AGE NZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIE NTALE DELLE MARCHE

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1 AGE NZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE AMBIE NTALE IL RUOLO DEL SISTEMA AGENZIALE PER LA PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLE POLITICHE AMBIENTALI COMUNITARIE VOLONTARIE: ECOLABEL ED EMAS NEL SETTORE TURISTICO PERCORSI VERDI E TURISMO SOSTENIBILE Ambiente Cultura Economia - Fermo sabato 14 maggio 2005 Dott. Federica Allegrezza - Direzione Tecnico Scientifico ARPAM

2 Servizi Territoriali

3 ATTIVITA ISTITUZIONALE Supporto Tecnico agli Enti per programmi di controllo, vigilanza Pareri tecnici per interventi di tutela e recupero ambientale Supporto per VIA e ricerche di sistemi a ridotto impatto Supporto per risarcimento del danno ambientale Supporto per il rilascio di autorizzazioni Valutazione e prevenzione 334/99

4 ATTIVITA ISTITUZIONALE Vigilanza e controlli del rischio ambientale, biologico, geologico, fisico, batteriologico, chimico, su aria, acqua, suolo Controlli su macchine e impianti Controllo prescrizioni dei provvedimenti degli Enti Controlli ambientali per le radiazioni Supporto e collaborazione con protezione civile per emergenze Ricerca meteoclimatologica

5 Raccolta e pubblicazione dati ATTIVITA ISTITUZIONALE Divulgazione ambientale, educazione, formazione, divulgazione, politiche ambientali (EMAS; Ecolabel; Agenda 21 ) Campagne di controllo e proposte di bonifica Sorveglianza, balneazione, mitilicoltura

6 DIREZIONE TECNICO-SCIENTIFICA ATTIVITA A STAFF AGGIORNAMENTO/DOCUMENTAZIONE COMUNICAZIONE/INFORMAZIONE FORMAZIONE EDUCAZIONE AMBIENTALE QUALITA SISTEMA INFORMATIVO DATI AMBIENTALI POLITICHE AMBIENTALI/PROGRAMMI FINALIZZATI COORDINAMENTO TECNICO SCIENTIFICO

7 POLITICHE AMBIENTALI/PROGRAMMI FINALIZZATI Nodo regionale di riferimento per le attività di formazione e informazione sui Sistemi di Gestione Ambientale: Regolamento EMAS n 761 /01 e ISO Elaborazione e applicazione della Procedura di Conformità Legislativa in applicazione all art.6 del Reg. n 761/01 EMAS. Attività di coordinamento con la rete EMAS/SGA Attività di informazione e divulgazione sulle Politiche Comunitarie : Regolamento Ecolabel n 1980/00 ; Agenda 21; Green Public Procurement, Dichiarazione Ambientale di prodotto, Ciclo di Vita del prodotto (LCA) Partecipazione e sviluppo di iniziative e progetti nazionali del sistema delle Agenzie Ambientali.

8 NODO REGIONALE PER EMAS/SGA ECOLABEL

9 Progetti con coordinamento dall Unità di supporto EMAS dell APAT CINQUE PROGETTI 2 PROGETTI CONCLUSI 3 PROGETTI IN CORSO ANNO ISTITUZIONE DELLA RETE EMAS/SGA Attività di diffusione e promozione delle politiche comunitarie ambientali ANNO Accordo Volontario tra provincia di Ascoli Piceno, Comune di Monterubbiano, ARPAM, Unione Industriale del Fermano ed Azienda FAAM per il Raggiungimento della Registrazione FAAM; L azienda FAAM di Monterubbiano è la prima organizzazione delle marche ad avere ottenuto la Registrazione EMAS PROGETTI DELLA RETE EMAS/SGA

10 PROGETTI IN CORSO Progetto Formazione Comparto Calzaturiero Progetto di Formazione Comunicazione Ambientale nell ambito dell Accordo di Programma tra Regione Marche, Provincia di Macerata, Arpam, Confindustria Macerata e Aziende Industriali Associate, Comune di Civitanova Marche, Porto Recanati, Montecosaro, Potenza Picena, Morrovalle e altri comuni interessati : L Analisi Ambientale per l introduzione di sistemi di gestione ambientale nel comparto della produzione di suole per calzature in materiale sintetico e delle aziende operanti nel territorio della provincia di Macerata ; sottoscritto il 13 maggio 2002.

