AMPLIAMENTO AI REATI 231/01. Unindustria Rovigo 18 ottobre 2010

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "AMPLIAMENTO AI REATI 231/01. Unindustria Rovigo 18 ottobre 2010"

Transcript

1 AMPLIAMENTO AI REATI AMBIENTALI DEL D.LGS. 231/01 Unindustria Rovigo 18 ottobre Studio Legale GTA

2 I reati ambientali - Cenni avv. Sonia Rosolen sonia.rosolen@gtastudio.eu 2010 Studio Legale GTA

3 Cosa si intende per diritto dell ambiente? E l insieme di norme appartenenti a differenti rami del diritto, che hanno quale fine comune quello della tutela del bene ambiente e della repressione dei comportamenti lesivi di tale bene

4 Cosa si intende per ambiente? Manca a livello giuridico una definizione univoca E l aria, l acqua, il suolo, il sottosuolo, la flora, la fauna, l ecosistema, il paesaggio, l uomo, etc

5 Cosa si intende per ambiente? La molteplicità degli elementi che compongono l ambiente giustifica le difficoltà incontrate dalla dottrina e dalla giurisprudenza nell individuare una specifica connotazione di tale nozione

6 Cosa si intende per ambiente? L elaborazione giurisprudenziale, costituzionale e ordinaria ha portato a riconoscere e garantire l ambiente come bene strumentale per la protezione di un bene finale all interno dell art. 32 Cost e come bene immateriale di una particolare rilevanza per la collettività distinto dai singoli beni che lo compongo, un bene avente valore costituzionale trasversale

7 Quali sono i reati ambientali? In materia di: rifiuti scarichi emissioni in atmosfera rumore

8 In materia di rifiuti (parte IV d.lgs. 152/2006): inottemperanza all ordinanza del Sindaco di rimozione, avvio a recupero e smaltimento e di ripristino dello stato dei luoghi (art. 255 c. 3) inottemperanza all obbligo di provvedere alla separazione dei rifiuti illecitamente miscelati (art. 255 c. 3) gestione (raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione) di rifiuti in assenza della prescritta autorizzazione, iscrizione e comunicazione (art. 256)

9 In materia di rifiuti (parte IV d.lgs. 152/2006): abbandono, deposito incontrollato o immissione nelle acque superficiali o sotterranee di rifiuti da parte di titolari di imprese o responsabili di enti (art. 256 c. 2) realizzazione o gestione di una discarica non autorizzata (art. 256 c. 3) inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni o carenza dei requisiti e delle condizioni richiesti per le iscrizioni o comunicazioni (art. 256 c. 4)

10 In materia di rifiuti (parte IV d.lgs. 152/2006): illecita miscelazione di rifiuti pericolosi con altri pericolosi o non pericolosi (art. 256 c. 5) deposito incontrollato di rifiuti sanitari pericolosi in caso di quantitativi superiori a 200 l o quantità equivalenti (art. 256 c. 6) omessa bonifica (art. 257 c. 1) omessa comunicazione di un evento potenzialmente in grado di contaminare il sito o aggravare la situazione di contaminazione (art. 257 c. 1)

11 In materia di rifiuti (parte IV d.lgs. 152/2006): trasporto senza FIR in caso di rifiuti pericolosi ovvero con indicazione di dati inesatti o incompleti (art. 258 c. 4) false indicazioni su natura, composizione e caratteristiche chimico fisiche in un certificato di analisi di rifiuti (art. 258 c. 4) trasporto con uso di certificato di analisi falso (art. 258 c. 4) traffico illecito di rifiuti (artt )

12 In materia di rifiuti (riflessioni): Si tratta per lo più di contravvenzioni; per alcune è possibile accedere (se ammessi) al beneficio dell oblazione, ovvero è possibile estinguere il reato attraverso il pagamento di una somma di denaro piuttosto elevata; In caso di traffico illecito di rifiuti (allestimento di mezzi, attività continuative organizzate, ingiusto profitto, gestione abusiva, ingenti quantitativi, dolo) sono ammesse le intercettazioni!

13 In materia di rifiuti (riflessioni): L impresa è davvero sicura di avviare a recupero e/o smaltimento i rifiuti prodotti nei limiti previsti per il deposito temporaneo o per lo stoccaggio? Esistono delle procedure che dimostrano come proprio i rifiuti depositati per primi non saranno conferiti per ultimi? I rifiuti pericolosi sono correttamente raggruppati, depositati in un area dotata di bacino di contenimento ed etichettati? L azienda verifica che il trasportatore ed il sito di destinazione del rifiuto siano correttamente autorizzati per il determinato codice CER del rifiuto?

14 In materia di rifiuti (riflessioni): E possibile escludere le terre e rocce da scavo dalla normativa sui rifiuti? Se si, a quali condizioni? Come è possibile che un determinato prodotto dell azienda venga reimmesso nel ciclo produttivo senza incorrere nel reato di gestione illecita di rifiuti? Che caratteristiche deve possedere un sottoprodotto? Posso trasportare all interno di un cantiere delle terre contaminate senza incorrere in alcun reato?

15 Particolare attenzione il beneficio della sospensione condizionale può essere subordinato alla esecuzione dell art. 192 c. 3 ovvero all adempimento dell art. 187 c. 3 nel caso di abbandono o miscelazione di rifiuti (art. 255 c. 3), all esecuzione degli interventi di emergenza, bonifica e ripristino ambientale nel caso di omessa bonifica (art. 257 c. 3), all eliminazione del danno o del pericolo per l ambiente nel caso di traffico illecito di rifiuti(art. 260 c. 4) segue la CONFISCA dell area in cui è stata realizzata la discarica abusiva se di proprietà dell autore o del compartecipe, salvi gli OBBLIGHI DI BONIFICA o di RIPRISTINO (art 256 c. 3)

16 Particolare attenzione segue la CONFISCA del mezzo nei casi di traffico e trasporto illecito (art. 259 c. 2) segue l INTERDIZIONE (dai pubblici uffici, da una professione o da un arte, dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e dalle imprese) e l INCAPACITA (a contrattare con la PA) nel caso di traffico illecito di rifiuti (art. 260 c. 3) segue il RIPRISTINO DELLO STATO DELL AMBIENTE nel caso di traffico illecito (art. 260 c. 4)

