CILE. A cura di: Ambasciata d'italia - CILE. Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it

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1 A cura di: Ambasciata d'italia - Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese dgsp1@esteri.it Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all'estero

2 INDICE PERCHE' Perchè Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO RISCHI Accesso al credito Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'italia - Stock Investimenti con l'italia - Flussi Flussi turistici

3 PERCHE' PERCHÈ Italia e Cile, due economie complementari Un Paese con grandi opportunità d'investimento Un Paese stabile e competitivo Un Paese piattaforma Presenza di investimenti italiani Italia e Cile, due economie complementari Il Cile e l'italia sono due economie complementari: la prima, ha bisogno delle nostre tecnologie e del nostro know-how per sfruttare al meglio la grande ricchezza di materie prime di cui dispone; la seconda, potrebbe trovare nel mercato cileno un sbocco importante per i propri investimenti, grazie alla sua straordinaria capacità di realizzare macchinari avanzati e, allo stesso tempo, adattabili alle specifiche esigenze dell'imprenditoria locale. Un Paese con grandi opportunità d'investimento settore minerario. Grandi opportunità nel settore energetico, in particolare nelle energie rinnovabili. Opportunità molto interessanti nel comparto infrastrutturale. Le imprese italiane possono inoltre guadagnare ulteriore spazio nell'agroindustria e nel biomedicale, oltre che nell'indotto del Un Paese stabile e competitivo Il Cile è un Paese che si caratterizza per la sua stabilità politica e macroeconomica, con un elevato grado di efficienza ed un alto livello di protezione degli investimenti. Il sistema finanziario, in particolare il sistema bancario, è sviluppato ed in linea con gli standard internazionali. Un Paese piattaforma Il Cile, in virtù dell'elevato numero di accordi commerciali siglati (61 Free Trade Agreements in vigore che coprono l'85% del commercio internazionale) può essere considerato come un 'Paese piattaforma' dal quale è possibile raggiungere importanti mercati, come quelli latinoamericano e dell'area Asia-Pacifico. Presenza di investimenti italiani Il "Sistema Italia" è ben inserito nel paese, grazie alla realizzazione di importanti investimenti soprattutto nei settori dell'energia (anche da fonti rinnovabili), delle costruzioni, dell'agroalimentare, della sanità e del "retail". Ultimo aggiornamento: 17/11/2015 DATI GENERALI Forma di stato Superficie Lingua Religione Moneta Repubblica Presidenziale 756,945 km2 Spagnolo Cattolica (maggioranza) Peso cileno Ultimo aggiornamento: 04/08/2015 1

4 DOVE INVESTIRE Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Costruzioni Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Per far fronte al suo futuro fabbisogno energetico e alle crescenti difficoltà di approvazione di nuovi progetti termoelettrici o idroelettrici, il Cile sta puntando sempre di più sullo sviluppo delle ERNC. Durante l Amministrazione di Sebastian Piñera sono stati promulgati due provvedimenti legislativi per dare maggiore impulso allo sviluppo delle energie rinnovabili nel Paese. Il primo, la cosiddetta legge 20/25, volto a favorire l aumento dell attuale matrice energetica con l uso di fonti di energie rinnovabili con convenzionali (ERNC), che raddoppia la meta stabilita con la precedente Legge , stabilendo che entro il 2025, il 20% della generazione elettrica dovrà provenire da fonti pulite. Con un secondo provvedimento, invece, è stata decretata l entrata in vigore della normativa sulle concessioni elettriche semplificandone le procedure e riducendo i tempi per l ottenimento dei permessi (dai 700 giorni a circa 150), affidando la soluzione di controversie ad un procedimento arbitrale. Nel mese di giugno 2014 l attuale Presidente della Repubblica Michelle Bachelet ha annunciato la nuova l'agenda Energetica, che sostiene, tra l altro, lo sviluppo di fonti di energia proprie mediante il ricorso all'energia idroelettrica, con un maggior uso delle Energie Rinnovabili Non Convenzionali (ERNC) e potenziamento della geotermia. Altro punto fondamentale dell Agenda è il miglioramento della connettività del meccanismo di trasmissione mediante il collegamento tra i due sistemi attualmente esistenti (SIC che opera nella maggior parte del Paese e SING che opera esclusivamente nella zona nord dove sono localizzate le principali miniere) ed il rafforzamento della connettività regionale. L'unione tra i mercati elettrici del SIC e del SING riveste una particolare importanza sia per garantire una fornitura costante di energia in tutto il territorio nazionale in presenza di eventuali problemi in centrali elettriche localizzate in una delle due zone, che per favorire l'ingresso nel sistema delle energie rinnovabili non convenzionali. A tale proposito, l'esecutivo ha annunciato la presentazione, entro il primo semestre 2015, di un progetto di legge sulla materia. Sulla base degli ultimi dati del CER (Centro de Energías Renovables) la partecipazione delle ERNC alla matrice energetica cilena è dell 8,15% per un totale di MW, di cui il 36% proveniente dall eolico, il 29% proveniente da biomassa, il 21,3% dal minidraulico, il 12% dal solare ed il 3% da biogas.. Il Cile -- per quanto non siano previsti incentivi specifici da parte del Governo per lo sviluppo delle energie rinnovabili -- presenta dunque notevoli opportunità di business per le imprese italiane (specie di dimensioni medio-grandi) nel settore eolico, miniidroelettrico, geotermico e in prospettiva anche solare. Opportunità per le imprese italiane potrebbero derivare anche dalla futura licitazione, ancora in fase di definizione, per la realizzazione del collegamento fra le due principali reti di trasmissione elettrica SIC (Sistema Interconectado Central) e SING (Sistema Interconectado del Norte Grande), che permetterebbe di convogliare l elettricità dalle zone di maggior produzione alle zone con minore disponibilità e maggior richiesta. Costruzioni Opportunità molto interessanti esistono per la costruzione, spesso attraverso il meccanismo delle concessioni, di centrali elettriche, autostrade, ferrovie, carceri e grandi infrastrutture. In tale ambito, di particolare interesse per le nostre imprese sono i programmi del MOP (Ministero Lavori Pubblici cileno). Durante il quadriennio del Governo della passata Amministrazione, ( ), il MOP ha dato in concessione progetti per un totale di 3 miliardi di dollari. Nel prossimo futuro saranno improrogabili importanti investimenti per il miglioramento della rete infrastrutturale per far fronte all intensa attività di commercio estero del Paese e per mantenere i suoi attuali livelli di crescita. Nel settore ferroviario il Piano Triennale dell EFE, l impresa ferroviaria statale, prevede investimenti per circa un miliardo di USD, mentre nel settore aeroportuale, a causa della forte crescita del traffico passeggeri e l arrivo di nuove compagnie aeree é stata recentemente licitata la concessione per l ampliamento dell aeroporto internazionale di Santiago, Arturo Merino Benitez. Anche nel settore stradale sono in fase di definizione nuovi progetti per la costruzione di nuove strade e autostrade urbane ed extraurbane. Prodotti delle miniere e delle cave L'attività' mineraria e' la principale componente del PIL nazionale e i minerali sono i principali prodotti esportati, tra cui il rame. Per quanto riguarda la possibilità di business per le imprese italiane il mercato in parola e' interessante per la fornitura di macchinari per l'estrazione e il trasporto dei minerali, nonché per l'indotto associato alle grandi installazioni minerarie. Prodotti dell'agricoltura, pesca e 2

