CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA II
|
|
- Davide Ruggiero
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA II
2 Modello integrale
3 Indicazioni: Tutte le manovre di rimozione del casco devono essere effettuate con paziente supino e con delicatezza senza variare nei limiti del possibile la posizione del rachide cervicale. La manovra deve essere eseguita da almeno due soccorritori. Il casco deve essere sempre rimosso. In caso di paziente prono bisognerà prima porre il paziente in posizione supina con la manovra di prono-supinazione e poi procedere all estrazione del casco facendo attenzione che il soccorritore alla testa abbia una presa ottimale della mentoniera del casco e dell arcata mandibolare. Controindicazioni: E importante comunicare alla CO l impossibilità dell esecuzione della manovra quando: C èlapresenzadiuncorpoconficcato Il casco presenta un importante deformazione a seguito dell incidente
4 Procedimento: Il primo soccorritore immobilizza la testa e la da in consegna al secondo soccorritore, il quale cerca di afferrare i margini inferiori del casco e aggancia se possibile la mandibola. Inginocchiarsi a lato,aprire la visiera e chiamare l infortunato. Togliere eventuali occhiali e oggetti ingombranti slacciare il cinturino e passare le estremità al secondo soccorritore.
5 Prendere con una mano il mento appoggiandosi allo sterno e mettere l altra aperta sotto la nuca a sorreggere la testa e a stabilizzare il rachide cervicale. Il secondo soccorritore afferra il bordo inferiore del casco con i due cinturini e lo allarga leggermente. Inizia poi a sfilarlo con un movimento basculante. Prima in avanti e poi indietro.
6 Una volta che il casco ha superato il naso il primo soccorritore avvisa il secondo, il quale finirà la manovra di estrazione con una trazione diretta. Durante questa manovra il primo soccorritore dovrà far scivolare la mano che sorregge la nuca verso la zona occipitale per meglio sostenere il capo del paziente.
7 Una volta estratto il casco il secondo soccorritore riprende la testa e la mantiene in posizione neutra. Solo ora il primo soccorritore può lasciare la presa. A questo punto procedere all applicazione del collare cervicale e posizionare un eventuale spessore sotto la nuca per mantenere la posizione neutra.
8 Sollevamento a ponte I due soccorritori salgono dai piedi e si posizionano a cavallo del paziente uno all altezza delle spalle e uno del bacino. Il primo soccorritore afferra il paziente per le spalle facendo scivolare le mani sotto le scapole.
9 Il secondo soccorritore afferra il bacino dai due lati all altezza delle creste iliache posteriormente. il terzo afferra le caviglie. Al via del soccorritore alla testa gli altri all unisono sollevano il paziente mentre un astante infila la tavola dai piedi fino a che il paziente non sia centrato sulla spinale. ATTENZIONE!!! Per eseguire la manovra a ponte bisogna essere almeno in cinque tre soccorritori (testa, spalle e bacino) e due astanti (caviglie e tavola da infilare)
10 PRONOSUPINAZIONEsu spinale
11 Il primo soccorritore si pone alle spalle del paziente e immobilizza la testa stando leggermente spostato verso il lato verso il quale verrà girato il paziente. Per bloccare la testa il soccorritore appoggia una mano sul lato libero in posizione normale e con l altra immobilizza la parte della testa che appoggia per terra.
12 Il 2 e3 soccorritoreriallineanogliartiesi mettono in ginocchio sul lato verso il quale verrà girato il paziente. Il 2 soccorritore posiziona una mano sulla spalla e l altra sul bacino tenendo all interno anche il braccio del paziente. Il 3 mette una mano sul torace incrociando posteriormente il braccio del 2 e l altra mano sulla coscia appena sopra il ginocchio.
13 Al via del soccorritore alla testa si inizia la manovra. Nella fase di rotazione la mano sotto la testa deve essere spostata delicatamente in modo di arrivare alla fineconlapresadelcapoottimale. Quando il paziente è giratodi 90 il 2 e 3 soccorritore appoggiano il paziente sulle proprie ginocchia, e portano il palmo della mano, più prossimale alla testa, dietro al paziente. Una a livello scapolare e l altra a livello dorsale. Senza muovere le altre.
14 Accompagnare il paziente a terra indietreggiando e completare cosi la manovra. La manovra di prono - supinazione deve essere eseguita prima di ogni altra cosa: Rimozione del casco Immobilizzazione fratture Applicazione collare cervicale E possibile effettuare la manovra e caricare subito il paziente su tavola spinale quando questa non ha un eccessivo spessore e lo spazio lo consente. In questo caso i due soccorritori saliranno sul presidio con un ginocchio e con l altro lo mantengono in posizione.
