Ma come si spiega una tale crescita? Quali sono i v antaggi (ed eventualmente i limiti) di un seminario così popoloso?

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1 Da 1200 a partecipanti in dieci anni. Sono queste le cifre impressionanti del corso Sprigiona il Potere che è in Te di motivazione personale di Anthony Robbins, uno dei massimi eventi formativi del mondo. Ma come si spiega una tale crescita? Quali sono i v antaggi (ed eventualmente i limiti) di un seminario così popoloso? Che i grandi nomi suscitino un forte interesse e siano in grado di mobilitare grandi masse, è inevitabile. I Grandi Trainer internazionali sono oggi l equivalente di vere e proprie Star capaci di catalizzare l attenzione dei media e muovere capitali, a dimostrazione di quanto siano importanti temi quali lo sviluppo personale e la crescita interiore. Del resto, ammettiamo che nella mia vita io desideri approfondire le tecniche e le teorie di Anthony Robbins o Deepak Chopra, quali alternative avrei? Potrei partecipare ad un corso in cui ho l opportunità dal vivo di assorbire i suoi insegnamenti ed essere guidata dal nell apprendimento, oppure dedicarmi alla semplice lettura di un libro. È palese che la prima soluzione presenti dei vantaggi in più. Ah, già, dimenticavo: potrei pure decidere di fare un corso clone, ovvero scegliere tra la miriade di proposte sul mercato qualcosa che abbia titolo e tematiche simili, vale a dire motivazione, crescita personale ecc Ma perché dovrei accontentarmi di una scelta di Serie B? 1 / 9

2 I giusti ingredienti Chi ha già partecipato almeno una volta nella vita ad un Grande Evento formativo lo sa. Il corso è un compendio perfettamente congegnato di contenuti, emozioni, scenografie, suoni, luci. Pensate ad un bellissimo concerto dal vivo della vostra band preferita e moltiplicate per 1000 le sensazioni che ne potreste ricavare. A questo aggiungete i vantaggi dell insegnamento diretto e l interattività. In effetti, proprio come un opera multimediale, la nascita di un Grande Evento formativo è frutto attento di studi che spaziano dai campi della didattica e quello della musicoterapia, attraverso la scelta oculata di contenuti, esercizi ed immagini il cui scopo è quello di mettere in moto entrambe gli emisferi del nostro cervello (razionale emotivo), così da coinvolgere e mobilitare completamente i nostri sensi. In questo modo si creano nuove suggestioni e si dà vita ad un occasione esperenziale unica e indimenticabile. Il primo passo per il vero cambiamento interiore. 2 / 9

3 Non solo: per quanto riguarda i grandi eventi formativi (Anthony Robbins, Roy Martina ed altri) bisogna sapere che il Trainer è abilmente supportato da uno staff numeroso e organizzatissimo. Robbins, ad esempio, viaggia con circa 150 persone al suo seguito. Non gente qualsiasi, ma persone da lui stesso formate e specializzate, responsabili di aree di competenza specifiche, sia tecniche che didattiche. Ciascuna di esse è incaricata di favorire l apprendimento, di supportare lo svolgimento degli esercizi e di trasferire l energia e gli insegnamenti di Robbins fino alle ultime file. Questa funzione di raccordo tra partecipanti e Trainer è un valore aggiunto decisivo. L energia che si sviluppa, sapientemente guidata ed incanalata dal Trainer e dal suo staff, acquista una potenzialità straordinaria. Il fattore massa Decidere di partecipare ad un evento a cui saranno presenti migliaia di persone può suscitare sentimenti contrastanti. Esaltazione o terrore? Certo è che la parola massa evoca di per sé suggestioni negative. È un termine che tende a generalizzare e ad omologare, e diciamolo francamente: nessuno ama essere considerato massa. Eppure, la collettività è un vero e proprio strumento didattico che, se opportunamente gestito, consente di raggiungere in modo più veloce molti obiettivi. 3 / 9