17 In materia di scarichi (parte III d.lgs. 152/2006): scarico in assenza di autorizzazione (perché non rilasciata, ma anche perché sospesa o revocata (art. 137 c. 1 e 2); inosservanza delle prescrizioni dell autorizzazione o dell autorità competente (art. 137 c. 3) violazione delle prescrizioni concernenti l installazione e la gestione dei controlli in automatico o l obbligo di conservazione dei risultati per gli scarichi contenente sostanze pericolose (art. 137 c. 4)

18 In materia di scarichi (parte III d.lgs. 152/2006): violazione dei limiti previsti per gli scarichi di acque reflue industriali (art. 137 c. 5) violazione, da parte del gestore di impianti di trattamento delle acque reflue urbane, dei limiti previsti per lo scarico (art. 137 c. 6) violazione dell obbligo di comunicazione di accettazione di rifiuti e materiali nel proprio impianto o inosservanza delle prescrizioni e dei divieti da parte del gestore del servizio idrico integrato (art. 137 c. 7)

19 In materia di scarichi (parte III d.lgs. 152/2006): non consentire l accesso ad un soggetto incaricato del controllo (art. 137 c. 8) non ottemperare alla disciplina dettata dalle regioni in materia di acque meteoriche (art. 137 c. 9) non ottemperare ai provvedimenti adottati dall autorità competente in tema di tutela delle acque idonee alla vita dei pesci (art. 137 c. 10)

20 In materia di scarichi (parte III d.lgs. 152/2006): inosservanza dei divieti di scarico nel suolo e nel sottosuolo (art. 137 c. 11) inottemperanza alle prescrizioni adottate in tema di tutela delle acque destinate alla vita dei molluschi (art. 137 c. 12) scarico in mare di sostanze o materiali vietati da parte di navi o aeromobili (art. 137 c. 13) utilizzo illecito di effluenti di allevamento, acque di vegetazione dei frantoi oleari e reflui provenienti da aziende agricole e piccole aziende agroalimentari (art. 137 c. 14)

21 In materia di scarichi (riflessioni): Si tratta esclusivamente di contravvenzioni, alcune delle quali peraltro estinguibili attraverso il pagamento di una somma di denaro, qualora vi sia ammissione al beneficio dell oblazione

22 Particolare attenzione il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere subordinato al RISARCIMENTO del danno o all esecuzione di INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA, BONIFICA e RIPRISTINO; sono diminuite dalla metà a due terzi le sanzioni penali (e quelle amministrative) per chi ha RIPARATO INTERAMENTE IL DANNO prima del giudizio penale (o dell ordinanza ingiunzione)(art. 137 c. 14)

23 In materia di emissioni in atmosfera (parte V d.lgs. 152/2006): emissioni in assenza di autorizzazione o con autorizzazione sospesa, decaduta, sospesa o revocata (art. 279 c. 1 d.lgs. 152/2006) installazione di uno stabilimento o modifiche sostanziali ad uno stabilimento in assenza di autorizzazione o modifiche non sostanziali all impianto in assenza di comunicazione (art. 279 c. 1 d.lgs. 152/2006)

24 In materia di emissioni in atmosfera (parte V d.lgs. 152/2006): emissioni in assenza di autorizzazione o con autorizzazione sospesa, decaduta o revocata (art. 279 c. 1 d.lgs. 152/2006) installazione di uno stabilimento o modifiche sostanziali ad uno stabilimento in assenza di autorizzazione o modifiche non sostanziali all impianto in assenza di comunicazione (art. 279 c. 1 d.lgs. 152/2006)

25 In materia di emissioni in atmosfera (parte V d.lgs. 152/2006): violazione delle prescrizioni autorizzative o dei valori limite previsti in tema di emissione (art. 279 c. 2 d.lgs. 152/2006) esercizio di un impianto o di un attività in assenza della preventiva comunicazione (art. 279 c. 3 d.lgs. 152/2006) omessa comunicazione dei dati relativi alle emissioni (art. 279 c. 4 d.lgs. 152/2006)

26 In materia di emissioni in atmosfera (parte V d.lgs. 152/2006): mancata adozione delle misure necessarie ad evitare un aumento anche temporaneo delle emissioni nel caso di impianti autorizzati in via provvisoria o in forma tacita (art. 279 c. 6 d.lgs. 152/2006)

27 In materia di rumore: La L. n. 447/95, legge quadro sull'inquinamento acustico non prevede sanzioni penali Disturbo delle occupazioni e del riposo (art. 659 c.p.)

28 Potrebbero tuttavia configurarsi anche fattispecie di reato ben più gravi.. disastro ambientale (434 c.p.) avvelenamento di acque destinate al consumo (439 c.p.) adulterazione di acque destinate al consumo (440 c.p.)

29 ..o comunque ipotesi di reato non previste dalla normativa di settore.. inosservanza dei provvedimento dell autorità (art. 650 c.p.) emissioni moleste (art. 674 c.p.) distruzione o deturpamento di bellezze naturali (art. 734 c.p.)

30 Un procedimento penale in materia ambientale.... può comportare per l azienda: enormi perdite economiche, soprattutto qualora vengano adottate misure cautelari reali (es. sequestro preventivo), danni all immagine e pressioni a livello mediatico

31 N.B.: in materia ambientale le violazioni non sono solo di tipo penale.... sussistono anche numerosi illeciti amministrativi con sanzioni pecuniarie elevate che si moltiplicano in caso di più violazioni (es. errata compilazione di numerosi FIR)

32 Ulteriori responsabilità in caso di contaminazione.. Attività di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale da parte del responsabile Possono intervenire il proprietario del sito o altri soggetti interessati; in subordine la PA, che ha diritto di rivalersi sul responsabile o qualora non fosse possibile nei confronti del proprietario del sito sino al valore dell immobile (oneri reali e privilegi speciali a tutela)

33 DOMANDE?. grazie per l attenzione. 33

distruzione di un habitat all interno di un sito protetto o comunque suo deterioramento con compromissione dello stato di conservazione

distruzione di un habitat all interno di un sito protetto o comunque suo deterioramento con compromissione dello stato di conservazione I reati ambientali presupposto ex art. 25-undecies del d.lgs. 231/2001 Articoli TUTELA DELLE SPECIE ANIMALI E VEGETALI SELVATICHE PROTETTE art. 727-bis c.p. TUTELA DELL HABITAT art. 733-bis c.p. ACQUA

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Premessa...