15 Due soccorritori si mettono ai due lati del paziente e adagiano il ragno sopra il paziente con le cinghie a V rivolte alla testa del paziente. Partendo dalle spalle i due iniziano a fissare il paziente facendo passare le cinghie nei buchi a lato del presidio stando attenti a bloccarle sulle parti ossee del paziente. SPALLE PETTORALI BACINO GINOCCHIA CAVIGLIE
16 Per fissare le cinghie agire uno alla volta mentre uno fissa la cinghia l altro tiene la cinghia principale in modo da tener centrato tutto il ragno. Una volta ricontrollate tutte le cinghie si passa al bloccaggio della testa con gli appositi cuscinetti e lacci ferma- capo.
17 Posizionare i due ferma - capo uno alla volta permettendo al soccorritore alla testa di spostare le mani e ri -prendere in consegna la testa dall esterno. Al termine delle operazioni si mettono i due lacci ferma capo fissandoli negli appositi anelli stando attenti a bloccare anche il collare cervicale.
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA Immobilizzazione pazienti traumatici Obiettivi:descrizione metodologia corretta di utilizzo della tavola spinale nel soccorso al paziente traumatizzato Indicazioni:
DettagliRIMOZIONE DEL CASCO INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7.
RIMOZIONE DEL CASCO INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7. CASI PARTICOLARI 05_Rimozione del casco 1 1. OBIETTIVO Obiettivo di questo
DettagliCROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA A DUE SOCCORRITORI + ASTANTE
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA A DUE SOCCORRITORI + ASTANTE Per PRONOSUPINAZIONE su spinale con astante, utilizzare preferibilmente: personale delle forze dell ordine; personale dei Vigili del Fuoco.
DettagliCROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA Corsetto estricatore KED Indicazioni: L estricatore è un presidio utilizzabile per mantenere una buona immobilizzazione del rachide durante il trasporto e l estrazione
DettagliOBIETTIVI ACQUISIRE SCHEMI DI COMPORTAMENTO PER L UTILIZZO CORRETTO DELLE TECNICHE DI IMMOBILIZZAZIONE E MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA DEL PAZIENTE
CAPITOLO 4_n OBIETTIVI ACQUISIRE SCHEMI DI COMPORTAMENTO PER L UTILIZZO CORRETTO DELLE TECNICHE DI IMMOBILIZZAZIONE E MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA DEL PAZIENTE 2 IMMOBILIZZAZIONE DEL CAPO Posizione delle
DettagliPROTOCOLLI D INTERVENTO PER VOLONTARI DEL SOCCORSO BARELLA A CUCCHIAIO
CROCE ROSSA ITALIANA PI 010 BARELLA A CUCCHIAIO Rev. 01 Pag 1 di 5 BARELLA A CUCCHIAIO INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7. CASI PARTICOLARI
DettagliCROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA Metodica di applicazione del collare cervicale (tipo Nec-loc) Indicazioni: Il collare cervicale è un dispositivo semirigido in grado di ridurre notevolmente i movimenti
DettagliPROTOCOLLI D INTERVENTO PER VOLONTARI DEL SOCCORSO TAVOLA SPINALE
CROCE ROSSA ITALIANA PI 011 TAVOLA SPINALE Rev. 01 Pag 1 di 8 TAVOLA SPINALE INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7. CASI PARTICOLARI 01
DettagliSEQUENZA SBLOCCHI Stiramento delle cervicali Trazione del collo Stiramento delle braccia Movimento circolare delle gambe Ripiegamento delle gambe:
SEQUENZA SBLOCCHI Dopo il solito tempo necessario all ascolto 1 per prendere contatto con uke, tori sì posizione in seiza dietro la testa di uke, che é in posizione supina, fa ruotare la testa di uke da
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Comitato Locale di Ciampino. Rimozione del casco
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Comitato Locale di Ciampino Rimozione del casco CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Nucleo Provinciale Formazione V.d.S. - Roma Per completare una corretta
DettagliCROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA BARELLA CUCCHIAIO Metodologia di impiego della barella a cucchiaio. Indicazioni: La barella a cucchiaio è utilizzata per sollevare e trasferire l infortunato che si
DettagliAPPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE
CROCE ROSSA ITALIANA PI 007 APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE Rev. 01 Pag 1 di 5 APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI
DettagliPROTOCOLLI D INTERVENTO PER VOLONTARI DEL SOCCORSO. PI 013 CORSETTO TRAUMA ESTRICATORE Rev. 01 Pag 2 di 6
CROCE ROSSA ITALIANA PI 013 CORSETTO TRAUMA ESTRICATORE Rev. 01 Pag 1 di 6 CORSETTO TRAUMA ESTRICATORE (IMMOBILIZZATORE SPINALE) INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE
DettagliAPPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE
APPLICAZIONE DEL COLLARE CERVICALE INDICE 1. OBIETTIVO 2. INDICAZIONI 3. CONTROINDICAZIONI 4. ATTREZZATURE 5. DEFINIZIONI 6. PROCEDIMENTO 7. CASI PARTICOLARI 04_Applicazione del collare cervicale 1 1.