5 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Le imprese italiane possono guadagnare spazio, oltre che nel settore minerario, in quello agro-alimentare. Si tratta di un comparto produttivo che oltrepassa i limiti del mercato cileno, servendo centinaia di milioni di consumatori nel mondo. Il fenomeno della controstagione e la grande esperienza italiana rendono il nostro Paese un partner prioritario per il Cile nel settore frutticolo, vitivinicolo e dell acquicoltura. Non solo i nostri macchinari sono una delle voci più importanti dell export verso il Cile, ma tutti i servizi aggiuntivi sono interessati al settore, come il packaging, la logistica e la catena del freddo. Fornitura di acqua; reti fognarie, Tecnologia per l ambiente e per la gestione dei rifiuti e dei residui chimici industriali é un attività di trattamento dei rifiuti e settore di un certo interesse per le imprese italiane.lo scorso mese di settembre il Governo risanamento ha presentato al Parlamento la prima legge per la regolamentazione del riciclaggio dei rifiuti. In Cile, attualmente, il 90% dei rifiuti prodotti è potenzialmente riciclabile ma solo il 10% è effettivamente riutilizzato. Da qui la proposta di legge che crea la Responsabilità Estesa del Produttore (REP) che stabilisce che quest ultimo è il responsabile dell organizzazione e finanziamento della gestione dei rifiuti dei prodotti prioritari commercializzati nel paese. I produttori intesi come quelli che vendono per la prima volta nel mercato locale un prodotto, da loro fabbricato o importato- dovranno farsi carico della destinazione finale dello stesso, una volta terminata la sua vita utile. Per procedere in tal senso, le aziende dovranno creare società o consorzi di gestione con punti di raccolta. Prodotti prioritari per la REP saranno gli oli lubrificanti, le apparecchiature elettriche ed elettroniche, giornali e riviste, confezioni. Ultimo aggiornamento: 02/07/2014 3