INDICE SOMMARIO. Premessa... INDICE SOMMARIO Premessa... XIII CAPITOLO 1 L OGGETTO DELLA TUTELA PENALE DELL AM- BIENTE. PROTEZIONE DELLE SPECIE, DEGLI HABITAT E DELLE AREE NATURALI PROTETTE 1. L oggetto della tutela penale dell ambiente:

Dettagli

REATI CONTRAVVENZIONALI PREVISTI DAL D.LGS.

REATI CONTRAVVENZIONALI PREVISTI DAL D.LGS. PAT/RFD334-31/07/2015-0396785 - Allegato Utente 2 (A02) REATI CONTRAVVENZIONALI PREVISTI DAL D.LGS. 152/2006 (cd. Codice dell ambiente) 29 quattuordecies Sanzioni (autorizzazioni integrate ambientali)

Dettagli

INDICE. Premessa... Parte Prima IL QUADRO GENERALE CAPITOLO 1 LE PREMESSE NORMATIVE

INDICE. Premessa... Parte Prima IL QUADRO GENERALE CAPITOLO 1 LE PREMESSE NORMATIVE INDICE Premessa... pag. IX Parte Prima IL QUADRO GENERALE CAPITOLO 1 LE PREMESSE NORMATIVE 1. Rilevanza della normativa comunitaria nel diritto interno... 3 2. Le prime direttive sui rifiuti del 1975 e

Dettagli

Presentazione... pag. 5

Presentazione... pag. 5 Presentazione.... pag. 5 Parte prima capitolo 1 Il diritto ambientale in genere 1. Premessa...» 17 2. L evoluzione della normativa ambientale....» 19 3. Ambiente e Costituzione...» 23 4. Ambiente e normativa

Dettagli

Reati ambientali e D.Lgs. 231/2001: le ricadute sul sistema industriale. Massimo Settis Unione Industriale di Torino

Reati ambientali e D.Lgs. 231/2001: le ricadute sul sistema industriale. Massimo Settis Unione Industriale di Torino Reati ambientali e D.Lgs. 231/2001: le ricadute sul sistema industriale. Massimo Settis Unione Industriale di Torino TORINO, 6 dicembre 2011 D.Lgs. 231/2001 e reati ambientali Tra i reati presupposto in

Dettagli

Indice VII. Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale

Indice VII. Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale VII Indice Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale 1. L evoluzione del diritto ambientale italiano... 1 2. Nozione e tutela nella Costituzione... 4 3. I principii fondamentali.... 7 4. Le fonti del diritto

Dettagli

INDICE. Introduzione... 1 PARTE PRIMA L AMBIENTE QUALE OGGETTO DI TUTELA PENALE EVOLUZIONE STORICA, NOZIONE, TOPOGRAFIA E MODELLI

INDICE. Introduzione... 1 PARTE PRIMA L AMBIENTE QUALE OGGETTO DI TUTELA PENALE EVOLUZIONE STORICA, NOZIONE, TOPOGRAFIA E MODELLI Introduzione....................................................... 1 PARTE PRIMA L AMBIENTE QUALE OGGETTO DI TUTELA PENALE EVOLUZIONE STORICA, NOZIONE, TOPOGRAFIA E MODELLI PROFILI STORICI, ETICI E MULTIDISCIPLINARI.

Dettagli

CAPITOLO 2 - Autorizzazioni e valutazioni ambientali VIA, VAS, AIA e AUA

CAPITOLO 2 - Autorizzazioni e valutazioni ambientali VIA, VAS, AIA e AUA CAPITOLO 1 - e diritto 1. L ambiente come oggetto autonomo di tutela... 2 2. L autonomia del bene giuridico ambiente nella giurisprudenza... 4 3. Principi sull azione di tutela ambientale... 9 3.1. Principio

Dettagli

INDICE - SOMMARIO PARTE PRIMA

INDICE - SOMMARIO PARTE PRIMA INDICE - SOMMARIO Prefazione... pag. VII PARTE PRIMA CAPITOLO I IL DIRITTO DELL AMBIENTE 01. - Il diritto dell ambiente in generale... pag. 3 02. - L evoluzione della normativa ambientale...» 7 03. - Il

Dettagli

In relazione alla commissione dei reati previsti dal codice penale, si applicano all'ente le seguenti sanzioni pecuniarie:

In relazione alla commissione dei reati previsti dal codice penale, si applicano all'ente le seguenti sanzioni pecuniarie: ALLEGATO 6 REATI IN MATERIA AMBIENTALE REATI PREVISTI DAL CODICE PENALE Art. 25-undecies comma 1 In relazione alla commissione dei reati previsti dal codice penale, si applicano all'ente le seguenti sanzioni

Dettagli

PARTE SPECIALE F REATI AMBIENTALI

PARTE SPECIALE F REATI AMBIENTALI F REATI AMBIENTALI 54 di 54 1. I reati rilevanti Con il D.Lgs. 121/2011 è stata attuata nell ordinamento italiano la Direttiva 2008/99/CE che impone agli Stati membri di prevedere adeguate sanzioni penali

Dettagli

Indice Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale Cap. 2. Responsabilità ambientali Cap. 3. La VAS e la VIA

Indice Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale Cap. 2. Responsabilità ambientali Cap. 3. La VAS e la VIA Indice Cap. 1. Elementi di Diritto Ambientale 1. L evoluzione del diritto ambientale italiano... 17 2. Nozione e tutela della Costituzione... 20 3. I principii fondamentali... 24 4. Le fonti del diritto

Dettagli

IN CASO DI PIÙ VIOLAZIONI

IN CASO DI PIÙ VIOLAZIONI 07/02/14 BOLOGNA 07/02/14 BOLOGNA IN CASO DI PIÙ VIOLAZIONI ART. 260 BIS COMMA 9 BIS (INTRODOTTO CON D.LGS. 121 DEL 2011) Chi con un'azione od omissione viola diverse disposizioni di cui al presente articolo

Dettagli

DIRITTO PENALE DELL'AMBIENTE

DIRITTO PENALE DELL'AMBIENTE LUCA RAMACCI DIRITTO PENALE DELL'AMBIENTE Prefazione di ALDO FIALE OTT. CEDAM CASA EDITRICE DOTT. ANTONIO MILANI 2007 INDICE - SOMMARIO Prefazione pag. VII PARTE PRIMA CAPITOLO I IL DIRITTO DELL'AMBIENTE

Dettagli

Allargamento catalogo reati presupposto a taluni reati ambientali: - inquinamento (acque, aria, rifiuti, reati contenuti nel TUA, d.lgs.