DettagliI PRINCIPI di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA
SECONDO MODULO I PRINCIPI di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA CAPITOLO J_7 OBIETTIVI Conoscere La rilevanza del problema I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA Il corretto
DettagliAlcune tecniche di base che impareremo nelle esercitazioni pratiche LE IMMOBILIZZAZIONI E LE ESTRICAZIONI
Alcune tecniche di base che impareremo nelle esercitazioni pratiche LE IMMOBILIZZAZIONI E LE ESTRICAZIONI COLLARE CERVICALE GIUSTA MISURA Troppo grande: iperestensione della testa, impedire l apertura
DettagliIspettorato Volontari del Soccorso del Trentino. Ispettorato VdS del Trentino - Formazione - MC
Ispettorato Volontari del Soccorso del Trentino Corsetto estricatore Chiamato anche KED (Kendrick Extrication Device) Corsetto estricatore Estricatore Caratteristiche: In tessuto morbido Facilmente lavabile
DettagliTRAUMA APPROFONDIMENTI
MODULO SSE CAPITOLO 1 TRAUMA APPROFONDIMENTI Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero Struttura Formazione AREU OBIETTIVI C o ni principi di IMMOBILIZZAZIONE e o MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA s c e
DettagliPOSIZIONE NEUTRA DISPOSITIVI DI IMMOBILIZZAZIONE MEZZI DI IMMOBILIZZAZIONE PARZIALE COLLARI CERVICALI IMMOBILIZZATORI DEGLI ARTI ESTRICATORI BARELLA R
PRESIDI D IMMOBILIZZAZIONE IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE FINO A QUANDO NON SIA STATO ESCLUSO RADIOLOGICAMENTE 1 POSIZIONE NEUTRA
DettagliPRESIDI POSIZIONE NEUTRA IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE
PRESIDI IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE FINO A QUANDO NON SIA STATO ESCLUSO RADIOLOGICAMENTE POSIZIONE NEUTRA 1 DISPOSITIVI DI IMMOBILIZZAZIONE
DettagliL IMMOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO
L IMMOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO KED ESTRAZIONE DEL CASCO OBIETTIVI: E DI GINEVRA 2 Conoscere i presidi Saperli utilizzare correttamente Immobilizzare il rachide cervicale Immobilizzare la
Dettagli118 ISS t hg yri p oc
INSEGNAMENTO DEL PRIMO SOCCORSO Scuola Secondaria di II grado Manovre prioritarie di soccorso sulla scena: la sequenza prioritaria di valutazione e azione Valutazione della sicurezza della scena Che cosa
DettagliIspettorato Volontari del Soccorso del Trentino. Ispettorato VdS del Trentino - Formazione - MC
Ispettorato Volontari del Soccorso del Trentino Tavola spinale Chiamata anche Asse spinale Barella spinale Caratteristiche: In materiale plastico (leggerezza) Superficie liscia e continua Radiocompatibile
DettagliESERCIZIO 1 FLESSO ESTENSIONI DELLA COLONNA. Posizione di partenza Seduti sulla sedia da lavoro, nella posizione normalmente assunta.
Tutti in piedi!! Provare ad eseguire tutti gli esercizi almeno una volta, secondo l ordine e le modalità proposte, poi si potrà fare una scelta personale a seconda del beneficio apportato e del tempo a
DettagliValutazione tecnica: SKILL 08 IMMOBILIZZATORE SPINALE (KED)
Valutazione tecnica: SKILL 08 IMMOBILIZZATORE SPINALE (KED) (Manovra a TRE Soccorritori) NOMINATIVO: Data: Scenario N. l 1. Fa immobilizzare il capo in posizione neutra 2. Chiama il paziente, si presenta,
DettagliESERCIZI PER LA COLONNA CERVICALE...mmmh...
ESERCIZI PER LA COLONNA CERVICALE..mmmh... Questo opuscolo si propone di essere una guida per l esecuzione in autonomia di alcuni esercizi per permettere la mobilizzazione attiva della colonna cervicale.
DettagliOBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO
OBIETTIVI E METODI DELLE VARIE POSTURE A LETTO POSTURA SUPINA OBIETTIVO Mantenere il corretto allineamento del rachide, prevenire flessioni e contratture dei muscoli para -cervicali. Ridurre la rotazione
DettagliPRESIDI DI PRIMO SOCCORSO
CAPITOLO XIII PRESIDI DI PRIMO SOCCORSO N. DE FALCO; A. CORTONE; V. PETRILLO OBIETTIVI Discutere dell'organizzazione e dell'assistenza nel trattamento del traumatizzato in ambito extraospedaliero. Definire
DettagliIMMOBILIZZAZIONE E TRASPORTO DEL PAZIENTE (Le immagini dei presidi presentati sono riprodotte per gentile concessione della ditta FERNO)
IMMOBILIZZAZIONE E TRASPORTO DEL PAZIENTE (Le immagini dei presidi presentati sono riprodotte per gentile concessione della ditta FERNO) 12.1. Collare cervicale Permette l immobilizzazione del tratto cervicale
DettagliCAPITOLO J_12 SECONDO MODULO
CAPITOLO J_12 SECONDO MODULO Vittima INCASTRATA NON ESTRAIBILE PER DEFORMAZIONE DEL VEICOLO CON COMPRESSIONE DI PARTI CORPOREE (es. arti inferiori incastrati sotto la pedaliera dell auto) Vittima INCARCERATA
DettagliDr Daio Benedini 1 ARRESTO CARDIO RESPIRATORIO. La rianimazione cardio-polmonare è una procedura di mantenimento temporaneo e
Dr Daio Benedini 1 ARRESTO CARDIO RESPIRATORIO RIANIMAZIONE CARDIO-POLMONARE (BLS) : COSA È La rianimazione cardio-polmonare è una procedura di mantenimento temporaneo e parziale della ventilazione e della
Dettagliemminile ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico Con il supporto istituzionale di
La orza al emminile ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico Con il supporto istituzionale di Da seduta spalle rilassate, tronco e capo allineati L attività fisica è fondamentale per sentirsi
DettagliTrauma cranico e spinale. Ver 0.1
Trauma cranico e spinale Ver 0.1 Obiettivi Trauma Cranico Conoscere le dinamiche lesive Classificare le lesioni Riconoscere i segni e i sintomi Trattare un soggetto con lesione cranica Dinamiche lesive
DettagliTECNICHE DI MOBILIZZAZIONE E IMMOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA SECONDO LINEE GUIDA A.R.E.U. A.A.T. Bergamo
TECNICHE DI MOBILIZZAZIONE E IMMOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA SECONDO LINEE GUIDA A.R.E.U. A.A.T. Bergamo INDICE 1. APPLICAZIONE COLLARE CERVICALE..Pag. 2 2. RIMOZIONE CASCO INTEGRALE..Pag. 3 3. PRONOSUPINAZIONE
DettagliTecniche strutturale. Ginocchio
Tecniche strutturale Ginocchio Ginocchio La complessità del ginocchio deriva dal bisogno di soddisfare due esigenze meccaniche in contrapposizione tra loro: Grande stabilità Grande mobilità Caratteristiche
DettagliALLENAMENTO TOTAL BODY CON ERCOLINA
ALLENAMENTO TOTAL BODY CON ERCOLINA Indicazioni generali. Gli esercizi sotto indicati dovrebbero essere preceduti da una serie di esercizi di riscaldamento, a corpo libero, o senza sovraccarico. Molti
DettagliVANTAGGI ATTENZIONE. Utile per il caricamento, spostamento e trasporto del traumatizzato. NON SOSTIUISCE LA BARELLA ATRAUMATICA!