6 COSA VENDERE Macchinari e apparecchiature Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Sanità e assistenza sociale Carta e prodotti in carta Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Macchinari e apparecchiature 1) Macchine ed apparecchiature nca (Ateco3: 282,289,281,283). Principale voce dell import cileno conferma che il Paese si caratterizza per la quasi totale assenza di una produzione locale di macchine ed apparecchi meccanici ad alta tecnologia. In testa alla classifica i dumpers utilizzati nell'industria mineraria e loro parti. In questo settore si sono individuati alcuni comparti che presentano interessanti margini di sviluppo per le aziende italiane come ad esempio: 1.1 Altre macchine di impiego generale (import nel 2014: ca.usd2,22 miliardi) : corrisponde al gruppo di prodotti classificati in Ateco 28, i cui principali prodotti sono i cartridge d'inchiostro o toner per stampanti, dove il mercato é in mano ai paesi asiatici e Stati Uniti. Segue il comparto dalle tazze, benne, pinze, e accessori diversi per macchine movimento terra. Nel settore delle tecnologie ambientali i vari decreti restrittivi che regolano le emissioni, ed una marcata scarsitá della risorsa idrica, hanno spinto le aziende locali all acquisizione dei materiali e tecnologie necessarie ad un uso piú razionale dell'acqua. Cio' si riflette in maniera evidente nel consistente peso dell import del gruppo di prodotti appartenenti al capitolo doganale dei filtri e depuratori (ca.us 420 milion), con particolare riguardo ai depuratori per acqua. 1.2 Tecnologia per la lavorazione delle materie plastiche, gomma, confezionamento ed imballaggio. L industria della plastica è una delle componenti del settore manifatturiero cileno che ha registrato un importante sviluppo durante gli ultimi anni, con rilevanti investimenti destinati al miglioramento di diverse aree di produzione già esistenti e l introduzione di nuove linee in particolare legate al riciclaggio. Il settore in Cile é composto da ca. 450 industrie di trasformazione delle materie plastiche, fonte di lavoro per oltre addetti e un fatturato di ca milioni di euro all anno e ca. 500 milioni di euro di esportazioni annuali. Il mercato interno si caratterizza per essere di ridotte dimensioni, con una popolazione di ca. 17 milioni di abitanti, perciò l industria si sta sempre più orientando verso le esportazioni. L'industria cilena del packaging (envases y embalajes in spagnolo) comprende più di 600 imprese produttrici ed occupa circa addetti. La produzione locale (tonnellate) riguarda i seguenti tipi di imballaggio: 35% carta e cartone, vetro (27,1%), plastica (21,2%), legno (10%) e metallici (6,8%). La crescita del settore si mantiene ad un ritmo superiore alla crescita del PIL del Paese, sebbene negli ultimi anni ha mostrato un certo rallentamento dovuto principalmente alla flessione delle esportazioni (nonostante la crescita del 5% l'anno). Gli obiettivi principali sono l'espansione sui mercati internazionali, rispettando dunque gli standard di qualità richiesti, e la diversificazione dell offerta con prodotti a maggior valore aggiunto con interessanti e concrete possibilità per l offerta italiana di impianti e macchinari per l elaborazione e confezionamento per l intera industria alimentare. 1.3 Macchine e apparecchi per manutenzione, sollevamento e trasporto. L industria delle costruzioni per applicazioni civili e industriali (principalmente nei settori minerario ed energetico) ha fatto incrementare la domanda di attrezzature per sollevamento. Le gru montate su veicolo sono la principale voce di questo gruppo, seguite dai carrelli elevatori e i nastri trasportatori, correlati al settore della manutenzione e il trasporto. 1.4 Macchine movimento terra e tecnologie per il settore minerario. La partecipazione italiana é assente nel campo dei grandi macchinari per l'industria mineraria ma si concentra nella fornitura di componenti, parti e ricambi.esiste uno spazio importante per i vari componenti dell'industria meccanica in generale quali pompe, valvole, organi di trasmissione, componentistica elettrica e prodotti affini, con una presenza che potrebbe incrementarsi Tecnologia e prodotti nel settore agricolo, agroindustriale e vitivinicolo. La tecnologia italiana del settore mantiene da anni una buona partecipazione nell import cileno, ciononostante la necessità di miglioramento degli standard qualitativi e la creazione di nuovi prodotti richiedono l utilizzo di tecnologia di avanguardia. Nel settore delle macchine agricole l Italia mantiene la leadership, soprattutto nella commercializzazione di macchinari di alto valore. Tanto la qualità dei macchinari italiani come il know-how dei fabbricanti sono riconosciuti da tutti i principali operatori del settore. Fonte: ICE - Santiago Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 2) Motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell elettricità (Ateco3: 271) Le autorità sono da tempo impegnate a risolvere il problema energetico del Paese attraverso la riconversione / modernizzazione delle centrali esistenti, la costruzione di grandi centrali idroelettriche, la realizzazione di centrali termoelettriche a ciclo combinato tra carbone, gas e petrolio, la costruzione di impianti per la rigassificazione di gas liquefatto (GNL). Allo stesso tempo il risparmio energetico e la generazione a partire da fonti rinnovabili si stanno consolidando fortemente e raggiungendo potenzialità reali di sviluppo. In testa alla classifica Gruppi elettrogeni diversi da quelli ad energia eolica e con motore a pistone con accensione a scintilla "motori a scoppio" (US$ 247,2 milioni) seguiti dal comparto dei Motori e generatori elettrici e i convertitori. L'Italia si trova al 16 posto tra i fornitori di gruppi elettrogeni con potenzialitá di maggiore inserimento, mentre si posiziona terzo posto nel comparto dei motori di potenza superiore a 375 KW. Nel comparto dei convertitori esiste spazio da guadagnare. La Germania e la Spagna sono al 3 e 4 posto, mentre l'italia si trova all'8. Le maggiori opportunità per le aziende italiane sono legate alla fornitura di materiale elettrico, trasformatori, convertitori, quadri, pannelli, motori e generatori elettrici, turbine. Ancora in via di sviluppo ma con buoni proiezioni in quanto a efficienza energetica si trovano le tecnologie legate al controllo dei consumi elettrici (domotica). Fonte: ICE - Santiago Sanità e assistenza sociale 3) Strumenti e forniture mediche e dentistiche (Ateco 3: 325). Il sistema sanitario cileno, che 4