Allargamento catalogo reati presupposto a taluni reati ambientali: - inquinamento (acque, aria, rifiuti, reati contenuti nel TUA, d.lgs. Art. 25-undecies d.lgs. 231/2001 Allargamento catalogo reati presupposto a taluni reati ambientali: - inquinamento (acque, aria, rifiuti, reati contenuti nel TUA, d.lgs. 152/2006) commercio internazionale

Dettagli

BONIFICA DI SITI CONTAMINATI (D.lgs n.152 del 03/04/2006)

BONIFICA DI SITI CONTAMINATI (D.lgs n.152 del 03/04/2006) BONIFICA DI SITI CONTAMINATI (D.lgs n.152 del 03/04/2006) DIVIETI (art. 187 art. 192 del D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i.) È vietato miscelare rifiuti pericolosi aventi differenti caratteristiche di pericolosità

Dettagli

intro fortemente pericolosi responsabilità amministrativa I reati ambientali fattispecie di reato comportamenti estensione agli enti

intro fortemente pericolosi responsabilità amministrativa I reati ambientali fattispecie di reato comportamenti estensione agli enti i reati ambientali intro Il D.Lgs. n.121 del 7 luglio 2011, che recepisce la Direttiva 2008/99/CE e la Direttiva 2009/123/CE, dando seguito all obbligo imposto dall Unione Europea di incriminare comportamenti

Dettagli

5. I REATI AMBIENTALI. Nel nostro ordinamento non esiste un esplicita definizione di ambiente e neppure il d.lgs. 3 aprile 2006, n 152, il quale ha

5. I REATI AMBIENTALI. Nel nostro ordinamento non esiste un esplicita definizione di ambiente e neppure il d.lgs. 3 aprile 2006, n 152, il quale ha 5. I REATI AMBIENTALI. Nel nostro ordinamento non esiste un esplicita definizione di ambiente e neppure il d.lgs. 3 aprile 2006, n 152, il quale ha riunito in un Testo Unico (in seguito T.U.) tutti i vari

Dettagli

PARTE SPECIALE L REATI AMBIENTALI

PARTE SPECIALE L REATI AMBIENTALI PARTE SPECIALE L REATI AMBIENTALI 1 PARTE SPECIALE L REATI AMBIENTALI 1. Le fattispecie dei reati ambientali richiamate dal d.lgs. n. 231/2001 In data 16 agosto 2011 è entrato in vigore il d.lgs. 121/2011

Dettagli

CONVEGNO UNINDUSTRIA PORDENONE

CONVEGNO UNINDUSTRIA PORDENONE CONVEGNO UNINDUSTRIA PORDENONE 1 Pordenone, 29.03.2011 D.lgs.n.152/2006 D.lgs.n.205/2010 Ultimo correttivo T.U.A. Avv. Paola Bologna Via C. Rezzonico, 24 35131 Padova Tel. 049 8774797 Fax 049 8774566 Cell.

Dettagli

EMERGENZA RIFIUTI, ANCHE IN CALABRIA COME IN CAMPANIA E STATO DICHIARATO LO STATO di EMERGEZA

EMERGENZA RIFIUTI, ANCHE IN CALABRIA COME IN CAMPANIA E STATO DICHIARATO LO STATO di EMERGEZA EMERGENZA RIFIUTI, ANCHE IN CALABRIA COME IN CAMPANIA E STATO DICHIARATO LO STATO di EMERGEZA CALABRIA dichiarato lo stato di emrgenza dei rifitui fino al 31 Dicembre 2009, Ai sensi e per gli effetti dell

Dettagli

TUTELA PENALE DELL AMBIENTE E I REATI IN MATERIA URBANISTICA

TUTELA PENALE DELL AMBIENTE E I REATI IN MATERIA URBANISTICA CENTRO STUDI GIURIDICI E POLITICI DELLA REGIONE UMBRIA TUTELA PENALE DELL AMBIENTE E I REATI IN MATERIA URBANISTICA a cura di Marco Angelini e Marco Lucio Campiani JOVENE EDITORE 2014 INDICE Prefazione...

Dettagli

Parte Speciale 4 Protocolli in materia di prevenzione e tutela ambientale (art. 25-undecies, D. Lgs. 231/2001)

Parte Speciale 4 Protocolli in materia di prevenzione e tutela ambientale (art. 25-undecies, D. Lgs. 231/2001) Parte Speciale 4 Protocolli in materia di prevenzione e tutela (art. 25-undecies, D. Lgs. 231/2001) Allegato n. 7 al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo approvato con determina dell Amministratore

Dettagli

D.L.vo 11 maggio 1999, n. 152

D.L.vo 11 maggio 1999, n. 152 Normativa applicata nei controlli Nel corso dell attività: esplicata, il C.C.T.A. ha verificato l esistenza di violazioni alle norme di seguito elencate: a) D.L.vo 152/99 artt. 54, 59; b) D.L.vo 22/97

Dettagli

Definizioni Scarico: Scarico esistente: c)

Definizioni Scarico: Scarico esistente: c) ¾D.lgs 11 maggio 1999 n. 152 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE

Dettagli

L abbandono dei rifiuti: aspetti giuridici e responsabilità in capo agli Enti

L abbandono dei rifiuti: aspetti giuridici e responsabilità in capo agli Enti 10 aprile 2019 Avv. Xavier Santiapichi Sogesid S.p.A.- Unità assistenza tecnica di Supporto telefono +39 0680693185 E-Mail: santiapichi@santiapichi.it Workshop: Il fenomeno delle discariche abusive e dell

Dettagli

REATI PERTINENTI IL MODELLO COMMESSI CON VIOLAZIONE DELLE NORME SULLA TUTELA DELL AMBIENTE

REATI PERTINENTI IL MODELLO COMMESSI CON VIOLAZIONE DELLE NORME SULLA TUTELA DELL AMBIENTE ALLEGATO 6 REATI PERTINENTI IL MODELLO COMMESSI CON VIOLAZIONE DELLE NORME SULLA TUTELA DELL AMBIENTE REATI PREVISTI DAL CODICE PENALE Art. 25-undecies comma 1 del Decreto In relazione alla commissione

Dettagli

Decreto legislativo 117/2008 Rifiuti prodotti nelle industrie estrattive

Decreto legislativo 117/2008 Rifiuti prodotti nelle industrie estrattive Decreto legislativo 117/2008 Rifiuti prodotti nelle industrie estrattive Attuazione della direttiva 2006/21/CE relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie e che modifica la direttiva 2004/35/CE

Dettagli

Numero pratica. sottoscritto. nato a il / / residente/i in. Via n Tel.