Ispettorato Volontari del Soccorso del Trentino CHIMT NCHE: SSE SPINLE RELL SPINLE Caratteristiche: In materiale plastico (leggerezza) Superficie liscia e continua Radiocompatibile Facile da pulire e disinfettare
DettagliCORSO INTRODUTTIVO Tecniche di trattamento
SHIATSU CORSO INTRODUTTIVO Tecniche di trattamento A cura di Valter Vico e Germana Fruttarolo Foto di Mario Tessa Istituto ITADO Via Goito,12 10125 Torino Tel. e Fax: 011.669.84.82 e-mail: info@itado.org
DettagliSISTEMA DI TRASPORTO PEDIATRICO
PRIMO MODULO SISTEMA DI TRASPORTO PEDIATRICO RIFERIMENTO : ISTRUZIONE OPERATIVA AREU N. 20 (ultimo aggiornamento) A seconda della situazione (traumatica o no) utilizzare un sistema d immobilizzazione e
DettagliTecniche di movimentazione dell infortunato
Tecniche di movimentazione dell infortunato ARGOMENTI Tecniche di movimentazione dell infortunato Posizione di sicurezza Tecniche di trasporto POSIZIONE DI SICUREZZA Quando Questa posizione va fatta assumere
DettagliBilanciamento indietro e bilanciamento in avanti
Bilanciamento indietro e bilanciamento in avanti Quando il ginnasta è dietro, l allenatore allunga il braccio sul ventre del ginnasta. In questo modo quest ultimo non avanza troppo perché la sua spalla
DettagliAPPLICAZIONE DEL DECRETO LEGISLATIVO 81/08 - TITOLO VI
Emissione 20/03/08 Revisione 06/07/2010 Destinatari Approvato da SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE U.O. MEDICO COMPETENTE PROCEDURE PER LA CORRETTA MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI Operatori Sanitari Direzione
DettagliLa cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili. William Burroughs
ESERCIZI DI RISCALDAMENTO E STRETCHING La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili. William Burroughs Tutti gli esercizi devono essere condotti con la necessaria lentezza. È opportuno che ognuno
DettagliMuscolo retto dell addome Esercizio di base
Muscolo retto dell addome Esercizio di base Posizione supina con le ginocchia piegate, contrarre i muscoli dell addome. Tra il mento e lo sterno c è lo spazio di un pugno. Incurvare la parte superiore
DettagliMOBILITA' SPALLA LIVELLO INTERMEDIO STRETCHING SPALLA. Allungamento Cuffia Rotatori (con asciugamano)
LIVELLO BASE MOBILITA' SPALLA Il Pendolo Inclinati avanti con il braccio perpendicolare a terra (potresti appoggiarti al muro o a una sedia con il braccio opposto per avere una maggior stabilità) Far dondolare
DettagliAiutare e assicurare nella ginnastica agli attrezzi. Candela
Candela L allenatore posiziona la prima mano sulla coscia del ginnasta e l altra sulla parte alta della schiena (1). Accompagna così il ginnasta durante la discesa indietro frenandolo e migliorando la
DettagliESERCIZI CONSIGLIATI IN CASO DI DIASTASI MUSCOLI RETTI
ESERCIZI CONSIGLIATI IN CASO DI DIASTASI MUSCOLI RETTI ESERCIZIO 1 - CORE STABILITY POSIZIONE : decubito supino Colonna ben allungata, muscolo retto dell addome rilassato, mento leggermente retratto (
DettagliCENTRO ONZE PILATES esercitazioni a casa ESERCIZI CON ELASTICO 1) ALLUNGAMENTO ISCHIO-CRURALI Sdraiati supini, la gamba che non lavora piegata, flesso-estensione della gamba con elastico che avvolge l
Dettagli«Stare in piedi sulle spalle»
«Stare in piedi sulle spalle» La seguente sequenza metodologica porta gli allievi passo per passo nella forma «stare in piedi sulle spalle». Con diversi esercizi preparatori, si lavora sulla stabilità
DettagliGli opuscoli di AXIA. Esiti di ictus. Consigli su posture e trasferimenti nella persona emiplegica. - Consigli utili -
Gli opuscoli di AXIA Esiti di ictus Consigli su posture e trasferimenti nella persona emiplegica - Consigli utili - POSTURE Legenda: lato plegico (arti in nero) lato sano(arti nudi) Postura supina Mettere
DettagliTecniche strutturali. Perone
Tecniche strutturali Perone Perone Due articolazioni: 1. Malleolo peroneale superficie laterale della testa astragallica 2. Testa peroneale parte laterale del piatto tibiale Chiave osteopatica: È sempre
DettagliTONIFICAZIONE 2: PETTORALI E BICIPITI
TONIFICAZIONE 2: PETTORALI E BICIPITI E importante rafforzare i muscoli delle spalle, braccia, petto e dorso che normalmente sono utilizzati meno delle gambe nella vita quotidiana e che quindi col passare
DettagliESERCIZI PER I DORSALI
ESERCIZI PER I DORSALI BREVE ANATOMIA DEI DORSALI Il gran dorsale è il principale muscolo della regione dorsale, appartiene (come il trapezio) al gruppo dei muscoli estrinseci spinoappendicolari, dei quali
DettagliPosture, mobilizzazioni e ausili
Corso per Assistenti familiari Posture, mobilizzazioni e ausili Ft Federica Baggi Posture Postura supina Decubito laterale Cambio di postura Va fatto almeno ogni 2 ore Nella posizione supina si piegano
DettagliESERCIZI DA EFFETTUARSI DAL 15 GIORNO DOPO L INTERVENTO
Dipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Giovanni B. Camurri - Direttore ESERCIZI DA EFFETTUARSI DAL 15 GIORNO DOPO L INTERVENTO Chirurgia e Riabilitazione del Rachide - Agosto
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Comitato Locale di Ciampino. Collari cervicali
CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA Comitato Locale di Ciampino Collari cervicali CROCE ROSSA ITALIANA - a cura del Nucleo Provinciale Formazione V.d.S. - Roma Presidio necessario a garantire
DettagliIspettorato Volontari del Soccorso del Trentino. Ispettorato VdS del Trentino - Formazione - MC
Ispettorato Volontari del Soccorso del Trentino Collare cervicale Caratteristiche Realizzato in svariati materiali plastici, diverse finiture e misure Generalmente sono tutti lavabili e riutilizzabili
Dettagli*** 1 - RESPIRAZIONI QUESTO ESERCIZIO VA CONSIDERATO IL PIU IMPORTANTE.
