Contatto casuale: nessuna storia di esposizione diretta alle secrezioni orali del paziente affetto (es.compagni di scuola di altre classi; colleghi di lavoro non a stretto contatto con il caso) Contatto indiretto: contatto esclusivamente con un contatto ad alto rischio, nessun contatto diretto con il paziente indice
30 Neisseria meningitidis (Meningococco) Cocco gram-negativo, in genere capsulato, disposto in modo tipico a chicco di caffè è suddivisibile in 13 sierogruppi in base ad Ag capsulari polisaccaridici che rappresentano i fattori di virulenza Solo 6 sierogruppi causano meningite e sepsi: A, B, C, Y, W135 e X. La malattia colpisce maggiormente i bambini con meno di 5 anni: il picco di frequenza è nel primo anno La colonizzazione asintomatica delle alte vie respiratorie è frequente e costituisce la fonte di diffusione del Meningococco Il periodo di incubazione è di 1-10 giorni, di solito meno di 4 giorni
31 Neisseria meningitidis o Il 97% dei casi rimane singolo. Sebbene il rischio tra i contatti sia basso, il rischio assoluto e relativo più elevato si ha tra i conviventi del caso ed è più alto nei primi 7 giorni dopo l esordio nel caso indice o Il caso indice contrae solitamente l infezione da un contatto stretto o da un convivente che è portatore asintomatico. o Il trattamento antimicrobico del paziente determina la scomparsa dell agente patogeno dal naso-faringe entro 24 ore. o Il rischio di trasmissione dell infezione permane fino a 24 ore dall inizio di una terapia antibiotica efficace e il periodo di contagiosità dura fintanto che N. meningitidis è presente nelle secrezioni nasali e faringee
32 Neisseria meningitidis o I portatori asintomatici sviluppano una immunità solitamente entro 14 giorni dalla colonizzazione da parte del meningococco. o I casi di sepsi/meningite di norma si verificano entro pochi giorni dalla colonizzazione, prima che il soggetto abbia avuto la possibilità di sviluppare una immunità. o I casi sintomatici generalmente non sono portatori del batterio sino al momento in cui la sintomatologia è evidente, o poco prima.
33 Neisseria meningitidis o Il rischio più alto di malattia nei conviventi non profilassati è osservato nelle prime 48 ore dopo l esordio clinico nel caso indice, o è poco probabile che la fonte d infezione nei casi successivi al caso indice sia rappresentata da quest ultimo; spesso è rappresentata da un portatore asintomatico che fa parte dei conviventi o dei contatti stretti del caso. o Ne consegue che un contatto occasionale con il caso indice prima dell esordio clinico non rappresenta un fattore di rischio di malattia meningococcica.
34 CHEMIOPROFILASSI - 1 o o o La chemioprofilassi è raccomandata per i contatti stretti e i conviventi del caso indice La chemioprofilassi può agire in due modi: o eradicando N. meningitidis nei portatori asintomatici, i quali costituiscono un rischio per i contatti stretti o i conviventi; o eradicando N. meningitidis in coloro che, essendo stati da poco colonizzati dal batterio, a loro volta sono a rischio di sviluppare la malattia invasiva. La linea di demarcazione tra i soggetti da sottoporre a chemioprofilassi e coloro che non necessitano di alcun trattamento non è netta, dato che le evidenze sui rischi e i benefici delle due opzioni non appaiono sufficientemente robuste e alcuni contatti possono presentare situazioni borderline. Il referente SIMI deve quindi effettuare una valutazione caso per caso
35 CHEMIOPROFILASSI - 2 Più la chemioprofilassi viene estesa a persone non a rischio, o a rischio basso, tanto più scendono le probabilità di trattare un portatore asintomatico e aumentano le probabilità di far danno: o il soggetto può presentare reazioni avverse al farmaco. o la chemioprofilassi può eradicare Neisseria lactamica batterio non patogeno capace di indurre immunità cross-protettiva (N. lactamica può indurre nell ospite un immunità efficace anche nei confronti di N. meningitidis). Questa forma di immunità crociata è particolarmente frequente nel bambino; o possono emergere ceppi batterici antibioticoresistenti.