4 Come dice Le Bon ciò che orienta e muove le masse non è la coscienza, ma l inconscio. Nella folla hanno modo di emergere istinti che altrimenti sarebbero repressi e controllati. L individuo all interno della massa acquista, già per il solo fatto numerico, un sentimento di potenza invincibile. Ciò gli permette di cedere ad istinti che, se fosse rimasto solo, avrebbe necessariamente tenuto a freno. Volgendo questo concetto al positivo, grazie alla guida del Trainer e delle tecniche potenzianti, arriviamo a riscoprire parti di noi stessi e capacità che nemmeno pensavamo di avere. La psicologia della massa altro non è che la psicologia umana più antica. Essa si rifà ai rituali antichissimi, alla partecipazione ancestrale. Esprime il bisogno di sentirsi in armonia con gli altri,anziché contrapporsi a loro, e del resto non è proprio l amore/bisogno per gli altri a tenere insieme la società? Globalizzazione e isolamento È proprio quel essere insieme, quel percepirci come un corpo unico che fa il successo di un 4 / 9

5 Grande Evento formativo. Una soluzione per annullare alcune controindicazioni della nostra epoca, forse? In effetti, il paradosso dei nostri tempi è quello di vivere una globalizzazione imperante che, nonostante l abbattimento di tante barriere e confini, finisce spesso per lasciarci ancora più soli. Per questo p artecipare dal vivo (e non in remoto ) acquista oggi una valenza ancora maggiore. Del resto, da che mondo è mondo ci sono esperienze che valgono soltanto se fatte in gruppo. Chi vorrebbe andare in discoteca e ritrovarsi da solo? A chi piacerebbe andare a teatro e ritrovarsi come unico spettatore in platea? E allo stadio? In un aula universitaria o ad una conferenza? Perdere per un attimo i confini del sé non può che farci bene, specialmente se al contempo otteniamo in cambio un ondata di energia che deriva dall essere parte di un entità tanto potente e coesa. tratta di un esperienza catartica, di cui fare tesoro. L illusione dell io 5 / 9

6 A volte ci si illude che un incontro individuale (o quasi) con un maestro possa risolvere i nostri problemi. Ma non è così che funziona e questa idea diventa spesso una scusa per non impegnarsi a crescere. In realtà sono proprio meccanismi di gruppo quali il contagio e la suggestione ad essere strumenti potenti ed insostituibili. Dobbiamo essere critici, ma non averne paura, perché se gestiti con consapevolezza e per scopi positivi possono aiutarci a crescere. Chi ha avuto esperienze di qualità in campo formativo sa bene come a volte l impegno mentale (e anche fisico) possa essere intenso e faticoso. Ore di concentrazione, giornate intere di lavoro su stessi. Pensare che tutto questo possa essere svolto nell ambito di sedute individuali è pura follia. Nessuno potrebbe reggere lo stress psico-fisico di mettersi direttamente in gioco per tempi tanto prolungati o di sentirsi sotto osservazione tanto a lungo. Il materializzarsi della così detta anima della massa intorno a contenuti positivi e motivanti è di per sé un evento esclusivo, in grado di caricarci al massimo, di restituirci in pochi minuti quelle emozioni tanto intense e benefiche di fiducia nel prossimo, di amore e di reciproca accettazione che forse dall età della nostra adolescenza - credevamo ormai perdute per sempre. Attraverso l esperienza del lavoro di gruppo ritroviamo noi stessi, le emozioni più pure e la gioia della condivisione. 6 / 9

7 In conclusione Quindi, in definitiva partecipare ad un Grande Evento formativo, serve davvero? se vuoi un esperienza unica, memorabile, esclusiva. se sei disposto a metterti in gioco, a divertirti, a lasciarti andare. se credi nel piacere della condivisione. 7 / 9

8 se scegli la gioia di partecipare con gli altri. se vuoi abbandonare davvero le tue paure ed uscire dall isolamento. se una volta tornato a casa proseguirai il cammino. 8 / 9

9 Stefania Baldassarri 9 / 9