7 fa capo al Ministerio de Salud, è un sistema pubblico-privato o misto, per quanto riguarda sia le modalità di finanziamento sia la prestazione di servizi. Il sistema pubblico opera attraverso una rete di circa strutture sanitarie fra ospedali e centri medici, viceversa il settore privato è costituito da 35 cliniche e da una miriade di laboratori, centri medici e di odontologia su tutto il territorio.il programma di investimenti 2014/2018 che prevede un aumento della rete assistenziale su tutti i livelli. In Cile la quasi inesistente produzione locale di attrezzature e forniture per questo settore viene confermata dal costante deficit della bilancia commerciale del comparto ( -450 milioni di dollari nel 2014) e risulta in linea con la forte presenza di distributori e rappresentanti delle principali multinazionali, in un mercato caratterizzato da un elevato grado di concorrenza fra societá straniere. La maggior parte della domanda cilena del comparto ( 80% circa) proviene dal settore pubblico attraverso CENABAST (Central de Abastecimiento) e ChileCompra, portale dedicato agli acquisti dello Stato mentre la quota corrispondente al settore privato è suddivisa fra le ISAPRES ( assicurazioni), cliniche e centri medici. Nel 2014 l'import ha raggiunto 444,8 milioni di Euro, il 58% del quale proveniente da USA, Germania e Cina. L'Italia ha mantenuto nell'ultimo bienno una quota di partecipazione pari all'1,3%. Fonte: ICE - Santiago Carta e prodotti in carta Pasta-carta, carta e cartone ( Ateco 3: 171)Pur essendo il Cile un importante produttore a livello mondiale di legname, derivati e cellulosa, al fine di coprire il fabbisogno dell industria grafica locale importa carta da stampa di qualità superiore. L import totale nel 2014 è stato pari a 95,5 milioni di Euro, con una flessione del 12,1% rispetto al I principali Paesi fornitori sono la Finlandia (32,25%), USA (14,72%), Spagna (14,72%) e Germania (10,52%). L Italia si posiziona al quinto posto del ranking dei principali Paesi fornitori con una quota del 6,1%. I principali prodotti importati dall Italia sono carta per stampa e carta couché. Fonte: ICE Autoveicoli, rimorchi e Secondo i dati dell Associazione di categoria locale ANAC -, nel 2014 le vendite di semirimorchi autoveicoli per il trasporto persone hanno raggiunto le unitá, con una flessione del 10,7% rispetto al Il 75,8% delle vendite corrispondono a automobili e SUV, mentre il restante a veicoli commerciali leggeri come furgoncini, minibus e simili. Il Gruppo Fiat è presente, oltre che con FIAT, con i marchi Alfa Romeo, Ferrari e Maserati. Tutti i marchi italiani sono rappresentati da un unico importatore. Per quanto riguarda i mezzi pesanti, nel 2014 le vendite hanno raggiunto le unitá di cui : camion e autobus, registrando una diminuzione rispettivamente del 13,8% e del 30,7% rispetto al La marca italiana IVECO, passata dal 16º al 18º posto della classifica dei marchi piú venduti nel mercato cileno, con vendite pari all'1,3% del totale, ha mostrato una flessione del 40,9% rispetto al Per quanto riguarda i motocicli si osserva un costante incremento delle vendite di moto nuove. Infatti, negli ultimi 10 anni le importazioni sono passate da unitá alle oltre unitá del 2014, sebbene con una flessione dell'11,4% rispetto al 2013 ( unitá). L'import totale in valore nel 2014 si é attestato in 79,2 milioni di euro, con una flessione del 7,8% rispetto al I principali Paesi fornitori sono: Cina, con una quota del 30,98%, Giappone (15,57%), Germania (12,78%) e India (12,7%). L'Italia si posiziona al nono posto del ranking dei principali paesi fornitori con una quota del3,66%, pari a 3 milioni di euro. I principali marchi italiani presenti sono: Aprilia, Ducati, Piaggio, MV Augusta, Moto Guzzi, TM Racing,Betamotor. Fonte: ICE - Santiago Ultimo aggiornamento: 01/09/2015 5

