Università degli Studi di Bergamo Corso di Laurea Magistrale in «Scienze Pedagogiche» PROGETTAZIONE PER L INCLUSIONE SOCIALE.

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1 Università degli Studi di Bergamo Corso di Laurea Magistrale in «Scienze Pedagogiche» PROGETTAZIONE PER L INCLUSIONE SOCIALE Serenella Besio Bergamo, 2 ottobre 2018

2 LA COMPETENZA PROGETTUALE DELLA PROFESSIONALITÀ EDUCATIVA

3 COMPETENZA Agire personale di ciascuno, basato sulle conoscenze e sulle abilità acquisite, adeguato, in un determinato contesto, in modo soddisfacente e socialmente riconosciuto, a rispondere a un bisogno, a risolvere un problema, a eseguire un compito, a realizzare un progetto. Non è mai un agire semplice, atomizzato, astratto, ma è sempre un agire complesso, che coinvolge tutta la persona e che connette in maniera unitaria e inseparabile i saperi (conoscenze), i saper fare (abilità), i comportamenti individuali e relazionali, gli atteggiamenti emotivi, le scelte valoriali, le motivazioni e i fini. Rey, 2003; Pellerey, 2004 (citati in Traverso, 2017)

4 LA COMPETENZA «PROGETTARE» riguarda l ideazione, l elaborazione e la realizzazione di progetti/documenti concernenti lo sviluppo delle proprie attività personali, di studio e di lavoro, sia in contesti formali, che non formali e informali, utilizzando le conoscenze e le capacità apprese nei diversi contesti, al fine di individuare e raggiungere obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutandone i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di attuazione e verificando i risultati raggiunti. (Cerri, Parmigiani, Traverso, 2012)

5 SETTE ESTENSIONI DELLA COMPETENZA PROGETTUALE

6 DETTAGLIO 1. ANALISI DI CONTESTO. Colloca il progetto all interno di logiche di contesto differenziate e lo mette in relazione con la realtà sociale e territoriale 2. ADOZIONE DI UN MODELLO. Utilizza, applica o sviluppa modelli e/o criteri progettuali 3. PIANIFICAZIONE. Riconosce le finalità educative in situazioni-problema e risponde a determinati bisogni declinandoli in obiettivi e attività 4. REALIZZAZIONE. A. Favorisce e utilizza processi di condivisione e realizzazione partecipata 5. REALIZZAZIONE. B. Definisce, organizza e gestisce gli spazi e i tempi di un piano progettuale 6. REALIZZAZIONE. C. Gestisce le risorse secondo logiche di sostenibilità e di responsabilità 7. VALUTAZIONE. Elabora e applica un sistema di monitoraggio, valutazione e autovalutazione dell evento realizzato.

7 LA PRIMA ESTENSIONE. ANALISI DEI CONTESTI

8 CAVEAT L agire progettuale si realizza in una relazione fra progettista, i contesti in cui il progetto avviene (o per cui è pensato) e le persone con cui si attua (o per cui è pensato) Il progetto è generato all interno di una comunità e dai suoi bisogni; il progetto produce cambiamento all interno del territorio/comunità per cui è pensato o in cui viene attuato Non si tratta solo di capire la realtà, ma di saperla afferrare (Freire, 2004). La progettualità educativa implica «la sua politicità, la qualità di essere politica, di non essere neutrale» La collocazione di un progetto in un contesto definito implica l esplicitazione di una volontà politica, di una scelta positiva, funzionale, valoriale

9 UN BUON PROGETTO non viene mai prima dei soggetti dell educazione non travisa e non forza la realtà dei soggetti e dei contesti deve corrispondere al contesto e alle finalità complessive dell istituzione formale o informale è uno strumento di orientamento delle azioni del singolo e del gruppo e non lo specchio di una realtà è flessibile, dinamico, aperto alla verifica, al controllo, all imprevisto, alla possibilità di intraprendere dei «fuori pista» che si rendono visibili e appetibili si misura con gli interessi e le motivazioni dei soggetti in formazione

10 TEORIE, RICERCA DELLE FONTI Ogni progetto ha un apparato teorico, dunque bibliografico, di riferimento, che può essere esplicitato nel prodotto di riferimento oppure essere implicito, afferire alle competenze e alle coordinate dei progettisti Le due possibilità sono in relazione, dialogano, entrano in crisi e in collisione, trovano una soluzione, nell incontro con altre componenti della progettazione Che idea ho dell educazione e dell uomo? Quali sono i segni e i codici di riferimento che uso? Quale modello politico, sociale e culturale uso come riferimento?