36 Farmaci per la chemioprofilassi Farmaco Età Dose Durata trattamento Efficacia Precauzioni Avvertenze Rifampicina <1 mese 1 mese Adulti 5 mg/kg ogni 12 ore per os 10 mg/kg (max 600 mg) ogni 12 ore per os 600 mg ogni 12 ore per os 2 giorni (4 dosi) 2 giorni (4 dosi) 2 giorni (4 dosi) 90-95% Può interferire con numerosi farmaci, pertanto fare riferimento alla scheda tecnica del prodotto. Possibile emissione di urine rosse; possibili macchie sulle lenti a contatto morbide. Non raccomandato in gravidanza e allattamento. Ceftriaxone <15 anni 125 mg i.m. 15 anni 250 mg i.m. Dose singola 90-95% Può essere usato in gravidanza Ciprofloxacina 18 anni 500 mg per os Dose singola 90-95% Non usare in gravidanza. Segnalate reazioni anafilattiche e convulsioni.
37 Farmaci per la chemioprofilassi La ciprofloxacina rispetto agli altri farmaci: è somministrata in dose singola non interagisce con i contraccettivi orali non deve essere utilizzata in gravidanza (usare il ceftriaxone) non usare al di sotto dei 12 anni (rifampicina sciroppo) reazioni anafilattiche convulsioni nei pazienti con o senza anamnesi positiva per questo disturbo.
38 Chemioprofilassi raccomandata La chemioprofilassi va somministrata ai contatti stretti e ai conviventi perché hanno un rischio consistente di malattia. Da effettuare possibilmente e, se il referto di laboratorio è già disponibile, entro 48 ore dall esordio clinico nel caso indice (dopo le 2 settimane la chemioprofilassi ha scarsa) a: Conviventi: specialmente bambini piccoli Contatto scolastico (la classe, ma NON la scuola in toto) o al nido nei 7 giorni precedenti (valutare se vi siano frequenti momenti di condivisione degli ambienti e di stretto contatto tra bambini appartenenti a classi diverse) Contatto in ambiente lavorativo (stessa stanza) nei 7 giorni precedenti. Esposizione diretta alle secrezioni orali del paziente affetto attraverso baci, condivisione dello spazzolino da denti o delle posate, indizi di contatto stretto sociale nei 7 giorni precedenti
39 Chemioprofilassi raccomandata Operatori sanitari che hanno avuto un esposizione nei 7 giorni precedenti alle secrezioni respiratorie del paziente (manovre di intubazione o respirazione bocca a bocca, manovre assistenziali ravvicinate che possono generare aerosolizzazioni in ambienti ristretti come le autoambulanze) Soggetto che ha mangiato o dormito frequentemente nella stessa abitazione del paziente indice nei 7 giorni precedenti. Passeggeri seduti accanto al caso indice su voli di più di 8 ore (la fila di sedili che ha ospitato il paziente, nonché la fila anteriore e posteriore ad essa). Persone che per qualsiasi motivo siano venute a contatto con saliva o altre secrezioni respiratorie. L essere stati seduti accanto o l avere parlato a distanza ravvicinata per brevi periodi (<8 ore, per esempio in autobus, treno, aereo, cinema, ristorante) di per sé non contribuisce alla identificazione quale contatto stretto (contatti casuali).