8 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA POLITICA INTERNA () Il Cile è un Paese che si caratterizza per la stabilità del suo quadro politico, istituzionale ed economico e per la grande apertura ai mercati internazionali. L'affermazione, nella seconda tornata delle elezioni presidenziali del 15 dicembre 2013, di Michelle Bachelet riporta dopo 4 anni alla Moneda una Presidente di centro-sinistra, in linea con la tradizione politica post dittatura. Per la prima volta dal 1970, Presidenza Allende, anche il Partito Comunista Cileno fa parte organica della coalizione. Il governo, sin dai primi mesi di attività, ha dato il via a un ambizioso programma di riforme focalizzato principalmente nel settore dell educazione, della fiscalità, al fine di reperire le risorse per finanziare la riforma dell educazione, e dell assetto istituzionale e dei diritti fondamentali. A settembre 2014, la riforma tributaria è stata approvata in via definitiva dalle Camere. A fine gennaio ha visto la luce invece la prima parte della riforma dell istruzione, con l approvazione di una serie di provvedimenti che proibiscono il lucro e la selezione degli studenti alle scuole private beneficiarie di finanziamenti statali, nonché pongono fine al sistema di pagamento delle rette condiviso tra genitori e studenti, a favore di un finanziamento completamente statale. Sempre nelle stesse settimane sono diventate legge le unioni civili e la riforma della legge elettorale, che supera quella in vigore dagli anni 1980, detta binominale, in favore di un meccanismo proporzionale. La riforma della normativa sul lavoro e la rappresentanza sindacale e' attualmente in discussione in parlamento. Lo scorso maggio Michelle Bachelet ha proceduto ad alcuni significativi cambi nella compagine governativa nominando, in particolare, un nuovo Ministro del tesoro, l'economista Rodrigo Valdes. Ultimo aggiornamento: 04/11/2015 RELAZIONI INTERNAZIONALI Il Cile non sta registrando particolari cambiamenti sul fronte delle relazioni esterne, anche se è possibile registrare un tendenziale ritorno al primato della politica sull economia e una maggiore enfasi sulle relazioni con i Paesi vicini. Tra questi, il Brasile rimane il punto di riferimento nell area, con crescenti relazioni economiche e commerciali bilaterali; quest ultime sono anche molto dinamiche con il Perù, con il quale si sta dando pratica attuazione alla decisione della Corte Internazionale di Giustizia dell Aja sulla delimitazione della frontiera marittima. Con la Bolivia i rapporti rimangono tesi a causa della rivendicazione marittima da parte di La Paz dinanzi alla Corte di Giustizia dell Aja e la bocciatura da parte della corte dell'eccezione di carenza di giurisdizione presentata dal Cile Con l Argentina i rapporti sono impostati su base pragmatica, con un attenzione particolare alle prospettive economiche transandine anche in ragione degli investimenti effettuati nel Paese confinante da importanti gruppi cileni. Il Cile si presenta come un'economia fortemente orientata verso l'estero con un forte grado di apertura commerciale. E' lo Stato che ha concluso il maggior numero di TLC a livello mondiale (il 75% di export-import avviene attraverso tariffe preferenziali). Il Cile è membro OMC, APEC, OMPI; è membro associato del MERCOSUR e della Comunità Andina. É diventato il primo membro sudamericano dell'ocse (7 maggio del 2010). Il Cile ha siglato accordi per la protezione degli investimenti con 20 Paesi europei, tra cui l'italia, e, in ambito regionale con Argentina, Bolivia, Costarica, Cuba, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perú, Uruguay e Venezuela Ultimo aggiornamento: 04/11/2015 6

9 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO La Banca Centrale stima che nel 2015 il PIL cileno crescerà del 2,0% - 2,5%, dato inferiore rispetto a quello comunicato nel giugno scorso, che prevedeva un incremento compreso tra il 2,25% e il 3,25%. La diminuzione di 25 punti base viene attribuita al peggioramento della congiuntura internazionale (incertezza sulle prospettive di crescita della Cina, in particolare), al significativo rallentamento del settore minerario e ai dati relativi a consumi ed investimenti privati. L inflazione dovrebbe assestarsi attorno al 4,6% entro la fine dell anno, e dovrebbe mantenersi al di sopra del 4% fino alla prima metà del 2016 (soprattutto a causa del deprezzamento del peso rispetto al dollaro), per poi diminuire sino al 3% circa durante il Il tasso di disoccupazione, nel corso del secondo trimestre dell anno, si è mantenuto attorno al 6,4%. In quest ottica, la Banca Centrale ha annunciato di voler proseguire la propria politica monetaria espansiva, iniziata nell ottobre Ultimo aggiornamento: 01/12/2015 POLITICA ECONOMICA Il Cile è un Paese con un elevato grado di efficienza ed un alto livello di protezione degli investimenti, elementi questi che sono stati considerati positivamente nel processo di ammissione all OCSE, coronato nel 2010 (primo Paese dell America meridionale ad aver ottenuto tale riconoscimento). L economia cilena, dopo un quadriennio caratterizzato da importanti tassi di crescita del prodotto interno lordo, ha segnato nel 2014 il dato più basso degli ultimi 5 anni (1,9%), a causa della contrazione della domanda interna e del rallentamento di quella globale di materie prime. Dal punto di vista strutturale, il paese registra alcuni elementi di debolezza. In primo luogo, esso è ancora troppo dipendente dall esportazione di commodities, in particolare rame, le cui quotazioni stanno registrando una tendenza di medio periodo discendente. Inoltre, i costi dell energia si attestano su livelli particolarmente elevati. Infine, dopo anni di crescita della produttività, alimentata dall aumento di capitale per addetto, il Cile affronta la sfida dell innovazione e del miglioramento del capitale umano. L attuale governo Bachelet sta mettendo in atto vari interventi in politica economica mirati a correggere alcune delle debolezze strutturali evidenziate, ponendo comunque particolare attenzione a mantenere in equilibrio i fondamentali del bilancio statale (il Cile ha un rapporto debito/pil del 13% e nel 2014 ha registrato un deficit di bilancio dell 1.6%). In materia energetica, l esecutivo sta mettendo in campo una serie di politiche di sostegno alle energie rinnovabili, che rappresentano oggi il settore in maggiore espansione. In tema di produttività, le autorità hanno varato un apposita agenda mirante a sostenere lo sviluppo delle PMI e ad incentivare l innovazione. Sono previsti inoltre nuovi investimenti nel settore infrastrutture, lanciati in un apposito programma, con l obiettivo di portare la spesa per infrastrutture e la produzione di beni pubblici dall attuale 2,5% del pil al 3,5% nei prossimi otto anni. Ultimo aggiornamento: 04/06/2015 7