11 TEORIE, RICERCA DELLE FONTI Ogni progetto ha un apparato teorico, dunque bibliografico, di riferimento, che può essere esplicitato nel prodotto di riferimento oppure essere implicito, afferire alle competenze e alle coordinate dei progettisti Le due possibilità sono in relazione, dialogano, entrano in crisi e in collisione, trovano una soluzione, nell incontro con altre componenti della progettazione La preparazione dell apparato bibliografico è una parte significativa del progetto, soprattutto quando deve essere inviato a valutazione di soggetti esterni Occorre procedere a una lunga preparazione per raccogliere le informazioni necessarie, raffinare e specificare il linguaggio da adottare (specifico, contestuale, preciso). Un buon linguaggio eleva la qualità del prodotto, facilita la comprensione e costruisce una proposta coerente

12 TIPOLOGIE DI MATERIALE BIBLIOGRAFICO Di natura teorica: teorie, modelli, riflessioni elaborate da specialisti nel settore Per la precisazione concettuale: definizioni dei concetti studiati, documenti scientifici fondamentali da cui trarre i criteri di riferimento Materiale empirico e di origine sperimentale: rapporti di ricerca, gli articoli scientifici, le fonti statistiche Materiale pratico: interviste con esperti del settore, testimonianze di persone qualificate, storie di vita, case studies Materiale bibliografico personale

13 RICERCA BIBLIOGRAFICA Ricorrere a supporti multimediali (cataloghi biblioteche, banche dati, motori di ricerca Scegliere parole chiave: non solo individuare i termini che potrebbero «catturare» i materiali di interesse, ma anche utilizzare tutte le possibili combinazioni tra termini Considerare un arco temporale accettabile, e comunque ragionato in relazione al tipo di progetto Se il progetto si rivolge a una platea ampia, considerare anche fonti in lingua inglese o locale Verificare sempre veridicità e affidabilità dei documenti e della loro provenienza Garantire una variabilità delle tipologie dei documenti Verificare la pertinenza del documento rispetto all oggetto e al tema Chiedere aiuto a esperti del settore

14 ANALISI DELLA REALTÀ E DEL TERRITORIO Il progetto è rappresentato da una territorialità che lo localizza all interno di una geografia spaziale e una geografia dell uomo (Dagradi, 1995) Non solo i territori sono ovviamente diversi tra loro, ma hanno diversa incidenza sulle idee, sulla vita, sui comportamenti di chi lo abita Non sempre un progetto è trasferibile ma l idea sottostante probabilmente sì Il progetto ha un suo territorio, che si sovrappone a quello esistente, ma mira a cambiarne forma e rappresentazione L analisi della realtà deve essere fatta in chiave quantitativa, anche con riferimenti a dati statistici reperibili, accedendo a fonti ISTAT, a dati degli Ambiti Territoriali Sociali E deve anche essere fatta in chiave qualitativa, interviste, storie di vita, racconti della tradizione,

15 NORMATIVE DI RIFERIMENTO UE stato regione comune

16 VIVERE IL QUOTIDIANO: GLI EVENTI E LA CULTURA

17 COMINCIAMO CON UN ESERCIZIO A gruppi di massimo 6 persone Scegliete un contesto in cui vorreste sviluppare una progettazione educativa di comunità Definite le «cause» del progetto (situazione di crisi quale? -, vostra iniziativa, occasione esteriore) Avete 30 minuti di tempo Discussione collegiale, altri 30 minuti

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