40 Chemioprofilassi non raccomandata La chemioprofilassi non deve essere somministrata ai contatti casuali o indiretti. I contatti casuali hanno un rischio di malattia molto basso La chemioprofilassi in soggetti diversi da quelli ad alto rischio deve essere intrapresa solo dopo attenta valutazione. La sorveglianza sanitaria va attuata per 10 giorni dall ultimo contatto con il caso Non è indicato né utile effettuare colture nasofaringee o orofaringee per determinare la necessità di una chemioprofilassi
41 Azioni raccomandate e prioritarie: 1. Accertarsi della diagnosi consultando il clinico ed il microbiologo del laboratorio. 2. Avvisare il Direttore del SISP, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, il Direttore Sanitario dell ASL ed eventualmente altre figure dell ASL e il referente SIMI dell ASL di diagnosi e di residenza del caso indice e di eventuali contatti. 3. Informare il Servizio Regionale Epidemiologia Malattie Infettive: il seguente recapito telefonico del SEREMI è attivo 24 ore su Effettuare l'indagine epidemiologica (fonte del contagio e ricerca dei contatti stretti) 5. Contattare i conviventi del caso e i soggetti individuati come contatti stretti; somministrare direttamente o, quando ciò non è possibile, prescrivere loro la chemioprofilassi. La sorveglianza sanitaria deve essere continuata nei conviventi e nei contatti stretti per 10 giorni dall ultimo contatto con il caso indice.
42 Azioni raccomandate e prioritarie (2): 1. Avvisare MMG e PdF possibilmente attraverso una mailing list o con altri sistemi di comunicazione rapida 2. Relazione scritta sul caso e sulle azioni messe in atto 3. Gestione dei rapporti con i mezzi di comunicazione ( URP ufficio stampa) 4. Fornire al centralino dei Presidi Ospedalieri, al Direttore e al medico reperibile del Dipartimento di Prevenzione, alla Direzione Sanitaria, all URP e al Comune in cui si è verificato il caso, un unico numero telefonico (il numero di cellulare del referente SIMI o altro numero da individuare) che sarà attivo 24 ore su 24, allo scopo di fornire informazioni ai cittadini e alla stampa per tutta la durata dell emergenza 5. Avvisare il Sindaco del Comune ove si è verificato il caso. 6. Diffondere nella scuola del caso indice una lettera contenente le informazioni sulla malattia e sulle azioni intraprese dal SISP.
43 VACCINAZIONE PROFILATTICA IN CASO DI PATOLOGIA MENINGOCOCCICA INVASIVA - 1 A completamento delle misure di controllo viene raccomandata la vaccinazione dei contatti stretti e del caso per bloccare la circolazione del meningococco nella comunità Infezione batterica invasiva da meningococco di sierogruppo B: valutare se vaccinare i contatti stretti (tenendo conto dell esistenza di condizioni di rischio nei contatti stretti quali patologie pre-esistenti). In caso di focolai in ambito familiare la vaccinazione dei conviventi è da ritenersi irrinunciabile. Nel caso di focolai da qualsiasi sierogruppo di meningococco in una collettività ristretta, la vaccinazione deve essere estesa a tutti i membri della collettività frequentata dai casi identificati. In caso di anomali eventi epidemici in comunità aperte o estese aree geografiche in un arco temporale limitato (es. 3 mesi) sarà opportuno che la Regione d intesa con il Ministero della Salute, valuti strategie di offerta vaccinale per la popolazione a rischio in base alla situazione
44 VACCINAZIONE PROFILATTICA IN CASO DI PATOLOGIA MENINGOCOCCICA INVASIVA - 2 Sorveglianza sanitaria dei contatti stretti almeno per 10 giorni (considerando il periodo di incubazione della malattia di 2-10 giorni) dall esordio dei sintomi del caso indice, in modo da trattare rapidamente eventuali casi secondari. E raccomandata, al momento della dimissione ospedaliera, l offerta attiva del vaccino anti-meningococcico, contenente il sierogruppo identificato, al caso confermato di malattia invasiva, indipendentemente dal suo precedente stato vaccinale. In assenza di tipizzazione è raccomandato vaccinare contro il Meningococco A, C, Y, W-135, e B. La vaccinazione anti-meningococcica B è indicata solo nei soggetti non vaccinati in precedenza