10 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln ) , , , , Variazione del PIL reale (%) 5,8 5,9 5,6 4,2 1,9 Popolazione (mln) 17,1 17,2 17,4 17,6 17,8 PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $) Disoccupazione (%) 7,1 6,6 6,1 5,7 6,3 Debito pubblico (% PIL) 8,6 11,1 11,9 13,6 15,1 Inflazione (%) 3 4,4 1,5 3 4,6 Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 25,8 14,6 4,8 5,4-7 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 04/06/2015 TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'italia 8

11 BILANCIA COMMERCIALE EXPORT Export Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln. nd mln. nd mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) CINA nd nd nd nd USA nd nd nd nd GIAPPONE nd nd nd nd Italia Position: Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 4.224,67 Prodotti delle miniere e delle cave ,41 Prodotti alimentari 5.977,7 Bevande 1.461,13 Tabacco 66,81 Prodotti tessili 164,98 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 308,94 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 147,51 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 1.629,14 Carta e prodotti in carta 2.500,34 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 546,16 Prodotti chimici 2.738,69 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 122,17 Articoli in gomma e materie plastiche 674,38 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 72,02 Prodotti della metallurgia ,52 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 336,6 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 280,98 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 243,57 Macchinari e apparecchiature 546,63 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 696,54 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 109,76 Mobili 26,16 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 116,06 Altri prodotti e attività 501,9 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale. I totali, nonché i dati concernenti i principali destinatari, principali fornitori e i dati settoriali sono di fonte ONU- Comtrade, elaborati dall'agenzia ICE. 9

12 IMPORT Import Previsioni di crescita 2015 Previsioni di crescita 2016 Totale mln. nd mln. nd mln. nd % nd % PRINCIPALI FORNITORI 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) USA nd nd nd nd CINA nd nd nd nd ARGENTINA nd nd nd nd Italia Posizione: Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: nd nd Merci (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 954,32 Prodotti delle miniere e delle cave 7.741,17 Prodotti alimentari 3.552,67 Bevande 250,8 Tabacco 9,23 Prodotti tessili 957,54 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 2.075,54 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 986,21 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 296,64 Carta e prodotti in carta 734,95 Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati 3,3 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 6.976,71 Prodotti chimici 5.083,93 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 945,19 Articoli in gomma e materie plastiche 2.085,79 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 843,47 Prodotti della metallurgia 1.845,11 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 1.366,39 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 5.433,6 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 2.239,54 Macchinari e apparecchiature 7.187,5 Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 6.352,21 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 2.318,93 Mobili 289,81 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 1.071,39 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 2,85 Altri prodotti e attività 239,93 Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU per la parte previsionale. I totali, nonché i dati concernenti i principali destinatari, principali fornitori e i dati settoriali sono di fonte ONU- Comtrade, elaborati dall'agenzia ICE. OSSERVAZIONI 10

13 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. ) , Saldo dei Servizi (mln. ) , Saldo dei Redditi (mln. ) Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. ) 1.602, , Saldo delle partite correnti (mln. ) , Riserve internazionali (mln. ) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 20/08/

14 INVESTIMENTI - STOCK STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: (OUTWARD) Stock di investimenti diretti esteri del paese: (Outward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 31,1 % 36,6 % 36,3 % 0 % 0 % 0 % Totale (mln e var. %) mln mln mln. 0 mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) REGNO UNITO BRASILE BRASILE 9,6 ARGENTINA PERU' PERU' 7,4 BRASILE ARGENTINA ARGENTINA 5,2 Italia Position:nd 0 Italia Position:0 0 Italia Position:0 0 Italia Position:0 0 Settori (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Manufatturiero Costruzioni Servizi Servizi di informazione e comunicazione Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. 12

15 STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: (INWARD) Stock di investimenti diretti esteri nel paese: (Inward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 68,7 % 76,7 % 76 % 0 % 0 % 0 % Totale (mln e var. %) mln mln mln. 0 mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI SPAGNA USA USA USA SPAGNA PAESI BASSI PAESI BASSI PAESI BASSI SPAGNA Italia Position: Italia Position: Italia Position: Settori (mln. ) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Manufatturiero Costruzioni Servizi Servizi di informazione e comunicazione Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio Servizi di alloggio e ristorazione Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. OSSERVAZIONI Vi è una notevole apertura verso gli investimenti esteri; il trattamento degli investitori stranieri è equiparato a quello degli operatori nazionali e l'operatività è consentita in quasi tutti i settori. Nel giugno 2015 la Presidente Bachelet ha promulgato la nuova Legge Quadro sugli Investimenti Esteri in Cile, elaborata con l'obiettivo di modernizzare la legislazione nazionale in materia, oggi regolata da un Decreto Legge (D.L.600) risalente al La nuova normativa, che entrera' in vigore dal gennaio 2016, mira ad aumentare il flusso in entrata degli investimenti esteri (IDE), dando vita ad un sistema piu' dinamico e virtuoso, capace di orientare gli IDE verso quei settori giudicati fondamentali per lo sviluppo del Paese. La nuova legge prevede la creazione di un apposito Comitato di Ministri, incaricato di elaborare la politica nazionale in materia, nonche' di una nuova Agenzia per l'attrazione degli investimenti esteri. Tale Agenzia, oltre ad operare sul territorio nazionale, sara' presente anche all'estero attraverso uffici posizionati in mercati considerati strategici per l'economia cilena. Da un punto di vista fiscale, viene introdotto un regime transitorio fino al 2020, che permettera' agli investitori stranieri di siglare accordi con lo Stato quasi alle stesse condizioni previste dal DL. 600, con invariabilita' tributaria per un'aliquota pari al 44.45%. Al termine di questo periodo, lo Stato cileno terminera' di sottoscrivere questi contratti, in linea con quanto stabilito dalla riforma tributaria approvata lo scorso settembre e come raccomandato dall'ocse. Saranno comunque previste per tutti gli investitori stranieri le garanzie di non discriminazione arbitraria, di accesso al mercato delle divise e di libero trasferimento di capitali. 13