Esercizi supplementari giornalieri Questi esercizi sono stati sviluppati per mantenere ed aumentare la forza vitale ed intrinseca nel corpo umano. Eseguiti giornalmente, questi esercizi consentiranno di
DettagliAPPARATO SCHELETRICO
APPARATO SCHELETRICO LO SCHELETRO E LA PARTE INTERNA DEL CORPO UMANO ED E FORMATO DA CIRCA 200 OSSA. LE OSSA SVOLGONO VARIE FUNZIONI: SORREGGONO IL PESO DEL CORPO E LO MANTENGONO NELLA POSIZIONE ERETTA;
DettagliDipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Claudio Tedeschi - Direttore. RAFFORZAMENTO della MUSCOLATURA del TRONCO
Dipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Claudio Tedeschi - Direttore RAFFORZAMENTO della MUSCOLATURA del TRONCO 1. Rafforzamento della muscolatura del tronco Supino: piedi appoggiati
DettagliManuale per il trattamento riabilitativo della spalla.
Manuale per il trattamento riabilitativo della spalla. ESERCIZI DOMICILIARI. La mobilità e la forza rappresentano due requisiti fondamentali per il recupero della finzionalit della spalla. Solo con una
DettagliCORSO POMPAGE NOVELLI-SAVRON
CORSO POMPAGE NOVELLI-SAVRON PRIMA LEZIONE INTRODUZIONE - Condivisione della lettura del libro ed eventuale panoramica del sistema fascia - Regole del trattamento - Fisiologia del pompage - Tecniche del
DettagliMOBILIZZAZIONE OSPITI
Pag. 1 di INDICE DELLE REVISIONI Numero Data Descrizione Paragrafi Variati Pagine Variate 00 01/02/16 Prima emissione TUTTI TUTTE RESPONSABILITA ELABORAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE DATA 01/02/16 01/02/16
DettagliOBIETTIVI. La rilevanza del problema. I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA
CAPITOLO 4_f OBIETTIVI Conoscere La rilevanza del problema I principi di IMMOBILIZZAZIONE e MOBILIZZAZIONE ATRAUMATICA Il corretto utilizzo di PRESIDI e delle TECNICHE di utilizzo 2 LESIONI del RACHIDE
DettagliConcetti base di primo soccorso. Dr. Giuseppe Quarta Biologo
Concetti base di primo soccorso Dr. Giuseppe Quarta Biologo Il primo soccorso: è l insieme delle azioni che ci permettono di aiutare una o più persone in difficoltà (ferita, o che si è sentita improvvisamente
DettagliIndice / Elenco tecniche di valutazione (da CD regionale gennaio 2013)
Indice / Elenco tecniche di valutazione (da CD regionale gennaio 2013) 01 BLS_incosciente, respiro NON compatibile con ACC_PLS BLS paziente adulto (incosciente, respiro NON compatibile con ACC _ PLS) 02
DettagliIN... FORMA. Esercizi per il dorso curvo. Esercizi per il dorso curvo
Esercizi per il dorso curvo Dipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Gian Battista Camurri - Direttore IN... FORMA Esercizi per il dorso curvo 1 Medicina Fisica e Riabilitativa
DettagliCyclette. acti vdis pens.ch IN GENERALE. Variabili di carico Ritmo da lento a moderato. Attività di resistenza. Da 10 a 20 minuti Nessuna pausa
3 Cyclette Variabili di carico Intensità Ritmo da lento a moderato Attività di resistenza Durata Da 10 a 20 minuti Nessuna pausa Possibile da 3 a 4 volte a settimana IN GENERALE 3 Da 10 a 20 minuti di
DettagliBLS paziente adulto (incosciente, respiro NON compatibile con ACC PLS)
BLS paziente adulto (incosciente, respiro NON compatibile con ACC PLS) NOMINATIVO: Assoc. Data: il Soccorritore è solo ma ha la disponibilità dei presidi di primo soccorso (bombola O2, sfigmomanometro
DettagliSTRECHING ROUTINE E PREVENZIONE MAL DI SCHIENA
STRECHING ROUTINE E PREVENZIONE MAL DI SCHIENA *Importante: per la corretta esecuzione degli esercizi ritagliarsi il tempo necessario affinchè la muscolatura risponda alle stimolazioni proposte. L utilizzo
DettagliCROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA Valutazione e trattamento. Indicazioni: In linea generale gli arti traumatizzati devono essere allineati e immobilizzati in posizione anatomica per evitare la pericolosa
Dettagli1. Dalla stazione facciale stabilirsi in appoggio girando indietro ( capovolta di slancio)
1. Dalla stazione facciale stabilirsi in appoggio girando indietro ( capovolta di slancio) Il ginnasta parte dalla stazione facciale alla sbarra. L allenatore posiziona direttamente la sua prima mano sulla
Dettagliil sistema locomotore..