45 VACCINAZIONE PROFILATTICA IN CASO DI PATOLOGIA MENINGOCOCCICA INVASIVA Contatti stretti (utilizzare il vaccino che include il sierogruppo responsabile della malattia) In assenza di tipizzazione è raccomandato vaccinare contro il Meningococco A, C, Y, W-135, e B Età Stato vaccinale precedente Raccomandazione < 12 mesi Non vaccinato Una dose del vaccino subito dopo il completamento della chemioprofilassi. Completare la schedula vaccinale in base all età e al tipo di vaccino. La vaccinazione anti-meningococcica B è indicata solo nei soggetti non vaccinati in precedenza o che non abbiano completato il ciclo vaccinale (18). < 12 mesi > 12 mesi, adolescenti, adulti > 12 mesi, adolescenti, adulti Vaccinato (ha ricevuto in passato almeno 1 dose del vaccino) Non vaccinato Vaccinato (ha ricevuto in passato almeno 1 dose del vaccino) Rivaccinare con una dose del vaccino subito dopo il completamento della chemioprofilassi, qualora siano trascorse almeno 4 settimane dall ultima dose. Completare la schedula vaccinale in base all età e al tipo di vaccino. La vaccinazione anti-meningococcica B è indicata solo nei soggetti non vaccinati in precedenza o che non abbiano completato il ciclo vaccinale (18). Una dose del vaccino subito dopo il completamento della chemioprofilassi. Completare la schedula vaccinale in base all età e al tipo di vaccino. La vaccinazione anti-meningococcica B è indicata solo nei soggetti non vaccinati in precedenza o che non hanno completato il ciclo vaccinale (18). Se il soggetto non ha ricevuto nessuna dose dopo i 12 mesi di vita, oppure è un soggetto a rischio per patologia preesistente e siano trascorse almeno 4 settimane dall ultima dose, rivaccinare con una dose di vaccino subito dopo il completamento della chemioprofilassi. Negli altri casi, rivaccinare se è trascorso almeno 1 anno dall ultima dose. La vaccinazione anti-meningococcica B è indicata solo nei soggetti non vaccinati in precedenza o che non hanno completato il ciclo vaccinale (18).
46 Streptococcus pneumoniae (Pneumococco) o Ha elevato tasso di letalità (soprattutto nella popolazione anziana), un esordio brusco con febbre alta, stato di letargia oppure di coma e con segni di irritazione meningea o Colpisce più spesso lattanti, bambini piccoli, persone anziane e alcuni gruppi ad alto rischio, inclusi i pazienti con immunodeficienze congenite o acquisite, l infezione da HIV, l asplenia congenita o conseguente a splenectomia Batterio gram-positivo Almeno 90 sierotipi in base ai polisaccaridi della capsula o Comuni fattori predisponenti sono l impianto cocleare e la frattura della base cranica o o Lo Streptococcus pneumoniae può essere causa di: otite media acuta, infezioni invasive nei bambini, sinusite, congiuntivite, polmonite batterica, pericardite, endocardite e meningite Le infezioni pneumococciche sono prevalenti in inverno
47 Streptococcus pneumoniae Lo S. pneumoniae è ubiquitario Il periodo di trasmissibilità è sconosciuto e può durare per tutto il tempo in cui il microrganismo è presente nelle secrezioni respiratorie probabilmente è inferiore alle 24 dall inizio di una efficace terapia antimicrobica. Il periodo di incubazione dipende dal tipo di infezione (meningite, sepsi o polmonite) e la sua durata varia da 1 a 3 giorni. L occorrenza di un caso di meningite o sepsi da pneumococco non configura un rischio sostanziale di trasmissione ai conviventi e contatti stretti e pertanto la chemioprofilassi non è raccomandata. Non è raccomandata la vaccinazione dei casi alla dimissione.