11 PROGETTI IN CORSO PROGETTO APAT/ARPA/APPA Elaborazione di linee guide ad uso del sistema agenziele sulla CONFORMITA LEGISLATIVA art. 6 del Regolamento EMAS PROGETTO APAT/ARPA/APPA Integrazione delle attività di informazione e formazione del sistema della Rete EMAS / SGA su ECOLABEL e politiche ambientali di prodotto Attivazione delle Agenzie su progetti relativi alla applicazione dell ECOLABEL al settore turistico

12 LA RETE DI INFORMAZIONE E DIFFUSIONE PER ECOLABEL

13 Scopo: Il Sistema Ecolabel Il marchio ha l obiettivo di promuovere prodotti e servizi che durante l intero ciclo di vita presentino un minore impatto ambientale contribuendo così ad un uso efficiente delle risorse e a un elevato livello di protezione dell ambiente art. 1.1 Caratteristiche: è uno strumento volontario di politica ambientale istituito col V programma d azione dell Unione europea è uno strumento selettivo, basato sulla valutazione delle qualità ecologiche e prestazionali dell intero ciclo di vita dei prodotti, ideato per premiare l eccellenza del mercato

14 I vantaggi dell ECOLABEL Per l azienda Mercato: una maggiore visibilità sul mercato attraverso la vendita di prodotti riconosciuti e pubblicizzati su tutto il territorio europeo Competitività: possibilità di distinguersi tra le altre aziende dello stesso settore con prodotti più rispettosi dell ambiente Cliente: è un marchio che può attirare i consumatori sensibili alle tematiche ambientali

15 I vantaggi dell ECOLABEL Per il consumatore Possibilità di trovare prodotti/servizi di alta qualità ecologica sul mercato garantiti a livello Europeo Opportunità di contribuire direttamente alla riduzione degli impatti ambientali negativi dei prodotti industriali

16 Regolamento1980/2000 Con il regolamento (CE) n. 1980/2000 del 21 settembre 2000, si sostituisce il precedente regolamento Ecolabel (CEE) n. 880/92 apportando le seguenti modifiche: il marchio è esteso anche i servizi i grandi distributori sono inclusi nella definizione di richiedente la semplificazione delle procedure di assegnazione la creazione dell EUEB (european union ecolabel board) integrazione anche dei marchi nazionali riduzione della tassa sul diritto d uso utilizzazione di laboratori accrediati a norma UNI CEI EN ISO/IEC esclusione dal campo di applicazione delle sostanze classificate in base alle direttive 67/548/CEE o 1994/45/CE

17 I GRUPPI DI PRODOTTI Ammendanti del suolo e substrati di coltivazione Carta per copie e carta grafica Calzature Coperture dure per pavimenti Detersivi: per lavastoviglie, lavatrice, piatti a mano, sanitari, casa Elettrodomestici: lavatrici, frigoriferi e congelatori, lavastoviglie, televisori, aspirapolvere Lampade elettriche Materassi Personal computer e portatili da tavolo Prodotti in carta-tessuto: carta igienica, carta da cucina, fazzoletti Prodotti tessili Servizi ricettività turistica Vernici

18 I SOGGETTI COINVOLTI L azienda al fine di ottenere l assegnazione del marchio interagisce con i seguenti soggetti: Il Comitato Ecolabel Ecoaudit è responsabile del rilascio del marchio Ecolabel in Italia APAT Agenzia Nazionale per la protezioene dell Ambiente e i Servizi Tecnici fornisce il supporto al Comitato per tutte le attività tecniche inerenti lo sviluppo, la diffusione e la concessione del marchio Ecolabel I laboratori accreditati per l effettuazione delle prove richieste per la concessione del marchio

19 Ecolabel europeo: marchio che contraddistingue i Prodotti che rispondono a criteri ambientali europei

20 IL SERVIZIO DI RICETTIVITÀ TURISTICA La recente pubblicazione dei criteri per la concessione del Marchio Europeo al servizio di ricettività turistica (Decisione della Commissione europea 203/287/CE del 14 Aprile del 2003) ha reso disponibile, per gli operatori economici del settore, un nuovo strumento per il miglioramento dell impatto ambientale del servizio offerto dalle strutture e per la loro promozione sul mercato europeo e internazionale.