16 INVESTIMENTI - FLUSSI FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: (OUTWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: (Outward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 8 % 8,3 % 3,8 % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln mln mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. ) 2012 (mln. ) 2013 (mln. ) 2014 (mln. ) REGNO UNITO LUSSEMBURGO BRASILE SPAGNA BRASILE PERU' DANIMARCA COLOMBIA COLOMBIA Italia Position:nd 0 Italia Position:0 0 Italia Position:0 0 Italia Position:nd nd Settori (mln. )) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Manufatturiero Costruzioni Servizi Servizi di informazione e comunicazione Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio Servizi di alloggio e ristorazione -35 Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Banco Central de Chile/UNCTAD Il settore costruzione é considerato come voce individuale. I valori del settore Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) corrispondono al settore unificato di Elettricità, Gas e Acqua. 14

17 FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: (INWARD) Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: (Inward) Previsioni 2015 Previsioni 2016 Totale (% PIL) 9,3 % 10,6 % 7,2 % % nd % nd % Totale (mln e var. %) mln mln mln. mln. nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI USA USA PAESI BASSI PAESI BASSI LUSSEMBURGO SPAGNA REGNO UNITO PAESI BASSI USA Italia Position:24 11 Italia Position:25 37 Italia Position:24 8 Settori (mln. )) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Manufatturiero Costruzioni Servizi Servizi di informazione e comunicazione 803, Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio Servizi di alloggio e ristorazione Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Banco Central de Chile/UNCTAD Il settore costruzione é considerato come voce individuale. I valori del settore Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) corrispondono al settore unificato di Elettricità, Gas e Acqua. OSSERVAZIONI 15

18 MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità Avocado Tonnellate Ferro migliaia di T.M.F (tonnellat e Metriche ) Kiwi Tonnellate legno ad uso industriale metri cubi Litio Tonnellate Mele Tonnellate oro Kg di fino rame migliaiat.m.f (tonn. Metric he di rame sottile) Uva Tonnellate

19 BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea 17

20 COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA Val (0-100) Pos. 144 paesi Val (0-100) Pos. 148 paesi Val (0-100) Pos. 144 paesi GCI 4,6 33 4,6 34 4,6 33 Sub indici Requisiti di base (23,1 %) 5,3 28 5,3 30 5,3 30 Istituzioni (25%) ,9 28 4,8 28 Infrastrutture (25%) 4,6 45 4,5 46 4,6 49 Ambiente macroeconomico (25%) 6, ,9 22 Salute e Istruzione Primaria (25%) 5,6 74 5,7 74 5,7 70 Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %) 4,6 32 4,6 29 4,7 29 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 4,7 46 4,9 38 5,1 32 Efficienza del mercato dei beni (17%) 4,7 30 4,6 36 4,7 34 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 4,7 34 4,5 45 4,4 50 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 4,7 28 4,8 20 4,9 19 Diffusione delle tecnologie (17%) 4,5 44 4,5 42 4,6 42 Dimensione del mercato (17%) 4,4 42 4,5 42 4,5 41 Fattori di innovazione e sofisticazione (26,9 %) 3,9 45 3,9 45 3,9 49 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 4,2 48 4,3 54 4,2 55 Innovazione (50%) 3,5 44 3,6 43 3,5 48 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 04/06/2015 Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 184 paesi Val (0-100) Pos. 186 paesi Indice di Liberta Economica 78, ,7 7 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati The Heritage Foundation Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 04/06/

21 INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE Val (0-7) Pos. 132 paesi Val (0-7) Pos. 132 paesi ETI 5,1 18 5,1 14 Sub indici Accesso al mercato (25%) 5,7 2 5,7 2 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 5,7 2 5,7 2 Amministrazione doganale (25%) 5,3 23 5,3 23 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 5,4 21 5,2 24 Efficienza delle procedure di import e export (33%) Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 5,5 20 5,6 18 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 4,1 42 4,2 50 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 4,8 44 4,4 57 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 3,8 64 3,7 65 Disponibilita ed utilizzo dell'ict (33%) 3,8 46 4,6 44 Contesto business (25%) 5,1 26 5,3 23 Regolamentazione (50%) 4,5 32 4,9 20 Sicurezza (50%) 5,7 25 5,7 26 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 11/11/ Valore (%) Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 59,6 62,5 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 11/11/2013 OSSERVAZIONI Il Cile si conferma come un Paese estremamente dipendente per quanto concerne la crescita del PIL dal commercio internazionale, sia per l abbondanza di materie prime (minerali, tra cui il rame in particolare) a sua disposizione, sia per la dimensione contenuta del mercato interno. Le politiche di apertura al commercio internazionale, sviluppatesi compiutamente negli anni 80 del secolo scorso, hanno consentito negli ultimi trent anni di mantenere tassi di crescita in media elevati e di permettere al Paese, grazie ad una rete in via di ulteriore accrescimento di accordi di libero scambio, di raggiungere un grado di apertura tra i piu elevati a livello mondiale. Di fatto un prodotto "Made in Cile" puo raggiungere senza dazi in importazione oltre 60 Paesi e 3,5 miliardi di persone. E il concetto di Paese piattaforma che realmente pone il Cile in una posizione del tutto particolare nel contesto regionale latinoamericano, con una forte proiezione all area del Pacifico. Ultimo aggiornamento: 11/11/