Numero pratica. sottoscritto. nato a il / / residente/i in. Via n Tel. Riservato all Ufficio Numero pratica Al sig. SINDACO del Comune di (1) Al sig. SINDACO del Comune di (2) Oggetto: Progetto di escavazione ed utilizzo di terre e rocce escludibili dal regime dei rifiuti,

Dettagli

La Gestione del rischio ambientale nel modello di organizzazione, gestione e controllo

La Gestione del rischio ambientale nel modello di organizzazione, gestione e controllo La Gestione del rischio ambientale nel modello di organizzazione, gestione e controllo Avv. Dario Soria Amministratore delegato Assocostieri Servizi Roma, 28 Febbraio 2014 White collar crimes prevention

Dettagli

COOPSETTE SOCIETÀ COOPERATIVA

COOPSETTE SOCIETÀ COOPERATIVA COOPSETTE SOCIETÀ COOPERATIVA MODELLO DI ORGANIZZAZIONE DI GESTIONE E DI CONTROLLO. PARTE SPECIALE - III REATI AMBIENTALI APPROVATO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CON DELIBERA DEL 27 MARZO 2012 N 786

Dettagli

La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio

La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio Valutazione di impatto ambientale: quadro normativo 1969: National Environmental Act (USA) 1976: ètudes d impact

Dettagli

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001

Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati ambientali ELENCO DELLE REVISIONI REV. DATA NATURA DELLE MODIFICHE APPROVAZIONE 00 Adozione Consiglio

Dettagli

Le sanzioni in materia di rifiuti

Le sanzioni in materia di rifiuti Le sanzioni in materia di rifiuti Genova 15 aprile 2016 Sabrina Sicher DEPOSITO TEMPORANEO E un regime di deroga (rispetto ad un impianto di gestione rifiuti che richiede un autorizzazione) purchè siano

Dettagli

Indice argomenti del volume. RIFIUTI: IL PERCORSO GESTIONALE La normativa quadro sui rifiuti letta dalla parte dei controllori e dei controllati

Indice argomenti del volume. RIFIUTI: IL PERCORSO GESTIONALE La normativa quadro sui rifiuti letta dalla parte dei controllori e dei controllati Indice argomenti del volume RIFIUTI: IL PERCORSO GESTIONALE La normativa quadro sui rifiuti letta dalla parte dei controllori e dei controllati Diritto all ambiente Edizioni - 2016 RIFIUTI: IL PERCORSO

Dettagli

AMBIENTE DIRITTO E GESTIONE

AMBIENTE DIRITTO E GESTIONE 25 1988-2013 III Trimestre 2013 anno XXVI n 103 carta riciclata 100% Direttore Rino Pavanello *ISSN 1825-5396 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma

Dettagli

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 PARTE PRIMA DISPOSIZIONI COMUNI E PRINCIPI GENERALI NOTE INTRODUTTIVE 11 ARTICOLI 1-3SEXIES 12 PARTE SECONDA PROCEDURE PER

Dettagli

L ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI ALLA LUCE DEL DECRETO LEGISLATIVO 205/10 E DEL DECRETO LEGISLATIVO 121/11 IL DECRETO LEGISLATIVO7 LUGLIO 2011 N.

L ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI ALLA LUCE DEL DECRETO LEGISLATIVO 205/10 E DEL DECRETO LEGISLATIVO 121/11 IL DECRETO LEGISLATIVO7 LUGLIO 2011 N. L ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI ALLA LUCE DEL DECRETO LEGISLATIVO 205/10 E DEL DECRETO LEGISLATIVO 121/11 IL DECRETO LEGISLATIVO7 LUGLIO 2011 N. 121 RELATORE AVV. ENRICO MORIGI Componente del Comitato

Dettagli

A.I.A. : art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006. Novità sanzioni - schema. A cura di Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente

A.I.A. : art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006. Novità sanzioni - schema. A cura di Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente A.I.A. : art. 29 quattuordecies Dlgs. 152/2006 Novità sanzioni - schema A cura di Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente Il D. Lgs. 46/2014 modifica l impianto sanzionatorio previsto all articolo 29-quattuordecies

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Prefazione alla Quinta edizione... Pag. IX Prefazione alla Prima edizione...» XI. Parte Prima. Parte Seconda

INDICE SOMMARIO. Prefazione alla Quinta edizione... Pag. IX Prefazione alla Prima edizione...» XI. Parte Prima. Parte Seconda INDICE SOMMARIO Prefazione alla Quinta edizione... Pag. IX Prefazione alla Prima edizione...» XI Parte Prima Nozioni generali 1. Diritto ambientale positivo o per principi?... Pag. 1 2. Osservazioni sui

Dettagli

Le prospettive di applicazione della responsabilità da reato delle società al diritto penale dell ambiente

Le prospettive di applicazione della responsabilità da reato delle società al diritto penale dell ambiente Le prospettive di applicazione della responsabilità da reato delle società al diritto penale dell ambiente avv. Sabrina Apicella - s.apicella@sinthema.it Vicenza, 13 giugno 2011 La Direttiva 2008/99/CE

Dettagli

SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA

SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA SE.RI.MI. SRL SERVIZI RIUNITI MIRA MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO PARTE SPECIALE E Reati ambientali E M I S S I O N E E M O D I F I C H E rev. data Descrizione Approvato 0 Prima Emissione

Dettagli

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11

SOMMARIO. pagina DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11 DECRETO LEGISLATIVO 3 APRILE 2006, N 152 NORME IN MATERIA AMBIENTALE PREMESSA 10 AVVERTENZA 11 PARTE PRIMA DISPOSIZIONI COMUNI E PRINCIPI GENERALI NOTE INTRODUTTIVE 13 ARTICOLI 1-3SEXIES 14 PARTE SECONDA

Dettagli

RIFIUTI O MATERIALI DA SCAVO?