21 IL SERVIZIO DI RICETTIVITÀ TURISTICA Chi può richiedere l Ecolabel europeo per il Servizio di ricettività turistica Il servizio di ricettività turistica è definito come: l erogazione a pagamento del servizio di pernottamento in strutture ricettive dotate di stanze adeguatamente attrezzate con almeno un letto, offerto come attività principale a turisti, viaggiatori e ospiti. Il servizio di pernottamento può comprendere l erogazione di servizi di ristorazione, attività di fitness e/o spazi verdi. In base a questa definizione le diverse tipologie di strutture ricettive che forniscono a turisti, viaggiatori ed ospiti:

22 IL SERVIZIO DI RICETTIVITÀ TURISTICA Tipi di strutture ricettive classificate in base alla Decisione della Commissione 99/35/CE rientranti nel campo di applicazione dell Ecolabel europeo. Tipi di alloggi turistici ALLOGGI TURISTICI COLLETTIVI Albergi Alberghi Motel Case albergo Locande sulla strada Alberghi sulla spiaggia Villaggi turistici Strutture ricettive simili agli alberghi Pensioni Residenze turistiche B&B Fattorie Altri tipi di alloggi collettivi Alloggi per vacanze Campeggi (solo per bungalows) Ostelli della gioventù Alloggi per gruppi e case di villeggiatura per anziani, dipendenti, lavoratori, studenti Rifugi di montagna

23 IL SERVIZIO DI RICETTIVITÀ TURISTICA Strutture specializzate Alloggi legati a stabilimenti di cura Campi di lavoro, colonie di vacanza Alloggi legati a centri di conferenza ALLOGGI TURISTICI PRIVATI Camere in affitto in alloggi familiari Alloggi affittati da privati o da agenzie professionali Residenze secondarie (incluse le multiproprietà)

24 OBIETTIVI DEI CRITERI RISPARMIO IDRICO ED ENERGETICO FORMAZIONE DEL PERSONALE INFORMAZIONE AGLI OSPITI ECO-ACQUISTI RIDUZIONE USO SOSTANZE NOCIVE PROMOZIONE PRODOTTI REGIONALI

25 Struttura dei criteri I criteri sono divisi in due sezioni principali: 1. Criteri obbligatori (n.37) 2. Criteri opzionali (n.47) Entrambe le sezioni sono strutturate in sotto-sezioni: energia, acqua, sostanze chimiche,rifiuti, altri servizi, gestione generale Tutti i 37 Criteri obbligatori devono essere rispettati se applicabili. Questo significa se non richiesto dalla legge per alcuni criteri, chiaramente indicato nel criterio, oppure in considerazione della specifica situazione della struttura ricettiva.

26 BENEFICI PER LE IMPRESE Miglioramento dell immagine Opportunità di mercato Razionalizzazione dei costi Rispetto della normativa ambientale

27 COSTI PER LE IMPRESE Costi amministrativi Spese di istruttoria: 300 Euro Diritti annuali: 0,075% del fatturato (prezzo medio del pernottamento X numero di pernottamenti) Costi per adeguamento strutturale

28 COSTI PER LE IMPRESE Riduzioni previste: 1. Per micro imprese e rifugi di montagna (-75%) 2. SME (-25%) 3. Imprese con EMAS-ISO (-15%) 4. Primi tre richiedenti (-25%) RIDUZIONE MAX CUMULABILE PER I CASI %

29 IL PROGETTO ARPA/APAT Coinvolgimento delle principali Associazioni di categoria e delle istituzioni per: Definizione del manuale in base alle specificità nazionali Sviluppo e revisione dei criteri Promozione a livello locale Collaborazione con iniziative esistenti

30 ADEGUAMENTO DEL MANUALE PER IL RICHIEDENTE Obiettivo: Verificare eventuali difficoltà applicative Garantire l applicabilità dei criteri nel tempo di concessione del marchio

