Impariamo a conoscerla
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- Camilla Grandi
- 8 anni fa
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1 Impariamo a conoscerla Centro AP - Psicologia e Psicosomatica Piazza Trasimeno, Roma - Tel:
2 Che cosa è? La dislessia evolutiva è un disturbo specifico che riguarda la capacità di leggere in modo corretto e fluente. Il ragazzo Dislessico può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando molte delle sue risorse attentive e delle sue energie mentali, poiché non può farlo in maniera completamente automatica come gli altri soggetti. Difficoltà nella capacità fonetica Alcuni bambini affetti da dislessia non riescono ad associare ai simboli grafici i suoni che essi rappresentano. Possono però comprendere altri segnali o simboli di comunicazione, come per esempio i cartelli stradali o parole che hanno un aspetto particolare (es. Coca cola). È come se i bambini dislessici vedessero sempre le parole per la prima volta e pertanto siano costretti a procedere tramite una lettura lettera per lettera, senza automatizzare il riconoscimento visivo. Prevalenza della componente intuitiva L'intuizione della parola scritta rappresenta un valido strumento, ma, al tempo stesso, è fonte di errori. Non di rado, infatti, il soggetto esegue la decodifica della prima parte della parola, talvolta anche solo del primo grafema o della prima sillaba e procede "inventando" l'altra parte. 2
3 Gli errori Leggere da destra a sinistra: Confusione di parole come Osso - Asso Inversione di lettere o numeri: Al invece di La ; 51 al posto di 15 Aggiunte e ripetizioni errori di decodifica caratterizzati dall'aggiunta di un grafema o di una sillaba (ad esempio "tavovolo" al posto di "tavolo"...). Difficoltà di riconoscere lettere in cui è importante l orientamento (Soprattutto nello stampatello piccolo): Confusione p - q Confusione b - d Sostituzione di suoni scritti in modo simile: m / n dove la differenza è solo una gambetta ( muovo al posto di nuovo ) n / u dove la lettera è ribaltata ( novo al posto di uovo ) Omissione di grafemi o sillabe: tralasciare la decodifica di consonanti (ad esempio può leggere "fote" anziché "fonte; oppure "capo" anziché "campo"...) di vocali (può leggere, ad esempio, "fume" anziché "fiume; "puma" anziché piuma"...); spesso anche di sillabe (può leggere "talo" anziché "tavolo"; "paro" anziché "papavero".) Difficoltà, a volte, di imparare informazioni in sequenza come le tabelline, i giorni della settimana. Difficoltà, a volte, nei rapporti spaziali e temporali lateralizzazione destra-sinistra, alto basso e le varie combinazioni: in alto a destra, in basso a sinistra, ; ieri, oggi, domani; collocare le proprie ed altrui esperienze nel tempo individuando il giorno, il mese e l anno,. Difficoltà di comprensione del testo scritto, essendo molte energie attentive impegnate nella decodifica del messaggio scritto. 3
4 Come vedono i dislessici WASH-OUT EFFECT RIVER-EFFECT SWIRL-EFFECT 4
5 Mettiamoci nei loro panni Egli si trova a far parte di un contesto (la scuola) nel quale sono proposte attività per lui troppo complesse e astratte. Osserva però che la maggior parte dei compagni si inserisce con serenità nelle attività proposte e ottiene buoni risultati. Sente su di sé continue sollecitazioni da parte degli adulti ( stai più attento!, Impegnati di più!, hai bisogno di esercitarti molto ) Spesso non trova soddisfazione neanche nelle attività extrascolastiche poiché le lacune percettivo - motorie possono non farlo brillare nello sport e non renderlo pienamente autonomo nella quotidianità. Si percepisce come incapace e incompetente rispetto ai coetanei. Inizia a maturare un forte senso di colpa sentendosi responsabile delle proprie difficoltà; Ritiene che nessuno sia soddisfatto di lui, né gli insegnanti né i genitori. Ritiene di non essere all altezza dei compagni e che questi non lo considerino membro del loro gruppo a meno che non siano messi in atto comportamenti particolari (ad esempio quello di fare il buffone di classe.) Per non percepire il proprio disagio, mette in atto meccanismi di difesa che non fanno che aumentare il senso di colpa, come il forte disimpegno ( Non leggo perché non ne ho voglia!, Non eseguo il compito perché non mi interessa ) o l attacco (aggressività). Talvolta il disagio è così elevato da annientare il soggetto ponendolo in una condizione emotiva di forte inibizione e chiusura. Ripercussioni sulla scrittura Difficoltà di copiatura dalla lavagna Difficoltà di organizzazione spaziale 5
6 sul foglio Difficoltà grafo motorie Difficoltà psicologiche Le difficoltà specifiche di apprendimento portano il bambino a vivere una serie d insuccessi a catena senza che se ne riesca a comprendere il motivo. Quasi sempre i risultati insoddisfacenti in ambito scolastico vengono attribuiti allo scarso impegno, al disinteresse verso le varie attività, alla distrazione. Il bambino oltre a sostenere il peso della propria incapacità, se ne sente anche responsabile e colpevole. L insuccesso prolungato provoca SCARSA AUTOSTIMA!!! Dalla scarsa stima nelle proprie capacità scaturisce: Elevata demotivazione all'apprendimento Manifestazioni emotivo - affettive particolari quali: - forte inibizione, - l aggressività, Gli atteggiamenti istrionici di disturbo alla classe e, in alcuni casi, la depressione. Come aiutare uno studente dislessico? Sul piano psicologico Lo studente va aiutato a prendere consapevolezza delle sue difficoltà e del suo diverso funzionamento intellettivo: essere una persona diversamente abile non vuol dire essere inferiori agli altri. 6
7 Sul piano didattico Credere nell alunno, nel suo successo formativo, capirlo e sostenerlo nei suoi sforzi, gratificarlo rompendo il circolo vizioso della caduta dell autostima e offrendogli sfide cognitive in grado di vincere. Ridurre il suo disagio concedendogli tempi più lunghi per svolgere i compiti, elaborare le domande e le relative riposte. Assegnazione di compiti a casa in misura ridotta Permettere allo studente l uso della calcolatrice o di altri ausili quali cartine geografiche e storiche, tabelle di ogni tipo, schemi e mappe cognitive, tavola pitagorica e delle varie formule. Organizzazione di interrogazioni programmate per tempo su argomenti di studio ben definiti. Occorre, comunque, un alleanza stretta tra genitori, insegnanti ed esperti del settore. Generalmente i ragazzi dislessici migliorano notevolmente nell accuratezza della lettura (leggere senza fare errori) e poco nella velocità, che resta sempre inferiore rispetto a quella dei ragazzi di pari età. 7
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