il sistema locomotore....è formato da ossa, cartilagini, articolazioni e muscoli grazie ad essi è possibile il movimento lo scheletro umano è formato da 206 ossa lo possiamo dividere in 2 parti: - scheletro
DettagliREIHÔ. del Nishinomiya Chôwakai. 2 parte
REIHÔ del Nishinomiya Chôwakai 2 parte 8) Torei Modo di appoggiare la spada 1) Mentre con la mano sinistra si porta un po in avanti a destra la spada posta sopra la coscia sinistra, la mano destra va verso
DettagliVariabili di carico POSIZIONE INIZIALE DESCRIZIONE DEI MOVIMENTI POSIZIONE FINALE
1 Trazione Variabili di carico Esercizio di resistenza Ripetizioni Da 35 a 40 Movimento continuo 6 minuti Possibile da 3 a 4 volte a settimana 1 1 1 Seduti su un cassone. Piedi a terra. Schiena eretta
DettagliCriteri generali per il trasferimento del paziente a letto. dotare il letto degli ausili necessari: trapezio, traversa, telo di scorrimento etc.
La mobilizzazione del paziente a letto (materiale tratto dalle slides di G. Rastelli. 2010) Mezzo di prevenzione delle ulcere da decubito Consente di far gravare il peso del corpo alternativamente in zone
DettagliCap. 20 PRESIDI DI IMMOBILIZZAZIONE
Cap. 20 PRESIDI DI IMMOBILIZZAZIONE Rev. 1.03 04/12/2014 OBIETTIVI DELLA LEZIONE Al termine di questa sessione l aspirante soccorritore dovrà essere in grado di: conoscere gli strumenti per il trasporto
DettagliYin Yoga 29 Ottobre 2016
Perché.. Cercavo uno strumento che ci fosse di aiuto alla pratica dell'ashtanga che non fosse un sostituto ma una modalità di lavoro complementare che potesse aiutare nell'esecuzione delle pose nell'ambito
DettagliApp. 2 COLLARE CERVICALE
App. 2 COLLARE CERVICALE Rev. 1.01 12/12/2014 IL COLLARE CERVICALE PERCHÉ VA USATO: È importante nel prevenire i danni secondari conseguenti a sollecitazioni meccaniche durante l immobilizzazione e il
Dettaglimobilizzazione distretto della spalla (revisione 1)
mobilizzazione distretto della spalla (revisione 1) clavicola: -mobilizzazione globale -mobilizzazione sterno-claveare -trazione sterno-claveare (presa crociata e non) - mobilizzazione acromion-claveare
DettagliMUSCOLI DELL ARTO SUPERIORE E DEL PETTO. Elena Camon Zeno Mancassola Pierre Menlah Benedetta Quaratino
MUSCOLI DELL ARTO SUPERIORE E DEL PETTO Elena Camon Zeno Mancassola Pierre Menlah Benedetta Quaratino INDICE 1.0 Bicipite; 1.1 Descrizione; 1.2 Azione; 1.3 Come individuarlo; 1.4 Esercizi; 1.5 Allungamenti.
DettagliIMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO
PRESIDI IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE FINO A QUANDO NON SIA STATO ESCLUSO RADIOLOGICAMENTE POSIZIONE NEUTRA DISPOSITIVI DI IMMOBILIZZAZIONE
DettagliProcedura n. 18 REV.2 Pag.1/15 PROCEDURE PER LA CORRETTA MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI
Procedura n. 18 REV.2 Pag.1/15 Redatto da Dott.ssa P. Scandurra Dr. E. Farruggia Rev Data Causale Verifica Approvazione Destinatari 0 20/03/08 Prima emissione RSPP F.to Direttore Sanitario Aziendale 1
DettagliTecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica
Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica Obiettivi Immobilizzare il rachide cervicale Immobilizzare la colonna in toto Immobilizzare segmenti osteo-articolari Consentire
Dettagli1vs1 difesa. Formula: togliere lo spazio vantaggioso prima che lo stesso venga occupato dall attaccante.