31 Servizi che hanno ottenuto il marchio Ecolabel in Italia (Fonte APAT) Servizio Servizio di ricettività turistica Servizio di ricettività turistica Servizio di ricettività turistica Fornitore Hotel Jolie Il Duchesco Locanda del Parco - L'ARBERGH Servizio offerto Pernottamento Pernottamento Pernottamento Sono in corso 8 istruttorie

32 G.U.U.E. L 108 del 29 aprile II Atti per i quali la pubblicazione è non una condizione di applicabilità - Commissione 2005/338/CE * Decisione della Commissione, del 14 aprile 2005, che stabilisce i criteri per l assegnazione di un marchio comunitario di qualità ecologica al servizio di campeggio [notificato con il numero C(2005) 1242] (1)

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34 IL REGOLAMENTO EMAS II EMAS SI APPLICA A TUTTE LE ATTIVITA CON IM PATTO AMBIENTALE LA REGISTRAZIONE NON E PIU RIFERIBILE AL SOLO SITO, BENSI ALL ORGANIZZAZIONE LO STANDARD ISO VIENE RICONOSCIUTO COME RIFERIMENTO PER IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE VIENE PREVISTA, A PARTE ALCUNE ECCEZIONI, LA FREQUENZA ANNUALE DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE VIENE ADOTTATO UN LOGO PER LE IMPRESE ADERENTI VIENE PREVISTA UNA POLITICA DI ARMONIZZAZIONE DELLO SCHEMA ALL INTERNO DELL UE SONO RACCOMANDATI STRUMENTI DI INCENTIVAZIONE E DI PROM OZIONE VIENE RICHIESTA LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI DIPENDENTI IL TESTO, PIU COMPLETO RISPETTO AD EM AS I, PREVEDE LA PUBBLICAZIONE DI LINEE GUIDA SPECIFICHE PER PARTICOLARI ARGOMENTI

35 Il regolamento EMAS attuazione in Italia Comitato art.19 APAT SUPPORTO TECNICO D.M.413/ 95 Comitato ecolabel-ecoaudit L.61/94 DPR 207/02 Registrazioni Accreditamento Diffusione promozione Impresa/ organizzazione Verificatori ambientali

36 DIFFERENZA NEL PERCORSO FINALE FRA ISO ED EMAS REVISORE AMBIENTALE PROGRAMMA AMBIENTALE IMPRESA ADOTTA POLITICA AMBIENTALE ANALISI AMBIENTALE DEL SITO OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO AUDIT EFFETTUA PREDISPONE EFFETTUA SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE EMAS ISO VERIFICA EMAS (VERIFICATORE AM BIENTALE) ORGANISMO COMPETENTE L IMPRESA TRASMETTE CONVALIDA DELLA D.A. CERTIFICAZIONE 1SO ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE TECNICA ACCERTA RISPONDENZA AL REGOLAMENTO RENDE DISPONIBILE REGISTRAZIONE DEL SITO DOCUMENTAZIONE DIVULGATIVA PUBBLICO

37 MODELLO DI UN SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE ANALISI AMBIENTALE INIZIALE MIGLIORAMENTO CONTINUO POLITICA AMBINETALE RIESAME DELLA DIREZIONE PLAN DO ACT CHECK PIANIFICAZIONE CONTROLLI E AZIONI CORRETTIVE ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO

38 PROCEDURA ARPAM Organismo Competente Art. 6 Reg 761/ 01 Comitato Ecoaudit Ecolabel INIZIO ISTRUTTORIA TECNICA APAT INFORMAZIONI INVIO DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE CONVALDIATA DAL VERIFICATORE AMBIENTALE ORGANIZZAZIONE ARPA MARCHE "autorità competente in materia di controllo ambientale, da cui acquisire su richiesta informazioni sul fatto che l'organizzazione ottemperi alla legislazione ambientale applicabile".