RIFIUTI O MATERIALI DA SCAVO? FERRARA 15 Maggio 2015 Il Controllo dell inquinamento tra scienza e diritto RIFIUTI O MATERIALI DA SCAVO? Profili investigativi e significatività delle prove. Michela Mascis A.R.P.A. SEZIONE PROVINCIALE

Dettagli

Il Modello di organizzazione e gestione previsto dal D. Lgs 231/2001

Il Modello di organizzazione e gestione previsto dal D. Lgs 231/2001 Il Modello di organizzazione e gestione previsto dal D. Lgs 231/2001 Claudia Gistri Milano, 14 dicembre 2011 CONTENUTI: INTRODUZIONE MODELLI DISPONIBILI PER I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELL

Dettagli

Provincia di Asti Normativa AUA per le autorizzazioni allo scarico

Provincia di Asti Normativa AUA per le autorizzazioni allo scarico Provincia di Asti Normativa AUA per le autorizzazioni allo scarico Dott. Marco Bertolino Dott.ssa Valentina Cerigo Definizione di scarico Qualsiasi immissione di acque reflue in acque superficiali, sul

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ Spett.le ARPA... (indirizzare all ARPA territorialmente competente con riferimento al sito di produzione dei materiali da scavo) DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO

Dettagli

Tratto dal D.Lgs 152/06 CAPO III CONTROLLO DEGLI SCARICHI. ART. 128 (soggetti tenuti al controllo)

Tratto dal D.Lgs 152/06 CAPO III CONTROLLO DEGLI SCARICHI. ART. 128 (soggetti tenuti al controllo) Tratto dal D.Lgs 152/06 CAPO III CONTROLLO DEGLI SCARICHI ART. 128 (soggetti tenuti al controllo) 1. L'autorità competente effettua il controllo degli scarichi sulla base di un programma che assicuri un

Dettagli

La Gestione del rischio ambientale nel modello di organizzazione e gestione

La Gestione del rischio ambientale nel modello di organizzazione e gestione La Gestione del rischio ambientale nel modello di organizzazione e gestione Avv. Dario Soria Amministratore delegato Assocostieri Servizi Roma, 4 Giugno 2014 White collar crimes prevention and punishment

Dettagli

Istanza di Autorizzazione Unica Ambientale A.U.A. ai sensi del D.P.R. 13 marzo 2013, n 59

Istanza di Autorizzazione Unica Ambientale A.U.A. ai sensi del D.P.R. 13 marzo 2013, n 59 Istanza di Autorizzazione Unica Ambientale A.U.A. ai sensi del D.P.R. 13 marzo 2013, n 59 Al SUAP territorialmente competente Marca da bollo 1 Solo nel caso in cui l istanza al SUAP riguardi esclusivamente

Dettagli

Responsabilità penale in materia di siti contaminati

Responsabilità penale in materia di siti contaminati Responsabilità penale in materia di siti contaminati Avv. Angelo Merlin Vice Presidente ASSORECA NCTM Studio Legale Associato - MILANO - ROMA - VERONA - BRUXELLES Indice dell intervento La precedente norma

Dettagli

Rev. 00 dic / 5

Rev. 00 dic / 5 atmosfera provocate da mezzi di trasporto rifiuti Aria Odori molesti 2 1 3 1 1 6,0 Raccolta, trasporto, smaltimento RD e contenitori Rilasci al suolo e sottosuolo Inquinamento del suolo e sottosuolo causato

Dettagli

SEZIONE VENTICINQUESIMA TEST DI VALUTAZIONE: EDILIZIA E AMBIENTE

SEZIONE VENTICINQUESIMA TEST DI VALUTAZIONE: EDILIZIA E AMBIENTE SEZIONE VENTICINQUESIMA TEST DI VALUTAZIONE: EDILIZIA E AMBIENTE 25 25 TEST DI VALUTAZIONE EDILIZIA E AMBIENTE 1) Tra i soggetti responsabili delle violazioni edilizie vi sono: A) Il progettista; B) Il

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (RESA AI SENSI DELL ART. 47 E DEL ART. 38 DEL D.P.R. 28/12/2000, N. 445)

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ (RESA AI SENSI DELL ART. 47 E DEL ART. 38 DEL D.P.R. 28/12/2000, N. 445) Alla cortese attenzione di ARPA LOMBARDIA Dipartimento di Como Einaudi, 1 22100 COMO e, p.c. UFFICIO TECNICO del COMUNE DI LIPOMO Cantaluppi 294 22030 LIPOMO (CO) (luogo di produzione) UFFICIO TECNICO

Dettagli

OGGETTO: DOMANDA di Autorizzazione Unica Ambientale ai sensi e per gli effetti del D.P.R 13 marzo 2013, n. 59 IL SOTTOSCRITTO

OGGETTO: DOMANDA di Autorizzazione Unica Ambientale ai sensi e per gli effetti del D.P.R 13 marzo 2013, n. 59 IL SOTTOSCRITTO DOMANDA di AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE AUA ai sensi del D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 AL SUAP del Comune di. Marca da bollo 1 OGGETTO: DOMANDA di Autorizzazione Unica Ambientale ai sensi e per gli effetti

Dettagli

Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e Sociale Allegato 17 Elenco delle autorizzazioni di cui al comma 2 dell art. 23 del D.

Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e Sociale Allegato 17 Elenco delle autorizzazioni di cui al comma 2 dell art. 23 del D. Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e Sociale Allegato 17 Elenco delle autorizzazioni di cui al comma 2 dell art. 23 del D.Lgs 152/06 e s.m.i Allegato 17 Autorizzazioni, intese, concessioni,

Dettagli

CONSULENTE AMBIENTALE

CONSULENTE AMBIENTALE Con il patrocinio di ENTE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE CORSO DI FORMAZIONE PER CONSULENTE AMBIENTALE PERCORSO FORMATIVO 5 GIUGNO 2015-17 OTTOBRE 2015 CAGLIARI Il corso ha una durata di 124 ore ed è suddiviso

Dettagli

REV. 2015/00 Pag. 1 di 7

REV. 2015/00 Pag. 1 di 7 REV. 2015/00 Pag. 1 di 7 PROCEDURA 11 GESTIONE DELLA TUTELA DELL AMBIENTE INDICE: 1. OBIETTIVI 2. DESTINATARI 3. PROCESSI AZIENDALI COINVOLTI 4. PROTOCOLLI DI PREVENZIONE 4.1. DOCUMENTAZIONE INTEGRATIVA

Dettagli

L Innovazione nella Tutela Legale

L Innovazione nella Tutela Legale L Innovazione nella Tutela Legale Chart 2 ROLAND L'Innovazione della Tutela Legale Chi è? ROLAND è una Compagnia specializzata nella Tutela Legale, con sede a Colonia I soci più importanti sono: Circa

Dettagli

Corso di aggiornamento in materia di gestione dei rifiuti

Corso di aggiornamento in materia di gestione dei rifiuti Corso di aggiornamento in materia di gestione dei rifiuti Programma operativo degli argomenti previsti per i vari moduli di formativi e di approfondimento 1 1 19 ott 2015 Modulo Introduttivo Test di verifica