1vs1 difesa Formula: togliere lo spazio vantaggioso prima che lo stesso venga occupato dall attaccante. Nell 1vs1 difensivo fondamentale sarà la capacità di capire che l 1vs1 è una parte sempre del 5vs5.
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz
Stabilizzazione del rachide cervicale www.fisiokinesiterapia.biz Rachide meccanismi di lesione iperestensione iperflessione compressione rotazione lateralizzazione distrazione A) Meccanismo del trauma
DettagliPROMO PRIMI PASSI ANNI DI NASCITA 2009
PROMO PRIMI PASSI ANNI DI NASCITA 2009 PROVE FISICHE 1 Staggio alto - partenza in sospensione gambe flesse -3 trazioni impugnatura palmare 3 trazioni impugnatura dorsale. 2 - partenza in sospensione gambe
DettagliPROTOCOLLO SPALLA. Esercizio 1
PROTOCOLLO SPALLA Esercizio 1 Mani giunte, braccia larghe a formare un cerchio, mantenendo questa posizione andare verso il lettino cercando di appoggiare sia le mani che i gomiti su di questo. Esercizio
DettagliPRESIDI DI IMMOBILIZZAZIONE
PRESIDI DI IMMOBILIZZAZIONE OBIETTIVI DELLA LEZIONE Al termine di questa sessione l aspirante soccorritore dovrà essere in grado di: conoscere gli strumenti per il trasporto dei pazienti e le loro indicazioni
DettagliL IMMOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE. Croce Rossa Italiana Comitato Locale di Urbino
E DI GINEVRA 2 L IMMOBILIZZAZIONE DEL PAZIENTE OBIETTIVI E DI DI GINEVRA GINEVRA 2 Conoscere i presidi Saperli utilizzare correttamente Immobilizzare il rachide cervicale Immobilizzare la colonna in toto
DettagliComposizione e compiti dell'equipaggio. La Sicurezza nel Servizio in Ambulanza
Le apparecchiature di soccorso. Utilizzo e manutenzione. Composizione e compiti dell'equipaggio. La Sicurezza nel Servizio in Ambulanza Docente Fabio Pulejo Dal 1997, Operatore Tecnico Gestione Soccorso
DettagliCROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA I
CROCE AZZURRA COMO PROTOCOLLI TRAUMA I Metodica di applicazione del collare cervicale (tipo Nec-loc) Indicazioni: Il collare cervicale è un dispositivo semirigido in grado di ridurre notevolmente i movimenti
DettagliTRAUMA APPROFONDIMENTI. Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero
MODULO CAPITOLO 1 TRAUMA APPROFONDIMENTI Addetto al Soccorso Sanitario Extraospedaliero Struttura Formazione AREU OBIETTIVI NON ESTRAIBILE PER DEFORMAZIONE DEL VEICOLO CON COMPRESSIONE DI PARTI CORPOREE
DettagliIl linguaggio dell insegnante
Il linguaggio dell insegnante Gli assi e i piani Asse longitudinale: è la linea immaginaria che attraversa il corpo dall alto (vertice della testa) in basso (in mezzo ai talloni). Attorno a questo asse
DettagliIMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO
PRESIDI IMMOBILIZZAZIONE DEL TRAUMATIZZATO NEL PAZIENTE TRAUMATIZZATO SOSPETTARE SEMPRE UNA LESIONE VERTEBRALE FINO A QUANDO NON SIA STATO ESCLUSO RADIOLOGICAMENTE POSIZIONE NEUTRA MEZZI DI IMMOBILIZZAZIONE
DettagliTecniche Articolatorie Rachide Lombare
TECNICHE ARTICOLATORIE RACHIDE LOMBARE Docente: E. Spagnolo Osteopata D.O. Per esclusivo uso interno a fini didattici www.centrostudisynapsy.it Tecniche Articolatorie Rachide Lombare 1 Punto fisso Zona
DettagliIntroduzione alla Neurochinesiologia Applicata
Introduzione alla Neurochinesiologia Applicata parte 2 Prof. Giacomo Pagliaro BND PhD cstm.ch Dr. Giacomo Pagliaro 2 DELTOIDE 3 IL M. DELTOIDE Dr. Giacomo Pagliaro 4 Dr. Giacomo Pagliaro 5 origine ORIGINE:
DettagliL ergonomia al microscopio Consigli per la salute e il benessere degli addetti ai lavori
L ergonomia al microscopio Consigli per la salute e il benessere degli addetti ai lavori I consigli di questo opuscolo vi aiuteranno ad allestire la postazione di lavoro in maniera ottimale. Chi lavora
Dettagli