39 PUBBLICO MIGLIORAMENTO PERFORMANCE EMAS CONFORMITA LEGISLATIVA DICHIARAZIONE AMBIENTALE ANALISI AMBIENTALE INIZIALE ISO PARTECIPAZIONE DIPENDENTI POLITICA AMBIENTALE OBIETTIVI E PROGRAMMI SGA AUDIT INTERNO

40 LE STRUTTURE ALBERRGHIERE E BAR CERTIFICATI ISO Regione Marche n 1 Italia n 172 (Dati Sincert) REGISTRAZIONI EMAS DI TERRITORIO Regione Marche n 1 Italia n 16

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42 Il turismo ha un effetto su 20 milioni di posti di lavoro e incide per circa il 12% sul PIL in Europa Turismo e ambiente sono strettamente connessi (Capitolo 4 del Sesto programma di azione ambientale dell Unione Europea) I Turisti, ma anche i T.O., sono sempre più interessati alla qualità ambientale delle loro destinazioni turistiche e delle strutture.

43 TURISMO MARCHE

44 TURISMO MARCHE (dati statistici Gennaio Dicembre 2003) fatturato globale milioni di Euro di cui 325 milioni di Euro in valuta estera

45 Numero ALBERGHI 969, POSTI LETTO Numero CAMPEGGI E VILLAGGI TURISTICI 110, capacità ricettiva Numero ALLOGGI TURISTICI 383 camera 868 Numero COUNTRY HOUSE 79 camere 369 Numero CASE E APPARTAMENTI TURISTICI 108 Numero AFFITTACAMERE 163 Numero OSTELLI CASE PER FERIE 90 Numero RIFUGI 8 Numero BED & BREAKFAST

46 I sistemi turistici locali Nel marzo del 2001 è stata approvata la LEGGE QUADRO sul turismo n 135/01 con la quale il si è voluto rilanciare il Settore del Turismo Nel novembre del 2001 con il Referendum confermativo il titolo V della Costituzione attribuisce alle Regioni il pieno potere di legiferare in materia di Turismo e trasferisce loro le competenze del settore Una delle innovazioni introdotte dalla legge è la creazione (art. 5 L. 135/01) dei SISTEMI TURISTICI LOCALI (STL)

47 I sistemi turistici locali contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a Regioni diverse, caratterizzati dall offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazione turistiche, compresi i prodotti tipici dell agricoltura e dell artigianato locale, o della presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate STL = UTILI SISTEMI per la costruzione di un SISTEMA DI RELAZIONI I STL debbono essere promossi dagli ENTI LOCALI e dai SOGGETTI PRIVATI operanti nel Territorio nel settore del Turismo e formalmente riconosciuti dalle Regioni di appartenenza.

48 I sistemi turistici locali I requisiti per il riconoscimento: un ampia dimensione del territorio coinvolto e la sua significatività turistica; un sistema di rete di soggetti Pubblici - tra cui prevedere i Comuni, le Province e le Comunità Montane - e di Operatori Privata, prescindendo che ogni Comune non potrà far parte di più di un Sistema; la presenza di più tipologie di offerte turistiche ed una significativa dimensione dei flussi turistici, confrontata da almeno 1500 posti letto. IL STL deve essere fondato su un Piano Strategico contenente le linee di indirizzo che motivano organicamente la volontà associativa: -Una visione condivisa -Lo stato delle funzioni ospitali del luogo - i punti di forza, di debolezza, le potenzialità e i rischi - gli assi strategici dello sviluppo turistico

49 SISTEMI TURISTICI LOCALI DELLA REGIONE MARCHE 1. "URBINO E IL MONTEFELTRO 2. "ALTAMARINA 3. "MARCABELLA 4. "MISA ESINO FRASASSI 5. "RIVIERA DEL CONERO 6. "TERRE DELL'INFINITO 7. "IL MARE ADRIATICO DELLE GRANDI FIRME" (MC-AP) 8. "MONTI SIBILLINI":Terra di Parchi e di Incanti.(MC-AP) 9. "MARCA FERMANA" -Dal Mare ai Monti Azzurri 10 "PICENO MAREMONTI"

50 TURISMO MARCHE AGENZIA REGIONALE PUNTI DI FORZA MARE MONTAGNA ELEVATA QUALITA AMBIENTALE ARTE E CULTURA SPETTACOLI TRADIZIONI SPORT DIVERTIMENTI TERME ENOGASTRONOMIA ARTIGIANATO OSPITALITA

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