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI

Dettagli

D.lgs. 11 maggio 1999 n.152 FINALITA

D.lgs. 11 maggio 1999 n.152 FINALITA D.lgs. 11 maggio 1999 n.152 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE

Dettagli

231 e reati ambientali (art. 25-undecies D.lgs. 231/2001)

231 e reati ambientali (art. 25-undecies D.lgs. 231/2001) PARADIGMA SRL FORUM 231 Milano, 23-24 maggio 2013 231 e reati ambientali (art. 25-undecies D.lgs. 231/2001) avv. Mara Chilosi Via Enrico Besana 9, 20122 Milano Tel.02/65560496 mara.chilosi@chilosimartelli.com

Dettagli

Acque: inquinamento, scarichi e limiti tabellari

Acque: inquinamento, scarichi e limiti tabellari Corso di formazione Capacity building Ambiente & Diritto: conoscere le regole per informare, monitorare e segnalare Acque: inquinamento, scarichi e limiti tabellari Sergio Cannavò Milano, 11 marzo 2017

Dettagli

I SOTTOSCRITTI: (riquadro per il richiedente) Cognome Nome Nato a il Residente in c.a.p. via Codice Fiscale

I SOTTOSCRITTI: (riquadro per il richiedente) Cognome Nome Nato a il Residente in c.a.p. via Codice Fiscale Allegato alla richiesta di Permesso di Costruire / Denuncia di Inizio Attività DICHIARAZIONE RELATIVA ALLA ESCAVAZIONE E UTILIZZO DI TERRE E ROCCE ESCLUDIBILI DAL REGIME DEI RIFIUTI. (art. 186 del D.Lgs.

Dettagli

D.Lgs 231/2001 e bonifiche: verifica alla compliance amm.va ambientale

D.Lgs 231/2001 e bonifiche: verifica alla compliance amm.va ambientale D.Lgs 231/2001 e bonifiche: verifica alla compliance amm.va ambientale Piattaforma Gis.co un efficace supporto alla verifica e controllo della compliance tecnica ed amm.va ambientale e nei procedimenti

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO N.152 DEL 3 aprile 2006 - SANZIONI. 189 c. 3 258 c. 1 Amministrativa da. 26 a. 160 (PMR 52)

DECRETO LEGISLATIVO N.152 DEL 3 aprile 2006 - SANZIONI. 189 c. 3 258 c. 1 Amministrativa da. 26 a. 160 (PMR 52) DECRETO LEGISLATIVO N.152 DEL 3 aprile 2006 - SANZIONI CONDOTTA Omessa, incompleta o inesatta comunicazione MUD 189 c. 3 258 c. 1 Amministrativa da. 2.600 a. 15.500 (PMR 5.166) ACCESSORIA Comunicazione

Dettagli

Il sottoscritto. nato a Prov... il.. residente in... Prov... Via.. n. Codice fiscale. nella sua qualità di,

Il sottoscritto. nato a Prov... il.. residente in... Prov... Via.. n. Codice fiscale. nella sua qualità di, marca da bollo 14,62 FAC-SIMILE DOMANDA COLLAUDO Al signor Sindaco del Comune di Pinerolo 10064 PINEROLO To Oggetto: Richiesta di collaudo per Impianto stradale di distribuzione dei carburanti Impianto

Dettagli

Caratteri generali. Generalizzato inasprimento del regime sanzionatorio

Caratteri generali. Generalizzato inasprimento del regime sanzionatorio Caratteri generali Generalizzato inasprimento del regime sanzionatorio Carenza di proporzione tra gravità dell illecito (rischio) e grado di afflittività della sanzione Carenza di distinzione, ai fini

Dettagli

ALESSANDRO MARULLI. Marcellina, sabato 19 agosto Oggetto: Auto abbandonata in via Vittorio Emanuele.

ALESSANDRO MARULLI. Marcellina, sabato 19 agosto Oggetto: Auto abbandonata in via Vittorio Emanuele. ALESSANDRO MARULLI Consigliere Comunale - Gruppo Movimento 5 Stelle Marcellina http://www.marcellina5stelle.it PEC: alessandro.marulli@pec.it mail: alessandromarulli@comunemarcellinarm.it tel: 3316358522

Dettagli

D.P.R. 13 marzo 2013 n. 59

D.P.R. 13 marzo 2013 n. 59 D.P.R. 13 marzo 2013 59 Regolamento recante la disciplina l autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese

Dettagli

Mancata tenuta del registro di carico e scarico rifiuti

Mancata tenuta del registro di carico e scarico rifiuti TERRE ROCCE DA SCAVO - SANZIONI AMMINISTRATIVE Mancata tenuta del registro di carico e scarico rifiuti (Comma 1 e 3 art. 258 D. Lgs. 152/06) Omissione di tenuta del registro di carico e scarico rifiuti:

Dettagli

Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 4 marzo 2015

Trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il 4 marzo 2015 Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 1791 DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro degli affari esteri (BONINO) di concerto con il Ministro dell interno (ALFANO) con il Ministro della giustizia

Dettagli

IL CONSIGLIO REGIONALE. ha approvato IL PRESIDENTE DELLA REGIONE. promulga SOMMARIO

IL CONSIGLIO REGIONALE. ha approvato IL PRESIDENTE DELLA REGIONE. promulga SOMMARIO Pagina 1 di 5 L.R. 23 Novembre 2006, n. 17 "Disciplina regionale relativa al programma d azione per le zone vulnerabili da nitrati di origine agricola e all utilizzazione agronomica degli effluenti di

Dettagli

SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI UTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. (Aggiornamenti introdotti dalla Legge di Conversione n.

SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI UTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO. (Aggiornamenti introdotti dalla Legge di Conversione n. SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI UTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO (Aggiornamenti introdotti dalla Legge di Conversione n.98 del 09/08/2013) Articolo 184 bis del D.lgs. 152/2006, comma 2 bis: IL D.M. 161/2012

Dettagli

REPUBBLICA DI SAN MARINO

REPUBBLICA DI SAN MARINO REPUBBLICA DI SAN MARINO Noi Capitani Reggenti la Serenissima Repubblica di San Marino Visto l articolo 4 della Legge Costituzionale n.185/2005 e l articolo 6 della Legge Qualificata n.186/2005; Promulghiamo

Dettagli

Gli ecoreati. Le novità in tema di controlli ambientali introdotte dalla legge n.68/2015 Disposizioni in materia di delitti contro l ambiente

Gli ecoreati. Le novità in tema di controlli ambientali introdotte dalla legge n.68/2015 Disposizioni in materia di delitti contro l ambiente Gli ecoreati. Le novità in tema di controlli ambientali introdotte dalla legge n.68/2015 Disposizioni in materia di delitti contro l ambiente Regolarizzazione delle contravvenzioni in materia ambientale

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI DISEGNO DI LEGGE APPROVATO DALLA CAMERA DEI DEPUTATI. il 3 marzo 2015 (v. stampato Senato n. 1791)

CAMERA DEI DEPUTATI DISEGNO DI LEGGE APPROVATO DALLA CAMERA DEI DEPUTATI. il 3 marzo 2015 (v. stampato Senato n. 1791) Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI CAMERA DEI DEPUTATI N. 2124-B DISEGNO DI LEGGE APPROVATO DALLA CAMERA DEI DEPUTATI il 3 marzo 2015 (v. stampato

Dettagli

4.6. DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA AMBIENTALE

4.6. DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA AMBIENTALE 4.6. DANNO AMBIENTALE E RESPONSABILITA AMBIENTALE Manuale (Lugaresi, 2012): 4.6. Riferimenti comunitari dir. 2004/35/CE Riferimenti nazionali d.lgs.152/2006 (artt.299-318) 1 EVOLUZIONE Costruzione giurisprudenziale

Dettagli

TECHNOGYM S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex. d.lgs. 231/2001

TECHNOGYM S.p.A. Modello di organizzazione, gestione e controllo ex. d.lgs. 231/2001 TECHNOGYM S.p.A. Sede in Gambettola (FC) Via Perticari 20 Capitale Sociale Euro 10.000.000,00 int. vers. Iscritta al n. 315187 R.E.A. di Forlì Cesena Codice Fiscale / P. I.V.A. e iscrizione al Registro

Dettagli

La gestione dei temi ambientali e la salvaguardia degli immobili nelle procedure concorsuali. Avv. Giuseppe Rusconi

La gestione dei temi ambientali e la salvaguardia degli immobili nelle procedure concorsuali. Avv. Giuseppe Rusconi La gestione dei temi ambientali e la salvaguardia degli immobili nelle procedure concorsuali Avv. Giuseppe Rusconi L identificazione e la bonifica delle aree contaminate costituiscono oggi un problema

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E FISIOTERAPIA MEDICA STUDI E RICERCHE S.R.L. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E PARTE SPECIALE REATI AMBIENTALI Modello 231 Parte Speciale Reati Ambientali Pag. 1 INDICE CAP. 1 - PARTE SPECIALE I reati

Dettagli

D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 Norme in materia ambientale

D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 Norme in materia ambientale D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 Norme in materia ambientale parte prima: disposizioni comuni parte seconda: procedure per valutazione ambientale strategica (VAS), valutazione impatto ambientale (VIA) e autorizzazione

Dettagli

INDICE - SOMMARIO. Prefazione alla Quarta edizione... Pag. IX Prefazione alla Prima dizione...» XI PARTE PRIMA NOZIONI GENERALI

INDICE - SOMMARIO. Prefazione alla Quarta edizione... Pag. IX Prefazione alla Prima dizione...» XI PARTE PRIMA NOZIONI GENERALI INDICE - SOMMARIO Prefazione alla Quarta edizione... Pag. IX Prefazione alla Prima dizione...» XI PARTE PRIMA NOZIONI GENERALI 1. Diritto ambientale positivo o per principi?... Pag. 1 2. Osservazioni sui

Dettagli

DICHIARAZIONE PER RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO

DICHIARAZIONE PER RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO Spett.le ARPA UMBRIA PEC: protocollo@cert.arpa.umbria.it Spett.le ARPA. (compilare anche questo campo nel caso in cui l utilizzo avvenga fuori regione) e p.c. Al Comune di Monte S. Maria Tiberina Servizio

Dettagli

COMUNE DI MALALBERGO REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA URBANA E RURALE

COMUNE DI MALALBERGO REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA URBANA E RURALE COMUNE DI MALALBERGO SANZIONI AMMINISTRATIVE PER VIOLAZIONI AL REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA URBANA E RURALE *************** Adottato con deliberazione di Giunta Comunale n.68 del 25/05/2006 Modificato

Dettagli

La nuova AIA sanzioni alla luce del Dlgs. n. 46/2014

La nuova AIA sanzioni alla luce del Dlgs. n. 46/2014 La nuova AIA sanzioni alla luce del Dlgs. n. 46/2014 Padova, 24 o>obre 2014 a cura di Studio Legale Ambiente avv. Cinzia Silvestri Studio Legale Ambiente avv. Cinzia Silvestri 1 Sanzioni amministraeve

Dettagli

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, N Rimorchiatori Napoletani Srl

Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, N Rimorchiatori Napoletani Srl Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, N. 231 Rimorchiatori Napoletani Srl 1 PARTE SPECIALE D Reati Ambientali 2 INDICE 1. PREMESSA...4 2. I REATI

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 231/01

DECRETO LEGISLATIVO 231/01 DECRETO LEGISLATIVO 231/01 Il Decreto Legislativo 231/2001 ha introdotto per la prima volta nell ordinamento giuridico italiano il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche

Dettagli

IPPC-NET: il progetto Workshop per il settore IPPC 3.5 Vercelli, 28 giugno 2011

IPPC-NET: il progetto Workshop per il settore IPPC 3.5 Vercelli, 28 giugno 2011 MED-IPPC IPPC-NET: il progetto Workshop per il settore IPPC 3.5 Vercelli, 28 giugno 2011 Presentazione dei dati ottenuti dall Analisi Regionale Dott. F. Sandri Dott.ssa T. Saracino Arpa Piemonte Analisi

Dettagli

INDICE PARTE I INTRODUZIONE ALLA DISCIPLINA SANZIONATORIA IN MATERIA DI STUPEFACENTI

INDICE PARTE I INTRODUZIONE ALLA DISCIPLINA SANZIONATORIA IN MATERIA DI STUPEFACENTI INDICE Presentazione... pag. VII PARTE I INTRODUZIONE ALLA DISCIPLINA SANZIONATORIA IN MATERIA DI STUPEFACENTI 1. Premessa... pag. 3 2. La precedente legislazione in materia di stupefacenti: dalla l. 18

Dettagli