48 Haemophilus influenzae Batterio gram-negativo, dotato di capsula. 6 diversi tipi in base alla composizione della capsula, denominati dalla a alla f. Oggi i tipi più frequenti sono quelli non prevenibili con la vaccinazione (a, c, d, e, f), i non capsulati e i non tipizzabili
49 Haemophilus influenzae o Il periodo di incubazione non è noto e probabilmente varia notevolmente; mediamente è di 2-4 giorni. o o o o o Il periodo di contagiosità dura fintanto che il microrganismo è presente nelle secrezioni orofaringee; l infettività cessa entro ore dall inizio di un adeguato trattamento antibiotico. In caso di malattia invasiva da Hi, il rischio di un caso secondario tra i conviventi è basso, e ancora di più fra gli altri contatti stretti (asilo nido, materna, scuola) La chemioprofilassi conseguente ad un caso di malattia invasiva da Haemophilus influenzae deve essere somministrata esclusivamente laddove è implicato il sierotipo b. Prima di intraprendere la chemioprofilassi è quindi opportuno, quando possibile, attendere l esito della sierotipizzazione. La chemioprofilassi dovrebbe essere offerta ai contatti eligibili entro 4 settimane dall inizio della malattia nel caso indice.
50 Profilassi ai conviventi nelle seguenti circostanze: la profilassi antibiotica specifica è indicata a tutti i conviventi e contatti stretti (in casa, in comunità o altro tipo di struttura residenziale nei 7 giorni precedenti) qualora sia presente almeno: o o o un bambino di <10 anni e/o un soggetto immunocompromesso e/o un soggetto asplenico di qualsiasi età. In tali casi, la profilassi antibiotica sarà estesa a tutti i conviventi e contatti stretti e al caso indice (terminata la terapia per l infezione invasiva). Non è prevista profilassi per gli operatori sanitari venuti a contatto con il caso di malattia invasiva da Hib, né per altri tipi di contatti diversi dai contatti stretti e conviventi
51 Farmaci per la chemioprofilassi Il farmaco di prima scelta è la Rifampicina. In caso di intolleranza, precedenti reazioni avverse o in presenza di controindicazione alla rifampicina (ad es. donna in gravidanza) è possibile utilizzare il ceftriaxone. Rifampicina Bambini e adulti: la rifampicina deve essere somministrata una volta al giorno per 4 giorni alla dose di 20 mg/kg/die (dose massima 600 mg). Lattanti sotto i 3 mesi di vita: il dosaggio è di 10 mg/kg/die una volta al giorno per 4 giorni. Ceftriaxone Bambini di 12 anni o più grandi e adulti: 1g IM o IV al giorno per 2 giorni Bambini <12 anni: 50mg/kg IM o IV (fino a un massimo di 1 g) al giorno per 2 giorni
52 Comunità infantili (nido, asilo, scuola primaria) con 2 casi successivi Profilassi con rifampicina ai contatti stretti di qualsiasi età (incluso il personale) se si sono verificati due o più casi di malattia invasiva nel giro di 60 giorni. È, inoltre, importante la sorveglianza dei contatti stretti e dei conviventi per identificare chi dovesse presentare febbre, in modo da diagnosticare e trattare rapidamente eventuali ulteriori casi (sorveglianza è prevista per 60 giorni dall esordio dei sintomi del caso indice)
53 Vaccinazione Se è il sierotipo b, è raccomandata, al momento della dimissione ospedaliera, la vaccinazione anti-hib al caso confermato indipendentemente dal suo precedente stato vaccinale e ai contatti stretti e conviventi che presentano una delle seguenti condizioni: un bambino di età <10 anni e/o, un soggetto immunodepresso e/o un soggetto asplenico di qualsiasi età. È possibile che la sierotipizzazione non sia disponibile in tempi brevi, quindi avviare specifiche azioni di controllo in attesa del risultato della sierotipizzazione. Prendere in considerazione per la chemioprofilassi e la vaccinazione, oltre ai casi di Hib confermato (e relativi contatti), anche i casi probabili di Hib (e relativi contatti), ovvero i casi che presentino una sintomatologia clinica di epiglottite con isolamento di Hi da un sito sterile (sangue) oppure casi di meningite con positività al test latex per Hib su liquor, anche in mancanza della sierotipizzazione
54 FINE
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