22 FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2011 / / / 2014 Accesso al finanziamento 5,2 9,9 8 Aliquote fiscali 7,3 7 4,5 Burocrazia statale inefficiente 17,6 12,3 13,8 Scarsa salute pubblica 2,8 3,1 2,2 Corruzione 0,9 1,1 1,2 Crimine e Furti 2,6 1,6 0,9 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 4,1 3,9 4,4 Forza lavoro non adeguatamente istruita 16,5 15,6 16,5 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture 6 5,2 7,3 Inflazione 2,4 0,4 0,1 Instabilita delle politiche 0,3 0,7 1 Instabilita del governo/colpi di stato 0 0,3 0 Normative del lavoro restrittive 22,3 18,8 19,2 Normative fiscali 10,8 7,5 9,2 Regolamenti sulla valuta estera 1,1 1,6 1,2 Insufficiente capacita di innovare 10,7 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 15 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici (da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 27/05/2013 OSSERVAZIONI Come evidenziato dai dati numerici riportati, tra i fattori maggiormente problematici per fare business sono evidenziati un eccesso di burocrazia statale, generalmente efficiente ma con alcune caratteristiche problematiche per gli investitori stranieri (quali ad esempio le procedure di riconoscimento dei titoli professionali o l ottenimento del RUT, equivalente in buona misura al codice fiscale italiano essenziale per espletare qualsiasi attivita lavorativa), una scarsa istruzione della forza lavoro locale (a partire dalla limitata diffusione della conoscenza della lingua inglese), ed un eccesso di complessità della normativa del lavoro, tendenzialmente favorevole, comunque, al datore di lavoro. Per quanto concerne la normativa fiscale, si segnala la perdurante mancanza dell accordo che eviti la doppia imposizione fiscale tra Italia e Cile, che svantaggia in termini competitivi le imprese italiane rispetto alle concorrenti europee appartenenti a Paesi che, invece, hanno tali accordi vigenti con il Cile. Ultimo aggiornamento: 27/05/

23 BUSINESS COST Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o Chief Executive in organizzazioni medio-grandi. Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in organizzazioni piccole. Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con predominanza della responsabilita di staff. Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze gestionali o regionali. Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria senza o con ridotte responsabilita di supervisione. Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 per anno. Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per KwH. Acqua per uso industriale /commerciale. Unita per anno per anno per anno per anno per anno per m2 per anno per m2 per anno per kwh per m , , , , , , , , , , , , , , ,11 267,78 198,06 270,77 29,82 38,97 44,49 0,07 0,06 0,07 0,85 0,8 0,98 Aliquota fiscale corporate media. % ,5 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % Aliquota fiscale massima su persona fisica. % Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 06/03/2014 OSSERVAZIONI Come già altrove segnalato uno dei costi maggiori per le attività produttive in Cile e rappresentato dal costo dell energia elettrica, uno dei più elevati della Regione, che, di fatto, rende meno competitiva la produzione nazionale in comparazione a quella di Paesi confinanti. Il costo della manodopera specializzata, peraltro decisamente non numerosa sul mercato nazionale del lavoro, non e certamente tra i meno elevati della Regione. Si registrano elevate discrepanze intersettoriali per quanto concerne le remunerazioni. Ad esempio, i salari medi del settore minerario sono circa 3 volte superiori a quelli del settore manifatturiero. Si registrano, infine, discrepanze nei costi del lavoro a livello regionale. Ultimo aggiornamento: 06/03/

24 INDICE DOING BUSINESS Val (0-7) Pos. 185 paesi Val (0-7) Pos. 189 paesi Val (0-7) Pos. 189 paesi Posizione nel ranking complessivo Avvio Attivita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (25%) Tempo - giorni (25%) 8 5,5 5,5 Costo - % reddito procapite (25%) 4,5 0,7 0,7 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 67,3 0,7 0,7 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 67,6 63,9 62,1 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) 31 28,5 28,5 Costo - % valore della proprieta (33,3%) 1,3 1,2 1,2 Accesso al credito (Posizione nel ranking) Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 6 max) (37,5%) Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%) Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) Tasse (Posizione nel ranking) Pagamenti annuali - numero (33,3%) Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai pagamenti (33,3%) Tassazione dei profitti (33,3%) 28,1 21,2 21,2 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) Documenti per esportare - numero (33,3%) Documenti per importare - numero (33,3%) Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per esportare - giorni (33,3%) Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per importare - giorni (33,3%) Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%) Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%) Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) Risolvere una controversia - giorni (33,3%) Costi - % del risarcimento (33,3%) ,6 28,6 Procedure - numero (33,3%) 28, Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) Tempo - anni 3,2 3,2 3,2 Costo - % del valore della proprieta del debitore 15 14,5 14,5 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare Ultimo aggiornamento: 05/06/

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